Dice Gesù:
«…Ricordate, ricordate per vostro bene, per pietà delle vostre anime, ricordate le parole del Signore a Mosè e ad Aronne quando ancora erano in terra d'Egitto: "Ciascuno del popolo di Dio prenda un agnello senza macchia, maschio, di un anno. Uno per casa, e se non basta il numero dei familiari a finire l'agnello prenda i vicini. E lo immolerete il quattordicesimo giorno di abid, che ora è detto nisam, e col sangue dell'immolato bagnino gli stipiti e l'architrave della porta delle vostre case. E nella stessa notte ne mangerete le carni arrostite al fuoco, col pane senza lievito e lattughe selvatiche. E quanto potrebbe rimanere distruggerete col fuoco. E mangerete coi fianchi cinti, i calzari al piede, il bordone in mano, in fretta, perché è il passaggio del Signore. E quella notte Io passerò percuotendo ogni primogenito d'uomo o d'animale che si trovino nelle case non segnate del sangue dell'agnello". Al presente, nel nuovo passaggio di Dio, il più vero passaggio, perché realmente Dio passa fra di voi visibile, riconoscibile ai suoi segni, la salvezza sarà su quelli che saranno segnati del Sangue dell'Agnello col segno salutare. Perché in verità tutti ne sarete segnati. Ma soltanto quelli che amano l'Agnello e ameranno il suo Segno, da quel Sangue avranno salvezza. Per gli altri sarà il marchio di Caino. E voi sapete che Caino non meritò più di vedere il volto del Signore, né mai più conobbe sosta. E percosso a tergo dal rimorso, dal castigo, da Satana, suo re crudele, andò ramingo e fuggiasco per la Terra e finché ebbe vita. Una grande, grande figura del Popolo che percuoterà il nuovo Abele...»
«Anche Ezechiele parla del Tau... Tu credi che il tuo Segno sia il Tau di Ezechiele?».
«Quello è».
«Tu allora ci accusi che in Gerusalemme sono abominazioni?».
«Vorrei non poterlo fare. Ma così è».
«E fra i segnati del Tau non vi sono peccatori? Lo puoi giurare?».
«Io non giuro nulla. Però dico che, se fra i segnati vi saranno peccatori, ancor più tremendo sarà il loro castigo, perché gli adulteri dello spirito, i rinnegatori, gli uccisori di Dio dopo essere stati i suoi seguaci, saranno i più grandi nell'Inferno».
«Ma quelli che non possono credere che Tu sia Dio non avranno peccato. Saranno giustificati...». «No. Se non mi aveste conosciuto, se non aveste potuto constatare le mie opere, se non aveste potuto controllare le mie parole, non avreste colpa. Se non foste dottori in Israele, non avreste colpa. Ma voi conoscete le Scritture e vedete le mie opere. Potete fare un parallelo. E, se lo fate con onestà, Me vedete nelle parole della Scrittura, e le parole della Scrittura vedete tradotte in atti in Me. Perciò non sarete giustificati di misconoscermi e odiarmi. Troppe abominazioni, troppi idoli, troppe fornicazioni sono dove solo Dio dovrebbe essere. E in ogni luogo dove voi siete. La salvezza è nel ripudiarle e nell'accogliere la Verità che vi parla. E perciò dove voi uccidete, o tentate di uccidere, sarete uccisi. E per questo sarete giudicati alle frontiere di Israele, là dove ogni potere umano decade e solo l'Eterno è Giudice dei suoi creati»…
DA: L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO
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