La preghiera fatta con Gesù e con la sua Volontà si estende a tutti (25-09-1914), e ci invita a pregare come prega Lui, con preghiera universale, nella sua Volontà, come un’altra sua Umanità. Che vuol dire “preghiera universale”?
“Figlia mia, prega, ma prega come prego Io, cioè, riversati tutta nella mia Volontà e in Questa troverai Dio e tutte le creature; le darai a Dio come se fosse una sola creatura, perché il Volere Divino è il Padrone di tutti, e deporrai ai piedi della Divinità gli atti buoni, per dargli onore, e i cattivi per ripararli con la santità, potenza ed immensità della Divina Volontà, a cui niente sfugge.
Questa fu la vita della mia Umanità sulla terra. Per quanto santa Essa fosse, ebbi bisogno di questo Divin Volere per dare completa soddisfazione al Padre e redimere le umane generazioni, perché solo in questo Divin Volere Io trovavo tutte le generazioni, passate, presenti e future, e tutti i loro pensieri, parole, atti, ecc. come in atto. E in questo Santo Volere, senza che nulla Mi sfuggisse, Io prendevo tutti i pensieri nella mia Mente e per ciascuno in particolare Io Mi portavo innanzi alla Maestà Suprema e li riparavo, e in questa stessa Volontà scendevo nella mente di ciascuna creatura, dando loro il bene che avevo impetrato alle loro intelligenze. Nei miei sguardi prendevo gli occhi di tutte le creature, nella mia voce le loro parole (…) Questa fu tutta la vita della mia Umanità sulla terra, dal primo istante del mio Concepimento fino all’ultimo respiro, per continuarla nel Cielo e nel SS. Sacramento.
Ora, perché non puoi farlo anche tu? Per chi Mi ama tutto è possibile, unito con Me. Nella mia Volontà prega e porta innanzi alla Maestà Divina i pensieri di tutti nei tuoi pensieri; nei tuoi occhi gli sguardi di tutti, nelle tue parole, nei movimenti, negli affetti, nei desideri, quelli dei tuoi fratelli, per ripararli, per impetrare per loro luce, grazia, amore. Nel mio Volere ti troverai in Me ed in tutti, farai la mia Vita, pregherai con Me; e il Divin Padre ne sarà contento e tutto il Cielo dirà: «Chi ci chiama sulla terra? Chi è che vuole stringere in sé questo Santo Volere, racchiudendo tutti noi insieme?» E quanto bene può ottenere la terra, facendo scendere il Cielo in terra!” (03.05.1916).
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