venerdì 12 aprile 2019

EUCARISTIA E SANTISSIMA TRINITA



VITALITA’ INFINITA E RICCHEZZA DELLA DEDIZIONE EUCARISTICA DI GESÙ

VENITE A ME CHE SONO L'INFINITA VOSTRA RICCHEZZA


VITALITÀ INFINITA E RICCHEZZA DELLA DEDIZIONE EUCARISTICA DI GESÙ

Dio solo!
Napoli, 25 ottobre 1918 mezzanotte
E’ notte, o Gesù... e il primo momento di questo nuovo giorno può portare la prima nuova dei tuoi trionfi Eucaristici. Nuove remote, sì, ... pallide come lontane aurore, ma sempre primi sprazzi della tua misericordia!
Sto pregando già da circa tre ore, sto pregando intensamente perché venga il tuo Regno Eucaristico, o Gesù mio! Io sento la tua vitalità infinita, la ricchezza della tua dedizione eucaristica e non mi so esprimere, non posso esprimermi!
Sei un oceano infinito, o Gesù, semplice e sterminato, solitario e pieno di ospiti misteriosi. Io guardo l'oceano, e quella solitudine mi pare vivificata dal mistero del solenne. Così sei tu nell'Eucaristia: Amore e semplicità sterminata, silenzio pieno di profonde parole, solitudine piena di compagnia, solitudine saziata da te.
Sei come un sole fulgente, disco luminoso che non può guardarsi che nella sua attività diffusa sul mondo: visto direttamente abbaglia.
Io ti scorgo nella vita che tu spandi nel sacramento del tuo Amore, essa è tutta una fulgida luce che illumina, è pace che consola, è attività che eleva!
Sei come un fiore pieno di profumi. Chi lo coglie non lo riguarda che come un piccolo gingillo, eppure quanti misteri vi sono in quell'umile apparenza!
Sei un mistero, o Gesù buono, un mistero di fede, un mistero di vita, un mistero di amore! Chi mai ha attinto la vita da te, o Salvatore mio, chi l'ha gustata ancora, se sei tutto sconosciuto in questo Sacramento?
Apritevi, o fonti perenni di vita, diffondetela dovunque, poiché noi non troviamo salvezza e ricchezza che in questa fontana di perenne pace!
Apritevi, o fonti di amore del Redentore mio buono; voi non potete affermare la vostra pienezza che diffondendovi!
Scendete, scendete al piano, alla valle, all'umile tugurio, perché la gente è fatta così stolta e così pigra che non salirà sulla montagna per attingere, se non si è dissetata, se non si è fortificata prima!
Apri il tuo Cuore, o Gesù buono, come porta della vita eterna; dilatalo nella tua infinita carità; non aspettare che le creature vengano a te, perché non ti conoscono; esse ti conosceranno quando potranno gustarti, quando potranno apprezzarti praticamente! Usaci questa grande misericordia, o Signore, poiché solo tu puoi spezzare le catene che hanno resa l'umanità schiava del gusto depravato del mondo!
Quanto sei buono, o Gesù! Io mi sento come liquefare nel dire questa parola, ora specialmente che sono tribolato! Sì, ora più che mai sento la tua infinita bontà, perché veggo il ricamo splendido che tu intessi nella mia stessa umiliazione!
Ma chi è che conosce la tua bontà? è necessario cibarsi di te per sentirla! Certe cose se non si trattano non si conoscono. Tu, mio Gesù, sei il Dio nascosto e sconosciuto se non si vive di te!
Ah, mio amore! Le creature nei benefici che hanno ti dimenticano; si ricordano di te solo per attribuirti la perdita subita, l'ingiuria patita, la morte della persona cara. Allora sentite nominare Dio e Gesù nelle famiglie, ma solo per lamentarsene, per colmare di vituperi l'infinita bontà!
Levati, o Gesù, levati da trionfatore nel tuo Sacramento di amore; solo qui puoi farti conoscere per quello che sei, perché solo qui tu puoi farci gustare, solo qui puoi farci confutare i pratici errori che legano le anime alla terra! Sei vita, e non può sentirti che chi vive di te!
Io mi ti offro interamente, Gesù buono! Quando mi veggo così umiliato, così vilipeso, gettato così nell'inerzia, io mi addoloro, ma nel tempo stesso mi consolo e ti ringrazio, pensando che il mio annientamento è la base del tuo trono eucaristico.
Molti parlano di te Sacramentato per deridere me come pazzo, ora! È un passo, Gesù, un passo avanti, poiché queste stesse persone non avrebbero giammai parlato di te!
Oh, santo annientamento mio, che mi rende, senza volerlo, voce che grida a tutti: «Conoscetelo Gesù, amatelo, vivetene e poi vedrete se il pazzo sono io!». Oh, sante stranezze mie, se ti fanno conoscere!
Quando io ti elevo per benedire il popolo, prima e dopo imprimo un bacio sul tuo ostensorio. Mi sono accorto che molti fedeli rinnovano tutta la loro fede in te per questo solo atto. Sii benedetto! Che importa a me che mi dicano esagerato? Io ti sento, o Gesù mio! Le tenebre della notte si mutano in dolce splendore di cielo, l'umiliazione nel più sublime esaltamento, l'abbandono degli uomini nella pienezza tua, nella tua dolce compagnia.
Tu sei la vita, o Gesù!
Io ti sento, o Gesù, anche quando tu mi provi, e sembri eclissato, sembri lontano da me! Oh, tu non sei lontano!
Il cuore si sente risvegliato dai palpiti della tua carità infinita! Tu non puoi nasconderti, o Signore, non puoi eclissarti, perché la luce, il fuoco, l'amore si rivelano da sé! Sii benedetto in eterno!
Parlami, o Gesu buono! Le tue pecorelle attendono la tua parola di vita, poiché forse poco tempo ancora avranno per cibarsi abbondantemente di te! Io penso a questi momenti di solitudine nei quali si troveranno, il cuore ne geme, ma il distacco sarà breve, poiché tu saprai abbreviare il tempo tuo! Non hai tu legate le anime nostre come un'anima sola, come un sol cuore, come un solo spirito? Ebbene tu saprai mantenere quello che tu hai legato in te! Parlaci, o Maestro buono, o dolcissimo Gesù, poiché l'anima nostra non è mai sazia di te, non si sazia mai di sentirti parlare. Essa più ti ascolta, più ti vuole ascoltare, perché tu sei vita!

