venerdì 22 marzo 2019

Signore Gesù



Signore Gesù,
fammi comprendere
che essere cristiani è credere in Qualcuno,
e che quel Qualcuno sei tu.
Qualcuno che per me conta,
Qualcuno senza di cui non saprei vivere,
Qualcuno che dà pienezza alla mia vita.
Fammi capire che il mio rapporto con te
deve coinvolgere tutta la mia esistenza,
deve afferrare tutto il mio cuore, deve legarmi a te
con un amore grande e sincero,
poiché tu sei al centro
dei miei pensieri, dei miei progetti,
del mio agire.
Solo in questo modo l'incontrarmi con te
sarà pieno di significato.
Fammi comprendere
che la gioia di un incontro
dipende dal posto
che l'altro occupa nella vita.
Signore, tu solo mi basti
tu sei la mia vita,
tu sei il mio tutto.
Sii tu sempre
l'ospite d'onore nel mio cuore,
così che i nostri incontri eucaristici
diventino meravigliosi colloqui,
a tu per tu, tra amici veri.
Così sia, o Signore,
così sia, ora e sempre.
Amen.

Io interverrò con dei modi che stupiranno il mondo



Mia dilettissima figlia, Io conosco i Miei e loro conoscono Me. Essi conoscono anche coloro che sono ugualmente Miei, così come quelli che non vengono da Me. Coloro che sono Miei sono teneri di cuore, pieni di amore per tutti i peccatori, inclusi i Miei nemici e pieni di umiltà; sanno infatti che senza di Me sono nulla. Le loro anime sono prive di malizia, rancore, odio e soffrono a causa di questo. Essi brillano come fari, poiché le loro anime sono piene della Luce di Dio. È questa Luce che Satana e tutti i suoi angeli caduti hanno preso come bersaglio con ogni tipo di tentazione. Sono queste le anime più ricercate dal maligno e, nei tempi che ci attendono, esse saranno influenzate dalle menzogne. Alcune si allontaneranno completamente dalla Verità; altre si aggrapperanno ad essa, ma faranno fatica a farlo, mentre quelle che hanno la Grazia della Divina Volontà nei loro cuori, non abbandoneranno mai la Verità.  

Il mondo si trasformerà in un grande campo di battaglia, dove regnerà la confusione e saranno le Mie anime, che affronteranno le prove più difficili. È desiderio di Satana portare via da Me, tutti coloro che Mi conoscono. Queste sono le anime più vicine al Mio Cuore, le quali rappresentano per lui il premio più grande. Saranno queste anime che, se mai dovessero cadere in errore, saranno fatte sfilare davanti a Me dal Mio più grande nemico. Sarò deriso a causa del loro tradimento e piangerò amare lacrime di pietà per questi poveri figli di Dio. 

Ma sappiate questo: Io lotterò per queste anime. Interverrò in un modo tale che il mondo ne sarà stupito al fine di strappare tutti costoro dagli artigli dell‟inganno, ed esse sapranno quando Io farò questo. In quel giorno infatti Io chiederò nuovamente loro: “Siete Miei o no?”. Allora essi sapranno che sono Io, ed Io li reclamerò e li porterò nel Mio Nuovo Regno. 

Quelli che rimangono saldi, a causa della loro fede incrollabile nella Mia Santa Parola, guideranno tutti coloro che sono Miei. Sarà grazie a queste anime – il Mio piccolo Resto – che la Mia Misericordia si estenderà lontano, anche oltre ciò che è visibile all‟occhio umano. Ora faccio appello a tutti coloro che Mi conoscono: voglio che voi viviate ogni giorno come se non ci fosse il domani. Abbiate fiducia in Me, chiedeteMi protezione ed invocateMi per ricevere degli speciali favori nel corso del vostro viaggio verso la Mia Nuova Era di Pace. Io verrò in vostro aiuto ogni volta e riverserò su di voi delle Grazie straordinarie. 
Allora non avrete più paura di nulla perché voi saprete che Io cammino con voi. Io vi terrò per mano mentre vi guiderò verso il Rifugio della Mia Pace e della Mia Grande Gloria. Venite a Me e non temete, poiché il Mio Grande Giorno sorgerà inaspettatamente ed improvvisamente; nessuna lacrima sarà più versata, poiché voi sarete uniti alla Divina Volontà di Dio per l‟eternità. Accettate il Mio Amore, le Mie Benedizioni e la Mia Grande Misericordia poiché quando lo farete potrete veramente affermare di essere Miei. 

Il vostro Gesù 

28 Agosto 2014


giovedì 21 marzo 2019

Vi dico solennemente che colui che vive nell’Amore, vive in Me, vostro Dio, e Io vivo in lui;



Io sono; 
creazione! anima! tu che Mi leggi, che Mi ascolti, lodaMi, glorificaMi, lodaMi dal mattino alla sera, lodaMi ed esaltaMi incessantemente, ripara per quelli che non Mi lodano e non Mi glorificano mai; benediciMi, adoraMi e desideraMi, non c’è stato nessuno che ti ha parlato del Cantico dei Tre Giovani?1 allora impara e proclama questo a tutte le nazioni; lo Spirito di Verità è con voi tutti, piccoli figli Miei; vi ricordo che Io sono Dio che voi venite ad incontrare ed a pregare; e siccome sono un Dio vivente, Io sento se venite a Me con preghiere a fior di labbra; Io voglio che Mi desideriate... desiderateMi, desiderateMi, abbiate sete di Me, cercateMi con ardore, non abbiate altro desiderio che Me, desiderate d’essere in costante legame con Me, desiderate di piacerMi, desiderate di sentirMi e di udirMi, desiderate la Mia Presenza, non permettete che alcuna cosa di questo mondo v’inganni; perché se il mondo vi odia, ricordatevi che ha odiato Me prima di voi;

metteteMi per Primo, non ferite il Mio Sacro Cuore trascurandoMi; vicino a Me sentirete il Mio Amore, la Mia Pace; e questa armonia del Cielo che ho con i Miei Angeli può essere anche vostra, se Mi venite più vicino; vi amo tutti con eterno amore, un amore che siete incapaci di comprendere sulla terra; venite e vi mostrerò, se lo desiderate, che cosa significhi La Vera Vita in Dio; vi dico solennemente che colui che vive nell’Amore, vive in Me, vostro Dio, e Io vivo in lui;

svegliatevi dal vostro sonno, uscite dal vostro letargo e non ingannate voi stessi dicendo: “ma io amo il Signore ed Egli lo sa, L’ho sempre amato e così la mia coscienza è pulita”, oggi vi dico di ritornare a Me; se Mi domandate: “ma come dobbiamo ritornare?” Io vi risponderò, convertendovi; e se voi replicate: “ma noi siamo convertiti, come dovremmo convertirci?” vi risponderò, desiderandoMi e avendo sete di Me; cercate Me, il Santo dei santi; venite ad adorarMi; che Io sia tutto per voi, Io, il vostro Santo! i vostri occhi si sciolgano in lacrime d’amore al Mio Cospetto;

