giovedì 25 luglio 2024

Scoperto! Criteri nascosti per respingere la Signora di tutti i Popoli

 

La verità sulla disapprovazione del Vaticano per le apparizioni della Signora di tutti i Popoli.

Da quando il Vaticano ha annunciato, nel maggio 2024, i nuovi criteri di valutazione delle apparizioni mariane, c'è stata l'approvazione delle apparizioni della Rosa Mistica e della Madonna della Roccia.

E sentenze di disapprovazione per le apparizioni della Madonna di Trevignano e della Signora di tutti i Popoli.

C'è un criterio di fondo in queste sentenze, al di là delle argomentazioni fornite in ciascun caso?

E in che modo questo criterio ha cospirato contro le apparizioni che Ida Peerdeman fece della Signora di tutti i Popoli, ad Amsterdam, tra il 1945 e il 1959?

Qui parleremo di quali sono i criteri che sarebbero previsti dalla risoluzione negativa sulla comparsa della Signora di tutti i Popoli.

E questo probabilmente si estenderà alle nuove sentenze del Dicastero per la Dottrina della Fede, guidato dal cardinale Tucho Fernández.

Due sono i criteri di fondo che sembrano guidare il Dicastero per la Dottrina della Fede del cardinale Tucho Fernandez per l'approvazione delle apparizioni mariane.

Da un lato, c'è l'opinione di fondo che le apparizioni che parlano della punizione di Dio siano false.

Già esplicitato nel maggio 2023 da don Stefano Cecchin, presidente nientemeno che della Pontificia Accademia Mariana.

Il quale ha detto in un rapporto che: "Le apparizioni che parlano di punizioni da parte di Dio sono assolutamente false". 

E lui lo ha spiegato dicendo: "Una madre vuole punire i suoi figli mandando loro malattie, la morte? Assolutamente no. Quindi le apparizioni che parlano di punizioni da parte di Dio sono assolutamente false".

Con questo criterio è ovvio che le apparizioni di Trevignian e della Signora di tutti i Popoli non potevano essere approvate, perché parlano di punizioni agli esseri umani per la disobbedienza a Dio.

Mentre non sarebbe un ostacolo alle apparizioni della Rosa Mistica e ancor meno a quelle della Madonna della Roccia.

Il criterio che Dio non punisce è un costrutto ideologico modernista, che non può essere sostenuto alla luce di passaggi, anche del Nuovo Testamento, come:

"Chiunque mangia e beve senza discernere il corpo, mangia e beve il proprio castigo" 1 Corinzi 11.

"Questi andranno al castigo eterno, ma i giusti alla vita eterna", Matteo 25.

Oppure: "Poiché sta scritto: 'Io punirò'. Io darò la retribuzione, dice il Signore", Romani 12.

d'altra parte, c'è un secondo criterio aggiuntivo, che è quello di privilegiare le apparizioni che hanno uno stile pastorale del tipo che piace ai vescovi.

Come nel caso delle apparizioni di Nostra Signora della Roccia, anche se viola una consueta regola vaticana di non approvare apparizioni il cui veggente è ancora in vita.

Questo criterio pastorale è l'asse per purificare le apparizioni dalle deviazioni, che parlano di profezie del futuro con il tono descritto nel libro dell'Apocalisse.

Vediamo questo criterio centrale della pastorale nelle apparizioni di Medjugorje, dove, per esempio, i 10 segreti sono scomparsi dalla comunicazione.

Dare il via alla promozione di un pellegrinaggio, dove la gente va incontro alla Madonna, che chiede solo la conversione, ma che non profetizza nulla.

La Gospa lo sa ed è per questo che attualmente non dà messaggi pubblici sulle punizioni future, per evitare rischi di censura.

Si vede anche, tra gli altri, nella riconversione di Nostra Signora del Rosario di San Nicolás, che è stata approvata dai vescovi, ma nonostante ciò a Gladys Quiroga non è stato permesso di pubblicare i messaggi per anni, perché hanno quelle fastidiose profezie su una punizione.

Ma la difficoltà con questa tendenza modernista è che non possono disapprovare La Salette, o Fatima, o Akita, perché sono già chiaramente approvati.

Sono stati approvati quando la tendenza modernista che governa la Chiesa non aveva lo stesso potere.

E che cosa hanno fatto allora?

Per far sì che i messaggi non vengano alla luce, come nel caso di La Salette, promuovendo al contempo il concetto che la Madonna è apparsa gridando per l'allontanamento delle persone da Dio, e niente di più, perché le profezie li nascondono.

E nel caso di Akita hanno cercato di rendere invisibile l'apparizione e il suo veggente, perché è agli antipodi dei criteri del presidente dell'Accademia Mariana, da quando la Madonna ha profetizzato il 13 ottobre 1973:

"Se gli uomini non si pentono e non migliorano se stessi, il Padre infliggerà una terribile punizione a tutta l'umanità. Questa sarà una punizione più grande del diluvio, quale non si è mai vista prima".

E anche se non sono stati in grado di dire chiaramente che le apparizioni di Akita sono false, perché Benedetto XVI l'ha esplicitamente sostenuta, possono farlo con la Signora di tutti i Popoli.

Perché c'è un atto di disapprovazione di Paolo VI del 1974, fatto in un momento in cui, secondo le indagini di monsignor Edouard Gagnon, la curia vaticana era molto contagiata dai massoni, come i vescovi Baggio e Bugnini.

Questo atto del 1974 è mancato o non è stato molto ascoltato, perché le apparizioni della Signora di tutti i Popoli sono state approvate due volte dai loro vescovi: da monsignor Enricos Boomers nel 1996, dando il permesso alla venerazione pubblica.

E poi da monsignor Joseph Marianus Punt nel 2002, approvazione che include la dichiarazione di soprannaturalità, e si è basata su una commissione d'inchiesta.

Ma ora si aggrappano a un argomento formale e non sostanziale, non si può contraddire un papa, e quindi la recente risoluzione è che questa apparizione non può essere indagata di nuovo.

Nelle apparizioni della "Signora di tutti i Popoli" si parlava di punizioni e anche di qualcosa che inorridisce chi oggi domina la curia vaticana.

La richiesta della Madonna per la definizione di un quinto dogma mariano "Maria Corredentrice, Mediatrice e Avvocata".

L'approvazione del dogma di Maria Corredentrice li inorridisce per due cose.

In primo luogo, perché comprometterebbe il progetto ecumenico di unire il cristianesimo in prima istanza e poi tutte le altre religioni.