Gesù alle anime:
Sono io, Gesù Eucaristia, legame e vita di tutte le mie pecorelle: Io sono dovunque, e nel Sacramento del mio amore congiungo le anime più distanti! Che importa che esse non possano comunicarsi fra di loro? Io mi fo sentire, io so trasportare dove voglio le anime che mi sono care, io non conosco ostacoli! Chi può mettermi in prigione? Chi può isolarmi? Chi può dire, suggellando la mia tomba: «Ecco tutto è finito, egli non uscirà più di qui, e nessuno lo toglierà perché la tomba è siggillata ed è custodita»?
Oh, quanto sono stolti i consigli degli uomini! Io attraverso gli ostacoli, infrango il suggello, rovescio la pietra, ritorno alle anime che amo; e vi ritorno senza che nessuno possa ostacolarmi! Io vado e vengo, figlie mie. Vado nella morte e vengo nel trionfo, vado nel distacco, e vengo in una più intima comunicazione, perché io sono il padrone di tutto, e nessuno può rendere vana la mia volontà!
Il vostro cuore si rattrista? Ma è necessario che io me ne vada, perché senza la privazione non mi potreste apprezzare.
Anche voi sarete come affondate nella terra per germinare, e questo tempo è tempo di preparazione e di formazione.
Non temete di nulla! Il dolce pastore che vi guidò continuerà a guidarvi; la vita che attingeste si svilupperà, e voi capirete che io sono la vostra vita!
Non vi accorate di nulla! Il distacco è amaro, ma è sempre una forza che vi rende più libere nello spirito, e vi prepara a voli maggiori!
Voi avete visto, figlie mie care, che io opero; ora non ne potete dubitare. Ebbene, abbandonatevi a me, e lasciate che io operi nella pienezza della mia attività! Io sono il legame dell'anima vostra. Non temete! Nulla rimarrà ucciso mai nello spirito vostro, poiché io vigilerò sul campo mio perché nessuno lo calpesti e lo profani. (...)».

(Da uno scritto inedito del 25 ottobre 1918 del Padre Dolindo Ruotolo).



LA PASSIONE



Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza e del valore che ha la Sua Redenzione.  