siate vigilanti, siate vigilanti, se sapeste a qual punto sia allarmante il non conoscere la causa dei propri peccati, il non sentire i propri peccati e l’aver perduto il senso di ciò che è bene e di ciò che è male! resistete alle tattiche del demonio; siate vigili nelle preghiere, rimanete in costante preghiera con Me; pregate senza sosta, fateMi sentire che avete un costante desiderio di Me: una preghiera costante, una preghiera che viene dal cuore, è Il Desiderio di Dio, Miei diletti; se desiderate crescere nel Mio Amore, uscite dal vostro letargo e dalle vostre preghiere a fior di labbra; essere in preghiera costante vuol dire desiderare Me, vostro Signore; cercate di capire il Mio Messaggio; desiderateMi con gioia, desiderateMi con tutto il cuore e non con le sole labbra; fate che oda il vostro grido: “Abba!”; allora, ritornate a Me come fanciulli, ritornate a Me e chiedeteMi col cuore, cercateMi col cuore, venite e offriteMi il vostro cuore; la Devozione abbellirà la vostra anima; non allontanatevi dalla Verità, poiché la Verità è Amore, allora venite a Me pieni d’Amore, attingendo al Mio Cuore; siate nella Verità, vivete nella Verità desiderandoMi incessantemente; fate tutte queste cose affinché possiate vivere;

in questi ultimi giorni, Io diffondo il Mio Spirito di Grazia su tutta l’umanità, non avete notato che Io sono prodigo anche con i più piccoli fra voi? il Mio Spirito di Grazia sta riversandosi sulla vostra generazione perché impariate ad amarMi; Io vengo come Richiamo della Mia Parola; vengo per illuminare queste tenebre con la Mia Luce; vengo per avvertirvi e svegliarvi dal vostro profondo sonno; non vengo con ira, vengo con Amore, Pace e Misericordia per togliere il sudario di morte che avvolge le vostre nazioni; vengo per ricordarvi che sono Santo e che in santità dovete vivere; vengo per ricordarvi e per insegnarvi come si prega; Io vi ho donato ogni cosa per elevare a Me la vostra anima perché sia partecipe del Mio Regno;

Io vengo a voi come un Mendicante, supplicandovi; vengo a voi come la Sapienza che vi insegna di nuovo tutta la conoscenza della Santità; con tanto ardore vi offro il Mio Cuore, con tanta umiltà Io Mi offro, tutti i giorni, come vostro Pane quotidiano; vi do da mangiare Cibo a sazietà, da mangiare fino a che siate sazi; allora venite a Me, ritornate a Me e lodate Me, vostro Dio;

vi benedico tutti lasciando il Mio Sospiro d’Amore sulla vostra fronte; l’Amore vi ama tutti; siate uno;

