Conquiste del Sacro Cuore
Montmartre, il «voto nazionale» della Francia
Eppure proprio quella Francia, dalla quale era partito il rilancio della devozione al Sacro Cuore, non aveva ancora compiuto un significativo atto pubblico che esprimesse la propria riconoscenza all’ Amore divino. Sorse pertanto un movimento di opinione che intendeva colmare il vuoto in qualche modo.
Dato che la richiesta al Re Luigi XIV non era stata esaudita e la nazione non si era ancora consacrata, bisognava compiere un gesto di riparazione per le inadempienze della «figlia primogenita della Chiesa». Bisognava almeno erigere quella chiesa votiva al Sacro Cuore richiesta dalle rivelazioni di Paray-leMonial.
Nel 1870, la Francia fu duramente sconfitta dalla Germania, che le aveva sottratto le regioni dell’Alsazia e della Lorena, e il suo Secondo Impero era miseramente crollato. Questa disfatta fu percepita dal popolo come una punizione e si diffuse un certo desiderio di espiazione. Edouard Pie, il dotto e santo vescovo di Poitiers, proclamò: «La Francia ha commesso un crimine nazionale. Facciamo allora al Sacro Cuore una consacrazione, che costituisca una riparazione nazionale, pubblica, e facciamolo regnare su questa terra francese»
Due laici, Legentil e Rohault de Fleury, suggerirono l’idea di costruire una basilica che rappresentasse un «voto nazionale», ossia manifestasse il desiderio del popolo francese di compiere quell’ omaggio che i loro capi si erano rifiutati di rivolgere al Redentore. Nel gennaio 1872 mons. Hippolite Guibert, arcivescovo di Parigi, autorizzò la raccolta di fondi per la costruzione della basilica riparatrice, stabilendone il luogo sulla collina di Montmartre, appena fuori Parigi, dove furono uccisi i martiri cristiani francesi. Il vescovo aggiunse: «Questo santuario del Sacro Cuore diventerà davanti a Dio l’espressione di una supplica popolare affinché i giorni delle nostre prove vengano abbreviati (...) e affinché, dal così sollecito Cuore del nostro adorabile Redentore, scaturisca la nostra rigenerazione spirituale e temporale» 60. L’adesione fu entusiastica e ricevette l’approvazione della stessa Assemblea Nazionale (ossia il Parlamento), che non era ancora dominato da una maggioranza apertamente anticristiana, come accadrà poco dopo. Un gruppo di deputati nel 1873 si consacrarono al Sacro Cuore davanti alla tomba di santa Margherita Maria, impegnandosi a promuovere la costruzione della basilica.
E così, il 5 giugno 1891, l’imponente basilica del Sacro Cuore di Montmartre venne finalmente inaugurata. In essa venne stabilita la perpetua adorazione del Cuore Eucaristico di Gesù.
Sul suo frontale venne incisa questa significativa iscrizione: «Sacratissimo Cordi Christi Jesu, Gallia poenitens et devota» (Al santissimo Cuore di Gesù Cristo, dedicato dalla Francia penitente e devota).
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