Bonaventura Meyer
L’insuccesso dell’esorcismo è una caratteristica negativa?
a) Se non si tratta di una vera possessione, il successo non si verificherà. Casi simili possono anzi diventare ancora peggiori.
b) Ci sono casi di possessione, che hanno un compito speciale, per esempio la purificazione dì una persona, che si trova nel peccato, o il castigo per una vita peccaminosa. Questo è specialmente il caso, quando persone si sono date al diavolo. Casi simili durano generalmente a lungo e richiedono un impegno penoso dell'esorcista, non sono però senza speranza, specialmente se la persona ha buona volontà (Magda dal Padre Rodewyk).20
c) Una forma speciale di possessione è la cosiddetta possessione espiatoria. Tali persone non hanno nessuna colpa personale. Esse possono per esempio essere state maledette. Non è negabile, che benedizione e maledizione possano diventare efficaci. In questi casi rimarrà di solito un mistero, perché una maledizione diventa efficace in questo o in un altro caso, in altri casi no.
Se molti danno il loro consenso di soffrire per altri, ciò può avvenire anche in forma di possessione. La possessione è una sofferenza terribile. La storia dimostra che possessi, che hanno sofferto tanto, non vivono a lungo (ragazzi di Illfurt). Ci sono possessi, che soffrono per l’umanità, per la Chiesa, o per certi gruppi di persone, per esempio per i sacerdoti.
d) Se per esempio si pensa al caso di Nicolao Wolf von Rippertschwand21, o al caso Altötting22, bisogna tener presente, che questi casi hanno un compito speciale per la Chiesa, non soltanto per le loro sofferenze, ma anche per le loro testimonianze. Lo stesso si può dire del caso «Avvisi dall’altro mondo», come pure del caso Klingenberg.23 Le testimonianze di questi casi devono essere una prova ed un aiuto per la Chiesa proprio nei tempi difficili odierni della Chiesa.
Questi casi di possessione si ostinano contro l’esorcismo, finché il loro compito sia compiuto. Nel caso Klingenberg la sofferenza andò fino alla forma equivalente con Cristo, e con la morte sulla croce. Anneliese è morta di fame e di sete.
«Avvisi» dice sul caso Klingenberg: «Dio ha provato duramente questa famiglia e tutti gli implicati, ed Egli ha assunto questa povera anima sofferente, affinché la sua vita lamentevole, la sua vita cosi dura termini, e che essa possa godere la beatitudine eterna». I demoni hanno ammesso in «Avvisi»: «Anche se non è stata assunta subito nell’eterna beatitudine (l’Anneliese), molto in alto è arrivata» (10 giugno 1977).
La morte di Anneliese era una volontà di Dio, non un insuccesso dell’esorcismo.
Che cosa è dunque ora la possessione?
Nella possessione satana non prende possesso dell’anima di un uomo, come avviene per il peccato grave (peccato mortale), ma prende possesso del corpo e delle capacità mentali, cosicché la persona possessa non può più disporre liberamente del proprio corpo, delle forze dell’intelletto e di volontà. Un altro (il diavolo o i diavoli) si è impadronito della forza. La persona possessa non può opporsi efficacemente contro ciò, che i demoni vogliono fare per mezzo di lei. Con ciò la nozione intima e la volontà possono senz'altro opporsi contro tutto il male, al quale i demoni vogliono costringerla. In questo caso la persona in questione non ha nessuna colpa.
Ancor meno si può parlare di colpa, se nella cosiddetta crisi la persona in questione non sa assolutamente niente dopo. Così per esempio i ragazzi di Illfurt, che dopo non seppero niente del tempo della possessione.
Maggiormente nei casi di possessione espiatoria si tratta della cosiddetta "possessione lucida”, cioè la persona posseduta sa completamente o in parte tutto quello che fa e che dice. Si tratta dunque di una sofferenza specialmente dura, che viene subìta in piena coscienza.
(Padre Arnold Renz, SDS)
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