lunedì 1 agosto 2022

LAVORATE NELLA VIGNA DEL SIGNORE SACERDOTI MIEI! RADUNATE A ME TUTTE LE GENTI.

 


Carbonia 30.07.2022

Lavorate nella Vigna del Signore sacerdoti miei!
Radunate a Me tutte le genti.

Il tempo segna la fine di un’epoca antica, le cateratte dei cieli si aprono al nuovo, sorgerete nuovi in Me e sarete belli in Me.

Dio Padre Onnipotente Jahwè richiama con urgenza coloro che si sono allontanati dalla sua Legge e si stanno alleando con l’avversario.

Attenti figli miei, il Maligno è astuto e voi state cadendo nella sua rete mortale.

Lavorate nella Vigna del Signore sacerdoti miei! Radunate a Me tutte le genti.

Sta per infuriare un grosso temporale; correte al riparo in Me, Io solo posso salvarvi.

Miei amati figli, quale Padre vengo ancora a supplicare la vostra conversione: non attendete oltre!

Tutto è in arrivo; la maledizione del Demonio è già su questa Umanità che si è venduta a lui.

Tuona la mia voce: … è il vostro Dio che vi richiama a Sé! Non siate stolti! … Rinunciate a Satana; prendete in mano il santo Vangelo, pregate e digiunate dalle cose del mondo.

Convertitevi figli mieiConvertitevi “ora” che ancora potete, … la tremenda notte sta per arrivare; tutto sarà nel gelo della morte.

Perché questo calice non può passare senza che Gesù lo beva malgrado l'immensità di dolore che contiene?

 


21 marzo 1946, S. Benedetto. 

Perché questo calice non può passare senza che Gesù  lo beva malgrado l'immensità di dolore che contiene?   É senza dubbio perché il Padre vuole trarre il massimo  vantaggio dai dolori dell'Uomo Dio.  Giacché, se Gesù  è Dio, è l'uomo che ripara in Lui le colpe degli uomini.  La capacità di soffrire dell'uomo è limitata.  Il Padre vuole che questa capacità sia pienamente raggiunta, meglio, sorpassata; ecco perché invierà in quell'ora  un angelo a fortificare l'umanità di Cristo affinché  possa soffrire al di là di ogni misura umana.  Il Padre  lo vuole affinché la maggior parte degli uomini sia  salvata, affinché il grado di santità dei salvati sia il più  alto possibile.  É ancora per il nostro maggior bene,  oltre che per la maggior gloria e la maggior felicità del  Suo Divin Figlio, che il Padre agisce così.  Per dieci giusti, che non avrebbero sofferto, Dio avrebbe salvato le città colpevoli.  Quanti uomini salverà per il Giusto immolato nelle peggiori pene? 

Solo la matematica divina potrebbe rispondere.  E tuttavia ancora non basta.  San Paolo  vuole che noi completiamo nei nostri corpi ciò che manca alla Passione di Cristo.  Ah! è  che il numero degli eletti deve essere considerevole, che la loro santità eminente e che il  male da cui bisogna trarli è profondo.  Noi non completiamo d'altronde la Passione di  Cristo che essendo assimilati a Cristo ed è ancora Cristo che soffre per noi e con noi.   Da noi non possiamo far niente, neanche salvarci anche se umanamente giusti.  Ogni  giustificazione viene dalla passione di Cristo.  Per fare un grande fuoco, ci vuole molto  combustibile, ma soprattutto una fiamma divorante.  Gesù è questa fiamma, questo pezzo di carbone infuocato che si mette nel focolare e che infiamma tutto il resto; ogni altro  frammento di combustibile diviene a sua volta il centro di irradiamento che propaga la  fiamma di luogo in luogo.  Gesù ha fatto così; nel suo tempo, Egli ha messo il fuoco agli apostoli, ai discepoli, alle sante donne; essi lo prolungheranno nel tempo e nello spazio e così di seguito; essi saranno del Corpo del Cristo, il Suo Corpo Mistico, meglio, la  Sua fiamma, la Sua vita prolungata.  Nella nostra epoca in cui il male accresce le sue  radici e raffredda i cuori in numero sempre maggiore, c'è bisogno di un maggior numero  di altri Cristi, e dei più ardenti per lottare contro l'invasione del male.  Servono dunque  più stimmatizzati, più anime vittime, più sacrifici; ..serviranno molti martiri... 

Degnati, Signore, di venire in loro aiuto.  Che lo spirito Divino li infiammi del fuoco del  Suo Amore.  Dobbiamo sapere che la santità comporta dei rischi.  Poiché Gesù non ci  ha amati per ridere, ed è seriamente che noi dobbiamo amarlo.  La nostra ambizione non  deve essere quella di terminare un paradiso terrestre per un Cielo eterno, ma di lavorare  e di soffrire per far entrare più anime possibile in Cielo.  Quelli a cui Dio fa la grazia di  chiamarli alla missione di co-redentori devono ritenere un onore l'adempiere a questo  incarico e, per farlo, realizzare pienamente la situazione.  Coscienti, d'altronde, della  propria debolezza, essi sanno di non potervi far fronte che con l'umile preghiera di cui  Cristo ha voluto dar loro l'esempio all'orto degli ulivi. 

meditazioni, ritrovate tra i suoi scritti Fernand Crombette 

"Dio Padre: Presto Mio Figlio sarà inviato per svelare la Verità della Creazione dell'umanità".

 


VOSTRO PADRE AMOREVOLE

CREATORE DI TUTTE LE COSE VISIBILI E INVISIBILI

DIO L'ALTISSIMO


Mia carissima figlia, il momento in cui manderò il mio unico Figlio, Gesù Cristo, per riunire tutti i miei figli nel mio Cuore, è vicino.

Il mio Cuore, la fonte di tutta la Vita, si aprirà per raccogliere tutti i miei figli come uno solo.

La mia promessa di salvare tutti i miei piccoli è quasi completa.

Il mio desiderio più grande è quello di rivelarmi a ogni singola persona, compresi coloro che non capiscono perché o come sono stati creati dalla mia mano.

Presto, mio Figlio sarà inviato per svelare la verità della creazione dell'umanità.

Questo giorno è stato preparato per molti decenni. Finora non avrebbe potuto aver luogo, perché la perdita di tanti miei figli sarebbe stata troppo grande.

Presto ai Miei figli verrà mostrata la Verità della loro creazione, della loro esistenza e dell'immortalità delle loro anime.

Mentre questo evento creerà grande speranza e gioia in molte anime, per altre sarà un tormento che non potranno sopportare.

La mia Fonte d'Amore e di Misericordia si riverserà su tutta l'umanità attraverso mio Figlio, Gesù Cristo.

Dopo di ciò verrà la grande divisione, quando le anime che risponderanno alla Sua Misericordia saranno messe da parte.

Alle anime rimanenti sarà data ogni opportunità di ascoltare il mio appello dal cielo.

Io, il loro Padre, mi farò conoscere con la forza dei climi. La mia mano sarà testimoniata quando raggiungerò ciascuno dei miei figli, per salvarli dalla morte.

