martedì 16 luglio 2019



IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO


Gesù volle per sé tutto il dolore

Gesù venne al mondo per patire: dal presepio al Calvario non conobbe che due vie, quella dell'amore che lo guidò al Calvario, quella del dolore che lo portò al Cielo. Il patire è per la virtù ciò che la rugiada, la luce e il calore sono per i germogli. Il dolore trasforma il buon seme che è nel cuore; lo feconda, lo sviluppa; esso porta a maturazione gli splendidi frutti dell'eroismo. Il dolore purifica, ritempra; ci spoglia della terra e ci fa più degni di toccare il cielo. Ma se non vi fossero motivi nostri, individuali, per considerare il dolore come provvidenziale, per accettarlo con devozione e amarlo con predilezione, basterebbe pensare a Gesù: a Gesù che volle per sé tutto il dolore, nelle membra e nel cuore, per tutta la vita, coronandolo con una morte straziante e crudele, lo volle per la sua Madre Santissima, per i suoi santi, per i suoi prediletti! q. 9 : 14 novembre

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO

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