venerdì 17 settembre 2021

IL "REGNO MESSIANICO" (annunciato al mondo dalla Divina Sapienza)

 


3. – SPLENDIDO CAMBIAMENTO (PER CHI LO MERITA).  


Messaggio ODS  (splendido cambiamento …). 

– Gesù dice:  

« Ho detto a Me stesso: grandi cose sto preparando per le mie creature predilette, ma molte di esse non sono affatto pronte ad accoglierle. Mando quindi nel mondo la creatura più bella, quella più santa, più amabile, affinché agisca sui cuori umani. Ho mandato la mia santissima Madre. Ella parla ai suoi figli, prega con loro, li aiuta a percorrere il tratto così decisivo del proprio cammino.  

Sposa amata, quale figlio non ascolta le parole di una Madre così amorosa? Solo un figlio stolto e ribelle che non pensa al suo bene ma prepara la sua rovina. La dolcissima Madre opera con la mia potenza. Ella vuole stringere al suo cuore meraviglioso ogni figlio, e vuole che nessuno si perda. Ogni giorno appare visibilmente, ogni giorno si fa sentire in modo percettibile. Già la terra tutta dovrebbe bruciare d’amore e di desiderio del mio ritorno, ma vedo ancora tanti cuori gelidi ed impreparati. E l’ora del mio ritorno è vicina. Essa non può essere spostata più in là.  

Tornerò, tornerò presto, sposa mia, come più volte ti ho detto. Tornerò presto, e la mia luce abbaglierà il mondo. Ma non accoglierò tutti. Accoglierò soltanto i preparati, quelli dal cuore ardente per Me. » 

– Gesù prosegue:  

«Il mondo deve prepararsi al cambiamento. Che lo voglia o no, il grande cambiamento ci sarà; Io ritornerò con potenza per regnare sulla terra come il più grande Re. Che lo voglia o no, i fatti si succederanno in rapidissima sequenza. Chi si è preparato godrà e capirà che ciò che accade non è opera umana ma divina. È opera mia. Porta il mio messaggio d’amore al mondo. Guai a chi indugia e non si prepara. Guai a chi vive come se nulla fosse. Tutto accadrà in un attimo! » 

– Gesù spiega:  

«In questo grande momento storico i santi messaggeri sono dappertutto. 

Essi annunciano le mie meraviglie che già si stanno dispiegando. Da anni sto preparando gli uomini della terra ad un cambiamento unico e repentino come mai c’è stato nella storia umana.  

Amata sposa, in parte ho rivelato ciò che accadrà di splendido, e in parte l’ho taciuto, perché voglio fare ai miei prediletti una grande sorpresa. » (29 luglio 2000).  


Messaggio ODS (si avvicina l' "Alba del terzo millennio"). 

– Gesù dice:  

«Ecco, amati, si avvicina l’alba del terzo millennio, alba nuova, magnifica, luminosa come mai ce n’è stata in precedenza. Figli amati, i dubbiosi si chiedono perché proprio in questo tempo deve accadere ciò che mai è avvenuto in passato. Figli cari e tanto amati, il Padre santissimo ha deciso che tutto deve avvenire proprio ora. Non è quindi la decisione di un uomo, ma quella di Dio. » (1 agosto 2000).  

– Gesù dice:  

«Ancora poco manca. Ripetilo al mondo, e con decisione. Poco manca ad un grande  cambiamento, non operato da uomo ma da Volontà divina. Lo sappia bene il mondo, perché la mia luce non lo sorprenda all'improvviso.  

Amata sposa, ognuno capisca che in Me la misericordia si accompagna alla giustizia, e se la prima non viene accolta resta implacabile la seconda. » (1 agosto 2000).  


Messaggio ODS (il progetto d’amore concepito per noi dal Creatore è in tre fasi). 

– Gesù dice:  

«Il mio progetto d’amore per l’umanità si svolge in tre fasi: la mia  prima  Venuta sulla terra è stata per redimere le anime, la mia seconda Venuta è per la restaurazione delle cose, la mia terza Venuta è per la conclusione di tutta la storia umana che avverrà con il Giudizio universale. » (12 agosto 2000).  


Messaggio ODS (come nella parabola delle dieci vergini…). 

– Gesù dice:  

«Pensa, amata, alle vergini sagge e a quelle stolte. Queste ultime trovarono le porte chiuse, e rimasero fuori perché insipienti. Così le anime stolte di questo tempo resteranno fuori, e busseranno dicendo: “Fateci entrare! Fateci entrare!”. Ma Io, Io Gesù, dirò: non vi conosco!  

Dico alle anime di tutto il mondo: indossate la veste candida che il mio amore vi porge. Nessuno può entrare nel mio Regno di pace e d’amore se non la indossa. Occorre affrettarsi perché le porte si stanno chiudendo. » (4 settembre 2000).  


Messaggio ODS (tutto avverrà in modo inaspettato…).  

– Gesù dice:  

«Eletti, amici cari, vivete bene in Me questo tempo conclusivo. Siate aperti al mio amore, e permettete che Io regni nella vostra vita come Signore assoluto. Voi, amici cari, non siete più del mondo. Esso vi respinge perché non gli appartenete. Con la mia forza sarete sempre vittoriosi, e vedrete con gioia sorgere il nuovo giorno di felicità. Servitemi ogni giorno con tanto zelo, come se fosse l’ultimo della vostra vita. Non ponetevi domande, tipo: “Quando, come, dove avverrà?” Siate sempre pronti e ben desti, perché tutto avverrà in un giorno qualunque, in un momento qualunque, in un’ora che non vi aspettate. » (5 giugno 2005).  

 Johannes De Parvulis   

LA ROVINA DELLA CITTÀ DI ROMA

 


Roma e Giobbe. 

