martedì 19 marzo 2019

L'INFERNO VISTO DAI SANTI



 CHI RACCOMANDA IL PENSIERO DELL'INFERNO 

 La riflessione e la meditazione sull'inferno è, prima di tutto, raccomandata: 
 

Da Santi Padri e uomini di grande saggezza 

In linea con le S. Scritture i Santi Padri e Scrittori della Chiesa si soffermano ed esortano non poco a meditare sulle verità che riguardano l'uomo alla fine della vita e dopo morte. 
Riportiamo qui il pensiero di alcuni di essi. 
Origene - in un primo momento ortodosso in questo argomento - affermò che nell'inferno c'è il fuoco eterno e disse che ciò va affermato in pubblico allo scopo di frenare le passioni umane. 
Non meno esplicito S. Basilio Magno, che così si esprime: "Quando ti senti portato a qualche peccato, pensa al tribunale tremendo e insopportabile di Cristo, più grave di tutti per l'ultimo supplizio, infamia e disonore eterno. Temi e divenuto saggio per questo timore, frena la tua anima dai cattivi desideri". 
Del timore dell'inferno si sono serviti tanti Santi per scuotere le anime dal loro torpore e far breccia in esse. Si pensi, per. Es. a S. Alfonso de' Liguori, alle missioni organizzate dal P. Scaramelli e P Francesco Bianchi e, non meno, dal B. Antonio Baldinucci. 
 
Padre Antonio Maria Di Monda

Le spose di Gesù



Il Dio dell’alleanza 


Cristo e la Chiesa

Già l’antico popolo d’Israele veniva designato con il nome di Chiesa (2 Esdr 13, 1; Num 20, 4; Dt 23, 1 ss). Perciò , non dobbiamo stupirci se il nuovo popolo di Dio viene chiamato Chiesa (Mt 16, 18). A partire dalla venuta di Cristo «tutta la vita cristiana porta il segno dell’amore sponsale di Cristo e della Chiesa. Già il battesimo, che introduce nel popolo di Dio, è un mistero nuziale; è, per così dire, il lavacro di nozze (Ef 5, 26-27), che precede il banchetto di nozze, l’Eucarestia» (Cat 1617). E ogni cristiano deve portare o indossare il vestito nuziale (Mt 22, 11). Deve portare l’amore di Cristo nel cuore e vivere la sua alleanza nuziale con lui .
L’amore di Cristo e della Chiesa è espresso frequentemente mediante l’immagine della sposa e dello sposo. Gesù ha definito se stesso come lo sposo (Mc 2, 19; Mt 9, 15; 22, 1-14; 25, 1-13). L’apostolo Paolo presenta la Chiesa ed ogni fedele in particolare come una sposa «sposata» con Cristo (2 Co 11, 2). La Chiesa è sposa di Cristo, sposa dell’agnello immacolato (Ap 22, 17; 21, 2-9; 19, 7; LG 6). Essa è «lo strumento della redenzione di tutti... il sacramento universale della salvezza attraverso il quale Cristo svela e insieme realizza il mistero dell’amore di Dio verso l’uomo. Essa è il progetto visibile dell’amore di Dio per l’umanità. Progetto che vuole la costituzione di tutto il genere umano nell’unico popolo di Dio, la sua unione nell’unico corpo di Cristo» (Cat 776). Per questo, possiamo dire, veramente, che «il mondo fu creato in vista della Chiesa, che è il fine di tutte le cose» (Cat 760).
Nell’Antico Testamento, l’alleanza tra Dio e il suo popolo Israele fu immagine delle nozze tra Cristo e la sua Chiesa. Ora il matrimonio di Cristo e della Chiesa è immagine di ciò che deve essere il matrimonio cristiano tra due sposi ed anche del matrimonio tra Dio e l’anima, specialmente l’anima consacrata, che si è impegnata in un’alleanza speciale con Dio riguardo alla santità. 
La Chiesa, vergine per l’integrità della sua fede, sposa e madre, è figura dell’anima consacrata, sposa di Gesù, vergine e madre delle anime. E come la Chiesa obbedisce a Cristo, così l’anima consacrata deve obbedirgli in tutto. «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua, accompagnato dalla parola al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata" (Ef 5, 25-27). «Grande mistero è questo del matrimonio-alleanza ma io lo applico a Cristo e alla Chiesa» (Ef 5, 32) e si può anche applicare a Cristo e all’anima consacrata.
La consacrata è come una piccola sposa, piccola chiesa dentro la grande Chiesa, sposa di Cristo. Perciò deve preoccuparsi e sentire come suoi tutti i problemi della chiesa universale. Essa è parte del Corpo Mistico e da lei dipende in certo qual modo l’avvenire della Chiesa e del mondo intero.

Padre Angel Peña

Tu, misericordia infinita



Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti (Mc 10,45).


