La Messa
Nella provvidenza amorosa di Dio, la messa occupa un ruolo fondamentale. E abbiamo detto che Cristo è il principio e la fine dell’universo, il centro ed il punto di convergenza di tutto ciò che esiste. Allora, in ogni Eucaristia, i cieli e la terra ammirano e si meravigliano davanti al grande mistero che si celebra: il Figlio di Dio che continua ad incarnarsi tra di noi e continua a spingere la creazione verso di lui. L’Eucaristia, pertanto, è come il motore principale dell’universo, l’espressione più grande del suo amore per noi, che continua a rendere attuale la sua offerta del Calvario, il più grande mezzo che Dio ha inventato, nella sua misericordia e nel suo amore provvidenziale, per elevare e divinizzare il mondo e l’intera umanità.
La messa o Eucaristia, non solo è utile per quelli che vi assistono, la messa, ogni messa, è la messa di Cristo, che continua ad offrirsi per la salvezza del mondo. La messa, quindi, ha un valore infinito d’amore e di lode per il perfezionamento spirituale del mondo e degli uomini. “In Cristo sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza” (Col 2, 3). Ed anche tutti i tesori d’amore dell’universo, poiché Cristo è Dio Amore.
Nella divina provvidenza, la messa abbraccia tutto l’universo e tutta l’umanità, e giunge anche a tutti i secoli, passati, presenti e futuri. La messa, dunque, è una messa cosmica ed eterna. Ad essa, in unione con Cristo, che è colui che celebra, è presente l’universo intero con tutto ciò che esiste. Per questo dobbiamo partecipare con questa prospettiva cosmica ed eterna, e sentire che, nell’unirci a Cristo e farci tutt’uno con lui nella comunione eucaristica, ci uniamo in Cristo, e per Cristo a tutto l’universo ed a tutta l’umanità di tutti i secoli.
Quanto è grande la messa! San Pio di Pietrelcina diceva: “Sarebbe più facile che il mondo sopravvivesse senza il sole che senza la messa”. Ed il beato Manuel Gonzalez: “Ci spieghiamo perché questa terra peccatrice non si è rotta in mille pezzi, sotto i colpi dell’ira divina? Ci spieghiamo perché c’è il sole nei giorni e la luna nelle notti e piove nel tempo opportuno e vi è comunicazione tra Dio e i figli degli uomini? Vi sono messe sulla terra, ed in tutti i momenti del giorno e della notte si sta ripetendo in tutto il mondo: Per Cristo, con lui ed in lui... tutto l’onore e tutta la gloria”.
L’amore di Dio, rifiutato, offeso e disprezzato da molti uomini, è riparato dalla messa di Gesù, che gli dà gloria infinita. L’eucaristia, dunque, è stata, nella provvidenza di Dio, come l’antidoto efficace contro tutte le indifferenze e i rifiuti degli uomini al suo amore infinito. Oh meraviglia dell’amore! Facciamo di ogni Eucaristia e comunione un’unione comune con tutti gli uomini e con tutto l’universo. Dal primo uomo fino all’ultimo uomo, dalla prima particola creata fino all’ultima, da questo luogo dove ci troviamo, fino al luogo più remoto dell’universo. Viviamo la nostra vita come un’eucaristia permanente in unione continua con Cristo, abbandonando nelle sue braccia divine tutte le nostre preoccupazioni. Dobbiamo mettere i nostri problemi e le difficoltà sulla patena di ogni Eucaristia ed offrirli a Gesù in unione con la nostra vita intera. L’Eucaristia deve essere vissuta offrendoci con Gesù, in unione totale con Gesù, facendo della nostra volontà una cosa sola con la sua. E vivere continuamente: “Per Cristo, con lui ed in lui”.
Che veramente possiamo dire con Gesù: “Questo è il mio corpo che è dato per voi” (Lc 22, 19), cioè, questa è la mia vita data per la salvezza del mondo. E dire ugualmente con Gesù: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi” (Lc 22, 20).
A questo proposito, voglio citare la testimonianza di padre Girard, un sacerdote francese, che rimase 22 anni immobilizzato nel letto per una tubercolosi ossea, quando era ancora diacono. Non potendo più pensare di essere ordinato sacerdote, tutti i giorni offriva la messa della sua vita con tutti i suoi dolori, specialmente per i sacerdoti. Non poteva celebrare la messa, ma offriva la sua vita come una messa permanente, in unione con tutte le messe che si celebravano nel mondo. In questo modo dava senso al suo dolore e celebrava la sua messa in unione con Gesù per la salvezza del mondo. Ma Dio volle guarirlo e dargli la grazia del sacerdozio. Durante tutto il resto della sua vita visse la sua messa giornaliera come il punto centrale della propria esistenza e dell’offerta permanente a Gesù per la salvezza di tutti. Per questo, impara a vivere la tua messa giornaliera in un dono totale a Gesù, senza condizioni. Non aver paura, egli ha cura di te e sa ciò che è meglio per te. Confida in lui e lasciati condurre. E digli con tutta fiducia:
“Signore, mi metto nelle tue mani. Plasma l’argilla della mia vita come fa il vasaio. Dalle tu stesso la forma, falla in pezzi, se ti sembra bene; ti appartiene e non ho nulla da dire, Signore; sono qui perché tu faccia di me ciò che vuoi, sia quel che sia, ti ringrazio, perché ti amo e confido in te. Signore, non ti domando né rifiuto alcunché di ciò che vuoi darmi. Puoi darmi ciò che vuoi e puoi prenderti ciò che vuoi di me. Accetto tutto dalle tue mani divine: la salute o la malattia, la ricchezza o la povertà, la comprensione o l’incomprensione. Se vuoi darmi gioia, sono qui, Signore, l’accetto. Se mi dai tristezza, sono qui, sono tuo. Se mi dai favori, grazie. Se mi dai aridità d’anima, grazie ugualmente. Io mi do totalmente a te e ti do tutta la mia volontà affinché sia tutt’uno con la tua, perché il mio desiderio sia tutt’uno con il tuo. Perché voglio seguire solo te, voglio amare solo te, obbedire solo te, facendo ogni istante la tua santa volontà. Amen.
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