2 Ottobre, 1989

Ritorno a casa



La Tradizione

Quando la Chiesa Cattolica parla di tradizione si riferisce alla Tradizione apostolica, ovvero a quelle tradizioni che formano l’insieme delle verità che gli apostoli ricevettero da Gesù, o per ispirazione dello Spirito Santo, e che questi trasmisero a viva voce, benché queste cose non fossero scritte nella Bibbia. Qui non si parla di tradizioni o di costumi umani che possono essere passeggeri e criticabili. Per questo la Tradizione o le tradizioni, in quanto verità di fede trasmesse dagli apostoli, sono fonte di fede autentica per noi.
Pensiamo al primo concilio di Gerusalemme (At 15). In questo momento gli apostoli, i vescovi, i presbiteri si riunirono per discutere se la Legge di Mosé dovesse divenire obbligatoria per i gentili convertiti. Per essere più chiari: si discusse se i gentili dovessero obbedire a certi insegnamenti dell’Antico Testa-mento o meno. Il concilio per decidere che non ne erano obbligati non ricorse a nessuna parola di Gesù e a nessuno scritto del Nuovo Testamento. La decisione provenne dall’autorità del concilio stesso presieduto da Pietro. Il noi crediamo (At 15, 11) detto da Pietro fu determinante, sebbene queste credenze non fossero scritte in alcun luogo.
Lo stesso Gesù appoggiò la tradizione orale, non scritta, dei farisei e disse: Sulla cattedra di Mosè si sono assisi gli scribi e i farisei. Fate e osservate ciò che vi dicono, ma non quello che fanno. Poiché dicono, ma non fanno. (Mt 23, 2-3). Per questo possiamo domandarci: dove è scritto nella Bibbia che solo la Bibbia è l’unica fonte di fede? Dove dice la Bibbia che le uniche verità alle quali dobbiamo credere sono contenute nella Bibbia?
Ricordiamo che esistono verità che non stanno nella Bibbia. In Gv 21, 25; Gv 20, 30; 2 Gv 12. In 2 Ts 2, 15 si afferma: Mantenetevi fermi e conservate le tradizioni che avete appreso dalla nostra viva voce o dai nostri scritti. Da confrontare con altri testi: Tm 1, 13; 2, 2; 1 Ts 2, 13; 3, 4; 4, 2; 2 Ts 3, 6; 1 Co 11, 2 e 15, 3.
Cristo non scrisse né ordinò di scrivere, perché, se avesse comandato di scrivere, forse ora ci sarebbero undici o più vangeli. Cristo ordinò di predicare (Mc 16, 16) e molte cose che furono predicate non sono contenute nella Bibbia. Se si fossero scritte tutte le cose che Gesù fece, non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si sarebbero dovuti scrivere. (Gv 21, 25).
Cristo ordinò di predicare tutto. Dice letteralmente: Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole... insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato (Mt 28, 19-20). Ma cos’è questo tutto se non è stato scritto? In questa direzione si colloca la tradizione apostolica riguardo alle cose di fede, che è stata trasmessa oralmente dal tempo degli apostoli sino a noi. 
Alcune di queste verità, la chiesa le ha reputate con sicurezza suoi credi, come la verginità di Maria o la presenza di Gesù nell’Eucaristia o l’Assunzione o la Immacolata Concezione di Maria. La tradizione apostolica espone molti dubbi su come interpretare alcune verità scritte nella Bibbia, compresa la questine della divinità di Cristo o riguardo la risurrezione che molti cristiani nel corso dei secoli hanno negato e continuano a farlo.
Vediamo cosa diceva Sant’Ireneo (140-205): in tutte le chiese  del mondo si conserva viva la Tradizione degli apostoli, possiamo raccontare a tutti e a ciascuno dei suoi successori fino ai noi. Sarebbe lungo enumerare tutti i vescovi che si sono successivamente succeduti sulla cattedra dei vescovi, ordinati dagli stessi apostoli; basta citare la sedia di Pietro, la più importante e più antica della Chiesa, conosciuta dappertutto e fondata da Pietro e Paolo. La tradizione di questa sede basterebbe a vincere la superbia di coloro che a causa della loro stessa malizia si sono allontanati dalla verità. Certamente, il primato di questa chiesa di Roma è tale che tutte le Chiese, che si riconoscono nella tradizione apostolica, sono in totale accordo con i suoi insegnamenti (Santo Ireneo, Contro gli eretici, libro III, 1. 3, 1). 
Sant’Ireneo nomina i primi papi succeduti a Pietro: Lino, Anacleto, Clemente, Evaristo, Alessandro, Sesto, Telesforo, Iginio, Pio, Aniceto, Sotero, Eleuterio. Non è corretto andar a cercare la verità in altri, è facile riceverla dalla Chiesa. L’insegnamento della chiesa è ovunque e sempre lo stesso, si appoggia sulla testimonianza dei profeti, degli apostoli e di tutti i discepoli. Riceviamo questa fede dalla Chiesa come un dono prezioso, chiuso in un vaso splendido. Dove è la Chiesa lì è lo spirito di Dio e dove c’è lo spirito di Dio lì è la chiesa in tutta la sua grazia. (Contro gli eretici 3. 24, 1).
Diceva Tertulliano nel secondo secolo: Chi siete voi, e da dove venite? All’inizio stavate nel seno della Chiesa cattolica, quando vi siete separati, chi vi diede la missione di predicare queste nuove dottrine? Tutti coloro che predicano in nome di Dio, devono essere inviati da Dio. Accreditate la vostra missione... Mostrate l’origine delle vostre chiese, presentateci i vostri vescovi che si succedettero dall’inizio della vostra storia, chiarendo quale fu il primo vescovo che sia stato garante e successore di uno degli apostoli o uno degli uomini apostolici che sin dal principio fino alla fine fu in comunione con gli apostoli... è ben chiaro che tutta la dottrina che è in accordo con queste chiese madri e fonti della fede, deve esser considerata come veritiera, in quanto contiene, senza dubbio alcuno, ciò che queste chiese ricevettero dagli apostoli, gli apostoli da Cristo e Cristo da Dio (Tertulliano, Contro gli eretici, p. 569).
E così ci fu una Tradizione orale che si trasmise dal tempo degli apostoli. Non dimentichiamo che la Bibbia fu “fissata” con tutti i suoi libri nell’anno 393 durante il concilio di Ippona e nell’anno 397 nel concilio di Cartagine. Ciò nonostante, prima che esistesse la Bibbia in quanto tale, esisteva la Chiesa, e i fedeli avevano una fede solida e ferrea, basata sulla Tradizione orale, guidati dall’autorità del Papa, successore di Pietro. Per questo, secondo il piano di Cristo, la Chiesa è necessaria e lo stesso vale per il papa. Altrimenti, durante i primi quattro secoli, senza autorità, senza Bibbia e senza tradizioni autentiche, i fedeli sarebbero caduti nell’errore e la Chiesa sarebbe presto sparita. 
La Bibbia e la Tradizione sono due fonti complementari della rivelazione. Ma come dice il Catechismo cattolico: “Vanno distinte da queste le tradizioni teologiche, disciplinari, liturgiche o devozionali nate nel corso del tempo nelle Chiese locali. Esse costituiscono forme particolari attraverso le quali la grande Tradizione si esprime in forme adatte ai diversi luoghi e alle diverse epoche. Alla luce della Tradizione apostolica queste tradizioni possono essere conservate, modificate, oppure anche abbandonate sotto la guida del Magistero della Chiesa”. (Cat 83).
Sì, non possiamo dimenticare che la Chiesa insegna attraverso l’autorità del Papa, che ci rassicura sull’autenticità della nostra fede, soprattutto quando il Papa insegna una verità ex cathedra, cioè, con tutta la sua autorità, con il desiderio di imporre una verità di fede e di costumi, perché sia creduta da tutti i fedeli come rivelata. In questo caso diciamo che il Papa non si può sbagliare perché è infallibile; poiché se si potesse sbagliare diremmo che mai potremmo esser sicuri di alcuna verità, e pertanto ciascuno potrebbe opinare su qualunque cosa a modo suo, e non ci sarebbe UNITà.
Per questo, quando la Bibbia richiede interpretazione, solo il Papa, come rappresentante di Cristo, può interpretare autenticamente. Non che il Magistero della Chiesa o l’autorità papale stia più in alto di ciò che dice la Bibbia, ma è al suo servizio, poiché il Papa ci aiuta ad intenderla e a non equivocare nella interpretazione. Cristo le diede la sua autorità dicendo: tutto ciò che avrai legato sulla terra resterà legato nei cieli e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra resterà sciolto nei cieli. (Mt 16, 19).
In questo modo, vediamo che la Scrittura (Parola di Dio scritta nella Bibbia), la Tradizione (rivelazione trasmessa oralmente) e il Magistero della Chiesa, sono intimamente uniti cosicché nessuno possa sussistere senza gli altri due, e tutti e tre si completino a vicenda per far comprendere la rivelazione divina agli uomini.
Che accade quando abbiamo solo la Scrittura? Che ciascuno interpreta a modo suo, come se fosse la massima autorità o il papa della sua chiesa, e così esistono tante interpretazioni quante le persone. Da qui tanta divisione tra i fratelli, separati in mille chiese distinte. 

Padre ángel Peña

Le Profezie di Teresa Neumann



Rapporti con i trapassati e con l'angelo custode 

Nello stato di estasi e in quello successivo all'estasi, Teresa vedeva i trapassati e l'angelo custode. Del suo angelo ella percepiva la presenza: lo vedeva alla propria destra come «uomo luminoso»; vedeva anche l'angelo dei suoi visitatori. Teresa riteneva che il suo angelo la proteggesse dal demonio, la sostituisse nei casi di bilocazione (come abbiamo già avuto occasione di vedere nelle pagine precedenti), l'aiutasse nelle difficoltà. Quanto ai trapassati, ella aveva il dono di vederli e di intrattenersi con loro. Quando veniva chiamata al letto di un morente, ogni volta era spettatrice del passaggio e del giudizio che avviene subito dopo la morte. Su quanto avvenne alla morte di sua sorella Ottilia nel 1958, abbiamo la preziosa testimonianza di Anni Spiegi, che così scrive: «Ottilia si ammalò gravemente nel 1958 e fu operata. Dopo un breve miglioramento, si ammalò di nuovo.  

Morì all'età di 56 anni all'ospedale di Eichstàtt. Era una persona di straordinaria bontà, profondamente devota, disponibile e umana, e Teresa aveva con lei un bellissimo rapporto. 
Quando si ammalò, rimase per settimane con lei ad Eichstatt. Spesso mi diceva: "Questo sacrificio il Salvatore non può chiedermelo. Lo pregherò finché non me la restituirà".  