Ci hai ricomprati, Signore, 
con il misterioso dono 
del tuo Sangue prezioso. 
Ci hai liberati da ogni forma di schiavitù, 
perché liberi fossimo capaci 
di amare senza egoismo e sete di possesso. 
La tua morte e resurrezione 
ci ha riaperto la via alla vita nuova. 
La tua infinita misericordia ha riscattato 
la nostra esistenza da ogni esperienza di morte,
da ogni schiavitù, dalla tiepidezza 
e dalla superficialità 
e ci ha resi uomini e donne 
capaci di gratuità senza limiti 
e di amore oblativo verso tutti. 
Tu che sei venuto non per essere servito, 
ma per servire,
ci apri la via alla pienezza della felicità
mediante il tuo sangue prezioso: 
sangue che è fuoco, 
sangue che è vita divina, 
sangue che è luce e speranza di futuro per tutti. 
Lo Spirito che ci doni nel tuo sangue divino 
ci renda capaci di vivere ogni giorno 
in docile obbedienza ai tuoi progetti 
di libertà e di pace. Amen. 

MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 17 MARZO 2019



Amato Popolo Mio:

MIA MADRE, L’AMIATE O NON L’AMIATE, INTERCEDE PER CIASCUNO DI VOI.

Mia Madre non vuole che i Suoi figli si perdano.
Mia Madre segue attentamente il deserto del cuore dell’uomo che non risponde positivamente ai Nostri Appelli, che non risponde ad un cambiamento interiore al quale
ORA deve dedicarsi con impegno e decisione!

Miei amati:

I VOSTRI FRATELLI NON POSSONO CONOSCERE QUELLO CHE C’È NELLA MENTE DELL’UOMO, NÉ POSSONO INDIVIDUARE I SENTIMENTI PERSONALI, IO SÌ, IO SCRUTO L’UOMO ANCHE SE NON LO VUOLE.

Ciascuno deve rendersi conto della trascendenza di questo momento in cui stanno avvenendo cambiamenti negli uomini, cambiamenti che coloro che sono lontani dalla Mia Parola, che sono lontani dalla Mia Verità, lontani dalla realtà in cui vivono, non percepiscono.

Si tratta di cambiamenti nel modo di pensare, di ragionare, cambiamenti che andranno a vantaggio di coloro che vivranno nella Fede, nel Mio Amore, nel Mio Perdono, cambiamenti che aiuteranno i vostri fratelli, cambiamenti in coloro che sono fedeli e caritatevoli, cambiamenti in coloro che daranno da mangiare all’affamato ed acqua all’assetato.

La condivisione diventerà una legge, a causa della carestia che si sta avvicinando a tutta l’umanità. (Cfr. Mt 25,31-36)

QUESTO È IL MOMENTO DELLE PROVE PER QUESTA GENERAZIONE CHE HA ABBANDONATO L’AMORE ED HA DISTORTO IL VERO SIGNIFICATO DI QUESTO DONO INFINITO.

Popolo Mio:

VOI OPPONETE RESISTENZA ALL’AMARMI, PER NON ABBANDONARE LE COSE MONDANE, per questo motivo le decisioni non sono quelle giuste, dal momento che vanno di pari passo con la paura di essere segnalati e ripudiati per far parte dei Miei; siete turbati spiritualmente ed emotivamente e la vostra grande debolezza vi impedisce di combattere questi turbamenti con successo.
 
L’UMANITÀÈ REGREDITA PERCHÈ SOTTOVALUTA IL MIO POTERE, vi siete arenati nel negare l’autenticità della Mia Verità, nel dare rilevanza al demonio che vi mette in mano delle bandiere per farvi dividere sempre di più, cosicché la confusione sia in tutti ed in tutto.

Nella Mia Chiesa stanno regnando la confusione e la divisione, alcune persone decidono di ricevermi in un modo, altre in un altro, alcune sono in stato di Grazia ed altre ancora hanno autorizzato il peccatore, chi vive nel peccato, a ricevermi.

VENGO CROCIFISSO CONTINUAMENTE.

VOI NON PREGATE CON IL CUORE, MA NELLA DISTRAZIONE MENTALE, NON MI PARLATE CON FIDUCIA, SIETE SCARSI NELLA PREGHIERA E NELLA FRATELLANZA.

I Miei figli sono il riflesso della Mia Luce e devono portare la Mia Luce dovunque vadano, devono portarla a coloro che sono tiepidi, a coloro che non sono perseveranti nel cambiare ed in questo momento si stanno allontanando da soli dalla Mia Misericordia. 

PRIMA CHE SI ESAMININO PERSONALMENTE, I MIEI FIGLI SI TROVANO ORA DI FRONTE ALLA BENEDIZIONE DEL CAMBIAMENTO, grazie alle suppliche e all’intercessione di Mia Madre, cosicché l’Avvertimento non vi trovi impreparati.

