lunedì 2 gennaio 2023

Benedetto XVI ci ha insegnato la centralità dell'amore cristiano come forza straordinaria che spinge le persone a impegnarsi coraggiosamente

 


Con la fine dell'anno 2022, il 31 dicembre, abbiamo appreso della partenza di Papa Benedetto XVI per la casa del Padre. Da Prado Nuevo vogliamo fare un piccolo omaggio alla sua eredità con alcune piccole pennellate di alcuni dei suoi scritti. Abbiamo selezionato testi dalle encicliche Caritas in veritate e Deus caritas estCi ha insegnato la centralità dell'amore cristiano, a imitazione di Gesù Cristo, come forza straordinaria che spinge le persone ad impegnarsi coraggiosamente nel campo della giustizia e della pace.

Nelle parole del Santo Padre: "La carità nella verità, di cui Gesù Cristo si è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e risurrezione, è la principale forza motrice dell'autentico sviluppo di ogni persona e di tutta l'umanità. L'amore – "caritas" – è una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace. È una forza che ha la sua origine in Dio, nell'Amore eterno e nella Verità assoluta. Ciascuno trova il proprio bene assumendo il disegno che Dio ha su di lui, per realizzarlo pienamente: in questo disegno infatti trova la sua verità e, accogliendo questa verità, diventa libero (cfr Gv 8,32)". (1)

Il 25 dicembre 2005, primo anno del suo pontificato, Papa Benedetto XVI ha scritto la lettera enciclica "Deus caritas est" in cui ha scritto questa bella preghiera rivolta alla Madre di Dio.:

"Nei Santi è evidente che chi va a Dio non si allontana dagli uomini, ma si fa realmente vicino a loro. In nessuno lo vediamo meglio che in Maria. Alla sua bontà materna, come pure alla sua purezza e bellezza verginale, uomini di tutti i tempi e di ogni parte del mondo si rivolgono ai loro bisogni e alle loro speranze, alle loro gioie e battute d'arresto, alla loro solitudine e alla loro convivenza. E sperimentano sempre il dono della loro bontà; Sperimentano l'amore inesauribile che si riversa dal profondo del loro cuore".

Santa Maria, Madre di Dio,
Hai dato al mondo la vera luce,
Gesù, tuo Figlio, il Figlio di Dio.
Ti sei donato completamente
alla chiamata di Dio
sei così diventato una fonte
della bontà che scaturisce da Lui.

Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.
Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,
in modo che anche noi
possiamo diventare in grado di
del vero amore
ed essere fonti di acqua viva
nel bel mezzo di un mondo assetato. (1)

"Senza Dio, l'uomo non sa dove andare, né capisce chi èDi fronte ai grandi problemi dello sviluppo dei popoli, che ci spingono quasi all'inquietudine e allo sconforto, ci viene in aiuto la parola di Gesù Cristo, che ci fa conoscere: "Senza di me non potete far nulla" (Gv 15,5). E ci incoraggia: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Solo se pensiamo di essere stati chiamati individualmente e come comunità a far parte della famiglia di Dio come suoi figli, saremo in grado di forgiare un nuovo pensiero e di attingere nuove energie al servizio di un umanesimo integrale e vero. Pertanto, la forza più potente al servizio dello sviluppo è un umanesimo cristiano, che vivifica la carità e si lascia guidare dalla verità, accogliendo entrambe come dono permanente di Dio. La disponibilità a Dio provoca disponibilità ai fratelli e una vita intesa come compito di solidarietà e di gioia. Al contrario, la chiusura ideologica a Dio e l'indifferentismo ateo, che dimentica il Creatore e corre il rischio di dimenticare anche i valori umani, sono presentati oggi come uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo. L'umanesimo che esclude Dio è un umanesimo disumano" (2).

"Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate a Dio nella preghiera, cristiani consapevoli che l'amore pieno di verità, caritas in veritate, da cui proviene l'autentico sviluppo, non è il risultato del nostro sforzo, ma un dono. Perciò, anche nei momenti più difficili e complessi, oltre ad agire con sensazione, dobbiamo rivolgerci prima di tutto al suo amore. Lo sviluppo comporta l'attenzione alla vita spirituale, tenendo seriamente conto dell'esperienza della fede in Dio, della fraternità spirituale in Cristo, della fiducia nella Provvidenza e nella Misericordia divina, dell'amore e del perdono, della rinuncia a se stessi, all'accoglienza del prossimo, della giustizia e della pace. Tutto ciò è indispensabile per trasformare i "cuori di pietra" in "cuori di carne" (Ez 36,26), e rendere così la vita terrena più "divina" e quindi più degna dell'uomo»(2).

1. CARTA ENCÍCLICA DEUS CARITAS EST
2. CARTA ENCÍCLICA CARITAS IN VERITATE
Prado Nuevo

Il 14 nisam: è il Passaggio del Signore.