3. 3. Nondimeno, fratelli miei, la Carità vostra porga attenzione alle  mie parole. Abbiamo udito dal libro del santo Giobbe che, dopo aver perso i suoi beni e dopo aver perso i figli, non poté aver salva  neanche la carne che sola era rimasta, ma, coperto di piaghe dalla  testa fino ai piedi, stava in mezzo allo sterco, col fetore di ulcere,  imbrattato di umore corrotto, formicolante di vermi, straziato da  fortissimi tormenti di dolori. Ebbene, se ci si desse notizia che tutta  la cittadinanza ha questo tormento, che non ce n'è uno sano, anzi  che tutti sono afflitti da gravissime ferite e che uomini vivi vanno in  putredine verminosa come i morti, che cosa sarebbe più grave,  questa situazione o quella guerra? Penso che è meno crudele dei  vermi la spada che incrudelisce sulla carne umana, che è più  tollerabile il sangue che zampilla dalle ferite che la putredine che  sgocciola dalla materia corrotta. Quando tu vedi un cadavere in  decomposizione inorridisci, ma è minore sofferenza, anzi non c'è  alcuna sofferenza perché l'anima è assente. Ma in Giobbe c'era  presente l'anima che sentiva, legata [al corpo] perché non  sfuggisse, a lui soggetta perché soffrisse, assillata perché fosse  indotta a bestemmiare. Tuttavia Giobbe sopportò la tribolazione e  ciò gli fu ascritto a grande giustizia. Dunque non bisogna  considerare che cosa uno soffra, ma che cosa fa [nella sofferenza].  Non è in potere dell'uomo regolare la sofferenza. Ma comportarsi in  essa bene o male, questo rende la volontà dell'uomo innocente o  colpevole. Giobbe sopportava. Gli era rimasta solo la moglie, non  per suo conforto, ma per tentarlo; non per porgergli qualche  rimedio, ma per indurlo alla bestemmia: Di' qualcosa contro Dio e  muori 9. A questo punto vedete quale beneficio sarebbe stata la  morte e tuttavia questo bene non glielo poteva dare nessuno. Ma in  tutte le pene che quella santa anima sopportò, si esercitava la sua  pazienza, era messa a prova la sua fede, mentre la moglie restava  confusa e il demonio vinto. Grande spettacolo la splendida bellezza  di quella virtù nell'immonda bruttura di quel marciume. Il nemico lo  tentava con una subdola devastazione, la nemica con un aperto  invito al male, aiuto al diavolo, non al marito. Essa, nuova Eva, ma  egli non vecchio Adamo. Gli diceva: " Di' qualcosa contro Dio e  muori. Strappa a forza con la bestemmia quello che non riesci ad  impetrare con la preghiera ". Ma egli rispose: Hai parlato come una  donna stolta. Se da Dio accettiamo il bene perché non dovremmo  accettare il male? 10 Osservate le parole di quel forte fedele;  osservate le parole di quell'uomo putrefatto all'esterno, integro  all'interno: Hai parlato come una donna stolta. Se da Dio  accettiamo il bene perché non dovremmo accettare il male? Dio è  padre. Dovremmo amarlo solo quando ci blandisce e dovremmo rifiutarlo quando ci corregge? Non è lo stesso padre sia quando  promette vita sia quando impone disciplina? Ti è uscito di mente [il  passo che dice]: Figlio, se ti presenti per servire il Signore, sta'  saldo nella giustizia e nel timore, e prepara la tua anima alla prova.  Accetta quanto ti capita, sii paziente con umiltà nelle vicende  dolorose, perché con il fuoco si prova l'oro e l'argento e gli uomini  ben accetti nel crogiuolo del dolore 11. Ti è uscito di mente [il passo  che dice]: Il Signore corregge chi ama, e sferza chi riconosce come  figlio 12.

Sant'Agostino

Il giorno, l'ora dell'Apocalisse è sull'umanità,

 


08 settembre 2021

Figlia mia, il mondo è entrato in un tempo di transizione. Il giorno, l'ora dell'Apocalisse è sull'umanità, quando le bilance dell'inganno saranno rimosse e il Mio popolo vedrà tutto ciò da cui è stato accecato. Vi dico questo, che molti gemeranno alla sola vista di ciò che hanno permesso loro di diventare compiacenti. Molti si chiederanno come il loro creatore abbia permesso questo, ma io vi dico che non interferisco con il libero arbitrio dell'uomo, perché Io sono Gesù. Figlia mia, la Mia passione, morte e resurrezione è stato il più grande atto d'amore. Quelli che mi mettevano a morte credevano di portare al mondo la giustizia, ma in cambio la mia morte portava al mondo la misericordia. Vedete che le vie dell'uomo non sono sempre le mie vie? Il mondo non ha ascoltato i miei avvertimenti, non ha obbedito ai miei comandamenti e non ha vissuto il messaggio del Vangelo. Ho mandato Mia Madre per illuminare la via e mostrare al mondo che la vostra unica speranza è in suo figlio, perché Io sono Gesù. Il mondo ha compensato la morale per i piaceri dell'uomo. Non c'è modestia, disciplina e gli uomini non riflettono la guida di San Giuseppe. È tempo che il mondo si svegli e ogni angolo di questa terra si scuoterà con il furore del Padre mio. Campagna per campagna, città per città, continente per continente, il tremore verrà e durerà la durata della mia passione. La mia chiesa sembrerà sgretolarsi, ma ricordate questo, che dove c'è un buon fondamento non ogni pezzo di legno è senza marcire. È attraverso mia madre che ogni pezzo marcio sarà rimosso e ciò che rimane sarà nell'eternità. È tempo di unire il mondo attraverso il Rosario, e quando il mondo sarà unito attraverso il Rosario vi condurrà al tabernacolo del mio amore, l'Eucaristia, perché Io sono Gesù e la mia misericordia e la mia giustizia prevarranno.

Jennifer

Le grandezze di Gesù

 


Consacrazione al Verbo Incarnato

Onoro dunque la privazione nella vostra Umanità della sussistenza umana, o Gesù, e a vostro onore e gloria, per quanto si addice alla vostra grandezza e alla mia condizione, io rinuncio a tutto il potere, a tutta l’autorità e libertà che posso avere di disporre di me stesso, del mio essere e di tutte le sue condizioni, circostanze e pertinenze; vi rinuncio interamente e tutto rimetto nelle vostre mani, nelle mani della vostra Anima divina, e della vostra Umanità consacrata dalla Divinità alla quale è unita, vi rinuncio in onore della vostra Umanità per l’adempimento di tutti i suoi voleri e poteri sopra di me.

Voglio anzi che non vi sia Io in me; voglio poter dire con S. Paolo: Vivo ego, jam non ego, vivit vero in me Christus (Gal 2, 20). «Io vivo, ma non io, Gesù Cristo vive in me». Secondo la ragione profonda di S. Agostino, voglio che lo spirito di Gesù sia lo spirito del mio spirito, la vita della mia vita.