L'unione del cristianesimo sarebbe difficile da approvare di questo dogma, perché i protestanti minimizzano la Vergine Maria, e non accettano che essa possa essere corredentrice associata a Gesù che è il redentore.

Mentre gli ortodossi e gli anglicani lo accetterebbero più facilmente.

E in secondo luogo, li inorridisce perché l'approvazione di questo quinto dogma mariano, dice la Signora di tutti i Popoli, avverrebbe il 31 maggio e allora la pace sarebbe stabilita nel mondo.

Che annuncia una data chiave per la Fine dei Tempi, che è la fine della purificazione del mondo e l'inizio di un'era di pace.

Concetti che i modernisti non accettano perché non credono che ci sarà una tribolazione in questo tempo, né un Avvertimento o un'illuminazione della coscienza, né i 3 giorni di oscurità, né una terra rinnovata da lì.

Ciononostante, la Signora di tutti i Popoli rivolse alla veggente Ida Peerdeman una serie di profezie che confermano la sua credibilità.

Profetizzò la data della morte di Pio XII, il Concilio Vaticano II, la caduta del muro di Berlino e della cortina di ferro, la rivoluzione comunista in Cina, tra molti altri eventi.

un'altra prova della sua credibilità, o se si vuole portare frutto, sono le apparizioni di Akita, dove un'immagine della Signora di tutti i Popoli, ora con tratti orientali, aveva 101 lacrime, e l'apparizione è iniziata quando le suore del convento stavano recitando la preghiera della Signora di tutti i Popoli.

Ebbene, fin qui quello che volevamo dire è ciò che si nasconde dietro la disapprovazione per le apparizioni della Signora di tutti i Popoli.

E da qui nasce l'imperativo bisogno di pregare molto per i sacerdoti e per coloro che guidano la Chiesa.

Chiedo poco alle anime e do molto.

 


Nostra Signora :

Questa sera sono con voi. Sono presente a voi e ascolto le preghiere che mi rivolgete. Aprirò le mie mani, piene di grazie e di benedizioni, sulle anime che mi avete raccomandato. Sono sempre disposta a venire rapidamente in aiuto dei miei poveri figli. Sono sempre pronto ad aiutarli, a sollevarli quando cadono, a fasciare le loro ferite e persino a intervenire in modo da riparare gli effetti delle loro azioni sbagliate.

Non sono distante. Ascolto ogni preghiera che mi viene rivolta. Il mio Cuore materno si commuove quando i miei figli, e specialmente i miei figli sacerdoti, ricorrono a me nelle loro necessità. Sono la Madre della Misericordia, MATER MISERICORDIAE, onorata dalla Chiesa nel suo canto a me dedicato. 1 Volgo verso di voi i miei occhi di misericordia e sono sempre disposto ad aiutare i poveri peccatori. Lasciate che i peccatori vengano a me; non li respingerò mai. Che si appellino al mio Cuore Addolorato e Immacolato, non saranno mai delusi.

Quanto a te, caro figlio mio, persevera nel pregarmi. Tieniti stretto al mio Rosario e guardati da ogni stratagemma del Maligno per separarti da esso. Il mio Rosario è la tua salvaguardia e la tua arma nella lotta contro le forze del male. Allo stesso tempo, per voi è un rimedio e un conforto. Non vedete come il Rosario vi ha stabilizzato? Non sperimentate la sua guarigione e tutti i suoi benefici?

Pregate il mio Rosario e insegnate agli altri a fare lo stesso.

Benedirò la vostra predicazione e i vostri scritti. Vi darò il dono di toccare i cuori e di conquistarli per me, specialmente quelli dei miei sacerdoti. Abbiate fiducia in me per lo svolgimento del piano di mio Figlio.

Mi occuperò di ogni dettaglio. Sono io che ho ottenuto questa chiamata per te. Sarai il sacerdote adorato dal mio Cuore per quest'opera tanto desiderata da mio Figlio. La tua parte è quella di perseverare nella preghiera. Confida anche nella guida di Padre N. Sono felice che tu gli abbia scritto con franchezza. Ho scelto lui per aiutarvi affinché voi, a vostra volta, con i miei doni, possiate aiutarlo ed essere per lui un conforto e un amico.

Ti ringrazio per l'Ave Maris Stella che mi offri. Tocca il mio Cuore e rispondo a tutte le sue suppliche in tuo favore. Per questo ti ho ispirato di iniziare a pregarla. Chiedo poco alle anime e do molto. Questo è il mio modo di fare. Così è anche la via di mio Figlio. Sì, i nostri cuori si commuovono anche per i più piccoli segni d'amore, e la nostra risposta ad essi supera ciò che potete immaginare. Benediciamo voi e coloro che avete raccomandato ai nostri Cuori.

Il diario di un sacerdote in preghiera - 11 dicembre 2007

LA SODOMA E GOMORRA DI OGGI, NON DIFENDE NE FAMIGLIA (SECONDO I PIANI DI DIO) NE I BAMBINI...



San Pietro Canisio: i sodomiti violano la legge naturale e divina


Nel suo celebre Catechismo, il gesuita San Pietro Canisio (1521-1597), Dottore della Chiesa, così sintetizzava l’insegnamento della Chiesa: «Come dice la Sacra Scrittura, i sodomiti erano pessima gente e fin troppo peccatori. San Pietro e San Paolo condannano questo nefasto e turpe peccato. Difatti, la Scrittura denuncia l’enormità di una tale sconcezza con queste parole: “Lo scandalo dei sodomiti e dei gomorrani si è moltiplicato e il loro peccato si è troppo aggravato”. Pertanto gli angeli dissero al giusto Loth, che aborriva massimamente le turpitudini dei sodomiti: “Abbandoniamo questa città…”[…]. La Sacra Scrittura non tace le cause che spinsero i sodomiti a questo gravissimo peccato e che possono spingere anche altri. Leggiamo infatti nel libro di Ezechiele: “Questa fu l’iniquità di Sodoma: la superbia, la sazietà di cibo ed abbondanza di beni, e l’ozio loro e delle loro figlie; non aiutarono il povero e il bisognoso, ma insuperbirono e fecero ciò che è abominevole al mio cospetto; per questo Io la distrussi” (Ez 16, 49-50). Di questa turpitudine mai abbastanza esecrata sono schiavi coloro che non si vergognano di violare la legge divina e naturale».



mercoledì 24 luglio 2024

 


I veggenti di Medjugorje

 


Maria 

Alzati e vieni, così che possa rivelare le mie parole e le nazioni ne saranno illuminate. Sì, posso illuminare anche le nazioni che vivono nelle tenebre. Mio Figlio è una luce per tutte le nazioni. Se solo si incamminassero nella sua luce. Ecco perché parlo. Le mie parole non estendono la mia luce, ma la sua luce. Io non parlo con le mie proprie forze. Il Padre mi ha mandato per estendere la luce del suo Figlio a tutte le nazioni. 

