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lunedì 28 settembre 2020

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO

 


Bonaventura Meyer


Tradizionalisti 

E = Esorcisti  

B = Belzebù 


E: Nel nome...! 

B: C'è una quantità di «tradizionalisti», siano laici o sacerdoti che sono farisei. Dicono per esempio e lo predicano delle volte: Noi siamo i buoni, noi siamo i giusti, gli altri non valgono più tanto. Noi andremo in cielo. È quasi come presso le sètte: anche queste dicono la stessa cosa. Questa maniera di agire non piace affatto in alto. Essi non amano farisei. Se in questo libro si parla di messe e della Chiesa, tra l’altro anche della messa tridentina, non si voleva dire con ciò che certi tradizionalisti debbano elevarsi al di sopra dei modernisti, che loro siano i soli giusti, i soli buoni e i soli competenti. Questo non è inteso da questo libro. In esso vengono semplicemente enunciate le aberrazioni, così come avvengono oggi. Ma questo dobbiamo dire ancora per completare. Errano i sacerdoti quando dicono: è meglio restare a casa che andare a tali messe. Se la messa è effettivamente così vuotata che il sacerdote stesso non crede più alle parole della consacrazione e non pronuncia più le parole giuste, e non ha più la volontà di consacrare, allora l'ostia non vien più consacrata... È vero. Però la gente può ciò malgrado pregare in chiesa. E questo devo pur dire: È vero che si sono privati di Cristo e della pienezza di grazie, ma pure certe grazie rimangono. Se i cristiani profondamente credenti hanno l’intenzione di ricevere Cristo, hanno la piena devozione, vanno alla santa messa e alla comunione, allora il cielo è ben così giusto, che non dice: Perché il sacerdote ora non lo fa corretto, non ci sono grazie affatto. Certe grazie questi le ricevono ugualmente. 

E: Adempiono questi fedeli il loro precetto domenicale? 

B: Se i credenti hanno l’occasione di andare ad una messa di Pio V, questo viene effettivamente preferito dal cielo, anzi molto. Se però non c’è un’altra possibilità, essi possono andare pure ad un’altra messa. Dopo la messa di Pio V viene la messa tridentina celebrata nella lingua materna, in secondo rango, però a condizione che comporti l’integralità delle parole della messa di Pio V, per quanto è possibile. Soltanto dopo viene il nuovo rito, in terzo rango. Ma anche queste persone, se non lo sanno e hanno la retta intenzione, adempiono il precetto domenicale cosi come intendono. Se invece sanno benissimo che esse possono andare un chilometro più lontano in una messa tridentina, e pensano: perdinci, questo è troppo lontano per me, fin là non cammino adesso - e lo sanno benissimo che sarebbe meglio - allora naturalmente questa è un’altra questione, Allora hanno tralasciato una cosa importante. Avrebbero fatto meglio a fare questo chilometro. Sapete voi (parla con voce piagnucolosa), quanto cammineremmo noi se potessimo partecipare ancora a grazie così grandi O, cammineremmo fino alla fine della terra se avessimo ancora la possibilità. Con ciò non vogliamo dire che le altre messe siano altrettanto buone. Abbiamo già detto a sufficienza quale messa QUELLI IN ALTO (mostra in alto) amano di più. Dobbiamo palesare questo errore che molti sacerdoti commettono. È profondamente falso suggerire alla gente che non debbono andare al rito nuovo, che ciò deriva dal diavolo ccc. Anche questo è il bambino gettato con l’acqua dalla vasca da bagno. Questo va pure nell’altro estremo. Una tale condanna non passa neppure sotto il mantello della carità. In questo caso ci sono modernisti che hanno carità per il prossimo per cui, alle volte, sono migliori dei «tradizionalisti» che si elevano al di sopra degli altri. Questo abbiamo dovuto dirlo ancora per completare... e anche tutto quello che abbiamo detto ora sui sacramenti ed altre cose. Anche che ci sono molti «tradizionalisti» che sono farisei; anche questo bisogna dirlo. Altrimenti i modernisti tratteranno tutti i «tradizionalisti» alla stessa stregua dicendo che i «tradizionalisti» sono fanatici, pazzi e lotteranno contro di loro a tutta forza... Adesso non vogliamo più parlare (ringhia), 

E: Nel nome della Beatissima Vergine Maria... 

B: È ben così: QUELLI IN ALTO (mostra in alto) amano tutti i loro figli, anche se si sono smarriti. Se seguono, sotto la copertura dell’ubbidienza - perché non sanno più che cosa devono fare - le istruzioni dei Vescovi e dei sacerdoti, allora non è tanto colpa loro. Questo non verrà tanto addebitato a loro, se lo fanno in buona fede, benché queste situazioni siano terribili, terribili, terribili. 


domenica 30 agosto 2020

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO



Bonaventura Meyer

Prudenza nel giudizio 



E = Esorcisti  
B = Belzebù

E: Nel nome…! 

B: È vero che c’è della gente che agisce in buona fede e pensa che viene effettivamente dal Papa e non sa che esiste un sosia. Non sa nemmeno che è peccato se si riceve la comunione sulla mano. Non vuole neppure uscire dalla fila per non dare nell'occhio. Non sa per esempio ciò che è scritto in questo libro «Avvisi» e quello che è stato detto per mezzo di veri graziati, cioè che non si deve ricevere la comunione sulla mano. In tale caso non è peccato grave per queste persone. Non hanno colpa se il sacerdote lo fa così. Poi c’è anche questo: in molte chiese, quando la gente vuol fare la genuflessione e ricevere la comunione in bocca questa viene negata dal sacerdote. Anche qui il peccato non pesa così gravemente. Ciò viene giudicato individualmente da Dio, da QUELLO IN ALTO (mostra in alto) e dal cielo stesso. Non si può dire semplicemente di quelle anime: queste vanno all’inferno perché fanno la comunione nella mano, allorché non sanno che essa non viene desiderata dall’ALTO. Questi agiscono in ubbidienza e pensano che il permesso venga dal Papa, perché non sanno che esiste un sosia e che ci sono Cardinali infedeli. Camminano sotto la bandiera dell'ubbidienza. Intendo naturalmente che, se capita a questi cristiani leggere fogli da carismatici, magari da sacerdoti, i quali dicono che non si può fare questo o che non si dovrebbe farlo, ed essi ne avrebbero la conoscenza intima, - che riceveranno poi certamente dall’ALTO - e ciò malgrado agiscono contrariamente e pensano semplicemente: a me non me ne importa che io riceva la comunione nella bocca o in mano, questo non ha nessuna importanza: allora è un’altra cosa. Allora è per forza un peccato. Questo dobbiamo dirlo ancora. Dipende sempre individualmente dal caso. La stessa cosa vale anche per la santa messa. La messa tridentina viene considerata da QUELLI IN ALTO, dal cielo (mostra in alto) come la messa prediletta. Ma bisognerebbe dire a molti sacerdoti che non possono eccitare la gente e dire: Se non viene celebrata la messa tridentina è meglio che non ci andiate più affatto... fate una messa a casa per voi soli. Questo non è giusto. Un tale sacerdote non è un buon pastore. Perché abbiamo già detto prima: È vero che è una grande perdita di grazie, ma la messa, secondo il nuovo rito, finché viene celebrata con piena fede ed in parte in ubbidienza al Vescovo, porta ugualmente molti frutti. Anche se non ha la pienezza delle grazie come la messa tridentina, porta ugualmente dei frutti. Se la gente rimane in casa e crede di poter aprire il messale, ritenendosi caso mai migliori e più elevati degli altri, questo non è giusto. Ci sono anche dei cristiani tradizionalisti che si elevano al di sopra dei modernisti. Questo non lo vogliono quelli IN ALTO (mostra in alto). Pensano nel cielo che questo è da farisei, e questo non è permesso. LEI lascia detto che ci sono anche molti «tradizionalisti», che sono farisei... ma non vogliamo più parlare.

