mercoledì 1 dicembre 2021

MEDITAZIONI sui tratti del Volto del Padre

 


LA FEDE

Cos'è la fede? La fede è una fiducia assoluta in Dio, il Dio che ha voluto parlare all'uomo mediante le Sacre Scritture, e rivelarsi in Gesù Cristo; un Dio che ci ama tutti, e che ha dimostrato il suo amore fino alla Croce! Egli ci ha amati mentre ancora noi non Lo amavamo e ha offerto la propria vita per chiunque mette tutta la propria fiducia in Lui.

Applicata alle opere, la fede è la radice e l'albero mentre le opere sono i frutti.

Cerchiamo il Volto del Padre nella Sua Parola accogliendola con fede e Amore.

Matteo 6,30: "Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?"

Matteo 8,10: "All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande."

Matteo 8,13: "E Gesù disse al centurione: «Va, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì."

Matteo 8,26: "Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia."

Matteo 9,2: "Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati»."

Matteo 9,22 : "Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì."

Matteo 9,29: "Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede»."

Matteo 14,31: "E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?»."

Matteo 15,28: "Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita."

Matteo 16,8:              "Accortosene, Gesù chiese: «Perché, uomini di poca fede, andate dicendo che non avete il pane?"

Matteo 17,20: "Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile."

Matteo 21,21: "Rispose Gesù: «In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di li e gettati nel mare, ciò avverrà."

Matteo 21,22: "E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete»."

Siamo dunque chiamati a credere che la fede in Dio è la fonte della beatitudine presente e futura.

Quando abbiamo poca fede, abbiamo paura! Questo accade perché confidiamo in noi stessi.

Matteo 8,26: "Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia."

Matteo 10,28: "E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. " Matteo 14,26: I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura."

Matteo 14,27: "Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura»."

Aggiungiamo ora questi versetti con San Paolo:

"E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!»."

Romani 8,15

Come gli apostoli preghiamo dicendo: Signore, aumenta la nostra fede! Luca 17,6


« Mi amate come Io vi amo? Mi accettate come vostro Salvatore? »

 


Potete mentire, potete mentirvi, potete nascondervi, potete sparire dalle vostre case, dalle vostre famiglie; ma mai dalla Mia Vista, mai dal Mio Cuore. 

Voi siete le Anime della Mia Anima, le piccole Fiamme del Mio Spirito Santo. 

    Il vostro Amore deve rispondere al Mio Amore. È forse così duro amare l’Amore sino a farMi languire nell’attendere il vostro appello? Non Mi avete ancora risposto e l’Ora arriva. Dio deve ricevere questa conferma da tutto il vostro essere: 

« Mi amate come Io vi amo? 

Mi accettate come vostro Salvatore? » 


    La Mia Croce continua il Suo pellegrinaggio terreno : come Io percorsi la Mia Terra, così essa avviene a voi tutti per dirvi :      

« Svegliatevi! Mi accettate? Riconoscete voi in Me la vostra guarigione? Io vi ho salvati dalla morte eterna. Vi rifiuterete ancora di vederMi, di comprenderMi e di amarMi? 

La verità su ciò che è realmente accaduto alla Chiesa cattolica dopo il Vaticano II

 


Perché il terzo segreto di Fatima dovrebbe essere più chiaro nel 1960?

Fu il 25 gennaio 1959 che Giovanni XXIII annunciò di avere un'ispirazione speciale per convocare improvvisamente un nuovo concilio ecumenico. (Il 25 gennaio, a proposito, fu lo stesso giorno in cui la luce sconosciuta che illuminò il mondo prima della Seconda Guerra Mondiale illuminò i cieli d'Europa. Questa luce sconosciuta che apparve il 25 gennaio 1938 fu predetta dalla Madonna di Fatima come un avvertimento che Dio stava per punire il mondo con le cose che furono rivelate nella seconda parte del segreto. Il fatto che Giovanni XXIII abbia indetto il Vaticano II il 25 gennaio è stato un avvertimento dell'imminente punizione descritta nel terzo segreto?) 

Questo concilio convocato da Giovanni XXIII nel 1959 sarebbe risultato essere il Vaticano II, i cui risultati disastrosi sono il soggetto di questo libro. È la convocazione di questo concilio nel 1959 la ragione per cui la Nostra Madre ha chiesto che il terzo segreto di Fatima fosse rivelato entro il 1960? Ci stava forse avvertendo direttamente dell'apostasia che sarebbe risultata da questo concilio, che ha veramente dato vita ad una nuova e falsa Chiesa Controcattolica, come vedremo in questo libro? In verità, l'unico segno importante che era avvenuto nel 1960, riguardo alla tremenda apostasia che stiamo vivendo ora e che avrebbe reso le cose più "chiare", era che Giovanni XXIII aveva annunciato la sua intenzione di convocare un nuovo concilio nel 1959. Dal nostro punto di vista, è abbastanza ovvio che il terzo segreto di Fatima riguarda l'apostasia derivante da un falso concilio; altrimenti il terzo segreto non avrebbe avuto più senso nel 1960, come la Nostra Madre aveva detto.


GENESI BIBLICA EVOLUZIONE O CREAZIONE? CAINO E’ LA CHIAVE DEL MISTERO

 


I Parte della visione: Il primo Pioniere,  “IL CAMPIONE”  

***

La misurazione della statura degli ancestri  


* Misurazione degli ancestri  

a) Il quadro in alto, sovrapposto alla ‘vetrina’ e situato più in alto della metà delle sue  colonnine, prende per intero la figura degli ancestri. b) Il quadro ravvicina l’immagine  fino alla grandezza naturale. Però ora esso comprende la testa ma esclude le gambe degli  ancestri.  

c) Il quadro si abbassa, mantenendo inalterata l’immagine, fino a quando il bordo superiore  del quadro viene a trovarsi esattamente sotto la metà delle colonnine.  

d) Il riquadro si sposta orizzontalmente a sinistra fino a sovrapporsi alla portiera delle  scale, mantenendo sempre la testa degli ancestri a contatto del bordo superiore del  riquadro.  

e) Il quadro scende a livello del pavimento escludendo ora la testa, ma includendo i  piedi. Tutto questo gioco per rendere certa la loro altezza e per mettere in evidenza le  gambe degli ancestri sproporzionatamente corte.  


La femmina ancestre, equivocata con la Donna, sta per partorire la  Bambina, la prima vera Donna, la futura moglie di Adamo  

§ 64 Ora questi esseri neri e pelosi, tutti a statura eretta, si muovevano intorno a  quell’essere bianco e senza pelo, la femmina dalla pelle giallastra e nuda che  sembrava la caricatura più feroce della donna.  
– OSSERVALA – mi disse dentro.  
La femmina bianco-gialla e nuda uscì dalla fila e avanzò di alcuni passi, forse un  metro e mezzo o due. Subito la solita Voce forte di uomo mi disse da destra: – È IN  LUCE. – Credevo che uscisse dall’ombra di piante che non vedevo.  
Non capivo che voleva dire che era ‘posta in evidenza’, cioè che era quella che doveva  interessarmi più delle altre.  
Capii l’espressione solo dopo alcuni mesi ascoltando la televisione quando  quest’espressione fu usata per una diva del cinema.  
Capii che essa era “in luce” perché su di lei stava per aprirsi il sipario e stava per  essere svelato il mistero che per tanti secoli l’aveva circondata: la sua vera identità.  
Poi in sordina:  

§ 65 – HO RISPOSTO ALLA TUA DOMANDA (“Come ha fatto Adamo a trovare sua  moglie?”) DICENDOTI: PRIMA, “DA UN SEGNO”; POI, “DALLA VOCE”; E  ORA, CHE “HA SENTITO LA SUA VOCE, QUELLA DELLA MADRE CHE SI  LAMENTA PER LE DOGLIE. STA PER PARTORIRE LA BAMBINA”. –   Compresi allora che colei che era “in luce” era “la madre”, la madre della Bambina.  Ma continuavo a pensare a quel “segno” e avevo ancora l’idea fissa di trovare ‘il  segno’, cioè il passo della Genesi che parla della Donna.  

