mercoledì 5 maggio 2021

Perché i cambiamenti nella natura sono il segno di Dio che purifica la terra

 


La purificazione del mondo per fare la sua Divina Volontà.

In diversi video abbiamo detto che una purificazione sta arrivando sulla terra, dopo di che verrà un'era di pace nel mondo.

Questa purificazione può o non può essere indolore, a seconda di quanti accettano la volontà divina nelle loro vite.

Se oggi vivessimo tutti secondo la volontà divina di Dio, non sarebbe necessaria alcuna purificazione, e avremmo già una moltiplicazione delle grazie da Lui donate.

Ma poiché molti non riconoscono Dio e lo disprezzano, allora la purificazione verrà dalla mano della giustizia di Dio, cioè la applicherà invece di accettare pacificamente la sua volontà divina.

Qui parleremo del piano che Dio ha per stabilire il Suo regno sulla terra, anche prima di vivere la vita eterna, e di cosa sarebbe stato fatto nella nostra finestra temporale.

Verso la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, Gesù Cristo dettò a Luisa Piccarreta una serie di insegnamenti su ciò che sarebbe venuto al mondo.

Luisa Piccarreta era una donna umile, che aveva appena terminato il primo anno di scuola eppure scriveva 36 volumi con gli insegnamenti di Gesù, non avrebbe potuto inventarli.

Inoltre, è rimasto 64 anni senza mangiare, nutrendosi solo della Santa Eucaristia.

E dall'età di 22 anni fino alla sua morte all'età di 82 anni, rimase a letto con una strana malattia, che non gli fu mai diagnosticata. 

Nostro Signore gli disse che il regno di Dio verrà sulla terra, come richiesto nella preghiera del Padre Nostro: "Venga il tuo regno". 

Questa è l'era della pace, come è scritto nella Bibbia, nel libro dell'Apocalisse e come la Madonna ha promesso a Fatima. 

È il momento della completa gioia e pace che il mondo sperimenterà quando il male sarà finito.

Nello specifico, gli disse nel 1919 che dal peccato di Adamo, per 6.000 anni, aveva un piano: riportare tutti gli esseri umani alla felicità di vivere nella Sua volontà.

Ha spiegato concretamente,

«Voglio mostrarvi l'ordine della mia provvidenza: con ogni corso di duemila anni ho rinnovato il mondo. 

Dopo i primi duemila anni, l'ho rinnovato con l'alluvione. 

Dopo i secondi duemila anni, i buoni e i santi vissero dei frutti della Mia umanità, ea volte godettero anche del godimento della Mia divinità. 

Siamo ormai alla fine dei terzi duemila anni e ci sarà un terzo rinnovamento. Questa è la ragione di tutta questa confusione ".

In altre parole, la confusione che regna nel mondo è una conseguenza del terzo rinnovamento del mondo che culminerà nel tempo della pace.

Gesù gli disse che era stanco delle offese dell'umanità e vuole che gli esseri umani lo sentano. 

Perché troppo spesso gli esseri umani non prendono le decisioni giuste.

E poi spiega che il disordine che esiste nella società è perché la sua volontà non regna lì.

E dice a Luisa: "Le loro anime sono come case disordinate: tutto è sottosopra".

E avverte che questo accade ovunque, ma ancor di più nel clero e in coloro che si definiscono cattolici.

E che sebbene viva in ognuno di loro, non interviene principalmente nelle loro opere.

È per questo motivo che Dio ora sta usando la natura per avvertirci. Ecco perché i disastri stanno aumentando.

Ha spiegato a Luisa che permette ai disastri che accadono di svegliarci, rendendoci consapevoli dell'immensità del suo amore.

E gli dice che è la volontà divina che controlla tutto, quella che consente alluvioni, incendi, tornado e così via.

E pronuncia qualcosa di simile a quello che anni dopo avrebbe detto a santa Faustina Kowalska, che se le anime non vogliono sapere niente per amore, lo sapranno per giustizia.

E quindi offre due modi, che la persona accetti la sua volontà nella sua vita, o che quelle creature che non vogliono riconoscerla sentano la voce della sua giustizia.

E lo afferma 

«Bisognerà muovere la terra, il cielo, il mare, l'aria, il vento, l'acqua e il fuoco, fare tutto il possibile per rinnovare la faccia della terra e portare il nuovo ordine del regno del Mio divino sarà tra le creature ».

Quindi il rinnovamento della vita sulla terra avverrà in mezzo a fenomeni naturali che culmineranno nell'istituzione della Sua volontà divina sulla Terra come in cielo.

Pertanto, non potremmo considerare che i fenomeni causati dal cambiamento climatico, ad esempio, possono essere risolti con l'ecologia, un mondo con energia verde o rimuovendo le mucche come vuole Bill Gates, perché i fenomeni naturali stanno accadendo perché Dio è in procinto di cambiare il terra, eliminando il peccato.

Dice concretamente,

«Non ti stupire che un bene così grande, che sto preparando e che voglio dare, sia preceduto da tante piaghe».

Dice che quando si alza un vento potente che purificherà l'aria malsana della volontà umana e laverà via tutte le cose tristi di questa epoca, allora ci travolgerà con le sue grazie e il suo amore.

In modo tale che l'era della pace suppone una presenza spirituale di Dio che ci dona più grazie.

Con il regno della sua volontà tutto si rinnoverà nella creazione; le cose torneranno al loro stato originale, prima del peccato originale di Adamo ed Eva, dove regnava la felicità.

Questo non è un desiderio di Dio, ma un decreto pianificato dall'inizio, che conferma che l'era della pace trionferà sulla terra.

Dice,

«Questa volta in cui il male regna finisce; presto l'amore regnerà nei cuori di tutti coloro che saranno sulla terra. 

Il tempo dell'amore si sta avvicinando rapidamente, ma devono accadere determinati eventi affinché i nostri frutti d'amore arrivino a noi. Il noi è la Santissima Trinità. 

Questa purificazione, quando il mondo si rinnoverà, sembra che il nostro tempo storico accadrà.

Ecco perché le rivelazioni che Gesù Cristo fece a Luisa Picarreta sono così importanti. 

Tanto che Gesù disse a Luisa che Dio ha fatto 3 fiat, una parola che significa lascia che sia fatto.

Il primo fiat è la volontà di Dio al momento della creazione, quando Dio ha detto che sia fatto e ha creato tutto ciò che esiste. 

Il secondo fiat fu pronunciato al momento della redenzione, quando Gesù venne sulla terra.

E il terzo fiat è l'atto di santificazione che avrà luogo nel nostro tempo presente.

Quando dopo la purificazione le persone fanno la volontà di Dio.

Questo terzo decreto è il tempo dell'arrivo del regno di Dio sulla terra, a immagine di ciò che accade in cielo, come dice il Padre Nostro: "Sia fatta la tua volontà come in cielo così come in terra".

E cosa sarà purificato e come sarà fatto in ciascuno?

Nel nostro tempo la volontà dell'uomo sarà purificata.

Non vivrà più secondo la volontà umana, ma nella volontà di Dio.

E così dice a Luisa che possiamo sperimentare la completa felicità sulla terra e tutto sarà gioia.

Questa purificazione è già iniziata, alcuni vivono già nella Divina Volontà.

E come vieni coinvolto?

Dobbiamo lasciare tutto alle spalle perché Gesù viva in noi. 

Sta diventando sempre più Gesù. 