domenica 5 luglio 2020

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTR O TEMPO



Bonaventura Meyer

La Comunione sulla mano nella Chiesa primitiva. 


E = Esorcisti  
B = Belzebù

E: Nel nome...! A che punto stavano le cose riguardo alla Comunione sulla mano nei primi tempi della Chiesa? 

B: Cristo - (abbiamo visto noi stessi a quel tempo) - ha spezzato il pane; non l’ha dato sulla mano degli Apostoli; non vogliamo più parlare. Non vogliamo più parlare. 

E: Nel nome...! 

B: Ci dispiace dire... Adesso ci dispiace raccontare questa cosa! 

E: Nel nome della Santissima Vergine... 

B: Una volta, quando Cristo disse; «Questo è il mio Corpo» - nell’ultima cena - ha messo direttamente il Pane in bocca agli Apostoli. In quanto al prezioso Sangue era escluso; non si poteva tenere fra le mani; gli Apostoli che erano presenti all’ultima Cena non hanno mai fatto altrimenti. Davano la Santa Comunione in bocca... Cristo non voleva che fosse distribuita sulla mano più tardi, e, se col passare del tempo, si è presa sulla mano, è perché si sono capiti male gli insegnamenti. Cristo non l’ha mai voluto. Lui stesso l’ha data in bocca. Anche la Santissima Vergine non riceveva mai questo Sacramento diversamente: ma sempre inginocchiata, chinandosi profondamente... Ah! dobbiamo dirlo! Eravamo infuriati contro di Lei quando riceveva la Comunione (mostra sopra), Ha visto e vissuto secondo una maniera mistica quanto allora è successo nell'ultima Cena. Lei ha quasi sempre saputo tutto. Era destinata a guidare la Chiesa! Anche gli Apostoli erano destinati, però Lei doveva cooperare in grande misura. 
Abbiamo già dovuto dirlo. Lei era giorno e notte inginocchiata e pregava per gli Apostoli, affinché tutto fosse andato bene nella Chiesa di Cristo. Gli Apostoli presenti nell’ultima Cena, non hanno mai distribuito la Comunione in altra maniera che in bocca. Se più tardi è accaduto diversamente, certo non è colpa degli Apostoli. Come pure Gesù e sua Madre non hanno né istituito e né voluto questo (vedi sopra). Assolutamente non era la loro intenzione. 

E: Chi ha voluto e introdotto la Comunione sulla mano? 

B: Non occorre porre questa questione. 

E: Nel nome del Padre... 

B: Siamo noi che abbiamo combinato e tramato tutto quanto. Ci siamo detti: Se già i primi cristiani poterono introdurre la Comunione sulla mano, allora si potrà più tardi dire: «Già al loro tempo veniva in tal modo praticato il Sacramento della Comunione. In modo che la gente di oggi può dire che già ai tempi dei primi cristiani (l’epoca della vita dì Cristo) si comunicavano sulle mani. Dunque non si può assolutamente dire che sia peccato!». 
Ora, non sanno, che quello non era voluto da Dio. A questo punto, ci siamo detti, se arrivassimo a questo punto, ne verrebbe certo un intiepidimento. Però la Comunione in bocca è tornata. Sante anime e grandi Dottori della Chiesa hanno ben visto come andava la situazione e che allora sarebbe stato meglio e più rispettoso che il Sacramento fosse ricevuto in bocca. Non era decente prenderlo così fra le mani; sporche, con unghie troppo lunghe o verniciate o trascurato. 
E non si può certo dire tutto! Spesso vi è gente che non si è lavata le mani per tutta la giornata... specie quando vanno in qualche luogo... Non voglio dirlo... É una tremenda irriverenza!! 

Ci sono anche molti che non credono tanto in Dio. Dappertutto vedono del simbolismo, un po’ come i protestanti. All’inizio, il Concilio non era così, però, più tardi fu deciso che occorreva andare all’incontro dei protestanti e degli altri. Era solidarietà, era tanto bene, era carità cristiana. Così, siamo potuti arrivare, in gran parte con l'aiuto dei framassoni, al punto che si è detto: «Si vuole essere caritatevoli, solidali, praticare l’amore del prossimo, dialogare gli uni con gli altri… finche si arrivi a poter sfumare e cambiare un po’ tutto...» e aggiustano le cose in modo tale che perdano il loro valore e senso profondo. Così può succedere che grazie importanti vadano perse perché si va insieme alla massa. 

giovedì 4 giugno 2020

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO



Digiuno eucaristico

E = Esorcisti  
B = Belzebù

E: Nel nome della Madre di Dio, dì la verità...! 

