La Donna ed il Dragone
Poiché Satana è deciso a scimmiottare il piano di salvezza di Dio, una delle molti armi che impiegherà nella sua distruzione sarà la donna. Le statistiche mostrano che ci sono molti più casi di possessione diabolica nella donna che negli uomini. La ragione? Satana tenta di opporsi al Proto-evangelium. Il Proto-evangelium è il primo annuncio di salvezza, la prima profezia della vittoria del bene sul male. Nella Genesi 3.15 noi leggiamo, “ Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. Papa Giovanni Paolo dichiara, “ Lei (la donna) ha il primo posto nel Proto-evangelium come la progenitrice di colui che sarà il Redentore dell’uomo.” (122) In vista di Maria e del suo futuro trionfo, Satana si incollerisce e cerca di vendicarsi su tutte le donne.
Padre Gabriel Amorth, l’esorcista dell’Arcidiocesi di Roma – al quale ho avuto il privilegio di assistere come esorcista aggiunto – fece la seguente dichiarazione:
Sono soprattutto le donne ad essere colpite dal demonio perché esse sono più facilmente esposte degli uomini al pericolo del demonio. Ho incontrato numerosi casi di donne che a causa della possessione demoniaca erano forzate a prostituirsi. Per questa ragione, esse non hanno colpa morale. Le donne fatte preda di satana sono specialmente quelle giovani e di aspetto piacevole… Durante alcuni esorcismi, il demonio, con una voce terrificante, ha ruggito che lui preferisce entrare in una donna piuttosto che in un uomo per vendicarsi di Maria poiché è stato umiliato da Lei.(123)
Se Satana sceglie come bersaglio le donne é perché Maria, l’Arca che ha partorito il Redentore ha un potere tanto potente da superare quello di tutte le altre creature. Il suo totale abbandono alla volontà di Dio, liberò tutta la cisterna della sua grazia, ecco perché le Scritture la esaltano come la donna “piena di grazia” .
E Maria, essendo la nuova Eva e Madre della Chiesa nel nuovo ordine di grazia, trasmette ai suoi figli le grazie che Dio le impartisce.
Come l’Arca che portò il divino Redentore, Maria partecipò alla missione della Redenzione. Perché diede la nascita e sostegno al divino Redentore, il disprezzo di Satana per lei è infinito. Satana fece tutto quanto in suo potere per dissuadere Maria dal compiere il piano di Redenzione a fianco del suo divino Figlio. Lei fù forzata a fare un arduo viaggio in Egitto, ha sperimentato il rifiuto ad una locanda durante la sua attesa; ha ricevuto nelle sue braccia il corpo senza vita di suo Figlio e sopporta molti anni di solitudine e separazione da Colui che diede alla vita il suo significato. Satana causò a Maria immense sofferenze allo scopo di dissuaderla dal restare a fianco della Croce della Redenzione e dal portare avanti il suo ruolo di corredentrice. (124) Eppure i piani di Satana furono permessi ed anche usati da Dio per la santità e salvezza dell’umanità, perché Dio sà come convertire il male in bene. Essendo stato spettatore della incrollabile fedeltà alla volontà di Dio nell’opera di Redenzione e realizzando che il suo piano contro la donna profetizzato nella Genesi era fallito, Satana allora pensò di ottenere un po’ di soddisfazione rubando anime a Dio attraverso altre donne. In questo modo l’esorcista di Roma afferma che Satana userà certe donne, cioè, fino a quando la Donna ed il suo seme non schiacceranno la sua testa.
Se Satana ha segnato le donne, Dio ha fatto anche di più per il suo piano universale di Redenzione. Se la maggioranza dei profeti nel Vecchio Testamento erano uomini, dal 20mo secolo in avanti a proclamare la parola profetica di Dio diventò sempre più un privilegio femminile. Dio ha elevato molte donne a cui comunicò rivelazioni profetiche con innumerevoli messaggi per la Chiesa. Tra questi profeti che occupano un ruolo veramente attivo nella società del loro tempo, meritevoli di menzione sono Santa Bridget di Svezia e Santa Caterina da Siena. Tra le mistiche dell’ultimo secolo sono incluse la Serva di Dio Luisa Piccareta, Maria Valtorta e Marthe Robin, che vissero completamente segregate, colpite da malattie croniche. Glil scritti di queste donne diventano noti attraverso le attività dei loro confessori, ed attraverso l’interesse di comuni credenti le cui vite furono cambiate dai loro scritti. Molte di queste profetesse condivisero la spiritualità dei primi martiri Cristiani perché esse considerarono le loro sofferenze come una partecipazione alla missione salvifica pasquale di Cristo. In uno dei principali giornali biblici composti da una commissione teologica, Parola, Spirito e Vita è fatto un parallelo tra lo Spirito Santo, Maria e la sua prole. (125) poiché la maternità di Maria avvenne per opera dello Dio ha scelto queste donne giganti spirituali per aiutare la Donna e la sua prole a schiacciare la testa del serpente. Esse collaborarono all’opera di Redenzione di Gesù con Maria, che le generò e le formò per lottare contro il serpente infernale.
In uno di questi giornali biblici composti da una commissione teologica, Parola, Spirito e Vita, è disegnata una relazione tra lo Spirito Santo, Maria e la sua prole. (125) Poiché la maternità di Maria venne per potere dello Spirito Santo allo scopo di generare e formare il Figlio di Dio, la Chiesa le conferisce il titolo di “Madre della Chiesa” per illustrare la continuità della sua missione di generare e formare altri figli e figlie di Dio. San Louis de Montfort (1673-1716 d.C.) riafferma questo privilegio di Maria alla fine dei tempi:
Lei (Maria) produrrà perciò le meraviglie che saranno viste negli ultimi tempi. La formazione e l’educazione dei grandi santi che verranno alla fine del mondo sono riservati a lei. (126)
Verso la fine del mondo… Dio Onnipotente e la sua santa Madre innalzeranno grandi santi che sorpasseranno in santità molti altri santi tanto quanto i cedri del Libano si elevano al di sopra di piccoli cespugli. (127)
Nella seconda venuta di Gesù Cristo, Maria deve essere conosciuta e apertamente rivelata dallo Spirito Santo così che Gesù possa essere conosciuto, amato e servito attraverso lei. (128)
Rev. Joseph L. Iannuzzi
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