È Lei la Donna vestita di Sole, con la Luna sotto i Suoi Piedi (Apoc. 12,1), È Lei che nel silenzio di questo momento ha implorato questa Misericordia per i Suoi figli, dopo di che lascerà cadere la Mano di Mio Padre sull’umanità. 
In questo modo si compirà quello che è stato scritto e profetizzato affinché i Miei fedeli non si perdano.

FIGLI, IL DEMONIO UTILIZZA TUTTI GLI STRATAGEMMI A SUA DISPOSIZIONE AFFINCHÈ NON CAMBIATE VITA, PERCHÉ CONTINUIATE IN QUELLO CHE È PECCAMINOSO, PERCHÉ SIATE EGOISTI, PERCHÉ SIATE PRIVI DI MISERICORDIA, PERCHÉ NON RICONOSCIATE IL MIO AMORE E MI TRADIATE, PERCHÉ CHIAMIATE MENZOGNA QUELLO CHE È VERITÀ E CHIAMIATE IGNORANZA LA FEDE.

Sta per sopraggiungere lo sconvolgimento dell’Universo, sentendo i lamenti degli uomini, il sole riscalda la terra come mai prima (1) e in un istante l’oscurità giungerà sulla terra senza che sia annunciata, permettendo che nel firmamento sia protagonista un bagliore che impedirà all’uomo di vederlo chiaramente, finché il tuono non riecheggerà sulla terra e tutti si renderanno conto allora che quello che è stato annunciato da Me e da Mia Madre è la Verità.

Pregate, il turbamento sta per raggiungere l’umanità.

Pregate, i popoli si solleveranno invocando misericordia ed i Miei figli patiranno.

Pregate per le terre del Nord America, tremeranno e saranno flagellate dalla natura.

Pregate con il cuore per l’Istituzione della Mia Chiesa, per i vostri 
fratelli che patiscono la persecuzione, per gli oppressi e per gli affamati.

MANDERÒ I MIEI ESERCITI CELESTI A MUOVERE I CUORI, NON VOGLIO CHE VI PERDIATE FIGLI, NON VOGLIO CHE VI PERDIATE, PER QUESTO ORA LA CONVERSIONE È PIÙ CHE UNA DECISIONE, È UN CONVINCIMENTO ED UNA META PER TUTTI I MIEI FIGLI.

Credete nella Mia Misericordia, in questo nuovo momento che Mia Madre ha implorato perché vi salviate e crediate nella Mia Giustizia. 
Chi deciderà di vivere nel peccato e di non uscirne, sarà un flagello per i Miei, anche dopo l’Avvertimento. (2)

È URGENTE UN LAVORO INTERIORE più che in qualsiasi altro momento,a causa delle tentazioni che vi circondano e per la sorprendente sofferenza causata dai fenomeni climatici, atmosferici e cosmici che vi troverete ad affrontare.

Continuate nella preghiera, essendomi fedeli e ad amare il prossimo, date la mano ai fratelli.

Predicate senza parole e con le parole, date preghiera, consolazione, amore, siate missionari del Mio Amore, vivendo nella costanza e nella donazione.

CREDETE, IO SONO CON VOI (Cfr. Mat. 28,20) E DOVETE CONFIDARE IN ME. 

VI BENEDICO.

Il vostro Gesù

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO 
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

Questo Appello di Cristo all’umanità mi porta a ricapitolare le Rivelazioni che ho ricevuto e tremo di fronte al peso di queste Parole.

Questo Messaggio Divino è perché non ce lo dimentichiamo e perché lo applichiamo in ogni momento ed in ogni situazione della nostra vita, di modo che la nostra risposta sia il più aderente possibile a quel “cambiamento” che volenti o nolenti, tutti dobbiamo intraprendere.

Dobbiamo impegnarci al massimo affinché il nostro cambiamento ci porti ad essere sempre attenti, ad essere più spirituali e a permettere che la nostra coscienza sia il giudice del nostro comportamento e delle nostre azioni e dobbiamo fare in modo che non taccia, che non si sopisca e che non facciamo parte dei cani muti dei quali parla la Sacra Scrittura. 
Amen.

Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquità chiunque invoca il nome del Signore.” ( 2 Ti 2,19)

lunedì 18 marzo 2019

Rendici perfetti nell’amore



Quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente? (Eb 9,14).


Signore Gesù, che ti sei offerto 
in sacrificio d’amore 
una volta per sempre, 
rendi perfetti nell’amore 
coloro che hai redenti 
con il tuo sangue prezioso. 
Accresci in noi la fortezza, 
la fiducia e l’amore. 
Tu che ci hai acquistato la pace 
a prezzo del tuo sangue, 
tieni lontano da noi il male della discordia, 
la sete del potere 
e ogni forma di violenza e di guerra.
Per il mistero del tuo corpo e del tuo sangue, 
rendici capaci di vera libertà 
e di vincoli di amore fino al sangue.
Ci porgi il calice dell’alleanza nel tuo sangue,
per rinnovare con noi il patto 
di eterna comunione.
Che tutti beviamo con gioia 
a questa fonte perenne di salvezza. Amen.