B: È così: i sacramenti non avrebbero dovuto essere cambiati. A dire il vero, questo è accaduto in parte sull’influenza dei framassoni. D’altra parte è successo, per esempio per la santa comunione, che il Papa disse, che era un precetto troppo gravoso, se i fedeli devono rimanere digiuni tutta la notte. Poteva capitare appunto in una missione che dovevano rimanere digiuni fino al pomeriggio o alla sera, e questo era duro alle volte. Ma era anche un vantaggio grande perché la gente doveva fare penitenza e grandi sacrifici che, in complesso, salvavano migliaia e migliaia di anime. Per mezzo di questi sacrifici e strapazzi ci vennero allora strappate moltissime anime. Per questa ragione il cielo veramente non avrebbe voluto che si cambiasse il precetto del digiuno. Si diceva allora - il Papa o i Cardinali o chicchessia -: questo non possiamo più lasciarlo così, bisogna avvicinarsi loro d’un passo. Lo si è ridotto prima a tre ore, più tardi perfino ad un’ora. Il comandamento del digiuno integrale: Prima non si poteva nemmeno bere del latte o simile, nemmeno il liquido era permesso. Era una penitenza, però ben gradita dal cielo. Questa penitenza piaceva al cielo molto più che come è praticata oggi. I Cardinali ed in parte anche il Papa pensarono che adesso affluirebbero schiere intere alla balaustra, se veniva facilitato in questo senso. In un primo tempo era ben così, venivano un po’ di più alla comunione. Ma adesso è peggio di prima, quando il precetto non era ancora stato cambiato. Adesso si presenta meno gente alla comunione, al banco di comunione, in ogni modo, meno gente che si trova in stato di grazia - che ne veniva quando questo precetto non era ancora stato cambiato dal Concilio. È diventato tremendo adesso, e anche questo è qualcosa che a QUELLI IN ALTO (mostra in alto) non piace affatto. Se questo precetto esistesse ancora andrebbero alla comunione coloro veramente più religiosi e in stato di grazia, perché dovrebbero rimanere digiuni e perciò far più sacrifici. Ma se devono rimanere digiuni solo tre ore o perfino solo un’ora, non è più un sacrificio. Con questo precetto di digiuno poi pensavano molti che se il Papa poteva cambiare questo da un giorno di digiuno a tre e ad un’ora, allora si può pure prendere qualche cosa anche un quarto d’ora prima di andare a comunicarsi. Non ha più importanza. Adesso è tutto facilitato; qualunque cosa si faccia, non ha più importanza. La medesima opinione vale anche per l’aborto, e in ogni campo si ragiona così. Il Papa avrebbe dovuto rifletterci meglio - prima era tuttavia ben meglio - quando esisteva il precetto del digiuno. Perché dove non c’è più sacrificio e rinuncia, c’è anche meno benedizione, ci sono anche meno grazie. La gente ci pensa pure meno quando la faccenda torna ad un porto di mare e che tutti fanno come vogliono. Una volta si è sempre dovuto pensare: io non devo mangiare. Chi entra oggi nel mio cuore? È il Supremo, il Santissimo, la cui grandezza e magnificenza l’uomo non raggiungerà mai. Questo si pensava sempre e spesso si è pregato durante la notte. È vero che molti lo fanno ancora, ma certamente meno. Tutto sommato c’era più grande benedizione [nella santa comunione], quando questa facilitazione non era ancora introdotta. La stessa cosa vale per la confessione... 

