domenica 28 aprile 2024

Il dolore della perdita

 


È facile capire le altre pene dell'inferno, perché ci sono pene simili sulla terra. Ma è difficile capire il dolore della perdita, perché non c'è nulla di simile sulla terra. Dovete sapere che quando un'anima è stata condannata all'inferno al tribunale del giudizio, Dio le fa vedere per un momento qualcosa di ciò che ha perso. Vede l'immensa felicità che avrebbe avuto in cielo con Dio, i suoi angeli e i suoi santi. E ora vede che tutta questa felicità benedetta è perduta: perduta per sua colpa, perduta per sempre, perduta senza speranza! Ascoltate il pianto doloroso di un bambino che ha perso la madre! Ascoltate il pianto della gente in Irlanda quando la loro sorella li lascia per andare in America e forse non la vedranno mai più. Allora pensate a quale pianto ci sarà quando un'anima sentirà queste parole di Dio: "Allontanati da me per sempre". Ascoltate l'urlo di quel pazzo rinchiuso nel manicomio: ha perso i suoi soldi, gli si è rivoltato il cervello ed è diventato pazzo. Allora pensate a come griderà l'anima quando vedrà che ha perso il paradiso. Ascoltate quel tonfo nel fiume. Un uomo si gettò dal ponte; mentre cadeva nel fiume, emise un ruggito: "Posso sopportare la morte, ma non posso sopportare questa perdita". Ascoltate il tremendo ruggito al seggio del giudizio. L'anima si lancia dal seggio del giudizio giù nelle fiamme dell'inferno, ruggendo: "Posso sopportare il fuoco dell'inferno, ma non posso sopportare la perdita del paradiso dopo aver visto cos'è il paradiso". Ascoltate di nuovo i diavoli all'inferno e li sentirete gridare: "Brucerei volentieri qui per milioni di anni, se potessi vedere Dio solo per un momento".


 Negli ultimi giorni capirete queste cose.

Ora guardate le piccole porte che circondano le pareti dell'inferno. Sono piccole stanze o prigioni dove vengono rinchiusi i peccatori. Andiamo a vederne alcune.

TOGLIETE LA BENDA DELL'AMOR PROPRIO DAI VOSTRI OCCHI.

 


Io sono Gesù il Crocifisso. Faccio sì che tutti gli uomini di buona volontà partecipino all'amarezza della croce in misura diversa. Ad alcuni do di più, ad altri meno, secondo i miei disegni e le loro disposizioni, perché così come nell'altra vita godranno della gloria che io godo, secondo la misura che ciascuno merita, in questa devono sopportare l'amarezza, affinché entrando nell'eternità il mio Padre eterno li accolga come altri Cristi e veda in loro suo Figlio, il Crocifisso. Io, Gesù, vi parlo.

Figli miei, il vostro ragionamento non ha nulla a che vedere con il mio. Voi dite che se Dio è Padre e tutta la bontà, perché deve farvi bere il fiele dell'amarezza? Avete poca comprensione delle cose di Dio che desidera solo la vostra felicità eterna, anche se questa felicità, in questa vita, vi costa difficoltà e battaglie da combattere.

Vedete che i miei grandi santi, molti dei quali sono arrivati così lontano grazie alle dure prove che hanno sopportato, e in cielo il martirio è una delle corone più grandi, anche se nessuna corona è più grande di quella di compiere la volontà di Dio in ogni momento, sia nella prova che nella gioia. Io, Gesù, vi parlo.

Ricordate come i miei apostoli hanno sofferto quando sono stato rapito, ma poi hanno gioito della mia risurrezione. Io do la gioia e il dolore a seconda di ciò di cui avete bisogno, quindi figlioli, mettete la vostra santità nelle Mie Sacre Mani e lasciate a Me il compito di farvi santificare come piace a Me e non come piace a voi. Io, Gesù, vi parlo.

Confidate in Me se mi amate, non mi dimentico delle vostre cose, dei vostri desideri, ma vi amo ogni giorno di più con fede, fede senza condizioni, perché la fede è un grande tesoro che dono all'anima che mi è fedele in ogni circostanza, e dovete credere che sono con voi sia nel bene che vi accade che nel male.

Figlioli, togliete dai vostri occhi la benda dell'amor proprio che non vi permette di vedere chiaramente l'amore che il vostro Padre celeste ha per voi. Io, Gesù, vi parlo e vi istruisco. La mia pace a tutti coloro che leggono questo messaggio e lo mettono in pratica.

26 gennaio 2012

OPERA A BEN VIVERE

 


Come non dobbiamo dare orecchi alli lodatori, perché ci guastano le nostre buone opere, da non potere pervenire a perfetta pace. 

Or molto, diletta in Cristo, è da stare vigilanti e attenti alle insidie del demonio, e per nullo modo non ci addormentiamo per pigrizia; a ciò che il nostro avversario, come disse il Signore, non mescoli nel seme delle nostre buone opere la zizzania; e con ogni nostra buona possansa c'ingegniamo di sempre offerirle a Dio, pure e nette, senza nulla mala intenzione, e senza nulla duplicità; intendendo sempre a vedere e considerare quello che ci manca, e a quello che dovemmo e potremmo essere, e non quello che siamo. E non vogliamo fare come quelle cinque vergini stolte, le quali, perché furono contente alle lode e giudicii di uomini mortali, furono poi escluse d.al convito delle nozze celestiali.

Se dunque ci sono profferte queste laude, non le riceviamo per consentimento, e non ci dilettiamo in esse; però che sono zizzania e seme di male radici, per guastarci l'orto dell'anima nostra, il quale già abbiamo disboscato. Del quale vizio è oggi dì molto corrotto il mondo, e molto pare dilettevole agli orecchi degli stolti. Onde dice Seneca: «Vuoi tu ch'io ti mostri quello che manca a quelli, che par loro di avere ogni cosa? Certo, manca loro la verità». 

 A biasimo del qual vizio, in prima fa, che Iddio, per la sua santa Scrittura, molto cel vieta, mostrando che la lode dee esser pur sua. E questo è quando dice, in figura, nel Levitico: «L'olio della santa unzione sia sempre mio, e chi per sé l'usasse, o desse ad altrui, sarà esterminato dal popolo suo». E intendesi per questa unzione, la loda, la quale a Lui solo s'appartiene. Vietacelo anca nei Proverbii, quando dice: «Non lattare mai altrui colle tue labbra». Onde la lusinga è quasi uno latte, che nutrica e pasce e diletta i fanciulli; ciò è, quelli che non hanno l'animo virile e savio. 