Come il Figlio di Dio, per diritto di sussistenza, è nel possesso della natura umana unita alla sua Persona, così voglio che, per un diritto di potere speciale e particolare, Gesù si degni entrare per sempre in possesso del mio spirito, del mio stato e della mia vita, ch’io non sia più che una semplice capacità e un puro vuoto riempito di Lui e non di me stesso.

A questa intenzione, o Gesù mio Signore, a Voi ed alla Vostra Umanità deificata, Umanità veramente vostra nella sua deificazione, ma veramente mia nella sua umiliazione, nei suoi dolori e nei suoi patimenti; a Voi e ad Essa, per quanto è in mio potere per natura e per grazia, presento e offro oblazione e donazione intera, assoluta e irrevocabile di tutto quanto vi sono debitore nell’essere e nell’ordine di natura e di grazia e di tutto quanto ne dipende, di tutte le azioni naturali, di tutte le azioni indifferenti (se pur ve ne sono), e di tutte le azioni buone e virtuose che potrò mai operare. Voglio usare nel modo più assoluto di tutto questo mio potere per rendermi vostro, per consacrarmi tutto a Voi, per riferire tutto quanto è in mia facoltà all’omaggio e all’onore della Vostra sacra Umanità. Intendo essere completamente vostro e considero ormai la Vostra Umanità come l’oggetto al quale, dopo Dio, dedico l’anima mia, la mia vita interiore ed esteriore, e in generale tutto quanto è mio.

Gesù, per la privazione della sua propria sussistenza e la intima unione delle sue due nature sussistenti nella unità della sua Persona, entra in una vita divinamente umana e umanamente divina. Il Figlio unico di Dio, il Verbo Eterno, lo splendore, la potenza e la gloria del Padre prende la forma di servo, e la prende in due maniere: l’una con l’assumere la nostra umana natura, abbassando così l’essere infinito e supremo della sua divinità sino al nulla della nostra umanità: l’altra assumendola in uno stato e nel mistero di una vita laboriosa e viatrice, abbassando quella umanità così unita a se stesso e elevata al trono e allo stato di una Persona divina, sino ad uno stato di vita umile e dipendente dalle sue creature, e infine sino all’obbrobrio ed al supplizio crudele e infame della croce.

Grandi misteri, o Gesù, che imprigionano la vostra grandezza e sovranità in uno stato di abbassamento e di servitù, coi vincoli sacri di obbedienza all’Eterno Padre e di amore verso di noi! Grandi misteri che mi impongono, per un diritto potentissimo e giustissimo, di dedicare il nulla ch’io sono, a servirvi ed adorarvi in questo vostro umile stato.

In nome di questo doppio stato e della forma di Servo in cui vedo la vostra suprema grandezza ridotta dalla vostra vita laboriosa e dalla vostra Croce, mi presento e mi offro a Voi, vi dedico e consacro la mia vita di natura e di grazia, e voglio servirvi non solo con le mie aspirazioni e le mie azioni, ma pure per uno stato ed una condizione che mi dedichi a Voi con una relazione singolare. Come Voi siete sempre mio, io pure voglio essere sempre vostro e voglio essere vostro per una qualità permanente che Vi renda un onore ed un omaggio perpetuo.

Contemplandovi, nel vostro doppio abbassamento, doppiamente schiavo del nostro amore, voglio io pure essere lo schiavo della vostra grandezza, del vostro abbassamento e del vostro amore: voglio che la mia vita e le mie azioni di natura e di grazia vi appartengano come vita e azioni di uno schiavo che è vostro per sempre.

Mi consacro dunque tutto a Voi, o Gesù, ed alla vostra sacra Umanità, con la più umile ed assoggettante condizione che io conosca, che è la condizione e relazione di schiavitù. Riconosco che è dovuta questa mia schiavitù alla Vostra Umanità, tanto per la grandezza dello stato al quale essa è elevata per la unione ipostatica, quanto per l’eccesso di abbassamento volontario nel quale, per la mia salvezza e la mia gloria, si è ridotta e annientata nella sua vita, nella sua croce e nella sua morte. Perciò depongo e stabilisco presentemente e per sempre l’anima mia, il mio stato e la mia vita in stato di assoggettamento e in relazione di dipendenza e schiavitù verso di Voi e la vostra Umanità così deificata e insieme in tal modo umiliata.

Card. Pietro de Bérulle


La battaglia continua 5 - LE “TRE BESTIE” DELL’APOCALISSE

 


LE “TRE BESTIE” DELL’APOCALISSE 

Ce ne parla San Giovanni evangelista nella sua ApocaIisse: la prima, è il “Dragone rosso”, in lotta contro gli Angeli e contro la Vergine e il suo Figlio; la seconda, è la Bestia sorgente dal mare “per far guerra ai Santi e vincerli”; la terza, è il falso Agnello che parla come il Drago e mette a morte chi non l’adora. E tutte e tre le Bestie faranno spettacolari prodigi, perché «tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, ricevessero una impronta sulla loro mano destra o sulla fronte, in modo che nessuno potesse comprare o vendere se non chi ha l’impronta, il nome della Bestia o il numero del suo no me» (Cfr. Apoc. XIII,18). Oggi, noi tutti ci siamo dentro, in pieno! I Codici fiscali, imposti dal Potere Segreto Internazionale, che ci numera anche i capelli sulla testa, e fa fluttuare la Borsa e il dollaro a suo piacimento, “scatenando una corsa affanno sa delle masse ciecamente risparmiatrici”! A noi il comprendere, con la nostra mente e intelligenza – coi suoi undici miliardi di cellule, collegate con diecimila miliardi di connessioni e circuiti – quello che c’è di ascoso in questo scritto di S. Giovanni, ispirato da Dio. Ricordiamo, perciò, la prima vittoria di Lucifero su di noi, quando riuscì a bloccare la nostra elevazione dello spirito a Dio, per precipitarci negli abissi del razionalismo superbo: «Se mangerete del frutto della scienza del bene e del male, diventerete come Dio»! E i nostri progenitori mangiarono, sì, di quel frutto, ma fu la tragedia dell’uomo! Lo sta a testimoniare tutta la indecifrata “Pre-istoria”, la “Proto-storia”, la “Storia classica”, la “Storia moderna” sì da poter dire «di che lacrime gronda e di che sangue» tutta la nostra storia in questa “valle di lacrime” in cui siamo! Per stare ai nostri tempi, pensiamo al progenitore della Sinarchia, l’ebreo Amos Komiski, che all’ordine immutabile delle leggi divine e umane, contrappose l’evoluzionismo ateo che rivoluzionò e colpì a morte la vita spirituale e la libertà dell’uomo. Nel 1957, l’ONU lo proclamò “grande antenato spirituale” in quel suo programma del 1957, “Lux in tenebbris”, ma che era luce infernale che si proponeva di “distruggere la Bestia apocalittica del Sacro Romano Impero assieme all’idolo, la Chiesa Cattolica”. E da qui, le Bestie apocalittiche “con le sette teste ripiene di nomi di bestemmia”, offuscarono la mente umana coll’assurdo razionalismo cartesiano, col panteismo cosmico di Spinoza, col nomadismo di Leibnitz e di Wolf, col criticismo anti - metafisico di Kant, con l’isteria dialettica di Hegel, col materialismo scientifico di Marx, con la follia del “super-uomo” di Nietzsehe, ecc.., tutte manie superbe che si organizzeranno nelle Congreghe diaboliche massoniche, che, nel nome dell’uomo, daranno guerra ad ogni apertura religiosa e civile. Un cammino luciferiano che fa capo alla massoneria integralmente giudaica dei B’nai B’rith, che ha in mano anche le Multinazionali e l’alta Finanza mondiale! 