Non avevo capito che quel ‘segno’ era “la voce” e che l’ordine era: “prendi in mano  la bibbia” e non “studia la bibbia”.  
Mentre il Signore mi parlava, sentivo la Sua Voce come di persona che mi parlasse  all’orecchio destro. Ero arrivato presso la sedia, quando sentii la parola “bambina”.  
Al sentire la parola “bambina” fui molto contento, ed esclamai:  
– Grazie, Signore! Questo potevate dirmelo solo Voi! – Vidi che la femmina biancogiallastra uscita dalla fila urlava tenendosi il ventre.  
Dall’estremità opposta della schiera, forse ubbidendo ad un ordine dell’Uomo, si  mosse la femmina più magra grigio-brizzolata. Si avvicinò a quella nuda, l’abbracciò  e la fece calare al suolo lentamente, con delicatezza. Non potei vederla adagiata  perché…  

Dagli scritti di  Don Guido Bortoluzzi  

I giorni di grande lutto stanno arrivando.

 


11/15/2021

Figlia mia, questo mondo è molto diviso. C'è chi si fida per paura e c'è chi teme di fidarsi. Dovete amare il Signore vostro Dio con tutto il vostro cuore, mente e anima, tutto il vostro essere senza riserve. Quando un'anima manca di una di queste cose, non può veramente fidarsi. Per fidarti, devi arrenderti a tutto. Fai ascolto ad Adamo ed Eva: avevano tutto ma non si fidavano del piano di Mio Padre. Questo mondo sta per perire in un grande tumulto per la sua mancanza di fiducia e l'abbandono alla paura. Io non sono il Dio della paura, sono il Principe della Pace. I giorni di grande lutto stanno arrivando. Molti non saranno in grado di cercare la Mia Misericordia perché non la conoscono veramente. Le madri anelineeranno ai loro figli e i padri piangeranno perché vedranno come si sono ciecamente fidati dell'autore dell'inganno. Questo mondo ha un grande bisogno della Mia Visitazione. Questo mondo ha bisogno di prendere le suppliche di Mia Madre e riconoscere che è solo prendendo la sua mano che sarete guidati a suo figlio, perché Io Sono Gesù. Dove correrete, figli Miei, quando la grande muraglia d'acqua inaugurerà nuove coste e città che una volta c'erano non ci sono più? Dove vi rifugierete quando inizierà il grande scuotimento e risuonerà in tutto il mondo? A cosa ti arrenderai quando vedrai l'inganno in cui hai permesso alla tua anima di essere guidata quando inizieranno i veri dolori del travaglio? Figli Miei, il vostro unico rifugio è nel Mio Sacratissimo Cuore. È tempo di arrendersi alla verità e allontanarsi da un mondo che cerca di divorare il tuo cuore, la tua mente e la tua anima. Il diavolo usa la mente per ingannare il corpo per intrappolare l'anima. Se permettete a Me di rifugiarvi nel vostro cuore e allo Spirito Santo di guidarvi, allora non avete nulla da temere. Ora andate avanti, perché Io sono Gesù, e siate in pace perché la Mia Misericordia e Giustizia prevarranno.

Jennifer

Le forze occulte che manovrano il mondo - Gravi documenti

 

Gravi documenti

Quanto urga la necessità di stare in guardia dalla perfidia ebraica, bene ce lo comprova il seguente delittuoso documento, che non si peritò di pubblicare la rivista israelita «Revue des études Juives».

E' la lettera programmatica di risposta, scritta, il 21 Novembre 1489, dal Principe degli Ebrei, residente a Costantinopoli, al rabbino di Arles, allorché costui gli chiedeva istruzioni sul da farsi, in merito alla espulsione degli Ebrei dalla Provenza, decretata da Luigi XII.

L'autenticità del presente documento è dimostrata dall'abate Chaubauty, nella sua opera «Les Juifs nos maîtres», con argomenti così potenti da fare crollare ogni specie di dubbio o sofisma che, in proposito, si possa mettere in campo. E' del seguente tenore:

«A quel che voi dite, il Re di Francia vi obbligherebbe a farvi cristiani: fatelo; ma che la Legge di Mosè sia conservata nei vostri cuori.

«L'assimilazione non fa paura, scriveva il «Bauembündler», un ebreo, pur battezzato, non cessa mai dall'essere Ebreo.

La Francia è già nelle nostre mani, ora è la volta dell’Austria.

«A quel che voi dite, vi si vorrebbe spogliare dei vostri beni: fate i vostri figli mercanti, acciocché a poco a poco, essi spoglino i cristiani dei loro.

«A quel che voi dite, si attenterebbe alle vostre vite: fate i vostri figli medici e farmacisti, acciò ch'essi tolgano ai cristiani le loro vite.

«A quel che voi dite, essi distruggerebbero le vostre Sinagoghe: fate i vostri figli canonici e chierici, acciò che essi distruggano le loro chiese.

«A quel che voi dite, vi farebbero molt'altre vessazioni: fate in modo che i vostri figli siano avvocati, notai, e che essi sempre si immischino negli affari di Stato, acciocché, mettendo i cristiani sotto il vostro giogo, voi dominiate il mondo e possiate vendicarvi di loro.

«Non vi scostate da quest'ordine che vi diamo, perché vedrete con l'esperienza, che di abbassati che siete voi, arriverete al fastigio della potenza». Il 21 Kisleu 1489


V.S.S.V.F.F.

Si legge in un libro di A. Romanini, che sviscera a fondo la questione ebraica, il seguente testo:

«Non è esagerata l'affermazione di Joe Chamberlain e di altri, che Ebrei, sedicenti convertiti, riescano a raggiungere alte cariche nell'Anglicanesimo, nel Protestantesimo, nell'Ortodossia e perfino (?) nelle alte cariche ecclesiastiche Cattoliche. E' accertato che i più grandi inquisitori di Spagna furono di origine ebraica».

In merito alle conversioni giudaiche sarà bene non dimenticare, che la circospezione non è mai troppa. Tanto più che nel Talmud espressamente si comanda: «Fingetevi al bisogno anche cristiani per meglio trappolarli»1 e lo storico ebreo Cecil Roth, nella sua opera «Storia del Popolo Ebraico» (p. 229) non esita ad affermare: «Naturalmente, nella maggior parte dei casi, le conversioni erano finte». (Se tali furono, perché tuttora non sono?).

Quanto, poi, i surriferiti ordini — specie quello di togliere la vita ai Cristiani servendosi della medicina — siano stati prontamente eseguiti, facilmente si argomenta dai seguenti fatti:

Secondo narra l'Echio, al Capo 13 del suo libro «Contro gli ebrei», l'ebreo Giovanni Pfeffercorn di Colonia, condannato a morte per i suoi orrendi delitti, sul punto di morire — in Hall di Sassonia nel 1514 — confessò spontaneamente che «sotto il titolo di medicina, esercitando quell'arte, egli stesso aveva uccisi col veleno otto cristiani».

Dagli Atti della Vita del B. Bernardino da Feltre (N. 266 degli Atti, presso i Bollandisti), il quale in tutta la sua esistenza predicò contro il pericolo giudaico, si rileva come, predicando egli in Siena nel 1489, narrò dal pulpito che: Un Senese gli aveva narrato che un medico ebreo, morendo in Avignone, gli aveva detto di morire contento perché, ordinando false medicine, aveva ucciso molte migliaia di cristiani: «Praescriptis dolosis pharmacis occidit multa milia christianorum». Vi furono molti che volevano morire piuttosto che pigliare da lui medicina. E guarirono per grazia di Dio. Del succitato documento desidero inoltre sottolineare, con quale incredibile disinvoltura gli stessi Giudei ci confessano, come, fino dall'anno 1489, la Francia fosse già caduta nelle loro mani e, intorno a quell'epoca, si stessero divorando l'Austria.