Bonaventura Meyer

lunedì 18 maggio 2020

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO



25 Aprile 1977 

E = Esorcisti  
B = Belzebù 

Nessuna prima comunione senza la santa confessione 

E: Belzebù, ti ordino nel nome di Gesù, dì la verità, dì la verità nel nome della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! 
B: LEI (mostra in alto) fa dire riguardo a questo sacramento della prima comunione, che è veramente tremendo ed un terribile danno per ogni bambino che non vada a confessarsi per la sua prima comunione (geme tormentato). Si deve prima di un così grande e sublime... non vogliamo parlare. 
E: Dì nel nome di Gesù la verità e soltanto la verità! Nel nome del Santissimo Sacramento dell’Altare, dì la verità! 
B: Si deve fare assolutamente una confessione valida, completa, universale che precede un sacramento così alto, specialmente quando Cristo entra la prima volta nell'anima e si effettua un’unione tra il cielo e quell’uomo che va alla comunione (profondo respiro pesante). Dove questo non avviene, sparisce il timore per il sacramento perfino quello del cielo... (non riesce quasi a pronunciare le parole, sente strozzamenti alla gola). 
E: Parla, Belzebù, nel nome di Gesù...! 
B: ...E di tutte le cose sante. Tutta la devozione e il timore spariscono quasi. Ma ciò che è ancora più tremendo, lascia detto LEI, ciò che è il più tremendo è che non dà al bambino che fa la comunione il giusto concetto del Sacramento dell'altare e per la santa Eucaristia in genere. Questi bambini avranno l’impressione che si possa avere difetti e peccati quanto si voglia e che si possa andare ugualmente alla comunione e che si venga ammesso. 
E: Continua a dire la verità nel nome di Gesù e soltanto la verità! 
B: Là dove questa confessione prima della comunione manca, manca decisamente l'essenziale, che nella maggioranza o almeno in molti casi non è più riparabile (respira affannosamente). 
E: Che cosa hai ancora da dire nel nome della Madre di Dio, nel nome della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo? Dì la verità, quello che hai da dire e soltanto la verità! 
B: LEI lascia detto, che se i sacerdoti non sono più giudiziosi e mandano un fanciullo a ricevere la santa Eucaristia prima che si sia confessato e prima che abbia un concetto del peccato, della remissione e del perdono, non dovrebbe essere ammesso. È un’infamia - dobbiamo dire perfino noi laggiù - (mostra in basso), che tali fanciulli vengono ammessi. Si dice che i bambini non hanno ancora difetti, che i fanciulli sono bravi, che non sanno cosa fanno, che sono ancora innocenti. Ma hanno più difetti e peccati di quanto si crede. Abbiamo laggiù (mostra in basso) già molti fanciulli, molto più fanciulli di quanto voi credete (geme). 
E: Dì la verità e soltanto la verità, Belzebù, nel nome di Gesù, quello che tu hai da dire sui fanciulli! Parla, Belzebù, parla nel nome della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Nel nome di Gesù crocifisso, nel nome della Santa Croce, nel nome del Sangue Prezioso, di tutto quanto la Madonna ti ordina di dire, soltanto la verità, tutta la verità, Parla nel nome di Gesù. 
B: LEI (mostra sopra) lascia dire, che i fanciulli che non sono preparati dai loro sacerdoti, dunque che non hanno avuto una istruzione in vista della confessione, devono, per l’amore di Dio, essere diretti, là dove si dà ancora questa istruzione, per esempio, un’altra parrocchia. Se non ù possibile, i genitori devono loro stessi prendere il catechismo ed imparare con il fanciullo, fino che sia capace di ricevere un dono cosi grande come è la Santa Eucaristia. Se no, il fanciullo non sarà mai guidato sulla buona strada. Più tardi, dirà a se stesso: «Va bene! Una volta - ed era la prima volta - sono andato alla Santa Comunione senza confessione!». Allora moltissimi fanciulli vengono a tale punto (innalza la voce) che loro... non vogliamo più parlare. Non vogliamo più! 
E: Nel nome di Gesù, dì tutta la verità, dì quello che la Madonna ti comanda! 
B: Così molti fanciulli, soprattutto dei giovani, vengono a questo punto che fa niente a loro ricevere questo sacramento nello stato di peccato mortale (sospira dolorosamente). 
E: Dì quello che dice la Madonna, dì soltanto quanto ordina e vuole la Madonna, Parla! 
B: Perciò LEI ricorda a tutti i genitori, catechisti, maestri, che i fanciulli non devono mai, - giammai - (urla sul tono lamentabile) essere ammessi al Sacramento della Santa Eucaristia, a ricevere la Santa Comunione, senza una degna, buona, intera Confessione (respira penosamente). Se non l’hanno fatta, meglio è che non si avvicinino al Sacramento, perché per loro ci sono molte grazie, una grande quantità di grazie di meno. Si dovrebbe anche dire ai fedeli che ogni volta che fanno una confessione degna, corretta, come si conviene fare, allora la Santa Eucaristia, la Santa Comunione, sparge molto più grazie, ha molto più valore di quando i fedeli ricevono il Corpo di Cristo senza confessione, 
E: Dì la verità nel nome di Gesù! 
B: Ogni confessione dà e contiene grazie infinite che potete misurare solo nell’eternità, vuol dire nelle regioni superiori (mostra in alto). 
E: Dì la verità nel nome di Gesù, soltanto la verità, tutta la verità! Belzebù, continua a parlare quello che la Madre di Dio ti ordina! 
B: LEI (mostra in alto) soffre grandi tormenti e dolori ogni volta che LUI (mostra in alto) è ricevuto indegnamente o LUI viene ricevuto con indifferenza come se fosse un pezzo di pane o qualsiasi altro nutrimento che si prende, si mangia senza pensarci che cosa sia. Ma LEI soffre specialmente quando vengono ammessi fanciulli, che fanno la prima comunione non soltanto senza confessione, ma anche senza preparazione conveniente per questo santo sacramento. Sì... sì (non riesce quasi a pronunciare le parole), non hanno nemmeno una preparazione seria, completa... 
E: Continua a parlare nel nome di Gesù! 
B: ...preparazione alla santa comunione, non hanno la seria preparazione, senza parlare poi della confessione. Molti di questi fanciulli non ricevono la prima comunione, non sanno nemmeno che si devono fare atti di fede, di speranza e di carità. Vien detto loro semplicemente... 
E: Parla nel nome di Gesù, nel nome della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! 
B: ...Vien loro detto semplicemente: ora siete ammessi alla comunione. Cristo è buono con tutti, Egli ama tutti i fanciulli, Egli se li stringe al Cuore. Voi siete ancora innocenti, Egli ama i fanciulli. Andate da Lui e vuotate il vostro cuore, unitevi a Lui quanto volete. Egli ne ha piacere, ne ha grandissimo piacere... Ma non osservano che non può avere piacere con tutti ì fanciulli. Ciò non lo vedono, questo non lo vedono (geme). 
E: Dì la verità e soltanto la verità, Belzebù, nel nome...! 
B: Essi non ci pensano che per Cristo è spesso una cosa orribile, di entrare in un cuore insozzato già da molti peccati e in parte da peccati di ampia portata... Non vogliamo più parlare, non vogliamo più! 
E: Nel nome di Gesù, nel nome della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, in nome di Gesù, dì la verità, quello che la Madre di Dio ti ordina di dire! Dì la verità, Belzebù, continua a parlare! 
B: LEI (mostra in alto) fa appello e lascia detto che bisogna prima di tutto fare per la santa Comunione una preparazione più seria, più profonda di quanto oggi si fa. Prima di tutto, ma questo l’ho già detto, deve essere fatta la santa confessione. I genitori devono preparare il loro fanciullo con cura, con grande cura e pregare giornalmente con loro. Devono porre domande e fare tutto quello che possono, affinché il fanciullo riceva degnamente il sacramento della confessione. Non è necessario che vadano dal sacerdote per rimproverarlo che non l’abbia fatto e provocare la contraddizione. Questo non dovete farlo. Lo possono, ma non sono costretti a farlo. Potete fare voi stessi l’istruzione del fanciullo con ogni tranquillità ed organizzare la prima confessione. In molte città ci sono diverse chiese. Se abitare in campagna, potete e dovete andare voi stessi col fanciullo altrove per la prima confessione, se per caso vi vergognate davanti al proprio sacerdote del paese. Colla purificazione dell’anima il fanciullo parteciperà a grazie molto più grandi. Si perdono grazie decisive per tutta la vita perché il fanciullo non ha imparato come presentarsi a Cristo, il giorno della prima Comunione con un cuore degno (urla). Questo ho dovuto dire ancora, ho dovuto dirlo, questo deve essere scritto ancora nel vostro «brandello sporco». 