Il mio appello sarà ascoltato, ma non da tutti. A quelle anime verrà mostrato il mio amore, attraverso i miei profeti, in un ultimo tentativo di attirarle nel mio cuore.

I cieli si apriranno e saranno tirati indietro. Come un rotolo di pergamena, si arrotoleranno, fino a quando i segni del cielo saranno rivelati. I suoni dei miei angeli attireranno queste mie povere piccole anime fino alla fine.

Ora prometto che la Mia Fonte d'Amore coprirà tutta la terra, mentre unisco il Mio Cuore con i cuori di tutti i Miei figli.

Il mio intervento divino sarà testimoniato da miliardi di persone e molti correranno tra le mie sacre braccia in segno di sollievo. La verità del mio piano divino e il mistero della vita sulla terra saranno messi a nudo per tutti. Solo allora l'uomo accetterà la verità dell'esistenza della Vita Eterna.

La fine della sofferenza sulla terra è vicina. La persecuzione finale, in cui il maligno regna sui miei figli, è terminata.

Allora, la libertà a cui ho anelato, figli Miei, fin dall'inizio, sarà finalmente loro.

Guardate a Me, figli, vostro amato Padre, perché vi tengo nelle mie mani. Sto venendo, attraverso Mio Figlio, per portarvi nel Mio Nuovo Regno sulla terra.

Questa è l'eredità che ho promesso a mio Figlio. Questa è la mia promessa a tutti i miei figli.

Il tempo per questi grandi miracoli si sta avvicinando.

Benedico tutti e ciascuno dei miei figli.

Vi amo.

Vi copro e vi unisco al Mio Cuore.

Giovedì 18 ottobre 2012

“Le caramelle, me le hai portate?”

 


Sotto l’Epifania, un bambino che desiderava un trenino elettrico, rivolgendosi al ritratto di  Padre Pio appeso alla parete, gli fa una proposta: “Senti, Padre Pio, se mi fai avere un trenino  elettrico, io ti porto un pacco di caramelle.”  

Il giorno dell’Epifania il bambino ricevette il trenino elettrico dalla befana. Qualche tempo  dopo la zia del bambino lo portò con sé a visitare Padre Pio.  

Padre Pio, paterno e sorridente, dandogli un buffetto sulla guancia, gli chiede: “E le  caramelle, me le hai portate?” 21 

 

Partecipava: Frati: Covino: “Arriverà al sacerdozio.” Domenicano: “Vesta il suo abito.”  Magliacani: “Non India ma Arabia.”  Covino: “Bravo religioso. D’Apolito: “Frate come tuo  zio.”  Gaetano: “Due soli.” Fortunato: “Solo cinque.”  “Non quest’abito addosso.” Cataneo:  “La vita è come arrampicarsi sui vetri.” Natale: “Grazie per quello che hai fatto stanotte.”  Padre Besi a Foggia. Paolino: “Lei oggi non parte.” A Padre Carmelo: “Casa per preti vecchi.  Ho detto!” A fra’ Modestino: “Il primo miracolo stamattina: Ho fatto diventare vino  l’acqua.” “Il pane me lo ha dato una pellegrina.” “La mela è di Rodi.” Onorato: “La vespa ti  ha pizzicato.” Suore: Schettini: “Hai la vocazione.” Loconte: “Il Signore ti chiama.” Guarini:  “Benedizione piena, piena, piena.” Gaudiose e le suore americane: “Dì loro di continuare.”  

Giuseppe Caccioppoli 

PIO IX

 


IL PAPA DELLA IMMACOLATA CONCEZIONE

«Papa della Croce» 1 fu detto Pio IX e il «dolce peso della Croce», profetizzato al cardinale Mastai Ferretti dalla venerabile Agnese Steiner 2, fu realmente il contrassegno del suo pontificato e il fulcro della sua spiritualità. Paolo della Croce, il fondatore dei passionisti, fu il santo verso cui Pio IX sentì il maggiore trasporto e la maggiore devozione 3, e di un'altra grande mistica della Croce, santa Veronica Giuliani, il Pontefice trattenne sul suo tavolo per due anni - i primi e i più amari del suo pontificato - un volume del Diario spirituale 4.

«Verso Maria santissima è necessaria la più tenera devozione, massime ai suoi dolori» 5, aveva scritto san Paolo della Croce. Fu in quegli stessi agitati anni che Pio IX decise di affidare completamente il suo pontificato e la causa della Chiesa cattolica, con una solenne definizione dogmatica, a colei che fin dall'infanzia aveva onorato sotto il titolo di Vergine Addolorata 6.

Si racconta che, rifugiato a Gaeta, il Papa contemplasse un giorno le onde agitate del Mediterraneo, pensando alla tempesta che, proprio in quei giorni, aveva investito con tanta violenza la barca di Pietro 7. Accanto a lui era il cardinale Luigi Lambruschini 8, il fedele segretario di Stato di Gregorio XVI, che così si rivolse al Pontefice: «Beatissimo Padre, Voi non potrete guarire il mondo che col proclamare il dogma dell'Immacolata Concezione. Solo questa definizione dogmatica potrà ristabilire il senso delle verità cristiane e ritrarre le intelligenze dalle vie del naturalismo in cui si smarriscono». Pio IX tacque, ma si dice che queste parole lasciarono una grande impressione nel suo cuore. Il 2 febbraio 1849 il Pontefice, che fino dal 1° giugno dell'anno precedente aveva nominato una commissione di teologi per esaminare la possibilità e la opportunità della definizione 9, indirizzava da Gaeta a tutti i vescovi del mondo l'enciclica Ubi primum nullis 10, per conoscere il parere dell'Episcopato cattolico in merito alla definizione.

«Ci appoggiamo soprattutto - egli scrive - sulla speranza che la Beatissima Vergine, i cui meriti la elevano sopra tutti i cori degli Angeli, fino al Trono della divinità, il cui piede potente schiacciò il capo dell'antico serpente posto tra Cristo e la Chiesa - Ella che tutta soave e piena di grazia liberò sempre il popolo cristiano da ogni sorta di gravissimi pericoli, dalle insidie e dall'assalto di tutti i nemici, salvandolo dalla rovina - vorrà col suo tempestivo e potentissimo patrocinio presso Dio riguardando compassionevole, come suole, col tenerissimo amore del suo cuore materno, anche le tristissime e luttuosissime nostre vicissitudini e acerbissime angustie e travagli, allontanare i flagelli dell'ira divina di cui siamo afflitti per causa dei nostri peccati e sederà e dissiperà le turbolentissime procelle dei mali, da cui, con incredibile dolore del nostro animo, è ovunque vessata la Chiesa e così convertirà in gioia il nostro dolore» 11.

Le risposte favorevoli dei vescovi all'enciclica furono 546 su circa 603, ossia più dei nove decimi. Confortato così dal sostegno dei vescovi e da quello di una Congregazione cardinalizia e di una Consulta teologica, appositamente costituite, nonché dal parere di una nuova commissione presieduta dal cardinale Raffaele Fornari, che redasse una Silloge degli argomenti da servire all'estensore della Bolla dommatica, il 10 dicembre 1854 Pio IX annunciò infine al Sacro Collegio, riunito in concistoro segreto, l'imminente proclamazione del dogma della Immacolata Concezione, prevista per l'8 dello stesso mese.