Siccome la cosa, in effetti, si è più che verificata, credo doveroso richiamare l'attenzione come, in prosieguo di tempo ed esattamente nella seconda metà del 1700, ancora l'Inghilterra, la Germania ed altre nazioni d'Europa caddero, con l'ausilio della setta massonica e di altre sette segrete, fra gli artigli di quei signori.

La stessa sorte ebbe a subire l'Italia, ma solo al tempo del Risorgimento. L'ultima delle grandi potenze europee costretta ad inginocchiarsi davanti al prepotere giudaico fu la Russia degli Zar nel 1917.

E adesso, per essere in ogni punto prevenuti, ritengo doveroso riportare il testo integrale di un discorso-programma, d'eccezionale importanza, tenuto a Praga, nel 1880, dal rabbino Reichhorn, nel grande raduno dei rabbini che essi chiamano il «Kaleb», e che solennizzano ogni cento anni. Ci mostrerà la grande analogia esistente tra il suo contenuto ed i «Protocolli dei Savi Anziani di Sion», che, come avanti fu detto, i Giudei tentarono in ogni modo di rinnegare. A Sir John Radcliff, che lo pubblicò sul «Le Contemporain», il 1° luglio 1886. per avere fatto ciò, ebbe a costargli la vita. Tale discorso fu ripetuto nella sinagoga di Simscrol da un rabbino, che per questo ebbe un processo: esso inoltre perfettamente concorda con quello tenuto a Lemberg, in occasione del congresso della gioventù ebraica, pubblicato dal giornale «Bauernbündler» di Vienna (n. 133, del 1° Nov. 1912). Eccolo:

Sono diciotto secoli che i nostri sapienti lottano coraggiosamente, con una perseveranza che nulla può frangere, contro la Croce, che ci ha rapito la potenza promessa ad Abramo.

Diciotto secoli appartennero ai nostri nemici; il secolo presente e i secoli da venire debbono essere nostri.

E' questa la decima volta che, lungo mille anni di lotta atroce ed incessante coi nostri nemici, si riuniscono in questo cimitero e presso la tomba del nostro gran maestro, santo rabbino Simeon Ben Jhuda, gli eletti di ogni generazione del popolo di Israele, per concertarsi sui mezzi di trar vantaggio, per la causa nostra, dai grandi sbagli e dai grandi falli che non cessano di commettere i nostri nemici, i cristiani.

Ogni volta il nuovo Sinedrio ha proclamato e predicato la lotta senza tregua contro questi nemici.

Allorché saremo resi unici possessori di tutto l'oro della Terra, la vera potenza passerà nelle mani nostre, ed allora si compiranno le promesse fatte ad Abramo.

L'agricoltura sarà sempre la ricchezza di ogni paese. Il possesso delle grandi proprietà terriere apporterà sempre in ogni epoca grandi onori e grande influenza ai loro titolari.

Conviene quindi predisporre le cose in modo che i nostri fratelli in Israele possano fare importanti acquisti terrieri. E’ pertanto essenziale privare l’aristocrazia delle sue terre, a qualunque costo. L'aristocrazia, in quanto proprietario di terreni, costituisce sempre un pericolo per noi, poiché le sue rendite le assicurano l'indipendenza.

Per raggiungere lo scopo, il modo migliore è quello di far aumentare le tasse e le imposte, provocare crisi di sovrapproduzione e tutti quegli altri mezzi che servono a mandare i prezzi dei terreni al livello più basso possibile.

Gli aristocratici dei gentili («goim»), i quali, date le loro abitudini ereditarie, sono incapaci di accontentarsi di poco, andranno presto in rovina2.

La Chiesa Cristiana, essendo uno dei nostri più pericolosi nemici, noi dobbiamo lavorare con perseveranza a diminuire l'influenza sua. Conviene, dunque, imprimere nell'intelligenza di coloro che professano la religione cristiana le idee di libero pensiero, di scetticismo, di scisma e provocare dispute religiose cosi naturalmente feconde, di divisioni e di sette nel Cristianesimo. Logicamente, conviene cominciare col disprezzare i ministri di quella religione, dichiarando loro guerra aperta, provocando sospetti sulla loro devozione, sulla loro condotta privata; col ridicolo e con la satira si distruggerà quel rispetto che va congiunto con lo stato e l'abito loro.

Ogni guerra, ogni rivoluzione, ogni scotimento politico-religioso avvicina il momento in cui raggiungeremo lo scopo al quale tendiamo. Tutti gli impieghi pubblici devono essere accessibili agli Israeliti, ed una volta che noi siamo diventati i titolari, noi sapremo, con l'ossequiosità e con la perspicacia che sono nostre doti, penetrare fino alle prime sorgenti della vera influenza e del vero potere. Ben inteso che qui solo si tratta di quegli impieghi ai quali vanno congiunti onori, potenza e privilegi; giacché, quanto a quelli che esigono sapere, fatiche e pene, possono e debbono esser lasciati ai Cristiani.

La magistratura è per noi un'istituzione di primaria importanza. La carriera dei tribunali e quella che meglio svolge la civiltà e ci mette a parte più facilmente degli affari dei nostri nemici naturali, ed è per mezzo di essa che noi possiamo ridurli in nostro potere.

Il popolo d'Israele deve dirigere la sua ambizione verso quell'alto grado di sapere, dal quale sgorgano le considerazioni e gli onori, e uno dei mezzi più sicuri per giungervi è quello di avere in pugno tutte le operazioni industriali, finanziarie e commerciali. Nella scelta di queste speculazioni si userà grande prudenza e tatto, cose queste che sono la proprietà della nostra attitudine atavica negli affari.

Tutti i rami della scienza, dell'arte, delle belle lettere, ecc... dovranno essere un vasto campo in cui i successi mostreranno la nostra attitudine. Quanto alle scienze, medicina e filosofia, debbono far parte ugualmente del nostro dominio intellettuale.

Un medico è iniziato ai più intimi segreti della famiglia ed ha, come tale, fra le mani la salute e la vita dei nostri mortali nemici, i Cristiani.

Noi dobbiamo incoraggiare le unioni matrimoniali fra Israeliti e Cristiani che possiedono ascendenza e potere. Per tal modo otterremo influenza sopra quanto ci circonda e ci renderemo arbitri dei loro destini.

Se l'oro è la prima potenza di questo mondo, la seconda è senza dubbio la stampa. Ma che cosa può la seconda senza la prima?

Siccome noi non possiamo ottenere quanto dicemmo di sopra, senza il soccorso della stampa, conviene che i nostri presiedano alla direzione di tutti i giornali quotidiani in tutti i paesi.

Il possedere l’oro e i giornali ci renderanno gli arbitri dell'opinione pubblica e ci daranno l’impero delle masse.

Così, camminando grado a grado in questa via, con la perseveranza che è la nostra grande virtù, noi respingeremo i cristiani e renderemo nulla la loro influenza.

Noi detteremo al mondo ciò che deve credere, ciò che deve onorare e ciò che deve maledire. Forse alcune individualità si leveranno contro di noi, ma le masse, docili ed ignoranti ascolteranno noi e prenderanno le nostre parti. Una volta che saremo padroni assoluti della Stampa, noi potremo mutare le idee che corrono circa l’onore, la virtù, la rettitudine del carattere, portando il primo colpo a quella istituzione tenuta fin qui sacrosanta: la famiglia, e ne compiremo la distruzione. Noi potremo estirpare le credenze e la fede per tutto ciò che i nemici nostri, i Cristiani hanno fino a questo momento venerato; facendoci un'arma della forza delle passioni, noi dichiareremo guerra aperta a quanto quelli rispettano e venerano. Che tutto ciò sia ben compreso, notato, e che tutti i figlioli d'Israele, ben si compenetrino di questi veri princìpi. Allora la potenza nostra crescerà come un albero gigantesco, i cui rami porteranno quei frutti che si chiamano godimento, ricchezza, potere, in compenso di quella inferiore condizione che, per secoli, fu l'eredità del popolo d'Israele.