Armerò i Miei Angeli e i Miei cari eletti per dare battaglia a coloro che Mi biasimano



Mia dilettissima figlia, non appena la moltitudine delle anime elette sorgerà per assisterMi a reclamare il Mio Regno sulla terra, due segni diventeranno evidenti. Il primo segno si riferisce alla superbia delle anime nella Mia Chiesa sulla terra, ove la ragione umana, l‟intelligenza e l‟ambizione distruggeranno la vera fede dei Miei servitori consacrati. Il loro orgoglio e la loro arroganza, associati ad un innato desiderio di sperimentare una fede arcana, la quale sarà per l‟appunto sempre al di là della loro comprensione, daranno origine ad una falsa chiesa delle tenebre. Essa creerà una gerarchia altezzosa, la quale genererà delle falsità ed una fede sterile. 

Il secondo segno si riferisce ai miseri corpi, allorché essi – un Dono sacro di Dio – saranno ridotti ad un mero strumento usato per gli ornamenti mondani e verso il quale, non verrà più mostrato alcun rispetto. La mancanza di moralità si tradurrà in una mancanza di rispetto ed un abuso per il corpo umano, che sarà utilizzato come mezzo per compiere dei gravi peccati della carne. La mancanza di rispetto per la vita umana significherà che anche l‟omicidio diverrà una cosa talmente comune che molti, alla fine, diverranno completamente immuni dall‟orrore della morte fisica inflitta per mano degli uomini malvagi. 

La purificazione dell‟uomo prosegue poiché, senza la sofferenza offerta dalle anime volenterose, molte persone sarebbero perdute. Solo allora, quando tutte le cose sembreranno insostenibili, coloro che avranno il Sigillo del Dio Vivente, saranno sollevati dalle loro sofferenze, le quali distruggeranno l‟umanità; tra esse sono inclusi il peccato, le guerre, la carestia e le malattie. Non ignorate mai le guerre, per quanto possano essere piccole, poiché si diffonderanno. Non ignorate mai la mancanza di vera fede nella Mia Chiesa, poiché anche questa si diffonderà. Non ignorate mai l‟odio tra le nazioni, le quali usano la religione per infliggere il terrore ai propri nemici, poiché anch‟esso si diffonderà per divorare le anime di coloro che Mi amano. Non ignorate mai l‟odio per i veggenti o per i profeti scelti da Dio, perché se si odiano queste anime allora Sono Io ad essere odiato. Non dovete permettere alle lingue malvagie di convincervi ad unirvi ai loro vili tentativi di soffocare il suono della Mia Voce. Se lo farete, allora anche voi sarete posseduti come lo sono loro. 

Mentre tutti questi disordini avranno luogo, Io armerò i Miei Angeli e i Miei cari eletti per dare battaglia a coloro che Mi biasimano. In quel tempo, proprio mentre il mondo perderà ogni briciola di dignità umana, la bestia aprirà l‟abisso e ogni nemico di Dio si infiltrerà nella Mia Chiesa, ma ciò avverrà secondo la volontà dell‟uomo, che sia disposto o meno a sopportare tali ingiustizie. 

Coloro che resisteranno e difenderanno la Volontà di Dio, saranno ricolmati di grandi Grazie e, tramite la loro fede, espieranno i peccati di coloro che sono troppo testardi o troppo timorosi per resistere a tutto ciò che contraddice la Parola di Dio. Quando tutte le malvagie atrocità aumenteranno e l‟uomo si renderà conto di non avere la capacità di combattere o di controllare così tanta malvagità, egli dovrà rivolgersi a Me e dire: “Gesù, libera noi peccatori inermi dai Tuoi nemici.” 

Solo allora potrò intervenire per attenuare l‟impatto della violenza, dell‟omicidio, dell‟odio e delle guerre causate dai peccati dell‟uomo. Volgetevi a Me ogni giorno ed invocate la Mia Misericordia. Io non abbandonerò mai coloro che Mi implorano. 

Il vostro Gesù 

23 Agosto 2014


LA SANTISSIMA EUCARESTIA



LA FEDE NELL'EUCARISTIA
Chi crede in me ha la vita eterna! (Giovanni, VII, 47).


Che felicità sarebbe la nostra se avessimo una fede viva verso il Santissimo Sacramento! L'Eucaristia è la verità regale della fede; è la virtù, l'atto supremo dell'amore, tutta la religione in atto. Oh, se conoscessimo il dono di Dio!
Ma la fede nell'Eucaristia è un tesoro che si cerca con l'umiltà di spirito, si conserva con la pietà, si difende con ogni sorta di sacrificio. Non aver la fede nel Santissimo Sacramento è la più grande sventura.