GESÙ FA LA VOLONTÀ DEL PADRE 

Voglio che della Mia Passione tu consideri, soprattutto, l'amarezza che Mi ha causato il conoscere i peccati che, annebbiando la mente dell'uomo, lo portano alle aberrazioni. 
Questi peccati vengono, per lo più, accettati come frutto di una inclinazione naturale, alla quale la propria volontà non si può opporre.  
Oggi, molti vivono con gravi peccati e, di questi, incolpano gli altri o il destino, senza possibilità di liberarsene.  
Questo ho visto nel Getsemani; ho conosciuto, così, il grande male che la Mia Anima avrebbe dovuto assorbire.  
Quanti si perdono in questo modo e come ho sofferto per loro!  
Perciò, con il Mio esempio, ho insegnato agli Apostoli come sopportarsi a vicenda, lavando loro i piedi e facendoMi loro Nutrimento.  
Si avvicinava l'ora per la quale il Figlio di Dio si era fatto uomo e Redentore del Genere Umano: andava a spargere il Suo Sangue e a dare la Sua Vita per il Mondo.  
In quell'ora, volli metterMi in preghiera e consegnarMi alla Volontà del Padre Mio... 
Fu allora che la Mia Volontà di uomo vinse la resistenza naturale verso la grande sofferenza preparata per Me dal Padre nostro, il Quale, vedete, era ancora più addolorato di Me. Quindi, tra quelle anime perdute, ho consegnato la Mia stessa Anima, per riparare ciò che si era corrotto.  
La Mia Onnipotenza può tutto, ma ha bisogno di un minimo, sopra il quale aggiungere dell'altro; e questo minimo lo offro Io stesso, con infinito Amore.  
La Mia Passione… quale abisso di amarezza ha rinchiuso in sé!  
Com'è erroneamente lontano chi crede di conoscerla, pensando soltanto alle terribili sofferenze del Mio Corpo!…  
Figlia mia, ti ho riservato altri atti delle tragedie intime che ho vissuto e che voglio condividere con te, perché sei tra quelle che il Padre Mio Mi diede nell'Orto.  
Anime amate, imparate dal vostro Modello, che l'unica cosa necessaria è sottomettersi con umiltà e offrirsi, per compiere la Volontà di Dio, anche se la natura si ribella.  
Inoltre, ho voluto insegnare alle Anime che ogni azione importante deve essere preceduta e vivificata dalla preghiera, perché in essa l'Anima si fortifica per affrontare le cose più difficili; Dio si comunica a questa Anima, la consiglia e la ispira, anche quando l'Anima non se ne accorge.  
Mi sono allontanato nell'Orto con tre dei Miei Discepoli, per insegnare loro che le tre potenze dell'Anima devono accompagnarli ed aiutarli nella preghiera.  
Ricordate i Benefici Divini e le Perfezioni di Dio: la Sua Bontà, il Suo Potere, la Sua Misericordia, l'Amore che ha per voi.  
Quindi, con la ragione, cercate il modo di poter corrispondere alle meraviglie che Egli ha fatto per voi…  
Lasciate che la vostra volontà si muova a servire Dio, di più e meglio, spingendovi a consacrarvi per la salvezza delle Anime, sia con il vostro lavoro apostolico, sia con la vostra vita umile e nascosta, nel ritiro e nel silenzio, per mezzo della preghiera.  
Prostratevi umilmente, da Creature quali siete, alla presenza del vostro Creatore, e adorate i Suoi Disegni su di voi, quali che siano, sottomettendo la vostra volontà a quella Divina.  
È in questo modo che Io ho offerto Me stesso per realizzare l'opera della Redenzione del mondo.  
Ah, che momento è stato quello, quando ho sentito venire su di Me tutti i tormenti che dovevo soffrire nelle Mia Passione: le calunnie, gli insulti, i flagelli, i calci, la corona di spine, la sete e la Croce!…  
Tutto questo è passato davanti ai Miei Occhi, mentre un dolore intenso colpiva il Mio Cuore: le offese, le abominazioni ed i peccati, che si sarebbero commessi durante i Secoli; e non soltanto li ho visti, ma Mi sono sentito rivestito di tutti questi orrori; in questo modo, Mi sono presentato davanti al Mio Padre Celeste per implorare Misericordia.  
Figliola mia, ho offerto Me stesso come un giglio, per calmare la Sua collera e placare la Sua ira.  
È certo che, con tanti crimini e tanti peccati, la Mia natura umana ha sperimentato un'agonia mortale, al punto di sudare sangue.  
Sarà possibile che questa angoscia e questo Sangue siano inutili per tante anime?… 
La Mia Passione è stata l'origine del Mio Amore. Se non l'avessi voluto, chi avrebbe potuto toccarmi? 
Io l'ho voluto e, per fare questo, Mi sono servito degli uomini più crudeli.  
Prima di soffrire, ho conosciuto in Me stesso ogni sofferenza e ho potuto darne una valutazione completa. Inoltre, quando ho voluto soffrire, oltre ad averne una piena conoscenza e valutazione, ho sentito umanamente tutte le sofferenze; Io le ho prese tutte.  
Parlando della Mia Passione, non posso entrare in tutti i dettagli.  
L'ho fatto altre volte, ma voi, a causa della vostra natura umana, non riuscite a comprenderlo… non potete comprendere la smisurata estensione dei dolori che ho sofferto.  
Si, Io vi illumino, ma rimango entro un limite, al di là del quale non potete andare. 
Solo a Mia Madre ho fatto conoscere tutte le Mie cose; ecco perché Ella ha sofferto più di Tutti.  
Ma, oggi, il Mondo dovrà conoscere più di quello che fino ad ora gli ho concesso, perché il Padre Mio così vuole.  
Per questo, nella Mia Chiesa fiorisce un raggio d'Amore per tutto l'insieme delle vicissitudini che dall'Orto Mi portarono al Calvario.  
Manifesto la Mia Passione agli amati, che furono con Me nell'Orto, più che a chiunque altro. Loro possono riferire qualcosa che si adatti alla mente degli attuali viandanti. E, se possono, debbono farlo.  
Per questa ragione, piccola, scrivi tutto ciò che Io ti dico, per te e per molti altri, a conforto delle Anime e per la gloria della Trinità, che vuole siano conosciute le Mie Sofferenze nel Getsemani.  
“L'Anima Mia era triste fino alla morte”.  
Mentre la tristezza del male fisico poteva giungere ad essere causa di morte, quella dello Spirito, che ho voluto sperimentare, è consistita nell'assenza completa dell'influenza della Divinità e nella presenza lacerante delle cause della Mia Passione.  
Nel Mio Spirito, che agonizzava, erano realmente presenti tutte le ragioni che Mi spinsero a portare l'Amore sulla Terra.  
Prima ragione… le offese fatte contro la Mia Divinità, che soffriva come uomo, con la consapevolezza propria di Dio.  
Non si può trovare nulla di simile a questo genere di sofferenza, perché l'uomo che pecca comprende, con la Mia Luce, soltanto ciò che gli corrisponde e, molte volte, soltanto in modo imperfetto, ma non può vedere come sia il peccato di fronte a Me.  
Ecco perché è chiaro che soltanto Dio può conoscere ciò che veramente è un'offesa fatta a Lui!  
Indubbiamente, l'Umanità doveva poter offrire alla Divinità la piena conoscenza e il vero dolore del pentimento. Io posso farlo tutte le volte che voglio, offrendo la Mia Conoscenza, che ha operato in Me come Uomo, con la umanizzazione dell'offesa fatta a Dio.  
Questo è stato il Mio desiderio: che il peccatore pentito, tramite Me, avesse il modo di presentare, al suo Dio, la conoscenza dell'offesa commessa e che Io, nella Mia Divinità, potessi ricevere dall'uomo anche la piena comprensione di ciò che ha fatto contro di Me.  
Per oggi, basta.  
Non sai quanto Mi consoli quando ti affidi a Me, con abbandono totale… 
Non posso parlare alle Anime, tutti i giorni… Lascia che, per loro, Io ti dica i Miei segreti!… Lascia che Io usi i tuoi giorni e le tue notti!  
Ero triste fino alla morte, perché vedevo, da ogni parte, l'enorme cumulo delle offese commesse; se anche per una sola di esse sperimentavo una morte indescrivibile, che cosa avrei potuto provare per l'insieme di tutte le colpe?  
“L'Anima Mia è triste fino alla morte”… di una tristezza che Mi produsse l'abbandono di ogni forza, di una tristezza che aveva come centro la Divinità, verso la quale - in Me - convergeva la marea delle colpe e il fetore delle Anime corrotte da ogni genere di vizio.  
Perciò, ero, allo stesso tempo, bersaglio e freccia.  
In quanto Dio… ero bersaglio; in quanto uomo… ero freccia, poiché ho assorbito tutto il peccato, al punto di apparire, davanti al Padre Mio, come l'unico offensore. Non poteva esserci una tristezza maggiore di questa, ed Io ho voluto prenderla tutta, per Amore del Padre e come Misericordia verso tutti voi.  
Se gli uomini non pongono attenzione a questo punto, invano meditano sul significato di queste parole, che includono tutto il Mio Essere, in quanto Dio e in quanto Uomo.  
Guardatemi, così, in questa gigantesca prigione dello Spirito! 
Non merito, forse, amore, visto che ho tanto sofferto e lottato?  
Non merito che la Creatura conti su di Me, come su se stessa, sapendo che Io Mi do a lei, interamente e senza alcuna riserva?  
Attingete, Tutti, dalla Mia inesauribile Fonte di beni, attingete!  
Io vi offro la Mia tristezza, nell'Orto… dateMi la vostra tristezza, tutte le vostre tristezze… voglio fare di esse un mazzo di violette, il cui profumo sia l'indicatore costante verso la Mia Divinità.  
“Padre, se è possibile, allontana da Me questo Calice. Tuttavia, non sia fatta la Mia, ma la Tua Volontà” (Luca 22,42).  
Ho detto questo al colmo dell'amarezza, quando il peso che gravava su di Me si era fatto talmente grave che l'Anima Mia si trovava nella più incredibile oscurità.  
Lo dissi al Padre perché, nell'assumere ogni colpa, Mi presentavo davanti a Lui come l'unico peccatore, contro il quale si scaricava tutta la Sua Divina Giustizia. E sentendoMi, privato della Mia Divinità, soltanto l'Umanità appariva davanti a Me.  
Allontana da Me, o Padre, questo amarissimo Calice che Mi presenti e che, venendo in questo Mondo, nonostante tutto, Io ho accettato per Amor Tuo.  
Sono arrivato al punto che non Mi riconosco neppure Io.  
Oh, Padre, Tu hai fatto del peccato la Mia eredità e questo rende la Mia Presenza davanti a Te, che Mi ami, insopportabile.  
L'ingratitudine degli Esseri Umani la conoscevo già, ma come potrò sopportare di vederMi solo?  
Dio Mio, abbi pietà della grande solitudine nella quale Mi trovo!  
Perché anche Tu vuoi lasciarMi in un tale abbandono?  
Quale aiuto potrò trovare in una tale desolazione?  
Perché anche Tu Mi colpisci così?  
E se Tu Mi privi di Te stesso, Io sento che sprofonderò in un abisso tale che non riuscirò più a riconoscere la Tua mano, in una situazione tanto tragica.  
Il sangue che esce da tutto il Mio Corpo Ti dà testimonianza del Mio annichilimento sotto la Tua potente Mano…  
Così… ho pianto, così… sono caduto. Ma dopo ho proseguito: Padre Santo, è giusto che Tu faccia di Me tutto ciò che vuoi. La Mia vita non è Mia, appartiene interamente a Te. Voglio che non si faccia la Mia Volontà, ma la Tua. Ho accettato una morte di Croce… accetto anche la morte apparente della Mia Divinità.  
È giusto.  
Devo darTi tutto questo e, prima di tutto, devo offrirTi l'olocausto della Divinità, che certamente Mi unisce a Te.  
Si, Padre, con il Sangue che vedi, confermo la Mia donazione… con il Sangue confermo la Mia accettazione: si faccia la Tua Volontà, non la Mia…  