Svuotiamoci per lasciare che Gesù viva in noi. 

Vivere nella volontà divina è l'opposto del peccato perché per definizione il peccato è l'opposto della volontà di Dio.

Al punto che Nostro Signore disse a Luisa che "opporsi alla volontà divina, anche nelle più piccole cose, è come diventare un nemico di Dio".

Ecco perché vivere nella volontà divina fa sparire passioni, cattive inclinazioni e debolezze.

Nostro Signore gli ha fatto una promessa molto forte, ha detto che le anime che vivono continuamente nella volontà divina, dopo la loro morte vanno direttamente in paradiso.

E che coloro che si donano completamente a Lui non saranno toccati dalle fiamme del Purgatorio.

In definitiva, la purificazione del mondo e l'era della pace sulla terra dipendono da ogni essere umano che fa la volontà divina sulla Terra. 

Non è altro che una purificazione dalla somma della purificazione che ogni essere umano fa.

succede in ognuno, se diamo il nostro sì a Dio, ogni giorno, ogni momento.

Se diciamo a Dio "tutto quello che fai, io lo faccio con te"

E da quel momento partecipiamo al potere di Dio e attiriamo la protezione divina per noi stessi e la nostra famiglia.

Diventare un punto luce nel mondo, che già vive come se fosse nella vita eterna e non nel tempo.

Fori della Vergine Maria.

Non arrendetevi, miei piccoli, anche nei momenti difficili che verranno sulla vostra strada, ricordatevi che non vi chiederò mai più di quanto possiate sopportare e risolvere nell'Amore e nella Saggezza Divina.

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a JV


Rosario del mattino - Messaggio UNICO

Secondo mistero. Il nostro Signore Gesù Cristo parla.


Figlioli, le Scritture dicono che dovete essere miti come colombe perché Satana è molto astuto e può portarvi in confusione. Quando dico di essere miti come colombe, intendo dire di essere obbedienti a Me, alla Mia Voce come Pastore, alla Mia Voce come Padre, alla Mia Voce come Redentore, alla Mia Voce come vostro Salvatore. Essendo miti come colombe, state seguendo la Saggezza Divina, e la Saggezza Divina sarà sempre molto superiore all'astuzia di satana, e così dicono le Scritture, gli uomini sono astuti e possono fare cose di comodo per gli esseri umani, sono anche più astuti degli stessi Angeli, ma quell'astuzia è inutile per il Regno dei Cieli, perché quell'astuzia servirà sempre a disattivare la bontà dei buoni, ad approfittare di loro e, in questo modo, quell'astuzia va ovviamente contro l'Amore.

Miei piccoli, quando una persona è gentile, è disponibile, si lascia trasportare da ciò che vi ho insegnato; quella persona è molto più avanti per vincere il Regno dei Cieli perché cerca sempre il bene di suo fratello, perché non cerca il proprio bene. Questo è ciò che vi ho insegnato durante la Mia vita sulla terra.

La mia vita è stata di servizio, di aiuto a tutti coloro che, in quel tempo e nel futuro, si avvicinavano alla mia bontà, si avvicinavano alla mia saggezza, si avvicinavano al mio amore. In nessun momento le Scritture parlano di Me che uso le mie capacità divine per approfittare degli esseri umani; ho preferito sopportare le derisioni, gli attacchi, anche degli scribi, dei farisei, dei dotti di quel tempo, piuttosto che attaccarli, e inoltre, ho sempre usato l'amore, la saggezza, piuttosto che la mia supremazia su di loro, che era evidente. A quel tempo, per loro ero un normale essere umano, ma mostravo loro la Mia Divinità con i Miracoli che facevo, affinché una persona con saggezza, con intelligenza, sapesse capire che la Mia Persona non era più quella di un essere umano, che c'era qualcosa di più in Me e che più tardi l'ho mostrato davanti agli uomini.

Io, il Messia, il Dio atteso, ero già venuto ed ero già tra gli uomini, ma quando non c'è umiltà, miei piccoli, l'uomo non sa riconoscere i segni divini. Quando usate la vostra intelligenza, la vostra astuzia umana, che spesso è sostenuta da Satana, non potete trovare ciò che io, come vostro Dio, voglio dirvi. Non sapete come gestire la vostra vita verso lo spirituale quando cercate solo il materiale e di divertirvi qui nel mondo.

Certamente, l'astuzia di satana supera la vostra intelligenza umana, ma quando siete vicini a Me e vivete sotto la Mia Saggezza Divina, potete facilmente accorgervi quando siete ingannati dall'astuto, da satana, ma non tutti gli uomini possono riconoscere le menzogne di satana e la sua presenza tra di voi perché non cercano Me, perché non vogliono crescere spiritualmente, perché vivono solo per il mondo e per i loro propri interessi. Non c'è fratellanza, non c'è aiuto agli altri, o ci può essere un apparente aiuto agli altri, ma sempre in attesa di vedere come approfitteranno di quel presunto aiuto.

Vi ho insegnato che quando date, non aspettatevi dagli altri, io vi ripagherò nel Regno dei Cieli e la vostra paga sarà molto più alta di quella che può darvi la persona che avete aiutato qui sulla Terra. Date e riceverete, miei piccoli, questa è la regola che vi ho insegnato, ed è così che andrete a diffondere il mio Amore e la mia Saggezza agli uomini, dando, dando e sempre con un sostegno spirituale, affinché vedano voi in Me, Me in voi, uniti.

Amate, amate i vostri fratelli come io vi amo e in questo modo smuoverete i cuori duri, i cuori difficili. E vi dico questo, miei piccoli, a causa dei tempi a venire, dove l'astuzia di satana muoverà i cuori per attaccare tutti coloro che sono come colombe, che cercano la pace, che cercano l'amore, che cercano Me, il vostro Dio, che desiderano la loro perfezione spirituale e che sarà sempre manifestata attraverso atti umani.

Non mollate, miei piccoli, anche nei momenti difficili che verranno sulla vostra strada, ricordatevi che non vi chiederò mai più di quanto possiate sopportare e risolvere nell'Amore e nella Saggezza Divina.

Vivete dunque, miei piccoli, cercando Me, che Io sia il vostro sostegno in ogni momento, non affidatevi alla saggezza umana perché facilmente sbaglierete. Vi ho detto che siete circondati da molte menzogne ed è per questo che dovete sempre agire sotto la protezione di Me, il vostro Dio.

Amate come io vi amo, dando, dando tutto quello che potete, sia per quanto riguarda la vostra persona che per quello che avete in cose materiali, perché io vi ripagherò al centuplo. Ciò che è qui sulla terra passerà, ma ciò che fai con il tuo cuore durerà per sempre. Amate come io vi amo e il vostro nome sarà scritto nel Libro Eterno, e come io vi amo, amate i vostri fratelli.

Vi benedico, Miei piccoli, ricevete il Mio Spirito Santo perché vi guidi in tutti i momenti che verranno e perché vi guidi sulla via del Bene, una via di Saggezza e, soprattutto, tutto avvolto in un grande Amore.

Grazie, miei piccoli.

Il “nuovo” Terzo Segreto

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


D. Il “commento teologico” del Cardinale Ratzinger 

i) La sceneggiata dell’introduzione

Già nella seconda riga di questo Commento (MDF, pag. 32)  possiamo leggere  che il “cosiddetto terzo ‘segreto’ di Fatima” viene  “qui pubblicato nella sua interezza”. Questa falsità viene ripetuta  anche altrove (MDF, pag. 39). L’articolo già citato di Andrew Cesanek  ci fornisce prove sufficienti per smascherare quest’affermazione come  falsa (vedi capitolo 13). Affronteremo questo inganno alla conclusione  del capitolo.