O nazioni del mondo, voi camminate nel buio dei vostri pensieri. Firmate trattati, fate accordi, vi allineate secondo la vostra sapienza e la vostra propria luce. Avete messo da parte la luce di mio Figlio. “Siamo giunti all’illuminazione, all’età della ragione”, dite. “Abbiamo gettato via il Medioevo e ci siamo liberati. Usiamo la luce della ragione naturale per guidare il nostro corso”. 

Io vi dico: “Non c’è egoismo? Non può la luce della ragione essere usata per il male? La ragione corregge sé stessa? Quando la ragione dice: “Io ho sbagliato”? Solo quando è troppo tardi. Solo quando tutto è distrutto. Poi si deve concludere: “Ho preso la strada sbagliata” (se si è ancora disposti ad essere onesti). 

Non vedete? Il percorso sbagliato è ora nucleare. La posta in gioco è troppo alta. Gli errori sono troppo costosi. Non c’è spazio per l’errore. Come si può affidare la razza umana nelle mani della ragione quando la ragione ti ha portato a due guerre mondiali e conflitti costanti? Perché affidarsi a ragionare quando potete aprirvi alla vostra Madre celeste? 

Queste sono le mie parole chiare. Siete sull’orlo di una guerra nucleare. Siete impotenti. I vostri approcci razionali non possono sconfiggere il male che sta per venire scatenato. I vostri trattati sono inutili. I vostri approcci diplomatici hanno fallito, uno dopo l’altro. 

Vi aspetto. Io vi posso condurre lontano dalle catastrofi a venire. Queste catastrofi le ho rivelate ai miei figli di Medjugorje. Essi già le conoscono. Sono i miei dieci segreti. Eppure, ho dato loro un messaggio di speranza, ma le loro parole vengono ammutolite. Molti non ne hanno sentito parlare. La Chiesa deve proclamarle con voce piena. Per quanto tempo devono perseverare i visionari affinché la Chiesa non ritenga le loro parole così vitali? Perché non portate la storia al centro? Perché non portate i veggenti alla ribalta? Non teneteli più nelle ombre. La validità di queste apparizioni è attestata su ogni lato. 

Commento: Quando la guerra nucleare è una possibilità, la posta in gioco è alta. 

05/12/2011 

IL GESU' BAMBINO DI GLOON, IN BAVIERA

 


Justine aveva un Gesù Bambino di cera, avvolto in fasce, come quelli che ci sono da secoli nei paesi delle Alpi. L’aveva trovato il 3.7.1970, primo venerdì del mese, in un solaio, sporco e lacerato. Con molta pazienza l’aveva pulito e rimesso a nuovo. Durante quel restauro la Madonna le parlò a lungo. Justine stessa racconta in un suo scritto:

 “Io avevo questo Gesù Bambino già da tempo allorchè ricevetti dal Rev. mo padre Weigl un libretto. In esso c’era un’immagine della Mamma del Buon Consiglio. Osservandola sentii improvvisamente le parole: 

“Io amo gli ammalati, i bisognosi, i peccatori. - Le mamme Mi dovrebbero invocare quando i loro figli si perdono. Ma chiedi loro di aver fede chè il tempo verrà. C’è bisogno di questo aiuto. - basta che Io lo chieda al Bambino (e mi fu indicato il Bambino che tenevo sotto una campana di vetro). Poni le intenzioni, le richieste, sotto il cuscino (su cui poggia il capo Gesù Bambino). Compi tutto ciò che ti dirò a riguardo del Bambino. Non privartene mai. Per il momento rimane in questa casa perché molti vengono ed adorano il Bambino. Deve appartenere alla Chiesa. - Lascialo consacrare nuovamente, deve restare com’è ora. Per mezzo di questo Bambino avvengono ancora miracoli. Tante sono state le ignominie che Esso ha subito.

Tali ignominie erano rivolte a me, attraverso questo Bambino. Mi è cara ogni immagine che può servire ad adorare il mio Bambino. Cerca di capirmi. Appartiene tanto a voi che a me. Perciò desidero che possa venir adorato. 

Perciò sono venuto in quest’ora. - Non dirlo ancora a nessuno. Do al Bambino una nuova corte. Puoi crederci fermamente. Questo Bambino sarà adorato ancora tantissimo. - Io ti ho condotta in questo luogo per trovare il Bambino. La mia benedizione è su questo Bambino. Non deve essere più di nessuno. 

Questo scritto deve essere conservato per il Bambino. Ciò che ti dico vale per il Bambino. - Io amo gli ammalati, i bisognosi e i peccatori perché il Bambino mi ascolta. Per Suo tramite vi do conforto. Per ora non lo deve sapere ancora nessuno. 

- Come ogni altra cosa, di' anche questa al tuo confessore, è giusto che lo sappia. Io pongo il Bambino sul suo cuore sacerdotale che così appartiene al Bambino. Rivolgete al Bambino ogni onore. Per ora rimane in questa casa. Esso apparteneva ad un sacerdote molto pio. Lui stesso l’aveva costruito e onorato tantissimo. Ciò che tu hai visto è spirituale. Io ho voluto restituire al Bambino l’onore che tanto gli era stato tributato. Questo dovete sapere di questo Bambino.”

- (più tardi, di nuovo la Madonna): 

“Il Bambino ha gli stessi occhi, come quelli di questo Bambino. (rivolta a Me): Così facendo sei stata come una madre ed io sono tua Madre. Guarda ancora l’immagine. Così mi guarda il Bambino, come se volesse leggermi sul volto tutte le mie suppliche. Si può aiutare chiunque. In un modo o nell’altro. - La Madre lo sa meglio di tutti. Il Bambino deve restare affidato al tuo attuale padre confessore. Ma soltanto quando tu muori, prima del tuo ritorno a Casa. Egli stesso, possibilmente, ne deve aver cura e deve predisporre ciò. Si deve donare al Bambino un ambiente dove tutti abbiano accesso. Nessuno deve disporne, solo il sacerdote, in ogni cambiamento. A lui è stato affidato il Bambino. È sempre necessaria la sua autorizzazione. Per obbedienza gli è stato affidato e così deve restare, per sempre.- Il mio dono ai sacerdoti.”