 


Dice Gesù: 

«…Ricordate, ricordate per vostro bene, per pietà delle vostre anime, ricordate le parole del Signore a  Mosè e ad Aronne quando ancora erano in terra d'Egitto: "Ciascuno del popolo di Dio prenda un agnello  senza macchia, maschio, di un anno. Uno per casa, e se non basta il numero dei familiari a finire l'agnello  prenda i vicini. E lo immolerete il quattordicesimo giorno di abid, che ora è detto nisam, e col sangue  dell'immolato bagnino gli stipiti e l'architrave della porta delle vostre case. E nella stessa notte ne  mangerete le carni arrostite al fuoco, col pane senza lievito e lattughe selvatiche. E quanto potrebbe  rimanere distruggerete col fuoco. E mangerete coi fianchi cinti, i calzari al piede, il bordone in mano, in  fretta, perché è il passaggio del Signore. E quella notte Io passerò percuotendo ogni primogenito d'uomo  o d'animale che si trovino nelle case non segnate del sangue dell'agnello". Al presente, nel nuovo passaggio  di Dio, il più vero passaggio, perché realmente Dio passa fra di voi visibile, riconoscibile ai suoi segni, la  salvezza sarà su quelli che saranno segnati del Sangue dell'Agnello col segno salutare. Perché in verità  tutti ne sarete segnati. Ma soltanto quelli che amano l'Agnello e ameranno il suo Segno, da quel Sangue  avranno salvezza. Per gli altri sarà il marchio di Caino. E voi sapete che Caino non meritò più di vedere  il volto del Signore, né mai più conobbe sosta. E percosso a tergo dal rimorso, dal castigo, da Satana, suo re crudele, andò ramingo e fuggiasco per la Terra e finché ebbe vita. Una grande, grande figura del Popolo  che percuoterà il nuovo Abele...»  

«Anche Ezechiele parla del Tau... Tu credi che il tuo Segno sia il Tau di Ezechiele?».  

«Quello è».  

«Tu allora ci accusi che in Gerusalemme sono abominazioni?». 

 «Vorrei non poterlo fare. Ma così è».  

«E fra i segnati del Tau non vi sono peccatori? Lo puoi giurare?».  

«Io non giuro nulla. Però dico che, se fra i segnati vi saranno peccatori, ancor più tremendo sarà il loro castigo,  perché gli adulteri dello spirito, i rinnegatori, gli uccisori di Dio dopo essere stati i suoi seguaci, saranno i più  grandi nell'Inferno».  

«Ma quelli che non possono credere che Tu sia Dio non avranno peccato. Saranno giustificati...».   «No. Se non mi aveste conosciuto, se non aveste potuto constatare le mie opere, se non aveste potuto  controllare le mie parole, non avreste colpa. Se non foste dottori in Israele, non avreste colpa. Ma voi  conoscete le Scritture e vedete le mie opere. Potete fare un parallelo. E, se lo fate con onestà, Me vedete  nelle parole della Scrittura, e le parole della Scrittura vedete tradotte in atti in Me. Perciò non sarete  giustificati di misconoscermi e odiarmi. Troppe abominazioni, troppi idoli, troppe fornicazioni sono dove  solo Dio dovrebbe essere. E in ogni luogo dove voi siete. La salvezza è nel ripudiarle e nell'accogliere la  Verità che vi parla. E perciò dove voi uccidete, o tentate di uccidere, sarete uccisi. E per questo sarete  giudicati alle frontiere di Israele, là dove ogni potere umano decade e solo l'Eterno è Giudice dei suoi creati»… 

DA: L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO

 


LA SOMIGLIANZA TRA BENEDETTO DELLA CONCEZIONE E VASSULA


          In un determinato momento, a ciascuno di essi viene attribuito un significato diverso. Per esempio: in te, figlio mio, metto l'energia per scrivere le mie parole. Quando siete disponibili per questo momento, è la Luce del mio Spirito Santo che vi trasmette le parole che state scrivendo. E quando parlate del mio Amore, nel linguaggio del fuoco il vostro corpo si accende, come una torcia, e poi la stessa energia passa per guarire quelle persone che, secondo la loro fede, sentono un bruciore nel corpo, e allora diventa anche come ghiaccio che passa. Questa, figlio mio, è la fonte della più grande energia che un uomo possa avere. È come se fossi nel Corpo Presente, io Gesù, davanti a tutta la gente. È proprio così, Io Sono, solo che nessuno vede quest'ora.

          Bento, figlio mio! Spesso si piange. È allora che vi abbraccio, in segno di gratitudine per quello che state facendo, tutto per amore mio. Molte volte permetto che la mia Luce appaia negli occhi di qualcuno che vi sta ascoltando, in riparazione del vostro lavoro. C'è chi crede completamente in voi, ma c'è sempre chi in mezzo a voi rimane dubbioso. Questo perché, figlio mio, per uno che ha avuto una formazione come la tua, di musicista, pensano che sia impossibile che io ti abbia dato questo potere. Nessun mio discepolo era esente dal peccato, tutti avevano un passato pieno di illusioni per riuscire nella vita, tranne che per essere miei discepoli. Ma quando li ho chiamati a Me, ho perdonato ciò che c'era nella loro vita e oggi sono con Me in Paradiso.

Benedetto, mio caro figlio! Mi chiedete di Vassula, di cosa sia nella mia storia. A un certo punto, trasmetto anche a lei i miei affari, proprio come fai tu, figlio mio. Ma il suo servizio è diverso perché è una donna. Non che ci sia alcuna differenza nelle loro anime. È estremamente competente tra gli uomini che violano le mie leggi e può facilmente passare da un Paese all'altro al mio servizio. Quando l'ho scelta, non ho guardato i suoi soldi o il suo corpo fisico, ma ero sicuro del suo coraggio nell'affrontare le classi più alte della Terra, che per Me non significano nulla, perché ho bisogno dello spirito che ho creato, e non del lusso che queste persone portano. Ho fatto di lei, figlio mio, una donna come ho fatto di Ester, che mi dà tutte le attenzioni. Quando la tocco, le sue parole vengono controllate, come vengono controllate anche a voi, ma, fino ad ora, da parte sua non c'è stato e non ci sarà alcun ostacolo. Voi due siete cresciuti insieme come le stelle più luminose che si vedono in cielo, e il vostro splendore è visto da milioni di persone. La mia Vassula continuerà con il suo sorriso e il suo affetto, coltivando con il massimo rendimento il ruolo di grande sacerdotessa. Questo per dimostrare che anche la parte femminile mi ama molto e che tutti coloro che fanno la mia volontà saranno anche mia madre e mie sorelle (Mt 12,50). Quindi, figlio mio, quello che fai è un servizio, e anche quello che fa Vassula è mio, ma a condizioni diverse.

