"Miei cari fratelli e sorelle,
Dando pace ai suoi discepoli, il Signore Gesù offrì loro qualcosa di eterno e inalterabile, qualcosa che essi vissero pienamente e che trasmisero a tutte le generazioni successive. Quando Cristo Gesù dice che lascia la pace e dona la Sua pace, riversa un intero universo di amore e benedizioni.
Durante la Santa Messa e nel rito della pace si ha la preghiera, l'augurio di pace e lo scambio di pace. Gesù ha detto: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace, non ve la do come la dà il mondo". Il mondo, infatti, ha conservato la parola pace, che ha svuotato della sua sostanza per diventare una semplice formula di cortesia e, nel migliore dei casi, un augurio del cuore.
Nel gesto di pace che dovete compiere durante la Santa Messa, siete invitati a rivolgervi al vostro prossimo per onorarlo e per fargli notare che non si tratta solo di estranei, di gente di passaggio o isolata, ma proprio come voi che ricevete la Santa Messa.
È essenziale che questo gesto sia accompagnato da una vera preoccupazione fraterna per l'altro, altrimenti rimarrà virtuale. Altri ancora penseranno che la Messa sia per adorare Dio e non per stringere la mano al prossimo. E anche voi troverete persone che rimarranno fredde, di marmo, senza voler girare la testa e aprire le mani.
Dovete sapere che questo gesto di pace è legato a Dio, è un atteggiamento trinitario quello di rivolgersi all'altro per rivelargli ciò che avete ricevuto. Così, tra di voi, si tratta di far circolare profondamente la qualità della relazione con Dio, e lo Spirito Santo diventerà la vera fonte di ispirazione per le relazioni tra di voi.
Non voler dare la pace perché è ipocrita o superficiale significa togliere a Dio la capacità di trasformare la vostra vita. Al tuo prossimo, è la pace di Cristo che trasmetti e non la tua. In questo modo, riconoscete che Cristo vi chiama entrambi a ricevere da Lui il coraggio di vivere in pace gli uni con gli altri, e la Comunione Trinitaria ricevuta nell'Eucaristia continuerà a diffondersi nelle altre vostre relazioni, anche dopo aver lasciato la Chiesa.
In una parola, dare il gesto di pace non è banale, ciò che è importante è il modo in cui lo fai e il significato che gli dai. Il modo per scambiarlo può essere una semplice stretta di mano o un bacio, a seconda dell'intimità. Il gesto di pace può essere limitato ai vicini così come può essere allargato a tutti i membri presenti, soprattutto quando la celebrazione si svolge in un gruppo piccolo e omogeneo. Ad ogni assemblea, la pratica di questo gesto viene fatta in base alla sensibilità di ciascuno.
Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù, di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Giovanni, tuo messaggero di speranza"
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