 Onde, come vitupero sa cosa è che un uomo da un altro succi la poppa; così è molto più laida e vituperosa cosa, che quelli che denno essere virtuosi e savii, s'inchinino e paschino e inebbrinsi di questo latte delle lusinghe. E però San Paolo, come savio, dice a quelli di Corinto, che «avea per niente i giudicii umani»; ciò è le lode. E però soggiugne, e dice: «Ma que' che mi giudica, si è il Signore». E anco dice: «Io non mi sento peccato, ma per questo non sono però giustificato». 

 Onde Gesù Cristo, maestro di somma verità, il quale venne in questo mondo perché ci dovessimo specchiare in Lui, mai lusinghe non volle per sé, né per dame ad altrui; anzi, per riprendere e volere dire la verità, fu reprobato, e tribulato, e crucifisso. 

 Onde, essendo chiamato una volta da un lusinghiero: «Maestro buono!» sì lo riprese, e disse: «Or perché mi chiami buono? Nullo è buono, se non solo Dio». Però non volle che lo chiamasse buono, perché [quegli] non lo reputava Iddio. 

 Grande dunque superbia è quella di coloro, i quali vogliono essere chiamati buoni, i quali sono con molti defetti; poiché Cristo, il quale era tutto perfetto, rifiutò le lode fatte per lusinghe. 

 Anco esempio di non udire le lode e i lusinghieri, e di cacciarli con vergogna, ci diede, quando, essendogli detto per lusinghe: «Noi sappiamo che tu se' maestro verace, e non ti curi di piacere»; sì disse villania a quei lusinghieri, dicendo loro: «Or perché mi tentate, ipocriti?». Se dunque così facessimo, saremmo in migliore stato che non siamo, ridendo ci quando siamo lusingati e lodati; e potremmo guarire delle posteme occulte, amando chi ci riprende, e cacciando con vergogna chi ci lusinga. 

E di questo si vanta il Salmista, quando dice: «Gastigherammi il giusto nella misericordia, e riprenderammi; ma l'olio del peccatore non ungerà il capo mio». E chiama qui «olio del peccatore» le lusinghe e le lode. Onde dice Santo Augustino: «Per l'olio s'intende le false lusinghe e lode del peccatore». Di questo olio ugne il diavolo i suoi fedeli nella estrema unzione; e con questo olio ugne le menti dure, e falle atte e disposte ad ogni male, ammollando il rigore della astinenza, e di ogni altro bene. Onde dice San Paolo: «Se io volessi piacere agli uomini (cioè facendo e parlando a ben piacere) o curassimi di lode, io non sarei servo di Dio». E il Salmista dice, che «Dio dissiperà le ossa di coloro, che vogliono piacere agli uomini»; ciò è, per lusinghe fare o ricevere. 

 Ma quanto è del piacere in bene, ci ammonisce San Paolo, e dice: «Ciascuno si studii di piacere al suo prossimo in bene, come faccio io». 

 Quanto anco non gli piacessero i superchi onori, quantunque a buona intenzione fatti, mostrasi negli Atti degli Apostoli: dove si narra che essendo egli in Listris, insieme con Santo Barnaba, volendo gli uomini della contra da adorarli come iddii, per li miracoli che faceano; e andando alla chiesa dove tornavano, con certi animali per fare loro sacrificii, ciò vedendo Santo Paolo e Santo Barnaba, furono turbati, e per impazienza si stracciarono le vestimenta, e gridando disseno: «Or che fate, or che fate? Noi non siamo iddii, che ci si convenghi questo onore, ma siamo uomini mortali e peccatori, che veniamo a predicarvi che vi partiate dall'idolatria, e adoriate solo Dio vivo e vero». E per questo modo ripresero e rifiutarono le lode indegne. 

 Ma, ohimè, ch'io sono uno di quelli che credo, che oggidì più siano quelli che si turbano e criepano perché non sono lodati, che quelli che fuggono le lusinghe, e le lode. Onde dice Santo Augustino: «Molti sono usurpatori degli onori divini; e fanno si agli uomini, o perché il richieggono come superbi, o perché le genti lo fanno loro per adulazione maledetta, per piacere a loro». 

 Dico dunque, nella seconda parte ci si mostra la gravezza di questo peccato, se pensiamo a che cosa li lusinghieri e le lusinghe si assomigliano. 

 E prima dico, che gli adula tori e lusinghieri sono balie e nutrici, che allattano li figliuoli del diavolo con questo latte della lode, e fortificanli, e fannoli crescere nel peccato. E però Salomone ammonisce ne' Proverbi, e dice: «Figliuol mio, se i peccatori t'allattano, non consentire loro, però ch'eglino ordiscono la rete per prendere l'anima tua». E anco dice: «L'uomo iniquo allatta l'amico suo, e fallo andare per la mala via». E Geremia profeta dice, lamentandosi di questi adulatori, sotto somiglianza della lammia: «Le lammie scoprirono le mammelle, e lattarono i loro cagnoli». Lammia è una bestia crudele, che da poi ch'ell'ha allattato i suoi figliuoli, si gli straccia e devorali. La quale significa gli adulatori, i quali, lattando colle loro lode, uccidono gli amici loro, almeno quanto all'anima: avvegnacchè, eziandio quanto che al corpo, molti ne incorreno in morte e danni e pericoli; perché sono provocati a fare molti mali, e molte pazzie, per le lode degli adula tori. 

 Sicché in questo ben si verifica il proverbio, che dice: «Loda il pazzo e fallo correre». E qui si potrebbe assai dire, e per molti esempi provare, che molti mali e d'anima e di corpo si fanno, per vigore di questi maledetti lusinghieri; ma lascioli stare, per non dire troppo. 

 Questi maladetti adulatori sono figurati per le balie d'Egitto; le poppe e 'l petto delle quali Moisè (lo quale è significato per gli eletti di Dio) rifiutò, e non lo volle succiare. Sono anche questi adula tori significati per quelli grilli, de' quali si legge nell'Esodo, che, quando Iddio mandò la piaga in Egitto, mangiarono per divino giudicio quelle poche d'erbe e frutti ch'erano rimasti della grandina; per la quale s'intende le tribulazioni, e le percosse delle ingiurie. Sicché, come dice Santo Gregorio, viene a dire che molti, i quali non sono vinti per le ingiurie e per le avversità, sono poi vinti e sconfitti per le lode e per le lusinghe degli adulatori. 

 E, quanto a questo, l'adulatore è peggio che il detrattore: però che il detrattore umilia l'uomo, ma l'adulatore lo fa invanire; sicché lo accieca e inganna. E però dice Iddio per Geremia: «Popolo mio, quelli che ti beatificano e lodano, sì ti ingannano, e fanno ti isdrucciolare». E per un altro profeta dice: «Quelli che beatificano altrui, sono precipita tori; e quelli che sono beatificati e lodati, sono precipitati e abbassati dalla altezza della virtù nell'abisso della falsità». 