Messaggi dettati a Catalina RIVAS 

SPIRITO SANTO



Vieni, o Santo Spirito, come già nel Cenacolo, ove apparisti in figura di lingue di fuoco; vieni, purifica il cuor nostro e la nostra lingua, e fa che il nostro parlare sia sempre santo, sempre diretto alla tua maggior gloria, e al bene del nostro prossimo. 

MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 10 APRILE 2019



Amati figli del Mio Cuore Immacolato:

Vi benedico quali Miei figli e vi chiedo di mantenervi in attività costante, affinché i vostri fratelli si preparino debitamente per quello che l’umanità dovrà vivere.

Non distraetevi, continuate in direzione della meta alla quale siete chiamati da Mio Figlio.

Dovete crescere adesso, perché in seguito sarà difficile.

IN MOMENTI CHE PRECEDONO LA GRANDE TRAGEDIA DELLA PERDITA DELLA FEDE, IN QUANTO MADRE SONO ORANTE E SUPPLICANTE DAVANTI ALLA TRINITÀ SACROSANTA.

Non potete vivere la Fede a modo vostro…
Non potete vivere l’amore per la Trinità Sacrosanta a modo vostro…
Il liberalismo si sta allargando come un lievito che fermenta…

Amati figli, rimanete uniti, perché nell’unità con Mio Figlio, uno sia sostegno per l’altro.

Vi benedico,

Mamma Maria

AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA CONCEPITA SENZA PECCATO

giovedì 11 aprile 2019

MONDO NUOVO PROFETIZZATO



 Occhi Profetici di Maria Valtorta

Le Scritture sacre si lasciano leggere dall’inizio alla fine, ma vi sono parti che non si lasciano penetrare prima del tempo stabilito. Stabilito da chi? Da Dio. E quando arriva il tempo suddetto, Dio interviene tramite i suoi portavoce per far comprendere all’uomo i passi biblici che fino allora erano rimasti nell’oscurità.

Maria Valtorta [36] è certamente uno di questi portavoce. Le sue rivelazioni, soprattutto quelle contenute nei tre volumi intitolati “I Quaderni”, scritti tra il 1943 ed il 1950, ci permettono di intravedere il futuro dell’umanità, e di riassumerlo.

Il quadro sinottico che qui è proposto offre il vantaggio di riassumere tale futuro in nove tappe successive. Che il lettore lo consideri come un tentativo umano destinato ad interpretare il più onestamente possibile i progetti divini, non come un assoluto categorico (non lo potrebbe mai essere, giacché il futuro appartiene a Dio, che lo può anche modificare se così gli piace).

QUADRO SINOTTICO

(Avvenimenti futuri: le nove tappe)

1. Ultimo precursore dell’anti-Cristo.

2. Tregua provvisoria e precaria (il tempo presente).

3. Inizio del potere dell’antiCristo. Falso Papa. Abolizione del Sacrificio perpetuo (la Messa). Nuove Catacombe (nelle case private). Realizzazione dei segni profetizzati a Dozulé, Medjugorje, Garabandal. (Grande Avvertimento. Grande Miracolo. Grande Castigo)

4. Interventi celesti. Evangelizzazione della Terra. Riunificazione delle Chiese nella Chiesa. Conversione degli Ebrei.

5. Scatenamento finale dell’anti-Cristo

6. Rapimento della Chiesa nelle nubi. Sconfitta dell’anti-Cristo. Parusia intermedia. Inizio della Nuova Era.

7. Nuova Era = Millennio felice = Paradiso terrestre finale.

8. Fine del Millennio felice. Scatenamento di Satana in persona. (Periodo tre volte peggiore di quello dell’anti-Cristo

9. Parusia di Cristo (la terza, l’ultima). Risurrezione della carne. Giudizio Universale.

Domande frequenti: Come sarà l’anti-Cristo? Quando farà la sua apparizione? Quand’è che gli eletti saranno sollevati da terra? Come sarà la Chiesa dopo la sua risurrezione? Come fare per ben comprendere l’Apocalisse?

 Le risposte che Dio ci da tramite Maria Valtorta ci permettono di penetrare le varie parti del libro dell’Apocalisse. I passi che qui seguono ne offrono degli esempi: [37

 Gesù a Maria Valtorta: «Anche nell’Apocalisse pare che i periodi si confondano, ma non è così. Sarebbe meglio dire: si riflettono nei tempi futuri con aspetti sempre più grandiosi. Ora siamo al periodo che Io chiamo: dei precursori dell’anti-Cristo [punto 1 del quadro sinottico, poiché il dettato di Gesù è del 1943]. Poi verrà il periodo dell’anti Cristo [punto 3 del q. s.], che è il precursore di Satana [precursore di Satana quale apparirà nel punto 8 del q. s.]. Questo [precursore di Satana] sarà aiutato da manifestazioni di Satana: le due bestie nominate nell’Apocalisse. Sarà un periodo peggiore dell’attuale [1943]. Il Male cresce sempre più. 