Il nostro interesse richiede che noi almeno simuliamo zelo per le questioni sociali che corrono, quelle soprattutto che riguardano il miglioramento della sorte dei lavoratori! ma in realtà gli sforzi nostri debbono tendere a renderci padroni di quel movimento dell'opinione pubblica e a dirigerlo. La cecità delle masse, la disposizione loro a darsi in balìa dell’eloquenza, tanto vuota quanto sonora, che risuona nei trivii, ne fanno una preda facile ed è per noi un doppio istrumento di popolarità e di credito.

Noi troveremo senza difficoltà fra i nostri, l'espressione dei sentimenti fittizi e tanta eloquenza quanta ne trovano i Cristiani sinceri nel loro entusiasmo.

Conviene, per quanto è possibile, occuparci del proletariato e sottometterlo a quelli che maneggiano il danaro.

Con questo mezzo noi solleveremo le masse a nostro piacere. Noi le spingeremo agli sconvolgimenti, alle rivoluzioni, ed ognuna di queste catastrofi farà avanzare di un gran passo i nostri scopi e ci ravvicinerà all'unico nostro fine, quello cioè di regnare sulla terra, come ci era stato promesso dal nostro padre Abramo».

Roba — come si vede — degna d'associazione a delinquere; altro che «nostro padre Abramo»!

Non per nulla San Giovanni Crisostomo, nel suo «Sermone contro gli Ebrei», afferma, esplicitamente: «La Sinagoga è un luogo di convegno per dei criminali».


(1) Jore dea, 2 Hagah.

(2) Chi ha acume d'intelletto già intravede i veri fini che nascondono certe leggi di riforma agraria. Non si mira al palliativo della sorte dei contadini, bensì all'annientamento di chi possiede le terre.

(3) Dopo tale fiore di dottrina, mi sembrerebbe doveroso fare un po' di statistica, per renderci conto a quanti ammontino gli Ebrei che, ai dì nostri, esercitano l'arte medica, specie negli ospedali, cominciando dal Presidente degli Ospedali Riuniti di Roma, il medico giudeo D. Tedeschi. Forse ne potrebbe venire fuori una sorpresa.

“Vermijon”

LETTERE D'UN EREMITA

 


L'ASIL0

Pio IX non si tenne pago d'erigere il Faro che deve illuminare il mondo; egli edificò l'asilo che deve servire di rifugio ai fedeli in questi tempi procellosi. Egli proclamò il dogma dell'Immacolata Concezione della SS. Madre di Dio. La proclamazione di questo dogma è un avvenimento di un'immensa importanza. Perchè un nuovo dogma, si disse, in un secolo in cui i dogmi antichi trovano già tanti increduli ? A questa domanda rispondo quel che io vi diceva ultimamente a proposito del Sillabo. Nulla ostava che questo dogma ricevesse la sanzione formale della Chiesa in uno dei secoli precedenti; eppure il fatto sta ch'esso fu promulgato soltanto nel 1854. Così ha voluto la Provvidenza, la quale ora, come sempre, aveva le sue buone ragioni. La proclamazione di questo dogma era già stata predetta da alcuni. Qui fa d'uopo ch'io dichiari che non si tratta più di profezie tratte dai libri sacri. Figlio obbediente alla Chiesa, io mi sottometto di tutto cuore alle savie prescrizioni di Urbano VIII intorno alla fede che si può prestare a quelle predizioni, che non ricevettero la sanzione formale dall'unica autorità competente. Tuttavia i libri a cui sto per ricorrere, sebbene non abbiano una sanzione formale, non sono però rifiutati dalla Chiesa, giacchè uscirono alla luce colla licenza dell'autorità ecclesiastica. Ed inoltre io mi attengo strettamente alla regola posta da Sant'Agostino: cerco in queste predizioni quali sono i fatti che si sono avverati, prima di emettere un'ipotesi qualsiasi su quelli che dobbiamo ancora aspettare. Ecco quello che si legge nell'opera Nova Floresta franciscana della venerabile Maria Maddalena della Croce, fondatrice ed abbadessa del monastero di Santa Chiara a Macao: « La concezione purissima della Madre di Dio sarà definita in una settimana che non avrà venerdì; questo fatto sarà preceduto da una vasta rivoluzione in tutta la China, e da grandi guerre tra i principi cristiani. Nella stessa maniera che l'incarnazione del verbo e la redenzione degli uomini avvennero di venerdì, così pure di venerdì avrà luogo la diffinizione del mistero della concezione. Nel mentre che il Sommo Pontefice celebrerà la festa di questa diffinizione, tutti gli idoli della China, del Giappone e del mondo sentiranno una forte scossa; essa sarà seguita da molte conversioni nell'impero Chinese, dalla caduta dell'impero Ottomano, e dalla conquista della casa di Dio in Gerusalemme, conquista che sarà dovuta ad un eroe di casa d'Austria, il quale non avrà altro che la sua spada ed il suo scudo, e ciò non ostante, sarà un nuovo Alessandro per la rapidità della sua marcia trionfale alla testa dei suoi soldati. Verso cotesto tempo una sinagoga di Marocco, ed un'altra dell'Egitto saranno date alla Chiesa. Gli austriaci solleciteranno particolarmente la definizione del dogma che ricondurrà la pace universale tra i principi cristiani, delle ferme alleanze e tutte le felicità ai popoli, ecc. ) - Molti dei fatti qui sopra accennati, i quali non erano che profezie nel 1640, quando la venerabile Maria Maddalena della Croce scriveva la sua Nova Floresta franciscana sono diventati fatti storici nell'anno di grazia 1868. Tutti sanno che la definizione dogmatica della dottrina dell'immacolata concezione ebbe luogo a dì 8 dicembre 1854, in giorno di venerdì. Il Santo Padre, in questa occasione, dispensò i fedeli dall'astinenza delle carni, imitando in ciò uno dei suoi predecessori, il quale in un venerdi nel quale occorreva un'altra simile grande solennità, rispose: Ebbene, si continui a fare il giovedì. Dura tuttavia a Roma il ricordo di questo fatto già antico, e la settimana in cui questo avvenne, la si chiama la settimama dei tre giovedi, essendo che l'indulto del Papa si estendesse ancora al sabbato della medesima. Sono pochi anni che la grande rivoluzione dei Taipings contro il figlio del cielo venne a stupire il mondo, ed all'ora in cui siamo non è per anco terminata. Quanto alle guerre tra i principi cristiani, noi le abbiamo viste, e non è certo che non abbiamo a vederne ancora in un avvenire ben vicino. E finalmente, per motivo delle recenti spedizioni fatte dalla Francia e dall'Inghilterra insieme nelle acque lontane della China e del Giappone, un novello avvenire si è aperto in quei vasti imperi al cristianesimo, il quale non può mancare di finire colla rovina degl'idoli. Ecco tutti i fatti di questa profezia che noi vediamo già compiuti. Che cosa dice inoltre la Venerabile? Che la definizione del dogma sarà seguita dalla caduta dell'impero Ottomano. Questo è il primo avvenimento che noi dobbiamo aspettarci nell'ordine cronologico. Vi sembra egli, o signore, che esso sia molto lontano? Io so che gli uomini di stato, dopo la battaglia di Sadowa, hanno cominciato a parlare della rinuncia dell'Austria al primato in Alemagna, per estendersi in Oriente, ed ivi esercitare una missione d'incivilimento. Questo fa ben altro che rendere inverosimili le previsioni di Maria della Croce intorno alla parte che sarebbe chiamato a rappresentare in Gerusalemme un eroe di casa d'Absburgo. Quanto alle altre rivelazioni contenute nel passo su riferito - io non ho nulla a dire, non essendo io dotato nè di spirito profetico, nè del dono dell'interpretazione delle profezie. Prendo nota soltanto della pace universale che ci è promessa, perchè questo soggetto mi tornerà presto sotto la penna. La diffinizione di questo dogma ha già prodotto un effetto, che si può considerare come un pegno di quella pace universale che deve stabilirsi nella cristianità, e questo effetto è la pace in grembo della Chiesa. Pio IX ha potuto proclamare questo dogma assistito da un numero considerevolissimo di vescovi e di prelati venuti dalle cinque parti del mondo, ed ha potuto proclamarlo come l'espressione del pensiero di tutti. A mala pena, nelle riunioni prepara torie si fecero sentire alcune rispettose osservazioni. Tutte le nazioni ascoltarono la voce del padre dei fedeli, riconobbero la sua autorità, si fecero una tenera sollecitudine di accettare la sua proclamazione, e, cosa straordinaria in un secolo in cui un tale atto poteva parer temerario, il dogma dell'Immacolata Concezione fu ricevuto dappertutto senza proteste e senza discussione. Tutti gli ordini religiosi, sia quelli che per secoli avevano sostenuto questo dogma, sia quelli che lo avevano combattuto, si diedero la mano per inginocchiarsi insieme ai piedi del vicario di Cristo, e chinando la fronte a terra esclamarono con voce unanime: Credo ! credo ! credo ! Qui non sette, non scismi, non dispute: il culto a Maria concepita senza peccato, si trovò acceso d'un tratto, come da scintilla elettrica, nel cuore di tutti i fedeli. E da quel giorno benedetto, dacchè sorse quell'aurora benefica dell'8 dicembre, la pace nel seno della Chiesa si fece qualche cosa di più elevato, di più angelico, per dir così, che tutte le paci di cui parlino fin qui gli annali ecclesiastici. La pace talvolta può essere una pura assenza di contraddizione e non altro, e questa è già una bella fortuna. Questa pace brillava sull'augusto vegliardo quand'egli annunziò questa idefinizione dal Vaticano.