 Onde, quanto la cosa è più in alto levata, più gravemente poi si percuote in terra; così, quanto l'uomo più innalza altrui, e millantato colle sue lode, tanto più il fa cadere, e malfinire. Sicché di questi si può intendere la parola del Salmista, che dice: «Tu gli abbattesti, quando si levarono». Quasi dica: tu, Signore Dio, abbatti, reprobando quelli, i quali il mondo esalta lodando

.Anco gli adulatori sono assimigliati alle sirene: le quali sono pesci marini, che, cantando in mare dolcemente, fanno addormentare i marinari, e poi sovvertono il legno: e così i lusinghieri, colle loro dolci lusinghe, fanno dimenticare altrui il pericolo del mare di questo mondo; sicché, non provvedendo, s'annegano. Del pericolo del qual mare parla Santo Bernardo, e dice: «Lo pericolo si prova ai molti che annegano, e ai pochi che campano». E dice: «Nel mare di Marsiglia, di quattro navi non annega una; ma nel mare di questo mondo, di quattro anime, a fatica ne campa una». 

 Come dunque, nel pericolo e tempeste del mare, non è da cantare, né da sollazzare; così nel pericoloso stato di questo mondo non c'è tempo d'andare cercando lode di lusinghieri, però che sono giullari del diavolo; però che vogliono impedire la santa tristizia, e inducere la vana letizia, lodando eziandio nel male i peccatori. Ne' quali il demonio abita come in sua casa; e però dice Ozia profeta: «Nella malizia sua letificarono il re». Ciò vuol dire, che gli dierono sollazzo facendo ridere. Onde, come agl'infermi del corpo si sogliono procurare giullari, i quali, cantando e sollazzando, gli abbino a remuovere dalla malinconia, e dalla memoria della infirmità; così il diavolo, agl'infermi dell'anima procura questi adulatori, i quali nel mal fare gli confortano, e toglieno loro la memoria del loro male stato, e della eterna morte, alla quale se ne vanno. 

 Onde sopra a quella parola di Cristo, che disse: «Lascia ai morti seppellire i morti suoi», dice Santo Gregorio: «Allora il morto seppellisce il morto suo, quando l'uno peccatore sotterra l'altro, e acciecalo colla lode e colle adulazioni». 

 Sicché a questo modo gli adulatori, come sacerdoti del diavolo, sotterreranno i morti nel peccato; cioè, ch'eglino ve li confermano, e non si rilievano, e rimangono pur morti ne' loro peccati. Sono anco gli adulatori come malefici e incantatori del diavolo che trasmutano gli uomini in qualunque forma vogliono; sicché tale uomo, che è quasi una scimia, lo fanno tenere e reputare quasi un lione. 

 Onde dice un savio: «Nulla cosa è, che l'adulatore non faccia credere allo stolto che gli dà fede, sicché lo fa parere dio, essendo peggio che bestia». Sono anco come quello animale che si chiama camaleon, il quale si conforma a quella cosa alla quale s'accosta, incontanente; e così il lusinghiere, per sua adulazione e piagientaria, a tutti si conforma. 

 L'adulatore, per verità, è pessimo traditore; però che lusingando e mostrando amore, uccide l'anima; e lisciando lorda; sicché s'assomiglia a Giuda, il quale col bacio tradì Cristo. E possiamo dire, che l'adulatore è uno mele amaro; ciò è, che per dolcezza arreca ad amaritudine: ed è come saetta d'oro, la quale dà mala ferita, pogniamo che paia bella e cara. E anco come vento: il quale pare lieve e leno, ma è di tanta potenza, che le navi (ciò è le menti, che paiono cariche di molti beni) fa affondare e perire, e trasportale dal regno di Dio insino a quello del diavolo. Ed è anco come rete del diavolo, a prendere l'anima nel mare di questo mondo. 

 E questo mostra Salomone ne' Proverbii, quando dice: «Quello che parla all'amico suo parole di lusinghe, sì gli tende una rete ai piedi» . 

 E generalmente possiamo dire, che, come dice Santo Augustino: «Ira di Dio è, che cessi chi corregga». E, sopra a quella parola che disse Cristo, ciò è, «Guai a voi, quando gli uomini vi benedicono», dice una chiosa: «Grande pena e giudizio di Dio è, che l'uomo, non solamente non sia ripreso, ma sia lodato del suo fallo, come di cosa ben fatta». E Santo Augustino dice: «Molto più nuoce all'anima la lingua dell'adulatore, che la mano del percussore». E però dice Salomone ne' Proverbi: «Meglio sono le ferite dell'amico, che i fraudolenti baci di chi ti odia». E nello Ecclesiastico si dice: «Meglio è essere corretto dal savio, che ingannato da' nimici per lusinghe».

Onde gli adulatori sono simili a quelli, che menarono Cristo in sulla cima del monte, per volerlo poi precipitare quivi giù; in ciò ch'eglino inalzano l'uomo, ed esaltanlo per molte lode, per farlo precipitare nel profondo del peccato. 

 Nella terza parte dice, che l'adulazione si mostra molto stolta, in ciò che loda l'uomo a lui stesso, come lui a lui si dovesse vendere. E però uno savio riprese uno che 'l lodava, e disse: «Or perché mi lodi tu a me stesso? Or credi tu, che io a me stesso mi debba comprare?». 

 Anco in ciò è stolto il lusinghiere, che lusinga l'uomo per trovare la sua grazia; il quale molto meglio gli verrebbe in grazia se gli dicesse la verità, pogniamo che in quel punto gli dispiacesse. Onde però si dice nei Proverbi: «Quei che corregge il prossimo suo, troverà più grazia che quei che lo inganna per lusinghe; anzi quelli che riprendono, siano lodati, e sopra loro verrà la benedizione»: almeno quella di Dio. E questo è vero appo li savii. Ma se l'uomo ne dispiace agli stolti, non se ne dee curare, pensando che disse Cristo: «Beati sarete, quando gli uomini diranno male di voi»; ciò è i peccatori. 

 Or perché questo vizio maledetto è tanto pericoloso, m'è paruto di scriverlo un poco lunghetto; a ciò che la carità vostra possa meglio conoscere il suo pericolo; a ciò che siate più cauta, e sollecita a guardarvi da questi pestilenti imbasciadori del diavolo; e che con ogni vostro sforzo v'ingegnate d'offerire le vostre buone opere a Dio, pure e sincere, senza nulla duplicità, e che il desiderio vostro non sia maculato in nulla: ciò è, che non sia desideroso di volerne nell'animo vostro nulla laude, né che desideriate di volerla da nullo altro; ma sia sempre diritto verso Iddio, a ciò che l'anima vostra ne possa stare ben pacifica, per la testimonianza della buona coscienza. 