La successiva affermazione è quanto meno cinica: 

Nessun grande mistero viene svelato; il velo del futuro non  viene squarciato. Vediamo la Chiesa dei martiri del secolo ora  trascorso rappresentata mediante una scena descritta con un  linguaggio simbolico di difficile decifrazione.301

Se non contiene alcun grande mistero, perché mai la Madonna si  sarebbe preoccupata di renderlo segreto? Forse – come vedremo – il  futuro viene svelato nell’altra parte del Terzo Segreto che ci è stata  evidentemente celata, quella che contiene le parole della Madonna che  seguono la frase “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede  ecc.” Ad ogni modo, ci sembra francamente assurdo pretendere che  la visione di soldati che colpiscono a morte il Papa sia semplicemente  un simbolo del passato, sopratutto alla luce dei messaggi così chiari e  precisi del resto del Messaggio di Fatima.

A confronto con la maggior parte delle profezie – pensiamo alle  difficoltà d’interpretazione dell’Apocalisse – i segreti di Fatima sono  piuttosto chiari e vanno dritti al punto; perché il Terzo Segreto sarebbe  “simbolico e di difficile decifrazione”? Perché il Ventesimo Secolo  terminerebbe nel 1999?

Nel 1900, il Kaiser tedesco Guglielmo II decretò che quello era  l’anno d’inizio del Ventesimo secolo, una cosa matematicamente  impossibile. A quanto pare le opinioni matematiche, così come quelle  teologiche, dell’ex Cardinale Ratzinger sono soggette più all’autorità  che non alla verità. E nel dire questo non vogliamo entrare in “facili  polemiche” sul suo rimarchevole cambiamento di opinione avvenuto  tra il 1984 ed il 2000. Nel 1984, infatti, mentre discuteva del contenuto  del Terzo Segreto, il Cardinale Ratzinger parlò degli “ultimi tempi” e  delle “profezie religiose”, dicendo:

... ma i contenuti di quel ”Terzo segreto” corrispondono  all’annuncio della Scrittura e sono ribaditi da molte altre  apparizioni Mariane, a cominciare da quella stessa di Fatima, nei suoi contenuti noti.302

Quest’affermazione del Cardinale Ratzinger, rilasciata nel 1984, è  in aperta contraddizione con la sua interpretazione del Terzo Segreto  contenuta nel MDF. Padre Paul Kramer303 ricorda che i più importanti  messaggi delle altre apparizioni Mariane hanno tutti dei contenuti  piuttosto spaventosi, e certamente – almeno in parte di quelle profezie  – predicono eventi che devono ancora avverarsi.

Ci troviamo ancora una volta di fronte allo stesso tipo di affermazioni  che sono in genere contenute nel MDF e che trivializzano il significato  del Terzo Segreto, fino a ridurlo ad un’insignificante profezia di un fallito  attentato alla vita del Santo Padre. È legittimo definire “insignificante” la  profezia di un fallito attentato alla vita di un Pontefice? Sì! Lo abbiamo  detto, ed è la verità: questo attentato è fallito, ma anche se avesse avuto  successo ed avesse effettivamente comportato la morte di un Pontefice,  tutto questo non avrebbe avuto niente a che vedere col Terzo Segreto.  Come si dice a Roma, “morto un Papa, se ne fa un’altro”.

Un altro punto da esaminare è perché in Vaticano nessuno si sia  degnato di ipotizzare che il Terzo Segreto potesse riguardare la morte  prematura di Papa Giovanni Paolo I. Fu una figura così insignificante?  Nessun Papa lo è, ma Dio non conosceva il futuro – Egli conosce. Il tentato  omicidio ad una vita di un Papa non è “nessun grande mistero”, come  lo definisce il Cardinale Ratzinger, ma l’effettiva morte di un Papa – ed  anche piuttosto misteriosa – è stata convenientemente dimenticata. 

La profezia ed i commenti dei tre pastorelli non lasciano spazio a  dubbi: “il Santo Padre avrà molto da soffrire”. In mezzo a due guerre  mondiali e a qualcosa di assai peggiore – come vedremo – voler  aumentare l’importanza di un Papa fino a rendere la sua degenza di  pochi mesi all’ospedale come il centro focale del Terzo Segreto, rasenta  l’idolatria. Quello che ha sofferto il Papa all’ospedale Gemelli di Roma  è certamente qualcosa che non si augura a nessuno, tantomeno ad un  Papa; tuttavia, grazie all’odierna medicina, le sofferenze del Pontefice  di quei giorni non si possono nemmeno lontanamente paragonare a  quelle patite dai tanti sacerdoti torturati nei campi di concentramento  Nazisti – per non parlare del destino degli ancor più numerosi sacerdoti  e vescovi che rimasero all’interno della Cortina di Ferro. 

Ma più importante ancora, se il Terzo Segreto non è altro che  la profezia di un Papa che sopravvive ad un tentato omicidio, allora  perché nel 1984 il Cardinale Ratzinger aveva affermato che il Segreto  non sarebbe stato rivelato per evitare di “far scambiare la profezia  religiosa con il sensazionalismo”? Cosa c’era di così sensazionale in una  profezia che parlava unicamente di un tentato omicidio avvenuto tre  anni prima? Niente, ovviamente. La versione del Terzo Segreto, fornita  dall’ex Cardinale Ratzinger il 26 giugno 2000, è ciò che gli avvocati  chiamerebbero un “alibi costruito”. Il contenuto “sensazionale” di cui  parlava nel 1984 non era certo l’attentato del 1981.

Padre Paul Kramer

La battaglia continua 3

 