Pregava di notte per ore nella cappella, andava a letto solo alle due o anche alle tre. Fino all'ultimo sperò che non morisse. Ottilia invece sapeva di dover morire e si preparò al passaggio. 
Quando giunse il momento, io ero in fondo al letto, ai suoi piedi, e Teresa al suo fianco. Nello stesso momento in cui Ottilia spirò, Resl ebbe una visione: il suo viso era così sereno e trasfigurato che capii che stava assistendo a qualcosa di grande. Alla fine guardava verso l'alto e diceva: "Con voi, con voi", e sembrava volersi sollevare. Nello stato di quiete che seguiva le visioni, chiesi a Resl che cosa avesse visto. Lei raccontò: la sua defunta madre, suo fratello Engelbert, che era morto a 45 anni nel 1949, il suo fratellino e l'angelo custode di Ottilia erano venuti a prendere Ottilia. Poi aveva visto il Salvatore, che era arrivato improvvisamente e aveva guardato con dolcezza Ottilia.  

Tutti insieme erano scomparsi in una luce chiara, e Resl avrebbe voluto seguirli. Quando si riprese e si rese conto che Ottilia era morta, disse con grande forza d'animo: "Tutto è compiuto, non dobbiamo essere tristi perché Ottilia è in cielo!". Infatti non pianse e fu subito in grado di provvedere alle necessità del momento...». In quello stesso anno morì anche il padre di Teresa e al suo capezzale avvenne quanto era avvenuto per Ottilia. E' ancora Anni Spiegì che racconta: «Anche questa volta Resl vide venire i trapassati della sua famiglia, la madre, Engelbert, il fratellino, Ottilia e l'angelo custode del padre. Vide anche il Salvatore. Poi il piccolo gruppo sparì nella luce, lasciando indietro il padre, da solo. Lui guardava tristemente e con nostalgia gli altri che si allontanavano. Nel successivo stato di quiete Resl ebbe parole di rimprovero per Ottilia: "Perché non ha portato con sé il papà? Io non l'avrei fatto, l'avrei portato con me!" Papà Neumann ebbe comunque un purgatorio molto breve. Già a Natale Teresa lo vide in cielo».  

Anni Spiegì aggiunge poi un'osservazione molto interessante: «Ben di rado Teresa parlava dell'inferno e non ebbe mai visioni di questo luogo di pena eterna. Io ho soltanto saputo da Ottilia che Resl non aveva visto né in cielo né in purgatorio un uomo che conosceva bene: egli era vissuto male fino alla morte e non aveva creduto in niente».  

Non di rado capitava che Resl venisse informata nelle sue visioni della morte di qualche persona. Per esempio nel 1939, il giorno di Ognissanti, ebbe come al solito la visione dei santi in cielo; subito dopo disse: «Il maestro Widmann deve essere morto ad Eichstàtt!».  

Widmann era musicista, maestro di cappella e buon amico di Resl. In effetti, mentre Teresa aveva la sua visione, Widmann veniva sepolto ad Eichstàtt. Teresa Neumann patì spesso pene di espiazione per liberare i defunti dal purgatorio: capitava anche che fossero i defunti stessi a presentarsi a lei nelle visioni per chiederle di pregare per loro.  

Ciò avvenne con sacerdoti, parenti e amici. E’ bene ricordare che le pene espiatorie della Neumann non costituiscono certo un fatto unico nella storia della mistica. Scrive infatti l'arcivescovo Teodorowicz: «Le pene espiatorie hanno un posto preminente nella storia della mistica. Santa Caterina da Siena patì per suo padre, Caterina Ricci patì terribilmente per quaranta giorni per la conversione e l'espiazione del famoso Medici. Ugualmente soffrirono la beata Caterina da Racconigi e la stigmatizzata Veronica Giuliani... Sono anzi proprio gli stigmatizzati a portare più spesso il peso delle pene espiatorie». 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA



Figli, illuminate l’anima con l’unità fraterna e preparatevi spiritualmente, anche se il male sta approfittando di questo momento così significativo per i Miei figli e sta mostrando i suoi artigli infernali. 

Poiché il digiuno è luce spirituale per l’anima, voi, amati figli, riuscite a penetrare nella Misericordia nella quale Mio Figlio sommerge tutti gli uomini, arricchendoli con il Suo Santo Spirito e con il dono del Suo Amore.



Si rallegri abitualmente in Dio, che è la sua salvezza, e pensi essere cosa buona il soffrire in qualunque modo per colui che è buono.

RIMANETE NEL MIO AMORE



DECALOGO DELLA MISERICORDIA 


1° - Io sono il Dio di ogni misericordia. 

2° - Io non cerco altro, che di usare sempre misericordia.

3° - Usare la giustizia è per me come andare contro corrente; devo farmi violenza. 

4° - La porta della mia misericordia non è chiusa a chiave: è solo socchiusa; per poco che la si tocchi, la si apre; anche un bambino la può aprire, anche un vecchio che non ha più forza.

5° - La porta della mia giustizia, invece, è chiusa a chiave, e l'apro solo a chi mi costringe ad aprirla, ma Io spontaneamente non l'aprirei mai.

6° - Una volta che l'anima ha varcato la soglia della porta della mia misericordia, cade in potere dell'Amore, che ci pensa poi a non lasciarsela più sfuggire, e l'alletta in tutti i modi per farle amare la sua nuova dimora.

7° - Divenuta felice prigioniera dell'amore, questi le dà la libertà, ma solo nel recinto dell'amore, perchè se l'anima uscisse da questo recinto, troverebbe la morte. L'amore non le impedisce di uscire, perchè è libera, ma l'avverte, e questo è il freno che le mette.

8° - Più l'anima entra nei domini dell'amore, ridotta a malpartito per i mali sofferti nel passato, per i disordini e per le passioni, tanto più l'amore gode di avere tanto da fare.

9° - Le anime più miserabili, più deboli, più inferme, sono i più buoni clienti dell'amore, quelli che la misericordia divina stima di più.

10° - Saranno queste anime così predilette da Dio, quelle che, come altrettanti monumenti vivi, innalzati a magnificare la moltitudine delle sue misericordie, manderanno su Dio riflessi di luce vivissima; la stessa luce, che esse hanno ricevuto da Lui durante il corso della loro vita mortale, nella moltitudine di finezze che Dio ha loro usato per condurle all'eterna salvezza. Splenderanno, queste anime, come gemme e saranno la corona della divina misericordia».


