giovedì 7 marzo 2019

RIMANETE NEL MIO AMORE



… e bontà 

«Buono è il Signore verso tutti: la Sua tenerezza si espande su tutte le creature». SALMO 145, 9
   
«Oh, se si potesse conoscere quanto Io amo gli uomini e quanto il mio Cuore gode che si creda a questo amore. Si crede troppo poco, si crede troppo poco, troppo poco.
   Tu sei un piccolo niente e Io questo piccolo niente lo copro con l'abbondanza della mia misericordia.
   Come il fuoco si nutre di combustibile, così la mia misericordia si nutre nel consumare miserie, e più ne trova da consumare, tanto più cresce, appunto come fa il fuoco che cresce sempre più, a misura che vi si getta dentro della legna.
   Tu sei miseria, ma la tua miseria è il punto d'appoggio della mia misericordia.    
   Quando i peccati sono detestati e pianti dall'anima, Io non li ricordo più; anzi ti dico che se l'anima se ne serve per umiliarsi, sono tante voci che mi chiamano a lei.    
   Portami tutte le tue miserie, Io le getto nel fuoco della mia misericordia.
   Quando alzo un po' il velo che copre le miserie di un'anima, le uso una grande misericordia, perchè le faccio conoscere il suo niente e le do campo e motivo di confidare in me.
   La tua miseria è il trono della mia misericordia: più la tua miseria è grande e più il mio trono è stabile.
   Appunto perchè sei miserabile, Io posso esercitare in te i miei prediletti attributi, la bontà, la misericordia, la carità. Tutto è possibile all'amore e una persona, se ha perso il tempo, può ancora riparare correndo invece che camminando.
   Confida sempre nel tuo Gesù: la misura della tua confidenza in me è quella della mia misericordia in te, e sappi che io non sono mai così buono quanto con i miserabili, purchè con umiltà riconoscano la loro miseria. Allora il mio Cuore è nel suo centro: far del bene, riparare miserie, guarire infermità, condurre a buon termine opere imperfette, impreziosirne altre con più perfezione, darvi l'ultima mano: il tocco divino del tuo Gesù è quello che dà alle tue azioni quella forma che le rende tutte accette al mio divin Padre.
   La mia misericordia è infinitamente superiore alla tua miseria. Il mio Cuore è per i miserabili.
   Io ho solo bisogno che le mie creature pensino a me; Io ho potenza per tutto il mondo, Io ho sapienza per tutto il mondo, Io voglio solo che le creature riconoscano il bene che loro faccio e me ne ringrazino.
   Tu sei il piccolo niente sul quale si fonda la mia misericordia per innalzare l'edificio della tua santificazione alla maggior gloria di Dio. Sta attenta che non ne manchi mai il fondamento: ricordati sempre che tu sei un niente.
   Il tuo peccato sommergilo nella mia misericordia come in un mare infinito.
   Dove non arriva la tua miseria, arriva la mia misericordia.
   Tu sei un piccolo atomo di miseria, tu sei un piccolo niente e Io sono il tuo tutto, il tuo Dio. Come le persone, quando si amano, cercano di allontanare da sè ciò che potrebbe mettere soggezione alla persona amata, così Io lascio, per così dire, da parte l'imponenza della mia maestà, della mia grandezza, della mia giustizia, per non lasciarti provare che gli effetti della mia misericordia.
   Sei un ammasso di miserie sul quale la mia misericordia vuole edificare un capolavoro, e la mia opera compare tanto più bella quanto è più grande la tua miseria.
Se Io non fossi che giusto, ti dovrei punire, ma siccome sono buono, misericordioso e tenero, così ti so compatire.
   Io non mi spavento della miseria, nè dell'infermità e neanche della cattiveria; una sola cosa I cerco all'anima che seguo con la mia grazia: che mi lasci entrare. Non mi spaventa nè il numero, nè la grandezza dei peccati, non mi spaventa la durata del tempo, purchè quel cuore si arrenda; perchè una volta che ha ceduto, Io so estrarre dai miei tesori infiniti, delle grazie così grandi, così efficaci, così piene, che non solo riparano il passato, ma santificano l'avvenire. Se sapessero che sollievo danno alla mia misericordia i peccatori quando ricorrono a me! Io non li mando mai via, ma essi hanno paura di venire. E' il demonio che fa loro paura, perchè se vengono a me sono salvi.