I FALSI E GLI ARBITRII IN LITURGIA

Diamo, qui, un breve accenno di questa “sovversione liturgica”. Il “Centro Nazionale di Pastorale Liturgica” di Francia ha ammesso il fallimento della “Riforma Liturgica”, nella diminuzione dei fedeli, nella perdita della fede, anche in molti preti, nei dogmi non più espressi con vigore e chiarezza, negli errori protestanti, che si sono diffusi rapidamente; nella noia che ormai provano i fedeli della “Nuova Liturgia”. Eppure, il Decreto Conciliare sulla Sacra Liturgia, “Sacrosanctum Concilium” non aveva, certo, intenzione di gettare in pattumiera tutto il glorioso passato liturgico, che aveva alimentato la fede di tante generazioni di cristiani. L’attuale sfacelo fu fatto dai liturgisti con le loro insensate innovazioni! Benché il Vaticano II abbia voluto il rispetto e la conservazione del latino, in breve tempo, invece, per disposizione del “Consilium” e delle “Conferenze Nazionali” (ritenu te, ormai, superiori allo stesso Concilio!) il latino fu eliminato, sepolto, definitivamente! Così, riforma chiamò riforma. Difatti, si fece la riforma del “Kalendarium”, poi, quella del “Proprium” della Messa, poi si ridusse al lumicino il “Sanctorale” (con grandi risate dei Protestanti!). Mentendo, si disse che si sarebbero solo “ridotte” le Messe in onore dei Santi, e invece furono abolite del tutto, volendo sempre e solo la “Messa de feria”. In seguito, si annunciò la riforma del “Breviario”, mentre per il “Rituale” s’era già fatto prima. Il tutto fu come una specie di “moto perpetuo” che nessuno scienziato sarebbe riuscito a realizzare! Eppure, il Vaticano II non aveva legittimato affatto la manomissione del patrimonio liturgico. Infatti, nei suoi documenti ufficiali, aveva dichiarato che «la Santa Madre-Chiesa intende conservare gelosamente detto patrimonio e conferirgli nuovo vigore»1. E allora, come mai tanti Vescovi hanno permesso, autorizzato, dato facoltà per introdurre nuovi riti, quando il Vaticano II stesso aveva dichiarato che “a nessuno, anche se sacerdote, è lecito aggiungere, togliere o mutare, a proprio beneplacito, alcunché nella Liturgia»?2 Si è persino stupidamente sostenuto che vi possono essere più Messe, e che ciascuno può scegliersi la sua. Questo è falso, perché la Santa Messa è una sola: una e cattolica. In essa, Sacerdote e Vittima, è solo Cristo. Non possono, perciò, esservi Messe diverse, celebrate con riti e formule diverse. Certo, ci sono sempre state “Messe particolari” (ad esempio, per i “Fanciulli cattolici”, Associazioni varie, ecc…) ma mai, però, fu permesso di mutare testi, riti, musiche, come si fa purtroppo, oggi, per le così dette “Messe dei giovani”, sostituendo le musiche classiche, sacre, con altre forme musica li (?) più moderne, nonostante che il Vaticano II avesse dichiarato che «la tradizionale musica della Chiesa universale costituisce un tesoro di inestimabile valore e che deve essere, perciò, conservato e incrementato con somma cura»3. Nessuno penserebbe di distruggere San Pietro, il duomo di Milano o di Orvieto, testimonianze di altissima civiltà, come anche il patrimonio artistico della musica. Oggi, invece, si son fusi i termini di “musica moderna” in quello di “musica leggera”. Sì, anche in passato ci fu un periodo di musica leggera (madrigali, canzonette popolari secentesche, can-can, valzer, fox-trott, ecc..), ma mai furono inseriti nella Liturgia. È da ignoranti, quindi, dire che ogni musica, inserita nella Liturgia, diventa “sacra”! La Chiesa, prima di ammettere una musica nella Liturgia, l’ha sempre vagliata, escludendo ogni profanità di forma e di strumenti, né volle mai la “qualità artistica” e la “universalità”4. Qualche Vescovo sempliciotto ha accettato il giudizio di chi ha detto che la “Messa dei giovani” fa correre più gente in chiesa; già! se poi la “Messa” si dovesse trasformare in un parco di divertimenti, l’afflusso sarebbe ancora maggiore! È pure falso, poi, dire che fu il Vaticano II a stabilire che i fedeli ricevano la “santa Comunione” in piedi, contro la Rivelazione che vuole venga ricevuta in ginocchio, perché è doverosa adorazione alla “Presenza Reale”. San Paolo (Filippesi 3,10) lo afferma: «Nel nome di Gesù, ogni ginocchio si pieghi, in cielo, in terra , negli abissi». L’istruzione “Memoriale Domini” (29 maggio 1969) dichiarò: «Il “modo tradizionale” di ricevere la Santa Comunione deve essere conservato, non solo perché si fonda su di una Tradizione plurisecolare, ma, soprattutto, perché esprime il rispetto dei fedeli verso l’Eucarestia (art. 5)». Certo, la “Riforma Liturgica” non è un fatto irreversibile. La storia della Chiesa ci mostra che furono reversibili anche le altre situazioni ben più gravi; ad esempio, l’eresia ariana, che vide la lotta, per più di un quarantennio, di quel gigante della ortodossia, quale fu Sant’Atanasio, fu reversibile. Anche l’eresia monotelita, favorita persino da un Papa, Onorio I, divenne pure reversibile, pur dopo 50 anni dal Concilio Costantinopolitano III, con la condanna di Papa S. Leone II. Persino il concubinato dei preti fu reversibile, perché lo Spirito Santo torna sempre a soccorrere, presto o tardi, la Chiesa! Quindi, sostenere la “Riforma Litutgica” è irreversibile, costituisce una sfida al “non praevalebunt” delle “portae Inferi”, che Cristo ha garantito alla sua Chiesa contro ogni forma di errore e di eresie. Lo stesso, quindi, avverrà anche per questa “Riforma Liturgica”, un acervo di contraddizioni e di frodi, sia nel testo conciliare della “Costituzione Liturgica”, sia nelle “Instructiones”, dovranno sparire dalla scena, come vergogna per tutti coloro che hanno fatto questo grave oltraggio alla Chiesa di Cristo!

sac. dott. Luigi Villa 

 


A GESÙ NELL’ EUCARISTIA

 


Luisa Piccarreta

Nel pregare 

Gesù, Ti amo. Vieni, Divina Volontà, a pregare in me e poi offri questa preghiera a Te come  mia, per soddisfare alle preghiere di tutti e per dare al Padre la gloria che dovrebbero dargli tutte le creature. 


Rassegna delle proprie pene e miserie spirituali nella Divina Volontà 

Mio Gesù, questa povera creatura non può stare senza venire continuamente a Te e, mentre  vengo, pare che io senta in me miserie, freddezze, tenebre e debolezze, ma le porto a Te per  farne rassegna; e Tu, o mio Gesù, guarda nelle pene che queste miserie mi apportano ciò che io  posso darti. Io ti presento le tenebre dell'anima, affinché mi dia in cambio la luce; le freddezze,  affinché le scambi in amore; le debolezze, affinché vi metta lo scambio della forza. Non sei Tu  forse geloso perché vuoi tutto per Te?  Ma sai, o Gesù, non mi basta fare lo scambio, ma voglio  riversare tutte le mie pene nella tua SS. Volontà, affinché s'innalzino verso il Cielo e glorifichino  Te divinamente, e poi si riversino su tutte le creature, affinché tutte le mie piccole pene portino  luce, fortezza e amore, e queste, o Gesù, formando dolce catena di amore tra il tuo Cuore e il  mio e tra tutte le creature, possano restar legate e avvinte nella dolce catena dell'Amore. Mio  Gesù, aprimi il cuore e chiuditi in esso, in modo da sentire più la tua Vita che la mia. A Te il  mio palpito fuso nel tuo, che sempre dice Ti amo. Ti amo. Mio Gesù, a Te il mio cuore; vieni,  aprilo e in esso chiudi il tuo Cuore,  affinché vi regni, domini, comandi. 

a cura di D. Pablo Martín 

Sono stato accusato di eresia e bestemmia quando ho camminato sulla terra.

 


PERSECUZIONI 


Io sono il Tuo Gesù che non ti lascia mai, non importa quanto tu soffra. Io sono l‟Alfa e l‟Omega, il Figlio di Dio fatto uomo e nato dall‟Immacolata Vergine Maria. 

Figlia Mia prediletta, sollevati da questa improvvisa esplosione di sofferenza e non dimenticare mai il numero di anime che nel frattempo stai salvando. 

I Miei figli devono subire la purificazione per far sì che le loro anime siano pulite in questo momento. 

Quindi devono abituarsi a questo. Molti dei Miei figli devono ancora essere purificati prima che abbia luogo l‟Avvertimento. Capiranno perché questo deve succedere per tempo, figlia Mia. 

Gli angeli sono con te tutto il tempo, come mai prima. Perché tu, figlia Mia, adesso attirerai il maggior numero di attacchi, come mai finora, a causa di questi messaggi. 