Bonaventura Meyer

lunedì 4 maggio 2020

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO



Le Anime del Purgatorio 
Povere anime - Il Purgatorio - Le Indulgenze 


E = Esorcisti  

B = Belzebù 

E: Nel nome della Beatissima Vergine Maria, nel nome di tutti i Santi e nel nome di tutti gli Angeli Custodi, ai quali rivolgiamo le nostre preghiere...! 
B: Anche le anime nel Purgatorio possono pregare. Se non possono più far altro, possono pregare. Possono anche borbottare ingenuamente qualche cosa in favore della Chiesa. Se però viene loro intimato, allora devono farlo e lo fanno pure. Sanno cosa è in ballo oggi. Loro sanno appunto molto, specialmente quelle che si trovano nei ranghi superiori. 
E: Significa che le Anime nel Purgatorio vogliono contribuire a pregare per la Chiesa? 
B: Quelle che stanno giù, giù, che noi sollecitiamo ancora - ci sono ben molti gradini, se si vuole così - hanno poca competenza, generalmente vengono terribilmente tribolate. Quelle che stanno cosi giù - se sono stati uomini molto cattivi e hanno peccato molto - non sanno alle volte se si trovano nell’inferno o se verranno salvati. Quelle possiamo ancora sollecitarle: si trovano nel cosiddetto Lago inferiore. 
E: E ritorneranno esse a galla? 
B: Soltanto se per loro, si prega e si sacrifica pazzamente molto... Molti ci rimangono fino alla fine del mondo e sono felici... e glorificano alla fine Dio in umiltà riconoscenti che Egli le abbia lasciate precipitare laggiù. É come, così si potrebbe dire, la connessione fra purgatorio e inferno. 
E: Ma è ancora il Purgatorio? 
B: È ancora il Purgatorio, ma in generale ci sono soltanto quelli che avrebbero meritato l'inferno, ma che vennero salvati nell’ultimo momento per mezzo di penitenza, molta penitenza da parte di persone che si sono sacrificate. Non parliamo volentieri; voi non dovere pregare per le Anime nel Purgatorio. Non ci piace del tutto [opinione dei demoni]. QUELLI (mostra in alto) intendono in cielo - Giuda dovette dirlo già il 31 ottobre - che le Anime del Purgatorio ci rimettono molto adesso [opinione dei demoni]: Ma è bene che soffrano e crepino, lo dobbiamo noi pure. Non dovete adesso più ricevere le indulgenze che la Chiesa ha concesse, quando pregate per loro. È bene che crepino, anche noi nell’inferno dobbiamo sopportare cose terribili. 
E: Nel nome... ti chiedo: È possibile di ricevere come prima l’indulgenza «toties - quoties» alla festa di Tutti i Santi e di tutti i Defunti? 
B: Quello che il Papa ha istituito una volta, un altro non lo può annullare così... 
E: Nel nome... dì la verità e soltanto la verità! 
B: Se fate un regalo a qualcuno, un regalo molto grande... non parliamo volentieri di questo… - le indulgenze sono regali immensi, tesori immensi per le povere Anime nel Purgatorio - sono tesori immensi. Se si fa un regalo a qualcuno e se questo regalo piace, e chi lo riceve ne ha un piacere immenso e se ne occupa continuamente e ne ricava un profitto, allora il donatore non può venire e dire: Senti, ho fatto una stupidaggine. Hai giocato abbastanza con questo regalo, adesso devi restituirmelo... Questo perdinci non va. Allora il beneficato direbbe: Ma tu sei matto. Credi che io restituisca un regalo che mi hai fatto! Allora direbbe: Gli anni sono trascorsi. Sono più di dieci anni da quando mi hai dato il regalo. Io lo tengo semplicemente. Non puoi citarmi per questo davanti al giudice. Avresti dovuto pensarci prima di farmi il regalo... Così è pure per le indulgenze. Le indulgenze che un Papa ha conferito una volta, così lasciano dire QUELLI IN ALTO (mostra in alto, non lo può ritirare un altro. E per esempio solo perché c’era scritto sotto «Dolcissimo Cuore di Gesù dà loro pace eterna», o «Dolce Cuore di Gesù fa che t’ami sempre più», «100 giorni» o «300 giorni» - o «sette anni» o simile - solo per questa ragione non è ancora il caso per il Papa di abolire queste indulgenze. Di fatti in quei giorni, la faccenda non venne messa in scena tanto dal Papa. Si vorrebbe insomma abolire tutto. Si diceva allora: Ma la gente già non capisce cosa voglia dire 300 giorni e sette anni e l’indulgenza plenaria. Loro credono che si tratti di un’abbreviazione di 300 giorni di fuoco del purgatorio o qualche cosa di simile. Si potrebbe ben dire nella predica: questi 300 giorni ricordano delle pene ecclesiastiche secondo il vecchio uso. Così, una volta, per tanti giorni venivano puniti i grandi peccatori… e non potevano entrare in chiesa, ma dovevano restare fuori in piedi. Quanto hanno dovuto espiare, altrettanto valeva l’indulgenza. Questo dobbiamo dire ancora che questi 300 giorni o sette anni erano ben poco in confronto a quello che dovevano sopportare nella penitenza della Chiesa. Era un regalo incredibile per le povere anime nel Purgatorio e anche per gli uomini. 
E: Anche toties - quoties? 
B: Tutte le indulgenze sono un regalo immenso. Ma tutto quello che un Papa d’una volta aveva disposto, un altro Papa non può scioglierlo, se lui stesso non ha voluto scioglierlo in modo espresso. C’era lui, ma non lui solo; c’erano anche degli altri. Egli non c’entrava tanto; tutto quanto venne semplicemente manipolato e messo in scena, affinché le anime nel Purgatorio non ricevessero più tali preghiere. 
E: È la stessa cosa per le messe tridentine? Nel nome...! 
B: Ah! Non parlatemene della messa tridentina... 
E: Nel nome… dì la verità e soltanto la verità! 
B: Perdinci, che dobbiamo sempre dire la verità e soltanto la verità. Ma questo è una cosa pazza che vorremmo evitare. Durante tutto il tempo ci venite con la verità e con questo esempio. 
E: Gesù dice: «Io sono la verità e la vita». Noi vogliamo la verità e quello che dice Gesù e la Beatissima Vergine. Parla nel loro nome la verità e soltanto la verità! 

I sacramenti 

B: ...I sacramenti... Appunto di questi non vogliamo parlare. Questo è un tema che non vorremmo attaccare. Adesso è già com’è! 
E: Nel nome... dì soltanto quello che vuole la Beatissima Vergine! 
B: Che adesso lo diciamo o no, le cose sono già come sono e voi non potete più cambiarne niente. 
E: Dipende da: che vuole la Beatissima Vergine? Dì la verità e soltanto la verità...! 
B: Ah! se foste rimasti a casa! Che cosa volete? 
E: Vogliamo compiere la volontà della Madre di Dio. Dì perciò quello che ci vuol dire la Madre di Dio sui sacramenti! 