Vinto l’anti-Cristo, verrà il periodo di pace [punto 7 del q. s.], per dare tempo agli uomini colpiti dalle sette piaghe e dalla caduta di Babilonia, di radunarsi sotto il segno mio. [38] L’epoca anticristiana assurgerà alla massima potenza nella sua terza manifestazione, ossia quando vi sarà l’ultima venuta di Satana. [punto 8 del q. s

 Avete capito? Credere occorre, e non cavillare. ... Come uno a cui prema di fare intendere una cosa, Io vado sempre dritto alla cosa che più importa, e che qui è il mio Regno. [Regno terrestre, ma di riflesso anche quello eterno]. Perché nel mio Regno è la giustificazione del mio essermi incarnato e morto. Perché nel Regno è la prova della mia infinita potenza, bontà, sapienza. Perché nel Regno è la prova della vita eterna, della risurrezione della carne, del mio potere di Giudice. Perciò quando ho parlato per spiegare l’Apocalisse ho, ai singoli punti spiegati, messo quasi sempre a corona il mio Giudizio, il mio Trionfo, il mio Regno, la sconfitta di Satana in se stesso [dopo il “Millennio di Pace”], nella sua creatura [l’anti-Cristo, prima del “Millennio di Pace”], nei suoi precursori [N apoleone, Hitler, Stalin, eccetera ...

 » Circa il tempo presente, Gesù dice:

 Gesù a Maria Valtorta: «È il caso di ripetere: “Satana ha chiesto di vagliarvi”. E dal vaglio risulta che la corruzione è come ai tempi del diluvio , aggravata dal fatto che voi avete avuto il Cristo e la sua Chiesa, mentre ai tempi di Noè ciò non era.

 L’ho già detto: “Questa è lotta fra Cielo e Inferno”. Voi non siete che un bugiardo paravento. Dietro le vostre schiere battagliano angeli e demoni. Dietro i vostri pretesti è la ragione vera: la lotta di Satana contro Cristo. Questa è una delle prime selezioni dell’Umanità, [39] che si avvicina alla sua ultima ora per separare la messe degli eletti dalla messe dei reprobi. Ma purtroppo la messe degli eletti è piccola rispetto all’altra. Quando Cristo verrà per vincere l’eterno antagonista nel suo Profeta [40] troverà pochi segnati nello spirito dalla Croce. » 

di: Johannes De Parvulis

Per i giovani



Su tutti effonderò il mio Spirito; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni (At 2,17).

Signore Gesù, 
che sulla croce hai realizzato il progetto 
del Padre fino al dono del tuo Sangue, 
attira verso di esso 
il cammino dei nostri giovani. 
Dona loro occhi penetranti, 
capaci di leggere in profondità 
il mistero insondabile della volontà di Dio; 
guida la loro intelligenza 
verso la Parola di verità,
per operare nella vita scelte giuste e coraggiose. 
Apri il loro cuore a quell’amore generoso, 
che dilata i confini dello spazio 
e fa posto ad ogni uomo che ti cerca. 
Rendi operose le loro mani 
nella faticosa costruzione 
dell’oggi e del futuro. 
Siano perseveranti nella prova, 
assidui nella carità, costanti nella speranza. 
Il tuo Sangue prezioso li sostenga nella fedeltà. 
Ora e sempre. Amen.


Alla fine dei tempi vi saranno persone che derideranno la religione e non seguiranno altro che i loro empi desideri;



Gesù:
ah, figlia Mia! pochi ascolteranno la Mia Voce poiché la tua generazione manca di umiltà; ogni volta che ho avvicinato i Miei figli attraverso deboli strumenti, i Miei, molti dei Miei, hanno soffocato la Mia Voce; figlia Mia, la loro prudenza diventa imprudenza dal momento che essi non riconoscono i frutti delle Mie Opere Divine e rifiutano di riconoscerle, ma come già ho detto, essi non credono perché non sono Mie pecore; le pecore che Mi appartengono ascoltano la Mia Voce, Io le conosco ed esse conoscono Me e Mi seguono; così, per loro, queste profezie stanno per adempiersi:

“Alla fine dei tempi vi saranno persone che derideranno la religione e non seguiranno altro che i loro empi desideri; questa gente priva dello Spirito ed egoista altro non è che fabbricante di divisione”1 e: “vi si crede vivi e invece siete morti”; “svegliatevi,” vi dico, “rinvigorite quel poco che rimane: sta morendo velocemente”;2

non solo essi sono morti, ma nella loro caduta vogliono anche impedire ai Miei figli di mangiare il Mio Pane Celeste; essi hanno dimenticato che Io regno su di essi e che accordo il Mio Spirito di Grazia a chi M’aggrada e che innalzo l’essere più basso dell’umanità; nella loro malvagità Mi sbattono la porta in faccia; pieni di rancore verso i Miei angeli tolgono ogni speranza a questa generazione; essi trattano il Mio Santo Spirito di Grazia non meglio di quanto i Farisei Mi hanno trattato sulla terra;

6 Dicembre, 1989

LA VITA DELLA MADONNA




Secondo le contemplazioni
della pia Suora STIGMATIZZATA
Anna Caterina Emmerick


Abolizione dei sacrifici cruenti di fanciulli da parte dei popoli Caldei osservatori delle stelle 

Dalla notte in cui la stella fece la sua apparizione nei cieli della Caldea, annunciando 
la Concezione della Santa Vergine, i popoli astronomi abolirono l'orribile culto del 
crudele sacrificio di fanciulli, usanza sanguinaria praticata fin dai tempi più antichi. Il 
rito proveniva da rivelazioni diaboliche. Costoro sceglievano un fanciullo tra i figli di 
una donna nota per la sua devozione, la quale si sentiva felice di vedere suo figlio 
prescelto per il sacrificio. La vittima veniva cosparsa di farina poi la si immolava e se 
ne raccoglieva il sangue. La farina intrisa nel sangue veniva trangugiata come un cibo 
sacro, e, finché il ragazzo non era del tutto dissanguato, continuavano a coprirlo di 
farina ed inghiottirla. Infine la vittima veniva tagliata a pezzi, divisa e divorata. La 
pratica cannibalesca affondava la sua origine in una devozione demoniaca e 
grossolana. Dalla mia voce interiore seppi che questi sacrifici orrendi erano frutto 
della cattiva interpretazione dei profeti intorno alle visioni della santa Cena. Nel 
giorno della Concezione di Maria, il re della Caldea ebbe una rivelazione celeste in cui 
venne esortato interiormente ad abolire quei sacrifici disumani. 


DIO E’ AMORE



Se c'è un attributo che stigmatizza la santità cristiana esso è l'amorosa pazienza incline al perdono.La virtù che fa da ponte tra la carità, la pazienza ed il perdono è la misericordia. 