(2.3.1971, di mattino, dalla Madre di Dio, rivolta a Me, Justine):

 “Credi dunque alle mie parole, non ho promesso troppo. Ho riconquistato il Bambino. Chiunque l’avrebbe giudicato senza valore, per com’era ridotto e pieno di sporco del solaio. Tu lo puoi tenere ancora per un po’ di tempo. Ma non darlo assolutamente via! Lascia decidere il tuo confessore. Deve restare nella diocesi. Soltanto più tardi accadrà ciò che ti ho detto, quando sarà accertato. Era stato disonorato fino a non riconoscerlo! Non deve succedere ancora! Trattalo con cura! Mi è divenuto troppo caro. E’ rinato attraverso le mie parole. Sono venute dal mio cuore per il Bambino. Nessuno può più toccare il Bambino, quando sarà nuovamente consacrato. - Così si deve fare con un Figlio divino. - Solo mani consacrate lo possono sfiorare. Non dimenticare: mi è nato dal cuore. Abbiate nuovamente timore davanti a questo Bambino, salverà le vostre anime!” 

(a riguardo del maligno): 

“Non lasciarti ingannare, gli strapperà molte anime”. (2.3.1971, mezzogiorno, dalla Madre di Dio). 

“Io desidero che il Bambino venga nuovamente adorato. Mi ha spinto l’ardore, tanto amo le vostre anime. Vi ho tutti racchiusi nel cuore, tramite questo Bambino che il Padre mi ha donato per voi, per la redenzione del mondo intero. 

Io so quanto il Figlio vi ama. Per le vostre anime si è abbassato fino ad essere Bambino e giacque nella paglia. Mostrate al Padre la vostra gioia perché così Egli ha voluto venire a voi! 

Amate dunque il Figlio del mio cuore che ha voluto venire a voi con così tanto Amore! Quanto si è pensato a voi con questo Bambino. Tutte le porte si aprono! L’Amore non ha né sbarre, né serrature. Fatemi nuovamente felice, io fremo per ogni anima! Voi mi state veramente a cuore, per il Suo Sangue. Soltanto così siete purificati, soltanto così! Com’era già minacciata la Sua Vita, il più piccolo dei bambini. Così ve lo riporto indietro. Così ogni anima mi è divenuta cara. - Io benedico ogni sacerdote, attraverso questo Bambino. Così ve lo riporto indietro. 

È stato il sacerdote che vide ciò che oggi succede.” 

- (4.3.1971, mattino, udii improvvisamente le parole: “Coroncina”. Allora capii: il Bambino avrebbe dovuto avere una piccola corona. Io pensai ad una bella corona, con pietre preziose. Ed allora di nuovo le parole: “Non una preziosa”. Il mio anello nuziale non mi sembrava bello abbastanza! Ero veramente rattristata, lo trovavo inoltre troppo piccolo. Questi erano i miei pensieri. E di nuovo: “Lascialo semplicemente allargare! Una pietra preziosa è sufficiente. Si deve poter riconoscere l’anello da sposa. Credimi con convinzione, si tratta del Bambino. perché ti opponi così? Rimane tutto segreto. Non è umiltà se tu ti opponi sempre.”

- Io piansi. Non potevo proprio comprendere. Di nuovo le parole...): 

“Presenta le cose al tuo confessore, chiediglielo come un piacere e non preoccuparti. Egli lo porterà dove stabilito. Tutto ha un significato spirituale. - Non cambiar più nulla. Mi è caro così com’è. Scrivici la tua vita. Ognuno riconoscerà che era proprio la Grazia. Senza di me il tuo cammino non era possibile. Fallo per onore del Bambino. Io ti aiuto. Ti voglio lasciare tempo. Con questo volevo farti una gioia. perché ti riesce così difficile? Figlia, il tuo cammino porta verso la vetta, così come andava in basso. Non esitare, la tua vita è nelle mani di Dio.” - (Ora, di nuovo ...): 

“Tutto ha un profondo significato! È l’Amore che ravviva”. Non può morire nella notte più buia. 

Tieni segreto il tuo nome!” 

(5.3.1971) 

(Non comprendevo il significato delle perole che si riferivano all’anello da sposa, ma esse mi tornavano sempre in mente. Allora presi l’anello e lo volli provare una volta addosso al Bambino. Allora sentii di dover guardare sempre il Bambino, provavo gioia, improvvisamente lo trovai bello. E subito le parole ...): 

“Ora piace anche a te, a me ancor più! Ora hai soddisfatto il mio desiderio. Tu non mi puoi fare una gioia più grande. Così il bambino può piacerti meglio. Dio ha un piano particolare con tutto questo. Figlia, ora sarà Luce in molte anime. 

Questo Bambino appartiene ai sacerdoti. - Tu hai accondisceso ad ogni mio desiderio. Il Bambino deve ora restare così: 

Presentalo così alla Chiesa”. -

(Nella notte sentii): 

“Io sono un Re sacerdote! Aggiungi la poesia, tutto al tuo confessore. Egli ti dirà tutto, come e cosa tu devi scrivere. Fa’ esattamente ciò che egli dice! Osserva la sua parola di sacerdote! 

” (A riguardo del sacerdote che aveva costruito il Gesù Bambino di cera): 

“Il Bambino è stato consacrato dal Padre direttamente. Quel sacerdote ha consacrato al Bambino la sua vita, continuamente, ogni giorno di nuovo. Egli ne portava segretamente l’immagine insieme alla sua anima, Finché egli potè costruirlo da solo. E’ l’immagine della sua anima, Finché il Bambino scomparve dai suoi sguardi. Quante volte l’ha sollevato in alto, per ringraziare Dio chè era divenuto Uomo. - Questo Bambino una notte era venuto da lui, in fasce, adagiato sulla paglia e pianse. Allora egli si svegliò e credette di sognare. 

Questa immagine veniva mostrata alla sua anima. Egli aveva un cuore sacerdotale veramente degno, tanto era preso d’Amore. Egli ebbe un paio di notti lo stesso sogno ed il Bambino pianse sempre”. - (Mi chiedevo preoccupata cosa fare se avessero voluto riavere indietro il bambino. Ero preoccupata di questo e allora sentii :) 

“Di’ loro ciò che hai sentito a riguardo del Bambino. Il Bambino deve essere in mani consacrate. Esse contribuiranno ai miei desideri. Non si devono proprio opporre! Egli ha lasciato questa casa oltraggiato. Solo Io potevo sapere quale via Egli prenderà. Non Lo si sarebbe potuto riconoscere come Figlio di Dio perché giaceva in granaio ridotto in tal modo. Era un Bambino altamente consacrato. Volevo essere io stessa a salvare il Bambino. 