Sacramento della Penitenza 

E: Dì cosa vuol dire la Madre di Dio nel nome...! 
B: Il sacramento della Penitenza… anche questo è pazzesco. Esso non viene in prima linea dal Papa, queste assoluzioni in massa, queste funzioni penitenziali. Egli non ha neppure detto che queste rimpiazzano una vera confessione. Qui si tratta di una invenzione nostra [dell’inferno]. La gente perde senza una vera confessione ogni coscienza morale. Di conseguenza peccano poi di più. Pensano: Se adesso non dobbiamo più inginocchiarci nel confessionale davanti ad un tale vecchio in sottana... e non dobbiamo più dire i nostri peccati... si vive molto più comodi. Così possiamo permetterci più facilmente una scappatina o baciare con fervore le guance di una persona maritata... giacché non lo dobbiamo raccontare a un pretaccio. ESSI IN ALTO non amano, che sì dica pretaccio. Ma per noi [demoni] essi sono appunto in questa situazione pazzi cretini, sporchi e pretacci. Inoltre la gente pensa ancora: non è necessario che ci inginocchiamo umilmente e diciamo, «ho fatto questo e quello, ero da questa o quella e anche da una sposata, abbiamo questo o quello sulla coscienza». Pensano semplicemente che oggi possono permetterselo. I sacerdoti dicono oggi loro stessi, che si può fare delle funzioni penitenziali e allora sarà tutto rimesso. Per quale ragione dobbiamo fare ancora grande penitenza e sottoporti a umiliazioni? Possiamo peccare oggi molto più liberamente. Ci mettiamo semplicemente in ginocchio qui davanti come ci pare e piace e ci lasciamo dare l’assoluzione per la nostra parte durante le funzioni penitenziali. Allora tutto ci sarà rimesso, se lo dice il sacerdote. Il sacerdote lo dice ben lui stesso: la funzione penitenziale rimpiazza ora la confessione. Così è, e poi voi credete che la gente, attraverso le funzioni penitenziali, faccia quello che dovrebbe fare come nella vera confessione? Credete voi che i cinque o sei atti si fanno ancora, per esempio: Preghiera, esame di coscienza, contrizione, confessione, penitenza e riparazione? Non vorremmo dire questo. 
E: Beten (pregare) - besinnen (esaminare la coscienza) - bereuen (pentirsi) - bekennen (confessare) - büssen (espiare). Parla nel nome...! 
B: Espiare: non si vuole soltanto fare la penitenza, si vuole anche espiare la pena dei loro peccati. Lo potrebbero per mezzo di molte, molte indulgenze. Allora verrebbero rimessi loro questi 300 giorni o sette anni, o chissà cosa, a secondo come il Papa ha concesso queste indulgenze. Queste indulgenze valgono ancora oggi! La gente non lo sa, Bisognerebbe di nuovo divulgarlo da tutti i pulpiti, 
E: Nel nome del Padre... continua a dire quello che vuol dire la Madre di Dio! 
B: LEI (mostra in alto) dice che la funzione penitenziale non rimpiazza giammai la confessione. L’abbiamo già dovuto dire una volta.  
Giammai, nemmeno approssimativamente essa rimpiazza la confessione. La vera, intera, inalterata confessione deve essere rimessa al suo posto. Dovrebbe essere divulgato da tutti i pulpiti. 
E: Nel nome... dì la verità che devi dire, come lo vuole la Madre di Dio! Dì quello che devi dire sulla confessione! 
B: Bisognerebbe preparare la gente molto meglio alla santa confessione. Non sarebbe troppo se ci si preparasse un’ora intera. Appunto per la confessione noi [demoni] abbiamo grandi competenze. Noi tentiamo gli uomini in ogni maniera. Cerchiamo di impedire loro di avere un vero pentimento. Se non ci riesce e l’uomo viene preso dal pentimento, allora veniamo noi o tre altri diavoli che lo incalzano e lo influiscono finché egli non abbia più voglia di migliorarsi. Per molti ci diamo la pena che non riconoscano pienamente i loro peccati. Anche qui incarichiamo certi diavoli. Se tutti questi gradini sono superati, se il penitente ha già pregato bene lo Spirito Santo, ha riconosciuto i suoi peccati, ha esaminato la coscienza e si è pure pentito - il pentimento è la parte essenziale della confessione - allora attacchiamo al proponimento e facciamo che non l’abbia e che riceva meno grazie. Se un uomo si propone qualche cosa contro il suo difetto principale, allora ci sono anche certe grazie. Con vantaggio confessa al sacerdote il suo difetto principale. Questo è un’umiliazione, e dove ci sono umiliazioni possono rientrare grazie che altrimenti non possono affluire. Se non potemmo portare l’uomo fino a questo punto e se entra nel confessionale dopo il proponimento... allora incarichiamo gli ultimi diavoli affinché sia preso all’ultimo momento... nel confessare i peccati... da una grande paura che lo trattenga dal confessare... anche se sono soltanto peccati veniali. Quando si tratta di peccati gravi è in ogni caso tremendo se non vengono confessati. Non si raggiunge lo stato di grazia se si ritengono peccati gravi coscientemente. Ma anche per i peccati piccoli che si sa, ma che non si confessano ci sono meno grazie. In tal modo non si fanno gli sforzi per cambiare vita e migliorarsi. Se arriviamo a questo punto con fedeli devoti - si tratta il più delle volte di devoti e molto devoti - e il penitente è inginocchiato nel confessionale e ha veramente detto tutto come sapeva e voleva, anzi, se ha aggiunto Dio sa che cosa allora una tale confessione è buona. Coll’«aggiungere Dio sa che cosa», intendo che ci sono degli uomini che dicono peccati o colpe delle quali non sono del tutto sicuri che siano peccati. Se confessano questi ugualmente al sacerdote - il che spesso richiede da loro molta umiltà - dopo sono più calmi. Per questa umiliazione e onestà ricevono anzi alcune grazie in più (ringhia miseramente). Una tale confessione è buona, ha meritato il nome di confessione. Allora il penitente riceve la grande (per noi demoni) tremenda assoluzione: «Ego te absolvo...». 

Perdinci, come odiamo questo! Ancora oggi lo odiamo. (Belzebù parla con voce calmata). Ma adesso non dobbiamo più temere in tale misura l’assoluzione individuale. Perché adesso c’è la funzione al posto della confessione e con ciò il sacramento di confessione non è più tale... perdinci, che abbiamo dovuto dire pure questo! QUELLA IN ALTO (mostra in alto) intende che si dovrebbe divulgare da tutti i pulpiti che la vera confessione è di nuovo richiesta. Una funzione penitenziale non è una confessione. Una funzione penitenziale è un processo di massa, è una messa in scena che dà semplicemente l’impressione, che ora tutto sia rimesso e perdonato. Noi (demoni) diciamo: Andatevene in pace a casa, ricevete tranquillamente il Corpo del Signore. Adesso avete ben in voi la pace nelle capanne [nelle anime]. Potete essere tranquilli - questo è un danno terribile per QUELLI IN ALTO (mostra in alto). Un tale punto di vista va molto a danno dell’uomo. Per noi naturalmente no. Meno c’è timore di Dio, tanto più noi esultiamo.

Santo, santo, santo 
Sei Tu, o Dio delle schiere degli Angeli 
I cieli e la terra sono pieni 
Della Tua gloria. 
Osanna nell’alto dei cieli! 
Benedetto colui che viene Nel nome del Signore! 
Osanna nell'alto dei ci eli! 

Bonaventura Meyer

venerdì 17 aprile 2020

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO



18 Giugno 1977 

E = Esorcisti  
B = Belzebù 

La prova subita dagli Angeli 

Preghiere di prefazione: Litania di Tutti i Santi (con reazione dei demoni), Esorcismo Leone XIII (in lingua tedesca, in comune). 