Secondo questa virtù il grande si fa piccolo per chinarsi sui piccoli, il ricco si fa povero per chinarsi sui poveri: la misericordia convalida ed autentica la virtù della carità.Il principale attributo della carità divina è la misericordia: l'amore di Dio è misericordioso ed è sempre pronto a perdonare le colpe umane purchè ci sia il pentimento ed il sincero proposito di non perseverare nel male. 

La misericordia di Dio che si riversa sugli uomini è uno dei frutti della redenzione.Essa è ricca e sovrabbondante: il peccato umano è sempre dimenticato da Dio in quanto alle conseguenze della colpa, se il peccatore pentito fa ricorso al Sacramento della Misericordia divina che è la Confessione. 

Ma Dio oltre che Misericordia è anche infinita Giustizia, e la Giustizia esige sempre la riparazione del danno: la riparazione, infatti, è un elemento fondante della Giustizia, ed ogni peccato comporta oltre che una colpa nei confronti di Dio supremo legislatore ed ordinatore del creato, anche e sempre un danno materiale o  spirituale.Ogni peccato  pertanto va  riparato in quanto al danno da esso prodotto: la riparazione avviene volontariamente attraverso la penitenza dei peccatori, o per mezzo dei castighi divini. 

Il castigo di Dio non è mai vendetta: il Signore non gode mai della sofferenza dei suoi figli. 

Il castigo è piuttosto un mezzo, uno strumento di purificazione dei peccatori; attraverso il castigo la colpa già perdonata in confessione è riparata, e la Giustizia divina è soddisfatta. La spiegazione di molti avvenimenti della nostra vita, per noi negativi, può essere data e compresa alla luce della riparazione delle nostre colpe voluta e permessa da Dio per la nostra giustificazione e santificazione. 

Il castigo divino và pertanto considerato in questa particolare chiave interpretativa, cioè come un atto di amore del Padre divino finalizzato al bene dei suoi figli; e la volontà del Padre è che ogni uomo sia salvo.La confessione è un sacramento di salvezza che applica a ciascuno di noi i frutti della redenzione ottenuti per noi dall'olocausto e dal sacrificio espiatorio del nostro Signore Gesù Cristo. 

Gioacchino  Ventimiglia 

Vita interna di Gesù Cristo



Del ritorno di Gesù a Bethania e di ciò che operò nel suo interno, sino a che celebrò l’ultima  Pasqua con i suoi discepoli.


GESÙ CON LA MADRE 

Essendo già l’ora di prendere qualche riposo, si ritirarono tutti, ed io mi ritirai con la mia diletta Madre e con le due sorelle, Marta e Maddalena, le quali, poiché erano molto afflitte, non potevano privarsi della mia presenza, che apportava loro grande conforto. Ed io le consolai molto, parlando delle grandezze del mio divin Padre, e del premio che loro stava preparato nel regno dei cieli, animandole al patire, perché quanto più avrebbero sofferto in terra, tanta maggior gloria avrebbero avuto in cielo. Le assicurai del mio amore verso di loro, ed essendo passata buona parte della notte in tali discorsi, si ritirarono, ed io restai con la mia diletta Madre a trattare da sola a solo, lasciando ch ella desse qualche sfogo al suo dolore. Anche io le dicevo la pena del mio Cuore nel vedere la sua grave afflizione. E quantunque, la Madre ed io sapessimo ciò che nei nostri Cuori passava, tuttavia ne parlavamo per dare qualche effusione al nostro grande dolore. Mi diceva la diletta Madre: Figlio mio, da me unicamente amato, come Figlia e come Dio, potrà soffrire il mio cuore, che uno dei nostri più intimi familiari vi ubbia a tradire e dare in mano dei vostri nemici e che poi debba perire miseramente, e la copiosa redenzione abbia da servire alla maggior condanna del vostro apostolo familiare, che vi ha seguito nella predicazione, ha veduto i vostri miracoli, i vostri esempi, ha udito continuamente la vostra celeste dottrina ed è stato da voi istruito? Che questo da una medicina sì salutare abbia da cavarne un veleno sì potente; che per lui non ci sia rimedio e voglia disperare senza far ricorso alla vostra infinita bontà e misericordia, restando ostinato nel suo peccato? Questo sì che mi trafigge l’anima: che lui stesso voglia essere l’autore della sua rovina, dandosi da se stesso la morte! A queste parole, sentendone anche io una somma afflizione, mi accordavo con la diletta Madre nel dare sfogo al mio dolore. Ed infine, per consolarla, le dicevo, che già si era fatto molto da noi con avvertirlo ed ammonirlo, e che anche molto più farei, non lasciando di ammonirlo fino all’ultima parola che gli avrei detta; ma che volendo egli il suo totale precipizio, non vi era chi lo potesse distogliere. Essendo l’uomo libero della sua volontà, bisognava che egli si fosse rimesso corrispondendo agli inviti della grazia, che tanto prodigalmente gli si offriva. 
Ma per consolare in qualche modo la diletta Madre, le suggerivo di rivolgere il pensiero a coloro che con tanta fedeltà ed amore, mi avrebbero con lei seguito nel tempo della Passione. E di ciò si confortava. Ma il pensiero della mia passione che le lacerava il cuore, non le permetteva che si facesse troppo sentire la consolazione. Questa visione faceva scempio di quel cuore amante.
Dopo lungo discorso, uniti insieme, facemmo un offerta totale al divin Padre, e tutti rimessi alla divina volontà, lo lodammo unitamente, adorando i suoi divini ordini.

rivelata alla serva di Dio Maria Cecilia Baij

Dio conserva il Suo Amore per l‟uomo attraverso l‟unità della famiglia



Mia amatissima figlia, il Mio Cuore appartiene a tutte le famiglie ed è Mio desiderio, in questo momento, benedire ogni famiglia, piccola, media o grande. Quando l‟amore è presente all‟interno delle famiglie, significa che la Potenza di Dio viene confermata in esse, poiché tutti i Suoi figli Gli appartengono. Egli è Colui che creò ciascun singolo individuo tra di loro. 

Dio conserva il Suo Amore per l‟uomo attraverso l‟unità della famiglia, poiché è in questa circostanza che il Suo Amore prospera in maniera naturale. L‟amore presente all‟interno delle famiglie unite, produce grandi Grazie poiché, l‟amore dei componenti della famiglia l‟uno per l‟altro è uno dei più grandi Doni di Dio. Egli usa l‟amore presente nella famiglia per propagare la sua forza, in modo che tutti i membri di una famiglia amorevole contribuiranno ad espandere tale amore, ovunque vadano; analogamente, quando un nucleo familiare si rompe, si ha un impatto diretto sulle vostre comunità, sulle vostre società e sulle vostre nazioni. 

