venerdì 2 aprile 2021

MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 25 SETTIEMBRE 2019



Amato Popolo Mio:

IL MIO POPOLO CONTINUA A STARE NEL MIO CUORE, PER QUESTO VI CHIEDO DI PRESTARE ATTENZIONE AI VOSTRI SENSI E A QUANTO VI STA ATTORNO, PER NON ANDARE FUORI STRADA.

Dove state andando figli Miei? Voi conoscete bene la via sicura che porta a ME.
Chi prende scorciatoie, sta camminando lontano da Me.

Volete salvare l’Anima? Rispettate I COMANDAMENTIamateli e rendeteli vita nel vostro modo di agire e di comportarvi quotidiano.

Siate esecutori della Mia Volontà, quella di cui vi parlo in ogni momento, ma se continuerete a vacillare non riuscirete ad avvicinarvi a Me.

DOVETE CALMARVI, DOVETE ESSERE VERI E DESIDERARE CON TUTTE LE FORZE, CON TUTTE LE POTENZE E CON TUTTI I VOSTRI SENSI DI RIMANERE NELLA MIA VOLONTÀ E DOVETE PRENDERE PER MANO LA MIA SANTISSIMA MADRE.

SIATE CONSAPEVOLI CHE PER ARRIVARE A ME E PER POTERMI AMARE, DOVETE CONOSCERMI. (Cfr. Gv 17,3)

Figli Miei, le insidie del male vi stanno invitando a comportarvi e ad agire lontani da Me, vi stanno portando ad atti ed opere indebite, peccaminose, eretiche e profanatrici per confondervi ed affinché in questo modo consideriate il male come un bene ed il bene come un male.

Approfittando della confusione che sta patendo la Mia Chiesa, ed Io ve l’avevo già annunciato: “sacerdoti si metteranno contro sacerdoti, vescovi contro vescovi, cardinali contro cardinali.”
La Mia Chiesa sta vivendo nella confusione, sopraffatta dal male che vi è penetrato per dominarla e per portarla a patire.

I Miei figli devono mantenersi saldi ed essere persone di Fede, un Fede supportata dalla conoscenza della Mia Parola e dall’amore per la Nostra Trinità Sacrosanta.  LA MIA PAROLA È PER IERI, PER OGGI E PER SEMPRE. (Cfr. Eb 13,8). È TUTTORA VIGENTE E QUINDI È UN’ETERNA NOVITÀ CHE NON HA BISOGNO DI ESSERE RINNOVATA DALL’UOMO, ma deve essere accolta, messa in pratica in ogni istante della vita, cosicché lungo la strada abbandoniate gli stracci che vi portate addosso ed indossiate abiti nuovi.

L’umanità ora viene controllata da coloro che si sono infiltrati nelle grandi istituzioni che rappresentano le nazioni e che fingono di soccorrere i bisognosi e di cercare il bene dei popoli e degli esseri umani.

SVEGLIATEVI FIGLI, NON CAMMINATE ALLA CIECA!

LA MASSONERIA CHE SI È INSEDIATA NELLA MIA CHIESA MI STA PROFANANDO E VI STA FACENDO ALLONTANARE DA ME, PER FARVI CELEBRARE LA PERSONA. GLI ATTUALI ERODI INNEGGIANO ALL’ACCETTAZIONE DELL’ABORTO, CHE FA SANGUINARE IL MIO CUORE.

In modo iniquo stanno spingendo il Mio Popolo ad impegolarsi con ideologie nefaste che divinizzano la natura e che contravvengono ai Miei insegnamenti.

NON SIATE SORPRESI DELLA FORZA DELLA NATURA E DEI SUOI FENOMENI CHE ANDRANNO AUMENTANDO, GRIDANDO ALL’UOMO CHE NON LA ADORI.

IO SONO IL VOSTRO DIO (Cfr. Es 3,14) E NON POTETE ADORARE NIENTE AL DI FUORI DI ME.
IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA, CHI CREDE IN ME, ANCHE
SE MUORE VIVRÀ.
 (Gv. 11, 25).

Questa generazione continua ad avere davanti a sé la Mia Misericordia e non la vede, ha davanti a sé la Mia Pietà e non la vede, ha davanti a sé la Mia Giustizia e non la vede, per questo, attirata dalla calamita del male, sta andando di peccato in peccato, di offesa in offesa.
Gli appetiti della carne sono molteplici, le voluttà mondane stanno invadendo l’umanità e tutto questo dura il tempo di un istante, “non è eterno”, mentre le conseguenze del peccato senza il debito pentimento, quelle invece sono eterne.

SVEGLIATEVI FIGLI, NON DORMITE!

LA MIA CHIESA È INVASA DA FALSE IDEOLOGIE.
IO VOGLIO LA SALVEZZA DI TUTTI I MIEI FIGLI.

Popolo Mio, la terra vi farà svegliare con la sua sequenza di forti tremori e terremoti, non solo nelle faglie tettoniche riconosciute, ma in quelle che deriveranno da queste faglie ed appariranno come nuove. In seguito a ciò, i vulcani si sveglieranno, i bisogni dell’umanità aumenteranno a causa di inattesi e intempestivi cambiamenti del clima che l’uomo ha provocato con la sua ribellione, con la sua disobbedienza e con la sua prepotenza.

L’umanità non deve rimanere indifferente di fronte alla guerra che è iniziata, ma deve continuare a stare attenta ai progressi della guerra.

PREGATE FIGLI MIEI, PREGATE PER LA MIA CHIESA, AFFINCHÈ NON VI PENETRINO LE NOVITÀ CHE ALLONTANANO DALLA VOLONTÀ DELLA NOSTRA TRINITÀ.

PREGATE, OFFRENDO L’ASTINENZA DAL CIBO NELLA MISURA IN CUI OGNI ORGANISMO LO PERMETTA.

Pregate figli Miei, pregate per la Finlandia. Un’inattesa attività vulcanica, farà patire grandi nazioni.

Pregate figli Miei, pregate. L’Europa patirà fino a non poterne più.

Pregate figli Miei, la Germania patirà e gli Stati Uniti continueranno ad essere flagellati dalla natura e tremeranno.

POPOLO MIO, IO NON SONO UN VENDICATORE, SONO MISERICORDIOSO. IO PERMETO ALL’UOMO DI ANDARE FIN DOVE LO PORTA LA SUA VOLONTÀ E ALLO STESSO TEMPO DI DETERMINARE LE CONSEGUENZE DELLA SUA VOLONTÀ.

Io Sono Amore e vi chiedo di essere il Mio stesso Amore, perché viviate essendo una cosa sola.

La fratellanza è indispensabile per il Mio Popolo.

IL MIO AMORE VI CHIAMA AD ENTRARE NEL MIO SACRO CUORE.
POPOLO MIO, IO SONO IL TUO DIO!

Il vostro Gesù

AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO

Fratelli:

In quanto Popolo di Dio, abbiamo degli obblighi da adempiere.
Non possiamo disconoscere Cristo o la nostra Madre Santissima ed applicare a nostro piacimento una libera interpretazione della Legge di Dio, accettando un’interpretazione diversa da quella alla quale siamo tenuti in quanto figli di Dio.