   Abbandona alla misericordiosa bontà del mio Cuore il tuo passato con tutte le tue miserie. Abbandonami il tuo presente con tutte le tue fragilità e imperfezioni, non turbandoti mai, perchè l'amore subito tutto consuma; abbandonami l'avvenire con tutti i tuoi interessi più cari, cioè l'anima e l'eternità, fidandoti dell'Amore.
   Io sono un abisso di bontà, di misericordia e d'amore, e i più miserabili sono i meglio ricevuti, purchè siano presentati dall'umiltà, dalla confidenza e dall'amore.
   Quando la mia misericordia previene un'anima, si impossessa di un'anima e vince la sua resistenza, allora c'è il trionfo del mio amore. Tu sei il trionfo della mia grazia e del mio amore.
   Dammi il tuo cuore, dammi le tue miserie, le tue pene, i tuoi desideri. Le tue miserie, le consumerò nella mia ardentissima carità, le tue pene le calmerò, te le toglierò.
   Voglio fare di te una santa, una martire, un trofeo del mio amore, della mia misericordia, della mia bontà compassionevole. E' per questo che ti faccio tante grazie. Devi solo abbandonarti all'amore, fare momento per momento ciò che l'Amore ti chiede. Fa una buona risoluzione di vivere nel momento presente.
   Tu sei il trofeo della mia misericordia, perchè ti ho tolta dal male; sarai il capolavoro del mio amore, se sarai fedele.
   Io voglio che sovrabbondi la mia misericordia dove ha abbandonato la colpa per ignoranza; Io voglio che sovrabbondi l'amore dove ha abbondato il timore; voglio che sovrabbondino i disegni amorosi della mia divina carità dove hanno abbondato i raggiri d'amor proprio.
   Il Cuore di Gesù è un abisso infinito di bontà, perchè Gesù è Uomo-Dio, e quindi il suo Cuore è Cuore di Dio che ama infinitamente le sue creature.
   Le tue miserie, vendile alla mia misericordia.
   Le imperfezioni che vi sono in un'anima, quando non sono amate dall'anima, non mi dispiacciono, ma attirano la compassione del mio Cuore. Io amo tanto le anime! Le imperfezioni devono servire a un'anima come tanti gradini di una scala per salire a me, mediante l'umiltà, la confidenza, l'amore.
Io mi abbasso verso l'anima che si umilia e vado a cercarla nel suo niente per unirla a me.
Temi forse la tua debolezza? Ma non pensi che alla tua debolezza supplisce la divina onnipotenza?
   Io amo le mie creature, sempre: odio la colpa, ma amo gli uomini. Solo in paradiso arriverai a conoscere l'infinità del mio amore; in questo mondo ne conoscerai già una gran parte.
   Io adopero novantanove volte su cento la misericordia e solo quando non posso riuscire con la misericordia, adopero la giustizia.
   La giustizia la potrò esercitare per tutta l'eternità, sia con i dannati che con i giusti, ma la misericordia è un attributo che io posso esercitare solo finchè dura questa vita.
   Il più gran danno che il demonio fa alle anime, dopo aver fatto loro commettere il peccato, è spingerle alla diffidenza. Se un'anima confida, ha ancora la strada aperta, ma se il demonio giunge a chiuderle il cuore con la diffidenza, quanto devo lottare per riacquistarla.
E' certo che cento peccati mi offendono più di uno, ma se quest'uno fosse di diffidenza, mi ferirebbe più di cento altri, perchè la diffidenza ferisce il mio Cuore nel più intimo.
Gli uomini si affaticano, si sforzano per mettere un argine alla corruzione dei tempi ma l'unico rimedio per guarire la società gravemente ammalata, non può venire che dal mio divin Cuore. Non si sa come risolvere il difficile problema della questione sociale che tanto impensierisce anche gli animi più generosi: lascino fare a me, che lo a tutto porrò rimedio. Nelle più grandi necessità, nei maggiori disordini, la mia grazia divina si impone sovrana e domina i cuori. Sto operando l'opera della mia misericordia; voglio un nuovo risorgimento nella società e voglio che questo sia operato dall'amore.