          Grazie, figlio amato. Siate con la mia pace.

GESU'

24/05/1995


Ora non abbiamo più né principe né profeta né capo né olocausto né sacrificio né oblazione né incenso né luogo per presentarti le primizie e trovare misericordia.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

38 Ora non abbiamo più né principe né profeta né capo né olocausto né sacrificio né oblazione né incenso né luogo per presentarti le primizie e trovare misericordia. 

Ora il popolo si trova in esilio. È privo di ogni struttura che dona vita alla sua fede. Non ci sono né principe né profeta né capo. Mancano le guide. 

Ora non abbiamo più né principe né profeta né capo né olocausto né sacrificio né oblazione né incenso né luogo per presentarti le primizie e trovare misericordia. È come se ognuno fosse abbandonato a se stesso. 

Neanche vi è un luogo per presentare il sacrificio al Signore. Il tempio è distrutto e in esilio non si possono offrire sacrifici di nessun genere al Signore. 

Anche in questa affermazione una puntualizzazione è giusto che venga evidenziata. In Esilio il Signore ha mandato Ezechiele come suo profeta. 

Vi era anche una struttura di governo del popolo anche se minima. Qualche capo, qualche sacerdote era rimasto. Vi era anche qualche scriba. 

Urge dire una verità che distingue la vera religione dalle false, o impure, o non pienamente vere, o non perfettamente vere, o solo abbozzate. 

Principe, profeta, capo, olocausto, sacrificio, oblazione, incenso, tempio non sono essenziali alla vera religione, perché sono tutti mezzi e non fine di essa. 

Essendo mezzi e non fine, aiuto e non essenza, se queste cose vengono a mancare, la vera religione vive, perché essa è fondata sulla Parola. 

L’obbedienza alla Parola è l’essenza della vera religione. Si obbedisce alla Parola di Dio, alla Legge, ai Comandamenti, si è con il vero Dio. 

Azaria non è con il vero Dio, non è un suo devoto fedele, perché ha offerto sacrifici e olocausti, ma perché ha deciso di non obbedire al decreto del re. 

L’adorazione di Dio avviene nell’obbedienza alla Parola di Dio. Si ascolta e si vive la Parola si è del vero Dio. Non si vive nella Parola, non si è di Dio. 

Quanto Azaria ci dice, serve a manifestarci lo stato spirituale in cui versa il popolo del Signore in esilio. Non però che Dio non fosse con esso. 

La Parola ascoltata, obbedita, vissuta, realizzata ci fa veri discepoli del vero Dio. Tutto il resto ogni altra cosa non ci fa veri discepoli. 

È sufficiente leggere l’inizio del profeta Isaia, al quale si può aggiungere un altro capitolo di Geremia e si noterà che un certo culto è in abominio al Signore. 


Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme al tempo dei re di Giuda Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia. 

Udite, o cieli, ascolta, o terra, così parla il Signore: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. Il bue conosce il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone, ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende». 

Guai, gente peccatrice, popolo carico d’iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo d’Israele, si sono voltati indietro. Perché volete ancora essere colpiti, accumulando ribellioni? Tutta la testa è malata, tutto il cuore langue. Dalla pianta dei piedi alla testa non c’è nulla di sano, ma ferite e lividure e piaghe aperte, che non sono state ripulite né fasciate né curate con olio.  

La vostra terra è un deserto, le vostre città arse dal fuoco. La vostra campagna, sotto i vostri occhi, la divorano gli stranieri; è un deserto come la devastazione di Sòdoma.  È rimasta sola la figlia di Sion, come una capanna in una vigna, come una tenda in un campo di cetrioli, come una città assediata. Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato qualche superstite, già saremmo come Sòdoma, assomiglieremmo a Gomorra. 

Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! «Perché mi offrite i vostri sacrifici senza numero? – dice il Signore. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di pingui vitelli. Il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a me, chi richiede a voi questo: che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare offerte inutili; l’incenso per me è un abominio, i noviluni, i sabati e le assemblee sacre: non posso sopportare delitto e solennità. Io detesto i vostri noviluni e le vostre feste; per me sono un peso, sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi. Anche se moltiplicaste le preghiere, io non ascolterei: le vostre mani grondano sangue. 

Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova». 

«Su, venite e discutiamo – dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato». 

Come mai la città fedele è diventata una prostituta? Era piena di rettitudine, vi dimorava la giustizia, ora invece è piena di assassini! Il tuo argento è diventato scoria, il tuo vino è diluito con acqua. I tuoi capi sono ribelli e complici di ladri. Tutti sono bramosi di regali e ricercano mance. Non rendono giustizia all’orfano e la causa della vedova fino a loro non giunge.  