Quando Dio creò Adamo ed Eva, Egli desiderava una famiglia propria, sulla quale profuse tutto. Egli si batterà per proteggere le famiglie, poiché esse rappresentano il luogo in cui l‟amore viene ricevuto per la prima volta dall‟uomo mortale. Quando l‟amore prospera in tali famiglie, ugualmente avviene anche nelle nazioni a cui appartengono. 
Poiché l‟amore reciproco si sviluppa nella famiglia, questo é il motivo, per il quale essa viene attaccata da Satana. Userà tutta la sua influenza per infestare le persone, in modo che esse possano giustificare qualsiasi motivazione allo scopo di rompere l‟unità familiare. Egli impedirà alle famiglie di formarsi e cercherà di impedirne la riunificazione quale invece é la Volontà di Dio. 

La famiglia, confermata nell‟Amore di Dio, verrà sempre attaccata dal male. Per proteggere la vostra famiglia dal maligno, vi prego di recitare questa Crociata di Preghiera. 

Crociata di Preghiera (167) Proteggi la mia famiglia 

O Dio, mio Eterno Padre, per la Grazia del Tuo diletto Figlio Gesù Cristo, ti prego di 
proteggere in ogni momento, la mia famiglia dal male. 
Dacci la forza di levarci al di sopra della malizia e di rimanere uniti nel nostro 
amore per Te e dell’uno per l’altro. 
Sostienici in ogni genere di prova e sofferenza che potremmo dover sopportare al fine 
di mantenere vivo l’amore che abbiamo l’uno per l’altro, così da essere uniti a Gesù. 
Benedici le nostre famiglie e concedici il Dono dell’Amore, anche nei momenti di 
conflitto. 
Rafforza il nostro amore, così che possiamo condividere la gioia della nostra 
famiglia con gli altri ed il Tuo Amore possa essere condiviso con il mondo intero. 
Amen. 

Ricordate che Dio ha creato ciascuno di voi a Sua Somiglianza, così che Egli potesse creare la famiglia perfetta. Siate grati per le vostre famiglie, poiché esse rappresentano uno dei più grandi Doni che Egli ha elargito al genere umano. Quando la sofferenza su questa terra giungerà al termine, e l‟odio sarà cancellato, Dio unirà l‟umanità come una sola cosa in Lui. 
Diverrete di nuovo perfetti e la Sua Famiglia avrà finalmente la Vita Eterna. 

Il vostro Gesù 

21 Settembre 2014

mercoledì 10 aprile 2019

Non ho mai criticato i peccatori. Non li ho mai maledetti. Non ho mai fatto loro del male



Mia amatissima figlia, sappi che dalla debolezza umana Io traggo una grande forza. Il Mio Potere è al massimo quando opero sulle anime dei deboli, poiché è allora che posso accostarMi a loro per poter agire nel loro intimo. 

Riguardo a coloro che, tra voi sono deboli: essi devono chiederMi di concedergli il Dono della fiducia. Abbiate fiducia in Me, Miei cari figlioli, e allora Io avrò ogni Potere. Non posso accostarMi alle anime degli orgogliosi, degli altezzosi e degli arroganti, poiché essi non si umiliano davanti ai Miei Occhi. L‟orgoglio è una barriera tra l‟uomo e Dio, in quanto l‟uomo orgoglioso crede che la sua voce sia più forte della Mia. È sempre stato così, ed oggi non è diverso. Chiedo a tutti voi di pregare per le anime che non Mi comprendono e che sentono il bisogno di proclamare il reale significato della Mia Parola, secondo la loro interpretazione. 

Ogni qual volta un uomo ne maledice un altro e poi dice “questo è ciò che Dio vorrebbe che si facesse quando si difende la Sua Parola”, oppure quando giustifica gli errori compiuti affermando che questa è una cosa buona ai Miei Occhi, sappiate che se Mi amate, non devierete mai né dall‟amore, così come vi ho insegnato, né dal modo in cui Mi dovete imitare. 
Non ho mai criticato i peccatori, né li ho mai maledetti. Non ho mai fatto loro del male e non li ho mai condannati. Così, anche voi dovete fare come ho fatto Io. 

Accogliete i peccatori e pregate per loro, poiché, se non lo farete, voi sfiderete la Mia Volontà e le vostre azioni dimostreranno solo la vostra errata opinione su Chi Io Sia realmente. Non potete dire di essere Miei se predicate l‟opposto di quello che Io ho insegnato. Non guardate dall‟alto in basso coloro i quali voi reputate dei peccatori ai Miei Occhi. 
Pregate per loro, ma non giudicateli mai, in quanto non avete questo diritto. 

Il vostro Gesù 

20 Settembre 2014

NON DIMENTICHIAMOLI



Per liberare le anime dal Purgatorio

Eterno Padre, io ti offro il Sangue preziosissimo del tuo divin Figlio Gesù, in unione con tutte le s. Messe celebrate oggi nel mondo, in suffragio di tutte le Anime sante del Purgatorio, per i peccatori di tutto il mondo, per i peccatori della Chiesa universale, del mio ambiente e della mia famiglia.
Padre Nostro, Ave Maria, Eterno Riposo

SUPREMO APPELLO



... Non capite ch'Io sono mescolato al destino dei popoli? Credete che alla cieca avvengano disfatte e vittorie, senza un occhio regolatore che vigili dall'alto, senza una mano invisibile e superiore che freni o devii le vostre manovre? E' forse questo vostro pianeta lanciato a caso nell'universo o non fu plasmato da Me per abitazione dei miei figli? Mi disinteresso forse delle nazioni, Io che guido le sorti dei popoli? Io che Uomo-Dio mi son fatto per amore di voi? E non son libero di far pendere la bilancia dal lato che voglio?

La Santa Messa



Testimonianza di Catalina Rivas


Arrivò il momento della comunione dei celebranti, e qui tornai a notare la presenza di tutti i sacerdoti insieme al monsignore. mentre egli si comunicava, la Vergine disse: 

«questo è il momento di pregare per il celebrante e per i sacerdoti che lo accompagnano, ripeti con me: Signore, benedicili, santificali, aiutali, purificali, amali, abbine cura, sostienili con il tuo amore... Ricordatevi di tutti i sacerdoti del mondo, pregate per tutte le anime consacrate...»