   Se avessi potuto fare di più per salvare anche una sola anima, l'avrei fatto, ma la mia redenzione è stata copiosa: se tu sapessi le finezze d'amore che uso alle anime fino ai loro ultimi momenti! Le anime che si dannano, è perchè vogliono dannarsi.
   Le anime sfuggono alla mia misericordia. Aiutami a salvarle con la fedeltà, con il sacrificio, con l'orazione e soprattutto con l'umiltà. Le anime corrono all'inferno per vari
motivi, ma la maggior parte ci vanno trascinate dal carro della superbia.
   Vuoi tu limitare la mia misericordia? Sarebbe come mettere tutta l'acqua del mare in un cucchiaio.
   Se nel mondo si credesse un po' di più alla mia misericordia, non per abusarne, ma per valersene per il bene delle anime, ci sarebbero meno disordini. Poter usufruire di un Dio e non farlo!... E perchè non lo si fa? Perchè nel mondo non mi si conosce.
   Getta il tuo passato, il tuo presente e il tuo avvenire nel mare della mia misericordia. Il tuo passato non è più tuo, il tuo presente non è tuo, l'avvenire non è ancora tuo.
   Immaginati un Dio che è morto per salvarti, un Dio che se potesse far di più di quello che ha fatto, lo farebbe ancora; che ha disposto tutto per santificarti, che ripara tutte le tue mancanze, che migliora tutte le tue azioni per la purità d'amore con cui le anima.
   Io non trovo troppo lungo aspettare anche tutta la vita l'anima di un povero peccatore, pur di averla in punto di morte, perchè l'avrò per un'eternità. Se si sapesse che cosa vale un'anima: vale tutto il mio Sangue, e il mio Sangue ha un valore infinito. Tutto ciò che vi è nel mondo, non vale una anima; tu stessa stimi troppo poco la tua anima e non ti curi abbastanza di adornarla. Quanti atti di amore potresti fare invece di esaminarti, invece di ripiegarti su di te; è vero che non perdi la grazia, ma anche nel commercio, quando non si guadagna, si perde, perchè le spese si hanno lo stesso. Se non si perde, si rallenta il fervore.
   Una mamma, quando vede che il suo bambino è già caduto, corre più in fretta che non quando è solo in pericolo di cadere; così fa la mia misericordia quando sei caduta in qualche imperfezione.
   Il mio Cuore arde dal desiderio di usare misericordia e non la posso usare come desidero.
   Cammina col favore della luce che emana dal mio dolcissimo Cuore: luce di soavità, di misericordia, di perdono.
   Il Sangue preziosissimo che sgorga dal mio Costato ha un valore infinito: perchè non tutte le anime vengono a mondarsi dai loro peccati e trovare ivi la salute e la vita eterna?
   Io ho tanta voglia di usare misericordia al mondo, ma la voglio usare per mezzo della devozione al Sacro Cuore.
   Nella santa confessione si raccolgono i frutti della mia Passione. In essa, non ti ho solo aspersa con il mio Sangue preziosissimo, ma vi ti ho immersa.
   L'assoluzione è come un'armatura di ferro con cui Io vesto l'anima: di ferro per la fortezza, ma d'oro per il valore. E' come una fortezza in cui l'anima è al sicuro; è come un bagno nel quale non solo essa è lavata, ma anche rinforzata.
   Tutte le volte che ti confessi, ti arricchisci di meriti.
   Io sono venuto non per perdere le anime, ma per salvarle e finchè l'anima non si presenta a me, c'è sempre tempo; ma quando, all'istante della morte, l'anima si presenta a me in stato di peccato mortale, Io la devo condannare all'inferno.
   Per non essere giudicata, non giudicare, e per essere ricoperta della mia misericordia nel terribile giorno del giudizio, copri più che puoi con il velo della carità i difetti del tuo prossimo; quei difetti che la carità, per il bene dello stesso prossimo, non ti obbliga a manifestare.
   Anche i castighi sono misericordia. 
   Tanto Io sono liberale, misericordioso e tenero, altrettanto sono giusto. La giustizia non è difetto: può sembrare tale per coloro che la temono su ben fondati motivi, ma se la mia giustizia rattrista i malvagi, consola le anime pie, giuste e buone.

Suor Benigna Consolato Ferrero

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