domenica 19 marzo 2023

L'Apocalisse, un libro per il vostro tempo

 


L'Apocalisse, un libro per il vostro tempo


17 marzo 2023

Figli miei carissimi,

       il vostro Dio vuole scrivervi di nuovo e vi chiede di leggerlo con devozione e sottomissione, come bravi figli che ascoltano il loro amato e sempre competente Padre.

       Figlioli, oggi voglio parlarvi del futuro. Voglio parlarvi di ciò che mi aspetto da voi che siete tra i miei privilegiati perché mi leggete. Pochi dei miei figli sono a conoscenza di questo sito, siete in tanti sulla terra, molti non mi conoscono, molti addirittura mi rifiutano o perseguitano i miei fedeli, altri sono lontani da me o mi disprezzano, mentre alcuni sono cattolici convinti. Tra questi, alcuni sono "razionali" e non pensano che Io sia così sensibile alla vostra vita quotidiana da voler parlare loro in prima persona e non attraverso la voce abituale della mia Santa Chiesa. La Santa Chiesa mi è cara e l'ho istituita per costituire un popolo fedele e devoto. Sì, la Santa Chiesa cattolica è la Mia Chiesa, ha predicato e convertito molte generazioni di fedeli e di santi, ai quali il Mio Cielo ha aperto il Mio Cuore e allargato le Mie braccia.

       Ma che dire di tutti gli altri, apparentemente lasciati in disparte? Sono tutti perduti? No, figli miei, non sto perdendo nessuno e coloro che non vogliono seguirmi non sono persi nel senso che hanno voluto prendere un'altra strada in tutta consapevolezza e libertà. Non impedisco loro di farlo, ma poiché si sono allontanati volontariamente da Me, li dimentico e non sono più oggetto delle mie preoccupazioni. È colpa loro e, una volta che la loro decisione è stata presa e confermata nella loro eternità, non li compatisco né li cerco.

       Voglio parlare a tutti gli altri, a coloro che mi leggono e che faranno conoscere le mie parole e le mie lettere intorno a loro e a tutti coloro che vorranno leggermi a loro volta.

       Figli miei, la vostra terra è in grande pericolo, è sull'orlo di un'esplosione cataclismatica a causa degli uomini e dei loro peccati. Quando un uomo abbandona il cammino della fede, della docilità alla Volontà di Dio, del suo destino che è la santità e il Paradiso con Dio per l'Eternità beata, si smarrisce e gli Angeli di Dio lo abbandonano, lasciandolo nelle grinfie degli spiriti infernali che, come ha scritto il mio apostolo Pietro nella sua epistola: "Siate sobri e vigilanti. Il vostro avversario, il diavolo, come un leone ruggente, va in giro cercando chi divorare" (1 Pt 5, 8). E divora! Le sue zanne e i suoi artigli lacerano, le sue parole bruciano di acidità e malizia e i suoi occhi ardono di odio e crudeltà. No, no, figli miei carissimi, non lasciatevi trascinare da questo magma di odio e di violenza, perché è potente e si sta agitando nel mondo, portando con sé molte anime negli eccessi dell'immoralità e dei peccati innaturali.

       In questo momento sta lottando e attirando a sé un numero molto grande di anime, mentre altri, scioccati ma intimoriti perché la sua pressione è forte, non osano alzarsi o denunciare pubblicamente ciò che disapprovano dentro di sé.

       Figli miei, ciò che sta accadendo oggi nel mondo fa parte delle profezie del mio apostolo San Giovanni nell'Apocalisse, che è il libro per il vostro tempo. Voi siete lì e non ci credete e non lo immaginate. La fede si sta perdendo, gli uomini sono infondati, si lasciano trasportare dal materialismo, dal virtuale, dai giochi elettronici e dalla superficialità, non pensano più e, nel frattempo, la guerra che è già iniziata è alle vostre porte. Lo sapete, ma sperate che non vi colpisca, che la vita continui contro ogni previsione e che possiate essere al sicuro.

       Figli miei, siate realisti! Credete davvero che il mondo, sotto la crescente influenza dei demoni, con mammona e Asmodeo in prima linea, sia vivibile e possa andare avanti senza che voi siate profondamente colpiti? Siate santi, perché la prova santifica! Sì, figli miei, permetto la prova affinché vi convertiate e i malvagi scompaiano. Sì, questo è ciò che deve avvenire, la scomparsa dei malvagi mentre molti convertiti e buoni fedeli si uniranno a Me nel Mio Cielo, la Mia Dimora divina.

Ora vi trovate in una terra in subbuglio, una terra in cui gli uomini stanno perdendo la loro anima, e io ho deciso che voglio porvi fine. Voglio che sappiate che il tempo della mia pazienza sta per finire e voglio rinnovare la terra affinché sia come l'ho creata all'inizio, bella e accogliente, ricca e verde.

       Lascerò che venga distrutta finché la feccia è attiva, ma quando la feccia sarà totalmente indebolita, perché il male si autodistruggerà finché il mio braccio potente e formidabile non lo giudicherà, allora, figli miei, voi che rimarrete, provati e santificati, vi benedirò per la vostra fedeltà, per la vostra perseveranza, per la vostra costanza. Vi stringerò tra le mie braccia e, in un grande abbraccio, vi abbraccerò e aprirete gli occhi su una terra liberata da ogni male, sotto un sole dolce e caldo. Sarete liberati da ogni angoscia e mossi da un sublime desiderio di gratitudine e da un'energia favorevole alla ricostruzione di un mondo pio, fervente e caritatevole.