Perciò, oracolo del Signore, Dio degli eserciti, il Potente d’Israele: «Guai! Esigerò soddisfazioni dai miei avversari, mi vendicherò dei miei nemici. Stenderò la mia mano su di te, purificherò come in un forno le tue scorie, eliminerò da te tutto il piombo. Renderò i tuoi giudici come una volta, i tuoi consiglieri come al principio. Allora sarai chiamata “Città della giustizia”, “Città fedele”». Sion sarà riscattata con il giudizio, i suoi convertiti con la rettitudine. Ribelli e peccatori insieme finiranno in rovina e periranno quanti abbandonano il Signore. Sì, vi vergognerete delle querce di cui vi siete compiaciuti. Arrossirete dei giardini che vi siete scelti, Sì, diventerete come quercia dalle foglie avvizzite e come giardino senz’acqua. Il forte diverrà come stoppa, la sua opera come una favilla; bruceranno tutte e due insieme e nessuno le spegnerà (Is 1,1-31).  

Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia: «Férmati alla porta del tempio del Signore e là pronuncia questo discorso: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per prostrarvi al Signore. Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi farò abitare in questo luogo. Non confidate in parole menzognere ripetendo: “Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!”. Se davvero renderete buone la vostra condotta e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri, se non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargerete sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri, io vi farò abitare in questo luogo, nella terra che diedi ai vostri padri da sempre e per sempre. 

Ma voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: “Siamo salvi!”, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore. Andate, dunque, nella mia dimora di Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità d’Israele, mio popolo. Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni – oracolo del Signore – e, quando vi ho parlato con premura e insistenza, non mi avete ascoltato e quando vi ho chiamato non mi avete risposto, io tratterò questo tempio sul quale è invocato il mio nome e in cui confidate, e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo. Vi scaccerò dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim. 

Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me, perché non ti ascolterò. Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla regina del cielo; poi si compiono libagioni ad altri dèi per offendermi. Ma è proprio me che offendono – oracolo del Signore – o non piuttosto se stessi, a loro stessa vergogna? Pertanto, dice il Signore Dio: Ecco, il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra, e brucerà senza estinguersi. 

Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! Io però non parlai né diedi ordini sull’olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dalla terra d’Egitto, ma ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”. Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle. Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri. Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca. 

Taglia la tua chioma e gettala via, e intona sulle alture un lamento, perché il Signore ha rigettato e abbandonato questa generazione che ha meritato la sua ira. 

Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno collocato i loro idoli abominevoli nel tempio, sul quale è invocato il mio nome, per contaminarlo. Hanno costruito le alture di Tofet nella valle di Ben-Innòm, per bruciare nel fuoco i loro figli e le loro figlie, cosa che io non avevo mai comandato e che non avevo mai pensato. Perciò, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Innòm, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell’aria e alle bestie della terra e nessuno li scaccerà. Farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme i canti di gioia e d’allegria, i canti dello sposo e della sposa, perché la terra diverrà un deserto» (Ger 7,1-34).  


Azaria può vivere da vero discepolo del suo Dio. Ha la Parola e questa gli basta. Tutto il resto aiuta la Parola, mai la sostituisce.  

Quest’errore oggi si commette anche nella Chiesa. Spesso in essa i sacramenti sostituiscono la Parola. Anzi si vogliono i sacramenti, ma non la Parola. 

È verità. Tutti i sacramenti sono finalizzati ad aiutare l’uomo a vivere tutta la Parola di Gesù Signore. La grazia è per la Parola non la Parola per la grazia.  

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 


Il più grande Miracolo

 


LA PREGHIERA DEL DISCEPOLO

 


Misure e trattamenti ufficiali raccomandati

 


Quando il mondo è entrato in questo tempo di malattia e di contagio, gli uomini hanno avuto paura di ciò che veniva loro annunciato: la pandemia. Il mondo intero era sotto minaccia di morte imminente e, per salvare le popolazioni, bisognava rinchiuderle. Questo è quello che è successo, e la gente era timorosa e obbediente. Al momento, sono i vaccini che devono essere iniettati loro e lo vogliono in gran numero perché le autorità glielo raccomandano. Quindi obbediscono. È normale che obbediscano poiché i loro superiori ordinano. Ma cosa ordinano? È per il loro bene o no?

È qui che io, Gesù Cristo, li informo che questi vaccini non vengono dati loro per il loro bene. Ciò che vi viene iniettato è un agglomerato di sostanze inutili e malsane. La loro buona salute approssimativa subirà effetti collaterali a più o meno lungo termine, data la loro condizione personale. Una buona salute combatterà più efficacemente di una meno buona, a seconda che l'una o l'altra sarà più o meno sensibile a questa o quella sostanza inclusa nella dose iniettata. Questa iniezione è mal consigliata perché è consigliata quando non dovrebbe esserlo.

Vi raccomando, figli Miei, se vi è possibile non fatevi inoculare con questa sostanza velenosa. Sì, può essere considerato velenoso perché è dannoso. Cos'è un veleno? È, dice il dizionario Larousse, “un liquido tossico secreto in certi animali da un organo speciale e che si comunica con una puntura o un morso. In senso figurato è anche malignità, un odio nascosto”. Questa spiegazione si adatta al liquido velenoso che viene iniettato per mezzo di un'iniezione fatta da persone per ordine di autorità malintenzionate.