Nostro Signore Gesù Cristo ci chiede di svegliarci dall’indifferenza, dall’incostanza, dall’individualismo, dall’accoglienza di novità che vanno contro la vita stessa, vita che è un Dono dato da Dio.

Definirsi satanista in passato era motivo di timore e di vergona, mentre ora il fatto di dichiararsi satanista è fonte di orgoglio e di potere e il demonio viene considerato da costoro alla stregua di dio.

Questa decadenza non è nata ora, ma è da tempo che ha incominciato a colpire l’umanità ed in questa generazione sta arrivando al culmine, intrecciandosi con il disorientamento causato dai continui dibattiti e pronunciamenti devianti che sono in atto in seno alla Chiesa.

Questo panorama ci porta in un unico punto, cioè quello che sta davanti all’umanità e che si sta avvicinando e questi sono i segni di questo tempo.

Affidiamoci alla Madonna affinché illumini il cammino di questo Popolo di Dio che non vuole defraudare il suo Salvatore.

Uniti nei Sacri Cuori!

Luz de Maria

Non sprecate le vostre vite con occupazioni inutili, perché la preghiera e il sacrificio devono essere la vostra vita



 2 ottobre 1970 - Vigilia di Santa Teresa di Gesù Bambino


     Nostra Signora - "Come poco sanno quanto sia vicina la catastrofe su di loro. Non sprecate le vostre vite con occupazioni inutili, perché la preghiera e il sacrificio devono essere la vostra vita".

     Santa Teresa - "Io sono Teresa di Gesù Bambino. Non ho cercato le ricchezze di questo mondo, ma mi sono nascosta con povertà di corpo ma ricchezza di spirito. Ho trovato nella mia oscurità una gloria molto più grande nella luce del cielo.

     "Segui la mia piccola via. Unitevi a me in questo Regno glorioso. Quanto sono inutili le cose del mondo se messe accanto alle glorie del cielo".


     Gesù - "Voi siete i figli del mio cuore. Io vi benedico di cuore. Il vostro giogo sarà pesante, ma solo in relazione alla penitenza necessaria per salvare le anime. Le vostre preghiere recupereranno molti dalle tenebre".


La crisi del Medio Oriente peggiorerà


     "La crisi del Medio Oriente peggiorerà. Il mio cuore è straziato dal dolore per quello che ci aspetta. Piango per le madri di questi figli perduti. Piango per le madri di questi corpi spezzati. Prego per trattenere l'inghiottimento che ci aspetta. Pregate sempre, una costante veglia di preghiera. Vi darò molti segni perché non siate inconsapevoli.

     "Ricordate, vi ammonisco per solide ragioni di portare il vostro Rosario. Posso solo chiedere la vostra obbedienza. Il Rosario tratterrà le tenebre. Non siate lassisti nelle vostre preghiere.

     "La disumanità dell'uomo verso il fratello è il Nostro più grande dolore. C'è una cecità molto peggiore della perdita della vista fisica: la cecità del cuore. Tanti si dirigono ciecamente verso le fiamme. L'uomo cerca di distruggere le prove dell'inferno, ma imparerà presto la verità. L'inferno esiste e il paradiso esiste. I peccati della carne mandano più anime all'inferno.

     "Porta il Mio Rosario ai bambini che vagano più lontano nelle tenebre. Chi li porterà alla luce? Voi che amate Me e Mio Figlio dovete portare questa luce nelle tenebre. Vedete il Suo cuore così trafitto dai peccati dell'uomo ingrato!".

     Gesù - "Guai a coloro che sviano i piccoli! Meglio che siano morti nel grembo delle loro madri che camminare sulla terra per distruggere le anime".

     Santa Teresa - "Cedo la gioia di questa occasione per il cuore sanguinante del mio Gesù. Non posso riposare, perché ho sete di anime. Anche la mia missione non sarà completata fino alla fine dei tempi. Vengo per molte anime. Dovete tutti rinnegare il mondo e rivolgervi a Dio, perché i giorni si sono accorciati.

     "Molti santi stanno apparendo sulla terra in questa battaglia per recuperare le anime. Molti lavoreranno come intercessori tra Dio e gli uomini".

Estratto 

Intervista / Carlo Maria Viganò: “Possa questa Santa Pasqua spronarci a un ritorno a Dio. Dobbiamo avere fede ed esercitare la virtù della Speranza”

 


Cari amici di Duc in altum, in vista della Pasqua ho rivolto alcune domande a monsignor Carlo Maria Viganò e l’arcivescovo ha accettato di rispondere. Vi propongo qui l’intervista.

***

Eccellenza, attraverso i suoi ripetuti interventi e l’attività di alcuni blog stiamo denunciando in ogni modo l’apostasia che si sta diffondendo nella Chiesa, così come la tirannia imposta dall’ideologia del Nuovo Ordine Mondiale, alla quale la Gerarchia della Chiesa appare in tutto sottomessa.

Rispetto a questi temi si nota una divisione, sempre più accentuata, all’interno delle famiglie stesse e anche tra amici. Sul giudizio rispetto alle vicende del mondo e della Chiesa ci si divide in modo radicale, con una polarizzazione che sembra non ammettere alcuna forma di comprensione reciproca. È come se emergessero due culture, due antropologie e anche due fedi diverse. Dunque, come comportarsi, in questa situazione, salvaguardando l’amore per la verità?

Ha ragione: l’instaurazione del Nuovo Ordine, iniziata con il pretesto della cosiddetta pandemia, rende percepibile a molti la perdita di serenità e pace interiore; ci fa percepire un male che ci sovrasta e dinanzi al quale ci sentiamo impotenti; acuisce le divisioni e i diverbi tra familiari, parenti e amici. Molto spesso restiamo addolorati nel vedere come la menzogna riesca a convincere persone a noi vicine che pure credevamo mature e in grado di discernere il bene dal male. Ci pare incredibile che i nostri amici si siano lasciati ingannare, anzi direi quasi ipnotizzare dal martellamento dei media mainstream: medici che reputavamo coscienziosi sembrano aver cancellato le proprie conoscenze scientifiche abdicando alla razionalità in nome di una sorta di folle superstizione; conoscenti che fino a ieri condannavano gli orrori del Nazismo e del Comunismo non si accorgono di quanto gli orrori di quelle dittature siano riproposti in una forma ancora più disumana e spietata, replicando su vasta scala le sperimentazioni dei lager e la violazione dei diritti naturali sulla popolazione mondiale. Non ci capacitiamo che il nostro parroco ci parli del Covid come se si trattasse di una pestilenza, che il sindaco si comporti come un gerarca, che la vicina di casa chiami i Carabinieri perché una famiglia organizza una grigliata in terrazza. Anziani che hanno combattuto valorosamente rischiando la vita sono letteralmente terrorizzati da un’influenza curabile. Padri di famiglia di solidi principi morali tollerano che i loro figli siano indottrinati al vizio e alla perversione, come se quello che è stato loro trasmesso e in cui hanno creduto non avesse più alcun valore. Parlare di amor di Patria, di difesa dei confini nazionali, di sovranità nazionale è considerato fascista. E ci chiediamo: dov’è l’Italia che abbiamo amato? Dov’è la Chiesa che ci ha istruito nella Fede e fatto crescere nella Grazia di Dio? Possibile che sia stato tutto cancellato in pochi anni?