E siamo alla seconda Bestia dell’Apocalisse, che fa scempio dell’anima e del corpo. Basta guardare alle innumerevoli turpitudini che si commettono oggigiorno su tutta la faccia della terra. Fermiamoci anche solo sulla psicanalisi incestuosa e parricida di Freud, ricavata dalla Cabala. Fu un allucinato maestro, seguito subito da tanti altri “untori di peste”, usciti dal Talmud, quali: Jung, Adler, Weiss, Modena, Levi, Hirsch, Lovacs, Assagioli, Musatti, Servadio, Svevo, Saba, Gadda, Moravia, Groddeck, Reich, Schmid. Tutti maestri di lussuria e di peccati contro natura fino a definire “rivelazione mistica” l’orgasmo dell’incesto e di nefande relazioni bestiali! Fino ad affermare – come fa il Reich – che «la perfezione di questo culto si ha quando si spinge i bambini, dai tre ai cinque anni, a fondersi “organicamente”»! Si ricordi, qui, quello che faceva la Vera Schmidt, seguendo il Reich a Mosca, e cioè incitare i bimbi innocenti del suo asilo allo sfogo degli impulsi sessuali per dare inizio, così, alla liberazione rivoluzionaria. È il verme che mangia la turgida gemma primaverile!.. Ma che dire anche di questa cloaca di oscenità che oggi vomitano i cinema, le TV, le edicole, i filmini più che rosa e i rotocalchi più che porno? E che dire di tutta quella produzione industriale di mezzi contracettivi e sterilizzanti? E che dire, ancora, di quella immane e orrenda carneficina, su scala mondiale, qual è la legge sull’aborto, imposta e propa - gandata dai plutocrati ebrei con a capo i Rockefeller, i Ford e Company?.. E perché, allora, Paolo VI si crucciava (?!) quando i teologi del Suo Concilio gli chiedevano la liberalizzazione indiscriminata del sesso e Lui chiedeva loro di lasciarGli tempo per supplementi d’indagini, mentre Gli sarebbe bastato, da Sacerdote, ripetere loro le Parole di Cristo: «Se uno ha solo guardato una donna per desiderarla ha già commesso adulte rio»? E così, pubblicò la Sua “Humanae vitae” quando i buoi – come si dice – erano già fuori stalla a pascersi di erbe avvelenate, ed anche tra le pro teste di quei creduti teologi progressisti! 

Ed eccoci alla terza Bestia apocalittica, il potere universale, ormai coalizzatosi nella Sinarchia mondialista, quella, cioè, che ormai sta fiscalizzando anche i capelli del nostro capo, e sta inquinando tutta la faccia della Terra con le spaventose radiazioni atomiche, che sterilizzano ogni germe vitale e rinsecca tutti i boschi verdeggianti. Chernobyl fu solo un ammonimento! Quella Sinarchia, ancora, che ha già fatto confluire in poche famiglie ebree, strettamente imparentate, tutta la liquidità monetaria delle Nazioni che, ormai, non fanno che beccarsi l’un l’altra come i polli di Renzo! Difatti, il Talmud sentenzia: «Israele sarà benedetto da Dio quando tutti i popoli della terra saranno suoi creditori e lui non sarà debitore di nessuno». Per questo, si guardi alla giungla dell’economia mondiale; si guardi a tutti gli Stati dell’orbe – Terzo Mondo in testa! – come stanno affogando nei debiti! Una schiavitù usuraia che fu iniziata dall’ebreo Mosè con l’intro durre il “Manrè”, ossia “l’accredito scritturale su un misero foglio di carta”, e giù giù, attraverso i secoli, fino al suo sviluppo moderno, iniziato a Venezia nel 1600 con la giudaica “Banca del Giro”, che soppiantò il “Banco di Rialto”. Da qui, poi, il sistema passerà ai “conversi spagnoli” di Amster dam, e poi a Londra, con Guglielmo d’Orange e Cromwel, e, in seguito, a Francoforte sul Meno con gli “ebrei di corte”, e, infine, il “gioco di Borsa”, i cui segreti – si disse – erano noti solo ai discendenti dell’ebreo errante! Così, il gioco epilettico dell’oro e del dollaro, passa sul misterioso asse “City-Wall Street”, che fa naufragare le Nazioni sugli scogli dei Cambi e delle Borse. Sono ancora i Rothschild che controllano la finanza mondiale. Essi, i fondatori degli “Illuminati” di Baviera; Essi, i firmatari del “Manifesto” di Marx, vigilano sulle Multinazionali e il centro massonico dei “B’nai B'rith” americano. Questo ci fa ricordare il “Vitello d’Oro” e la sentenza: «Chi controlla il sistema monetario ha il potere assoluto in pugno». Una sentenza che ci richiama anche l’altra di Spengler: «Non c’è un solo movimento di massa che non sia stato dirottato nella direzione indicata dal denaro». Della potenza di quella sètta monetaria ne fa prova anche quando, nel 1913, costrinsero il Senato-USA a cedere il loro monopolio di emissione di carta anti-moneta, fondata sui debiti di Stato, col “Sistema della Riserva Federale”. Da qui l’insorgere di tutte le Rivoluzioni! Per stare agli ultimi avvenimenti, la nascita del Bolscevismo e del Nazismo, entrambe largamente finanziate dai grandi trusts bancari. I veri padroni del mondo, dunque, oggi, sono le onnipotenti Congreghe: dal “Bildeberg” al “C.R.F.”; dalla “Tavola Rotonda” alla “Trilateral”; dalla “Pil grims” alla “Pugwash”. Tutti benedetti dalla Sinagoga! Ma allora, cos’è questo stupido blaterare di continuo sulla “dignità dell’uomo”? C’è proprio da rileggere: «Dio affilerà la spada e con Lui combatterà l’orbe della terra contro gli insensati»! (Sap. V,20). Ma la lurida commedia delle conferenze e delle “marce della pace” continua a confondere e a tradire l’incauto e disorientato “popolo di Dio”, per niente preoccupato, finora, del tragico destino che lo minaccia e lo attende durante una prossima generazione!