Amati fratelli, questo è il momento in cui dobbiamo pregare perché loro sono la Chiesa, come lo siamo anche noi laici. molte volte i laici esigono molto dai sacerdoti, però siamo incapaci di pregare per loro, di capire che sono persone umane, di comprendere e apprezzare la solitudine che molto spesso può circondare un sacerdote.

Dobbiamo capire che i sacerdoti sono persone come noi e che hanno bisogno di comprensione, di assistenza, che hanno bisogno di affetto e di attenzioni da parte nostra, perché stanno dando la loro vita per ognuno di noi, come Gesù, consacrandosi a Lui.

Il Signore vuole che la gente del gregge che Dio ha affidato loro, preghi e aiuti il proprio Pastore a santificarsi. Un giorno o l’altro, quando saremo dall’altra parte, comprenderemo la meraviglia compiuta dal signore nel darci dei sacerdoti che ci aiutano a salvare la nostra anima.

La gente cominciò a uscire dai banchi per andare a comunicarsi. Era giunto il grande momento dell’incontro, della «Comunione»; il Signore mi disse: «Aspetta un momento, voglio che tu osservi qualcosa...» spinta da un impulso interiore, diressi lo sguardo verso la persona che stava per ricevere la comunione sulla lingua dalla mano del sacerdote.

Devo chiarire che questa persona era una delle signore del nostro gruppo che la sera prima non era riuscita a confessarsi, ma che si era confessata questa mattina, prima della Santa messa. Quando il sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua, vi fu come un lampo di luce; quella luce di colore bianco dorato intenso, attraverso questa persona prima dalla spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa. Disse il Signore: «è così che Io Mi compiaccio nell’abbracciare un’anima che viene a ricevermi con il cuore puro!»

Il tono della voce di Gesù era quello di una persona felice. Io ero stupita nell’ammirare quell’amica che tornava al suo posto circondata di luce, abbracciata dal Signore; ho pensato alle meraviglie che noi tante volte perdiamo, perché andiamo a ricevere Gesù con le nostre piccole o grandi mancanze, mentre dovrebbe essere solo una festa.

molte volte diciamo che non vi sono sacerdoti per confessarsi spesso, ma il problema non consiste nel confessarsi spesso, il problema consiste nella nostra facilità a tornare a cadere nel male. D’altronde, così come ci sforziamo di trovare un salone di bellezza o gli uomini un barbiere quando abbiamo una festa, dobbiamo sforzarci anche di andare a cercare il sacerdote quando abbiamo bisogno che vengano tolte da noi tutte quelle cose sporche, e non avere la sfacciataggine di ricevere Gesù in qualsiasi momento con il cuore pieno di cose cattive.

Quando mi sono diretta a ricevere la comunione, Gesù ripeteva: «l’ultima Cena fu il momento di maggiore intimità con i Miei. In quell’ora dell’amore, ho istituito quello che agli occhi degli uomini può sembrare la più grande pazzia, farmi prigioniero d’Amore. ho istituito l’Eucarestia. 
Ho voluto rimanere con voi fino alla fine dei secoli, perché il Mio Amore non poteva sopportare che rimanessero orfani coloro che amavo più della Mia vita...»

Ricevetti quell’Ostia, che aveva un sapore particolare; era una mescolanza di sangue e incenso che mi inondò interamente. Provavo tanto amore che le lacrime scorrevano senza poterle trattenere...

Quando ritornai al mio posto, mentre mi inginocchiavo, il Signore disse: «Ascolta...» e in quel momento cominciai a sentire dentro di me le preghiere di una signora che era seduta davanti a me e che si era appena comunicata.

Quello che diceva senza aprire la bocca, era più o meno questo: «Signore, ricordati che siamo alla fine del mese e che non ho i soldi per pagare l’affitto, la rata della macchina, il collegio dei bambini, devi fare qualcosa per aiutarmi... Per favore, fa che mio marito smetta di bere tanto, non posso sopportare più le sue ubriachezze, e mio figlio minore perderà di nuovo l’anno se non lo aiuti questa settimana ha gli esami... e non dimenticarti della vicina che deve cambiare casa, che lo faccia una buona volta perché io non la posso sopportare... ecc. ecc.»

In quel momento, il signor Arcivescovo disse: «Preghiamo» è ovviamente tutta l’assemblea si alzò in piedi per la preghiera finale. Gesù disse con tono triste: «ti sei resa conto? Non Mi ha detto neanche una volta che Mi ama, non una sola volta ha dato segni di gratitudine per il dono che Io le ho fatto di far scendere la Mia Divinità fino alla sua povera umanità, per elevarla fino a Me. Non una sola volta ha detto: grazie, Signore. È stata una litania di richieste... e sono così quasi tutti quelli che vengono a ricevermi».

«Io sono morto per amore e sono risuscitato. Per amore, aspetto ognuno di voi e per amore rimango con voi... ma voi non vi rendete conto del fatto che Io ho bisogno del vostro amore. Ricorda che Sono il Mendicante d’Amore in quest’ora sublime per l’anima».

Vi rendete conto, che Egli, l’Amore, sta chiedendo il nostro amore e che noi non glielo diamo? Ed evitiamo anche di andare a questo incontro con l’Amore degli Amori, con l’unico amore che Si dà in oblazione permanente.


SPIRITO SANTO



Vieni, o Fiamma soavissima, che metti consolazione e pace di paradiso nelle anime; vieni a noi, affinchè le pene di questa valle di lacrime più non valgano ad agitare e abbattere il nostro povero cuore. 

Il Grande Naufragio della Fede avverrà per colpa dei cattivi pastori che preferiscono piacere al mondo.



Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 09/04/2019

Cari figli, verrà il giorno in cui molti cercheranno orientamento nella Casa di Dio e in pochi luoghi lo troveranno. Il disordine si diffonderà ovunque e pochi consacrati rimarranno fedeli a Mio Figlio Gesù. Soffro per quello che viene per voi. Dite a tutti che Dio ha fretta e che questo è il momento opportuno per il Grande Ritorno. Il Grande Naufragio della Fede avverrà per colpa dei cattivi pastori che preferiscono piacere al mondo. Voi che Mi state ascoltando, non vi dimenticate: in tutto Dio, al primo posto. Avanti nella difesa della verità. Siate uomini e donne di coraggio. Qualunque cosa accada, rimanete con Gesù e ascoltate il vero Magistero della Sua Chiesa. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.