 E a ciò che meglio ve ne possiate guardare, a vostro conforto porrò alcune autorità di Santi, i quali a questo vizio guardarci molto ci confortano; e le distinguerò in cinque parti.

SAN ANTONINO

LE SCIAGURE AUMENTANO IN OGNI LUOGO, MA L’UOMO NON VUOLE VEDERE.

 


Carbonia 26.04.2024

Le sciagure aumentano in ogni luogo, ma l’uomo non vuole vedere.

Gesù:
Amati figli, siete entrati nella fase finale di questa storia, a breve la vostra vita cambierà: … Io sarò con voi.

Il tempo della Mia venuta è prossimo, state vigili, mettete in voi la veste bianca, preparatevi all’incontro con il vostro Dio Amore. Gesù nella Sua grande misericordia susciterà cuori nuovi, in fedeltà e amore vero a Lui.

Figli Miei, il Mio amore è grande, tornate a Me, riconoscetemi quale vostro Dio e amatemi perché Io possa salvarvi.

Le luci del mondo stanno per spegnersi, il buio invaderà la vostra anima, non perdetevi o uomini, ravvedetevi, tornate alla Luce, cercate il Padre vostro che è nei Cieli, invocate il Suo aiuto.
La guerra incalza, la pazzia degli uomini è grande! Povera umanità!

Eccomi ancora a te, o uomo, ancora ti parlo, ti supplico di allontanarti dalle cose vane. Aprimi il tuo cuore, o uomo, torna a Colui che ti ama infinitamente e vuole il tuo bene. Tuonano i vulcani, la Terra trema ovunque.
Le sciagure aumentano in ogni luogo, ma l’uomo non vuole vedere, progetta ancora il suo futuro su questa Terra, continua nella sua rincorsa al potere, va ignaro di ciò che presto verrà, … che tutto perderà.

La SS.ma Vergine, nelle Sue tante apparizioni supplica gli uomini alla conversione.

Nella falsa chiesa si dispongono nuove regole, si opera nella menzogna: … comprendete, o uomini, comprendete! Non allontanatevi dalla Verità figli Miei, tenete in mano il santo Vangelo. Istruitevi della Parola di Dio per non cadere nell’inganno. Leggete la Bibbia, istruitevi! Gli errori commessi dall’uomo nel corso della storia, si ripetono! La causa è il peccato, la superbia! Ravvedetevi!

Dio richiama i Suoi figli alla vera conversione, al rispetto dei Suoi Comandamenti, Egli sta preparando il Suo intervento: riprenderà in Sé la Sua Chiesa e sarà santa!

Non allontanatevi dalla Verità figli Miei, tenete in mano il santo Vangelo, istruitevi della Parola di Dio per non cadere nell’inganno.
Pianto e stridore di denti verranno per chi si mescolerà con la Menzogna.
L’ora è buia, l’uomo è cieco e presuntuoso.

Attenti o uomini, attenti! Convertitevi prima che sia troppo tardi.

Amen.

LOTTA TRA SACRO E PROFANO

 


Padre Emiliano Tardif. (Sull’Eucaristia). 


La rivista “Il Segno del Soprannaturale”, nel suo numero di giugno 1994, informa che il reverendo Padre Emiliano Tardif, dopo aver partecipato a un congresso carismatico organizzato in una città del nord Italia il 26 aprile precedente, accettò di rispondere a delle domande. Una di queste domande era: 

Domanda: “Si direbbe che la sofferenza umana non abbia limiti. Che cosa si dovrebbe fare per non cader vittime dello scoraggiamento, della disperazione?” 

Risposta: “Ritornare all’adorazione del Santissimo Sacramento. Ridare valore al culto dell’Eucaristia. Adorare maggiormente il buon Dio che tramite l’Eucaristia è realmente presente in mezzo a noi. Bisogna moltiplicare i luoghi dove Gesù è esposto all’adorazione del popolo. Il popolo ha bisogno di Dio. Bisogna darglielo.” 

De Parvulis

PER CHIEDERE LO SPIRITO DELLA FORZA

 


“Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza” EF 6,10

 

O Spirito Santo, Dio di luce e di forza, che operi tutte le cose nelle anime, e senza le quali siamo incapaci di avere dei buoni pensieri... O tu, con il quale gli Apostoli e i martiri hanno lottato e si sono sacrificati per l'amore del Cristo e per la più grande gloria del Padre, degnati di operare anche in noi e con noi tutte le opere della santità, affinché, vicini a te, possiamo essere i testimoni di Gesù in questo mondo e con te glorificare il Padre nella beata eternità.

CRESCETE NELLO SPIRITO, OBBEDENDO CON FEDE E PREPARANDOVI CON FEDE.

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
A LUZ DE MARIA

25 APRILE 2024

(ricevuto  in un gruppo di preghiera)


Amati figli:


NEL CUORE DI CIASCUNO DI VOI SI STA INSEDIANDO IL MIO AMORE per intenerirvi, perché per poter procedere vigili verso la meta finale dell’incontro con il Mio Divin Figlio, dovete avere un cuore di carne che vi renda docili agli Appelli e agli Insegnamenti del Mio Divin Figlio, che sono necessari in questo momento per uscire vincitori da tutte le prove che dovrete affrontare, non solo come generazione, ma a livello personale, come figli del Mio Divin Figlio.

 

Figli Miei, la Casa Paterna, per volontà Divina, vi ha dato tutti i medicamenti naturali necessari ed efficaci per le malattie che appariranno nuovamente.
Quando li utilizzerete, l’effetto scaturirà dalla Fede dell’uomo nella Parola del Cielo.

 

Se la tua Fede, figlio Mio, è nulla, non potrai guarire con quello che la Casa Paterna vi ha dato perché possiate combattere le malattie sconosciute, ma se la vostra Fede è infinita, se la vostra Fede è minima, se la vostra Fede è grande, la Fede vi salverà ed Io vi dirò: “La tua Fede ti ha salvato”.

 

CRESCETE NELLA FEDE, PERCHÈ LA FEDE MUOVE LE MONTAGNE (Mt. 17, 20-21), crescete spiritualmente e non affannatevi troppo per le cose materiali; sì, vi dovete preparare ma senza eccessi, perché la Fede sarà l’ingrediente che vi fornirà il condimento necessario per tutto quello che farete nel Nome della Trinità Sacrosanta o nel Mio Nome o in obbedienza al Mio amatissimo San Michele Arcangelo.