PREGHIERA

«Mio Gesù, usa misericordia ai poveri peccatori secondo la moltitudine delle tue infinite misericordie. Fa' che galleggi la tua bontà sopra la tua giustizia e la tua misericordia sopra la tua bontà.
Gesù, vuoi tu lasciare andare perdute quelle anime per le quali sei morto in croce? Tu sei la risurrezione e la vita: siilo adunque di tanti cuori che sono da tanto tempo sepolti nelle tenebre della morte. Io fin d'ora ti ringrazio della vittoria riportata sull'infernale nemico che li teneva schiavi del peccato, perchè tu stesso mi hai assicurato che avrei ottenuto tutto, quando avessi chiesto con confidenza.
Gesù, sii a me Gesù, cioè Salvatore. Dio di misericordia, non abbandonarmi a me stessa come tante volte ho meritato per i miei peccati, ma chiudimi nel tuo dolcissimo Cuore, come un piccolo niente d'amore. In questo sacro asilo di pace e d'amore,
voglio vivere una vita tutta di unione con te. Mio Gesù, fa' che ti conosca, fa' che ti ami. E' impossibile conoscerti e non amarti, perchè tu sei infinitamente amabile; ma io non ti posso conoscere, nè amare senza la grazia del tuo Sacro Cuore».

Serva di Dio SUOR BENIGNA CONSOLATO FERRERO

OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI



Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita


24-XI- 1967 Gesù. La mia Passione si riflette su dite. Il mio Cuore geme in te, Io soffro ancora in te. Sofferenze diverse, sofferenze disuguali, che Io unifico e trasformo in Me. Opera d'Amore, opera di Grazia. Lavoro meraviglioso che mente umana può appena intuire; ma l'anima che di Me già vive, sa, conosce questo mistero di fede, di purificazione, di entità di dolore. "Sposa crocifissa" in Me. Questa è la mia "via" per te; questa è la nostra meta, questa è la nostra unione. Non vedere nei dolori che Me; non lavorare che per Me; non pensare che a Me; amare in tutti Me; annullarti per Me, perché tu incontri sempre Me. Sono più per te, come vedi, che per le mie Spose (le suore), poiché le anime piccole come la tua, hanno più bisogno di Me. Con te lo vado per il mondo, lo lavoro in te per avvicinare le altre anime; lo sto preparandomi una strada particolare per la quale parlerò, avvicinerò e amerò sensibilmente le anime. Per questo lavoro tu devi affidarti alla mia Mamma, in particolare, alla Addolorata. Voglio che tu sia l'umile schiava di Maria SS. A Lei ti affido, e tu con tenerezza di figlia abbandonati a Lei. Sì, figlia mia, tutto sia per il mio Regno d'Amore. E tu ripeti sempre con Me: Fiat. Sono Io, Gesù. 


La Preghiera per ottenere le Grazie di saggezza, calma e discernimento



O Gesù, 
aiutami a capire la Verità della Tua Santa Parola in ogni momento 
e a rimanere leale ai Tuoi Insegnamenti, 
non importa quanto io sia forzato a respingerTi. 

Quando una persona ritiene di amarMi, farà di tutto per assecondare la Mia Santa Volontà



Mia amatissima figlia, quando una persona ritiene di amarMi, farà di tutto per assecondare la Mia Santa Volontà. Egli metterà ogni cosa nelle Mie Sante Mani e dimenticherà le proprie necessità, i propri desideri e poi Mi dirà: “Gesù tutto quello che dico e faccio avvenga secondo la Tua Santa Volontà, si compia in me la Volontà di Dio”. 

L‟uomo che vive in Me ed Io in lui, si abbandonerà completamente a ciò che dà Gloria a Dio. 
Egli non avrà motivi egoistici e neppure il desiderio segreto di compiacere se stesso, ma farà tutto il possibile, in questa vita, per essere in piena unione con Me. Egli Mi consegnerà ogni pensiero, ogni gesto, ogni passo e ogni azione in modo che Io possa agire nella sua anima. Egli avrà completamente fiducia in Me e saprà che tutto quello che faccio, tutto ciò che permetto e quello che compio al fine di purificare la terra, ha un solo obiettivo, ed è quello di dare Gloria a Dio. 

L‟uomo, da solo, non potrà mai darMi un tale dono a meno che Io non permetta al Mio Spirito Santo di dimorare in lui. Solo allora, egli potrà ascendere alla perfezione, che lo trasformerà, in modo che il suo cuore e la sua anima si intreccino con Me; di conseguenza, Io potrò compiere, attraverso la Mia Divinità, grandi miracoli in quell‟anima che, avendo completamente confidato in Me, conserverà il suo diritto Divino: quello del libero arbitrio. 

Consentire a Me, Gesù Cristo, di dimorare in voi, richiederà un grande sacrificio da parte vostra. Dovrete disfarvi di ogni pensiero elevato, ogni debolezza e ogni briciola di autocommiserazione. Quando verrete a Me e Mi chiederete di guidarvi, allora ogni pena, che prima era nel vostro destino, verrà eliminata e niente potrà turbarvi. Sarete incapaci di provare odio per gli altri, compresi quelli che vi causano dei gravi danni o dei dolori. 
Riuscirete a perdonare con facilità senza alcun risentimento nel vostro cuore qualsiasi sia la difficile circostanza in cui vi potreste trovare e riuscirete a vedere le cose come le vedo Io. 

Per prepararvi a vivere in Me, dovete rammentare a voi stessi che tutto ciò che è buono viene da Dio. L‟uomo, mediante il proprio intelletto e la propria determinazione, non potrà mai raggiungere la pace, fino al giorno in cui offrirà totalmente a Dio la propria mente, il proprio corpo e la propria anima. Se egli offre a Me, Gesù Cristo, il dono della piena fiducia, Io risiederò nella sua anima ed essa diverrà parte di tutta la Mia Gloria. Io innalzerò tali anime. Che gioia inonderà i loro cuori! La paura dell‟ignoto non li inquieterà mai più. In questo modo Io preparerò il mondo per la Mia Grande Gloria: il Mio Nuovo Regno Glorioso, dove ogni vita sarà vissuta secondo la Volontà di Dio, sulla terra come in Cielo. 

Nel momento in cui la Mia Volontà si radicherà nelle anime di coloro che vivono la loro vita assecondando ogni Mio desiderio, essi non proveranno mai più alcun genere di odio nei loro cuori, poiché questo sarebbe impossibile. Io sono incapace di odiare e se Mi lasciate vivere nelle vostre anime, allora nulla di tutto ciò che non viene da Me, potrà rimanere dentro di voi. 

Il vostro Gesù 

25 Agosto 2014 



mercoledì 20 marzo 2019

Dio Padre: Io asciugherò le vostre lacrime, riunirò il mondo e porterò la pace



Mia carissima figlia, l‟uomo conosce veramente la vastità del Mio Amore per i Miei figli? Sa che insieme all‟amore può venire un terribile dolore? Un Amore puro può essere causa di grande dolore quando viene ripudiato. 

Io amo i Miei figli, la Mia Creazione, la Mia Carne e il Mio Sangue. A causa di questo Amore, provo un grande dolore per la separazione che il peccato ha prodotto tra i Miei figli e Me, il loro Eterno Padre. Piango quando vedo l‟odio, che può inasprirsi nei loro cuori nei confronti degli altri. Piango quando assisto ai peccati di lussuria, di gelosia, di orgoglio, di avidità, al loro desiderio di superarsi a vicenda e al dolore e il tormento che si infliggono l‟un l‟altro. 

