La Battaglia Finale del Diavolo
D. Il “commento teologico” del Cardinale Ratzinger
i) La sceneggiata dell’introduzione
Già nella seconda riga di questo Commento (MDF, pag. 32) possiamo leggere che il “cosiddetto terzo ‘segreto’ di Fatima” viene “qui pubblicato nella sua interezza”. Questa falsità viene ripetuta anche altrove (MDF, pag. 39). L’articolo già citato di Andrew Cesanek ci fornisce prove sufficienti per smascherare quest’affermazione come falsa (vedi capitolo 13). Affronteremo questo inganno alla conclusione del capitolo.
La successiva affermazione è quanto meno cinica:
Nessun grande mistero viene svelato; il velo del futuro non viene squarciato. Vediamo la Chiesa dei martiri del secolo ora trascorso rappresentata mediante una scena descritta con un linguaggio simbolico di difficile decifrazione.301
Se non contiene alcun grande mistero, perché mai la Madonna si sarebbe preoccupata di renderlo segreto? Forse – come vedremo – il futuro viene svelato nell’altra parte del Terzo Segreto che ci è stata evidentemente celata, quella che contiene le parole della Madonna che seguono la frase “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede ecc.” Ad ogni modo, ci sembra francamente assurdo pretendere che la visione di soldati che colpiscono a morte il Papa sia semplicemente un simbolo del passato, sopratutto alla luce dei messaggi così chiari e precisi del resto del Messaggio di Fatima.
A confronto con la maggior parte delle profezie – pensiamo alle difficoltà d’interpretazione dell’Apocalisse – i segreti di Fatima sono piuttosto chiari e vanno dritti al punto; perché il Terzo Segreto sarebbe “simbolico e di difficile decifrazione”? Perché il Ventesimo Secolo terminerebbe nel 1999?
Nel 1900, il Kaiser tedesco Guglielmo II decretò che quello era l’anno d’inizio del Ventesimo secolo, una cosa matematicamente impossibile. A quanto pare le opinioni matematiche, così come quelle teologiche, dell’ex Cardinale Ratzinger sono soggette più all’autorità che non alla verità. E nel dire questo non vogliamo entrare in “facili polemiche” sul suo rimarchevole cambiamento di opinione avvenuto tra il 1984 ed il 2000. Nel 1984, infatti, mentre discuteva del contenuto del Terzo Segreto, il Cardinale Ratzinger parlò degli “ultimi tempi” e delle “profezie religiose”, dicendo:
... ma i contenuti di quel ”Terzo segreto” corrispondono all’annuncio della Scrittura e sono ribaditi da molte altre apparizioni Mariane, a cominciare da quella stessa di Fatima, nei suoi contenuti noti.302
Quest’affermazione del Cardinale Ratzinger, rilasciata nel 1984, è in aperta contraddizione con la sua interpretazione del Terzo Segreto contenuta nel MDF. Padre Paul Kramer303 ricorda che i più importanti messaggi delle altre apparizioni Mariane hanno tutti dei contenuti piuttosto spaventosi, e certamente – almeno in parte di quelle profezie – predicono eventi che devono ancora avverarsi.
Ci troviamo ancora una volta di fronte allo stesso tipo di affermazioni che sono in genere contenute nel MDF e che trivializzano il significato del Terzo Segreto, fino a ridurlo ad un’insignificante profezia di un fallito attentato alla vita del Santo Padre. È legittimo definire “insignificante” la profezia di un fallito attentato alla vita di un Pontefice? Sì! Lo abbiamo detto, ed è la verità: questo attentato è fallito, ma anche se avesse avuto successo ed avesse effettivamente comportato la morte di un Pontefice, tutto questo non avrebbe avuto niente a che vedere col Terzo Segreto. Come si dice a Roma, “morto un Papa, se ne fa un’altro”.
Un altro punto da esaminare è perché in Vaticano nessuno si sia degnato di ipotizzare che il Terzo Segreto potesse riguardare la morte prematura di Papa Giovanni Paolo I. Fu una figura così insignificante? Nessun Papa lo è, ma Dio non conosceva il futuro – Egli conosce. Il tentato omicidio ad una vita di un Papa non è “nessun grande mistero”, come lo definisce il Cardinale Ratzinger, ma l’effettiva morte di un Papa – ed anche piuttosto misteriosa – è stata convenientemente dimenticata.
La profezia ed i commenti dei tre pastorelli non lasciano spazio a dubbi: “il Santo Padre avrà molto da soffrire”. In mezzo a due guerre mondiali e a qualcosa di assai peggiore – come vedremo – voler aumentare l’importanza di un Papa fino a rendere la sua degenza di pochi mesi all’ospedale come il centro focale del Terzo Segreto, rasenta l’idolatria. Quello che ha sofferto il Papa all’ospedale Gemelli di Roma è certamente qualcosa che non si augura a nessuno, tantomeno ad un Papa; tuttavia, grazie all’odierna medicina, le sofferenze del Pontefice di quei giorni non si possono nemmeno lontanamente paragonare a quelle patite dai tanti sacerdoti torturati nei campi di concentramento Nazisti – per non parlare del destino degli ancor più numerosi sacerdoti e vescovi che rimasero all’interno della Cortina di Ferro.
Ma più importante ancora, se il Terzo Segreto non è altro che la profezia di un Papa che sopravvive ad un tentato omicidio, allora perché nel 1984 il Cardinale Ratzinger aveva affermato che il Segreto non sarebbe stato rivelato per evitare di “far scambiare la profezia religiosa con il sensazionalismo”? Cosa c’era di così sensazionale in una profezia che parlava unicamente di un tentato omicidio avvenuto tre anni prima? Niente, ovviamente. La versione del Terzo Segreto, fornita dall’ex Cardinale Ratzinger il 26 giugno 2000, è ciò che gli avvocati chiamerebbero un “alibi costruito”. Il contenuto “sensazionale” di cui parlava nel 1984 non era certo l’attentato del 1981.
Padre Paul Kramer
Nessun commento:
Posta un commento