Essa era un primo raggio del cielo che scendeva su lui. Ma in seguito!... Ove pigliar le parole per descrivere la fusione delle anime che si fece in tutta la cattolicità sotto l'influenza di quel primo raggio benefico? Ove trovare un accordo più affettuoso, più unanime, più assoluto, più generale di tutti i pastori col pastore supremo, e di tutti i fedeli coi primi e con quest'ultimo? Quasi quasi a questo sublime spettacolo si potrebbe esclamare: L'unum ovile e l'unus pastor che ci si annunziava, ecco che noi l'abbiamo ! Mirate, signore! Eccoli venire da tutte le parti della terra i vescovi, gli ecclesiastici, i fedeli per celebrare il centenario di San Pietro. Che cosa è che li spinge verso Roma dall'America, dall'Oceania, dall'Affrica, dal l'Asia? Che cosa è che li determina a sfidare le tempeste del mare, gli ostacoli, le fatiche, le privazioni, le spese d'un lungo viaggio, dal quale non sono certi di ritornare? È forse un ordine formale del Sommo Pontefice? Niente affatto. Pio IX non fece che un invito cordiale, non espresse che un semplice desiderio. E questo semplice desiderio di lui commuove l'intero mondo cristiano. In faccia al mondo pagano ed ateo che sprezza o minaccia questo movimento, i cristiani si commuovono in una maniera irresistibile, sprezzando i pericoli della persecuzione e le risa degli scettici; la cattolicità accorre a Roma e viene ad onorare San Pietro baciando il piede del suo glorioso SUICCESSO. Il raggio disceso dal cielo al momento della proclamazione del dogma dell'Imma colata Concezione è dunque stato fecondo. Quando il soffio del serpente attossica il mondo intiero e lo sconvolge, quando Roma è stretta da suoi nemici, e non sa da qual parte le possa venire il soccorso, quando la guerra contro la Chiesa è tale che non ve n'è stata mai una più ostinata, più accanita, quando la sua salvezza, sotto l'aspetto puramente umano, non è mai stata in termini più disperati, ecco, oh prodigio ecco la Madre di Dio che tiene sotto il suo piede verginale la testa del serpente. Mirate: giammai la Chiesa non ha, come ora, goduta una pace così profonda.

E questa strettissima unione, o signore, questa santa armonia delle anime di tutti i pastori col sommo pastore, questa perfetta comunione di sentimento non è solo tra i fedeli che appartengono all'alta gerarchia. Al di sotto di questa, iscorgete un movimento analogo per tutta la terra: dappertutto una santa agitazione, una direi quasi effervescenza d'amore. Questo amore, quest'agitazione, questo movimento attirano i fedeli verso Roma; è a lei che si fissano tutti gli sguardi, è verso di lei che si tendono tutte le mani. Roma è divenuta il pensiero dominante dell' umanità. Roma strappa ad un secolo avaro dei tesori di elemosina; ad un secolo egoista dei tesori di sacrifizi; ad un secolo ateo dei tesori di fede. Essa svelle i bambini dalle braccia delle tenere madri, i ricchi ai piaceri del l'opulenza, i poveri all'umiliazione della miseria, per elevarli tutti alla più nobile missione che sia dato agli uomini di compiere sulla terra, a quella di metter la vita per la difesa del vero. Esaminate le date, signore, ed osservate da quando è incominciata questa visibile trasformazione del mondo, che va di giorno in giorno estendendosi, e poi dite, se il dogma dell'Immacolata Concezione non è un grande avvenimento. Questi giovani che da tutte le parti del mondo convengono attorno al vecchio Pontefice per fargli scudo dei loro petti, ignorano forse tutta l'importanza del loro sacrifizio, e la tela ammirabile che la provvidenza ha ordito sopra il loro eroismo. Essi offrono la loro vita sull'altare di Dio, senza aver altra mira, e basta. Quanti sono, fra questi generosi figli di Francia, di Olanda, del Belgio, d'Irlanda, del mondo intiero, fra questi soldati della fede, quanti sono coloro che abbiano qualche cognizione delle profezie di San Francesco di Paola? Eppure il loro eroismo è stato esaltato sin da quattro secoli fa da questo Santo nelle lettere che egli scriveva a Simone della Limena signore di Montalto, oriundo spagnuolo. - Queste lettere sono in numero di sette, ed io non le posso qui tutte trascrivere. Mi restringo a tradurre la quarta ed a dar alcuni estratti delle altre, avvertendo eziandio che di queste lettere è fatta menzione nel Tesoro delle opere spirituali di G. G. Courvoi sier, nei Prolegomena in apocalypsim di V. Fussari, ed in Cornelio A Lapide, Commenti sull'apocalisse (c. XVII). « Dal principio della creazione del mondo, dopo fatto il primo uomo, sino a che finirà l'umana generazione, sempre si sono viste e si vedranno cose maravigliose sopra la terra. Non passeranno quattrocento anni che la divina maestà visiterà il mondo con una nuova religione molto necessaria, la quale farà più frutto al mondo che tutte le altre insieme unite. Sarà l'ultima e la migliore di tutte. Procederà con le armi, con le orazioni e con la santa ospitalità. Il Capo e fondatore di tal gente sarà uno della vostra stirpe, e questo sarà il gran riformatore della Chiesa di Dio. « Spezzano, 13 gennaio 1489. « FRANCESCO DI PAOLA. » Eccovi alcuni brani delle altre lettere. Nella quinta il Santo così si esprime: « O ciechi degli occhi dell'anima coloro che pongono il loro fine nelle cose terrene niente pensando alle cose di Dio! Oh sventurati! Peggio assai degli animali bruti che vivono secondo il senso, poichè in loro non può essere ragione; ma gli uomini ragionevoli, per aver dimesso l'uso della ragione, sono divenuti bestiali, vivranno sempre in confusione. Apparecchinsi pertanto i principi del mondo ad aspettare il grandissimo flagello sopra di loro... Ma quando sarà talcosa? Quando si vedranno le croci colle stimmate, e si vedrà sopra lo stendardo il – crocifisso. – » Questa lettera ha la data del 25 marzo 1490. Francesco di Paola parla ancora della visita di Dio al mondo per opera de' suoi crociferi in un'altra lettera indirizzata allo stesso personaggio colla data del 7 marzo 1495. Egli parla di nuovo dello stendardo col crocefisso: « Stendardo meraviglioso agli occhi dei giusti, deriso sul principio dagl'increduli, mali cristiani e pagani. Vedute le meravigliose vittorie contro i tiranni, eretici ed infedeli, il loro riso si convertirà in pianto. » Dopo aver descritta la strage che i santi Crociati faranno dei ribelli alla Divina Maestà, il santo soggiunge: « Tal pena meriteranno tutti coloro che saranno trasgressori dei divini precetti, e con nuove e false dottrine procureranno di corrompere il genere umano contro i ministri del culto di Dio. » Il 13 agosto 1496 il Santo scrive di nuovo al signore di Montalto che dalla sua stirpe deve uscire un uomo, il quale in sua gioventù sarà un gran peccatore, ma che Dio chiamerà al bene come San Paolo. « Egli sarà il fondatore, torna a scrivere, di una nuova religione differente da tutte le altre, quale scompartirà in tre ordini, cioè di cavalieri armigeri, di sacerdoti solitari, e di ospitalieri piissimi. » Egli dichiara ancora una volta che quest'ordine sarà l'ultimo, e seguita in questi termini: «Costui distruggerà la setta maomettana, estirperà tutti gli eretici e tiranni del mondo, piglierà per forza d'armi un gran regno, e sarà un ovile ed un pastore, e ridurrà il mondo ancora ad un vivere santo e regnerà sino alla fine dei secoli. Il mondo tutto non avrà che dodici re (e il veggente di Patmos annunzia la stessa cosa), un Imperatore ed un Papa e pochissimi signori, e questi saranno tutti santi. Viva Gesù Cristo benedetto, poichè a me, indegno e povero peccatore si è degnato darmi spirito profetico con chiarissime profezie non oscure, come agli altri suoi servi ha fatto scrivere oscuramente e dire. So che dagl' increduli e gente prescita sarà fatto beffe delle mie lettere, e non saranno prese per tali, ma si dai fedeli spiriti cattolici che aspirano al paradiso. » Mettendo qui coteste citazioni, io non ho la pretensione d'inferirne che le predizioni di San Francesco di Paola si siano già avverate alla lettéra, o che noi siamo alla vigilia di vederne il compimento. Le sue parole si riferiscono ad un tempo che non è certo lontano, e di cui mi resta a parlarvi, come ho già detto; ma intorno a questo tempo noi non possiamo ancora portare un giudizio, non possiamo che farcene un'idea dai germi che ne vediamo. Uno di questi germi è senza dubbio il formarsi d'un esercito della Chiesa portante il Crocifisso sulla sua bandiera.