       Sì, figli miei, è la fede che vincerà, è Dio che vincerà, è il vizio che perderà.

       Vi amo, abbiate fede, siate saldi e pii, e vi aiuterò a superare questo momento della storia del mondo come nessun altro.

       Siate benedetti da Dio e conservatemi in tutta la vostra fedeltà.

       Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; così sia.

Il vostro Signore e il vostro Dio

Suor Beghe


 


sabato 18 marzo 2023

Dobbiamo studiare Maria con amore, con diligenza e con metodo.

 


ISTRUZIONI MARIANE


II. - COME STUDIARE MARIA 

Non basta - quantunque sia già parecchio - sentirsi spinti a studiare la Madonna. È necessario anche conoscere bene il modo concreto con cui dobbiamo studiarla, onde ritrarre da questo studio i più grandi vantaggi. È necessario quindi chiederci: Come studiare Maria? A questa domanda si può - credo - rispondere esaurientemente così: Dobbiamo studiare Maria con amore, con diligenza e con metodo. 

 

1. CON AMORE. - Dobbiamo studiare Maria, innanzitutto, con amore. L'amore è la grande molla di tutte le imprese, la leva che cercava Archimede per sollevare il mondo. L'amore, infatti, e soltanto l'amore può sostenerci nell'ardua fatica di studiare con diligenza e con metodo l'inesausto ed inesauribile tema mariano, l'ineffabile mistero di Maria. Poiché - come c'insegna S. Agostino ­ quando si ama non si fatica, o se si fatica, la stessa fatica si ama. E una fatica amata può chiamarsi ancora fatica?...  

2. CON DILIGENZA. - Dobbiamo studiare Maria, in secondo luogo, con diligenza, vale a dire, dobbiamo mettere in questo studio tutta l'attenzione e la cura di cui ci sentiamo capaci. È necessario  perciò mettere tutte le facoltà a servizio di questo studio: l'intelligenza per scrutare e comprendere, per quanto ci è possibile, il grande ed imperscrutabile mistero di Maria; la volontà per superare tutte le difficoltà che in esso, inevitabilmente, s'incontrano, poiché si tratta di una persona che dista infinitamente da Dio e quasi infinitamente dall'uomo; la memoria, applicandola a ricordare con prontezza, con facilità e con diletto tutto ciò che riguarda Maria. In una parola: ingolfarsi nello studio di Maria, immergersi in questo oceano di «luce intellettual piena d'amore».  

Questo studio diligente va fatto in modo non già frammentario, ma totalitario. E sarà tale se verrà esteso a tutto ciò che direttamente o indirettamente riguarda la Vergine SS.: dogma, culto, storia ecc. Nessuna cosa riguardante Maria dovrebbe esulare dal bagaglio delle nostre cognizioni.  

3. CON METODO. - Dobbiamo studiare Maria, in terzo luogo, con metodo. A ben poco, infatti, approderebbe il nostro studio sulla Madonna: anche se fatto con amore e con diligenza, se non venisse fatto con metodo, seguendo cioè norme ben chiare e precise, in modo progressivo ed organico.

P. G. Roschini O. S. M

Chiedete subito la loro salvezza, che questo sentimento divino mi procuri molte anime.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


24 febbraio 2023

Nostro Signore Gesù Cristo parla.

Figlioli, vi è già stato annunciato che il resto fedele è molto piccolo. Certo, è molto piccolo e questo Mi addolora molto, piccoli Miei, perché Mi sono dato per tutti, non per "alcuni" o "molti", come si dice ora, Mi sono dato per tutti.

Avete una Grazia molto speciale, che concedo alle anime che danno, alle anime del Mio resto fedele. Certo, il resto fedele è quello che prevarrà e rimarrà per la nuova generazione, ma ci sono molte anime che possono essere salvate, e questo è il compito che avete voi, il resto fedele, e la Grazia a cui mi riferisco è che vi addoloriate con i dolori dei vostri fratelli.

Non tutti si addolorano per il dolore degli altri, non tutti vedono il bene del proprio fratello. L'egoismo tra di voi si sta accentuando sempre di più, l'isolamento, il ritiro, la non volontà di condividere ciò che avete. Questo è il vostro compito principale, piccoli miei, voi che siete con Me, sarete ampiamente ricompensati, perché un'anima vale molto di più di tutti i beni del mondo.

Ricordate che siete stati creati a Nostra Immagine e Somiglianza, nella Nostra Santissima Trinità. La vostra anima è parte di Noi, e ora non vi rendete conto di quali grandi, tremende capacità abbia la vostra anima, perché il peccato stesso la trattiene. Quando sarete liberati dal corpo, sia quelli che torneranno in Cielo, sia quelli che resteranno sulla Terra, gli eletti, la vostra anima sarà liberata, perché il corpo sarà purificato, sarà trasfigurato, i poteri dell'anima saranno potenziati dalla mia presenza in voi, e allora capirete perché vi ho parlato tanto del valore della vostra anima.