Qual è l'obiettivo? Devi farti questa domanda. L'obiettivo è ridurre la popolazione che occupa il territorio; se questo obiettivo viene raggiunto, ce ne sono anche altri: il controllo di chi resta sarà più facile, perché meno persone ci sono da controllare, più facile sarà. Inoltre il mondo è danneggiato, la terra è arida nei deserti e nelle grandi aree sovrasfruttate dove si stanno prosciugando per l'eccesso di fertilizzanti e pesticidi. Il mondo potrebbe essere gestito dalla robotizzazione in molti settori industriali e le grandi aziende internazionali preferirebbero robotizzare i propri dirigenti piuttosto che assumerli. La manodopera sarà necessaria sempre meno e troppi dipendenti sono costosi.

Tutti questi scenari impegnano le teste pensanti che governano il mondo a ridurre la popolazione e quale modo migliore per eliminarla se non introdurre una pandemia? È comunque morbida, questa pandemia, allora è necessario aiutarla per mezzo di vaccini che non sono protettori ma inibitori. Quello che succede sarà poco notato perché i decessi saranno distribuiti su un periodo di tempo relativamente lungo in modo che i vaccini non debbano essere incolpati. Ecco come la pandemia, o così detta, è un'arma di guerra e il vaccino il suo sostegno.

Quando è il tuo turno di essere vaccinato, puoi rifiutarlo. Rischi di essere bandito, nel senso che la vita che sarà tua sarà privata di molte cose. Non sarai in grado di fare questo, non sarai in grado di farlo, ma sarai vivo e la tua salute non correrà il rischio di cedere all'improvviso. Affidatevi allora alla preghiera, alla divina Provvidenza che si prende cura dei suoi e che provvederà loro il necessario. Da rileggere e meditare è la parabola del giglio del campo: Mt 6, 25-34. Questa parabola termina così: “cercate prima il Regno e la sua giustizia e tutto ciò che vi sarà dato in più (…) Non preoccupatevi del domani (…) Ogni giorno ha già abbastanza guai. »

Vi aiuterò, figli Miei, sono sempre presente per la Mia divina Provvidenza. Dovrete essere fiduciosi, ferventi e disposti ad affidare a Me le vostre preoccupazioni, la vostra vita, le vostre famiglie. Vigilerò e non ti mancherà nulla che non sia realmente necessario. Dio ti benedica. Ti amo e sono con te.

12 marzo 2021 - Suor Beghe

 


domenica 1 gennaio 2023

La visita di Maria a Elisabetta - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE 

(Dalla nascita di Maria Santissima alla morte di San Giuseppe).


La visita di Maria a Elisabetta 


Pochi giorni dall'Annunciazione dell'Angelo a Maria, Giuseppe tornò a Nazareth e fece alcune sistemazioni in casa per poter svolgere i suoi compiti e rimanere, perché fino a quel momento era stato lì solo per due giorni.  Non sapeva nulla del mistero dell'incarnazione del Verbo in Maria. Era la Madre di Dio e la serva del Signore, e custodiva umilmente il segreto. Quando la Vergine sentì che il Verbo si era fatto carne in lei, ebbe un grande desiderio di andare a Juta, vicino a Hebron, per visitare sua cugina Elisabetta, che, secondo le parole dell'angelo, era incinta da sei mesi.  Quando si avvicinava il momento in cui Giuseppe doveva recarsi a Gerusalemme per la festa della Pasqua, volle accompagnarlo per assistere Elisabetta durante la sua gravidanza. Giuseppe, accompagnato dalla Vergine, si mise in cammino verso Juta.  La strada era verso sud. Presero un'asina su cui Mary cavalcava di tanto in tanto. L'asino aveva legato al collo una borsa che apparteneva a Giuseppe, all'interno della quale c'era un lungo vestito marrone con una specie di cappuccio. Maria indossava questo indumento per andare al Tempio o alla sinagoga. Durante il viaggio indossava una tunica di lana marrone, un vestito grigio con una fascia e una cuffietta gialla in testa. Hanno viaggiato piuttosto velocemente. Dopo che ebbero attraversato la pianura di Esdraelon, li vidi salire su un'altura ed entrare nella città di Dothan, presso la casa di un amico del padre di Giuseppe. Era un uomo di notevole ricchezza, originario di Betlemme. Il padre di Giuseppe lo chiamava fratello anche se non era un fratello: discendeva da Davide attraverso un antenato che era anche un re, credo, chiamato Elah, o Eldoa o Eldad,14 perché non ricordo il suo nome. 

Dotan era una città dal commercio attivo. Poi li ho visti dormire sotto un capanno. Mentre erano ancora a dodici leghe dalla casa di Zaccaria, li vidi un'altra notte in mezzo a una foresta, sotto una capanna di rami tutta coperta di foglie verdi e di bei fiori bianchi. In questo Paese si vedono spesso gazebo fatti di rami e foglie ai bordi delle strade, e costruzioni più solide in cui i viaggiatori possono passare la notte o rifocillarsi, condendo e cucinando il cibo che portano con sé. Una famiglia del quartiere vigila su alcuni di questi luoghi e fornisce il necessario dietro pagamento di una piccola somma. Non sono andati direttamente da Gerusalemme a Juta. Per viaggiare nella massima solitudine, attraversarono l'Oriente, passando per una cittadina a due leghe da Emmaus e percorrendo le strade su cui Gesù aveva camminato durante i suoi anni di predicazione. In seguito dovettero attraversare due montagne, tra le quali li vidi riposare una volta, mangiando pane e mescolando all'acqua un po' di balsamo che avevano raccolto durante il viaggio. In questa regione il Paese è molto montuoso. 