La Bolla risulta così l'ultimo di nove schemi successivamente elaborati attraverso le consultazioni di diverse commissioni incaricate del lavoro di preparazione. 

Roberto De Mattei


Non avete rispetto!

 


Scrivi figlia Mia, scrivi. Sì, siamo tristi per quello che accade negli uomini e nel vostro mondo.

Avete perso il rispetto non solo per voi stessi ma anche per Noi, i vostri Aiutanti Celesti e per Dio il Padre Onnipotente.

È un peccato e Ci rattrista molto vedere questa grande perdita di fede perché è la fine, e a chi non si converte, a chi non dona il suo SI a Gesù, molto presto non sarà più possibile farlo. Miseramente andrà in rovina chi non ha creduto al suo Salvatore, a LUI il vero Figlio del Signore e Creatore e non GLI ha dimostrato grande rispetto.  Allora non potrà più fare nulla, perché non si è convertito e soffrirà terribilmente, vivrà pene, miseria e sofferenza spirituale. Si renderà conto di come, dove e cosa ha fatto di male ma il suo desiderio, la pena di voler riparare non gli serverà a nulla perchè sarà troppo tardi per lui e non potrà più cambiare la situazione ma soffrirà, soffrirà per l’eternità.

Siate dunque pronti voi che vi fidate di Gesù, perchè il Signore verrà per innalzarvi e questo tempo è vicino.

Siate pronti, amati figli del Signore perché è su di voi che si ergerà il Nuovo Regno.

Siate pronti perché resta poco tempo e non sapete quando il Padre donerà il Suo ordine.

Siate pronti e non speculate. Chi non si prepara oggi ben presto non ne avrà più il tempo\ l’occasione.

Siate dunque pronti, confessatevi, espiate e pentitevi!

Pregate, figli Miei, pregate tanto e con devozione perché la vostra preghiera evita il peggio e molti figli sono guidati dalla vostra preghiera e si convertiranno.

Pregate, perché la preghiera è la vostra arma più potente contro il male. Amen.

Noi gli Aiutanti Celesti, i vostri Santi vi aiutiamo e preghiamo con voi. PregateCi e Noi lo faremo.

Con profondo amore per tutti i figli della terra restiamo i vostri Aiutanti del Cielo e vi aiuteremo sempre.

Amen.

I vostri Santi nel Cielo con Maria, la Madre di tutti i figli di Dio. Amen.

Vai ora. Fai conoscere questo messaggio, figlia Mia. É importante. Amen.

03 aprile 2016

SUL MODO IN CUI I BUONI E I MALVAGI SARANNO CONDOTTI AL LUOGO DEL GIUDIZIO.

 


IL GIUDIZIO FINALE. 


CAPITOLO III. 

Secondo l'opinione comunemente accettata, il giudizio finale si terrà nella valle di Giosafat, non molto distante da Gerusalemme. Questa opinione si basa sulle parole del profeta Gioele: "Radunerò tutte le nazioni, le farò scendere nella valle di Giosafat e lì le tratterò".  E ancora: "Le nazioni salgano nella valle di Giosafat, perché lì mi siederò per giudicare tutte le nazioni intorno" (Gioele iii. 2, 12). Non è difficile trovare una ragione per cui Cristo dovrebbe tenere il giudizio finale in quel luogo, perché è nelle vicinanze del luogo in cui ha sofferto, e non è forse giusto che nello stesso luogo Egli appaia come nostro Giudice? Il Monte Oliveto, teatro della Sua agonia, fu anche quello della Sua gloriosa ascensione. Si potrebbe tuttavia obiettare che la valle di Giosafat non potrebbe contenere i milioni e milioni di esseri umani che saranno riuniti per il giudizio. Ma quando un luogo viene indicato come probabile teatro del Giudizio Universale, non ne consegue necessariamente che tutta l'umanità sarà ammassata in quello spazio ristretto. Consideriamo ora in che modo saremo riuniti per il giudizio finale. Se i buoni e i cattivi si troveranno insieme nei cimiteri e altrove, si verificherà ciò che Nostro Signore ha predetto: "Così sarà alla fine del mondo: gli angeli usciranno e separeranno gli empi dai giusti" (Mt. xiii. 49).  Poiché i buoni riposano tra i malvagi, ne consegue che alla risurrezione saranno trovati tra i malvagi. Di conseguenza, dopo la risurrezione generale gli angeli santi verranno a separare gli eletti dai reprobi. San Paolo, parlando di questo, dice: "Perché il Signore stesso scenderà dal cielo con un comando, con la voce dell'arcangelo e con la tromba di Dio; e i morti che sono in Cristo risorgeranno per primi. Allora noi, che siamo vivi e che siamo rimasti, saremo portati insieme a loro sulle nuvole per andare incontro a Cristo nell'aria" (I Tess. iv. 15, 16). Tutti i buoni, cioè, saranno trasportati sulle nuvole con splendore e grande gloria dagli angeli verso il luogo del giudizio. Immaginatevi che bello spettacolo sarà quando i santi con i loro corpi glorificati, che brillano come oro brunito alla luce del sole, saranno trasportati nell'aria, scortati dai loro angeli custodi! Con quale esultanza e tripudio passeranno sulla loro strada trionfale! E quando si riuniranno tutti nella valle di Giosafat, si saluteranno amorevolmente e si abbracceranno con gioia reciproca. Pensa per un momento, o cristiano, a come gioiresti se fossi così fortunato da trovarti nel numero dei beati. Questa felicità è ancora alla tua portata; se la desideri veramente con tutta la forza della tua volontà, sarai annoverato in questa felice compagnia. Impegnati a compiere bene e fedelmente tutti i tuoi doveri, e anche tu un giorno ti unirai a quel corteo glorioso e trionfante. Consideriamo ora come gli empi saranno trasportati nella valle di Giosafat e cosa li attenderà lì. Ahimè, la loro sorte è così dolorosa che difficilmente posso azzardarmi a descriverla nei dettagli. Che cosa penseranno, che cosa diranno questi infelici peccatori quando vedranno gli angeli santi prendere gli eletti in mezzo a loro e trasportarli con gloria e splendore nell'aria? Il Saggio ci dà un'idea dei loro pensieri quando ci dice: "Questi, vedendo ciò, saranno turbati con terribili timori e si stupiranno per l'improvvisa salvezza dei giusti; diranno dentro di sé, si pentiranno e gemeranno per l'angoscia dello spirito: Questi sono coloro che un tempo avevamo preso in giro e per parabola di rimprovero. Noi stolti consideravamo la loro vita una follia e la loro fine senza onore.  