Quando essi tolgono la vita che Io ho lasciato in eredità all‟uomo, il Mio Dolore è così grande, che Io grido con una tale angoscia che i Cieli al completo spargono lacrime di dolore con Me. Il Mio tempo verrà presto e quando sentirete parlare dell‟aumento della frequenza di guerre, pestilenze, carestie e terremoti, sappiate allora che é giunto il momento in cui dirò: basta! 

Io metterò al bando i malvagi in un solo soffio, gli assassini con appena un sussurro e i Miei nemici in un batter d‟occhio. Allora, Io dichiarerò che é giunta l‟ora e il momento perché Mio Figlio rivendichi il Suo Legittimo Regno. 

Io asciugherò le vostre lacrime, riunirò il mondo e porterò la pace; metterò al bando coloro che hanno perseguitato i Miei figli e porterò nella Luce del Mio Regno coloro che hanno sofferto nel Mio Nome; essi saranno esaltati nel Mio Nuovo Regno sulla terra. 

Preparatevi, figli Miei, poiché la vita gioiosa nel Mio Nuovo Paradiso sarà presto vostra. La sofferenza su questa terra si estinguerà e le lacrime di dolore saranno sostituite da lacrime di gioia. Questa è la Mia Promessa: quando voi sentirete di non poterne più, sappiate che è vicino il giorno in cui nascerà la Nuova Era. 

Il vostro Eterno Padre 

Dio l‟Altissimo 

24 Agosto 2014 


San Paolo apostolo




Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. (13, 8)

Un Esorcista Racconta



ACQUA OLIO SALE 

Tra i mezzi di cui gli esorcisti e i non esorcisti fanno largo uso, citiamo in primo luogo l'acqua esorcizzata o almeno benedetta, l'olio d'oliva esorcizzato, il sale esorcizzato. Qualunque sacerdote può recitare le preghiere del Rituale per esorcizzare questi tre elementi; non occorre nessuna autorizzazione particolare. Piuttosto è molto utile conoscere l'uso specifico di questi tre sacramentali che, adoperati con fede, sono di grande giovamento. 
Già l'acqua benedetta ha un grande uso in tutti i riti liturgici. La sua importanza si ricollega subito all'aspersione battesimale. Nella preghiera di benedizione si prega il Signore perché l'aspersione con l'acqua ci ottenga questi tre benefici: il perdono dei nostri peccati, la difesa dalle insidie del maligno, il dono della protezione divina. 
La preghiera d'esorcismo sull'acqua aggiunge tanti altri effetti: di far fuggire ogni potere del demonio sì da sradicarlo e cacciarlo via. Anche nel gergo popolare, se si vuole indicare due cose che assolutamente non vanno d'accordo, si dice che sono come il diavolo e l'acqua santa. Poi la preghiera continua sottolineando altri effetti, oltre a cacciare via i demoni: guarire dalle malattie, aumentare la grazia divina, proteggere le case e tutti i luoghi in cui i fedeli dimorano da ogni influenza immonda causata dal pestifero Satana. E aggiunge: che siano vinte le insidie del nemico infernale e si rimanga protetti da ogni eventuale presenza nociva all'incolumità o alla quiete degli abitanti, affinché godano di serenità e salute. 
Pure L'OLIO,  esorcizzato, usato con fede, giova a porre in fuga la potenza dei demoni, i loro assalti, i fantasmi che suscitano. Inoltre giova alla salute dell'anima e del corpo; qui ricordiamo l'antico uso di ungere con l'olio le ferite e il potere dato da Gesù agli apostoli di guarire i malati con l'imposizione delle mani e ungendoli con olio. C'è poi una proprietà che è specifica dell'olio esorcizzato: di separare dal corpo le avversità. Molto spesso m'è capitato di benedire persone che hanno subito fatture mangiando o bevendo qualcosa di malefico. È facile comprenderlo da quel caratteristico mal di stomaco che già abbiamo descritto, o dal fatto che queste persone hanno un particolare modo di eruttare o di esplodere in una forma di singhiozzo o di rantolo, specie in collegamento con azioni religiose: quando vanno in chiesa, quando pregano e soprattutto mentre vengono esorcizzate. In questi casi l'organismo, per liberarsi, deve espellere ciò che di malefico contiene. L'olio esorcizzato aiuta molto a staccare e liberare il corpo da queste impurità. Anche bere acqua benedetta aiuta a questo scopo. 
Qui giova dare qualche maggiore precisazione, anche se chi non è pratico e non ha visto stenterà a credere a queste cose. Che cosa si espelle? Talvolta saliva densa e schiumosa; oppure una specie di pappa bianca e granulosa. Altre volte si tratta degli oggetti più vari: chiodi, pezzi di vetro, piccole bambole di legno, fili di corda annodati, fili di ferro arrotolati, fili di cotone di vario colore, grumi di sangue... Alle volte queste cose vengono espulse per le vie naturali; molte volte vomitando. Si noti che mai l'organismo ne ha danno ne ha invece sollievo, anche se si tratta di vetri taglienti. P. Candido conservava un cestello di simili oggetti, espulsi da varie persone. Altre volte la fuoruscita rimane misteriosa; la persona sente, ad esempio, un dolore addominale come se avesse un chiodo nello stomaco; poi trova un chiodo per terra, accanto a sé, e il dolore scompare. L'impressione è che tutti questi oggetti si materializzino nell'istante in cui vengono espulsi. Affermava P. Candido in un'intervista: "Ho visto rigettare pezzi di vetro, di ferro, capelli, ossa; talvolta anche oggettini di plastica, con la forma di testa di gatto, o di Icone, o di serpente. Sicuramente questi strani oggetti hanno un collegamento con la causa che ha determinato la possessione diabolica". 
Anche il sale esorcizzato giova per cacciare via i demoni e per la salute dell'anima e del corpo. 
Ma una sua proprietà specifica è quella di proteggere i luoghi dalle influenze o dalle presenze malefiche. In questi casi sono solito consigliare dì porre del sale esorcizzato sulla soglia di casa e nei quattro angoli della stanza o delle stanze che si ritengono infestate. 
Quel "mondo cattolico incredulo" riderà forse di fronte a queste asserite proprietà. Certo i sacramentali agiscono tanto più efficacemente quanto più c'è fede; senza questa restano spesso inefficaci. Il Vaticano II, e con le stesse parole il Diritto Canonico can. 1166, li definisce "segni sacri con cui, per una qualche imitazione dei sacramenti, vengono significati e ottenuti effetti soprattutto spirituali, per l'impetrazione della Chiesa". Chi li usa con fede ne vede effetti insperati. So dì molti mali, ribelli ai farmaci, che sono spariti solo perché l'interessato vi ha fatto sopra un segno di croce con olio esorcizzato. 
Per le case su cui parleremo a parte è pure efficace l'uso di bruciare incenso benedetto. 
L'incenso è sempre stato considerato, anche presso i popoli pagani, un antidoto contro gli spiriti maligni, oltre che un elemento di lode e adorazione alla divinità. L'uso liturgico di esso è stato ora assai ridotto, ma non cessa d'essere un elemento efficace di lode a Dio e di lotta al maligno. 
Il Rituale contiene anche una speciale benedizione sui vestiti. Molte volte ne abbiamo visto l'efficacia su persone colpite da presenze MALEFICHE.  Altre volte è stato un test per capire se in una persona c'erano o no presenze diaboliche. Anche questo è utile a sapersi. Molte volte noi esorcisti siamo interpellati da persone genitori, fidanzati... che hanno il dubbio che un loro congiunto sia colpito dal demonio, ma si tratta di un congiunto che non crede a queste cose, spesso è privo di ogni fede religiosa e comunque non è disposto a farsi benedire da un sacerdote. 
Come fare? Alle volte, dopo aver fatto benedire dei suoi vestiti, si è visto che, appena indossati, se li è strappati di dosso, non sopportandone il contatto. Ne abbiamo dato un esempio in precedenza. 
Un'altra prova può essere fatta con l'acqua benedetta. Ad esempio, una mamma che sospetta d'un figliolo o del marito, prepara per tutti la minestra fatta con acqua benedetta; o ne fa uso nel tè o nel caffè. Può accadere che la persona colpita trovi amaro, immangiabile quel cibo, anche senza rendersi conto del perché. 
Si noti però che questi test possono essere indicativi in caso positivo: ossia se una persona è sensibile al fatto che l'acqua sia o no benedetta potrebbe essere un sintomo di una presenza malefica. 
Ma non si può dire il contrario, ossia non si può dire che, se uno è insensibile a questi tipi di test, sia per questo da escludere in lui una presenza malefica. Il demonio cerca di tutto per non farsi scoprire. 
Anche durante gli esorcismi il demonio cerca di nascondersi; e il Rituale mette in guardia l'esorcista dalle finzioni diaboliche. Alle volte non risponde o da risposte sciocche, non attribuibili ad uno spirito intelligente, quale è il demonio. Altre volte finge di essere uscito dal corpo dell'ossesso e di aver cessato di dargli ogni disturbo, sperando così di sottrarre l'individuo alle benedizioni dell'esorcista. 
Altre volte pone i più vari impedimenti perché la persona non sia sottoposta agli esorcismi: può trattarsi di impedimenti fisici o, più spesso, psicologici, per cui la persona non va all'appuntamento con l'esorcista, se non ha qualcuno vicino che la costringa; altre volte finge i segni di una malattia, per lo più psichica, per confondere sulla realtà della sua presenza e far credere che si tratti di un male naturale; talvolta il paziente ha sogni o visioni in cui ha l'illusione che il Signore, la Madonna o un qualche santo lo abbia liberato, e così evita di andare all'appuntamento con l'esorcista, magari facendogli sapere di essere già libero. 
I sacramentali indicati, oltre all'aiuto specifico di ciascuno, servono anche ad allontanare almeno in parte i vari inganni del maligno. In questo campo gl'inganni sono all'ordine del giorno, e occorre tanto pregare per ottenere la grazia del discernimento. Segnalo, tra i casi più frequenti: chi ritiene di avere delle visioni, o delle voci interiori; chi si abbandona a un finto misticismo o chi si fa passare per "veggente". Spesso In questi casi, quando non si tratta di malattie psichiche, c'è l'inganno del demonio. 
Chiudo questo capitolo con un fatto riguardante l'acqua benedetta. P. Candido stava esorcizzando un indemoniato. Il sagrestano gli si è avvicinato col secchiello dell'acqua e l'aspersorio. 
Subito il demonio si e rivolto a lui: "Con quell'acqua lavaci il tuo muso!". Solo allora il sagrestano si è ricordato che aveva riempito il secchiello al rubinetto, ma si era dimenticato  di far benedire l'acqua.  
Il nuovo Benedizionale, obbligatorio dall'll aprile 193, ha cambiato le formule, ma certamente non ne ha diminuito gli eftti, anche se non vengono più ricordati esplicitamente. 

