venerdì 1 marzo 2019

Le operazioni dello Spirito Santo



Chi è quell’uomo che, udendo gli appellativi dello Spirito Santo, non si solleva con
l’animo e non innalza il pensiero alla suprema natura di Dio? Infatti è stato
chiamato Spirito di Dio e Spirito di verità, che procede dal Padre: Spirito forte,
Spirito retto, Spirito creatore. Spirito Santo è l’appellativo che gli conviene di
più e che gli è proprio. Tutto ciò che ha un carattere sacro è da lui che lo
deriva. Di lui hanno bisogno gli esseri che hanno vita e, come irrorati dalla sua
rugiada, ricevono vigore e sostegno nel loro esistere ed agire in ordine al fine
naturale per il quale sono fatti. Egli è sorgente di santificazione e luce
intelligibile. Offre ad ogni creatura ragionevole se stesso e con se stesso luce e
aiuto per la ricerca della verità. Inaccessibile per natura, può essere percepito
per sua bontà. Tutto riempie con la propria forza, ma si rende manifesto solo a
quelli che ne sono degni.

Ad essi tuttavia egli non si dà in ugual misura, ma si concede in rapporto
all’intensità della fede. Semplice nell’essenza, e molteplice nei poteri, è presente
ai singoli nella sua totalità ed è contemporaneamente e tutto dovunque. Egli viene
partecipato senza tuttavia subire alcuna alterazione. Di lui tutti sono partecipi,
ma egli resta integro, allo stesso modo dei raggi del sole, i cui benefici vengono
sentiti da ciascuno come se risplendessero solo per lui e tuttavia illuminano la
terra e il mare e si confondono con l’aria. Così anche lo Spirito Santo, pur
essendo presente a ciascuno di quanti ne sono capaci come se fosse presente a lui
solo, infonde in tutti una grazia sufficiente ed intera. Di lui gode tutto ciò che di
lui partecipa, per quanto è permesso alla natura, ma non per quanto egli può.

Per lui i cuori si elèvano in alto, i deboli vengono condotti per mano, i forti
giungono alla perfezione. Egli risplende su coloro che si sono purificati da ogni
bruttura e li rende spirituali per mezzo della comunione che hanno con lui. E come
i corpi molto trasparenti e nitidi al contatto di un raggio diventano anch’essi
molto luminosi ed emanano da sé nuovo bagliore, così le anime che hanno in sé lo
Spirito e che sono illuminate dallo Spirito diventano anch’esse sante e riflettono
la grazia sugli altri.

Dallo Spirito l’anticipata conoscenza delle cose future, l’approfondimento dei
misteri, la percezione delle cose occulte, le distribuzioni dei doni, la familiarità
delle cose del cielo, il tripudio con gli angeli. Da lui la gioia eterna, da lui l’unione
costante e la somiglianza con Dio, e, cosa più sublime d’ogni altra, da lui la
possibilità di divenire Dio.

Dal trattato «Su lo Spirito Santo» di san Basilio Magno, vescovo
(Cap. 9, 22-23; PG 32, 107-110)


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