- ... Compi tutto in nome del Signore che ti ha creata, ti conserva e governa! Questo è il senso di ciò che ti voglio dire! - Il Bambino attende per Opera del Padre ad un nuovo inizio!” 

(Dal Signore, le parole seguenti): 

“... IO SONO IL RE DI TUTTI I TEMPI! Questo non lo capisci, questo ha un significato ancora più profondo. - Così Mi dovete riconoscere quale DIO, perché Io sono DIO stesso che è venuto a voi! - Egli stesso è venuto ... Questo vi dice proprio tutto. Io sono dentro a questa parola. Non strappateMi fuori da queste parole. - Io sono IL PASTORE DI TUTTI I PASTORI sin dall’inizio! 


Tu sai che Io sono un Re, 

così duramente sono stato contestato. 

Il Mio Cuore è come un regno, 

così tanto ho sofferto. 

Ostia e Sacramenti - 

il Bambino con la stella senza spigoli, 

che ha 7 diramazioni, piena di Luce intensissima.


” (16.5.1971, domenica mattina, alle 4 e 3/4, le parole): 

“Il Cuore è di un rosso sangue (così lo vidi) tanto il timore per il Bambino, che venga preso per così com’è. Ma non è ancora troppo tardi. - Lo sai che questo Bambino significa sacrificio? Perciò la piccola corona con l’anello nuziale. Questo è il Bambino con la stella, la vittima del Signore. Al Bambino era stato donato il Cuore. Era nato all’Amore, così come tu lo vedi.

 - Non ce n’è un secondo con questa piccola corona che Gesù può sollevare così in alto. - Il riferimento è al sacerdote, la corona è il suo cuore. - PER ME è il Bambino più dolce.

 ... Fa’ ogni cosa per amore del Bambino. Viene dato aiuto ad ogni sacerdote.

 ... Onorate il sabato dei sacerdoti! 

Cercate rifugio presso questo Bambino! 

Pensate ai molti sacerdoti che la croce quasi schiaccia! 

Quanti sono rimasti soli. Li si lascia soli, vengono mal compresi e non riescono più a tornare indietro. L’abisso è troppo grande. - L’aiuto deve venire dal Cielo. Perciò vi ho portato il Bambino. - Uno sguardo basterà per mostrare la verità”.

(16.5.1971) “Fa’ ogni cosa per il Bambino, è per i sacerdoti ... ”


Gesù Bambino 


È potente e povero, 

muove tutti a pietà. 

Di notte e sulla paglia, 

sempre ancora è così. 


Com’è caro, 

unito al Padre. 

Di giorno e di notte, 

viene sempre protetto. 


Venite dunque e guardate, 

affidato alla Madre. 

Lei Lo ha destato, 

era solo velato. 


Nell’amore e nel dolore, 

L’aveva racchiuso trepidante il suo cuore, 

Egli era così solo. 

Ha Anima e Corpo divisi col Padre. 

Oh Madre del Signore, 

mostraci la Stella, 

dove giace il Bambinello 

vinto d’Amore. 


(Dopo che ebbi fatto consacrare nuovamente il Bambino da padre Alfons Weigl, ero preoccupata perché l’avevo riavvolto in nuove fasce, per ciò che avevo usato. Ed ecco che alle 22.30 di sera sentii queste parole ...): 

“Io ho mani e piedi. Ho un’anima che penetra ogni cosa - sono perfetto. - Per Mio tramite tutto viene reso vivo. Tu sei stata soltanto lo strumento! Mi sono lasciato fare da te perché tutto avveniva con così tanto amore. Il corpo è ora spirituale. Viene reso vivo tramite il sacerdote. Benedirò grandemente questo viaggio, come un re, perché Io sono RE! - Questa benedizione si estende su di voi. Per Essa potete attingere grazie ogni volta che rivolgete il pensiero al Bambino. Sarà chiaro alla morte, perché il Bambino vi dona fedeltà e il Suo Amore redentore. Devi credere questo fermamente! E’ un Bambino Santo! - Ma deve accadere con Amore! Ringraziate sempre perché s’è fatto Uomo!”- 


O Mamma, io corro verso la tua immagine, 

il tuo sguardo è come uno scudo raggiante. 


Tu sei la Madre che tutto comprende, 

ed invano nessuno t’invoca. 

Tu il dono che a noi il tuo morente Figlio lasciò, 

Il Suo Cuore era pieno d’Amore, nonostante il peccato e le beffe.

 

Perciò sei per l’anima il pegno più santo, 

e a chi giunge smarrito tu porgi la mano. 


Tu conosci questa terra e ogni suo bisogno: 

preservaci, o Madre, dalla morte eterna.

 

Abbi di noi pietà: orsù, china il tuo sguardo, 

aiutaci a trovare la Grazia, cambia il nostro destino.

 

Tu Rifugio dei peccatori, oh celeste Ornamento, 

dona amore a Gesù e a noi la tua Purezza. 


Tu mi guidi per le vie da Dio stabilite, 

sei tu la Madre mia ed io il tuo bimbo.

 

E se anche si fa buio, non avrò paura, 

perché davanti alla tua immagine, lì ritorna la Luce. 


(Ieri sera alle 11 sentii queste parole ...): 

“Il Bambino era stato consacrato all’Amore. Il cuore del sacerdote era come spezzato. Era tutto dedito a questo Amore. Aveva un grande spirito riparatore. Era come consumato. Egli vide il Bambino sanguinare. Questo doveva andar perso per l’umanità. 

Egli vide le grandi tenebre del mondo d’oggi. Come gli causava dolore questa notte. Come gli causava dolore la notte di questi tempi, portatrice di morte. - Egli era sempre avvolto di corde e si flagellava di notte. La sua anima era come caduta dal sole, così pura da se stesso. Il Bambino ha veramente vissuto nei suoi occhi. 

Così lo vedeva di notte.”-


CUORE DI MARIA - "LA POVERELLA"

 


Chi ha avuto la grazia di visitare gli scavi archeologici della Nazareth esistente ai tempi di Maria Santissima e di san Giuseppe, non può non stupirsi a vedere la povertà estrema di quel piccolo borgo, "Nazareth", che era ignoto all'intera Bibbia veterotestamentaria.  