sac. dott. Luigi Villa  

TU CI AMI PER PRIMO, SIGNORE

 


 Dio nostro Padre, tu ci hai amato per primo!

 Signore, noi parliamo di Te

 come se ci avessi amato per primo in passato, una sola volta.

  

Non è così: Tu ci ami per primo, sempre, tu ci ami continuamente,

 giorno dopo giorno, per tutta la vita.

  

Quando al mattino mi sveglio e innalzo a te il mio spirito,

 Signore, Dio mio, tu sei il primo, tu mi ami sempre per primo.

  

E' sempre così: Tu ci ami per primo non una sola volta,

 ma ogni giorno, sempre

  

Soren Kierkegaard

QUESTA UMANITÀ SQUALLIDA, HA FINITO IL SUO TEMPO, HA CHIUSO CON LA VITA!

 


Carbonia 15.09.2021  –  ore 16.56

Questa Umanità squallida, ha finito il suo tempo, ha chiuso con la vita!

Sono Colui che Sono!
Amati figli, il tempo che avete davanti è limitato. …Il Verbo annuncia …ascoltate!

Preparatevi spiritualmente a ricevere i doni!
Al mio comando l’Armata celeste condotta da san Miche Arcangelo con, al suo seguito, tutta la gerarchia degli Angeli celesti, segnati sulla fronte con la croce del Cristo Risorto, scenderà in battaglia per mettere fine a questa gerarchia di angeli ribelli e sottometterli per sempre.

Urlo tutto il mio grande dolore per la perdita di molti figli, ma non potrò salvarli perché non vogliono tornare a Me.

Madre mia Addolorata, Stella dell’Amore, Io il tuo Dio Amore Ti amo infinitamente.
Io Ti ho fatta Stella dell’Amore perché Tu sei in Me, sei la Prescelta di Dio, Sua Sposa in amore infinito.

Maria Santissima, Madre mia Purissima, nel suo immenso dolore, richiama alla conversione, i suoi figli…

Madre Addolorata, Tu stringi i tuoi figli al tuo Cuore e li poni al mio Sacro Cuore, …con lacrime ardenti d’amore li bagni. Bagnati dalle Tue e Mie lacrime, sentano nella loro pelle, quanto sono roventi per sì tanto dolore: …l’uomo rinnega il suo Creatore, segue il maledetto Serpente antico! Con lui congiura contro gli eletti di Dio, …non potrà aver vittoria, Io Sono!

Questa Umanità squallida, ha finito il suo tempo, ha chiuso con la vita, perirà per sua libera scelta.

Ora che tutto è pronto non mancherò di manifestare i miei miracoli anticipando il mio ritorno glorioso.

Avanti figli dell’Amore! …Avanti figli di Dio! La luce è con voi perché Dio è in voi! Uniti come non mai, in preghiera, stretti al Cuore Immacolato di Maria, “consacrati” al suo Cuore Immacolato, andate vincitrici al mio seguito.

Farò trionfare la mia gente, gli darò un trono a fianco al mio, …tutti saranno nella bellezza del mio Amore. Il mio Trono è pronto ad accogliere gli eletti, gli obbedienti al loro Dio Creatore.

Preparatevi, indossate le vesti bianche, l’Agnello è al suo trionfo glorioso.

Vi benedico, state vigili e pregate, pregate, pregate uniti a Maria. Amen. Dio Padre, l’Onnipotente Jahwè

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14).

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE

Il primogenito dei morti. Questo titolo si trova anche in San Paolo (Romani e Colossesi), nella Lettera agli Ebrei, e una sola volta nell’Apocalisse.

“Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli(Rm 8,29).

“Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose” (Col 1,18).

“E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio” (Eb 1,6).

“E da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue” (Ap 1,5).

La sua primogenitura è prima di tutto “unigenitura”. Lui è il Figlio unigenito del Padre, il solo ed unico che Dio ha generato: “Luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre”.

 L’unigenitura eterna è l’essenza di Cristo. Gesù è il Figlio unigenito del Padre, il Primo ed unico Figlio. È in Lui e per Lui che ogni uomo è chiamato a divenire figlio di Dio, per adozione, nello Spirito Santo, rinascendo nelle acque del battesimo.

È l’unigenitura di Cristo che fa sì che Dio sia vero Padre. Sia il Padre del nostro Signore Gesù Cristo e in Lui e per Lui diventi Padre per adozione di ogni altro uomo.

Ecco come San Giovanni presenta Cristo Gesù come L’unigenito Figlio di Dio:

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14).

“Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato” (Gv 1,18).

“Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16).

“Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio(Gv 3,18).

“In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui” (1Gv 4,9).

Egli è primogenito ed è unigenito nell’eternità. Egli è primogenito ed unigenito nel tempo. È unigenito e primogenito nell’ordine della creazione; ma anche è unigenito e primogenito nell’ordine della grazia, della redenzione, della giustificazione, della salvezza, della vita eterna, della risurrezione.

Egli è il primogenito dei morti, perché è il primo che è risorto alla vita eterna con il corpo trasfigurato, trasformato in spirito, in luce.

Egli è anche il primogenito dei morti, perché tutti risusciteremo in Lui e per Lui.