È evidente che quanto sta avvenendo è stato pianificato da decenni, tanto in ambito civile quanto in ambito religioso. E molti, moltissimi sono stati tratti in inganno, prima convincendoli a concedere diritti a quanti non condividevano né la nostra Fede né i nostri valori; poi facendoli sentire quasi in colpa per il fatto di essere Cattolici, per le loro idee, per il loro passato. Oggi siamo giunti al punto di essere a stento tollerati come retrogradi e fanatici, mentre c’è chi vorrebbe rendere reato ciò che per millenni ha costituito le basi del vivere civile e dichiarare non solo lecito, ma obbligatorio ogni comportamento contro Dio, contro la natura, contro la nostra identità.

Dinanzi a questo stravolgimento che coinvolge l’intera società, appare sempre più chiara la divisione che emerge tra figli della luce e figli delle tenebre: è una grazia che ci è concessa da Dio per compiere una coraggiosa scelta di campo. Ricordiamoci le parole di Nostro Signore: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada» (Mt 10, 34). Il pacifismo di cui sentiamo parlare da decenni serve solo a disarmare i buoni e lasciar liberi i malvagi di compiere le loro opere inique. Ben venga dunque, se serve ad aprirci gli occhi, anche la divisione e la polarizzazione tra quanti appartengono alla Città di Dio e quanti servono il principe di questo mondo. L’amore per la verità implica necessariamente l’odio della menzogna, e sarebbe sconsiderato e illusorio credere che si possano servire due padroni. Se oggi ci si chiede di scegliere tra il Regno di Cristo e la tirannide del Nuovo Ordine Mondiale, noi non possiamo sottrarci a questa scelta e dobbiamo compierla con coerenza, chiedendo al Signore la forza di testimoniarLo fino al martirio. Chi ci dice che il Vangelo può conciliarsi con l’antivangelo del globalismo mente, così come mente chi ci prospetta un mondo senza guerre in cui tutte le religioni possano convivere in pace. Non vi è pace se non nel Regno di Cristo: pax Christi in regno Christi. Certo, per condurre con successo il nostro combattimento dovremmo poter contare su generali e comandanti che ci guidino: se quasi tutti hanno preferito la diserzione e il tradimento, noi possiamo comunque contare su una Condottiera invincibile, la Vergine Santissima, invocando la Sua protezione sui Suoi figli e su tutta la Chiesa. Sotto la Sua potente guida non dobbiamo temere nulla, perché è Lei che schiaccerà il capo dell’antico serpente, ripristinando quell’ordine che l’orgoglio di Satana ha infranto.

Parliamo di liturgia e di santa Messa. Non tutti i fedeli cattolici, per quanto ben intenzionati, hanno la possibilità di partecipare a Messe Vetus Ordo e devono “accontentarsi” di quelle che si celebrano nelle loro parrocchie, spesso segnate da maleducazione liturgica se non da veri e propri abusi. In queste Messe si riceve la Comunione sulla mano, stando in piedi, si recita il Padre nostro secondo la nuova formula, si è invitati a scambiarsi “lo sguardo di pace”, si ascoltano prediche in linea con il bergoglismo (solo per toccare alcuni aspetti). Finisce che si esce dalla Messa rabbuiati, per usare un eufemismo, anziché rasserenati e riconciliati con Dio e i fratelli. E allora? Come fare?

Ci si dovrebbe chiedere anzitutto come sia possibile che l’atto supremo del culto, istituito da Nostro Signore per perpetuare in modo incruento sui nostri altari le grazie infinite del Sacrificio del Calvario, diventi un ostacolo alla santificazione dei fedeli anziché un’occasione di progresso spirituale e di pace interiore. In altri tempi la Messa offriva uno sprazzo di Paradiso in mezzo alle prove e nel caos del mondo; oggi pare che lo strepito del mondo sia elemento indispensabile per bandire il silenzio, l’adorazione orante, il senso del sacro e della presenza di Dio. Ma se nell’ordine naturale è nostro dovere nutrire il corpo con cibi sani ed evitare quelli avvelenati o adulterati, a maggior ragione nell’ordine soprannaturale è nostro dovere alimentare la nostra anima con un nutrimento sano, tenendoci lontani da quanto può avvelenarci spiritualmente.

Comprendo ovviamente la difficoltà dei fedeli nel frequentare le chiese in cui non si celebra la Santa Messa tradizionale; ma penso che il Signore sappia apprezzare anche la buona volontà di chi è consapevole dell’importanza che ha il Santo Sacrificio per la nostra anima, specialmente in momenti di grande crisi come quelli che stiamo attraversando, e che per questo sa compiere un piccolo sforzo, almeno la domenica, per santificare degnamente il giorno del Signore. Vi sono stati tempi e luoghi in cui i Cattolici erano perseguitati e assistere alla Messa era difficile e pericoloso, eppure i fedeli riuscivano a riunirsi clandestinamente nei boschi, nelle cantine o nelle soffitte per onorare Dio e nutrirsi del Pane degli Angeli: abbiamo il dovere di essere degni di questi nostri fratelli nella Fede, senza accampare scuse o pretesti. D’altra parte, il Motu Proprio Summorum Pontificum riconosce ai fedeli il diritto – un diritto, non un privilegio – di avere la Messa tradizionale e se questo non avviene ovunque è in gran parte perché i fedeli non sanno imporsi. Non è una questione di estetismo, di amore per il latino o per il canto gregoriano o una forma di nostalgia per il proprio passato; qui è in questione il cuore della vita della Chiesa, l’anima della vita soprannaturale dei Cattolici, il bene stesso del mondo.

Comprendo che molti fedeli si trovino in una situazione di difficoltà, quantomeno dal punto di vista umano, nel momento in cui devono decidere se abbandonare la vita della parrocchia per cercare altrove, talvolta a chilometri di distanza, una Messa tradizionale. I fedeli hanno il dovere morale grave quantomeno di cercare una Messa celebrata con decoro e rispetto da un pio sacerdote che amministri la Comunione in bocca.