Ogni parola che pronuncio ora sarà fatta a brandelli. 

Ogni lezione e verità che provo ad impartire al mondo ora sarà messa in discussione e considerata blasfema. 

Anche la Mia Santa Parola, quando venne insegnata ai Miei discepoli mentre percorrevo la terra, fu criticata. 

Fui accusato di eresia, bestemmia e di condonare i peccatori, quando camminai in mezzo al Mio popolo. La Mia parola allora non fu accettata in molti ambienti e soprattutto tra i sacerdoti e i Farisei. 

Figlia Mia, quelle persone, i cui vanagloriosi insulti a causa della loro sedicente conoscenza delle scritture continuano ad attaccare questi messaggi, saranno i peggiori aggressori. Essi sosterranno con arroganza che la loro interpretazione imperfetta del Santo Vangelo è più importante della verità. 

Il loro orgoglio impedisce loro di riconoscere la Mia Voce quando viene impartita al mondo oggi. 

Non impegnarti mai con queste povere anime, figlia Mia, perché non sono nella luce. Purtroppo, credono di esserlo. Ricorda: chi guarda verso il basso e deride gli altri nel Mio Nome non rappresenta Me. 

Essi non mostrano amore, comprensione e umiltà. 

Questi attacchi sono montati per fermarti in questo lavoro e per creare nuovi dubbi nella tua mente. 

Prega per queste persone. Ignorale. Concentrati solo sulla Mia Voce e non permettere a quest‟opera sacra di essere colpita in questo modo. 

Satana sta lavorando attivamente all‟interno di queste anime e userà ogni forma di argomenti astuti per indebolire questi messaggi dalle Mie labbra. Lasciandoti coinvolgere o rispondendo a questi attacchi dai a Satana il potere che egli cerca. Ora va in pace. Continua a guardare avanti e rimani obbediente ai Miei desideri in ogni momento. 

Ricorda che Mi hai fatto dono del tuo libero arbitrio. PermettiMi, dunque, di guidarti. Abbi fiducia in Me completamente. 

Ti amo. 

Il Tuo Gesù. 

26 Dicembre 2011

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


3 agosto 1962 

Era venerdì. In mattinata c'erano state discordie in famiglia per un problema di abitazione. Questo fatto mi aveva tanto abbattuta. Da mezzogiorno fino alle ore tre del pomeriggio, come mi aveva chiesto il Signore Gesù, sono dovuta andare in preghiera per ottenere la riconciliazione. Ho potuto avviarmi a stento, tanto ero smarrita e la mia anima era troppo sconvolta dal ripetuto disaccordo familiare. La prima ora di preghiera è trascorsa con il riordinamento dei miei pensieri e sono riuscita appena a tranquillizzarmi. Ero talmente disorientata e depressa che non avevo potuto pregare nemmeno a voce ... Ho pensato alle sofferenze delle anime sacerdotali nel purgatorio decidendo di offrire per loro la Via Crucis; per la grande stanchezza sono stata tentata più volte di sospendere. Nel frattempo il Redentore ha parlato con tristezza così: "Io non ho interrotto la strada del dolore. Vieni, andiamo insieme, così sarà più facile per ambedue dividere a metà il peso della tristezza. Anche Io mi trascinavo con tanta difficoltà ed è per questo che obbligarono Simone il Cireneo ad aiutarmi. Ora aiutami pure tu!" Quando ho cominciato ad immedesimarmi in Lui ha detto: "Figliola mia, sono dispiaciuto nel vedere i tuoi sforzi, ma non bisogna pensare che ciò sia inutile! Benedico tanto la tua famiglia, la libero dal maligno che cerca di sconvolgere la pace della casa. Abbi fiducia soltanto in Me!" "Signore mio, è così grande il dissenso familiare che solo un miracolo può risolverlo". "Pensi che non possa fare il miracolo?" "Signore mio, io non sono degna di tanto". "Farò il miracolo benedicendovi e la questione che sembra ora insolvibile, potrà del tutto accomodarsi". 

Nel frattempo mi sono rivolta alla S. Vergine chiedendo di pregare il Suo Santo Figlio per noi. Appena finita la Via Crucis il Redentore mi ha promesso per la quarta volta: "Figliola mia, appianerò ogni difficoltà. Ti ripeto che, per la Fiamma d'Amore, non posso fare resistenza alla Madre nostra. Mi ha infatti pregato di non negare nulla e di distribuire le mie grazie a chiunque Lei affidi la Sua Fiamma d'Amore". Non so descrivere quanta grazia, forza e fiducia mi hanno dato le sue parole ... 


6 agosto 1962 

La mattina, durante la Santa Comunione e anche prima, il Signore mi ha parlato nuovamente con parole dolorose: "Nessun'anima che ho affidato ai miei sacerdoti dovrebbe perire. Questa parola "perire" procura un dolore immenso al Mio Cuore. Soffrirei di nuovo le pene della morte in croce per ogni anima, ma anche mille volte di più, purché non vi fossero dannati senza speranza. Impedisci che ciò avvenga con l'ardente desiderio di salvare le anime. Tu sai che il battesimo di acqua o di sangue o di desiderio è indispensabile per la salvezza delle anime. Dal Mio Cuore Santo sono sgorgati su di voi sangue ed acqua uniti all'immenso desiderio con i quali ho realizzato la vostra salvezza. Il desiderio è un mezzo meravigliosamente sensibile che anche l'uomo più debole possiede e che può adoperare per salvare le anime, purché unito con il Sangue sgorgato dal mio costato. Figliola mia, aumenta in te il desiderio con tutta la forza perché così potranno salvarsi tante anime". Quando il dolce Redentore ha detto che per Lui è atroce dolore la dannazione delle anime e mi ha fatto partecipe di questa sofferenza, ho sentito dolori così lancinanti che quasi stramazzavo. 

"Signore mio, Gesù mio, desidero con tutta la mia forza che le anime non periscano". 

Il dramma della fine dei tempi

 


XI CONCLUSIONE

( Undicesimo articolo febbraio 1886 )


Siamo giunti alla fine del nostro studio.

Nell'esaminare i loro destini futuri, ci siamo basati unicamente sulle profezie che formano una parte integrante della Scrittura divinamente ispirata.

La sostanza del nostro lavoro è stata tratta, dunque, dalle stesse fonti di cui si nutre la fede cattolica; e non pensiamo che ciò che abbiamo portato avanti riguardo all'Anticristo, all'apparizione di Enoch ed Elia, alla conversione degli ebrei, ai segni precursori del giudizio, possa essere negato senza imprudenza.

Dove possiamo aver sbagliato è nei commenti che abbiamo fatto su vari passaggi dell'Apocalisse, così come nel collegamento che abbiamo cercato di stabilire tra gli eventi citati sopra. Ma se abbiamo sbagliato, è stato nel seguire interpreti autorevoli, e più spesso i Padri della Chiesa.

Sbagliamo forse a vedere nello stato attuale del mondo i preludi della crisi finale descritta nei Libri Sacri? A noi non sembra così. L'apostasia iniziata nelle nazioni cristiane, la scomparsa della fede in tante anime battezzate, il piano satanico della guerra condotta contro la Chiesa, l'arrivo al potere delle sette massoniche, sono fenomeni di tale portata che non potremmo immaginarne altri più terribili.