Egli è il primogenito dei morti, perché sarà Lui non solo a chiamarci dal sepolcro, ma anche a rivestirci della sua risurrezione.

Lui nel ventre del sepolcro è stato generato nel suo corpo alla vita dello spirito, perché noi tutti diveniamo esseri spirituali nel tempo e nell’eternità per Lui, con Lui in Lui.

Egli è primogenito dei morti perché ci ha preceduti nella gloria del Padre e ci attende perché dove è Lui siamo anche noi.

E il principe dei re della terra. Con queste parole viene proclamata la regalità universale di Cristo Gesù.

Lui non è re e principe in quanto Dio. In quanto Dio è Creatore e Signore di ogni uomo. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di Lui. Ogni cosa è sua, per dono del Padre.

Gesù è il principe dei re della terra, perché nella sua umanità è stato costituito giudice dei vivi e dei morti, ma anche legge e parola di salvezza per ogni uomo, oltre che via, verità e vita di tutto il genere umano.

 Non c’è sovranità vera se non in Lui, per Lui, con Lui. Non c’è esercizio del potere che sia vero servizio all’uomo se non in Lui, per Lui, con Lui.

Essendo Lui il sovrano dei sovrani e il re di tutti i regnanti, ognuno domani dovrà presentarsi al suo cospetto per rendere ragione della sua amministrazione di servitore della giustizia e della verità.

Ma anche oggi nel tempo della storia, Lui vigila attentamente e interviene nella nostra storia, perché sia sempre riportata nella Volontà e nella Verità del Padre.

Modi e forme di questa vigilanza perenne di Cristo Gesù sono avvolti dal mistero.

Solo quando i veli della storia saranno passati e si aprirà il sipario della vita eterna, vedremo ogni azione di Dio e di Cristo a favore della nostra salvezza e della redenzione dell’umanità intera.

Ora però è il tempo della fede e dobbiamo credere che Gesù è il principe dei re della terra, è il Signore di ogni altro signore, è il Sovrano di ogni altro sovrano.

A Lui sempre dobbiamo rivolgerci perché porti pace ai nostri giorni e la consolazione del suo amore e della sua grazia contro ogni tirannia e abuso di potere che tanto male arrecano agli uomini. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

GENESI BIBLICA - EVOLUZIONE O CREAZIONE? CAINO E’ LA CHIAVE DEL MISTERO

 


Vita di Don Guido Bortoluzzi  


La sua precoce vocazione diventa una promessa  

Fu appunto durante una di queste escursioni per andare a prendere il latte quando,  all’età di dieci anni, gli accadde un fatto che rafforzò la sua decisione di offrire tutto se  stesso alla Madonna e al Signore e diventare prete: la Madonna lo aveva miracolosamente  salvato dal pericolo di cadere in un precipizio.  

Riprendo un’altra pagina autobiografica.  

Ero arrivato alle Casere Pèterle, in cima alla valle Runàl, a prendere il solito latte da  Giovanna Mira quando mancava poco più di un’ora al tramonto. In breve il sole fu  oscurato dalle nubi e cominciò a piovere. Nella speranza che cessasse, mi fermai. Ma,  visto che continuava, mi decisi di ripartire. Mi diedero una vecchia giacca per coprirmi  le spalle.  1

Calzavo un paio di scarpette di pezza. Dovevo risparmiare le ‘dàlmade ’ dai danni dei  ciottoli che coprivano la strada ripida, ma i danni li sentivano le mie caviglie.  

Mi sconsigliarono di prendere la scorciatoia per i prati del Col Salèr ai Lastrìn, ma,  giunto al bivio coi piedi dolenti, preferii eventuali scivolate sul prato ai sassi che mi  rotolavano sotto i piedi.  

Si fece buio presto e non sapevo a che punto dovevo girare a sinistra per ritornare  sulla strada. La pioggia sempre più fitta ad ogni nuovo lampo e tuono faceva scorrere  l’acqua sotto i miei piedi.  

Lunghi scivoloni mi avevano portato troppo a destra dove sotto c’era il burrone  profondo e il torrente che rumoreggiava minaccioso. Ad ogni scivolone mi adagiavo sul  fianco per aderire di più al suolo ripido e per poter piantare le dita della mano libera sul  terreno e così trattenermi.  

Con l’altra tenevo il manico del vaso del latte che era da cinque litri, ma ne  conteneva uno soltanto, non avendone trovato uno più piccolo.  

Un terrore inesprimibile mi invase quando mi sentii scivolare per una decina di metri  fin dove sentivo direttamente il fragore del torrente sottostante. Mi adagiai supino  annaspando intorno senza trovare alcun appiglio. L’acqua piovana scorreva sotto la  mia schiena. La vecchia giacca che mi era stata data era inzuppata e pesante e mi era  sfuggita dalle spalle.  

Terrorizzato invocai la Madonna. In cima alla valle c’è Irighe col suo Santuario,  mèta di pellegrinaggi. A Lei rinnovai il mio proposito di consacrarmi al Signore. 

Non osavo muovermi perché ogni piccolo movimento mi faceva scivolare.  

Mi vedevo con la fantasia ormai morto sfracellato laggiù e immaginavo come il dì  seguente mi avrebbero cercato e raccolto in pezzi.  

Invocavo un po’ di luce, urlando fortemente.  

Proprio sopra di me guizzarono successivamente tre lampi e vidi la mia posizione.  

Riuscii a raccogliere la giacca, ma non il berretto nuovo al quale ero affezionato per  la piccola aquila dorata che era stata cucita sul davanti.  

Fatti alcuni passi prudenti verso la strada, mi ritrovai di fronte ad un profondo  crepaccio. Non potevo saltarlo e non trovavo, nel buio, il modo di aggirarlo. Disperato  urlai ancora:  

– Madonna Santissima, aiutatemi ancora. Fate che trovi la via d’uscita. –  

Fui molto contento di vedere ancora un lampo e poi un secondo. Così riuscii a portarmi in salvo.  

Il berretto fu trovato, su mie indicazioni, da mio fratello maggiore il giorno seguente,  in cui toccava a lui, di turno, recarsi alle Casere Pèterle, a prendere il solito litro di latte.  

Dagli scritti di  Don Guido Bortoluzzi  

 


Persone illuse! Senza un cambiamento di vita, senza il desiderio e la disposizione alla conversione, non riusciranno a salvarsi l’anima.