Ricordate quello che vi ho detto (lingue...) quando ero in mezzo a voi: vi ho detto che voi, gli eletti, potevate fare quello che avete visto fare a Me e cose ancora più grandi, perché, trasfigurandovi, il vostro corpo peccaminoso, decaduto dal peccato originale, non sarà più quello che fermerà le capacità dell'anima, perché, essendo un corpo trasfigurato, sarà purificato, quindi i poteri dell'anima potranno passare liberamente attraverso il vostro corpo trasfigurato.

Stanno per arrivare momenti bellissimi, che saranno un dono per quelle anime che si sono attenute a ciò che vi ho insegnato, a ciò che vi è stato chiesto di fare fin dall'inizio dei tempi, quando Mio Padre diede i Comandamenti a Mosè. Tutti coloro che mi hanno seguito, nella buona e nella cattiva sorte, nelle persecuzioni, nelle gioie di stare con me, saranno ricompensati, quindi non rattristatevi quando vi toglieranno le cose che avete ora, perché ne avrete molte di più.

Tutto ciò che avete ora, nella vostra persona e in ciò che vi circonda, tutto cambierà per il vostro bene, per la vostra gioia, come dono divino per voi, gli eletti. Vedrete grandi cose e, certamente, piangerete anche, per la stessa ragione per cui vi ho detto prima, che così come ho pianto e anche sono stato mortificato quando ho visto il popolo ebraico, quando mi hanno portato i malati, i morti, i ciechi, sono stato addolorato dal loro dolore, anche voi ora sarete addolorati per la morte di molti dei vostri fratelli. Chiedete subito la loro salvezza, fate in modo che questo sentimento divino ottenga molte anime per Me.

Che il sentimento che vi ho permesso di avere, che vi addolora con il dolore dei vostri fratelli, agisca per il bene della loro salvezza. Non voltate il viso quando vedete il dolore, al contrario, compatite il loro dolore e chiedete la loro salvezza, il recupero del loro corpo o della loro anima dolorante. Avete un grande compito, Miei piccoli, ed è quello di darmi le anime, lo ripeto, le voglio tutte, ma, certamente, so che non tutte vorranno venire a Me, perché non hanno ancora conosciuto, né vogliono conoscere il Mio Amore.

Io sarò con voi, il Mio Spirito Santo vi guiderà, tutto il Cielo veglierà su di voi dal male di satana e dei suoi scagnozzi, non arrendetevi, rialzatevi, andate avanti, datemi anime, datemi anime, piccoli miei, vi ringrazierò infinitamente, nel Regno dei Cieli.

Grazie, Miei piccoli.

Dio mostrò a un mistico le grazie sconosciute che concesse a San Giuseppe.

 

Le impressionanti visioni di Suor Maria Cecilia Baij sulla vita di San Giuseppe.

San Giuseppe è stato scelto fin dall'inizio della storia da Dio per essere il padre di Gesù Cristo sulla terra.

Ed è per questo che l'ha adornata con grazie che superano quelle date ad altri esseri umani.

E Dio aveva anche previsto che Giuseppe sarebbe morto prima della Passione di Gesù, ma tuttavia apprese che questo sarebbe accaduto e Gesù da bambino lo stava preparando.

Qui parleremo delle rivelazioni che Suor Maria Cecilia Baij ha avuto, delle grazie che Dio ha concesso a San Giuseppe, affinché compisse la missione di essere il padre di Gesù Cristo sulla Terra, di come gli sia stata rivelata la futura crocifissione di Gesù e quale sia stata la sua reazione fino alla sua morte tra le braccia di Gesù e Maria.

Maria Cecilia Baij era una badessa benedettina del XVIII secolo in Italia, che ebbe visioni impressionanti sulla vita di San Giuseppe.

Si dice che abbia ricevuto frequenti attacchi dal diavolo e anche rivelazioni sulla vita di Cristo, della Sacra Famiglia e di San Giovanni Battista, che ha scritto in obbedienza al suo confessore.

La monaca morì nel 1766 e le sue visioni rimasero praticamente sconosciute, finché nel 1900 un monaco benedettino, Willibrord van Heteren, trovò il testo nel monastero di San Pietro a Montefiascone e iniziò a pubblicarne alcuni estratti.

E nel 1920, il vescovo locale Pietro Bergamaschi si interessò a questi scritti conservati nel convento e li presentò a Benedetto XV, e il Sommo Pontefice lo incoraggiò a pubblicarli.

Oggi è aperta la causa di beatificazione di Suor Maria Cecilia Baij.

La più famosa delle visioni che ebbe fu su San Giuseppe, fondamentalmente perché pochi mistici hanno ricevuto visioni su di lui.

Ci dice che già all'età di sette anni Giuseppe mostrò i criteri di un uomo di età matura.

Le sue parole e le sue azioni erano perfette, cosicché suo padre non poteva trovare un consigliere migliore di suo figlio quando doveva decidere su cose importanti.

E tutto è andato molto bene con il consiglio che il figlio gli ha dato, perché era molto illuminato da Dio.

I suoi genitori non hanno fatto nulla, senza prima chiedere il parere del figlio.

si comportò con tale umiltà e sottomissione che i suoi genitori rimasero sorpresi.

Dio lo sostenne con le sue grazie e lo illuminò nella preghiera e attraverso l'Angelo che gli parlò in sogno.

Una notte l'Angelo le apparve in sogno e le disse che Dio aveva accettato il suo proposito di mantenersi vergine molto bene e le aveva promesso il favore.

E gli portò una cintura inviata da Dio, in segno di compiacimento.