I. Anzitutto, è possibile perdere completamente la fede verso il Santissimo Sacramento, quando la si ebbe un tempo e si ricevette la S. Comunione? No, non lo credo! Può un figlio disprezzare suo padre, insultare sua madre, ma non riconoscerli, è impossibile! Cosi un cristiano non può negare di aver ricevuto la Comunione, non può dimenticare ch'ebbe un giorno felice!

L'incredulità verso il Santissimo Sacramento non viene mai dall'evidenza delle ragioni contrarie a questo mistero. Quell'uomo è stordito dagli affari temporali, la sua fede dorme: ha dimenticato. Ma che la grazia lo svegli, la semplice grazia del ravvedimento: il suo primo impulso lo porterà istintivamente verso l'Eucaristia.

L'incredulità proviene talvolta dalle passioni che signoreggiano un cuore. Una passione che vuol regnare è crudele. Soddisfatta nelle sue brame, disprezza; presa di fronte, nega. Da quando, domandate allora, lei non crede più all'Eucaristia? E, risalendo alla sorgente dell'incredulità, si trova una debolezza, un fascino a cui non si ebbe il coraggio di resistere.

L'incredulità viene ancora da una fede per lungo tempo debole e dubbiosa. Taluni rimasero scandalizzati dal numero degli indifferenti, degli increduli nella pratica; altri per aver udito le ragioni artificiose, i sofismi della falsa scienza: perché Nostro Signore non punisce? perché, se è là, si lascia insultare? vi sono tanti che non credono, eppure sono onesti!

Ecco la fede dubbiosa che conduce a non più credere all'Eucaristia. Sventura immensa! Chi vi cade s'allontana, come i Cafarnaiti, da Colui che ha le parole della verità e della vita!

II. - A quali conseguenze si espone chi non crede all'Eucaristia?

Nega la potenza di Dio. Come? Dio sotto questa infima apparenza? Impossibile; chi lo può credere? Accusa di menzogna Gesù Cristo; poiché il Salvatore ha detto: Questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue.

Ne disprezza la bontà, come fecero quei discepoli, i quali, all'udire la promessa dell'Eucaristia, si ritirarono e abbandonarono il loro divin Maestro. Quindi, presto sarà scossa e perduta la fede agli altri misteri: se non crede questo mistero vivente e che si afferma con un fatto attuale, qual mistero crederà?

Fra poco diverrà sterile la sua virtù, giacché perde il suo naturale alimento, rompe l'unione con Gesù Cristo, da cui traeva tutto il suo vigore; più non guarda e dimentica il suo modello presente.

La pietà tosto si inaridisce, non avendo più centro di vita e di affezione.

E allora, non più consolazioni nelle traversie della vita; e quando la tribolazione diviene più forte, non tarda la disperazione. Un dispiacere che non possa versarsi in un cuore amico finisce per soffocarci.


III. Crediamo dunque all'Eucaristia. Diciamo spesso: Credo, Signore; aiutate la mia fede vacillante. Nulla più di quest'atto di fede alla sua presenza eucaristica da gloria a Nostro Signore.

Onora eminentemente la sua divina veracità: l'onore più grande che possa farsi ad un uomo è credere sulla sua parola; come la più grave ingiuria sarebbe averlo in sospetto di mentitore, mettere in dubbio la sua parola, domandargli prove, garanzie. Ora se un figlio crede al padre sulla parola, un servo al padrone, un suddito al re, perché non credere sulla parola a Gesù Cristo che ci afferma solennemente la sua presenza nel Santissimo Sacramento?

Quest'atto di fede semplice e assoluto alla parola di Gesù Cristo gli da’ gloria anche perché lo riconosce e l'adora nel suo stato di nascondimento: l'onore che si rende ad un amico che si presenta in incognito, ad un re vestito semplicemente, è più grande che mai; si rende allora veramente onore alla persona e non all'abito. Così avviene riguardo a Gesù nel Santissimo Sacramento: onorarlo, crederlo Dio sotto il velo di debolezza che lo ricopre, è onorare la sua divina Persona, rispettare il mistero di cui si circonda.

Ed è insieme molto più meritorio per noi. Come Pietro allorquando confessò la divinità del Figliuolo dell'uomo, ed il buon ladrone allorché affermò l'innocenza del Crocifisso, così noi affermiamo di Gesù Cristo quello che è, sebbene appaia diversamente; anzi, crediamo il contrario di quello che ci dicono i sensi, appoggiandoci unicamente sulla certezza della sua parola infallibile.