di J. E. DE CAMILLE

O Prigioniero d’amore

 


O Prigioniero d’amore, Tu te ne stai qui, ed io Ti adoro e tanti atti di adorazione intendo  farti, per quante stelle stanno in cielo, per quanti atomi (esistono) e per quanti uccelli volano  per l’aria. Vergine Immacolata, bacio i tuoi piedi; liberami dalle insidie del demonio e drizza  tutti i passi delle creature a Gesù. 

Serva di Dio LUISA  PICCARRETA 

Un terremoto molto forte sarà sentito ovunque. - Pregate per il Vescovo di Roma, perché al ritorno di un viaggio, piangerà per tutto ciò che accadrà.

 


Trevignano Romano 30 novembre 2021

Figli miei, grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Cari figli, il dolore del mio cuore è sempre più forte, per ciò che sta arrivando, l’Ira di Dio non potrà più essere fermata, perché dopo il tempo avuto a disposizione, molti ancora non si convertono, approfittate ora per ritornare a Dio. Figli miei, pregate per l’America che pagherà un alto prezzo, ha rifiutato Dio e gli ha voltato le spalle, nonostante i miei continui appelli. Un terremoto molto forte sarà sentito ovunque. Figli, pregate per il Vescovo di Roma, perché al ritorno di un viaggio, piangerà per tutto ciò che accadrà. I tormenti di questi tempi, non devono allontanarvi dalla preghiera, ma rafforzarla, lo chiedo come Madre ai suoi figli. Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio dello Spirito Santo, amen.

 


Dovete conoscere Colui che seguite.

 


Gesù

Miei cari giovani apostoli, quanto vi sono grato. Quando molte anime nel mondo cercano solo il proprio divertimento, voi cercate me.  Questo vi rende diversi, naturalmente. Ma i miei apostoli nel mondo sono sempre stati diversi. Qual è la differenza tra un apostolo e un seguace del mondo? Ve lo dirò io. Un apostolo è calmo. Un apostolo è gentile.  Un apostolo diffonde pace e giustizia. E un apostolo lascia gli altri con il desiderio di ciò che è buono. Uno che segue la chiamata del mondo diffonde il contrario di queste cose. Non nomineremo i frutti del mondo perché vogliamo passare meno tempo possibile con il nemico di Dio. Cari giovani apostoli, dovete conoscere Colui che seguite. Come si fa a conoscere una persona? Si passa del tempo con quella persona. Conversate con quella persona. Pensate a quella persona anche quando vi sentite lontani da lei. E cominci a considerare, in qualsiasi situazione, come quella persona vedrebbe ciò che tu stai vedendo. Bene, vorrei che tu mi conoscessi. È davvero importante che tu mi conosca. Mio caro giovane apostolo, tu passerai l'eternità in mia presenza, quindi dovresti essere a tuo agio in mia presenza.  Se lo sarai, allora comincerai ad assorbire tutti questi doni celesti. Poi, comincerai ad amare gli altri come io amo gli altri. E presto guarderai questo mondo e vedrai quello che vedo io. Volete sapere cosa vedo io? Ve lo dirò. Vedo un mondo affamato di bontà e gentilezza. Vedo un mondo che distoglie la faccia da tanto peccato e dalle tenebre. Vedo un mondo pieno di anime che gettano i loro occhi in giro per paura, cercando Colui che viene a salvare. Io sono Lui. Io sono Colui che è venuto a salvare. Camminate con me. Imparerete come desidero che voi serviate.

28 giugno 2005 

Verità su cui meditare... Morte e giudizio


 Attenzione cattolici 

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Promemoria utili per i cattolici che vivono nella confusione moderna 


 PER IL BENE DELLE ANIME


Parte I 

Verità su cui meditare... 

 

1.  Morte e giudizio 

"...è stabilito per gli uomini di morire, e dopo questo il giudizio" (Eb.9:27). 

Adamo ed Eva furono creati in uno stato di perfetta felicità.  Essi vivevano nel Giardino dell'Eden dove godevano dei doni preternaturali della conoscenza infusa e della libertà dalla malattia, dalla sofferenza, dalla morte e dalla concupiscenza (la tendenza al peccato).  Tuttavia, la Chiesa insegna anche che fu dato loro un altro dono, più grande, il dono soprannaturale della Grazia Santificante che li ha resi figli di Dio e ha dato loro il diritto al Paradiso.  Quando Adamo peccò, perse tutti questi doni.  E li perse non solo per se stesso, ma per tutti i suoi discendenti (cioè l'intera razza umana) poiché non si può dare ciò che non si possiede.  Perciò ogni figlio di Adamo viene in questo mondo privo di tutti questi meravigliosi doni, compresa la Grazia Santificante, che è necessario possedere per entrare in Paradiso. 