Mentre il diavolo lo assalì con varie tentazioni, ma Dio non gli permise di assalirlo con tentazioni contro la purezza.

Di nuovo l'Angelo gli parlò in sogno e gli disse che Dio aveva destinato a fargli un dono molto grande e sublime, senza informarlo di cosa si trattasse.

E gli chiese di occuparsi di supplicarlo e di rendersi degno di quelle grazie, della pratica delle virtù e delle suppliche, perché Dio godeva molto nell'essere provviste.

Giuseppe non era curioso di indagare su quale fosse questo favore, ma partì con tutto il suo spirito per supplicare il suo Dio.

lo supplicò per due grazie: che la venuta del Messia fosse affrettata e che fosse fatta la grazia che gli aveva promesso per mezzo dell'Angelo.

Questa grazia avrebbe poi saputo che consisteva nel darle una moglie, ma lei non lo sapeva fino a quando non le fu rivelato, e anche allora la maternità divina non le fu manifestata.

Di nuovo, fu preso dall'estasi, e le virtù che il Messia avrebbe avuto, quando fosse venuto nel mondo, gli furono manifestate.

Tra i quali spiccavano l'umiltà e la mitezza.

Joseph divenne molto appassionato e si impegnò molto nel praticare queste virtù.

Giuseppe era molto devoto a Dio e alla preghiera nel Tempio e si preparava con il digiuno e la preghiera, istruito dal suo Angelo per gli appuntamenti religiosi.

E un giorno, mentre pregava nel Tempio con più fervore del solito, udì la voce interiore di Dio che gli assicurava che le sue preghiere gli piacevano molto e che gli aveva concesso tutto ciò che gli chiedeva.

La gioia di Giuseppe nell'udire questa voce fu così grande che rimase immobile per ore godendo dell'incomparabile dolcezza e dolcezza dello Spirito di Dio.

chiese agli altri: "Pregate il nostro Dio perché si degni di abbreviare i tempi delle sue promesse".

Oltre ai molti doni che Dio gli ha dato, uno in particolare è stato prendersi cura dei poveri morenti. ?

Ma il diavolo si infuriò nel vedere le virtù di Giuseppe, e come con il suo esempio attirò molti alla pratica delle virtù.

Ha istigato un po' di cattiva vita per allontanarlo dal suo fervore nel servizio di Dio, mettendo nei loro cuori una grande avversione per lui e attaccandolo costantemente.

Il diavolo escogitò sempre nuovi modi per disturbarlo e fargli perdere la virtù della pazienza e della mitezza.

Gli attacchi erano delle forme più svariate, ma Giuseppe li prese docilmente e non si difese mai.

Come regola generale Dio non permetteva al diavolo di avvicinarsi troppo per disturbarlo, ma a volte gli dava la libertà di angosciarlo, per il maggior merito del santo e per la confusione del maligno.

Avendo raggiunto l'età di 30 anni, sorella Baij dice che Dio ha adempiuto la promessa di concederle una moglie.

E in onore della brevità salteremo tutti gli altri eventi della vita di San Giuseppe, per concentrarci sulla sua reazione quando Gesù gli rivelò la sua futura crocifissione.

Il bambino Gesù era piccolo ed era già nel laboratorio cercando di iniziare il mestiere di suo padre.

E la prima cosa che fece fu mettersi al lavoro su una piccola Croce, sembrava molto felice a volte, altre volte triste e sospirante, mentre seguiva le conversazioni interiori che aveva avuto con il suo Padre Divino.

E quando Giuseppe si rese conto di ciò che Gesù stava facendo, sentì nel suo cuore un presagio di ciò che doveva essere compiuto in futuro, che Gesù sarebbe stato crocifisso.

Così Gesù gli disse: "Ecco lo strumento dove si compirà l'Opera della Redenzione umana".

Lo disse con gioia e con l'augurio che venisse presto il tempo da Lui tanto desiderato.

Mentre San Giuseppe quasi svenne all'udire queste parole, se non fosse per l'intervento della grazia di Dio.

Egli versò abbondanti lacrime, ma Gesù lo confortò, dicendogli che la Volontà del Padre Eterno doveva compiersi.

E così Giuseppe fu soddisfatto, ma il dolore non fu rimosso dal suo cuore.

Questo dolore lo seguì per il resto della sua vita.

Da allora in poi, ogni volta che andava al lavoro, ricordava la croce sulla quale Gesù sarebbe morto e versava abbondanti lacrime di dolore.

A volte, quando Gesù si ritirava per conversare con il suo Padre divino, Giuseppe rimaneva con Maria sfogando il suo dolore e dicendo:

"Quale cara redenzione umana costerà al nostro Gesù!"

A costo di quanti dolori ricomprerà le nostre anime e quelle di tutte le creature!

Quale gratitudine gli è dovuta per questo grande beneficio!"

E aggiunse: "Voglio sacrificare la mia vita e voglio soffrire tutti i tormenti che sono preparati per te. Se potessi avere questo grande privilegio, quanto sarei felice".

"Ma se il mio corpo non lo soffrirà, lo farà il mio cuore, che sta già assaporando quel grande dolore."

Mentre Maria gli ha detto "il nostro Dio ti consolerà e non ti permetterà di essere spettatore dei dolori che si preparano per il nostro Gesù".

A volte, quando si rendeva conto più del solito della gravità dei dolori che il suo Gesù doveva soffrire, era così trafitto dal dolore che cadeva svenuto, non riusciva a nutrirsi, né a trovare riposo, e scoppiava in lacrime.