 


MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

14 SETTEMBRE 2021

Amato Popolo del Nostro Re e Signore Gesù Cristo:


QUALE CAPO DEGLI ESERCITI CELESTI, VI INVITO A COMPROMETTERVI CON LA NOSTRA REGINA E MADRE DOLOROSA.


Ogni essere umano è espressione dell’Amore Divino e dell’Amore Materno.


La nostra Regina e Madre vi chiama per portarvi a Suo Figlio, che come un agnello mansueto si sacrificò sulla Croce per i peccati dell’umanità. 


La nostra Regina e Madre non si dà tregua:


VI INVITA E VI ESORTA CONTINUAMENTE ALLA CONVERSIONE, ALLA PREGHIERA, ALLA PENITENZA…


Vi siete pentiti del vostro modo indebito di comportarvi e di agire cosicché, pentiti, possiate iniziare il cammino verso la Salvezza?


Tuttora ci sono persone indifferenti a quello che è sotto i loro occhi.
Vogliono ignorare la verità di questo momento per non pensare, né cambiare vita.
Persone illuse! Senza un cambiamento di vita, senza il desiderio e la disposizione alla conversione, non riusciranno a salvarsi l’anima.
Le fiamme dell’inferno (1) sono un terribile tormento e la nostra Regina e Madre soffre a causa della disobbedienza delle persone.


IN QUESTO GIORNO RIPARATE PER AVER FATTO SOFFRIRE IL CUORE DELLA NOSTRA REGINA E MADRE.
RIPARATE, RIPARATE, RIPARATE, SENZA PERDERE UN MOMENTO, PRIMA CHE SIA TARDI.


Pregate, pregate per la Francia, è in pericolo.


Pregate, il Monte Sant’Elena porterà calamità, pregate.


Pregate, la Turchia necessita la conversione, causerà dolore all’umanità.


Amato Popolo del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, preparatevi spiritualmente, siate fraterni, proteggetevi, rispettate i Comandamenti e rianalizzateli.


SIATE LA PACE che l’umanità non ha...
SIATE LA BENEDIZIONE che l’umanità non offre…  
SIATE OSSERVANTI di quanto vi trasmetto per Volontà Divina.


Che la pace sia in voi lo strumento per poter vincere il male.


Non temete, il cielo vi protegge in ogni momento, non temete.


Vi benedico, vi difendo da ogni male.


Onorate la Regina e Madre Dolorosa.


San Michele Arcangelo


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


  1. L’inferno esiste, leggere…


COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Nella continua ondata di eventi in cui ci troviamo, diamo la mano alla Madonna e confidiamo nel Suo Ausilio Materno, come oggi ci invita a fare San Michele Arcangelo, cosicché la Madre Dolorosa ci porti a Suo Figlio.


Fratelli: conversione, preghiera, digiuno e penitenza.


Particolarmente in questo giorno, uniamoci alla Madre dei Dolori e meditiamo ciascuno di questi dolori:


Primo Dolore  Il dolore causato al Suo Cuore dalla profezia del vecchio Simeone, quando Le disse: “una spada ti trafiggerà l’anima.” (Ave Maria)

Secondo dolore – L’angoscia sofferta dal Suo sensibilissimo Cuore, durante la fuga e la permanenza in Egitto, in quanto Erode intendeva uccidere il Bambino. (Ave Maria)
Terzo Dolore – L’angoscia vissuta dal Suo Cuore sollecito, per lo smarrimento di Suo Figlio Gesù. (Ave Maria)
Quarto Dolore  La costernazione provata dal Suo Cuore Materno nell’incontrare Suo Figlio Gesù che portava la Croce. (Ave Maria)
Quinto Dolore  Il martirio del Suo Cuore generoso nell’assistere Suo Figlio Gesù durante l’Agonia. (Ave Maria)
Sesto Dolore – La ferita patita dal Suo Cuore pietoso, per la lanciata che aprì il costato di Suo Figlio Gesù. (Ave Maria)
Settimo Dolore  La desolazione e lo sconforto sofferto dal Suo Cuore Amantissimo per la sepoltura di Suo Figlio Gesù. (Ave Maria)


Prega per noi, Vergine dolorosissima, affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.


La Madre di Dio rivelò a Santa Brigida che, chiunque reciti sette "Ave Maria" al giorno meditando sui Suoi Dolori e sulle Sue Lacrime e diffonda questa devozione, godrà dei seguenti benefici:


  • La pace in famiglia.
  • L’illuminazione circa i misteri divini.
  • L'accoglimento e la soddisfazione di tutte le richieste purché siano secondo la volontà di Dio e per la salvezza della sua anima.
  • La gioia eterna in Gesù e in Maria.


Amen.

 


IL FUMO DI SATANA NEI SEMINARI?

 


IL FUMO DI SATANA NEI SEMINARI?


Basta con il silenzio, gridate con centomila lingue, perché tacendo il mondo è marcio!

Santa Caterina da Siena


Ci siamo chiesti, dopo aver letto le notizie sulla stampa su tutti gli sforzi che il Papa e il Vaticano stanno facendo per prevenire ulteriori abusi sui bambini all'interno della Chiesa Cattolica, quale potrebbe essere la causa di così tanti problemi all'interno del clero?

   Più di 4.000 casi sono stati confessati negli ultimi dieci anni. Guardando la figura ci viene in mente l'avvertimento della Beata Vergine a La Salette:

   "Che coloro che sono a capo di comunità religiose facciano attenzione alle persone che devono ricevere, perché il diavolo userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi persone date al peccato, perché i disordini e la passione per i piaceri carnali si diffonderanno su tutta la terra". Vergine Maria, (La Salette, 1846)

   Ciò che Maria avverte già nel XIX secolo è molto forte, e forse non ha voluto essere più drastica, perché non è solo necessario preoccuparsi di selezionare meglio i postulanti, ma anche prestare grande attenzione a scegliere correttamente i formatori dei futuri sacerdoti.

   È a questo punto che faremo riferimento e che pensiamo possa essere in parte la chiave di tutto il problema: i formatori.


   L'alberello smarrito.