La pandemia ha dato il pretesto per imporre abusivamente limitazioni alle funzioni liturgiche: non rendiamoci responsabili di questi soprusi con il nostro silenzio e la nostra rassegnazione a lasciarci imporre Messe indecorose o sacrileghe. Dio è offeso anche dall’indolenza e dall’indifferenza con la quale ricambiamo il Suo amore per noi. Un’indolenza che è sempre più percepibile nei fedeli che si lasciano imporre addirittura le vaccinazioni in chiesa il Sabato Santo, sostituendo la meditazione dei Novissimi con la paura infondata della morte fisica. Dinanzi a queste manifestazioni di asservimento del Clero e della Gerarchia ai diktat di un’autorità corrotta e corruttrice, levare alta la voce rappresenta non solo un dovere morale, ma anche un freno agli eccessi di tanti ecclesiastici che hanno dimenticato il senso del loro Sacerdozio e l’anima della loro vocazione. Costoro dovrebbero considerare seriamente quanto sia grave la cooperazione alla narrazione sul Covid, soprattutto quando la superstizione pseudoscientifica diventa l’unica forma possibile di fede, appropriandosi della simbologia, del lessico e della ritualità di una religione. Chi ha orecchi per intendere, intenda.

Chiediamo dunque ai nostri sacerdoti di celebrare la Santa Messa come se fosse la prima e l’ultima della loro vita, di farla finita con questi riti mondanizzati, e di restituirci un tesoro che tengono ostinatamente nascosto. Non dimentichiamo di dare aiuto materiale e spirituale ai sacerdoti che con coraggio e coerenza celebrano la liturgia tradizionale, ricordandoci che un domani saranno loro a ricostruire il tessuto che restaurerà la società cristiana. E se proprio non possiamo assistere con regolarità al Santo Sacrificio nel rito tramandatoci dagli Apostoli, teniamoci alla larga da chi profana il Santissimo Sacramento e usa il pulpito per corrompere la Fede e la Morale. Tengo tuttavia a ribadire, per dovere di coscienza, che laddove sia possibile assistere alla Messa tridentina senza grave incomodo, si deve certamente preferire questa alla Messa riformata.

Avrà visto, Eccellenza, che di nuovo è stata riproposta la questione del “chi è papa e chi non è papa”. Alcuni dicono: visto che Bergoglio è stato eletto in base alle manovre della mafia di San Gallo e forse con irregolarità durante il Conclave, non è papa. E invece lo sarebbe ancora Ratzinger, il quale avrebbe rinunciato al soglio non liberamente, ma perché costretto da forti pressioni, e avrebbe scritto volutamente in modo scorretto il testo latino della rinuncia per renderla invalida. Fantachiesa? O c’è qualche elemento da tenere in seria considerazione?

Molteplici cause – forti ed indebite pressioni sia esterne alla Chiesa sia da parte di eminenti membri della Gerarchia, come pure la personale indole di Joseph Ratzinger – avrebbero indotto Benedetto XVI a formulare una dichiarazione di rinunzia in modo del tutto irrituale, lasciando la Chiesa in uno stato di grave incertezza e confusione; macchinazioni di un gruppo di cospiratori progressisti avrebbero indicato in Bergoglio il candidato eletto poi nel corso di un conclave segnato da infrazioni alla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis che regola l’elezione del Romano Pontefice: questi elementi sarebbero tali da rendere nulla l’abdicazione di Ratzinger, nullo il Conclave del 2013 e nulla l’elezione del successore. Tuttavia, ancorché diffusi ed innegabili, questi elementi necessitano di una conferma e soprattutto di una dichiarazione dell’autorità suprema della Chiesa. Ogni pronunciamento formulato da chi non ha l’autorità per farlo sarebbe temerario. Credo inoltre che, allo stato attuale, la disputa su chi sia il Papa regnante serva solo ad indebolire la già frammentata parte sana del corpo ecclesiale, seminando divisione tra i buoni.

Preghiamo con fiducia il Signore di far venire alla luce la verità e di mostrarci la via da percorrere. Per ora, forti della virtù di Prudenza che ordina i mezzi al fine ultimo, conserviamoci fedeli e custodiamo gelosamente quello che ha sempre creduto la Chiesa: quod semper, quod ubique, quod ab omnibus creditum est.

In questa fase che, per tanti aspetti, è così complicata e confusa, qual è la sua preghiera? Vuole suggerirci come rivolgerci a nostro Signore?

Quanto avviene oggi è a causa dei peccati pubblici delle nazioni, dei peccati dei singoli e, per quanto possa suonare terribile, dei peccati degli uomini di Chiesa. Noi non possiamo intervenire per i peccati delle nazioni né per quelli della Gerarchia, ma possiamo iniziare con umiltà e con spirito di vera conversione a emendarci dalle nostre colpe, dalle nostre infedeltà, dalla nostra tiepidezza. Così, mentre i nuovi farisei si compiacciono dell’apprezzamento del mondo, oltre che pregare per la loro conversione, dobbiamo implorare la misericordia del Signore per noi stessi con le parole del Vangelo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore» (Lc 18, 13). La società, ed ancor prima la Chiesa, trarranno un gran beneficio dalla nostra fedeltà e dal percorrere, con la Grazia di Dio e la protezione della Santissima Vergine, il cammino di santità che ci è preparato. Non priviamoci del ricorso fiducioso a Colei che sulla Croce Nostro Signore ci ha dato per Madre, e che in quanto tale non ci negherà il Suo aiuto nelle prove.

Ci avviciniamo alla Pasqua: nonostante tutto, il Signore risorge. Vogliamo trovare ragioni di speranza. Impresa difficile, ma possiamo provarci?

Non solo possiamo provarci: dobbiamo avere fede ed esercitare parimenti la virtù della Speranza, secondo la quale sappiamo che il Signore ci accorda le Grazie necessarie ad evitare il peccato, compiere il bene e meritare l’eterna beatitudine del Cielo. Non dimentichiamoci di essere pellegrini in hac lacrimarum valle, e che la nostra patria è la Gerusalemme celeste, assieme agli Angeli e ai Santi, nella gloria della Santissima Trinità. Surrexit Dominus vere, proclama la liturgia pasquale: Egli è risorto una volta per tutte, vincendo Satana e strappandogli quel chirografo che Adamo aveva firmato con il peccato originale. Le prove presenti, il timore di essere abbandonati e soli contro uno schieramento potentissimo che sembra schiacciarci e vincerci non devono intimorirci, ma spingerci a rinnovare la nostra fiducia in Colui che ha detto di Sé: «Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in Me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, Io ho vinto il mondo» (Gv 16, 33).

Possa questa Santa Pasqua spronarci ad un ritorno a Dio, offrendo le prove e le tribolazioni con spirito di espiazione e di riparazione per la conversione dei peccatori, così che dopo aver anche noi condiviso l’amaro calice del Getsemani possiamo renderci degni della gloria della Resurrezione.

a cura di Aldo Maria Valli

giovedì 1 aprile 2021

La ricerca della ricchezza.

 


APPROVIGIONAMENTO ALIMENTARE 

Mia amata figlia, concentrati ora e ascolta ciò che ti devo dire. Stai attraversando ora il doloroso passaggio dal momento in cui hai ricevuto il primo messaggio a quelli di oggi. Ti prego di comprendere che questi messaggi vengono da Me e per favore placa i tuoi dubbi. Ciò ti permetterà di concentrarti sul compito che ti è stato affidato. 