Ecco come sono annoverati tra i figli di Dio e la loro sorte è tra i santi" (Sap. v. 2-5). Quanto li addolorerà vedere coloro che prima disprezzavano così tanto, ora onorati e amati dagli angeli di Dio e condotti da loro in gloria e trionfo all'incontro con Cristo. E coloro che un tempo facevano sfoggio delle loro ricchezze, che disprezzavano tutte le loro creature nella loro arrogante superbia, ora si trovano tra gli angeli caduti, poveri, miserabili, disprezzati. Quando gli angeli avranno scortato tutti gli eletti nella valle di Giosafat, procederanno a scacciarvi tutti i reprobi, con gli spiriti maligni che sono mescolati a loro. Grideranno a gran voce: "Via con voi, via al giudizio! Il Giudice dei vivi e dei morti vi ordina di comparire davanti a Lui". Che grido d'angoscia lancinante emetteranno queste infelici creature! Faranno del loro meglio per resistere al volere degli angeli, ma lotteranno invano; devono obbedire al comando dei messaggeri di Dio. 

Insieme agli spiriti maligni, i dannati saranno condotti a forza verso il luogo del giudizio. Che viaggio terribile! L'aria è squarciata da grida di rabbia. Gli spiriti delle tenebre, con diabolica malizia e crudeltà, sfogano già il loro dispetto nel tormentare le sfortunate creature che il peccato ha reso loro vittime. Ascoltate l'urlo di disperazione strappato ai miseri esseri: "Stupidi che eravamo! Stupidi sconsiderati! Dove ci ha condotto la via della trasgressione? Ahimè, ci ha portati al severo, terribilmente severo tribunale di Dio!". Ascolta, o peccatore, i dolorosi lamenti e le autoaccuse di queste povere creature.  Attento a non essere anche tu della loro schiera. Prega Dio di preservarti da una sorte così sconvolgente e di': "Dio misericordioso, ricorda a quale prezzo mi hai acquistato e quanto hai sofferto per me. Per questo prezzo inestimabile non permettere che io mi perda, salvami, annoverami tra le pecore del tuo ovile. Con loro allora loderò e magnificherò la Tua amorevole bontà per tutta l'eternità".


GLORIA ALLA SANTA CROCE

 


(Vol. 2°, 16  Maggio  1899) 

“La croce dispone l’anima alla pazienza. La croce apre il Cielo e unisce Cielo e  terra, cioè, Dio e l’anima. La virtù della croce è potente e quando entra in un’anima,  non solo ha la virtù di togliere la ruggine di tutte le cose terrene, ma le dà la noia, il  fastidio, il disprezzo delle cose della terra e, invece, poi, le rende il sapore, il  gradimento delle cose celesti, ma da pochi viene riconosciuta la virtù della croce,  perciò la disprezzano”.  

Chi può dire quante cose ho compreso della croce mentre Gesù parlava? Il parlare di  Gesù non è come il nostro, che tanto si capisce quanto si dice, ma una sola parola lascia  una luce immensa ed esaminandole bene, potrebbe far stare occupato tutto il giorno in  profondissima  meditazione.  Perciò,  se  io  volessi  dire  tutto,  andrei  troppo per le  lunghe ed anche mi mancherebbe il tempo a farlo. 

CONSACRAZIONE DELLA FAMIGLIA ALLA MADONNA

 


Vieni, o Maria, e degnati di abitare in questa casa. Come già al tuo Cuore Immacolato fu consacrata la Chiesa e tutto il genere umano, così noi, in perpetuo, affidiamo e consacriamo al tuo Cuore Immacolato la nostra famiglia. Tu che sei Madre della Divina Grazia ottienici di vivere sempre in grazia di Dio e in pace tra noi. Rimani con noi; ti accogliamo con cuore di figli, indegni, ma desiderosi di essere sempre tuoi, in vita, in morte e nell’eternità. Resta con noi come abitasti nella casa di Zaccaria e di Elisabetta; come fosti gioia nella casa degli sposi di Cana; come fosti madre per l’Apostolo Giovanni. Portaci Gesù Cristo, Via, Verità e Vita. Allontana da noi il peccato e ogni male. In questa casa sii Madre di Grazia, Maestra e Regina. Dispensa a ciascuno di noi le grazie spirituali e materiali che ci occorrono; specialmente accresci la fede, la speranza, la carità. Suscita tra i nostri cari sante vocazioni. Sii sempre con noi, nelle gioie e nelle pene, e soprattutto fa che un giorno tutti i membri di questa famiglia si trovino con te uniti in Paradiso.

 

Il demonio vuole distruggere il mondo: se distrugge la famiglia distrugge il mondo, perché la famiglia è la costruzione del mondo. Dio stesso ha voluto avere bisogno di una famiglia.


I messaggi della Madre della Pietà a Piedade dos Gerais (MG – Brasile)


24 07 2022

Cari figli,
questa è una domenica di grande gioia per le nostre famiglie, soprattutto per le famiglie di voi qui presenti in questo santuario delle famiglie, luogo in cui tutte le famiglie saranno benedette dalla Sacra Famiglia e tutti insieme saremo benedetti dalla Santissima Trinità, in quest’anno della fraternità.

La fraternità è la missione di tutti noi: della famiglia, dei nostri bambini, dei nostri giovani, di tutto il popolo di Dio, di tutta la Santa Chiesa. Oggi avete meditato sul fatto che la fraternità è la culla della famiglia e la famiglia è la culla della fraternità. È una cosa bellissima! Una delle cose più belle che oggi dobbiamo seminare, coltivare e diffondere nel mondo è proprio l’essenza della famiglia.

State andando verso una sofferenza molto grande contro la famiglia, perché quello che il demonio vuole è distruggere la famiglia. Il demonio vuole distruggere il mondo: se distrugge la famiglia distrugge il mondo, perché la famiglia è la costruzione del mondo. Dio stesso ha voluto avere bisogno di una famiglia.

Voi avete la grazia di essere una famiglia, una famiglia fondata sul sacramento del matrimonio: da questo sacramento nascono tutte le altre grazie che la famiglia deve seminare e coltivare.

Oggi si vive una realtà di dolore e sofferenza. Non viviamo in un tempo di fiori, ma in un tempo di spine: oggi vediamo molti bambini che non hanno avuto la grazia di avere nelle loro vite un accompagnamento dei genitori, vediamo la sofferenza dei tanti figli che non hanno avuto questa culla, questo sostegno che è l’amore della famiglia. Il mondo oggi vive questa sofferenza. Ci sono tanti bambini che non hanno la felicità di avere al loro fianco l’amore del padre e l’amore della madre. È una realtà dei giorni di oggi. In questo momento siamo qui per chiedere a Dio la grazia di questa culla per i nostri bambini, di questa culla-famiglia, di questa culla- fraternità.

Ecco perché il mondo deve vivere la fraternità, deve coltivare questa fraternità. Gesù desiderava che il mondo seguisse le sue orme, che dal matrimonio sorgesse la famiglia, che dall’amore sorgesse questa culla che è la famiglia, ma oggi vediamo molte famiglie che non hanno questo fondamento, che non hanno l’essenza del sacramento del matrimonio. Per questo è necessario che ci sia una campagna viva di fraternità, per questo abbiamo il dovere – come figli e figlie benedetti dalla Santissima Trinità, figli di Dio, miei figli amati – di lottare per un mondo giusto, un mondo in cui i bambini che non hanno avuto la grazia di avere questa culla siano accolti in modo fraterno. Perché nel mondo sta mancando l’amore, la carità verso il prossimo, il tuo prossimo creato a immagine e somiglianza di Dio.