E: Nel nome della SS. Trinità, della Beatissima Vergine Maria, ti ordino nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nel nome dell'Immacolato Cuore di Maria, la cui festa festeggiamo oggi...! 
B: Dovete destare tutti la fede, la speranza, l'amore e la penitenza, Dovete pregare. Oggi non vogliamo dire niente. 
E: Nel nome... dì la verità e soltanto la verità, nel nome...! 
B: Non vogliamo dire niente, non ci è permesso di parlare. Lucifero non vuole che parliamo. Lucifero non vuole che noi diciamo cosa vuole LEI (mostra in alto) ... 
E: Ma la Beatissima Vergine vuole... 
B: Ma Lucifero odia l'ALTO QUI IN ALTO (mostra in alto). Lui si arrabbia sempre quando l’Alta riesce a far passare quello che vuole e che ha nella sua testa coronata. 
E: Dì la verità nel nome della Beatissima Vergine...! 
B: LEI (mostra in alto) è presente. Naturalmente pratica il comando Supremo; a dire il vero, oggi è la festa dell’Immacolato Cuore. 
E: La Beatissima Vergine è presente? 
B: Eccome! Mi stritola quasi, me, Belzebù, Lei mi stritola quasi. Se l’avessi riconosciuta! Allora non esisteva ancora, ma ci venne mostrata... Fummo avvisati che sarebbe venuta. 
E: Nel nome della Beatissima Vergine, dì la verità e soltanto la verità, e solo quello che vuole la Beatissima Vergine! 
B: Ci venne mostrata... che verrebbe un giorno come grande Corredentrice... l’Alta, l'Alta... 
E: Vi viene mostrata la Concezione Immacolata? 
B: Nella nostra magnificenza angelica credevamo di essere così augusti... e così più alti, che non accettammo che proprio una donna sia più alta di noi. Anche questo era pure una delle ragioni principali perché siamo stati precipitati (mostra in basso). 
E: Dì quello che la Beatissima Vergine impone! Nel nome...! 
B: Diventammo di giorno in giorno più tetri. Intendo che nell’eternità non si contano in giorni ma parlato in immagini - e come misurereste voi - diventammo di giorno in giorno più tetri e meno augusti, cosicché Michele [l’Arcangelo Michele] che prima era ancora un angiolino... o, Michele, Michele, qui diventiamo pazzi, che Michele dall’angiolino che era per noi, abbia oggi un comando supremo e può quasi calpestarci. Quasi tutto quello che abbiamo perduto tocca adesso a Michele. 
E: L'Arcangelo Michele è ora l’Angelo supremo? 
B: Purtroppo adesso sì. 
E: Ha egli occupato la vostra posizione e il posto di Lucifero in cielo? 
B: QUELLO QUI IN ALTO (mostra in alto) ha ben dovuto dargli il posto sublime, affinché potesse avere il comando sopra la terra e sopra gli Angeli, così come QUELLO LÀ IN ALTO (mostra in alto) lo ordina e lo vuole. 
E: Nel nome... dì la verità...! Devi parlare sui sacramenti? 
B: Dovrei, ma Lucifero non è d’accordo, non posso parlare.  
E: ...Dì quello che vuole la Beatissima Vergine! 
B: Ma allora Lucifero mi sgriderà. È meglio che chiuda il mio becco. 
E: Che cosa ordina la Beatissima Vergine Maria? 
B: É appunto quello che noi non amiamo, cosa LEI (mostra in alto) dice e vuole. È esagerato tutto quello che continua a volere, vuol sempre e continuamente qualche cosa. Che rimanga là in alto (mostra in alto) l’Alta, se noi dobbiamo rimanere in basso. Che rimanga dove sta. Non è giusto che Lei possa continuamente contrariarci e vessarci. 
E: Ma anche i demoni si trovano su questa terra. 
B: È vero, avete ragione, ma ciò malgrado è un fondo brutto. Non è giusto che Lei continui a contrariarci e vessarci. 
E: Nel nome della SS. Trinità dì la verità e soltanto la verità, quello che hai da dirci per ordine della Beatissima Vergine...! 
B: Per noi questo è qualcosa di tremendo... Perciò non vorremmo parlare. Ciò non sta nel nostro mestiere e nel nostro fare, quello che LEI (mostra in alto) vuole qui sopra. Non deve ostacolare i nostri progetti... 
E: Non dire quello che non hai da dire! Parla quello che vuole la Madre di Dio, nient’altro! Nel nome...! 
B: QUELLA ha sempre delle idee così ecclesiali... Questo non lo posso nemmeno dire a voce alta, altrimenti venite magari di nuovo con acqua santa e benedizione. 
E: Va da sé che veniamo coll’acqua santa e benedizione. Dì nel nome...! 
B: Lei [la Madre di Dio] pensa... mancherebbe altro che Lei voglia adesso quello! Lei pensa che dovete inginocchiarvi e pregare tre volte «Santo» e un «Rosario delle Lacrime», ma noi [i demoni] diciamo: Non dovete pregare: più voi pregate, tanto più noi lottiamo contro di voi perché ci irritale. Voi state molto meglio nella vita se non pregate e se fate piuttosto quello che vogliamo noi. 
E: Non vogliamo affatto star meglio; vogliamo fare la volontà di Dio. 
B: Ma sarete perseguitati e avrete soltanto sfortuna. 

(In comune vengono recitate le preghiere: «Santo, santo...» come pure il «Rosario delle Lacrime»). 

B: Possiamo ben rinunciare a quello [il Rosario delle Lacrime]. (Una voce interrompe: lacrime di sangue sarebbero effettivamente migliori, ma voi dovete pregare soltanto Lacrime). 
E: Diciamo piuttosto «Per le lacrime e le lacrime di sangue» ... 
B: Ambedue le cose sarebbero migliori... (grida)... (rivolto verso un sacerdote). Non puoi mettere da parte le tue granfie? Delle granfie così consacrate non ci piacciono... e il roseo [Rosario] neppure. 