 

FEDE SALDA, FEDE FORTE, FEDE DECISA, FIGLI MIEI!


Quanto vi amo!
Quanto vi benedico!
Quanto vi sono grata che vi uniate per diffondere gli Appelli della Trinità Sacrosanta ai vostri fratelli!

 

Ciascuno di voi è un messaggero dell’Amore Divino. Non tenete questo Amore Divino solo per voi, perché non darà frutti, ma se lo condividerete con i vostri fratelli, allora otterrete frutti e in abbondanza, perché Dio È Amore, È Carità, È Pace interiore e Pace esteriore.

 

PERCIÒ CRESCETE FIGLI MIEI, CRESCETE NELLO SPIRITO, OBBEDENDO CON FEDE E PREPARANDOVI CON FEDE.

 

Figli Miei, alzate in alto tutti i Sacramentali che tenete in mano e Io, come Madre e Maestra, come Madre del Mio Divin Figlio e dell’umanità, benedico questi Sacramentali ed ordino alle forze del male di retrocedere davanti a coloro che portano questi Sacramentali in stato di Grazia e che vi guariscano il corpo e l’anima, se questa è la Divina Volontà.

 

Vi amo e vi benedico figli Miei.

 

Mamma Maria.

 

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

 

 

COMMENTO DI LUZ DE MARIA

 

Grazie Mamma, noi Ti veneriamo Madre Santissima.
Grazie Madre, Tu Sei benedetta tra tutte le donne, proteggici di giorno e di notte, tienici sempre tra le Tue Braccia, cosicché stando tra le Tue Braccia possiamo mantenerci sempre fedeli al Tuo Divin Figlio.


“In Verità, in Verità vi dico: chi crede avrà la Vita Eterna.” (Gv. 6,47)

 

 

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
09.09.2009

Ancora una volta vi chiamo a mantenervi in una fede salda ed incrollabile, alimentata dall’Eucaristia quotidiana, dalla preghiera perseverante e da una continua petizione affinché lo Spirito Santo vi assista in ogni momento ed in questo modo riusciate a discernere nel continuo andirivieni delle insidie del demonio, che ora sta attaccando i figli di Dio.

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
28.06.2010

La Fede non può soccombere, nemmeno di fronte agli attacchi che si stanno avvicinando alla Chiesa. La Fede è in Mio Figlio Gesù Cristo, non negli uomini. Ricordatevi questo: la Fede non deve vacillare, rimanete saldi, inamovibili, per questo vi chiamo continuamente ad essere veri cristiani.

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
08.12.2010

INVOCATEMI: AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO, ma con una fede almeno simile a un grano di senape. Tutto verrà allontanato da voi e dalle vostre famiglie, con la Fede.
Siate coscienti della decadenza di questa umanità che deve purificarsi. Non vacillate nella fede, nonostante vedrete le colline aprirsi, nonostante le montagne e le cordigliere tremeranno e cadranno e prevarranno le pianure, che la fede non vacilli.

 

Amen.

Il messaggio cruciale e altamente profetico di Gesù ad Agnès Marie



Febbraio 10 , 2000 - La tempesta si sta avvicinando. Il rapimento. La trasfigurazione. Nuova terra. Aiuta Angeli e Santi a ricostruire la Terra. Il Regno. Il messaggio di Manduria salverà la Francia

