lunedì 10 febbraio 2020

SULLA PREGHIERA



LA PREGHIERA VOCALE 
  

Ora, ci sono due generi, o espressioni di preghiera: la preghiera vocale e la preghiera mentale. 

Innanzitutto parliamo della preghiera vocale. 


La preghiera vocale è il genere di preghiera che si esprime in parole: o parlate o pensate. Se ne distinguono quattro tipi: l’adorazione (o lode), la petizione, il ringraziamento, e l’espiazione. 

A questo punto aggiungiamo ai motivi generali appena evocati, vari motivi particolari per esercitare la preghiera vocale. 

Ora, come la giustizia stessa (ossia più precisamente la virtù della religione) richiede la preghiera in genere, così essa richiede anche la preghiera vocale in particolare. Il primo dovere deriva dal comandamento di Dio di pregare sempre; il secondo, invece, deriva dalla natura stessa delle cose, ossia dalla perfezione infinita di Dio e dal nulla dell’uomo, poiché Se Dio è la Maestà Infinita, bisogna adorarLo; se Lui è Onnipotente, bisogna chiedere favori da Lui; se Lui ci dà tutto ciò che abbiamo, dobbiamo ringraziarLo; se noi siamo peccatori, dobbiamo offrirGli un’espiazione per i nostri peccati.  

Questi quattro tipi di preghiera vocale si trovano insieme in quell’atto supremo della Chiesa che è la Santa Messa, che si può chiamare dunque una preghiera di per sé stessa: ossia la Preghiera la più perfetta che ci sia, perché non è niente di meno che il Santo Sacrificio del Calvario. Tutti questi quattro tipi di preghiera si trovano già in quella preghiera della Santa Messa che è il ‘Gloria in excelsis Deo’. L’adorazione e le lodi si esprimono nella frase: ‘Adoramus Te, glorificamus Te’; il ringraziamento nella frase: ‘Gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam’; la petizione e l’espiazione: ‘Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram; Qui sedes ad dexteram Patris, miserere nobis’. 

Per concludere queste brevi considerazioni iniziali, volgiamo adesso uno sguardo alle varie preghiere vocali che ad ogni fedele occorre compiere. Prima di tutto vi sono le preghiere della Santa Messa. La Messa domenicale è un obbligo grave e l’assistere alla Messa anche durante la settimana è un grande aiuto sul cammino della santità. Il ringraziamento dopo la Santa Comunione, almeno fino alla fine della Messa, ma ancor meglio per 10 minuti dopo o più, è un altro grande aiuto, ma anche un dovere perché, se la Santa Comunione è Nostro Signore Gesù Cristo Stesso, Che viene a visitarci sotto il tetto della nostra anima – e Lo è –, non possiamo trascurarLo subito né ignorarLo, bensì secondo ogni giustizia dobbiamo lodarLo, adorarLo, e ringraziarLo.  

Poi c’è la preghiera de lla mattina, in cui si chiede l’aiuto del Signore e Gli si offre la giornata; e quella della sera, in cui Lo si ringrazia per tutto, le gioie e le pene, e si esamina la nostra coscienza con un atto di dolore e un proponimento di correggere ciò che abbiamo fatto di male. C’è altresì la preghiera prima e dopo i pasti. La devozione fiduciosa alla Santissima Vergine Maria ed al nostro angelo custode è essenziale, come anche il Santo Rosario quotidiano e la Salutazione angelica al tempo opportuno. Aggiungiamo che i genitori hanno la grave responsabilità di inculcare ai loro figli il dovere e la pratica della preghiera. 
  
Sant’Alfonso de’ Liguori nella sua Regola di Vita menziona non solo la preghiera vocale ma anche quella mentale. Più avanti esporremo il senso di questo termine; per adesso basterà raccomandare la meditazione quotidiana sui misteri della nostra Fede contenuti nella Sacra Scrittura e, soprattutto, sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. 
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Padre Konrad zu Loewenstein

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