Oh, crediamo, crediamo alla presenza reale di Gesù nell'Eucaristia! Gesù Cristo è là. Il rispetto s'impossessi di noi nell'entrare in chiesa, il rispetto della fede e dell'amore per l'incontro di Gesù Cristo in persona: perché proprio Lui incontriamo! Sia questo il nostro apostolato: sarà anzi la nostra predicazione più eloquente per gli increduli e per gli empi. 

di San Pietro Giuliano Eymard

L'IMITAZIONE DI CRISTO E IL DISPREZZO DI TUTTE LE VANITA' DEL MONDO



1.  "Chi segue me non cammina nelle tenebre" (Gv 8,12), dice il Signore. Sono parole di Cristo, le quali ci esortano ad imitare la sua vita e la sua condotta, se vogliamo essere veramente illuminati e liberati da ogni cecità interiore. Dunque, la nostra massima preoccupazione sia quella di meditare sulla vita di Gesù Cristo. Già l'insegnamento di Cristo è eccellente, e supera quello di tutti i santi; e chi fosse forte nello spirito vi troverebbe una manna nascosta. Ma accade che molta gente trae un ben scarso desiderio del Vangelo dall'averlo anche più volte ascoltato, perché è priva del senso di Cristo. Invece, chi vuole comprendere pienamente e gustare le parole di Cristo deve fare in modo che tutta la sua vita si modelli su Cristo. Che ti serve saper discutere profondamente della Trinità, se non sei umile, e perciò alla Trinità tu dispiaci? Invero, non sono le profonde dissertazioni che fanno santo e giusto l'uomo; ma è la vita virtuosa che lo rende caro a Dio. Preferisco sentire nel cuore la compunzione che saperla definire. Senza l'amore per Dio e senza la sua grazia, a che ti gioverebbe una conoscenza esteriore di tutta la Bibbia e delle dottrine di tutti i filosofi? "Vanità delle vanità, tutto è vanità" (Qo 1,2), fuorché amare Dio e servire lui solo. Questa è la massima sapienza: tendere ai regni celesti, disprezzando questo mondo.  

 2.    Vanità è dunque ricercare le ricchezze, destinate a finire, e porre in esse le nostre speranze. Vanità è pure ambire agli onori e montare in alta condizione. Vanità è seguire desideri carnali e aspirare a cose, per le quali si debba poi essere gravemente puniti. Vanità è aspirare a vivere a lungo, e darsi poco pensiero di vivere bene. Vanità è occuparsi soltanto della vita presente e non guardare fin d'ora al futuro. Vanità è amare ciò che passa con tutta rapidità e non affrettarsi là, dove dura eterna gioia. 
Ricordati spesso di quel proverbio: "Non si sazia l'occhio di guardare, né mai l'orecchio è sazio di udire" (Qo 1,8). Fa', dunque, che il tuo cuore sia distolto dall'amore delle cose visibili di quaggiù e che tu sia portato verso le cose di lassù, che non vediamo. Giacché chi va dietro ai propri sensi macchia la propria coscienza e perde la grazia di Dio. 

L'Imitazione di Cristo 

E MOSTRATI SEMPRE NOSTRA MADRE. AMEN




Come dubitarne? Ci vien voglia di ricordare quell'episodio, forse frutto della fantasia di un predicatore, che ha per protagonista un "devoto" di Maria. Egli pregava rimproverando: "Mostrati Madre!" e Maria rispose: "Mostrati figlio!". Ecco, Maria sempre la mamma nostra, vigile sul nostro vero bene. Ma perché possa assolvere al suo compito di madre è necessario che noi ci comportiamo da figli degni di lei. Maria, Nostra Signora del S. Cuore, fa' il nostro cuore secondo il suo cuore.

(a cura di P. Puglisi m.s.c.)

L'umanità cammina per scorciatoie (*) di autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le loro proprie mani.



Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 16/03/2019

Cari figli, non tiratevi indietro. Dio ha fretta e questo è il momento opportuno per il vostro grande ritorno. Voi siete del Signore e solamente Lui dovete seguire e servire. L'umanità cammina per scorciatoie (*) di autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le loro proprie mani. Convertitevi sinceramente e ritornate a Colui che è la vostra unica Via, Verità e Vita. In questi tempi difficili, non vi allontanate dalla preghiera. Sostenetevi nelle Parole del Mio Gesù e nell'Eucaristia. Giorni verranno in cui cercherete il Prezioso Alimento ma in pochi luoghi lo troverete. Soffro per quello che viene per voi. DateMi le vostre mani e Io vi condurrò per il cammino della santità. Coraggio. Io pregherò il Mio Gesù per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

NOTA:
(*) Nossa Senhora usa la parola "Veredas" che in portoghese brasiliano ha vari significati, può essere inteso come sentiero stretto, ad esempio percorso impervio, qui viene inteso come scorciatoia.

domenica 17 marzo 2019

METTICI IL CUORE



....e Dio farà miracoli

MAI DIRE NON POSSO

Una Suora che vive tra i lebbrosi ha scritto: Oggi ho visto un povero lebbroso che si trascinava senza gambe, l’ho visto aiutare un bimbo poliomielitico a camminare. Il piccolo era aggrappato alle sue spalle e lui si trascinava carponi intorno alla capanna per farlo camminare.  Ho pianto davanti a quella scena e ho chiesto perdono a Dio per tutte le volte che ho detto:  NON POSSO.
E’ tremendo dire: non posso, è la ghigliottina della carità cristiana. Quando non posso veramente, posso unirmi al bisogno del fratello e piangere con lui.