Per ciò che concerne i fatti che avvengono nel mondo, diventa più chiaro di giorno in giorno ciò che il malvagio Ordine Mondiale tenta di infliggere al pianeta. Le Nazioni Unite, una delle numerose basi di questo Nuovo Ordine Mondiale, tenta di eliminare tutti i Miei insegnamenti e utilizzerà tutte le armi mortali in suo possesso per farlo. 

Non temere, perché i Miei credenti combatteranno energicamente e non Mi rinnegheranno, soprattutto nei paesi che mi sono consacrati e che hanno una fede sincera e indomabile. Essi non si ritireranno e non lo permetteranno. Ma molti, a causa dei costi che dovranno sostenere per assicurarsi che i loro figli siano guidati nella luce, saranno impotenti. 

Come ti è stato spiegato prima, la collera del Mio Eterno Padre sta per manifestarsi sulla terra adesso che l‟uomo aumenta sempre più i suoi sforzi per rinnegarMi. 

Il mondo resta lo stesso. La gente sembra la stessa. Il mondo della televisione con le sue attrattive tinte di rosa sembra lo stesso. Le persone nascondono la testa sotto la sabbia. Esse pensano che il mondo continuerà così com‟è. Esse si sbagliano. Il Mio dovere verso i Miei figli è di salvarli, ma non per permettere loro di continuare a essere risucchiati nel vuoto, vuoto di promesse, di sogni senza valore e di false ambizioni. Sono dei piaceri ai quali vi siete dedicati durante molti anni, troppi anni. Erano quelle promesse di cui alcuni di voi erano convinti, senza che fosse colpa loro, che fosse la strada da seguire per ottenere il rispetto di sé stessi. Ogni guadagno per sé. Ogni ricompensa per sé. Vi è stato insegnato di cercare quello che è il meglio a qualunque costo. Di essere il numero uno. Voi, con la vostra ambizione, il desiderio di ricchezze per voi e i vostri figli, il desiderio di diventare migliori dei vostri fratelli e sorelle, e una costante, implacabile ricerca di auto-affermazione siete stati ingannati. 

Queste ambizioni sono state ispirate ai Miei figli dal seduttore, attraverso il loro splendore e la loro attrattiva. Molti dei Miei figli si burleranno di questo messaggio e diranno che non è vero. Purtroppo il seduttore esiste e la maggior parte dei Miei figli non accetta la sua esistenza. 

Egli è astuto, ed è perciò che si nasconde dietro le cose, la gente, le azioni e le incentivi attraenti. La sua abilità seducente si rivela nel fatto che oggi se chiedete a una persona cosa scegliere tra il denaro e la possibilità di riunire la sua famiglia dispersa, essa sceglierà il denaro. Chiedete ad un altro se tradirebbe suo fratello o sua sorella per un guadagno materiale: la risposta sarà “sì”. Chiedete a un giovane ragazzo se vorrebbe scambiare la sua vita semplice con una vita meravigliosa ed eccitante e la risposta sarà “sì”. 

Perché allora i Miei figli hanno tanta difficoltà a capire che una volta che hanno vinto il gran premio sentono ancora il bisogno di avere sempre di più? Un uomo ricco che ha ottenuto un gran guadagno cercherà sempre di guadagnare ancora di più. La ragione di questo è che i doni di Satana lasciano un sentimento di vuoto dentro di voi che non potete capire. Allora continuate sempre nella vostra ricerca per avere sempre di più, e questo avviene generalmente a scapito del benessere del vostro vicino. Nessun uomo guadagna grandi ricchezze senza che la gente che ha incontrato sulla sua strada non ne abbia sofferto in qualche modo. Nessuna persona diventata celebre ci è mai arrivata senza che qualcun altro abbia dovuto rinunciarvi. Un uomo che non condivide la sua ricchezza è da condannare. Una persona che non possiede nulla è più portata a condividere col prossimo di chi è stato benedetto con maggiori beni materiali. 

I Miei insegnamenti non possono essere annacquati. 

Perché i Miei figli ignorano quegli insegnamenti dati dai Miei apostoli da quando è stato scritto il Nuovo Testamento? Perché non tengono conto della dottrina che contiene? Credono forse che sia stato scritto dai Miei discepoli perché la gente non lo ascolti? Questi insegnamenti non sono cambiati da quando Io ho lasciato questo mondo. Essi sono stati dati per una ragione. Voi potete modificare la loro interpretazione, annacquarli, aggiungere dei nuovi significati o sopprimerne alcune parti ma una cosa rimarrà sempre ed è la Verità. La Verità resterà sempre la stessa. Essa non può e non sarà mai cambiata per adattarsi all‟umanità. Rispettatela ora. Sedetevi ed ascoltate. Non potete aspettarvi che seguendo questa strada possiate entrare nel Regno di Mio Padre. Molti di voi giustificano le ricchezze e la gloria che conseguite e la attribuite alla fortuna. Ciò che non capite è che molti tra voi hanno venduto la loro anima al demonio. 

Alcuni dei Miei figli sanno di aver commesso questo grave peccato e non ci pensano più. Altri credono sinceramente che quello è il meglio per essi e le loro famiglie, ma devono comprendere che la sicurezza finanziaria è accettabile ma la ricerca del lusso e delle ricchezze non lo è. 

La realtà è che grandi quantità di ricchezze sono sempre state conquistate attraverso il peccato. La ricchezza che può essere stata acquisita senza peccare porta comunque al peccato. 

Malgrado la dottrina della Chiesa del Padre Mio in tutto il mondo, la gente continua a non accettare i Miei insegnamenti. I ricchi che lottano per il guadagno materiale hanno un dio. I poveri che ambiscono alle ricchezze hanno un dio. Sono tutti e due lo stesso: il denaro. Il denaro è inutile se guadagnato disonestamente, poiché i meno fortunati non ne possono beneficiare. 

Il denaro, le ricchezze materiali e tutte le cose buone acquisite da queste persone che si considerano esse stesse come fortunate dovrebbero essere condivisi con coloro che hanno bisogno. Il denaro dato in opere buone non ha valore se questo è fatto per ricercare la gloria o la fama. 

State sicuri che quando il male che è attualmente in preparazione nel mondo, con la volontà di lasciarvi con le tasche vuote, diventerà una realtà, allora vi renderete conto di quanto poco valore abbia il denaro. Quando costoro, questa malefica associazione, si approprieranno del vostro denaro e vi metteranno nell‟impossibilità di prelevarlo se non accetterete le loro condizioni, allora finalmente comprenderete che avrete bisogno di una strada alternativa per raggiungere la felicità. Il vostro denaro sarà senza valore. 

Per sopravvivere avrete bisogno di seguire la legge della giungla. Per coloro che hanno buoni istinti di sopravvivenza sarà più facile rispetto a coloro che non si sono mai piegati alle fatiche del lavoro. I semi necessari a coltivare il vostro cibo avranno per voi più valore di un milione di dollari. Un semplice frutto significherà per voi più di una bella macchina. E quando sarete completamente nudi vi rivolgerete al vostro Artefice, il vostro Creatore. Sarà allora, e solamente allora, che vi renderete conto che l‟unica cosa che conta è avere amore nel vostro cuore. Perché senza amore non potete crescere, né potete entrare nel Regno del Padre Mio. 

