venerdì 8 marzo 2019

Charles de Foucauld



Se non credessi con tutte le mie forze che le parole «dolce, penoso, gioia, sacrificio», ecc. debbono scomparire dal nostro vocabolario, direi che sono un po’ triste per il fatto di dovermi assentare da Beni Abbès: triste per dover lasciare per qualche tempo il divino Tabernacolo, triste per sentirmi meno solo ai piedi di Gesù, preoccupato della mia miseria e della mia insufficienza, oppresso dalla mia fiacchezza e dalla mia incapacità. 

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