Carla Zichetti

SPIRITO SANTO



Vieni, Chiarezza eterna, e splendi fra le ombre della nostra ignoranza, affinchè ogni anima fedele sia da te arricchita di quel santo sapere, che distacca i cuori dalle terrene vanità. 

La Madre della Salvezza: Nessun uomo ha l‟autorità di fare del male ad un altro uomo nel Nome di Dio



Miei cari figli, quando un uomo perseguita un altro uomo e gli causa delle sofferenze, lo Spirito di Dio non può rimanere in quell‟anima poiché é il maligno che dimora in lui. Ogni qualvolta un uomo ne perseguita un altro, causandogli un danno, sia spirituale che fisico e poi giustifica le sue azioni dicendo che egli sta difendendo la Parola di Dio, sappiate che questo è il peccato maggiore, in quanto offende la Divinità di Dio. 

Nessun uomo ha l‟autorità di far del male ad un altro uomo nel Nome di Dio, in quanto ciò non verrebbe mai legittimato né consentito, da mio Figlio Gesù Cristo. 
Man mano che le calamità nel mondo aumenteranno, ogni atto malvagio sarà giustificato da coloro che sono colpevoli di terribili peccati contro Cristo. Essi troveranno ogni scusa per giustificare le loro azioni malvagie e non uno di loro scamperà al castigo nel Piano di Redenzione di Dio. Se un uomo farà del male ad un‟altra anima, dovrà rispondere sia dei suoi peccati contro Dio, che di quelli contro la Sua Creazione ed ognuno dei Suoi figli. 

In questo momento di grande inganno, quando è difficile per i peccatori distinguere il bene dal male, è importante ricordare le Parole di mio Figlio, Gesù Cristo: “ Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”. La persona che provoca terribili sofferenze agli altri sarà giudicato secondo le sue azioni. 

In questo momento dovete pregare per l‟umanità e per ricevere la grazia di discernere la differenza tra i peccati che vengono commessi contro l‟umanità, e quelli commessi contro Dio. 
Il peccato è sempre peccato, ma quando gli atti malvagi vengono compiuti nel Nome Santo di Dio, allora sono seguiti da una scia di gravi conseguenze. Così come l‟odio si diffonderà, altrettanto si propagherà anche l‟Amore di Dio nelle anime dei miti e degli umili, poiché costoro portano la fiaccola della Salvezza in un contesto tenebroso. Solo tramite la Grazia di Dio l‟uomo potrà essere salvato dal peccato; sarà attraverso coloro i quali amano Dio senza condizioni che le anime di coloro che sbagliano potranno essere riscattate. 

Dovete pregare, pregare, pregare per i peccatori, ovunque, poiché l‟oscurità li rende ciechi alla Verità. Senza la Verità, il mondo sprofonderebbe in una completa oscurità. Pregate perché voi, miei cari figli, possiate sopportare l‟orrore che il peccato porterà nella vostra vita. Pregate per coloro che perseguitano i figli di Dio, affinché possano trovare nei loro cuori il modo di mostrare amore e compassione per gli altri. 

Pregate per la salvezza delle anime, soprattutto per quelle che hanno permesso all‟odio di offuscare i loro cuori e che hanno più bisogno della Misericordia Divina. 