Riflettete ora. Siate prudenti nella vostra ricerca delle ricchezze. Fermatevi ora, prima che sia troppo tardi. Condividete e offrite seguendo il Mio cammino. Questa è una dura lezione per quei Miei figli che adesso provano un senso di insicurezza. 

Il Vostro amato Salvatore, Gesù Cristo. 

30 Novembre 2010

Aumentava sempre più in me la fiducia in Dio; mi sentivo sempre più attratto verso Gesù;


 EPISTOLARIO

Le sempre nuove e più meravigliose scoperte che l'anima, alla luce di  questa intima contemplazione, va facendo di Dio, dei suoi misteri e dei suoi  attributi, la riempiono d'ammirazione profonda e d'incontenibile gioia, d'una  felicità di paradiso e la inondano di una "quasi continua indigestione di  consolazioni".  

Ci sono, è vero, parentesi dolorose, ma l'anima non le rimpiange come abbandoni  di Dio, ma come "scherzi d'amore", "squisitezza del suo finissimo amore". Le  gioie e le consolazioni non escludono il dolore, ma lo rendono tollerabile,  desiderabile e amabile. Amore e dolore seguono una via parallela; l'uno e  l'altro esercitano un'azione congiunta di purificazione e di trasformazione:

"Gesù non lascia di tratto in tratto di raddolcire le mie sofferenze in altro  modo, cioè col parlarmi al cuore. Oh si, padre mio, quanto è buono Gesù con me!  Oh che preziosi momenti sono questi; è una felicità che non so a che  paragonarla; è una felicità che quasi solo nelle afflizioni il Signore mi dà a  gustare. In questi momenti, più che mai, nel mondo tutto mi annoia e mi pesa;  niente desiderio fuorché amare e soffrire. Si, padre mio, anche in mezzo a tante  sofferenze, sono felice perché sembrami di sentire il mio cuore palpitare con  quello di Gesù. Ora s'immagini quanta consolazione deve infondere in un cuore il  sapere di possedere, quasi con certezza, Gesù [...]. E' anche vero che Gesù  spesso spesso si nasconde, ma che importa, io cercherò col suo aiuto di stargli  sempre intorno, avendomi lei assicurato che non sono abbandoni, ma scherzi di  amore. Oh! quanto bramerei in questi momenti aver qualcuno che mi aiutasse a  temperare le ansietà e le fiamme da cui il mio cuore è agitato" (4 9 1910; cf.  anche 29 11 1910; 20 12 1910).  

"Ho osservato da vari giorni in qua una gioia spirituale da non potersi  spiegare. La causa di ciò l'ignoro. Non sento più quelle tante difficoltà che  sentivo una volta nel rassegnarmi ai divini voleri. Anzi respingo le calunniose  insidie del tentatore con una facilità tale, da non sentirne né noia né  stanchezza" (10 8 1911; cf. anche 13 1 1912; 16 3 1912; 25 3 1912).  

"Questa notte scorsa poi l'ho passata tutta intiera con Gesù appassionato. Ho  sofferto anche assai; ma in un modo ben diverso da quello della notte  precedente. Questo è stato un dolore che non mi ha fatto male alcuno; aumentava  sempre più in me la fiducia in Dio; mi sentivo sempre più attratto verso Gesù;  senza nessun fuoco vicino, mi sentivo internamente tutto bruciare; senza lacci  addosso, mi sentivo a Gesù stretto e legato; da mille fiamme mi sentivo  bruciare, che mi facevano vivere e mi facevano morire. Quindi soffrivo, vivevo e  morivo continuamente. Padre mio, se potessi volare, vorrei parlare forte, a  tutti vorrei gridare con quanta voce terrei in gola: amate Gesù che è degno di  amore" (28 6 1912).  

"In questi giorni tanto solenni per me, perché feste del celeste Bambino, spesso  sono stato preso da quegli eccessi d'amore divino, che tanto fanno languire il  mio povero cuore. Compreso tutto della degnazione di Gesù verso di me, gli ho  rivolto la solita preghiera con più confidenza: Oh Gesù, potessi amarti, potessi  patire quanto vorrei e farti contento e riparare in un certo modo alle  ingratitudini degli uomini verso di te!" (29 12 1912; cf. anche 17 10 1915; 14  10 1917; 29 1 1919). 

"L'anima mia da più tempo si trova immersa giorno e notte nell'alta notte dello  spirito [...]. Addio le delizie delle quali l'aveva inebriata il suo Signore!  Dov'è quel gusto di cui ella godeva dell'adorabile divina presenza?" (lett.  314).  

"In questo stato per la povera anima tutto è tormento. La poverina è posta di  continuo in una contemplazione tormentosissima in cui Dio, con mirabile notizia,  facendosi a lei vedere lontano, le sveglia un dolore sì acuto da ridurla alle  agonie di morte" (9 5 1915; cf. anche 6 9 1916). 

PADRE PIO DA PIETRELCINA 

Ho visto la Passione di Gesù. Il racconto della Mistica Beata Caterina Emmerick. Giovedì Santo

 

PREGHIERA DI SALVEZZA PER LA CHIESA CATTOLICA

 


Ancora vedrete orrori sulla Terra. Cercate forze nel Vangelo e nell'Eucaristia. Camminate per un futuro di grande divisione e confusione.

 


Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 30/03/2021

Cari figli, sono la vostra Madre Addolorata e vengo dal Cielo per condurvi a Mio Figlio Gesù. Intensificate le vostre preghiere. Vivete nel tempo delle grandi confusioni spirituali e solamente coloro che pregano sopporteranno il peso delle prove che verranno. DateMi le vostre mani! Io voglio aiutarvi, ma ho bisogno del vostro Sì sincero e coraggioso. Pentitevi e cercate la Misericordia di Mio Figlio Gesù. Avvicinatevi al confessionale e riempitevi dell'Amore di Dio; nella confessione c'è la cura per i vostri mali. Ancora vedrete orrori sulla Terra. Cercate forze nel Vangelo e nell'Eucaristia. Camminate per un futuro di grande divisione e confusione. Solamente i fedeli al vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù resteranno in piedi. State attenti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


 




SCANDALO DELLE MESSE VIETATE

 


Mons.Carlo Maria Viganò e la proibizione delle Ss. Messe in San Pietro. Come avviene anche in ambito civile da parte dell’autorità temporale, così anche in ambito ecclesiastico la dittatura ha bisogno di sudditi senza nerbo e senza ideali per imporsi  


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EXIVIT DE TEMPLO

A proposito della scandalosa proibizione delle Ss. Messe private

nella Basilica di San Pietro in Vaticano

 

 

 

Jesus autem abscondit se, et exivit de templo.