    I giovani sono entrati in seminario pieni di illusioni. Alcuni hanno combattuto una dura battaglia con le loro famiglie che hanno impedito loro di scegliere il sacerdozio. Altri, invece, sono stati incoraggiati dalle loro famiglie, che li hanno incoraggiati in questo nobile apostolato. Le loro famiglie erano piene di speranze e aspettative, che non molti erano disposti a deludere. La maggior parte di loro con una forte chiamata di Gesù al sacerdozio, alla purezza e alla santità. Servire Dio e il prossimo.

    Ma non molto tempo dopo il loro primo anno di studi si trovano di fronte a una realtà che non si aspettavano. L'atmosfera non era così accogliente e santa come avevano immaginato?  

   Sono prematuramente sorpresi quando gli istruttori diffondono un vero e proprio rifiuto delle relazioni sessuali eterosessuali. Sono totalmente proibiti e condannati, sono satanici. Tuttavia, sono estremamente accondiscendenti, flessibili e comprensivi nei confronti delle relazioni omosessuali.  La continenza che deve essere offerta a Gesù è indebolita nella coscienza degli studenti. Cioè, c'è un tipo di rapporto sessuale che non è totalmente proibito. E dove sono i comandamenti? E la castità?

  Sono giovani, pieni di energia e di irrequietezza sessuale, dove dovranno valutare in quegli anni precedenti se sono capaci di impegnarsi nella castità assoluta. Sarà richiesto loro un voto permanente di castità. Se non è così, anche i laici possono servire Dio. Potrebbero essere diaconi sposati o laici impegnati.

  Se stiamo dando questi segnali nei seminari, con assoluta ignoranza da parte della gerarchia superiore, stiamo annidando negli studenti e nei futuri sacerdoti il bisogno sessuale e la sessualità abituale, una pratica difficile da controllare quando è già diventata un'abitudine. Se iniziano con relazioni omosessuali nelle fasi formative, il prete continuerà a cercarle nel corso degli anni. L'alberello che è arrivato in giovane età è già sviato.


Un istruttore omosessuale

   Ancora più grave è se l'istruttore ha tendenze omosessuali e cerca di esprimerle con i giovani studenti. Poi iniziano i favoritismi, i litigi, le gelosie, le riunioni a porte chiuse, i baci in biblioteca tra istruttore e seminarista, ecc. ecc. Tutto è diventato distorto, regna il caos totale e il ragazzo con un desiderio di santità è scioccato, disilluso.


   Ricordiamo un caso e vediamo quando una cosa può essere cattiva o sconsigliabile.

  Se sono andati in piscina nudi, perché è stata un'idea degli studenti, non c'è niente di male, ma se è stata un'idea del sacerdote insegnante e, per di più, si è spogliato e ha fatto il bagno con loro, questo è sbagliato, molto sbagliato.  La gerarchia e il rispetto devono essere mantenuti.

  Tutta questa dissolutezza e i cattivi atteggiamenti incubano nel futuro prete il bisogno carnale e lo esprimono male in futuro con altre persone e ancora peggio, con minori indifesi.


Perdere la mascolinità

   Si è anche visto che alcuni istruttori intendono minare la mascolinità degli studenti, frasi come "saranno le mogli di Gesù", permissività nelle relazioni omosessuali (baciare tra uomini è normale) e altri comportamenti sono volti a produrre insicurezza di genere.

  No signori, i sacerdoti sono soldati di Cristo, combattenti contro Satana, per la difesa della chiesa, la salvezza delle anime. Uomini recidivi, santi, coraggiosi. I sacerdoti che dubitano di ciò che sono, non servono la Chiesa, ma piuttosto la danneggiano. Rafforziamo i nostri futuri sacerdoti come veri uomini, non femminilizziamoli. Le conseguenze di questo misfatto si sono già viste.


Com'è difficile vedere qualcosa di sbagliato e non poterlo dire!

  Infine, vorrei dire brevemente ai preti di non nascondere e proteggere i preti pedofili. È una tendenza comune tra loro quella di cercare di trattare la questione con discrezione e tra le quattro mura, si dice, per non danneggiare ancora di più la Chiesa. Rimane un sentimento di impunità tra i laici; rabbia, delusione e rifiuto.

  Capiamo, molti sono amici ed è difficile denunciare un fratello, ma deve essere fatto. È anche necessario riparare il danno fatto. La prima tendenza è quella di non credere, di non accogliere la vittima, di affermare che sono pure falsità, di incolparla.

Quanti santi sacerdoti vedono cose che non possono denunciare, a causa di questa fratellanza incompresa e perché se lo fanno, saranno segregati, respinti dai loro pari, perderanno molti dei loro amici nel clero, saranno accusati di essere traditori. Dovranno dimenticare qualsiasi promozione all'interno della gerarchia della chiesa. Soffrono in silenzio.


Perché, se Maria l'ha denunciato già nel 1846, non è stata presa in considerazione?

  Perché quando in Penablanca (1984) ripete più volte quello che ha detto a La Salette, viene rifiutata? Una parte del clero sta dividendo le sue vesti. Un tale linguaggio non può appartenere alla Madonna.

 "I sacerdoti, ministri di Mio Figlio, con la loro vita cattiva, con la loro empietà nel celebrare i Santi Misteri, con il loro amore per il denaro, gli onori e i piaceri, sono diventati fogne di impurità che gridano vendetta. La vendetta è fissata sulle loro teste. Maledici i sacerdoti e le persone consacrate a Dio, che con la loro vita malvagia crocifiggono mio Figlio, il tuo Signore".

Cosa ne pensate?  La Beata Vergine si riferisce ovviamente ad alcuni sacerdoti, non a tutti. Ma come abbiamo detto, solo nell'ultimo decennio ci sono 4.000 casi.


Mary White Lady of Peace aveva ragione o torto ad avvertire di questo?

E noi cattolici come ci poniamo? Siamo lì a sostenere la Chiesa di Gesù, fedeli, dando le nostre risorse per il suo sostentamento, partecipando .... ma fratelli e sorelle, non si può andare avanti così. Dobbiamo porvi fine definitivamente.

 4.000 denunce in soli 10 anni!


   Conclusioni:

   La Chiesa deve prestare grande attenzione ai formatori nei Seminari, la chiave per la formazione dei futuri sacerdoti santi e coraggiosi. Il gran numero di preti denunciati per le loro tendenze sessuali potrebbe essere spiegato da una cattiva selezione dei postulanti e ancor peggio da una cattiva formazione nei seminari.

Un alberello ben curato fin dall'inizio sarà una quercia forte in futuro.