E la cosa più dolorosa è stata quando ho meditato le Parole sul Redentore nelle Scritture, così Dio mi ha permesso di non capire molti passaggi della Scrittura che ne parlavano d'ora in poi.

Nel frattempo, Gesù gli parlò delle perfezioni divine del suo Padre celeste e della gloria del Paradiso, per confortarlo.

E Giuseppe era pieno di gioia, e in lui un vivo desiderio di andare presto a godere di un bene così grande.

Quando arrivò il suo momento, si sentì più che mai infiammato da un amore per Dio, che lo stava consumando.

Suo figlio gli permise un'estasi, che gli permise di godere per ore delle delizie del Paradiso e di mantenere dolci conversazioni con Dio.

E quando tornò dall'estasi, facendo uno sforzo, parlò a Gesù e a Maria, chiedendo perdono per tutto ciò in cui aveva fallito.

E Gesù gli confermò l'incarico di essere avvocato e protettore dei moribondi, che Giuseppe accettò con buon cuore.

Poi Gesù invitò la sua anima beata a lasciare il corpo per riceverlo nelle sue mani santissime e consegnarlo agli Angeli.

E Giuseppe spirava invocando il nome di Maria e di Gesù.

Bene, fin qui quello che volevamo parlare delle rivelazioni sulla vita di San Giuseppe, che sono venute a Suor Maria Cecilia Baij come visioni, in particolare la sua reazione sulla futura crocifissione di Gesù.

Fori della Vergine Maria

Non è tempo di mettere in primo piano i propri interessi personali!

 


10 marzo 2023

Figlia Mia. Il tempo di preparazione a quell’ avvenimento meraviglioso e misericordioso per voi, per la vostra anima, sta per finire, voglio dire:

Preparatevi perché presto, molto presto il momento giungerà. Le profezie si realizzano, la vostra preghiera, la vostra preparazione e il vostro essere disponibili porteranno i loro frutti se ascoltate la Mia Parola e se vi siete veramente e attentamente preparati.

Figlia Mia. Dì ai figli che non resta loro molto tempo. Devono essere pronti per l’avvenimento che è stato annunciato. Devono essere pronti e aver messo per Gesù il loro vestito più bianco e più puro cioè:

Sfruttate questo tempo quaresimale amati figli e confessatevi, espiate, pentitevi e fate penitenza.

Pregate molto e devotamente, figli Miei, e supplicate. Le vostre preghiere di supplica salgono come fa l’incenso, e raggiungono il Mio trono, che è sacro.

Vi ascolto, Mia schiera di figli. Io, vostro Padre, vi sento, ma le vostre preghiere devono essere profonde e libere da richieste egoistiche! Rivolgete così tante preghiere a Me, a Gesù, ai vostri Santi ma non vi accorgete che sono egoistiche.

Io però vi dico che dovreste, dovete pregare con amore, perché dove manca l’amore, figli Miei, là non cresceranno frutti. Neanche un seme viene piantato.

Pregate in modo disinteressato, amati figli. Cioè non è che non possiate pregare per voi, ma salgono a Me così tante preghiere che sono puramente egoistiche e che non possono essere esaudite, perché una preghiera DEVE essere in unione con le Mia provvidenza, che è divina e benigna, e deve essere in unione con il Mio Volere divino perché Esso è onnisciente( ha la visione d’insieme).

Osservate come pregate e poi dite, a Me vostro Padre, se va bene come Mi rivolgete le preghiere. Chi è sincero e onesto si renderà conto se vengono recitate in unione con Me o per i propri interessi.

Potete chiederMi TUTTO, fintanto che è all’unisono con la Mia divina Provvidenza e non chiedete di impedire  esperienze di prova e di apprendimento per voi o per il vostro prossimo!

Esaminate dunque come pregate, guardatevi dentro e siate sinceri con voi stessi. Amen.

Figlia Mia. Così tanti figli Mi pregano per ricevere ricchezze terrene e Io, loro Padre Celeste, Me ne vergogno e rattristo perché hanno così poca fiducia nella Mia Provvidenza! Io aiuto, là dove c’è bisogno di aiuto, questo lo sa ogni figlio che ha fiducia in Me, Suo Padre, ma ci sono molte prove che devono essere superate - e anche queste sempre con il Mio aiuto(!) - e ci sono molte cose che voi non riconoscete.

Io invece, come vostro Padre e Creatore, Io Sono, vedo tutto l’insieme e provvedo per il bene e dirigo verso il bene quando è necessario.

Fidatevi quindi della Mia bontà, perché Io ve la dono; abbiate fiducia nella Mio preoccuparMi per voi perché Io provvedo a voi; fidatevi perché Io, vostro Padre, Mi impegno SEMPRE per il vostro benessere. Voi però non dovete dimenticarvi dell’eternità, amati figli, invece voi lo fate se rivolgete a Me e a Mio Figlio e a tutti i Nostri Santi preghiere egoistiche e di puro interesse personale.

Non è tempo di mettere i propri interessi in primo piano è il tempo di prepararsi per l’eternità! La decisione presto dovrà essere presa e poi, figli Miei, non si potrà più cambiare idea.