Figlia mia, ti benedico per essere venuta a scrivere con Me quando puoi: in effetti, il mio libro deve finire affinché il mondo ascolti la Mia Voce prima della Mia Gloria Ritorna nel cuore di tutti.
Si dice tutto, figli miei. Dio può solo esortarti alla conversione che manterrà il tuo cuore in pace nella tempesta che ci aspetta . Ancora una volta ho bisogno che tu parli in senso sia figurato che figurato. La tempesta che annuncio è quella climatica, che ti ha colpito a causa della tua sottomissione a Satana: sei stata tu a crearla dai tuoi odi e divisioni; è anche quello della guerra: lo spirito di discordia fa risuonare i suoi cembali, e i popoli si gettano gli uni contro gli altri assordati da questo rumore; la tempesta è ancora e soprattutto quella dell'imminente compimento dell'abominio della desolazione: Satana che dirige "la bestia a due corna" (massoneria ecclesiastica) siederà per un tempo molto breve -poiché non lo sopporterò - sul Trono di Pietro. Questo breve periodo sarà terribile. Te lo confermo di nuovo in modo da avere una perfetta fiducia, il piccolo numero dei Miei veri amici sarà elevato al Cielo nel rifugio dei Cuori uniti di Maria e di Gesù durante il tempo in cui l'abominio dura . Sì, ti rimuoverò dalla Terra e i tuoi piedi vi calpesteranno solo quando sarà ripulito dal male e dal peccato, poiché le tue anime che hanno visto e adorato Dio non saranno più in grado di vivere in una terra che non è pulita. Ecco perché i Miei figli, voi che siete già purificati dalla Mia Grazia, dovete vivere in questo mondo di tenebre, voi che portate nei vostri cuori la Luce del mondo che io sonoPrendi questa croce con me finché non faccio apparire la Mia Croce in Cielo: il Segno del Figlio dell'Uomo la cui visione farà piegare le ginocchia e i cuori o il terrore degli empi soffocato dalla loro stessa rabbia agli occhi della Mia Vittoria. Vedranno la Mia Gloria e, per questo, moriranno di rabbia, con Satana alla testa della loro processione di anime orgogliose e dannose. Fu Satana che portò la morte sulla Terra, è il peccato che viene la morte: ciò che ha seminato si volgerà contro di lui e poi "non ci sarà più morte" perché io sono la vita.
La vita che ti aspetta, la vita che l'umanità avrebbe dovuto trovare se Adamo ed Eva non fossero stati sedotti dal diavolo, è meravigliosa; È la vita dell'anima più vicina al Cuore del Padre. Sarai il Vivente nella Grazia dello Spirito Santo di Dio che regnerà: la Sapienza divina regnerà! Quanto è meravigliosa questa vita dello Spirito per tutte le anime fedeli a Cristo!
Non riconoscerai la tua Terra o i tuoi corpi trasfigurati dalla Mia Venuta in Gloria.
Tuttavia, te l'ho detto, la lotta spirituale della Volontà di Amore e Pace continuerà. In questo sarai aiutato dagli Angeli e dai Santi del Cielo resi visibili ai tuoi occhi. Ti aiuteranno a ricostruire le tue case, i tuoi villaggi e le tue chiese, altrimenti verrai scoraggiato dalla portata del compito! Devi imparare a vivere in grazia, a vivere in amore, con la Mia Presenza piantata come una croce nel tuo cuore.
Sarai il piccolo residuo di Israele, seguirai il re del Mio Cuore che ti avrei dato durante i giorni più bui del periodo precedente. Ti condurrà nella Terra Promessa che è il Mio Regno visibile sulla tua Terra. Vengo per purificare i corpi, le anime e la Terra per accogliermi in tutta la Mia Gloria.
La nuova Pentecoste si avvicina, invoca lo Spirito Santo con tutta la tua anima e con tutto il tuo cuore, invoca la Mia Saggezza che viene a preparare la Mia Venuta, con le tue suppliche portate giù nella Gerusalemme celeste.
Ti ho detto tutto, la Mia Parola è completa, ti avevo avvertito, consigliato, guidato attraverso la tribolazione. Conosci tutti gli eventi a venire e tuttavia non puoi chiaramente metterli in ordine, né puoi concepire l'avvento! La verità rimarrà velata finché non verrò.
Ogni giorno darò ai miei profeti e al tuo re le grazie necessarie per guidarti e chiarire gli eventi mentre accadono, in modo che tu sappia dove Dio vuole guidarti.
L'ho dato ai tuoi genitori, Mosè e Aaronne, per farli uscire dall'Egitto e condurre alla terra promessa. Faccio lo stesso con te che sei il Mio popolo. Il mio re, per guidarti come fece Mosè, è anche un profeta: Dio parla attraverso la sua bocca, attraverso il Mio Spirito. Il Papa di New Times, il nuovo Aaron, trasmetterà la Mia Parola della Chiesa. Aaron era un prete, non dimenticarlo, ho anche parlato con la sua bocca. Da quel momento, è nata la necessità di una guida temporale e di una guida spirituale che si chiariscano reciprocamente fino a quando non verrò a radunarmi nella tua Terra, Terra e Cielo. Riunirò in Me la corona reale e la tiara papale dopo aver attraversato il deserto. Allora Cristo regnerà veramente e sarà fatta la volontà del Padre. Non dimenticare che gli ebrei furono quarant'anni nel deserto e persero il loro coraggio e la loro fede. Oggi, la Terra e le persone purificate non cadranno, poiché il male sarà stato cancellato dalle tue anime e dalla superficie terrestre.
Tuttavia, la tribolazione del popolo eletto sarà una battaglia spirituale per rimanere nel Cuore di Dio e vincere la terra promessa del Regno di Dio.
La nuova Pentecoste avanza e lo Spirito discende dal Cielo, invoca te affinché possa purificare il tuo Cuore prima del giorno del Signore che verrà.
Per spiegare la necessità della tribolazione tra La Mia Gloria Ritorna ai tuoi cuori e Il Mio divino Regno sulla Terra, ti ricorderò solo la richiesta di espiazione dei peccati dopo il perdono.
Il Grande Perdono si avvicina, subito dopo la Purificazione, quindi sarà il momento della riparazione: La ricostruzione del mondo; infine, prenderò possesso della mia Terra, che sarà quindi degna di accogliere il Regno di Dio per l'eternità.
Mia benedetta figlia, presto porterai la Mia Parola nel mondo. Vedrai che tutto ciò che ti ho promesso sarà realizzato, vedrai i segni della Mia Gloria e la Mia Provvidenza ti guiderà in tutto.
Continua ad abbandonarti alla volontà di Mio Padre, con tutta serenità, con fiducia. Ti guido, sempre nel Mio Cuore, perché voglio darti al Mio popolo. Le mie anime scelte sono sempre totalmente dedicate al servizio di Dio. Al posto dei lupi metterò gli agnelli, aiutati dalle mie fedeli pecore, a capo del mio popolo.
Scrivi: presto ti porterò nel Santo Getsemani della Terra perché devi far conoscere, con il Mio sacerdote che ti darò , la rivelazione di Manduria che deve salvare il tuo paese. L'apostasia sarà superata, ancora una volta consacrando solennemente la Francia a Maria sotto la sua parola Vergine dell'Eucaristia. Ospiterà il Movimento dell'amore dei fedeli adoratori di Gesù, tutto si sta preparando per questo e il Movimento per il rinnovamento cristiano , che è parallelo ad esso, può iniziare la sua azione. Ancora una volta, un'azione spirituale e un'azione temporale, che si sostengono a vicenda, e che riunirò nel mio santo governo: il mio regno di Cristo Re .
Ti darò il supporto necessario per il mio lavoro con te. Sai che fornisco tutto Voglio far sentire My Voice in questo paese in cui vivi e attraverso il continente che è unito a te. Voglio che il mio popolo sappia che sto venendo per restaurare la mia regalità in questo suolo che dovrebbe anche servire da piedistallo per la Mia Croce Gloriosa.
Ora do la mia conclusione a questo lavoro. Questa conclusione segna l'inizio della Mia opera di Gloria.

Figlio di Dio che ascolta la mia voce
Porta la tua croce con me
Affinché questo paese e la sua gente possano regnare
La Gloriosa Croce del Signore a venire.
Credi nella totalità di questo messaggio e
Prega principalmente, prega, prega.
Figlio, figlia di Francia ed Europa, prega il tuo re
Affinché ti dia il re che ti promette secondo il Suo Cuore.
La tua salvezza è nelle tue mani
Perché ho messo la mia mano su di esso
Il mio regno viene.
Ed ecco, io vengo
Amen
Jesus Cristo
Re della terra e del cielo

sabato 27 aprile 2024

Venite a Me e lasciatevi ristorare

 


Gesù dice: 

Amati figli, non chiudete gli occhi. Guardate a Me con stupore, affinché possiate essere raggianti. Il mio Cuore eucaristico batte con slancio, con forza. Non riesce a sopportare tanta felicità, tanta gioia perché ho incontrato anime adoratrici del silenzio. Anime che si divertono, anime che si dilettano, anime che gioiscono della semplicità del Mistero Eucaristico; anime che desiderano tagliare alla radice le cose del mondo; anime desiderose e bisognose del mio aiuto, della mia provvista, della mia armatura. La gioia è nel mio Sacro Cuore perché vi vedo aperti, pronti ad agire secondo la mia Divina Volontà. 

Guardate nei miei occhi, miei cari; datemi le parole o le frasi che hanno risuonato nel vostro cuore, in questo giorno, le vostre debolezze, datemi il fango del vostro passato. 