Tuttavia, non vogliamo che il nostro pensiero sia distorto. L'epoca in cui viviamo è indecisa e tormentata. L'umanità è inquieta e vacillante. Accanto al male c'è il bene; accanto alla propaganda rivoluzionaria e satanica c'è un movimento di rinascita cattolica, manifestato da tante opere generose e sante imprese. Le due correnti diventano ogni giorno più chiare: quale delle due travolgerà l'umanità? Solo Dio lo sa, Lui che separa la luce e le tenebre, e segna i loro rispettivi posti 61.

D'altra parte, è certo che la carriera terrena della Chiesa è lungi dall'essere chiusa: anzi, forse non è mai stata così aperta. Nostro Signore ci ha fatto sapere che l'Ora, si può dire che il Vangelo è già stato predicato nel cuore dell'Africa, in Cina, in Tibet? Qualche rara luce non costituisce il giorno intero; qualche faro illuminato lungo le coste non scaccia la notte dalle terre profonde che si estendono dietro di loro.

Come condurrà la Chiesa questa gara, sotto quali auspici porterà alle nazioni che la ignorano, o che l'hanno ricevuta in modo insufficiente, la testimonianza promessa da Nostro Signore? Sarà in un periodo di relativa pace? Sarà nel pieno di una persecuzione religiosa? È possibile formulare ipotesi in entrambe le direzioni. La Chiesa si sta sviluppando in un modo che sconcerta tutte le previsioni umane; basta ricordare le meravigliose conquiste fatte contro l'infedeltà al culmine della crisi del protestantesimo.

Infatti, la più assoluta fiducia nelle magnifiche prospettive future della Chiesa non è affatto incompatibile con le nostre riflessioni e congetture sulla gravità della situazione attuale.

D'altra parte, nello stimare che stiamo assistendo ai preludi della crisi che porterà con sé la comparsa dell'Anticristo sulla scena mondiale, ci guardiamo bene dal voler precisare i tempi e i momenti, cosa che considereremmo una temerarietà ridicola. Permetteteci un confronto che spiegherà tutto il nostro pensiero.

Succede che un viaggiatore scopra, ad un certo punto del suo cammino, tutta una vasta distesa di un paese, delimitata all'orizzonte da montagne. Vede chiaramente le linee delle montagne lontane; ma non può valutare la distanza che le separa l'una dall'altra. Quando comincia ad attraversare questa distanza intermedia, trova burroni, colline, fiumi; e la meta sembra allontanarsi man mano che ci si avvicina.

Così è per noi, nella nostra umile comprensione, nei tempi attuali. Possiamo prevedere la crisi finale, osservando il piano satanico che sarà l'incoronazione suprema che si cova e si dispiega davanti ai nostri occhi. Ma, dal punto in cui siamo al momento attuale di questa crisi, quali sorprese ci aspettano!

Quanti restauri del bene sono sempre possibili! Quanti avanzamenti del male sono purtroppo anche possibili! Quante alternative nella lotta! Quante compensazioni per le perdite! Qui dobbiamo riconoscere, con Nostro Signore, che appartiene solo al Padre di organizzare i tempi e i momenti. "Non est vestrum nosse tempora vel momenta, quæ Pater posuit in sua potestate" 63. In questa incertezza, dominata dal pensiero della Provvidenza, cosa possiamo fare? Guarda e prega.

Vegliate e pregate, perché i tempi sono innegabilmente pericolosi, "instabunt tempora periculosa" 64; perché c'è un grande pericolo, in questo tempo di scandalo, di perdere la fede.

Vegliate e pregate, affinché la Chiesa possa svolgere la sua opera di luce, nonostante gli uomini delle tenebre.

Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione.

Vegliate e pregate in ogni momento, affinché possiamo essere trovati degni di fuggire da queste cose che avverranno in futuro, e di stare alla presenza del Figlio dell'uomo: "Vegliate, omni tempore orantes, ut digni habeamini fugere ista omnia quæ futura sunt, et stare ante Filium hominis" 65.


VITA PRIMA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI

 


DIMORA A RIVOTORTO E OSSERVANZA DELLA POVERTÀ

394 42. Il beato Francesco era solito raccogliersi con i suoi compagni in un luogo presso Assisi, detto Rivotorto, ed erano felici, quegli arditi dispregiatori delle case grandi e belle, di un tugurio abbandonato ove potevano trovare riparo dalle bufere, perché, al dire di un santo, c'è maggior speranza di salire più presto in cielo dalle baracche che dai palazzi.

Padre e figli se ne stavano così insieme, tra molti stenti e indigenze, non di raro privi anche del ristoro del pane, contenti di qualche rapa che andavano a mendicare per la pianura di Assisi. L'abitazione poi era tanto angusta, che a fatica vi potevano stare seduti o stesi a terra, tuttavia "non si udiva mormorazione né lamento; ognuno manteneva la sua giocondità di spirito e tutta la sua pazienza".

395 San Francesco ogni giorno, anzi di continuo esaminava diligentemente se stesso e i suoi, perché non restasse in loro nulla di mondano e fosse evitata qualsiasi negligenza. Con se stesso era particolarmente rigoroso e vigile, e se come avviene a tutti, lo assaliva qualche tentazione della carne, si immergeva d'inverno nel ghiaccio, finché il pericolo spirituale fosse scomparso. Gli altri, naturalmente, imitavano fervidamente questo suo mirabile esempio di penitenza.

396 43. Insegnava loro non solo a combattere i vizi e a mortificare gli stimoli del corpo, ma anche a conservare puri i sensi esterni, per i quali la morte entra nell'anima.

 Passando un giorno per quelle contrade con grande pompa e clamore l'imperatore Ottone, che si recava a ricevere "la corona della terra", il santissimo padre non volle neppure uscire dal suo tugurio, che era vicino alla via di transito, né permise che i suoi vi andassero, eccetto uno il quale doveva annunciare con fermezza all'imperatore che quella sua gloria sarebbe durata ben poco.

Siccome il glorioso Santo aveva la sua dimora nell'intimo del cuore, dove preparava una degna abitazione a Dio, il mondo esteriore con il suo strepito non poteva mai distrarlo, né alcuna voce interrompere la grande opera a cui era intento. Si sentiva investito dall'autorità apostolica, e perciò ricusava fermamente di adulare re e principi.

397 44. Cercava costantemente la santa semplicità, né ammetteva che l'angustia del luogo impedisse le espansioni dello spirito. Scrisse perciò i nomi dei frati sui travicelli della capanna, perché ognuno potesse riconoscervi il proprio posto per la preghiera e il riposo, e la ristrettezza del luogo non turbasse il raccoglimento dell'animo.

398 Mentre erano nel tugurio, capitò un giorno che un contadino vi giungesse col suo asinello, e temendo di essere cacciato fuori, spinse l'asino dentro il tugurio, incitandolo con queste parole: "Entra, che faremo un buon servizio a questo ricovero!". Francesco nell'udire questo si rattristò, indovinando il pensiero di quell'uomo: credeva infatti che i frati volessero fermarvisi e ingrandire la loro abitazione, unendo casa a casa. E subito san Francesco abbandonò quel luogo, per recarsi in un altro non distante, chiamato Porziuncola dove, come si disse, molto tempo prima egli stesso aveva riparato la chiesa di Santa Maria. Non voleva avere nulla di proprio, per poter possedere più pienamente tutto nel Signore.


Il nemico di Dio seminerà confusione tra i Ministri di Dio e il dolore sarà grande per i Miei poveri figli. Non vi allontanate dalla verità. Avanti senza paura!