Quell'umile dimora della casetta della Madonna e di san Giuseppe a Nazareth ci parla ad evidenza della grande "povertà" della Sacra Famiglia che visse a Nazareth per circa trent'anni, sostentandosi con l'umile lavoro di san Giuseppe falegname.  

Un paese povero, una famiglia povera, una vita povera: questa è stata la vita di Maria Santissima, la Mamma del Verbo Incarnato, su questa povera terra. Vita umile e nascosta agli occhi del mondo, cosicché quando Gesù iniziò a predicare e a insegnare nella sinagoga di Nazareth, il popolo poté esclamare con sorpresa:  

   «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria?...” (Mt 13,54-55).  

   Quando l'apostolo Filippo incontrò Natanaele, gli disse:  

   «"Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti; Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth: Natanaèle esclamò: "Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?» (Gv.1,45-46).  

   Ma già prima di allora, la povertà di Maria si presenta a forti tinte quando Ella deve recarsi con san Giuseppe a Betlemme per il censimento, e proprio colà giunse il giorno del parto di Gesù, che non poté avvenire se non in una povera grotta-stalla posta ai margini di Betlemme (cfr. Lc 2,1-7).  

   Si può solo immaginare quanto poco degna doveva essere una grotta-stalla, con dentro due animali, un bue e un asino! Ma proprio quello era il posto dei più poveri, e Maria e Giuseppe trovarono rifugio e asilo soltanto in quel luogo per la nascita del Verbo Incarnato, deposto non in una culla, ma in una misera "mangiatoia", e visitato, poi, nella Notte Santa, dai più disprezzati abitanti del posto, ossia dai poveri pastori (cfr. Lc 2,8ss).  

 

Nella grotta-stalla di Betlemme ...  

   Che cosa dire del Cuore della divina Mamma, a Betlemme? Come può non sognare ogni mamma, per il parto del suo tesoro, un posticino accogliente e tutto lindo? ... E invece, quale stretta al cuore si deve provare nel trovarsi costretta a rifugiarsi in una solitaria, buia e fredda grotta-stalla? ... Come si fa a non poter offrire al suo tesoro neonato altro che una povera mangiatoia sporca e fredda, anziché una culletta morbida e calda? ...  

Ma, ricordiamoci che il Cuore della Mamma di Gesù era già il Cuore della Corredentrice, sempre pronta, perciò, a saper cogliere e offrire il prezzo di tutte le sofferenze seminate lungo la via della Missione redentiva da compiere insieme al Figlio Redentore! E pur nella sofferenza umana ineliminabile, ogni dolore grande e piccolo si trasfigurava nel Cuore materno di Maria Vergine in offerta sacrificale redentrice per la povera umanità peccatrice. Non meno grande, del resto, dovette essere il dolore al cuore che sperimentava anche san Giuseppe, in quella situazione di grave disagio, stando Lui sotto il peso della responsabilità di capo della famiglia. Toccava a Lui, principalmente, offrire alla sua santissima Sposa e al divin Figlio che stava per nascere - e proprio nel paese delle sue origini davidiche ... - un luogo meno inospitale e più accogliente: ma egli non può nulla per la sua povertà e deve riparare per forza nel luogo dei più poveri; ossia una umilissima grotta-stalla, dove ci dono un bue e un asino ... Ma anche per san Giuseppe, grazie a Dio, valeva già la cooperazione alla stessa Missione redentiva della Madonna e del divin Figlio.  

 

   Ugualmente, si pensi anche alla povertà della Madonna quando dovette presentare Gesù Bambino al Tempio di Gerusalemme e non poté portare che l'offerta dei poveri, ossia una coppia di tortore, secondo la legge del Signore (cfr. Lc 2,24).  

Inimmaginabile, poi, doveva essere la povertà di Maria e Giuseppe con il neonato Gesù in braccio, quando furono costretti, in piena notte, a fuggire verso l'Egitto, attraversando da soli il deserto di Giuda, per mettere in salvo la vita di Gesù Bambino dalla ferocia omicida di Erode (cfr. Mt 2, 13-14).  

Tornata poi a Nazareth, la Sacra Famiglia visse la sua lunga vita, per circa trent'anni, nell'umile nascondimento rivestito di povertà completa nel vitto e nel vestito, nella dimora poverissima e nel faticoso lavoro giornaliero di san Giuseppe falegname. Trent'anni di stenti con lo stretto necessario per vivere, poveri tra i poveri, i più veri "poveri ai Jahvè"!  

Ma proprio quella povertà così reale e vissuta serenamente era il segno della ricchezza superna di cui godeva la Madonna con le meraviglie di cui l'aveva arricchita Iddio con l'Immacolata Concezione - che è pienezza di ogni grazia -, con la Maternità divina, la Maternità verginale, la Maternità regale, la Maternità corredentiva. Quanto più Maria era povera di cose terrene, tanto più era ricca di beni celesti; quanto più era umile, tanto più era sopraelevata e sublime. Questa è la preziosità della povertà evangelica che tanto innamorò il cuore di san Francesco d'Assisi, il quale cercò con passione amorosissima di improntare tutta la sua vita sulla povertà di Gesù e di Maria, e voleva, di fatto, continuamente specchiarsi nella povertà di Gesù e di Maria, chiamando la povertà «virtù regale, perché rifulse con tanto splendore nel Re e nella Regina» (Fonti Francescane, n. 788).  

Poveri noi, invece, che rifuggiamo dalla povertà regale del Re e della Regina e ci affanniamo dietro le miserie terrene e carnali di questo mondo che sta interamente «sotto il potere del maligno» (1Gv 5,19).

Padre Stefano Manelli

Tre atti di infinita umiltà

 


L'atto più semplice della vita e della Passione di Gesù fu così sublime e perfetto da superare la santità consumata di tutti gli spiriti beati. Chi può giungere a contemplare simili altezze?

Gesù immerge l'anima nel Mistero della sua Passione che comprende tre atti di infinita umiltà: l'Incarnazione, il patimento, l'abbandono alla volontà del Padre. E questi tre atti sono perpetuati lungo i secoli per il sacrificio della S. Messa, in cui si rinnovano, con l'Incarnazione, l'immolazione e la consumazione, tutte le espansioni della misericordia.

Per le umiliazioni di Gesù noi riviviamo alla grazia, alla santità, alla vita eterna.