Questa Valle è la Valle della Famiglia perché Dio, attraverso la mia presenza qui in corpo e anima, volle fondare una famiglia fraterna. Una famiglia fraterna che ha tutti i suoi momenti di battaglia, nella quale molti stanno per fede e altri per necessità di essere accolti.

Allora Dio ha bisogno della fraternità. Gesù Misericordioso aveva detto chiaramente che, alla fine di questi tempi di battaglia, in cui il demonio avrebbe cercato in ogni modo di distruggere la famiglia, il mondo avrebbe avuto bisogno di vivere la fraternità per coltivare questa essenza, riscattare questa essenza dell’appoggio alla vita, dell’appoggio ai figli di Dio più bisognosi e carenti di protezione.

L’essenza della fraternità è accogliere Cristo, il Vangelo, il prossimo. Perché c’è una grande mancanza di amore verso colui che Dio più ama, che è il figlio. Oggi l’uomo protegge la Terra, la natura e gli animali con tutte le forze di cui è capace, e dovrebbe proteggere la vita con la forza dello Spirito Santo! Il mondo deve proteggere la vita. Pensa a te stesso che sei qui oggi: tu sei stato un semino, generato e cresciuto, e oggi sei qui come figlio fraterno per aiutare questo mondo a difendere l’opera più importante che Dio ha creato: la famiglia, il lievito.

È evidente che oggi purtroppo il peccato domina, ecco perché il mondo ha bisogno di questa misericordia fraterna. Quante volte dovete dare alloggio a qualcuno, anche con sacrificio: questo qualcuno è un figlio creato a immagine e somiglianza di Dio.

Allora oggi la necessità di lottare, di coltivare, di amare, è il primo impegno di tutti i figli e le figlie di Dio, insieme alla Sacra Famiglia di Nazareth: lottare e zelare per la vita dei figli di Dio sulla Terra. E dalla famiglia si estende la culla dell’accoglienza, la culla del dialogo, la culla del perdono.

Oggi avete fatto un’esperienza molto bella, un’esperienza fortissima: Gesù ha toccato la vostra vita. Oggi l’uomo spesso vive calpestando questa grazia, spesso non permette che Gesù tocchi la sua vita. In verità Gesù abita in te, si prende cura di te quando tu lo desideri, quando tu lo vuoi. Allora oggi hai fatto l’esperienza del tocco di Gesù, che guarisce là dove hai male, che sicuramente ha a che fare con la famiglia. Ogni famiglia piange, ogni famiglia soffre, ogni famiglia vive tormenti. La famiglia oggi è divisa a motivo delle cose terrene. Nessuno vuole mettere al di sopra di tutto la fraternità, la condivisione, l’uguaglianza. Se Dio Padre, che ama tutti i figli, ha diviso il pane tra tutti, perché voi tutti non cercate di condividere a vostra volta? Un albero che dà frutto sazia l’intera famiglia. Non c’è bisogno di essere avidi, non c’è bisogno di volere di più.

Quello che ti spetta è ciò che ti renderà felice; quello che non ti spetta sarà la distruzione della tua vita, la distruzione della tua famiglia. L’uomo deve accettare che al di sopra di tutte le cose della terra tu hai un sentimento santo, guidato e mosso dallo Spirito Santo.

Allora la famiglia ha bisogno di essere guarita, liberata, esorcizzata. Ha bisogno di avere un’essenza di preghiera, anche per saper condividere, per saper dividere. Ci sono tante persone in mezzo a voi che hanno bisogno di qualcosa, e non sempre è qualcosa di materiale. Ciò di cui più le persone hanno bisogno in questo momento è qualcosa di spirituale: affetto, generosità, protezione, gentilezza. Hanno bisogno di qualcosa che non si può ottenere con in beni della Terra ma si può costruire con il bene celeste, con il bene che Dio ci ha dato.

Per questo le famiglie devono rompere questa barriera, questa barriera che il nemico sta creando nelle case e che sta distruggendo le case. Nelle case sta mancando la fraternità, l’aiuto reciproco. Un figlio ha l’impegno di amare gli altri fratelli e di aiutare i genitori, perché nella vita siamo gli uni per gli altri e Dio è per ciascuno di noi.

Allora la famiglia deve riscattare questo valore che è così semplice e fa la differenza, ma non viene vissuto, perché l’avidità domina le famiglie. Spesso i genitori nella vecchiaia vengono abbandonati, perché i figli non hanno pazienza per prendersi cura dei genitori. Famiglia è avere pazienza. Famiglia è essere pazienti. San Giuseppe ha insegnato al mondo ad avere pazienza. Chiedete a San Giuseppe la grazia della pazienza, di avere pazienza verso coloro che hanno bisogno di aiuto, perché il momento più difficile della vita è il momento dell’ingratitudine. Grato è il figlio che sa prendersi cura dei suoi genitori fino al momento in cui Dio permette loro di vivere. Oggi la famiglia non ha questa essenza, è qualcosa che si è spezzato nella famiglia: la gratitudine. Nessuno è grato, nessuno ringrazia, nessuno sa esaminare la propria coscienza e dire: “Padre, grazie per queste mani che sono state guerriere, che hanno sostenuto ed edificato”. Spesso queste mani continuano a sostenere, perché un fondamento fecondo non smette di essere un fondamento forte.

È necessario riscattare questo sentimento di amore, di affetto. Oggi è il giorno del Signore, un giorno in cui andare incontro a Gesù ma anche un giorno in cui andare incontro alla famiglia, il giorno in cui visitare e amare la tua famiglia. Oggi il demonio ha distrutto ricchezze importantissime, che sono il fondamento di ogni famiglia cristiana. Per questo abbiamo l’impegno della fraternità missionaria, che è portare questa testimonianza di vita, accogliere, ospitare, dare affetto, dare protezione, avere la grazia di essere solidali con tutte le famiglie della Terra. Perché ci sono tante famiglie che stanno soffrendo e ci sono tanti che stanno soffrendo perché non conoscono l’essenza dell’amore dei loro genitori, della loro famiglia. E ci sono tanti che stanno soffrendo perché hanno dato l’essenza e nel momento della vecchiaia non hanno ricevuto questa essenza dell’amore e della gratitudine dei figli.

Per questo Gesù dice alla famiglia, a te famiglia che sei qui oggi: “Nelle vostre mani c’è la responsabilità di un mondo nuovo, di un mondo migliore, di un Brasile santo e di un mondo santo”. Dalla famiglia si raccolgono tutti i frutti, professionali e missionari: dalla famiglia si vede tutta l’essenza del lievito della Terra. Se questo lievito non cresce, se oggi questo lievito non produce qualcosa di prospero, è perché le nostre famiglie sono malate, bisognose di guarigione, di liberazione e di pace.

L’obiettivo di questo incontro delle famiglie è riflettere sulla Parola di Dio, pregare, essere guariti. Oggi attraverso l’adorazione hai sentito che Gesù ti ha toccato nell’intimo del tuo essere, rendendoti un figlio di Dio forte: come padre, come madre, come figlio.