 


Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 04/05/2021

Cari figli, non rifiutate le benedizioni che il Signore vi ha inviato per Mia Intercessione. Non permettete che il demonio vi allontani dal cammino che vi ho indicato. Rimanete al Mio Fianco; Combattete con Me contro il nemico. Vivete nel tempo della grande battaglia spirituale. Non vi dimenticate: nelle mani il Santo Rosario e la Sacra Scrittura; nel cuore l'amore per la verità. DateMi le vostre mani e Io vi condurrò per il cammino del bene e della santità. Piegate le vostre ginocchia in preghiera per la Chiesa del Mio Gesù. Il nemico di Dio seminerà confusione tra i Ministri di Dio e il dolore sarà grande per i Miei poveri figli. Non vi allontanate dalla verità. Avanti senza paura! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


L'INFERNO VISTO DAI SANTI

 


Richiami morali ed ascetici da non trascurare 

Le visioni dei Santi sono un grande richiamo di amore a non fare la stessa fine dei dannati. Da rilevare, che visioni o "discese" all'inferno si moltiplicano, sembra, nel secolo XX, il secolo della maledizione, del peccato e dell'apostasia generale dalla fede; o "come stato autorevolmente e insospettabilmente definito "il secolo delle idee assassine", "il secolo del male", "il secolo dei martiri", "il secolo dei genocidi". Non è soprattutto in questo secolo che l'attaccamento alla vita terrena e alla carne e al sesso hanno raggiunto punte da capogiro? Esse, perciò, sono oltre tutto grandi richiami di un amore santo che non si dà per vinto. Richiami fecondi di applicazioni morali ed ascetiche per chi vuol capire. Vediamone almeno qualcuna. 

1. Dette visioni sono richiami a non lasciarsi illudere da mode e correnti di pensiero che si allargano sempre più, fino a far credere vero quello che è solo una colossale menzogna. E cioè, a coloro che si illudono che Dio, essendo amore e misericordia infinita non dannerà nessuno all'inferno, le visioni dei Santi - anche di Santi che magari più hanno parlato di amore e di misericordia divina (si pensi soprattutto a Santa Faustina Kowalska) - ribadiscono le tremende verità dell'inferno. Sr. Faustina constaterà che i dannati visti da lei erano, in gran parte, quelli che non credevano all'inferno. I Santi fanno risuonare alto il monito che l'inferno esiste per davvero: illudersi è da pazzi. La semplice prospettiva di correre rischio di dannarsi, sempre possibile, dovrebbe spingere ad evitarlo con tutte le forze. E di fronte alla prospettiva di un naufragio totale si accetteranno pure tutte le sofferenze e le umiliazioni e le miserie, che può riservare il percorso terreno. I Santi dicono che è necessario persuadersi che questa vita che meglio si direbbe, secondo S. Agostino, una vita che muore o una morte che vive, non è la vita vera, ma solo un percorso per arrivare al porto della eternità. La Madonna lo dirà chiaramente a Medjugorje: "Molta gente sulla terra è ormai convinta che, dopo la morte, sia tutto finito. Ma questo è un grande errore. Qui siete solo di passaggio. Dopo la morte c'è l'eternità". È significativo che Dio e la Madonna facciano vedere a veggenti e a Santi, oltre al purgatorio e al paradiso, anche l'inferno. Non è un chiaro segno che tutta la vita - vissuta più a livello materiale o più a livello spirituale - ha come traguardo la vita eterna, che può diventare morte eterna? Oggi si crede così poco all'inferno, con quali conseguenze è facile immaginare. E sono non pochi ad insegnare o a seminare dubbi su questa tremenda e misteriosa realtà. Ma i Santi vi credevano - ce lo dicono le testimonianze addotte - e come! Mi piace, anzi, concludere questo punto con un'altra testimonianza di S. Giovanni Bosco, di cui pure qui si è parlato. Non tenendo conto della "ininterrotta tensione escatologica che emerge violenta dai Vangeli e che per quasi venti secoli ha dominato nella cultura cattolica, compendiata nei 'novissimi' - morte, giudizio, inferno o paradiso - (...) si ecclissa il sensus stesso del cristianesimo tradizionale, che ruotava attorno a queste quattro impressionanti meditazioni. Era talmente forte questa trepidazione del poi, che don Giovanni Bosco, il fondatore dei Salesiani, dedicava sei su sette delle meditazioni che proponeva ai suoi ragazzi durante la settimana alla contemplazione della morte, del giudizio di Dio e della dannazione eterna ...una sola al paradiso. Oggi i reverendi salesiani riderebbero di queste truculente ingenuità cui il loro Fondatore dava tanto rilievo". E tuttavia, con tutte le perplessità o obiezioni che può suscitare detto dogma, il meglio sarebbe sempre schierarsi dalla parte più sicura. E la parte più sicura non può essere quella degli intellettuali o presunti tali o quella dei viziosi e superficiali della vita. Forse non aveva torto Baudelaire. "Baudelaire, uno che di demoni se ne intendeva - ci dice Messori - voleva denunciare ai giudici di Parigi (per interesse personale mascherato, in modo truffaldino, da difesa della civiltà e da lotta contro la superstizione) i gazzettieri del suo tempo: Questi signori, i quali giurano che inferno e diavoli non esistono e che inveiscono contro chi ci crede ancora, hanno, con tutta evidenza, buoni motivi personali per farlo. Se non temessero nulla, riderebbero. Se si arrabbiano, è perché temono".

 2. Dette apparizioni o visioni sono un richiamo a salvare soprattutto l'anima. Esse ci dicono implicitamente: a che serve possedere il mondo intero se si dovesse perdere l'anima? A Suor Consolata Betrone che, nella guerra 40-45, supplicava incessantemente perché mettesse fine all'orrenda carneficina soprattutto di giovani generazioni, Gesù le rispose: "Vedi, Consolata, se oggi Io concedessi la pace, il mondo ritornerebbe nel fango... la prova non sarebbe sufficiente... ". Quanto ai giovani inviati al macello: "Oh, non è meglio due, tre anni di acerbe, intense, inaudite sofferenze e poi un'eternità di gaudii; che una intera vita di dissolutezze e poi l'eterna dannazione? (...) Oh, quanta gioventù ringrazierà in eterno Dio per essere periti in questa guerra, che li ha salvati eternamente". Salvare prima di tutto l'anima propria e adoperarsi a salvare pure quelle dei fratelli. "L'anima è l'unica cosa - scrive P Faber - che meriti cura. Pensate un istante al significato di esser dannato, e dannato eternamente! Chi può approfondirne l'orrore? Chi può dipingersi adeguatamente la grandezza della rovina, la vastità della sciagura, gli insopportabili tormenti, l'irrimediabile ferocia della disperazione? Pure S. Teresa vide le anime umane quotidianamente affollarsi sulla soglia dell'inferno, e cadervi fitte come cadono le frondi per vento autunnale. Gesù stette tre ore pendente dalla sua croce per ciascuna di quelle anime perdute! Esse potrebbero ora essere tutte fulgidamente raggianti e belle nella corte celeste! Forse esse ci amarono, furono da noi riamate, e v'era molto di amabile in esse. Un dì furono generose, affabili, disinteressate; ma esse amarono il mondo e furono padroneggiate dalle loro proprie passioni; e benché non ci pensassero, crocifissero di nuovo Nostro Signore; ed ora sono perdute, dannate eternamente!" 