Don Gabriele Amorth

La nube della non-conoscenza



Breve esortazione all’umiltà e al lavoro


Ora alza gli occhi, miserabile creatura, e guarda la tua situazione. Che cosa sei tu, e che cosa hai mai fatto per meritare di essere chiamato a tanto da nostro Signore? Com’è spregevole quel cuore che, addormentato nella pigrizia, non si desta alle sollecitazioni del suo amore e alla voce della sua chiamata.
A questo punto, o miserabile, devi stare ben attento al tuo nemico. Non devi ritenerti affatto più santo o migliore per la semplice ragione che sei stato chiamato alla dignità della vita solitaria. Al contrario, sei ancor più disgraziato e maledetto se non ti impegni al massimo a vivere in conformità alla tua vocazione, aiutato come sei dalla grazia e dalla direzione spirituale. E dovresti essere tanto più umile e affettuoso verso il tuo sposo spirituale, se pensi che Lui, Dio onnipotente, Re dei re, e Signore dei signori, si è abbassato umilmente fino al tuo livello e, tra tutte le pecore del suo gregge, ha scelto per sua grazia proprio te, perché tu fossi uno dei suoi intimi. Come se non bastasse, ti ha posto in ricchi pascoli e lì ti nutre con la dolcezza del suo amore, come pegno della tua eredità nel regno dei cieli.
All’opera dunque, e senza indugio, te ne prego. Guarda avanti, ora, e lascia perdere ciò che ti sta dietro. Bada a quel che ancora ti manca, e non a quel che hai già; è questa la via più breve per acquistare e mantenere l’umiltà. Tutta la tua vita, d’ora in poi, deve essere presa da un unico desiderio, se vuoi veramente progredire nella perfezione. E questo desiderio deve venire dal profondo della tua volontà ed è opera della mano di Dio onnipotente, sempre se c’è il tuo consenso.
Ma c’è una cosa che voglio dirti: egli è un amante geloso e non sopporta rivali; né accetta di agire sulla tua volontà se non è lui solo ad avere a che fare con te. Non chiede aiuto, cerca solo te. Vuole soltanto che tu gli presti attenzione e gli lasci fare a modo suo. Tocca a te, però, difendere la tua porta e le tue finestre dagli attacchi delle mosche e dei nemici. Se vuoi veramente far questo, basta che tu insista umilmente con Dio nella preghiera ed egli verrà presto in tuo aiuto. Insisti, dunque: fa’ vedere quali sono le tue disposizioni! Dio è prontissimo e ti sta aspettando.
Ma che cosa devo fare, dirai, e come insistere?