Gv 8, 59

 

 

 

Il 12 Marzo scorso, con una ordinanza senza firma, senza numero di protocollo e senza destinatario, la Prima Sezione della Segreteria di Stato ha vietato la celebrazione delle Messe private nella Basilica di San Pietro in Vaticano, a decorrere dalla Prima Domenica di Passione. Nei giorni successivi i Cardinali Raymond L. Burke, Gerhard L. Müller, Walter Brandmüller, Robert Sarah e Giuseppe Zen hanno espresso il proprio motivato sconcerto per questa decisione, che per la forma irrituale nella quale è stata redatta lascia intuire un ordine esplicito di Jorge Mario Bergoglio.

La dottrina cattolica ci insegna quale sia il valore della Santa Messa, quale la gloria resa alla Santissima Trinità, quale la potenza del Santo Sacrificio per i vivi e per i defunti. Sappiamo parimenti che il valore e l’efficacia della Santa Messa non dipendono dal numero dei fedeli che vi assistono né dalla dignità del celebrante, ma dalla reiterazione in forma incruenta dello stesso Sacrificio della Croce per opera del sacerdote celebrante, il quale agisce in persona Christi e a nome di tutta la Santa Chiesa: suscipiat Dominus sacrificium de manibus tuis, ad laudem et gloriam nominis sui; ad utilitatem quoque nostram totiusque Ecclesiae suae sanctae.

La scandalosa decisione di un anonimo funzionario della Segreteria di Stato, facilmente identificabile nell’innominabile mons. Edgar Peña Parra, rappresenta purtroppo una esplicitazione della prassi delle Diocesi di tutto il mondo: sono sessant’anni che le deviazioni dottrinali introdotte dal Vaticano II insinuano che la Messa senza popolo non abbia valore, o che ne abbia meno rispetto ad una concelebrazione o ad una Messa alla quale assistono i fedeli. Le norme liturgiche postconciliari vietano l’erezione di più altari nella stessa chiesa e prescrivono che durante la celebrazione di una Messa all’altare maggiore non si debbano celebrare altre Messe negli altari laterali. Lo stesso Missale Romanum montiniano prevede addirittura un rito specifico per la Missa sine populo, nel quale sono omessi i saluti – ad esempio il Dominus vobiscum o l’Orate, fratres – come se, oltre ai presenti, non assistessero al Sacrificio Eucaristico anche la Corte celeste e le anime purganti. Quando un sacerdote si presenta in qualsiasi sacristia dell’orbe chiedendo di poter celebrare la Messa – non dico nel rito tridentino, ma anche in quello riformato – si sente rispondere invariabilmente che può unirsi alla concelebrazione già prevista, e in ogni caso è guardato con sospetto se chiede di poter celebrare senza avere al seguito qualche fedele. Inutile obiettare che la Messa privata è un diritto di ogni sacerdote: la mens conciliare sa andare ben oltre la lettera della legge per applicare con tetragona coerenza lo spirito del Vaticano II manifestandone la vera natura.

D’altra parte, la Messa riformata è stata modificata per attenuare, tacere o negare esplicitamente quei dogmi cattolici che costituiscono un ostacolo al dialogo ecumenico: parlare dei quattro fini della Messa è considerato scandaloso, perché questa dottrina disturba quanti negano il valore latreutico, propiziatorio, di azione di grazie e impetratorio del Santo Sacrificio, definiti dal Concilio di Trento.

Per i Modernisti non vi è nulla di più detestabile della celebrazione contemporanea di più Messe, così come è intollerabile la celebrazione coram Sanctissimo (cioè davanti al tabernacolo posto sopra l’altare). La Santa Messa, per costoro, è una cena, una festa conviviale, e non un sacrificio: per questo l’altare è sostituito da una tavola e il tabernacolo non è più presente sopra l’altare, spostato in «un luogo più consono per la preghiera e il raccoglimento»; per questo il celebrante è rivolto al popolo e non a Dio.

L’ordinanza della Segreteria di Stato, al di là dello sgarbo nei riguardi dei Canonici della Basilica e dell’ipocrita escamotage dell’assenza di firma e protocollo, rappresenta solo l’ultima conferma di un dato di fatto che evidentemente non vuole essere né ammesso né contrastato da quanti, pur con buone intenzioni, si ostinano a considerare i singoli atti senza volerli inquadrare nel contesto più vasto del cosiddetto postconcilio, alla luce del quale anche i più insignificanti cambiamenti acquistano una coerenza inquietante e dimostrano la valenza eversiva del Vaticano II. Il quale, è ben vero, ribadisce a parole il valore della Messa privata – come ricorda Sua Eminenza Burke nel suo recente intervento – ma di fatto l’ha resa appannaggio di qualche “nostalgico” destinato all’estinzione o di gruppi di fedeli eccentrici. La sufficienza con cui i liturgisti pontificano su questi temi è indicativa di un’insofferenza per tutto ciò che di Cattolico sopravvive nel martoriato corpo ecclesiale. Sempre in coerenza con questa impostazione, Bergoglio può impunemente negare a Maria Santissima il titolo di Mediatrice e Corredentrice, con il solo intento di compiacere i Luterani, secondo cui i “papisti” idolatrano una donna e negano che Gesù Cristo sia l’unico Mediatore.

Proibire oggi le Messe private a San Pietro legittima gli abusi delle altre Basiliche e chiese dell’orbe, dove questo divieto vigeva già da decenni pur senza esser mai stato formulato esplicitamente. Ed è ancor più significativo che questo abuso sia imposto con un atto apparentemente ufficiale, nel quale l’autorità della Segreteria di Stato dovrebbe mettere a tacere, per timore reverenziale, quanti vorrebbero rimanere Cattolici nonostante gli sforzi di senso contrario dell’attuale Gerarchia. Ma chi già prima di Benedetto XVI voleva celebrare la Santa Messa a San Pietro non aveva vita facile, ed era scacciato dal tempio, al pari di uno scomunicato vitandus, se solo osava celebrare il Novus Ordo in latino; non parliamo poi del rito tridentino.

Certo, per i neomodernisti si possono proibire le Messe private e si cercherà anche di abrogare il Motu proprio Summorum Pontificum perché – come ha di recente ammesso “Max Beans”, uno dei più zelanti cortigiani di Santa Marta – la liturgia tridentina presuppone una dottrina che è intrinsecamente opposta alla teologia conciliare. Ma se siamo giunti allo scandalo della proibizione delle Messe private in San Pietro, lo dobbiamo anche al modus operandi dei Novatori, i quali procedono per gradi applicando in campo liturgico, dottrinale e morale i principi della «finestra di Overton». Riconosciamolo: questi ammiccamenti indecorosi a eretici e scismatici rispondono ad una strategia rivolta alle sette acattoliche che trova il proprio completamento nella più ampia strategia rivolta alle religioni non cristiane e alle ideologie neopagane oggi imperanti. Solo così si comprende questa deliberata volontà di assecondare i nemici di Cristo, per piacere al mondo e al suo principe.