Così come un giorno chiamai Maria di Magdala; così come scacciai da lei sette spiriti che la legavano, la tormentavano, le impedivano di vivere la vera libertà; con quello stesso sguardo di compassione, con quello stesso sguardo di tenerezza, con quello stesso sguardo traboccante di Amore Divino, oggi scruto i vostri cuori. Datemi le vostre miserie, datemi il vostro passato. 

Vi ho portati in questo deserto del Santo e Divino Amore per risanarvi, per fare di voi nuove creature, uomini, donne e bambini, uomini gioiosi, uomini decisi a camminare sulle mie orme, uomini che non hanno paura della sconfitta, non hanno paura dei momenti di prova e della croce; uomini che si riconoscono deboli, che si riconoscono impotenti  se non hanno me al loro fianco. 

Figli miei, è giunto il momento di dirmi: eccomi Signore per fare la tua volontà. È giunto il momento di lasciarvi abbracciare dalla mia Divinità, di lasciarvi trasportare in una delle volte del Paradiso. È giunto il momento di intrecciare il vostro sguardo con il mio in un idillio di Amore Divino. È giunto il momento di consegnare a Me tutte le vostre debolezze, tutte le vostre imperfezioni e di non guardarvi più indietro. Quando un'anima viene a Me con spirito contrito e umiliato, Io le restituisco la dignità perduta. Quando un'anima viene a Me nell'abiezione e nell'umiliazione di sé, Io mi glorifico in lei. Io sono il mercante di rottami dell'amore, figli miei, e dai rottami faccio opere d'arte. Datemi il vostro cuore; voglio prenderlo nelle mie venerabili mani; voglio scolpirlo di nuovo, voglio ammorbidirlo con l'acqua viva che sgorga dalla ferita del mio Sacro Costato; voglio bagnare il terreno sterile del vostro cuore, voglio fecondarlo, voglio renderlo duttile. Abbandonate a Me, figli miei, la vostra vita in questo momento, ricreatevi e deliziatevi come si ricreano e si deliziano i Santi Angeli in cielo. Se i vostri occhi si aprissero alle grazie spirituali proprio in questo momento, rimarreste stupiti, assorti davanti  alla grandezza del mio Amore. 

Sono in mezzo a voi. Parlami delle tue difficoltà, dammi i tuoi problemi, dammi tutto il tuo essere. Desidero fondere la mia Divinità con la vostra umanità; desidero fondere tutto il mio essere divino con il vostro nulla. Come vorrei che tutti gli uomini venissero a Me e riconoscessero le loro colpe. 

Come vorrei che tutti gli uomini venissero a Me e mi chiedessero aiuto. 

Aiuto per tirarli fuori dalle fosse oscure. Aiutami a portarli con me all'ovile del mio Sacratissimo Cuore. Riconoscete di essere semplici pellegrini in cerca della Patria Celeste. 

Riconoscete che siete finiti, che la vostra vita qui sulla terra è molto breve rispetto a ciò che vi aspetta nell'eternità. 

Riconoscete che la vita senza Dio è come un chicco che si perde nell'immensità dell'oceano, che la vostra vita senza Dio è come un girasole a cui manca il sole, il sole che gli dà vita. 

Riconoscere che la vita senza Dio è come una barca alla deriva, una barca senza bussola, una barca senza rotta, una barca senza direzione. 

Nel corso della storia ho chiamato tanti uomini e donne a seguirmi. Hanno saputo rispondermi, hanno saputo dirmi: sì. Sono venuti a Me con una storia, sono venuti a Me con un passato; ma si sono lasciati avvolgere da un'idea di vita. ma si sono lasciati avvolgere dal manto della mia misericordia. 

Si sono lasciati avvolgere dal manto del mio perdono. 

Si sono lasciati avvolgere dal manto della mia infinita tenerezza. Come potrei non amarvi? Come non svelare il mio amore per voi. 

Come non prendermi cura di voi. Come non pensare di portarvi sulle mie spalle come pecore ferite, come pecore deboli, come pecore affamate e assetate. 

Come posso non portarvi sulle mie spalle e adagiarvi in morbidi pascoli e curare dolcemente le vostre ferite, curare dolcemente le piaghe purulente del vostro cuore. 

Come non mostrarvi un mondo diverso, una vita di gran lunga migliore di questa. 

Come non istruirvi sulla Scienza del Cielo, sulla Saggezza Divina che vi rende santi,  nella Sapienza Divina che taglia via tutta la zavorra del mondo, tutta la vostra vita di peccato. 

Come posso non esprimervi il mio amore, se è proprio per voi che sono stato portato sulla terra per morire su una croce. Sono stato portato sulla terra per offrirmi come vittima divina per tutto il mondo. Vittima divina per tutta l'umanità.

Come possiamo non chiamarvi alla conversione? Come non chiamarvi a fare ammenda della vostra vita. 

Come non chiamarvi a una vita di pienezza, a una vita di grazia. 

Come non parlarvi con tenerezza se siete miei figli e io sono vostro Padre, in attesa di abbracciare tutti i miei figli prodighi. 

Come non piangere con voi se vi sentite piccoli. 

Come non piangere anche con voi quando cadete nel peccato e riconoscete le vostre miserie. 

Come non condolermi per le vostre debolezze. 

Come non prendervi per mano e salvarvi dai profondi abissi delle tenebre. 

Come non togliermi di mezzo al nemico, al diavolo che vuole distruggervi, che vuole annientarvi, che vuole separarvi da Dio. 

Come non cercarti come la pecorella smarrita. 

Come non seguire le tue orme. Passi che vanno nella direzione opposta e diversa dalla mia. 

Come non invitarvi a bere all'acqua viva della sorgente di acque fresche, alla sorgente di acque tranquille.  

Come posso non scendere sulla terra e chiamarvi a volgere i vostri occhi e il vostro cuore verso di Me, perché il tempo corre verso di Me, perché il tempo sta per scadere per voi; e il peggio è che non vi rendete conto, non siete consapevoli, non avete la capacità di discernere gli eventi, gli avvenimenti che state vivendo. Anche la vostra comprensione è ancora chiusa. La vostra ragione è ancora troppo piccola, troppo ristretta, troppo angusta per comprendere e capire i miei Misteri Divini per tutta l'umanità.  

Come posso non abbracciarti oggi? 

Come non coprire la nudità del tuo cuore con il mantello del mio amore. 

Come non darti la medicina per la tua anima. 

Come non darvi la cura per la vostra malattia. 

Come non legarvi dolcemente al Cuore Immacolato di Maria. 

Come non esortarvi a lasciarvi avvolgere nelle pieghe del suo Sacro Manto, a lasciarvi prendere dalle sue mani vergini. Perché lei è la via diretta che vi conduce  a Me.  