Passarono accanto ad alcune rocce, più larghe in alto che in basso; in quei luoghi c'erano grandi caverne, all'interno delle quali si vedeva ogni sorta di pietre curiose. Le valli erano molto fertili. Questa strada li condusse attraverso boschi e brughiere, tra prati e campi. In un punto abbastanza vicino alla fine del viaggio ho notato in particolare una pianta che aveva piccole e belle foglie verdi e grappoli di fiori composti da nove campanelle chiuse di colore rosa. Avevo qualcosa che mi occupava, ma ho dimenticato cosa fosse15.

La casa di Zaccaria era situata su una collina, attorno alla quale c'era un gruppo di case. Un torrente impetuoso scendeva dalla collina. Mi è sembrato che questo fosse il momento in cui Zaccaria tornava a casa da Gerusalemme, dopo i festeggiamenti della Pasqua. Ho visto Elisabetta camminare, lontano dalla sua casa, sulla strada per Gerusalemme, spinta da un desiderio inquieto e indefinibile. Lì la incontrò Zaccaria, che era terrorizzato nel vederla così lontana dalla casa nello stato in cui si trovava. Disse che era molto agitata, perché era perseguitata dal pensiero che sua cugina Maria di Nazareth stesse andando a trovarla. Zaccaria cercò di farle capire che doveva allontanare un simile pensiero e, con segni e scritte su una tavoletta, le disse quanto fosse improbabile che un neo-sposo intraprendesse un viaggio così lungo in quel momento. Insieme sono tornati a casa. Elisabetta non poteva abbandonare questa idea fissa, avendo appreso in sogno che una donna del suo stesso sangue era diventata la Madre del Verbo eterno, il Messia promesso. Pensando a Maria, concepì un grande desiderio di vederla, e la vide, appunto, in spirito venire verso di lei. Preparò una piccola stanza con posti a sedere nella sua casa, a destra dell'ingresso, e vi attese il giorno dopo in attesa, osservando la strada per l'arrivo di Maria. Si alzò subito e uscì per incontrarla sulla strada. 

Elisabetta era una donna alta di una certa età: aveva un viso piccolo e bei lineamenti; la testa era velata. Conosceva Maria solo per la sua voce e la sua fama. Maria, vedendola a distanza, capì che si trattava di Elisabetta e le andò incontro, superando Giuseppe che rimase discretamente a distanza. Ben presto Maria fu tra le prime case del quartiere, i cui abitanti, colpiti dalla sua straordinaria bellezza e commossi da una certa dignità soprannaturale che irradiava da tutta la sua persona, si ritirarono rispettosamente al momento del suo incontro con Elisabetta. Si salutarono amichevolmente, stringendosi la mano. In quel momento, vidi un punto luminoso nella Vergine e un raggio di luce che da lì si dirigeva verso Elisabetta, che ne ricevette una meravigliosa impressione. Non si fermarono in presenza degli uomini, ma si presero per un braccio ed entrarono in casa attraverso il cortile interno. Sulla soglia della porta Elisabetta accolse nuovamente Maria e poi entrarono in casa.  

Giuseppe entrò nel cortile conducendo l'asino, che consegnò a un servo, e andò incontro a Zaccaria in una stanza aperta sul lato della casa. Salutò l'anziano sacerdote con grande umiltà; il sacerdote lo abbracciò calorosamente e conversò con lui per mezzo della tavoletta su cui stava scrivendo, poiché era muto da quando l'angelo gli era apparso nel Tempio. Quando Maria ed Elisabetta entrarono, si trovarono in una stanza che mi sembrò fungere da cucina. Lì si sono abbracciati. Maria salutò Elisabetta con molto calore e le due si strinsero le guance. Poi ho visto che qualcosa di luminoso si irradiava da Maria nel cuore di Elisabetta, e lei era tutta illuminata e profondamente commossa, il suo cuore si agitava di santa gioia. Elisabetta si ritrasse un po', alzò la mano e, piena di umiltà, di gioia e di entusiasmo, esclamò: "Tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno; ma da dove dovrei essere così favorita che la Madre del mio Signore venga a visitarmi? Perché ecco, quando la voce del tuo saluto è giunta alle mie orecchie, il bambino che porto in grembo ha tremato di gioia dentro di me: o benedetta tu che hai creduto; ciò che il Signore ti ha detto si compirà!". 

Dopo queste parole condusse Maria nella stanzetta preparata, affinché potesse sedersi e riposare dalle fatiche del viaggio. Si trattava solo di pochi passi per arrivarci. Maria lascia il braccio di Elisabetta, piega le mani sul petto e inizia a cantare il Magnificat: 

"L'anima mia glorifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore.  Perché ha guardato l'umiltà della sua serva, perché ecco, d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Perché l'Onnipotente ha fatto grandi cose per me; e santo è il suo nome. E la sua misericordia è di generazione in generazione per coloro che lo temono. Ha agito valorosamente con il suo braccio; ha disperso i superbi nell'immaginazione del suo cuore. Ha deposto i potenti dai troni e ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato a vuoto i ricchi. Ha soccorso il suo servo Israele, ricordando il suo amore costante. Come ha parlato ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza in eterno. 

Elisabetta ripeté il Magnificat a bassa voce con lo stesso impulso ispirato di Maria. Poi si sedettero su sedili molto bassi a un tavolino basso. Su di esso c'era un piccolo bicchiere. 

Come mi sentivo felice, perché ripetevo tutte le preghiere con loro, seduto molto vicino a Maria! Quanto era grande la mia felicità allora! 