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Padre Antonio Maria Di Monda

DELLE CAUSE DEI MALI PRESENTI E DEL TIMORE DE' MALI FUTURI E SUOI RIMEDI AVVISO AL POPOLO CRISTIANO

 


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Ed eccovi intanto, torno a dire, alcuni dei motivi delle presenti vicende, e disgrazie della Francia. Con questo io mi sono ingegnato di giustificare la divina provvidenza nella permissione dei mali presenti. Ma non pretendo per ciò di essere giunto a penetrare nei profondi abissi de' suoi arcani secreti. Quanti altri fini può avere Iddio in queste calamità, che riserba da scoprirsi a suoi eletti nella patria, o anche a tutto il mondo nel di dell'universal giudizio! Non mi domandate dunque più perchè lddio faccia, o permetta cosi. ” Sonuomo, risponderò con Salviano, (de gubernat. Dei l. 5. c. 2) non l'intendo, non ardisco d'in vestigare i secreti di Dio. Mi basta sapere, ch'egli medesimo protesta nelle scritture, che vede tutto, e che dispone tutto con sapienza, con prudenza, con soavità, e con forza. Perchè siccome vale più Dio, che ogni ragione umana, cosi anche più d'ogni ragione dee valere presso di me il sapere, che tutto si fa da Dio. Non è dunque mestieri il sentir qualche cosa di nuovo su questo fatto: basti per tutte le ragioni il sapere, che Iddio n'è l'autore o col volerlo, o col permetterlo ». Quello piuttosto, che io pretendo, anzi quasi quel tutto, a cui s'indirizza la seconda parte di questo mio libricciuolo, si è una viva lezione negli esempi della Francia di que castighi, che forse si vanno apparecchiando a noi, ma che certamente anche noi abbiam meritato. Le disgrazie di quel popolo sieno una scuola ai suoi imitatori, e le sventure dei maestri di iniquità diventino uno specchio a lor discepoli. Ecco che io comincierò ad affliggere la città che porta il mio nome, e voi quasi foste innocenti, resterete impuniti º voi non sarete impuniti: imperocchè ecco che io spedisco la spada contro tutti gli abitatori della terra, dice il Signor degli eserciti. Impara, o Gerusalemme, affinchè non si alieni da te l'anima mia, affinchè io non ti renda terra deserta e inabitata (1). Questa è la via ordinaria della divina misericordia, la quale non vuol la morte del peccatore, ma bensi, che si converta e viva, di premettere cioè alcuni avvisi prima di metter mano ai severi castighi. Suole Iddio perciò, come riflette San Vincenzo Ferreri (Dom. 5. Advent serm. 7), prima di qualche gran mutazione, o novità, mandare innanzi qualcuno de' suoi ministri, affinchè le genti si preparino. Noi al presente per giusto giudizio di Dio, come abbiam notato, non contiamo più nessuno di quei singolari ministri del Signore, i quali in altra stagione invitavano i popoli non sol colla voce, ma anche coi prodigii a penitenza. Ma la misericordia di Dio non è del tutto estinta per noi. In vece della voce autorevole de' suoi Apostoli mostra Iddio in faccia a tutta l'Europa l'incendio della Francia dissoluta, e ne fa salire sino alle stelle il fumo, perchè tutti il vedano, e si correggano. Così fu di Sodoma, e di Go morra arse eternamente, e distrutte per terrore di tutte le genti. Siccome Sodoma e Gomorra e le città confinanti ree nella stessa maniera d'impurità, e che andavan dietro ad infame libidine, furon fatte esem pio, soffrendo la pena d'un fuoco eterno (1). Ma sono veramente i peccati del resto dell'Europa simili a quelli della Francia? Dio voglia, che non sieno anche maggiori. Al giorno d'oggi tutte le capitali, e le mag giori città dell'Europa, per non dir quasi tutte affatto, racchiudono fra le loro mura tre diverse fazioni: increduli, eretici, cattolici. Mi appello ai libri, alle massime, e ai fatti, che sono sotto l'occhio, e l'orecchio di tutti, se questo non è vero. E se ciò per alcuno non è così evidente, sappiano, che ciò proviene da un male anche peggiore, cioè dalla impunità degli irreligiosi, che son rimasti sino al presente misti e confusi coi cattolici. Ora per cominciare dai primi, gl' increduli non devono essersi pochi, come forse si pensa. Sono sessant'anni, e anche più, che di là dalle Alpi si è lanciata su tutta l'Europa una grandine maledetta di libri velenosi, che ha battuti a terra, e pestati i più bei germogli della fede. Questa è la maledizione uscita su tutta la terra, che ha posto il suo domicilio nel mezzo di essa, e l'ha consunta (1). Questa grandine è di venuta sempre più grossa e sempre più spessa, quanto più si è avvicinata a noi. La pubblicità delle opere dei filosofi, il plauso che ne han fatto le donne di spirito, il credito, che si sono acquistate per viaggio fatto su i monti, e per una legatura straniera, l'impunità dei loro autori, il mele sparso dall'inferno sopra quei libri, il cuor guasto dei lor leggitori, hanno contribuito con tanto esito a questa mission di lucifero, che dove i frutti non si sono staccati dall'albero, restano per altro o tocchi, o appassiti. Molti discredono, altri non credono, non pochi restan dubbiosi, una gran parte è in differente per la vera religione. Se tutti dovessero pubblicare i lor sentimenti, sono pochi pochissimi quelli, che sentano giustamente dei premi e delle pene dell'altra vita. Ma le bestemmie aperte d'alcuni, gli equivoci, i dubbi, le reticenze, e più i pessimi costumi di tanti e tanti, ben manifestano l'occulto veleno, che infetta oramai le vene di tutta l'Europa. Di modo che se l'Inghilterra, e la Francia sono state la culla della miscredenza, l'Italia e il resto del l'Europa è stato il campo de' suoi trionfi.

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DEL CONTE CANONICO ALFONSO MUZZARELLI

Non alimentate le tenebre, ma convertitevi in fretta, il tempo è alla sua conclusione.

 


Trevignano Romano, 03 maggio 2021

Cari figli, grazie per aver ascoltato la mia chiamata nel vostro cuore e grazie per aver piegato le vostre ginocchia. Figli amati, siete in mezzo a una battaglia spirituale che l'umanità non ha mai vissuto. Figli, siate saldi nella fede e pregate, pregate molto per essere pronti quando arriverà il momento. Ricordate che le tribolazioni faranno parte di questi tempi, ma non dimenticate che la sofferenza più è grande e più le grazie saranno enormi. Figli miei, la guerra tra il bene e il male è in terra, cosi come è stato in cielo, ma voi non dovete temere perché chi chiederà il Suo aiuto avrà Lui come primo consolatore, amore e vincitore e voi insieme a Lui. Non alimentate le tenebre, ma convertitevi in fretta, il tempo è alla sua conclusione. Dove Gesù vi chiamerà, andate senza esitare e nulla vi mancherà, siate profeti di questi tempi, andate e predicate l'infinito amore di Dio  anche il  mio come Madre. Figli, tante saranno le grazie che qui scenderanno oggi. Abbiate sempre il coraggio della Fede. Tutto è pronto per il mio piccolo resto. Ricordate che se Dio permette tutto questo è per darvi la possibilità di scegliere sempre nel libero arbitrio. Ora vi do la mia benedizione materna nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.