"Miei cari fratelli e sorelle,
Nel quadro normale della loro esistenza terrena, in generale, gli uomini pensano di essere nel giusto e fanno un assoluto al quale tutto deve conformarsi. Questo li fa sentire forti, potenti. La vita che condividono gli uni con gli altri, come famiglia, è fatta di incontri, di gioia di stare insieme; Questa vita è così potente e allo stesso tempo così fragile di fronte alla morte.
Così, quando la morte avviene è sentita come uno scandalo, per cui può sembrare legittimo porsi delle domande, e forse anche dubitare di Dio. Sarà soprattutto il fatto di sentire la sensazione di un'enorme ingiustizia, questa sofferenza di fronte a una partenza che non avrebbe dovuto essere. È una rottura brutale e irrevocabile, e la vita in alcuni casi può essere decostruita. È allora che si verifica una perdita di identità, che può portare all'insicurezza di un intero essere. I valori vengono quindi messi in discussione, i punti di riferimento vengono persi, le relazioni stesse possono essere compromesse e la salute può vacillare e persino la malattia interviene.
La morte deve ricordarci quanto sia fragile la vita, la vostra vita, e quanto sia breve il vostro tempo sulla terra. Se la Vita è fragile, è tanto più preziosa. A tal fine, è bene accogliere al meglio la Vita ogni giorno che vi viene offerta.
Voi avete la Speranza, che è la scelta dei disarmati, la scelta della non violenza, la scelta di chi accetta che con le proprie forze non può controllare né capire nulla. La speranza è la scelta di chi si riconosce indigente, spezzato o nudo e accetta di rivolgersi a Dio e di guardare agli altri per trovare la via della Vita.
Scegliere la speranza invece della disperazione è il senso dell'eredità che ti ha lasciato colui che ti ha lasciato. E onorare la sua memoria è accettare nonostante tutto di credere e sperare, credere che la Vita ha l'ultima parola, credere che coloro che si sono addormentati, Dio li prenderà con suo Figlio Gesù.
Afferrando la Vita che vi viene offerta in ogni momento, state già entrando misteriosamente in questa promessa. Prima della sua passione, Gesù ha mangiato in comunione con coloro che amava. Questo pasto non è stato un momento chiuso. Siete tutti invitati se desiderate condividere questa comunione. Comunione nell'amore con tutti coloro con i quali si è costruito un rapporto, presente e assente, visibile e invisibile, al di là del tempo e dei confini. Da questa comunione può scaturire la forza per rialzarsi oggi e domani.
Aprite i vostri cuori gli uni agli altri, non trattenete le vostre esplosioni d'amore gli uni per gli altri, approfittate di ogni opportunità che la Vita vi offre per amare e lasciatevi amare. Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù, di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Giovanni, tuo messaggero di speranza"
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