Le famiglie usciranno da qui rinnovate dallo Spirito Santo di Dio. Perché la famiglia deve evangelizzare. Ci sono tante tempeste che stanno arrivando in direzione della famiglia e si tratta di tempeste forti, ma la famiglia guidata dallo Spirito Santo vincerà. Per questo voi avete la grazia di vivere questo incontro con il Cielo, con la Sacra Famiglia. Tutti voi dovete reagire a questa vita fraterna che la famiglia ha l’impegno di essere.

Dentro la tua casa, perdona di più, ama di più, insegna di più. Oggi a volte manca l’insegnamento. Ai genitori manca insegnare ai figli la via del Signore, la via della preghiera, del lavoro, della dignità.

Sono certa che la conversione delle famiglie porterà al mondo il trionfo del mio Cuore Immacolato, figli. Quando le famiglie torneranno alla luce, il trionfo arriverà. Per questo la missione della famiglia è una missione fortissima, la più grande di tutta la Terra! Dio ha benedetto tutte le famiglie affinché abbiano la forza di compiere questo disegno divino. Perché è un disegno divino! La famiglia è un dono di Dio, è una benedizione di Dio, è il bene maggiore, è la ricchezza della Terra! La ricchezza della Terra non sono l’oro e l’argento, ma la famiglia! L’oro e l’argento esistono perché esiste la famiglia. Allora voi siete il maggiore tesoro di Dio.

Dunque sappiate essere fraterni, sappiate vivere la fraternità, distruggete l’indifferenza. Vedo qui che c’è tanta indifferenza, che vi sta distruggendo. E voi sapete che questa non è cosa di Dio ma cosa del Male: cosa di Dio è l’amore, l’unione, il tenersi per mano, la fraternità. La divisione, la persecuzione, i giudizi non sono cose di Dio, sono cose del Male. So che il demonio sta facendo rumore, sta cercando di portare e sta portando molte persone alla fragilità, alle trappole, ma voi sapete che dovete convertirvi. Lo sapete. Siete pieni di Spirito Santo, non siete figli pagani, siete figli illuminati, voi conoscete la via giusta, che è la via della grazia. Allora io desidero molto la conversione della Fraternità, desidero molto la conversione delle famiglie qui presenti, di tutto il popolo di Dio.

Sappiate non inciampare, come Gesù vi ha insegnato, e se inciampate sappiate alzarvi e andare avanti forti. Perché a volte fa parte del cammino inciampare. Quello che non fa parte del cammino è non rialzarsi e rimanere nell’errore, consapevoli che è un errore. Allora sai che la fraternità e la famiglia non dovrebbero essere nel modo in cui oggi stai vivendo. Spesso la gelosia ti impedisce di vivere la grazia. Vedi che cosa triste: hai una grazia, hai un tesoro e le gelosia ti impedisce di viverlo. Che cosa triste! Dio vuole che voi viviate felici, che siate incantati e che siate persone che incantano la Terra. E a volte arriva la gelosia, la vanità umana, il capriccio umano, l’avidità umana e ti impediscono di essere questa famiglia di Dio, questo giardino di Dio.

Oggi qui vedo qui un po’ di questo giardino di Dio, grazie al Padre. Vedo che qui ci sono tanti figli che stanno dirigendo i loro cuori a non serbare rancore, a non avere invidia, a non voler stare al di sopra di Dio. La famiglia deve stare sempre nella grazia di Dio: Dio alla guida e la famiglia subito dopo. Perché una famiglia senza Dio è una famiglia persa. Allora devi avere Dio per trovare la via. Egli è la santa Via.

So che qui esistono figli che hanno bisogno di questa guarigione: perdonare, amare, lasciare le briciole. Non è con le briciole che arriverete al Regno di Dio. Arriverete al Regno di Dio con la parte migliore e il vino migliore che Dio ha da offrirvi. Egli non offre avanzi ai figli, Egli vi offre il migliore banchetto. Alla tua famiglia, Egli offre il migliore banchetto: il miglior vino, il miglior cibo, la migliore bevanda. Dio non vi darà niente che siano resti o briciole. Dio vi darà tutto. Tutto il meglio che ha, lo darà alle famiglie. Dunque le famiglie saranno molto benedette da Dio. Sarete edificate dalla luce di Dio.

Ma sappiate realmente volere questo cammino del bene, non vivete questo conflitto interiore. In questo momento vi sto guardando – perché Io vedo tutti voi, anche se voi non mi vedete io vedo tutti voi, figli – e so che avete bisogno di guarigione, perché non è nel modo in cui state vivendo il modo in cui Dio vuole che viviate. Se volete essere veri costruttori del Regno di Dio, fate la volontà di Dio. Voi sapete qual è la volontà di Dio. Siete cristiani che ascoltano la Parola, che conoscono la Parola e che sono catechizzati dalla Parola. E voi sapete che Dio non vuole quelle briciole che il maligno vi ha offerto: gelosia, invidia, pigrizia, avidità, superbia. Dio vuole la famiglia piena di Spirito Santo: famiglie forti, sapienti, piene di scienza, piene di timore di Dio, piene di pietà. Perché dalla mano della famiglia verrà la gloria per la faccia della Terra.

Che Dio benedica tutte le famiglie e che lo Spirito Santo agisca nel cuore di tutte le famiglie qui presenti!

Con gioia e con amore, voglio darvi la mia benedizione.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
benedire le famiglie è un dono per la Sacra Famiglia. Oggi quando vi benedicevo ho chiesto nel mio Cuore a San Giuseppe e a Gesù di benedirvi anch’essi.

Siate forti! Questo messaggio è un vero nutrimento per la famiglia. Ci vuole il perdono, la gratitudine, l’affetto, la protezione. Vogliamo edificare, vogliamo fare della famiglia la culla della fraternità, la culla dell’accoglienza, dell’amore, della condivisione, vogliamo portare alle nostre famiglie lo Spirito Santo e allontanare tutto ciò che è peccato e che vi impedisce di essere famiglie sante. È questa parola che Dio oggi ci porta. Parola di sapienza, di grazia e di fraternità.

Ho chiesto a Gesù anche di benedire i fiori per la guarigione e liberazione dei malati nel corpo e nell’anima, ho benedetto chi oggi compie gli anni e ho chiesto a Gesù molta conversione per le famiglie.

Ognuno in questo momento chieda la conversione della propria famiglia, nel silenzio del suo cuore. La vostra casa, i vostri figli, la vostra vita, le vostre famiglie hanno bisogno di conversione, figli. Tutti quelli che sono sulla faccia della Terra hanno bisogno di conversione, e con molta urgenza. Allora chiedi la conversione della tua famiglia.

Gesù ti ha toccato nel profondo, ha fatto di questo “Incontro delle Famiglie” l’incontro con la Sacra Famiglia di Nazareth, l’incontro con Gesù Eucaristico, l’incontro con Gesù nel Santissimo Sacramento. Adoriamo e glorifichiamo il nome del Signore.

Sono certa che giorno dopo giorno le famiglie saranno più forti, più sante e più felici. Perché è questo che Dio vuole ed è questo che devi volere per la tua famiglia. Rimanete tutti nella pace.