 

 


La Grande Imbarcazione incontrerà un grande ostacolo e il dolore sarà grande per i Miei poveri figli. - La grande guerra verrà e la verità sarà la vostra arma di difesa.

 


Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 31/12/2022


Cari figli, i giusti contemplano il Volto di Dio. Quelli che fanno la Volontà di Dio mai saranno disprezzati. Pregate. La Grande Imbarcazione incontrerà un grande ostacolo e il dolore sarà grande per i Miei poveri figli. Non vi allontanate dalla verità. Siate fedeli a Gesù. Non tiratevi indietro. Qualunque cosa accada, non vi allontanate dagli insegnamenti del vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù. Le lezioni del passato vi condurranno per il cammino della santità. Non vi dimenticate: la Presenza del Mio Gesù nell'Eucaristia è una verità non negoziabile. La grande guerra verrà e la verità sarà la vostra arma di difesa. Avanti senza paura! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 


Terza Guerra Mondiale - Quando meno te lo aspetti, pensaci almeno, il flagello della guerra si scatenerà e l'umanità sarà nel caos.

 


Amati figli, (…) Non dimenticate che il processo della guerra è in subbuglio. La guerra sta arrivando e i miei figli soffriranno. In questo momento, diverse nazioni sono pronte ad essere le prime ad attaccare, e da lì la guerra si espanderà. Quando meno te lo aspetti, pensaci almeno, il flagello della guerra si scatenerà e l'umanità sarà nel caos. La guerra è la punizione che l'umanità infliggerà a se stessa:
Punizione derivante dall'egoismo umano…
Prodotto della superiorità che la maggior parte dei governanti crede di possedere sul popolo…
Punizione derivante dal non credere in Me.
Del disprezzo a cui sono continuamente sottoposto...
Delle offese contro di Me, delle profanazioni e dei sacrilegi che ricevo continuamente. (…)

Messaggio di nostro Signore Gesù Cristo a Luz de María , 9 dicembre 2022.


Il più grande Miracolo

 


      LUISA PICCARRETA

“Morirò quando costruiscono la cripta”

 


Padre Joseph Pius, al secolo Bill Martin, riportò questo episodio a Padre John Schug: “Padre  Pio sapeva quando sarebbe morto. Lo disse lui stesso. Quando la nuova chiesa di Santa  Maria delle Grazie fu completata nel 1959, la signora Giuseppina Bove di Napoli ne fu  dispiaciuta. Lei pensava che dato che la nuova chiesa era finita, questo potrebbe essere un  segno della fine di Padre Pio. Lui le disse: “Morirò quando costruiscono la cripta.” La cripta  (sotto la chiesa, dove fu sepolto immediatamente dopo la morte) non fu finita quando la  chiesa fu costruita. Fu lasciata abbandonata per molti anni. Solo nel 1968 cominciarono a  completarla, con le rifiniture del pavimento e dei muri. La costruzione della cripta fu  completata e fu benedetta Domenica 22 settembre 1968.  

Quante ore dopo morì Padre Pio? Quindici ore dopo. Alle 2:30 di mattina del 23 settembre  1968.” 59 

Giuseppe Caccioppoli 

Vi trovate alla fine della via! Chi non si decide, ha già deciso!

 


21 dicembre 2022

Figlia Mia. Cominciano tempi difficili.

L’irraggiamento è esteso e aumenterà sempre di più. Le vostre antenne di telecomunicazione, dotate della tecnologia 5G, non fanno bene a nessuno dei Nostri figli e hanno un solo scopo: controllarvi, manipolarvi e ridurvi di numero.

Figli svegliatevi, perché ciò che accade in tutto il mondo è un gioco intavolato dalle élite superiori che completamente sottomesse servono e adorano colui, CHE NON VI AMA, e che su larga scala è responsabile di tutte le vostre guerre, discordie, miserie e sofferenze ecc.

Esse giocano con voi come con pedine di un gioco in scatola. Vi portano là, dove vi vogliono avere e voi addirittura li acclamate. Vi promettono sicurezza, invece vi portano smarrimento e morte. Dicono -vi imbrogliano-di essere i buoni, invece, alle vostre spalle, sono responsabili di tutte le catastrofi mondiali!

Figli svegliatevi, perché siete sostituibili come le pedine di un gioco. Voi venite spinti di qua e di là e andate spontaneamente nella direzione che LORO hanno fissato!

Bevete le loro bugie e addirittura li applaudite! Li sostenete IN TUTTO e non ve ne accorgete neanche questo perché vi lasciate ingannare, non aprite i vostri occhi, non vedete la verità e non la volete vedere!

In questo modo state sempre più al gioco del diavolo e della sua élite e correte “in buona coscienza” nelle sue grinfie -perché siete ciechi e chiusi alla verità- e gli accordate sempre più potere su di voi, sul vostro mondo e sugli avvenimenti mondiali!

Figli non lo vedete? Vi trovate alla fine della via e ci sono solo 2 possibilità per voi:

Continuare a correre come ciechi e sordi verso la perdizione oppure convertirvi, guardare in faccia alla verità e accettarla, riconoscerla così da ritrovare Gesù e da seguirLo devotamente e fedelmente!

Chi non sceglie Gesù, Mio Figlio, che vi ama moltissimo e vi attende, sceglie automaticamente il Suo avversario. Rendetevi conto di questo (!), perché chi segue l’avversario, consapevolmente o inconsapevolmente, andrà alla perdizione e la sua anima non sarà e non potrà essere salvata.