O Sangue di Gesù, che mi sveli con sensi intraducibili il Mistero della sua umiltà, abbi pietà di me!

O Sangue di Gesù, che mi sveli i suoi profondi dolori e le grandi umiliazioni, abbi pietà di me!

O Sangue di Gesù, che mi riveli il mistero del suo abbandono, abbi pietà di me! q. 29

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO


I FIGLI DI DIO SARANNO PRESI DALL’ALTO E POSATI IN UN LUOGO DI GRAZIA.

 


Carbonia 20.07.2024

I figli di Dio saranno presi dall’alto e posati in un luogo di grazia.

Maria SS.ma è con te.

Ecco, l’inverno entra con la sua potenza! Il gelo sovrasterà le anime, …il mondo proverà il silenzio di Dio!

Amata figlia, il vento dell’Est tuona miseria e distruzione, questa guerra sarà dolorosa per chi non sarà tornato al suo Dio Creatore, per chi non avrà cercato il giusto ricovero in Lui.

Muoverà la guerra su tutta la Terra e, per questa Umanità povera di amore al suo Dio Creatore, sarà pianto e stridore di denti.

La vita sulla Terra, a breve sarà invivibile, ma i figli di Dio saranno presi dall’alto e posati in un luogo di grazia.

Bambini Miei, prescelti di Dio, non valutatevi da voi, il Cielo vi comanda il Suo volere, siate acconsenzienti al Suo volere.

Ora il tempo procederà secondo le profezie annunciate: il cielo si oscurerà, una nube nera lo sovrasterà. Convertitevi ora figli Miei, la burrasca è in atto, il vento soffia angoscia, l’anima degli uomini entrerà nel buio gelido della morte.

A breve il sole si scatenerà nella sua grande esplosione, … la Terra verrà arsa dal suo calore.

Gesù: amata figlia, sono con te sempre, vivi serena, il mio Sacro Cuore ti abbraccia, presto incontrerai il tuo Signore Iddio, lasciati cullare tra le Sue braccia e non essere triste perché il sole per te è alto.

Tuona la voce di Dio sugli uomini, ma essi non vogliono ascoltare, …vivono ignari di ciò che a breve dovranno subire.

La Terra è in pericolo, l’uomo iniquo segna la sua pazzia con il nucleare.

Pregate, figli Miei, pregate perché questa Umanità si converta in tempo.

Amate creature Mie, eccomi a voi, nel Mio infinito Amore vi abbraccio, vi dono di Me, vi proteggo dal male.

Allontanatevi in fretta da tutto ciò che è male, non andate oltre, il tempo è chiuso, non perdete il vostro momento nelle cose che presto spariranno, perché un altro giorno si affaccia alla Terra.

Gli uomini con Dio abiteranno una Terra nuova dove nessun male né dolore saranno, ma gioia immensa e amore infinito, sempre.

Ecco, la stagione è finita, le cateratte dei cieli si schiudono, il mondo entra nell’oscurità.

Cercate rifugio in Me, il vostro Dio Amore, state con Me, figli Miei, tutto è per essere nuovo per chi sarà tornato a Me.

Dio ama! Dio salva!

«Voglio molte anime eucaristiche…Che mi invochino per gli infelici peccatori, che si abbandonano alle passioni, e non si ricordano che hanno un’ anima da salvare e un’eternità li aspetta tra breve»



Parole di Gesù a Beata Alexandrina da Costa:


«Figlia mia, la sofferenza, la Croce è la chiave del Cielo. Ho tanto sofferto per aprire il Cielo all’umanità e, per molti, inutilmente.

Dicono: – Voglio godere, venni al mondo soltanto per questo, voglio soddisfare le Mie passioni.

Dicono: – Non esiste l’inferno! – Io sono morto per loro e dicono che non Me lo avevano chiesto, e contro di Me pronunciano eresie e bestemmie. Per salvarli Io scelgo anime e metto sulle loro spalle la Croce e Mi assoggetto ad aiutarle.
Felice l’anima che comprende il valore della sofferenza! La mia Croce è soave se è portata per amore Mio». (L p. 60)

«Vengo a chiederti ciò che in nome mio venne a chiedere a Fatima la Mia Madre benedetta: penitenza, orazione, emendamento di vita. Dammi il tuo dolore, placa la giustizia di Mio Padre, ripara il Mio Divin Cuore. Lo esigono i peccati di lussuria, le iniquità degli sposi, delle anime pie a Me consacrate». (S p. 56)

«La purezza, la castità è il fior fiore (delle virtù), è quello che Mi incanta di più. Poiché sei veramente pura, vengo alla tua purezza a chiedere riparazione per gli impuri e la riparazione per le famiglie.

Quale dolore per me!

Le famiglie profanano il grande Sacramento del Matrimonio. Peccano, e io a vederli peccare! Peccano alla mia Divina Presenza. Io volto le spalle, nascondo il mio volto. Non hanno vergogna di me, mi vergogno Io di loro. Riparami, riparami per tante anime folli, che, mostrandosi nude invitano al peccato, mi offendono gravemente». (S p. 331)

«Io piango, Io piango, mia cara figlia per non poter aiutare di più i miei figli. Io li amo ed essi non mi amano; Io li voglio ed essi non Mi vogliono; voglio perdonare loro ed essi non vogliono il Mio perdono!».

«Sono il tuo Maestro. Felice te se imparerai bene le mie lezioni e le metterai bene in pratica! Ho stabilito in te la Mia dimora.
Sei un Tabernacolo non costruito da mani umane, ma da mani divine…

…Cercami nei Miei Tabernacoli, così Mi consolerai molto; ma cercami (anche) dentro di te, nel Tabernacolo della tua anima che lo ho preparato per Mia abitazione. Là Mi troverai… lo desidero ansiosamente che tu impari le Mie lezioni, ed io ho molto da insegnarti, e tu hai molto da imparare affinché molti vengano ad imparare da te le stesse lezioni, calcando le stesse orme per seguire gli stessi cammini». (Lp.40)

«Io voglio molte anime eucaristiche: io voglio anime, molte anime che stiano attorno ai Tabernacoli, che volino a Me come le rondinelle a stormo volano verso i loro nidi. (S p. 143, 48)

Che mi chiedano tutto ciò che vorranno davanti a Me, nella Santissima Eucaristia: è da là che viene il rimedio per tutti i mali. Che mi invochino per gli infelici peccatori, che si abbandonano alle passioni, e non si ricordano che hanno un’ anima da salvare e un’eternità li aspetta tra breve». (L p. 84)

«O sposa cara, Io sono qui nel Tabernacolo del tuo cuore… Tu sei il Tabernacolo ove abito giorno e notte senza assentarmi. Tu sei l’ostia che con Me si immola, tu sei l’ostia con la quale le anime comunicano con me.  Tu vivi con Me nell’Eucaristia, vivi la Mia Vita. In questa immolazione continua, in questa unione indissolubile, in questa vita tanto mistica e Divina, le anime Mi ricevono attraverso te».