Preparatevi dunque, perché l’avvenimento è vicino e beato chi ha compreso e si è preparato, beato chi è fedele e abbandonato a Mio Figlio, beato chi si è purificato dei suoi peccati, perché i vostri sforzi saranno premiati e daranno frutti, beato chi può stare davanti a Mio Figlio con un vestito pulito, bianco, senza macchia. Amen.

Vi amo molto.

Preparatevi.

Sfruttate questo tempo di Quaresima e confessatevi, espiate e pentitevi.

Io, vostro Padre Celeste, vi amo molto così come anche Mio Figlio, il vostro Gesù.

Pregate, amati figli, pregate. La guerra avanza.

Pregate, amati figli, pregate l’anticristo è già qui.

Pregate, amati figli, pregate perché la quantità di azioni malvage sarà grande e beato chi prega, mitiga, cambia e accorcia il tempo CON LA SUA PREGHIERA E IL SUO SUPPLICARE Me il suo Padre Celeste. Amen.

Diffondi quanto ho detto. I figli devono rivolgerMi preghiere sincere, genuine e portanti frutti e non perseverare nell’egoismo. Amen.

Il tuo e vostro Padre Celeste.

Creatore di tutti i figli di Dio e Creatore di tutto l’essere. Amen.

Il Signore aveva mandato numerosi profeti per chiedere la sua conversione, ma essi non furono ascoltati. La città aveva ostinatamente rifiutato il ritorno a Dio.

 


LIBRO DELLE LAMENTAZIONI 

12 Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha afflitta nel giorno della sua ira ardente. 

Gerusalemme chiede a quanti passano e vedono la sua desolazione, la sua miseria, di porre ogni attenzione. Hanno mai visto un dolore simile al suo? 

Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio, al dolore che ora mi tormenta. È mai esistito un simile dolore? 

Vi è nell’intero universo un dolore simile a quello con cui il Signore mi ha afflitta nel giorno della sua ira ardente? Un dolore simile non esiste. 

Perché Gerusalemme è convinta che sulla terra non esiste un dolore simile al suo? La risposta potrebbe essere: Perché non c’era sulla terra gloria simile. 

Più grande è la gloria e più grande è il disonore, la sofferenza. Nell’inferno non vi è dolore più grande di quello di lucifero. La sua luce era la più alta. 

Più si è posti in alto e più si cresce nella sofferenza. Se uno cade da un metro di altezza si rompe qualche osso. Il suo dolore è ben modesto. 

Se uno cade da una rupe, si sfracella. Se cade dal cielo, di lui resta ben poco. Più il Signore innalza in gloria e più grande è la sofferenza nel peccato. 

L’inferno di un papa non è quello di un vescovo e l’inferno di un vescovo non è quello del presbitero. L’inferno di un presbitero non è quello di un fedele laico. 

Più Dio innalza in gloria e più la pena è pesante, quando si cade dalla sua grazia e si precipita tra le braccia del diavolo. 

Altra verità da mettere in luce vuole che non sia stato Dio a punire la città. È stata la città che si è ribellata al suo Dio, impedendogli ogni soccorso. 

Il Signore aveva mandato numerosi profeti per chiedere la sua conversione, ma essi non furono ascoltati. La città aveva ostinatamente rifiutato il ritorno a Dio. 

Queste parole della liturgia sono anche riferite alla Madre di Dio presso la croce. Il dolore di Maria è intenso perché lei soffre per tutti i peccati del mondo. 

Come Gesù ha preso su di sé tutto il peccato per espiarlo, così anche la Madre di Gesù ha collaborato all’espiazione prendendo su di sé tutto il peccato. 

Per questo motivo non vi è dolore più grande di quello di Gesù e della Madre sua. Quello di Gesù è nel corpo, nello spirito, nell’anima. 

Quello della Madre di Gesù è nell’anima e nello spirito. Le è stato risparmiato il dolore fisico della crocifissione. Il suo martirio è dell’anima. 

Questo dolore è per assunzione volontaria. Ma anche quello di Gerusalemme è per assunzione volontaria. Qual è allora la differenza tra l’uno e l’altro? 

Gerusalemme si è assunta il dolore per aver voluto peccare volontariamente, ostinandosi nella sua idolatria e immoralità.  

Gesù e la Madre sua non hanno conosciuto il peccato. Volontariamente hanno preso su di sé, ognuno secondo il suo ministero, il peccato del mondo. 

Lo hanno assunto volontariamente per la sua espiazione. Senza questa assunzione volontaria, saremmo tutti peccatori in eterno. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

(Tutti devono credere alla chiamata di Dio)

 


Messaggio ricevuto il 27 gennaio 2023

Mia cara figlia, scrivi ai miei figli. Sono venuta con il mio amore per darvi un altro messaggio dal mio Cuore materno. Voglio darvi la mia benedizione materna e invitarvi ad essere pronti, perché molto presto Dio vi chiamerà, per dare l'ultima benedizione a coloro che vogliono che Dio li chiami dal profondo del loro cuore. Ma molti si arrenderanno, perché non hanno speranza in ciò che Dio darà loro. Così si chiuderanno in se stessi, perché hanno paura del Suo AMORE, e sarà tragico per coloro che non lo accettano perché non vogliono sentire la VERITÀ, affinché Dio dia tutto per la loro salvezza.