Siete voi ad avere la scelta: Gesù e il Paradiso o la perdizione eterna nel regno di Satana.

 Scegliete bene, figli Miei, perché non vi resta più tanto tempo. Chi non si decide in fretta presto non ne avrà più la possibilità.

Il tempo vi sfugge di mano, amati figli, quindi prendete la vostra decisione bene e saggiamente, perché solo un figlio che ama veramente Gesù, alla fine della via sarà elevato.

Date quindi ascolto alla Nostra Parola perché Io, la vostra Mamma Celeste vi amo molto. Non vorremmo vedere perduto nessun figlio, ma dipende da voi, dipende dalla vostra decisione.

Il Padre vi ha donato il libero arbitrio nella speranza che vi decidiate in modo saggio e intelligente.

Chi si decide per Gesù decide in modo saggio e intelligente a chi però non lo fa, dico:

“La vostra eternità sarà segnata e la vostra anima sarà ricolmata di sofferenza. Sarà torturata e tormentata e nessun figlio sulla terra conosce queste torture e pene. Decidete con il cuore e non siate stupidi:” Solo un’anima che è con Gesù entrerà nel Regno Celeste, solo chi ama Gesù sarà elevato!”

Riflettete sulle Mie Parole e non aspettate, che il tempo sia finito, perché allora sarà troppo tardi per voi.

Io, la vostra Mamma Celeste, vi amo molto.

Ascoltate la Mia Parola in questi messaggi e trovate Gesù, perché SOLO GRAZIE A LUI POTRETE ESSERE SALVATI, solo attraverso di LUI e con LUI potrete andare nel Suo Nuovo Regno.

Chi non si decide, si è già deciso!

Siate intelligenti e saggi, dunque, e pregate molto lo Spirito Santo per ricevere chiarezza e illuminazione, in modo da poter riconoscere e decidere in modo saggio e intelligente. Amen.

Con profondo materno amore.

La vostra Mamma Celeste.

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

Fai conoscere tutto questo. I Nostri figli DEVONO decidersi. Amen.

Sarete ricchi in proporzione della vostra povertà.

 


SUPREMO APPELLO

Praticate la povertà nella generosità -date, date sempre, date tutto, non accumulate ricchezze, né di spirito, né di cuore, né di anima. Mi avete sempre a vostra portata - Io mi darò a voi nella misura in cui vi prodigherete - fondete la povertà nella carità e sarete sempre sicuri di poter attingere in Me. Approfondite il tesoro della Povertà - è un mistero! un abisso di ricchezza. Sarete ricchi in proporzione della vostra povertà. Credete che mi nascondo nel povero... in realtà sono sempre nascosto nella povertà! chi scava nella povertà trova Me. Chi scava poco trova poco di Me; chi scava molto trova molto; ma chi scava fino in fondo si trova fra le mie braccia, nuotante in un oceano di ricchezza. Il Regno dei Cieli sono Io! Io in voi... anche voi siete il mio Regno, perché è in voi che regno, che esercito il mio dominio; è un godimento scambievole e una ricchezza reciproca.


PER IL DONO DEL DISCERNIMENTO

 


UN CORPO CELESTE PRESTO COLPIRÀ LA TERRA!

 


Carbonia 31.12.2022

Un corpo celeste presto colpirà la Terra!

Gesù è con te figlia mia benedetta, scrivi, scrivi al mio amato popolo, dì che Io sono pronto ad intervenire con tutto il mio Esercito a riprendere ciò che Mi appartiene.

Figlia mia benedetta, scrivi, scrivi al mio amato popolo, urla la mia Grandezza, sappiano i miei eletti che presto saranno sulle mie braccia e godranno di tutto il mio Bene.

Figli miei … in queste ultime ore che rimangono prima della fine di questo anno,

offritemi le vostre preghiere per la salvezza dei vostri fratelli;

ditemi che Mi amate con tutto il vostro cuore,
che desiderate ardentemente unirvi a Me.

Allerto il mio popolo: ecco, l’uragano sta per entrare a gamba tesa; state vigili, non abbassate la guardia! Tutto ciò che ora vedranno i vostri occhi è perché questa Umanità perversa, fallita, perdutasi nelle luci del falsario, ha manifestato la sua scelta in colui che la trascinerà nella grande tribolazione.

Tuona la mia voce!

Voglio salvare il mio popolo!

Fatevi salvare figli miei!

Permettetemi di salvarvi!

L’inverno sarà molto triste per coloro che non avranno ascoltato la mia voce, per coloro che si saranno donati completamente al mondo!

Figli miei, tornate a Me, fate in fretta.

Un corpo celeste presto colpirà la Terra!

Il mio popolo va ignaro di ciò che sta per accadere: si riveste di luci false, programma i suoi giorni nelle cose della Terra.

Questa Umanità non pensa a Me, non teme la mia ira, è fiera nel suo andare a donarsi a ciò che presto sparirà.

Anime mie dilette, oh voi che Mi cercate, che Mi adorate nel vostro cuore, ecco che per voi si apre un tempo nuovo nelle meraviglie del mio Tutto.

Sono il vostro Dio Amore, il vostro Creatore, l’unico Dio, per voi!

Grazierò la vostra fedeltà, vi donerò di Me, vi prenderò in Me e in Me visiterete tutto ciò che Mi appartiene, … i vostri occhi si apriranno al mio Tutto.

Nella mia Casa dimoreranno gli eletti del Signore!

Israele, preparati alla mia venuta! Amen.

Benedico il mio popolo!