(…) “Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, posto nel luogo santo (che il lettore comprenda), allora…” (Mt 24, 15).
La distruzione del tempio, nell'anno 70 dC, fu il compimento di questa profezia perché l'autorità giudaica non aveva riconosciuto il Messia in Gesù Cristo e lo aveva fatto crocifiggere.
Le profezie a volte hanno diversi significati e quando la storia si ripete, si ripete anche il compimento di queste profezie.
Ora la Messa Tridentina, che è il rinnovamento del Santo Sacrificio della Croce, è stata appena proibita nella basilica di San Pietro a Roma, sede del Cattolicesimo, e così come è stato distrutto il tempio perché Gerusalemme non ha voluto riconoscete Colui che gli era stato inviato, così la Basilica di San Pietro e la Città Eterna saranno distrutte perché il Mio Santo Sacrificio sarà stato contato a nulla.
Figli miei, non ci prendiamo gioco di Dio impunemente. Ho promesso ai Miei apostoli e discepoli di essere con loro fino alla fine del mondo, ma non l'ho detto loro perché si permettessero di trasmettere una dottrina e un culto che non sarebbero stati Miei.
Una prima grande offesa era stata fatta instaurando un nuovo culto che si ispirava a un culto eretico già praticato dalle sette protestanti, ma il Mio Santo Sacrificio era stato mantenuto qualunque cosa si dicesse.
Oggi il Motu Proprio intitolato “Traditionis Custodes” del 16 luglio, festa della Madonna del Carmine, vieta, sotto copertura di arbitrari permessi, la secolare Santa Messa Tridentina. Questo divieto risuona nel mondo come un nuovo rifiuto del Santo Sacrificio della Croce, cioè di Gesù Cristo stesso, della sua Redenzione e della sua Protezione. È grave, gravissimo e il mondo intero, poiché la religione cattolica è universale, risuonerà del compimento della profezia del profeta Daniele.
Per assistere presto a ciò che abbraccerà il tuo cuore e la tua anima
Siate pronti, figli Miei, a testimoniare presto ciò che attanaglierà il vostro cuore e la vostra anima, ma conservate l'inalterabile fiducia della Mia santissima Madre che ha sofferto, certamente, avendo ricevuto tra le sue braccia il corpo estinto del suo divin Figlio, ma la cui fede, speranza e la carità non hanno mai tremato. Non tremare neanche tu, prega e mantieni la tua fiducia in questo tempo difficile e catastrofico che presto sarà il tuo tempo presente.
Vi do la grazia di avvertirvi come avevo avvertito i Miei apostoli della Mia Passione e Morte in Croce, ed anche della Mia Risurrezione, ma essi non l'hanno capito. (…)
Suor Beghe – mercoledì 21 luglio 2021
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