È la donna vestita di sole che presto scenderà, in piedi sulla luna con una corona di dodici stelle. 

È la porta del cielo sempre aperta. 

È la semplice donna del villaggio che al momento dell'annunciazione ha detto: sì, al mio Padre Eterno. 

È la donna che, da bambina, fu portata al tempio. È la donna che pensava di consacrarsi interamente a Dio; ma Dio aveva altri piani per lei, altri progetti rispetto ai suoi. E lei era docile argilla nelle mani del Vasaio. 

Si è lasciata plasmare, si è lasciata scolpire e ha conquistato se stessa; e ha camminato seguendo la voce del Padre Eterno. ed è stata ferma nel suo proposito, è stata docile all'azione dello Spirito Santo. 

Come potrei non essere in mezzo a voi ed esprimervi tutto l'amore che trabocca dal mio Sacro Cuore per tutti gli uomini? 

Come non continuare a chiamare le altre Marie Maddalene di questo tempo presente. Maddalene sommerse dal peccato; Maddalene che commerciano con il loro corpo, dimora dello Spirito Santo; Maddalene che si vendono al miglior offerente; Maddalene con il cuore spezzato, con il cuore trafitto, vuoto; Maddalene alle quali parlo anch'io, alle quali mostro la strada; Maddalene alle quali tolgo la loro vita di peccato e restituisco loro la dignità, Li faccio sentire importanti, perdono il loro passato di miseria, il loro passato di peccato. 

Come posso non continuare a chiamare gli altri Pietro. Pietro che dicono di amarmi; Pietro che dicono di dare la loro vita per dare gloria al mio Santo Nome, ma nel momento della prova: scappano, fuggono. 

Come non continuare a chiamare gli altri samaritani. Le donne samaritane che bevono da altre acque, da altre fonti. Donne samaritane il cui cuore è un abisso, il cui cuore è un vuoto incommensurabile. Donne samaritane che si aggrappano ad altri dei, ad altri idoli. Ma io parlo loro e la mia voce penetra nelle profondità del loro cuore e lasciano le loro brocche vuote e camminano sui miei passi e io riempio la brocca del loro cuore con l'acqua viva del mio amore, con l'acqua viva del mio perdono. Riempio la brocca vuota del loro cuore con l'acqua viva della mia misericordia e li copro la loro nudità e la precarietà del loro spirito. 

Come non continuare a chiamare altre Marta: Marta che sono più occupate con le cose del mondo, con le faccende quotidiane. Maestre a cui sussurro, nel mio cuore, spazi per incontri solo con me. Ma quando parlo loro, alcuni di loro mi ascoltano e vengono a Me, desiderosi della mia Parola; vengono a Me, bisognosi di contemplarmi, di adorarmi, di riposare in Me, di darmi i loro affanni, le loro difficoltà, i loro problemi. 

Come non continuare a chiamarli i Pilati di questo tempo della fine. Uomini che arrivano al potere, alla politica; uomini che vendono le loro coscienze; uomini che distruggono i diritti, la dignità umana. 

Io li chiamo e alcuni di loro riconoscono le loro miserie, alcuni di loro riconoscono i loro peccati, alcuni di loro vengono a Me. 

Alcuni vengono a Me per confessare le loro colpe, alcuni piangono amaramente per il loro peccato. 

Come posso non continuare a chiamare gli altri Pablo. Diavoli che cavalcano il cavallo dell'orgoglio, il cavallo dell'arroganza, il cavallo dell'assedio religioso. Ma quando la mia voce tuona dal Cielo, essi cadono stupefatti davanti alle mie Parole; si guardano e riconoscono il loro nulla e decidono di lasciare altri gruppi settari e di venire ad abbracciare la vera fede, i principi dottrinali della Chiesa cattolica e apostolica.

E come posso non continuare a chiamare altri discepoli; discepoli che lasciano le loro famiglie, i loro lavori, i loro beni e decidono di seguirmi. 

Decidono di camminare su strade incerte ma sicure; strade tortuose e ripide, ma allo stesso tempo lisce e leggere. 

Come posso non chiamarvi e arruolarvi nell'esercito vittorioso dei cuori trionfanti? 

Come posso non darvi in questo momento la spada di San Michele Arcangelo, un'armatura per difendervi dal diavolo, un'armatura per schiacciare la testa del drago, un'armatura per non cadere nella tentazione e quindi nel peccato. 

Come posso non perdonarti, se per il tuo bene ho deposto la mia vita su una croce, per te ho permesso che mi venisse messa addosso una rozza corona di spine, per te ho permesso che mi vestissero come un pazzo, per te ho camminato lungo la strada dell'amarezza con la mia croce sulle spalle, ansioso di abbracciarti, ansioso di essere steso sul legno della croce, perché volevo volare incontro al mio Padre Eterno;  Volevo giustificare il vostro passato, volevo saldare il vostro debito contratto con il peccato. Per il tuo bene sono risorto dai morti e sono rimasto per anni senza fine nell'Ostia Consacrata.  È per voi che sono qui a formarvi come anime riparatrici; a formarvi come restauratori della mia Chiesa, apparentemente in rovina. 

Siate docili allo Spirito Santo. 

Abbassate il capo e riconoscetemi come vostro Signore. 

Chinate il capo e riconoscetemi come il Re dei re in mezzo al popolo. 

Chinate il capo e riconoscetemi come Figlio di Dio. 

Abbassate il capo e consegnate a me il vostro passato e io lo cancellerò dal libro delle vostre vite. 

Chinate il capo e asciugate i miei Piedi divini: ungeteli con il profumo del vostro pentimento; ungeteli con il profumo della contrizione del cuore; ungeteli con il profumo dell'abnegazione; ungeteli con il profumo del voler essere migliori ogni giorno; ungeteli con il profumo della santità; ungeteli con il profumo delle vostre vite. 

Sono io che vi ho dato la vita e ve la do in abbondanza. 

Scrivete, piccoli miei: i ricordi tristi. I momenti di dolore. I momenti di solitudine. 

Scrivete, piccoli miei: tutto ciò che volete cambiare, tutto ciò che volete migliorare. 

Scrivete, piccoli miei: qual è il fango nelle vostre vite. Quali sono i vostri legami. Quali sono le vostre schiavitù. 

Prendete in mano la mia Parola e meditate: Atti degli Apostoli, capitolo nove e associate gli eventi ivi narrati alla vostra storia, al vostro incontro personale con me. 

Poi vieni da Me e dai fuoco a ciò che hai scritto come atto penitenziale.  

Vi invito al silenzio e alla riflessione personale. 

16 dicembre 2009