Fortunatamente, Dio mandò suo Figlio, Gesù (nato dalla Vergine Maria), nel mondo per soffrire e morire per noi, il che ha aperto di nuovo la via del Cielo.   Uno dei doni che Nostro Salvatore Gesù ha ottenuto per la Chiesa attraverso la sua sofferenza e morte è il sacramento del Battesimo.  Il Battesimo lava il peccato originale ereditato da Adamo (e tutti i peccati attuali) ripristina Grazia Santificante (il nostro "biglietto per il cielo") rendendoci figli adottivi di Dio.  Quindi, attraverso il battesimo, riguadagniamo il nostro diritto al cielo. 

Ma possiamo di nuovo perdere questo "biglietto per il cielo".  La Grazia Santificante si perde commettendo un solo peccato mortale.  Fortunatamente, il Nostro Salvatore Gesù ha anche ottenuto per la Chiesa il dono del Sacramento della Penitenza.  Facendo una degna confessione (Vedere la Sezione 8), la Grazia Santificante viene restaurata e così si riacquista il suo "biglietto per il Cielo". 

Come insegna la Scrittura, un giorno dovete morire e subito dopo sarete giudicati.  Come avete visto, se morite senza la Grazia Santificante, senza il vostro "biglietto per il Paradiso", andrete all'Inferno per tutta l'eternità.  Se muori possedendo la Grazia Santificante, poiché possiedi il tuo "biglietto per il Cielo", hai la garanzia di andare in Cielo per tutta l'eternità (anche se sei temporaneamente trattenuto in Purgatorio). 

Quindi, ciò che è di fondamentale importanza per un giudizio felice e quindi un'eternità felice è possedere la Grazia Santificante al momento della morte.  Poiché la morte può venire su di voi in qualsiasi momento "come un ladro nella notte" (1Tes. 5:2), e poiché "di quel giorno o di quell'ora nessuno sa" (Mc. 13:32), se siete saggi, vi sforzerete di rimanere abitualmente in possesso della Grazia Santificante.  Questo viene fatto al meglio sforzandosi di amare Dio sopra ogni cosa, il che significa osservare i Comandamenti e sviluppare una sana relazione con Dio attraverso la preghiera regolare.  Ricevere frequentemente i Sacramenti con le giuste disposizioni è un aiuto indispensabile. 


...Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori ora e nell'ora della nostra morte.  Amen. 

Robert T. Hart 

"Gesù perdonami, perché ho peccato".

 


L'avvertimento e le sue conseguenze - Nostro Signore Gesù Cristo Ti ama - Sei perdonato, ti do la mia misericordia


Preghiera Crociata 8 - La Confessione


"Carissimo Gesù, ti chiedo perdono per tutti i miei peccati e per il male e il pregiudizio che ho causato agli altri. Prego umilmente per le grazie per non offenderti di nuovo e per offrire penitenza secondo la tua santissima volontà. Imploro il perdono di qualsiasi offesa futura alla quale potrò partecipare e che ti causerà dolore e sofferenza. Prendimi con te nella nuova Era della Pace affinché io possa far parte della tua famiglia per l'eternità. Ti amo Gesù. Ho bisogno di te. Onoro te e tutto ciò che rappresenti. Aiutami, Gesù, affinché io possa essere degno di entrare nel tuo regno. Amen."
Il tuo salvatore
Gesù


Preghiera della Crociata 24 - Indulgenza plenaria per l'assoluzione

Devono dire questa preghiera per sette giorni consecutivi e riceveranno il dono dell'assoluzione totale e il potere dello Spirito Santo.
"O mio Gesù, tu sei la luce della terra. Tu sei la fiamma che tocca tutte le anime. La tua misericordia e il tuo amore non conoscono limiti. Noi non siamo degni del sacrificio che hai fatto con la tua morte sulla croce, eppure sappiamo che il tuo amore per noi è più grande dell'amore che abbiamo per te. Concedici, o Signore, il dono dell'umiltà, così che siamo meritevoli del tuo nuovo regno. Riempici dello Spirito Santo, così che possiamo marciare avanti e guidare il tuo esercito per proclamare la verità della tua Santa Parola e preparare i nostri fratelli e sorelle alla gloria della tua seconda venuta sulla terra. Noi ti onoriamo. Noi ti lodiamo. Offriamo noi stessi, i nostri dolori, le nostre sofferenze come dono a te per salvare le anime. Ti amiamo, Gesù. Abbi pietà di tutti i tuoi figli, ovunque essi siano. Amen".
Il tuo amato Gesù


Devi mostrare il vero rimorso e andare a confessarti ora. Se non puoi andare a confessarti allora dì la mia Preghiera della Crociata per un'indulgenza plenaria per l'assoluzione per un periodo di sette giorni consecutivi.


Ti chiedo di accettare il Mio dono di assoluzione a beneficio di coloro che non possono ricevere il Sacramento della Confessione o per coloro che non sono membri della Chiesa Cattolica Romana. 


Preghiera crociata 62 - Per i peccatori perduti e indifesi

"O Gesù, aiutami perché sono un peccatore, perso, indifeso e nelle tenebre. Sono debole e non ho il coraggio di cercarti. Dammi la forza di chiamarti ora in modo che io possa liberarmi dalle tenebre dentro la mia anima. Portami nella tua luce. Caro Gesù, perdonami. Aiutami a diventare di nuovo intero e portami a tuo amore, alla pace e alla vita eterna. Mi fido completamente di te e ti chiedo di prendermi nella mente, nel corpo e nell'anima mentre mi arrendo alla tua Divina Misericordia. Amen".
Ascolto. Vedo. Piango. Ti amo. Non mi arrenderò mai finché non sarai tra le mie braccia e la mia Divina Misericordia non inonderà la tua anima.
il nostro amato Gesù


Crociata di preghiera 89 - Per i miseri peccatori

"Caro Gesù, aiutami, povero miserabile peccatore, a venire a te con il rimorso nell'anima. Purificami dai peccati che hanno distrutto la mia vita. Dammi il dono di una nuova vita libera dalle catene del peccato e dalla libertà che i miei peccati mi negano. Rinnovami nella luce della tua misericordia. Abbracciami nel tuo Cuore. Fammi sentire il tuo amore affinché io possa avvicinarmi a te e che il mio amore per te si accenda. Abbi pietà di me, Gesù, e tienimi libero dal peccato. Rendimi degno di entrare nel tuo nuovo paradiso. Amen".
Il tuo amato Gesù


Preghiera Crociata 107 - Salvami dalle fiamme dell'inferno

"Sono un terribile peccatore, Gesù. Con le mie azioni, ho causato una sofferenza disperata agli altri. Di conseguenza sono stato messo da parte. Non sono più tollerato da nessuna parte sulla Terra. Salvami da questo deserto e salvaguardami dalla morsa del male. Permettimi di pentirmi. Accetta il mio rimorso. Riempimi della tua forza e aiutami a risalire dalle profondità della disperazione. Ti consegno, caro Gesù, il mio libero arbitrio, perché tu faccia di me ciò che vuoi, affinché io possa essere salvato dalle fiamme dell'inferno. Amen".
Il tuo Gesù


Preghiera della crociata 133 - Una chiamata a tornare a Dio

"Caro Gesù, perdona me, un'anima estranea, che ha rinunciato a te perché ero cieco. Perdonami per aver sostituito il tuo amore con cose inutili che non significano nulla. Aiutami a trovare il coraggio di camminare al tuo fianco, di accettare con gratitudine il tuo amore e la tua misericordia. Aiutami a rimanere vicino al tuo Sacro Cuore e a non allontanarmi più da te. Amen".
La tua amata Madre
Madre della salvezza

DIO PADRE - LA MIA CHIESA SARÀ TRADITA DALL'INTERNO COME GIUDA HA FATTO CON ME

 


Messaggio unico di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


Circa: La mia Chiesa sarà tradita dall'interno, come Giuda ha fatto con Me stesso, preparate i Miei piccoli a questo duro colpo che avrete.