«Vuoi consolarmi? Vuoi consolare il Santificatore della tua anima? Sai chi è? È il tuo Gesù! Va’ ai Tabernacoli! Va’ a praticare opere di Misericordia. Va’ a consolare i tristi. lo sono tanto triste! Sono tanto offeso! Va’ al tuo compito: soffrire, amare, riparare». (L p. 48)

«Obbedienza al Papa, obbedienza alla Chiesa». (S p. 356)

«Figlia Mia, non giudicarmi assente da te, perché mai ti abbandono. In te abita sempre la Santissima Trinità, credi nella Mia Presenza Sacramentale in te, perché mai, mai ti abbandono». (L p. 125)

«Con il tuo dolore, figlia Mia! Soltanto con il dolore le anime rimangono attaccate alle fibre della tua anima e poi si lasceranno incendiare i cuori nel Mio Amore. Lascia che questi raggi delle Mie Piaghe Divine penetrino nelle tue piaghe nascoste, nelle tue piaghe mistiche. Lascia che il Mio balsamo le addolcisca, come anche le spine del tuo capo. Tu non vivi la vita del mondo, anche se sei nel mondo. Vivi la Mia Vita Divina…». (S p. 370)

«Tieni nelle tue mani la Croce, stringila forte al cuore.
L’umanità intera rimarrà dentro al Rosario. Parla alle anime, parla loro del Rosario e dell’Eucaristia. Rosario, Rosario, Rosario! Eucaristia, il Mio Corpo, il Mio Sangue! L’Eucaristia con le Mie vittime: ecco la salvezza del mondo…-».

«Che trionfo la tua entrata in Cielo! Le anime che salvasti col tuo martirio, strette al Rosario, alle perle innumerevoli delle tue virtù e all’ombra del tuo manto, canteranno, loderanno il Signore per averti creata. (S pp. 424, 443)

Subito dopo la tua entrata in Cielo, andrai verso il Trono della Santissima Trinità, farai scendere rugiade fecondatrici, piogge di benedizioni e di grazie… Su quanti ti sono cari e su quanti invocheranno il tuo aiuto, lascio che tu mandi una pioggia di pietre preziose. Ti darò tutto quello che mi chiederai.

Figlia Mia, dove sta scritto tutto quanto è Divino. In te impareranno ad amare, in te impareranno a soffrire, in te impareranno a conoscere come Io Mi comunico alle anime.

lo vorrei, sposa cara, che la tua vita venisse diffusa, arrivando presto ai confini del mondo, come pioggia di belle rose cadute dal Cielo: quale pioggia di meraviglie, quale balsamo di salvezza per le anime».


martedì 23 luglio 2024

 


I due fuochi

 


Maria 

Spalancate le porte! Il tempo è breve. Questo è un momento di abbondanza, l’abbondante aiuto di Dio di cui l’uomo ha così disperatamente bisogno. Anche se l’uomo non mi cerca, io verrò. Anche se lui non mi invoca, risponderò. Il tempo è breve e troppi periranno. Agirò in modo rapido e potente, come una madre per salvare i suoi figli, quando la casa è in fiamme. 

Sì, presto la casa sarà in fiamme, infiammata nella violenza. Quando verrà scatenata, chi non sentirà la sua ira? Questa non è l’ira di Dio contro l’uomo. È l’ira dell’uomo contro l’uomo, del vicino contro il vicino. E sta già accadendo. Aprite gli occhi. State visualizzando solo le prime scintille del grande fuoco. Esse stanno venendo alla luce per cui potete andare a vedere. Sì, andare a vedere il fuoco che ora brucia ancora sotto la superficie. Questo è il fuoco che sta arrivando. Guardatelo bene. Non minimizzatelo. Non dite: “Quella parte del mondo è sempre stata una polveriera. Israele è stata sempre minacciata”. Questa volta è diverso. Gli incendi non saranno contenuti. Il mondo sarà trascinato dentro. Di questo parlo così spesso e, oggi, parlo con tanta urgenza. 

Il tempo è vicino. Il fuoco è grande e non sarà contenuto. Quando Satana vuole un incendio, si accontenta di una nazione o di una regione? Non si vede come il principe di questo mondo? Non vuole che il mondo intero diventi come il suo inferno? Questo è il suo piano. Aspetta solo fino a quando i pezzi finali sono a posto, così quando si rilascia il fuoco, si diffonderà ovunque. 

Mio Figlio ha detto: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra”, ma avete rifiutato questa salvezza, questo fuoco purificatore. Quindi, non avete difesa. Ci sarà un altro incendio, un incendio di distruzione. È per questo che parlo. Non è troppo tardi (Anche se a un certo punto sarà troppo tardi per alcuni). Quale fuoco volete - il fuoco di mio Figlio o il fuoco del Maligno? 

Porrò un nuovo incendio nella Chiesa ed i vescovi devono essere aperti a questo fuoco. Devono smettere di camminare lontano dai messaggi del mio Cuore Immacolato. Questo è il fuoco che offro al mio popolo e se non lo trovano nella Chiesa cattolica, allora dove lo scopriranno? Ora, io sto rivelando il mio piano in modo più dettagliato. Prima che il fuoco distruttore venga rilasciato (e questo è inevitabile), la Chiesa e il popolo devono aver ricevuto il fuoco divino all’interno del mio Cuore Immacolato. Solo se saranno stati profondamente toccati da questo fuoco divino (che li lega insieme) essi riusciranno a sopravvivere al fuoco satanico. 

Parlo ai vescovi e al Papa. Iniziate ora. Voi utilizzate mezzi, tanti altri mezzi che sono inutili contro le forze sataniche, quando il fuoco nel mio Cuore Immacolato viene ignorato. 

Commento: Tante volte Maria ha chiesto alle persone di cercare il suo aiuto. Qui, mostra dove tale aiuto deve essere trovato, il luogo primario è nella Chiesa cattolica. 

04/12/2011