La vostra Amata Madre 

Madre della Salvezza 

21 Agosto 2014


La Stolta Superbia e Soave Umiltà



LA  SUPERBIA


LUCIFERO

Satana, vittima della superbia

“L’orgoglio, o il male, è una forza che è nata da sola, come certi mali mostruosi, nel corpo più sano. Lucifero era angelo, il più bello degli Angeli, spirito perfetto, inferiore soltanto a Dio. Eppure nel suo essere luminoso nacque un vapore di superbia che egli non disperse, ma anzi, condensò, covandolo. Da questa incubazione è nato il male. Era già prima che l’uomo fosse. Questo maledetto covatore del male, questo insozzatore del Paradiso, Dio l’aveva precipitato fuori, ma è rimasto l’eterno propagatore del male. Non potendo più insozzare il Paradiso, ha insozzato la Terra. Il male, dolce al palato, sceso nel sangue ne desta la febbre che uccide, produce una arsione per cui più se ne beve e più se ne ha sete” (Quad. ‘44, p. 251).
“Dio c’impose un ossequio umiliantissimo, inaccettabile: ci mise di fronte al suo disegno della Creazione dell’uomo e dell’Incarnazione del Verbo. La nostra intelligenza ne sbalordì.
Milioni di Angeli si piegarono vilmente.
Moltissimi di noi vi vedemmo un affronto alla nostra dignità e ci rifiutammo. La divina vendetta scattò immediatamente. In un attimo ci trovammo come siamo” (Intervista col diavolo. Anonimo p. 31).
“Lucifero ha voluto giudicare Dio in un suo divino pensiero (della creazione dell’uomo, immagine della Famiglia Trinitaria), che definì errato. Ha voluto sostituirsi a Lui, credendosi più giusto di Lui. La superbia è il peccato più grande, perché peccato di Lucifero.
Tutto il dolore che soffriamo proviene da quella superbia”.
“Volere essere come Dio è imitare Lucifero. L’orgoglio è il prurito di Lucifero che vuole mettere, oltre gli angeli ribelli, altri infelici nel suo Inferno” (Poema 4°, p.901).
“La superbia è in voi la pietra sulla quale ha piede Satana, è il suo piedestallo”. “Dove c’è superbia, non c’è santità”,  perché non vi è Dio, ma Satana” (Quad. ‘43, p. 420). L’io invece di Dio.
“Spirituali come sono, gli Angeli non possono avere che un peccato, come lo ebbe uno di loro (il Capo) che, con sé ha trascinato i meno forti dell’amore di Dio. Il peccato di superbia, freccia che deturpò Lucifero, il più bello degli Arcangeli, ne fece l’orripilante mostro dell’Abisso. Dopo la sua caduta, gli spiriti celesti inorridiscono anche alla sola larva di un pensiero di orgoglio” (Poema 2°,  p. 171).
“Quando il peccato di Lucifero sconvolse l’ordine del Paradiso e travolse nel disordine gli spiriti meno fedeli, un grande orrore ci percosse tutti, quasi che qualcosa si fosse lacerato, irrimediabilmente distrutto. In realtà era così! Si era distrutta quella completa carità che prima era solo esistente lassù ed era crollata in una voragine dalla quale uscivano fetori d’Inferno.
Si era distrutta l’assoluta, universale, totale carità degli Angeli ed era sorto l’odio. Tutti eravamo sbigottiti, come lo si può essere in Cielo. Noi, Angeli fedeli al Signore, piangemmo per il dolore di Dio e per il corruccio suo, piangemmo sulla manomessa pace del Paradiso, sull’ordine violato, sulla fragilità degli spiriti. (Davvero potentissimo l’orgoglio, se il più potente degli Angeli ne fu vittima!...).
Non ci sentimmo più sicuri di essere impeccabili, perché fatti di puro spirito. Lucifero e i suoi pari ci avevano dimostrato che anche l’Angelo può peccare e diventare demonio.
Sentimmo che la superbia poteva, latente, svilupparsi in noi. Tememmo che nessuno, fuorchè Dio, potesse resistere ad essa, se Lucifero aveva ceduto.
Tremammo per queste forze latenti che non avevamo pensato che esistessero, potessero invederci, ma bruscamente si disvelavano.
Abbattuti ci chiedevamo: “Allora, l’essere così puri (quali Angeli) non serve? Chi mai darà a Dio l’amore che esige e merita, se anche noi siamo soggetti a peccare?
Ecco, allora, che alzando il nostro sguardo dall’abisso della desolazione alla Divinità, e fissando il suo splendore con un timore fin’allora ignorato, contemplammo, nel Pensiero eterno l’Immacolata Madre di Dio. Tornò in noi la pace che si era turbata. Vedemmo Maria nel Pensiero Eterno. Vederla e possedere quella sapienza, umiltà che è conforto, sicurezza e pace, fu la stessa cosa. Salutammo la futura nostra Regina con il nostro canto, la contemplammo nei suoi privilegi e meriti, sue perfezioni gratuite e volontarie. O bellezza di quell’attimo in cui, a conforto dei suoi Angeli, l’Eterno loro presentò la Gemma della sua Potenza e del suo Amore! La vedemmo così umile da riparare da sola ogni superbia di creatura. Ci fu Maestra da allora nel non fare dei doni uno strumento di rovina. Non il suo corporeo aspetto, ma la sua spiritualità ci parlò senza parola e da ogni pensiero di superbia fummo preservati per avere contemplato l’Umilissima.
Per secoli e secoli operammo nella soavità di quella fulgida rivelazione, per l’eternità godiamo di possedere Colei che avevamo spiritualmente contemplata, Gioia di Dio e nostra gioia” (Libro di Azaria, p. 336).
“Maria è la Creatura più alta e santa. Dio l’ha voluta così a mio dispetto, perché fosse la mia più schiacciante umiliazione, la odio infinitamente”.

René Vuilleumier

Per mantenerci costanti nel suffragare le Anime del Purgatorio



Fate l'elemosina ai poveri con tre intenzioni, cioè: 1. Per amor di Dio; 2. In suffragio delle Anime purganti; 3. per soddisfare alla divina giustizia pei vostri peccati. In tal modo vi aprirà le porte del Cielo.

"Filotea per i defunti"