Ecco la Serva di Dio, Maria l’Immacolata Concezione, Madre di tutte le famiglie. Il Signore mi chiama.

Quando la Democrazia entra in Chiesa.

 


AGONE MISTICO 

La lotta di oggi 

Quando la democrazia entra in chiesa, lo fa per  pregare? Chi ci crede è ingenuo. Prendiamo l’esempio dei vescovi. Visto che oggi sono divisi, e che metà di essi la pensano al rovescio dell’altra metà, quale delle due metà è la buona? Il vescovo  degno del Buon Pastore, è forse quello che fa  sondaggi per trovare da che parte spira il vento  democratico? Oppure quello che sull’esempio di Mosé mette tutti i suoi talenti al servizio della Legge  di Dio, onde proteggerla contro i capricci degli  uomini? Sembra che certi Pastori non sappiano più  imitare Mosè, oggi, o non vogliano. Eppure sono i  successori diretti di coloro che per venti secoli ci  hanno insegnato che il bene è bene anche se  nessuno lo fa, e che il male è male anche se tutti lo  fanno. Siamo arrivati al punto che alcuni di essi  preferiscono la reputazione di professionisti del culto religioso anziché quella di Pastori d’anime,  dimentichi del fatto che la loro attività non è una  professione ma una missione basata su una  vocazione. 6   

“Grande è il mio dolore” è il titolo del messaggio che don Stefano Gobbi ha ricevuto il 15 settembre  1989 a Fatima. Attraverso detto messaggio si capisce quanto grave sia la situazione attuale all’interno  della Chiesa come all’esterno. Il messaggio dice questo:  

«Partecipate, figli prediletti, al mio dolore. Sono la  vostra Madre addolorata. Il mio Cuore Immacolato  viene trapassato da spine numerose e dolorose. Il  dominio del mio Avversario si è fatto ogni giorno più  grande, ed il suo potere si espande nei cuori e nelle  anime. Una densa tenebra è ormai scesa sul mondo. 

È la tenebra del rifiuto ostinato di Dio. È la tenebra  del peccato commesso, giustificato, e non più  confessato. È la tenebra della lussuria e dell’impurità. È la tenebra dell’egoismo sfrenato e  dell’odio, della divisione e della guerra. È la tenebra  della perdita della fede e dell’apostasia. Nel calice del mio Cuore Immacolato Io raccolgo, ancora oggi, tutto  il dolore di mio figlio Gesù, che misticamente rivive le ore sanguinose della sua agonia. 

Nuovo Getsemani per Gesù è vedere la sua Chiesa  così violata e deserta, dove la maggior parte dei Pastori dorme nell’indifferenza e nella tiepidezza,  mentre altri ripetono il gesto di Giuda, e tradiscono  per sete di potere e di denaro. Esulta il Drago di fronte alla vastità della sua conquista, realizzata con l’aiuto della bestia nera e della bestia simile a un agnello. 7  

...  Per questo sono giunti anche i giorni del mio grande dolore. 

Grande è il mio dolore nel vedere mio figlio Gesù  ancora vilipeso e flagellato nella sua Parola, rifiutata  per orgoglio, e dilaniata da umane e razionalistiche  interpretazioni. 

                                                

7  Nei messaggi che don Gobbi ha ricevuto nel corso dell’anno  1989, la Madonna svela i significati del libro dell’Apocalisse. Nel messaggio del 17.06.1989, è spiegato il mistero della Bestia e del  suo numero: 666. In quello del 13.06.1989 è spiegato il mistero  della bestia nera, simile a una pantera, e della bestia con due  corna, simile a un agnello. La Madonna dice che la bestia nera,  simile a una pantera, è la Massoneria, e che la bestia con due  corna, simile a un agnello, è la Massoneria infiltrata in seno alla  Chiesa. La Madonna spiega che lo scopo di quest’ultima è di distruggere il Cristo e la sua Chiesa, costruendo un nuovo idolo, e  cioè un falso Cristo e una falsa Chiesa. La Madonna rivela parecchi  dettagli salienti sul funzionamento segreto della Massoneria  ecclesiastica, dicendo per esempio che essa riceve ordini e potere  dalle diverse logge massoniche, e che lavora per portare  segretamente tutti quelli che può a far parte di queste  organizzazioni segrete. Gli ambiziosi aderiscono perché viene  prospettata loro la possibilità di facili carriere.  


Grande è il mio dolore nel contemplare Gesù, realmente presente nell’Eucaristia, sempre più dimenticato, abbandonato, offeso e calpestato. 

Grande è il mio dolore nel vedere la mia Chiesa  divisa, tradita, spogliata e crocifissa. 

Grande è il mio dolore nel vedere il mio Papa che  soccombe sotto il peso di una pesantissima Croce,  mentre viene circondato dalla completa indifferenza  da parte di vescovi, sacerdoti, e fedeli.  

Grande è il mio dolore per un numero sempre più  vasto di miei poveri figli che percorrono la strada del  male e del peccato, del vizio e dell’impurità,  dell’egoismo e dell’odio, con il grande pericolo di  perdersi eternamente nell’inferno. ... 

Diffondete senza paura i messaggi che Io vi dono  come Celeste Profetessa di questi vostri ultimi tempi.  Se sapeste il castigo che vi attende se chiudete  ancora la porta dei vostri cuori alla voce angosciata  della vostra Mamma Celeste! Perché il Cuore divino di  mio figlio Gesù ha affidato al mio Cuore Immacolato l’ultimo ed estremo tentativo per condurvi tutti alla salvezza. »  

Fino a qualche anno fa le sacre voci proclamavano dall’alto dei pulpiti che la palma del martirio è un segno di predilezione del Signore, una  grande grazia. Se dunque la legge umana è contraria alla Legge divina, non c’é Pastore che ignori quel che gli rimane da fare, magari a prezzo della propria vita. 

Rifiutare l’autorità del Papa in nome di una democrazia alla quale si sono fatte indossare le vesti  della teocrazia, non ha senso. Il posto della  democrazia non può essere in Chiesa, dove il  padrone è Dio. 

De Parvulis 


LE GRANDEZZE DI MARIA


Il santo e dolce Nome di Maria

Maddalena al sepolcro non riconosce Gesù, ma Gesù proferisce una semplice parola, dicendole: Maria; e questo nome eccita in lei amore e luce, rapimento di luce e di amore, ... ed ella vede Colui che è la Vita, e la sua vita, e rimane rapita in questa vita nuova, in questa vita di gloria. Siate benedetto, o Gesù, per esservi degnato di rasciugare le sue lagrime, di convertire in gaudio il [144] suo dolore, e di aver usato di questo bel nome di Maria, e unicamente di questo nome, per ottenere un tale effetto di amore e di luce! Avete usato della vostra presenza, della vostra voce e delle vostre parole, dicendole: Mulier quid ploras? quem quaeris!, ma senza effetto; nonostante tutto ciò, Maddalena non conosce punto Colui ch'ella cerca ... Voi proferite il dolce nome di Maria, solo il nome di Maria, ed i suoi occhi, al suono di questo nome, si aprono come quelli dei due discepoli di Emmaus nella frazione misteriosa.