In quest’ottica vanno lette le proiezioni di animali sulla facciata della Basilica Vaticana; l’ingresso dell’idolo della pachamama portato a spalle da Vescovi e chierici; l’offerta dedicata alla Madre Terra posta sull’altare della Confessione durante una Messa presieduta da Bergoglio; la diserzione dell’altare papale da parte di colui che rifiuta il titolo di Vicario di Cristo; la soppressione delle celebrazioni con il pretesto della pandemia e la loro sostituzione con cerimonie che ricordano il culto della personalità dei regimi comunisti; la piazza completamente immersa nelle tenebre per allinearsi ai nuovi riti dell’ecologismo globalista. Questo moderno vitello d’oro attende il ritorno di un Mosé che scenda dal Sinai e restauri nella vera Fede i Cattolici dopo aver scacciato i nuovi idolatri, seguaci dell’Aronne di Santa Marta. E non si osi parlare di misericordia o di amore: niente è più distante dalla Carità dell’atteggiamento di chi, rappresentando l’autorità di Dio in terra, ne abusa per confermare nell’errore le anime che Cristo gli ha affidato con l’ordine di pascerle. Il pastore che lascia aperto l’ovile e incita le pecore a uscirne mandandole nelle fauci dei lupi rapaci è un mercenario e un alleato del Maligno, e ne dovrà render conto al Pastore Supremo.

Dinanzi a questo ennesimo scandalo, possiamo constatare con sgomento il silenzio pavido e complice dei prelati: dove sono gli altri Cardinali, dov’è l’Arciprete emerito della Basilica, dov’è il cardinale Re, che come me ha celebrato per anni, quotidianamente, la sua Messa privata in San Pietro? Perché ora tacciono di fronte a tanto sopruso?

Come avviene anche in ambito civile in occasione della pandemia e della violazione dei diritti naturali da parte dell’autorità temporale, così anche in ambito ecclesiastico la dittatura ha bisogno di sudditi senza nerbo e senza ideali per imporsi. In altri tempi la Basilica vaticana sarebbe stata presa d’assedio dai sacerdoti, prime vittime di questa odiosa tirannide che ha l’improntitudine di spacciarsi per democratica e sinodale. Dio non voglia che l’inferno in terra che va instaurandosi in nome del globalismo non sia che la conseguenza dell’ignavia e della pavidità, anzi del tradimento di tanti, troppi chierici e laici.

La Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, sta avvicinandosi alla sua Passione, per compiere nelle proprie membra i patimenti del suo Capo. Siano questi giorni che ci separano dalla Resurrezione del nostro Redentore uno sprone alla preghiera, alla penitenza e al sacrificio, affinché possiamo unirci alla Beata Passione di Nostro Signore in spirito di espiazione e di riparazione, secondo la dottrina della Comunione dei Santi che ci permette, nel vincolo della vera Carità, di fare del bene ai nostri nemici e invocare da Dio la conversione dei peccatori: anche di quelli che la Provvidenza ci ha inflitto come Superiori temporali ed ecclesiastici.

 

 

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

 

 

31 Marzo 2021

Feria Quarta Hebdomadae Sanctae

MESSAGGI PER I SACERDOTI



La Madre della Salvezza: Quando i sacerdoti di mio Figlio si troveranno ad affrontare terribili angosce ed errori giudiziari, dovranno invocarmi 

Figlia mia, quando arriverà il momento in cui i sacerdoti di mio Figlio si troveranno ad affrontare terribili angosce ed errori giudiziari, dovranno invocarmi. Mi è stata data la Grazia di poter dare loro il coraggio di cui avranno bisogno per continuare a servire mio Figlio. Mi riferisco, in particolare, ai sacerdoti della Chiesa cattolica, perché soffriranno più di tutti gli altri servitori di Dio. 

Quando arriverà il giorno in cui saranno chiamati a prestare un giuramento che nega la Divinità del mio diletto  Figlio, Gesù Cristo, non dovranno mai dubitare delle reali intenzioni di coloro che esigeranno questo da loro. Quando verrà chiesto loro di rinunciare al significato della Santa Eucaristia e di accettarne una nuova interpretazione, sapranno allora che l’ora è giunta. Quello sarà il giorno in cui si affermerà il marciume e in tutto il mondo si vedrà il crollo dei muri sotto i tetti delle Chiese.  

Desidero che tutti i sacerdoti che dovranno affrontare queste prove dolorose, recitino questa  Crociata di Preghiera (135) per difendere la Verità: 

O cara Madre della Salvezza, aiutami nei miei momenti di bisogno. Prega perché io sia benedetto con i Doni riversati sulla mia anima indegna, per la Potenza dello Spirito Santo, perché io possa difendere la Verità in ogni momento. Sostienimi tutte le volte in cui mi verrà chiesto di rinnegare la Verità, la Parola di Dio, i Santi Sacramenti e la Santissima Eucaristia. 

Aiutami a usare le Grazie che riceverò per opporre una ferma resistenza alla malvagità di Satana e a tutte quelle povere anime che egli usa per sfidare tuo Figlio, Gesù Cristo. 

Soccorrimi nelle mie necessità. Per il bene delle anime, dammi il coraggio di portare i Sacramenti ad ogni figlio di Dio, quando i nemici di Dio potranno proibirmi di farlo. Amen. 

Quando questi tempi inizieranno, dovrete essere pronti a continuare l’Opera di Dio e a portare la Sua Croce con determinazione e dignità, per il bene delle vostre anime e di quelle di tutti i figli di Dio. 

La tua amata Madre, 

Madre della Salvezza 

dal Libro della Verità 6 Febbraio 2014

Chi non porta la felicità nel suo cuore, è facile preda per il male.



Maria Madre di Dio

Chi non porta la felicità nel proprio cuore, è facile preda del male, perchè lui sfrutta la mancanza di gioia nel vostro cuore e cerca di riempire questo "spazio vuoto", con l'odio, l'invidia e altri sentimenti maligni, il che porta come conseguenza che diventate un po ' aggressivi e avete pensieri peccaminosi che possono portare ad atti peccaminosi.
Un cuore pieno di felicità e di gioia di vivere, non ha posto per i sentimenti "provocati" dal diavolo e quindi non è  facile preda per il male.
Vivete quindi la gioia! Siate felici e divertitevi! Riempite i vostri cuori di gioia e di amore, e vivete la felicità divina sulla terra. Allora, Miei Cari Figli, l'avversario avrà difficoltà con voi, perché non ha nessuna porta aperta, che avrebbe potuto usare per entrare nel vostro cuore.
Miei cari figli, restate sempre nella gioia verso di Noi, e non appena qualcosa vi “turba ", o “va storto” o "vi opprime ", offritelo a Dio Padre, e insieme donate a Gesù anche il vostro SI. In questo modo non dovete portare tutto da soli, e il vostro cuore resta nell’ amore, nell’ amore per Noi.
Così Sia.



Amen, questo vi dico:
Chi è puro di cuore Mi troverà.
Chi vive la felicità e la gioia, verrà sedotto con grande difficoltà dall’avversario.
Io amerò sempre chi mi dà il suo amore e siccome Io stò  dalla sua parte, il diavolo si deve allontanare.
DateMi il vostro SÌ, e grande sarà la gioia nei vostri cuori.
Così sia.
Il vostro Gesù che vi ama.