Bonaventura Meyer

venerdì 20 marzo 2020

AVVISI DALL'ALTRO MONDO SULLA CHIESA DEL NOSTRO TEMPO



Giovanni XXIII e il Concilio 


18 Giugno 1977  

E = Esorcisti  
B = Belzebù 

E: Nel nome della Beatissima Vergine... dì la verità! 
B: Giovanni XXIII ha iniziato il suo pontificato nel 1958; questo Giovanni non era molto ingegnoso, non era molto colto. Di ciò non vorremmo parlare. 
E: Ma adesso è certamente ben alto nel cielo? 
B: Oh, LEI (mostra in alto) vorrebbe che parlassimo di lui e del mal... Concilio, ma ciò non lo vogliamo affatto. Ad ogni modo sarà più semplice per voi, se non parlate del Concilio e se andate semplicemente per la vostra strada. 
E: Nel nome... parla soltanto quello che vuole la Beatissima Vergine! 
B: Oh, Essa vuole appunto troppo, appunto vuole troppo (geme).  
E: Dì. quello che Lei vuole! 
B: Nel 1958 Giovanni XXIIT ha iniziato il suo pontificato: era una soluzione d’urgenza si potrebbe dire, ma tuttavia gli capitò. Era pio ed era pieno di buona volontà; anche se non otteneva sempre quello che aveva veramente progettato. Tuttavia egli ha convocato il Concilio, ma avrebbe fatto meglio a non convocarlo. 
E: Da qual punto di vista avrebbe fatto meglio a non farlo? Nel nome... 
B: Dal punto di vista di LÀ IN ALTO (mostra in alto). 
E: Dì la verità...!
B: Non vogliamo dirlo, non vogliamo predicare. 
E: Visto di laggiù {mostra in basso) era? 
B: Va bene: Non era previsto LÀ IN ALTO, che dopo si vuoti la vasca da bagno assieme al bambino. Ciò non avevano progettato QUELLI IN ALTO (mostra in alto). Stando le cose come adesso, sarebbe difatti stato meglio non convocare il Concilio. É vero che c’erano cose che richiamavano un aggiornamento. Ma come è adesso, il bambino è stato buttato via con l'acqua, cosicché soltanto il diavolo sa fin dove è andato tutto il brodo e nella vasca non è rimasto che sudiciume del bambino che era nel bagno. Sarebbe ben meglio... 
E: Vuoi dire con questo la Santa Chiesa? 
B: Sì, la Santa Chiesa ed il Concilio in genere. Con questo Concilio è stato fatto un grande errore. Intendo che Papa Giovanili non ha detto invano sul letto di morte... (s’interrompe). Si volterebbe ancora oggi nella sua tomba se sapesse come le cose stanno adesso. 
E: Non lo sa? 
B: Naturalmente lo sa. L’ha già riconosciuto sul letto di morte che non era staro abile. Ma era già troppo tardi. Non sapeva che questo Concilio avrebbe conseguenze talmente tremende, trascinanti, straripanti, atroci, mai viste. Pensava di farlo bene. Aveva la buona volontà, pensava di farlo per il bene della Chiesa. Voleva rinnovare qualche cosa, ciò che era veramente da rinnovare. Poteva presagire lui, che dopo queste contraffazioni malvage di Cardinali, gli toglierebbero lo scettro dalla mano e sconvolgerebbero e degenererebbero tutto in simile orribilità? Poteva saperlo questo? L’ha fatto con buona intenzione, perciò è arrivato in cielo, ad ogni modo è salvo. 
E: Nel nome... la verità e soltanto la verità! 
B: Era già umile e giusto, ma non aveva molto ingegno. A suo tempo avrebbe dovuto essere nominato proprio un Papa ingegnoso, che avrebbe saputo come governare la Chiesa e usare lo scettro in modo che nessuno avrebbe potuto contraffarlo. Ma lo capì troppo tardi. In complesso però stava ugualmente nel progetto di QUELLI IN ALTO (mostra in alto), affinché si adempisse la Scrittura. Tutto era ugualmente compreso nel loro progetto, ma per quelli in Alto è ugualmente un brutto spettacolo, come stanno adesso le cose. 
E: Nel nome del Padre…! 
B: Sul letto di morte gli è poi dispiaciuto molto e ha chiamato alcuni dei suoi intimi o che credeva che gli fossero affezionati e disse loro che vorrebbe gridarlo al mondo: Se soltanto non avessi convocato questo Concilio! Che oramai vedeva adesso le sue terribili conseguenze, ma che non poteva più far nulla. Che lui si trovava adesso sul letto di morte e che non poteva più far nulla. Che QUELLO IN ALTO (mostra in alto) l’aiuti, era l’unica cosa che poteva dire ancora. Che gli altri, i pretesi intimi, abbiano la bontà di farlo sapere al mondo ed anche al prossimo Papa per l’amor del cielo. 
E: Nel nome... parla la verità e soltanto quello che vuole la Beatissima Vergine! 
B: Ma i suoi pretesi intimi pensavano: Oh, quello è sul letto di morte, non è più interamente responsabile. Dopo tutto, non si può, quando un Concilio è stato convocato, dire semplicemente: lo sospendiamo, come per un rubinetto, che qualcuno avrebbe aperto e che si potrebbe chiudere di nuovo. Questo Concilio non aveva più una leva che si sarebbe potuto prendere in mano o frenarla. Era allora già troppo avanti per intraprendere qualcosa. La leva era staccata. Era già staccata alla morte di Giovanni XXIII. Naturalmente anche noi [demoni] eravamo presenti, anche noi c’eravamo. Cercavamo pure di cavarci il nostro beneficio. Naturalmente abbiamo fatto tutto affinché questo rubinetto e quest’acqua non potessero più essere fermati. Perciò avete anche dissidi travolgenti, tremendi, simili ad un torrente ed il diavolo sa che cosa d’altro. I suoi intimi dicevano, forse ha dell’arteriosclerosi o qualche cosa dì simile. Stava invecchiando. Può darsi abbia qualche cosa di simile e che non sappia più esattamente quello che dice. Gli ultimi dissero allora fra sé: questo deve assolutamente esser nascosto al mondo. Adesso è già ad un tal punto che tutto è infilato ed allacciato, che questo piede non può più uscire dalla scarpa. 
E: Nel nome...! 
B: Allora venne Papa Paolo VI, intelligente e pieno d’ingegno. Ma come poteva, lui, frenare o sospendere quello che l’altro aveva incominciato? Oltre a ciò Papa Paolo VI ha pure fatto errori all'inizio. Non sapeva cosa Giovanni XXIII ha detto sul letto di morte. Se ne è accorto in seguito, ma troppo tardi. Ad ogni modo non l’ha realizzato a suo grande svantaggio. Ha persino intrapreso ancora alcuni passi, che hanno ancora maggiormente portato alla decadenza. Il suo Pontificato dura adesso già da 14 anni, e questi 14 anni sono stati orribili per lui. Se n’è accorto molto presto, che quello che il Concilio porta con sé, è tremendo, ma troppo tardi. Da un pezzo si rende conto dei suoi errori, già da anni, ma era ciò nonostante troppo tardi. Cammina già adesso su una via terribile, la strada di un martire, come l’hanno dovuto dire già gli altri demoni prima di me, perché non può far nulla in questa caotica situazione, come si verifica adesso. Si dice sempre: Questo è lo Spirito Santo, questo sarà ben lo Spirito Santo. Se per esempio, il «falso» Papa riceve diplomatici e qualsiasi politico, come pare o conviene ai suoi Cardinali, allora il mondo, ad ogni modo il mondo che si dice fedele al Papa esclama: lo Spirito Santo soffia. Sarà lo Spirito Santo. La maggior parte della gente non sà però, che ciò non ha più nessuna relazione con Io Spirito Santo... Adesso non vogliamo più parlare. 
E: Non volete più parlare? Però non hai detto ancora tutto quello che hai da dire, Belzebù. Era diretto dallo Spirito Santo il Concilio, o no? Nel nome...! 
B: All’inizio lo Spirito Santo era ancora presente talvolta, ma già allora non sempre. 

Bonaventura Meyer