Questo nome aveva troppi vincoli con Gesù nella persona della sua santa Madre, ed anche nella persona di questa santa discepola, per non unire subito due cuori e due spiriti così vicini e così preparati all'amor santo e vicendevole. Quale fortuna per Maddalena portare il bel nome di Maria! Il Dio di benedizione, il quale tutto benedice nei suoi Santi; vuole benedire questo nome santo e venerabile e per mezzo di quello compiere il primo effetto della sua risurrezione e dare la prima conoscenza della sua vita e della sua gloria. Oh Nome di grazia, di amore e di luce! Oh nome legato a Gesù e che unisce a Gesù! Oh nome che lega Maddalena a Gesù e le fa conoscere il suo Dio, il suo amore e il suo Salvatore! È questo il primo nome che Gesù proferisce nella sua risurrezione ... Quando nasceste in Betlemme, o Signore, i primi sguardi dei vostri occhi mortali sono per la vostra santa Madre; ma Voi non le parlate, non proferite il suo nome che è quel medesimo Nome di Maria, quantunque, nella sua persona sia consacrato all'innocenza, dalla Maternità divina e ad una eminenza di grazia che non avrà mai nulla di simile; eppure non lo proferite e ve ne state nel silenzio nella sacra impotenza della vostra infanzia. Quando rinascete nel sepolcro nella vostra vita gloriosa, il primo nome che [145] pronunciate è questo Nome di Maria, consacrato nella persona di Maddalena, all'amore ed alla penitenza. (Elev. Su S. Maddalena, cap. VII). 

CARD. PIETRO DE BÉRULLE

Via, Verità e Vita: quanti di voi seguono davvero questo Mio Piano di salvezza? Quanti di voi si divertono a farlo?

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


21 giugno 2022

Parla il nostro Signore Gesù Cristo.

Figlioli, Io sono la Via, la Verità e la Vita, chi mi segue raggiungerà il Regno dei Cieli, ma quanto è difficile per l'uomo lasciarsi guidare da questo. Seguire il mio cammino, un cammino difficile, quando siete abituati a fare la vostra volontà, quando siete abituati a evitare ogni dolore, ogni pena, quando vi ho detto che chi vuole venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua.

Io sono il vostro Dio, Dio incarnato per la vostra salvezza. Sono il Maestro che è venuto a darvi i doni, la Conoscenza, i Tesori del Cielo. Quante Benedizioni vi ho portato!

Il popolo Mi ha visto compiere tanti miracoli, ai quali non era abituato. Né erano abituati alle verità che uscivano dalla Mia bocca, poiché i farisei, gli scribi, i vecchi, presumibilmente i saggi del tempio, che si chiamavano così, distorcevano le verità insegnate nell'Antico Testamento, e tutto per i loro interessi.

Sono venuto a portarvi una Vita molto speciale, una Vita in Me, affinché, pieni della mia Vita, possiate dare Vita ai vostri fratelli. Via, Verità e Vita, quanti di voi seguono davvero questo Mio Piano di salvezza? Quanti di voi si divertono a farlo?

Certo, portare avanti questa richiesta vi crea problemi con i vostri fratelli, che non amano seguire la Mia Via, e se la seguite, vi vedono strani, perché è una via di Purezza, di Santità, di Amore, non c'è arretratezza in Me, tutto è Vero, tutto è Santo.

Non ho detto una sola parola, durante tutta la mia vita pubblica e durante tutta la mia esistenza, che non fosse buona, che non portasse frutto, tutto quello che vi ho dato, che vi ho detto, era perché ne prendeste spunto per la vostra crescita spirituale e per la vostra salvezza. Tanto che nelle stesse Scritture si dice: non un punto né una virgola di ciò che è già stato detto verrà meno, come a dire: tutto ciò che è uscito dalle mie labbra ha potere di salvezza, ha potere di crescita spirituale, ha potere di vita. Non sono venuto a trascorrere una vacanza sulla terra, sono venuto a lavorare per voi, sono venuto per la vostra salvezza, sono venuto a soffrire, perché vivere nella Verità è soffrire, piccoli miei.

Per soffrire avete bisogno di avere la mia Vita, di accettarla e, nonostante la sofferenza, godete, perché state eseguendo ciò che vi ho chiesto.

Quando mi seguite, la grande maggioranza di coloro che sono con voi si allontanano da voi, perché non pensate più come loro, vi vedono strani, non amano vivere nella Verità, non amano che venga mostrata la loro malvagità, ma soprattutto che venga mostrato che non vivono secondo ciò che Io voglio.

Siete molto sciocchi, Miei piccoli, perché vi ho portato il segreto, per così dire, per guadagnare il Cielo. Quanti di voi non cercano cose strane, e si danno all'occultismo, alla stregoneria, al satanismo, cercando cose strane che vi diano gioia, con il possesso di ciò che cercate, che, certamente, all'inizio, attirerà ciò che cercate, ma, prima o poi, vi accorgerete che viene da satana e vi porterà molti, molti più problemi di quanto immaginavate.

Sono venuto a portarvi, lo ripeto ancora una volta, il segreto, il Tesoro, la Conoscenza per raggiungere il Paradiso, e seguendo tutto ciò che vi ho lasciato, raggiungerete sicuramente il Regno dei Cieli.

Sì, da un lato avrete il rifiuto di chi non la pensa come voi, dall'altro proverete una grande gioia, perché Io vivrò in voi e ciò che vi porterò è qualcosa che non potete ottenere se non siete con Me.

Satana vi dà ciò che conoscete sulla Terra, io vi do le meraviglie del Cielo.

Chi ha Me, chi vive Me, gode della mia Presenza in voi infinitamente, perché mentre chi è con satana, chi lo segue, chi lo cerca, vive di dolori, dispiaceri, insicurezze, Io vi do Gioia, Fede, Pace, Amore. Tutto diventa bello nella vostra vita, nonostante gli attacchi che avete da satana, attraverso i vostri fratelli, o direttamente da lui.

La Verità, la Verità, è una, e solo quella, viene da Me. La verità vi conduce alla saggezza divina e questa vi apre tutte le porte. Chi ha la Sapienza divina, la mia Sapienza, non avrà inciampi nel corso della sua esistenza, perché io sarò con lui.

Continuate, dunque, Miei piccoli, a cercare e ad agire alla Mia Presenza, lasciate che Io guidi la vostra esistenza, lasciate che Io vi muova, lasciate che Io parli per voi, lasciate che Io agisca attraverso di voi, e Mi farete vivere di nuovo, tra i vostri fratelli. Sarete tra i vostri fratelli: la via, la verità e la vita.

E ripeto, chi vi cerca godrà di ciò che esce da voi, chi vi rifiuta, perché satana sarà con loro, certamente vi farà soffrire, ma io ho sofferto per primo, prima di voi, e se voi seguirete Me, il vostro Maestro, il vostro Dio, il vostro Salvatore, dovrete soffrire lo stesso, ma, anche, i Cieli si apriranno per voi alla fine della vostra missione sulla Terra, per rimanere con Me in eterno.

Grazie, Miei piccoli.