L’ITALIA



negli Scritti di Luisa Piccarreta  


Dal Volume 10 - Settembre 6, 1911
(…)
Qualche altra cosetta non la ricordo bene.  Onde questa mattina trovandomi fuori di me stessa, mi son trovato il Bambino Gesù nelle mie braccia, che piangeva forte, forte, perché sentiva dire che lo volevano cacciare dall’Italia.  Prendemmo la via per la Francia, e non lo volevano ricevere, e il mio sempre amabile Gesù, piangendo diceva: “Tutti Mi cacciano, nessuno Mi vuole, ed Io, costretto da loro stessi, li flagellerò”.
In questo mentre, vedevo strade piene di pietre, fuoco, con gran danno di città.
“Hai visto?  Ritiriamoci figlia mia, ritiriamoci”.
E così ci siamo ritirati nel letto, ed è scomparso.  Onde dopo altri giorni, pregandolo che Si placasse per i tanti flagelli che si sentono, mi ha detto:  “Figlia mia, Mi trattano da cane, ed Io li farò tra loro uccidere da cani”.
Oh, Dio, che crepacuore!  Placatevi, o Signore, placatevi!


SPIRITO SANTO



Vieni, o Sole della Divinità, e fa che nel Cristianesimo si risvegli l'amore e lo zelo per le cattoliche dottrine e per la divina Parola, ed ogni Cristiano faccia tesoro della tua Scienza e ti onori con una santa vita. 

Camminate per un futuro di disprezzo ai dogmi e ci sarà grande confusione ovunque.



Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, a Pescara / Italia, trasmesso il 19/03/2019

Cari figli, sono la vostra Madre Addolorata e soffro per quello che viene per voi. Camminate per un futuro di disprezzo ai dogmi e ci sarà grande confusione ovunque. Sappiate tutti voi che Mio Figlio Gesù è presente nell'Eucaristia in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Come già dissi nel passato: Questa è una verità non negoziabile. Nel passato gli uomini perversi agivano negando la risurrezione di Mio Figlio Gesù. I perversi del vostro tempo negheranno grandi verità di fede e attireranno un gran numero di persone all'abisso spirituale. State attenti. Non vi allontanate dalla verità. Qualunque cosa accada, rimanete con Gesù e ascoltate il vero Magistero della Sua Chiesa. Rimanete fermi nel cammino che vi ho indicato. Voi non siete soli. Il Mio Gesù sarà con voi Non dimenticatevi: nelle mani il Santo Rosario e la Sacra Scrittura; Nel cuore, l'amore alla verità. Non perdetevi d'animo. Io sono la vostra Madre e mai vi abbandonerò. Avanti senza paura. Io pregherò il Mio Gesù per voi. Un fatto tenebroso avverrà nella Chiesa di questa terra. Non perdete la vostra fede. Piegate le vostre ginocchia in preghiera e tutto andrà bene per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

martedì 19 marzo 2019

Supplica a San Giuseppe per chiedere una grazia



Glorioso San Giuseppe, guarda a noi prostrati alla tua presenza, con il cuore pieno di gioia perché ci annoveriamo, sebbene indegni, nel numero dei tuoi devoti. Desideriamo oggi in un modo speciale, mostrarti la gratitudine che riempie le nostre anime per i favori e le grazie così segnalate che continuamente riceviamo da Te.

Grazie, amato San Giuseppe, per i così immensi benefici che ci hai dispensato e costantemente ci dispensi. Grazie per tutto il bene ricevuto e per la soddisfazione di questo giorno felice, poiché io sono il padre (o..madre–figlio-a) di questa famiglia che desidera essere consacrata a Te in modo particolare. Occupati, o glorioso Patriarca, di tutte le nostre necessità e delle responsabilità della famiglia.

Tutto, assolutamente tutto, noi affidiamo a Te. Animati dalle tantissime attenzioni ricevute, e pensando a quello che diceva la nostra Madre Santa Teresa di Gesù, che sempre mentre visse le ottenesti la grazia che in questo giorno ti supplicava, noi osiamo fiduciosamente pregarti, di trasformare i nostri cuori in vulcani ardenti di vero amore.
Che tutto quanto ad essi si avvicina, o con essi in qualche modo si relaziona, rimanga infiammato da questo rogo immenso che è il Cuore Divino di Gesù. Ottienici la grazia immensa di vivere e morire d’amore.
Donaci la purezza, l’umiltà del cuore e la castità del corpo. Infine, Tu che conosci meglio di noi stessi le nostre necessità e le nostre responsabilità, occupati di esse e accoglile sotto il tuo patrocinio.
Aumenta il nostro amore e la nostra devozione alla Santissima Vergine e conducici per mezzo di Lei a Gesù, perché così avanziamo sicuri per il cammino che ci porta alla felice eternità. Amen.

Prepara il mio cuore, Signore



Prepara il mio cuore, Signore,
a sentire la Tua Parola.
Te ne prego, Signore d’Amore,
Signore di Misericordia,
nel Tuo grande Amore, rispondimi,
Dio, illuminami,
e rianimami con la Tua Luce!
Amen.

Il flagello di questa generazione si chiama Razionalismo e il Razionalismo è Mortale



Gesù:
il flagello di questa generazione si chiama Razionalismo e il Razionalismo è Mortale; il Razionalismo proviene dal Principe delle Tenebre e tutti quelli che vivono nelle Tenebre hanno tra le altre anche questa malattia; ma tutto quello che viene da Me viene dalla Luce, e quando Io discendo verso le Mie anime scelte per illuminare, tramite esse, questo mondo oscuro nel quale vivete, la Mia Luce disturba tutti coloro le cui azioni sono cattive; la Mia Luce li disturba talmente che sono pronti ad uccidere, perché la loro malvagità è allo scoperto e la loro nudità è in vista a tutti; la loro reazione non differisce molto da quella di Adamo ed Eva quando cercarono di fuggire e di nascondersi a Me;

sì, Mia fanciulla di luce, tu Mi appartieni ed è per questo che l’Oscurità è il tuo nemico e persecutore; la discendenza dell’Oscurità perseguiterà sempre la Mia discendenza; la Mia Luce li disturba; l’Ora della Luce sulle vostre nazioni terrorizza quella gente, poiché passano la loro intera vita, a concepire la malvagità e a generare il razionalismo; l’Ora della Luce è un incessante tormento per queste anime oscure che riposano nelle tombe, ma Io farò risplendere su di esse la Mia Luce; la Mia Luce trafiggerà queste Tenebre e coi Miei Caldi Raggi farò rivivere ogni cosa che giaceva abbandonata; l’Oscurità non spanderà più la sua ombra sulle nazioni; la Mia Luce farà fiorire i loro teneri germogli ed i Miei Raggi schiuderanno i loro fiori, ed i rami della terra rinverdiranno;

29 Settembre, 1989

SAN PIO DI PIETRELCINA



Maria infiori e profumi la tua anima di sempre nuove virtù e ponga la sua mano materna sul tuo capo. Tieniti sempre più stretta alla mamma celeste, perché essa è il mare attraverso cui si raggiungono i lidi degli splendori eterni nel regno dell'aurora ( FM, 167, 165 ).