Allora non avete amore per Dio, ma questo non può accadere, perché tutti devono credere alla chiamata di Dio per dare loro la salvezza. Molti piangeranno amaramente perché non hanno accettato ciò che Dio ha per tutti voi. Come sapete, Dio ha preparato tutto per l'ultimo raccolto, ma voi dovete preparare i vostri cuori, perché Dio vi aspetta a braccia aperte, aspetta il vostro SÌ, per darvi tutto per i giorni che si avvicinano. Sì, figli miei, vi chiamo per darvi l'ultima benedizione per questo mondo peccaminoso che vi porta all'inferno. Così, come Madre, sono venuta con la chiamata del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, che vi aspettano a braccia aperte.

Guai a voi, figli miei, se non ascoltate ciò che vi sto dando. Ha senso chiamarvi perché molto presto il libro nero (che cambia il Catechismo in qualcosa di massonico/comunista) sarà messo nella Chiesa di Mio Figlio Gesù. Potete contare sulle cose del Mio Gesù, ma da Lucifero, che sta venendo per distrarvi dalla fede che avete, allora non ci sarà nulla da fare, ma Dio sta venendo per purificarla. Chi non accetta che Dio lo voglia salvare, non avrà più nulla in questo mondo se non le tenebre. Perderà tutto e non avrà nulla a cui aggrapparsi, solo l'acqua per uscire da questo mondo, perché tutto cadrà in un abisso di corrente d'acqua.

Questa porterà via tutto quello che hanno, anche il loro corpo, perché non vogliono ricevere la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Maria De Jesus Coelho

Che aiuta grandemente ad acquistar la perfezione il dimenticarsi l'uomo del bene passato e metter l'occhio in quello che gli manca.

 


Il primo ci fa superbi e ignavi.

San Gregorio e San Bernardo dichiarano questo in un modo assai distinto. Due parti molto principali, dicono essi, ha questo mezzo: la prima è, che ci dimentichiamo del bene che sin ora abbiamo fatto e che non stiamo a guardare a questo. E fu necessario che fossimo avvertiti di ciò in particolare, perché è cosa naturale il volgere facilmente gli occhi a quel che più ci diletta e il levarli da quello che ci può cagionare molestia. E siccome il vedere quel tanto che abbiamo profittato e il bene che ci par d'aver fatto ci diletta, e il vedere la nostra povertà spirituale e il molto che ci manca ci attrista; quindi è che gli occhi nostri si avvezzano a riguardare più tosto il bene che abbiamo fatto, che quello che ci resta da fare. Dice S. Gregorio che, come l'infermo va cercando la parte del letto più morbida, più fresca e più gustevole per riposarsi; così è proprio dell'umana infermità, debolezza e imperfezione nostra il compiacerci e il gustare di riguardare e pensare piuttosto al bene che abbiamo fatto, che a quello che ci resta da fare. Di più dice S. Bernardo: «perché se tu riguardi a quello che hai, monti in superbia, mentre ti preponi ad un altro; trascuri di avanzarti, mentre già ti stimi qualche cosa di grande, e cominci a venir meno e a ribassarti» (S. GREG. Mor. l. 22, c. 6, n. 12; S. BERN. Ser. 36, de div. n. 4). Sappiate, ci dice il Santo, che vi sono in ciò molti pericoli; perché se vi mettete a riguardar quel bene che avete fatto, non vi servirà ad altro che ad insuperbirvi, parendovi di essere qualche cosa; e quindi ve ne passerete subito a paragonarvi ad altri, e a preferirvi loro, ed anche a stimar essi poco, e voi stessi assai. Se non lo credete, vedetelo in quel Fariseo del Vangelo, le cui cose passarono perciò tanto male. Pose egli gli occhi nel bene che era in lui e si fece a rammemorare le virtù sue, dicendo: Vi ringrazio, Signore, ch'io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, né come questo pubblicano che è qui. Digiuno due volte la settimana, pago puntualmente le decime e primizie. Disse Cristo nostro Redentore che quel pubblicano, al quale il Fariseo si preferì, uscì di là giustificato; e costui, che si reputava giusto, ne uscì condannato per ingiusto e mal uomo (Lc 18, 14 segg.). 

 Questo è quel che pretende il demonio col metterti dinanzi agli occhi il bene che ti pare che sia in te: pretende con questo, che tu ti tenga da qualche cosa, che t'insuperbisca, che disprezzi gli altri e ne faccia poco conto, acciocché così tu resti condannato per superbo e malvagio. Inoltre, dice S. Bernardo (S. BERN. 1. c.), tu corri un altro pericolo col mettere gli occhi nel bene che hai fatto e nelle fatiche che hai sopportate; ed è, che questo ti servirà a farti trascurato e negligente nel camminare avanti, e lento e tiepido nel procurare il tuo profitto; mentre ti parrà di esserti affaticato assai nella religione e di poterti oramai riposare. Siccome chi sale un monte, quando comincia a stancarsi, rivolge gli occhi indietro per vedere quanto ha fatto di cammino; così noi altri, quando ci stanchiamo ed entra in noi la tiepidezza, ci mettiamo a guardare quello che abbiamo lasciato addietro; il che fa che ci contentiamo di quello e che ce ne restiamo più posati nella nostra lentezza. Or per fuggire questi inconvenienti e pericoli conviene grandemente che non stiamo a mirare il bene che abbiamo fatto, ma quel che ci manca; perché la prima vista c'invita al riposo, e la seconda alla fatica. 