Figlioli, io sono il vostro fratello Gesù Cristo. Quanto è doloroso per Me quello che sta succedendo nel mondo, sia spiritualmente, socialmente, moralmente, tutto è diventato caos nel mondo e specialmente nei vostri cuori.

Vi siete allontanati dalle mie leggi, dai miei comandamenti, dal mio amore. Se il vostro cuore è così, miei piccoli, questo deve necessariamente riflettersi nelle vostre azioni. Così è scritto nella Sacra Bibbia, che si parla e si agisce secondo ciò che si porta nel cuore.

State vedendo come il vostro cuore e il cuore dei vostri fratelli e sorelle non vivono secondo ciò che vi ho chiesto. Voi vivete davanti a Me, nell'indifferenza, nella dimenticanza, nella negligenza, nella mancanza d'amore, non agite secondo ciò che vi ho chiesto: essere fratelli, amarvi gli uni gli altri, badare al bene del vostro prossimo, in ogni modo, miei piccoli.

Vi ho detto che il bene che fate al vostro prossimo è il bene che fate direttamente a Me, vostro Dio e vostro Fratello. Non potete fare del bene se non sono un'abitudine nel vostro cuore, miei piccoli. Ogni buona azione esce benedetta dal tuo essere, perché io sono Colui che agisce attraverso di te. Se non fai il bene, è perché il tuo cuore si è allontanato da Me, il tuo Dio. Se non c'è pace dentro di te, come puoi trasmetterla ai tuoi fratelli e sorelle?

Le vostre azioni riflettono il vostro io interiore e così vedete, tutto intorno a voi, come il peccato ha preso possesso delle anime, perché non stanno agendo secondo la mia volontà e le mie leggi, e le vostre azioni non portano amore, non portano pace, non portano unione, non portano crescita. Vi ho detto che non potete dare ciò che non portate nel vostro cuore. Guarda le azioni dei tuoi fratelli e saprai com'è il loro interno.

Miei piccoli, il male si è impadronito di tutta la terra, vedete il caos ovunque. I governi della Terra approfittano del loro popolo, sono ingannati, non vivono nella Verità, ma nella menzogna. I governi vivono in collusione con il male e persino con Satana stesso, cercano la sua protezione per avere il potere sulla Terra, senza rendersi conto che questo li porterà alla loro rovina eterna. Non sono interessati, quindi, a vivere nella Virtù e nell'Amore, negli Insegnamenti che vi ho dato.

Certamente i governi cadranno, tutto sarà schiacciato dalla Mia Ira Divina, la Mia Giustizia spazzerà via i governi che hanno approfittato del potere, che è stato dato loro per governare e non lo hanno fatto per il bene.

La mia Chiesa sarà tradita dall'interno, come Giuda ha fatto con Me stesso, preparate i miei piccoli a questo forte colpo che avrete. Le nazioni si metteranno l'una contro l'altra ma poi si alleeranno nel male, con Satana, per attaccare coloro che vivono nel bene.

Ci sarà molto caos da tutte le parti, grida e pianti, saprete che avete sbagliato, vi renderete conto del grande errore che avete fatto allontanandovi dalle mie leggi e dal mio amore. Il vostro pentimento di cuore attenuerà la prova. Centinaia, migliaia, moriranno in pochi secondi, grandi catastrofi verranno dal cielo, non saprete dove andare o dove rifugiarvi. Il male vi inseguirà se siete nel bene, perché Satana vorrà riprendere il suo regno sulla terra come principe del mondo, vorrà impedire tutta la Luce e tutto l'amore che si produce sulla terra, sarà il suo ultimo attacco in questo tempo di grande purificazione.

Risusciterò dai morti coloro che devono vivere, perché hanno vissuto nella Luce e perché hanno protetto il Mio Santo Nome tra i loro fratelli. Il male sarà schiacciato, l'amore rinascerà tra gli uomini, l'amore purificherà la Terra e l'intero Universo. La mia vita rinnoverà di nuovo tutta la creazione, perché io sono il vostro Dio e Salvatore e tutte le nazioni riconosceranno il loro Salvatore, il loro Redentore, il loro Dio. Tutte le nazioni si prostreranno davanti a Me, grandi grida di gioia si sentiranno ovunque, riconoscendo la Mia Maestà, la Mia Potenza e il Mio Dominio sul male.

Una nuova rinascita attende tutta l'umanità e l'Universo stesso, con la quale avrete una parte. Conoscerete segreti non ancora rivelati, che sono stati dati in passato ma che, a causa del peccato, sono stati limitati e non vi sono più stati dati, ma questo è il tempo del Mio Amore e della Mia Misericordia, dove conoscerete ciò che c'era prima e che vi è stato tolto a causa del peccato originale.

Vivrete una nuova vita che non conoscete, con grandi gioie, perché il Mio Amore è infinito e Mi dono infinitamente alle anime che Mi cercano, alle anime che proteggono il Mio Santo Nome, alle anime che Mi trasmettono ai loro e soprattutto ai loro piccoli. Saprete certamente cos'è la famiglia terrena, cosa dovrebbe essere una vera famiglia in Dio e conoscerete anche la vostra famiglia celeste, che vi sostiene, che vive con voi e intercede per la vostra santità.

Miei piccoli, preparatevi alla grande prova d'Amore e prendetela come tale, come una prova, nella quale, se vi appoggiate a Me, vinceremo. Certamente ci sarà dolore, perché Io stesso l'ho sofferto, ma il tuo dolore, unito al mio, ti purificherà e tu aiuterai in quella purificazione di cui la Creazione ha tanto bisogno a causa della caduta che ha avuto a causa del peccato originale.

Rallegratevi, miei piccoli, perché siete corredentori insieme al vostro Dio. Ho dato Me stesso per tutti voi, anche per coloro che Mi odiano, che Mi bestemmiano, che Mi tolgono dalla loro vita, ora è il vostro momento, dove Mi aiuterete, con la vostra donazione, a salvare innumerevoli anime che hanno bisogno del Mio Amore.

Questa è la Nascita della Creazione, dolorosa, ma è solo un momento, miei piccoli, e subito la Luce verrà e voi godrete della nuova rinascita, come una madre gode del suo bambino appena nato. Restate con Me, piccoli miei, per non inciampare, restate nelle mie leggi e soprattutto nel mio amore. Aumentate il vostro amore, lasciate che il mio Spirito Santo allarghi il vostro cuore, perché è l'Amore che farà il cambiamento in questo tempo e la Nuova Rinascita sarà nell'Amore e voi dovete essere preparati, conoscendo e vivendo pienamente il mio Amore per accompagnarmi in questo tempo che verrà. Grandi benedizioni avranno quelle anime che sono con Me, che Mi obbediscono, che si danno ciecamente alla Mia Volontà.

Ricordatevi, miei piccoli, che voi siete strumenti insignificanti, ma Io vi farò diventare anime grandi, anime sante essendo uniti a Me, vostro Dio. Le mie benedizioni, le mie virtù, tutta la mia grazia scenderà, vi coprirà, vi trasformerà, perché sarete la nuova prole di questi tempi a venire. Il dolore del parto, che avrai, sarà presto dimenticato, sarà come qualche secondo passato nel tempo dell'eternità, perché la gioia che ti darò, sarà infinitamente più di quello che hai sofferto e guarirà e curerà totalmente il dolore passato.

Confidate in Me, miei piccoli, nel vostro fratello Gesù Cristo che, in obbedienza al Padre, si è dato per tutti voi ed è risorto dai morti. Questo è il vostro tempo, sarete altri Cristi, obbedirete anche al Padre e sarete resuscitati in un tempo nuovo, pieno dell'Amore della Santissima Trinità. Vi benedico, miei piccoli, e vi ringrazio per la vostra donazione al nostro amore.

Grazie, miei piccoli.