ALFONSO RODRIGUEZ

PER PROTEGGERE LA MISSIONE DI SALVEZZA

 


PREPARATEVI, O UOMINI, ALLA TRASFIGURAZIONE.

 


Carbonia 17.03.2023

Preparatevi, o uomini, alla trasfigurazione.

Amata figlia, scrivi, scrivi al mio popolo:

Credete fermamente in Colui che È!

Adorati figli, state per incominciare un’altra vita, la vostra storia sulla Terra viene a finire; un altro mondo vi attende nelle bellezze infinite del mio amore.

Custoditemi nei vostri cuori, … celebratemi in essi, senza sosta, … il vostro calvario finisce qui con la fine di Satana!

Uomini di Galilea, venite festanti all’incontro con il vostro Dio Amore, il vostro Dio Re!

  • Amatemi, o uomini, con tutto il vostro cuore.
  • Sono passati i secoli, ma il vostro Dio mai passerà!
  • La sua Parola è Una e Una resterà.
  • Uscite allo scoperto Figli miei, cercatevi; organizzate Cenacoli di preghiera.
  • Quali Figli del Dio Altissimo, state uniti!
  • Non abbiate timore dell’avversario.
  • State fermi nella mia Dottrina.
  • Non voltatevi mai indietro.
  • Proseguite verso di Me.

Un’aurora boreale è in arrivo con Maria SS.ma.

Ella entrerà nelle vostre case, perché a tutti sia data la possibilità di credere al Dio Vivente.

Io sarò con Lei e benedirò ogni Figlio che aprirà il proprio cuore a Me.

Preparatevi, o uomini, alla trasfigurazione, permettetemi di avervi tutti “Miei”.

Il temporale si scatenerà all’improvviso, questa Umanità entrerà nella disperazione se non sarà tornata al suo Dio Creatore.

Venite a Me, Figli miei, non siate stolti, mettetevi al sicuro tra le mie braccia.

Vi amo, vi bramo, attendo la vostra conversione. … Avanti senza paura!

Fortificatevi in Me Figli miei, affinché il Male non possa nulla su di voi.


 

venerdì 17 marzo 2023

Il modo in cui sono conosciuta dalle persone influisce sul modo in cui posso aiutare le persone.

 


13 febbraio 2023 (2)

Maria, Madre, Discepola e Regina della Chiesa

Il modo in cui sono conosciuta dalle persone influisce sul modo in cui posso aiutare le persone. Quando sono conosciuta in modo limitato, posso aiutare i miei figli sulla Terra in modo limitato. Quando le persone mi conoscono nel modo più limitato, il nostro rapporto è caratterizzato da una superstizione da un lato e dalla determinazione dall'altro. Desidero approfondire il rapporto con tutti i miei figli. Questo sarà sempre il mio obiettivo. Lo faccio per me stesso? Sarebbe comprensibile, perché sono assolutamente felice della creazione di ogni persona da parte di Dio e del dono che mi ha fatto della mia maternità globale. Ma desidero un rapporto più stretto che mi permetta di mostrare ai miei figli come essere veri discepoli di Cristo al livello più profondo della loro esperienza umana. Sì, una comprensione matura di me porta a una comprensione matura di mio figlio. Come potrei non desiderare questo per tutti i figli di Dio? Come potrebbe Dio non desiderare questo per tutti i suoi figli? Come potrebbe, infine, una comprensione matura di me e un rapporto impegnato con me, non essere il progetto di mio figlio, il Salvatore di tutta l'umanità? È possibile che un padre giusto interferisca con il rapporto dei suoi figli con la madre? Un padre giusto capisce che ci sono benefici offerti da entrambi i genitori, anche in questo caso in cui uno è umano e l'altro è divino. Se qualcuno mi attribuisce la divinità, deve smettere immediatamente. Questo travisa la realtà e travisa me e il mio ruolo. Ho agito nel potere del Padre, godendo della sua benevolenza. Ora agisco nel potere del Padre e continuo a godere della sua benevolenza. Molte delle mie richieste per mio figlio sulla Terra, nella sua dolce e vulnerabile umanità, mi sono state concesse da Dio, nostro Padre. Ciò non toglie che io abbia riconosciuto la divinità di mio figlio e l'abbia studiata come ogni discepolo. 

Vedete che fin dall'inizio della nostra Chiesa ho interceduto per l'umanità e sono intervenuto dove potevo nelle questioni temporali. Se semplicemente riflettevo su un bisogno umano di mio figlio, nostro Padre mi mandava quei bisogni umani. È così che ho pregato. Ho riflettuto profondamente. Mio figlio riceveva gentilmente questi favori da me, spesso accettando da me doni di cui avrebbe fatto a meno, senza quasi accorgersene. Ma era mio desiderio confortarlo. I figli spesso sopportano il conforto della madre perché sanno che rappresenta il suo amore e desiderano consolarla come lei desidera consolare loro. In questo scambio d'amore umano fondamentale si può vedere un esempio della relazione del Padre con i suoi figli. Il Padre spera di godere della reciprocità d'amore con ogni persona che crea. Questo è il progetto per l'umanità. Il progetto è che le persone crescano nell'amore durante il loro tempo sulla Terra. Il legame celeste includerà sempre sia il dare che il ricevere. L'amore celeste non è mai visto come uno sfruttamento crudele per una gratificazione egoistica. C'è così tanto da insegnare e così tanto da imparare. Chi sono i miei studenti?

Anna, un'apostola laica