lunedì 13 settembre 2021

Nuovi sviluppi su Fatima: le rivelazioni clamorose del 2006-2007

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Lo spettacolo del Cardinal Bertone

Di fronte al disastro, la mossa successiva di Bertone fu quella di  organizzarsi un proprio show televisivo, mandato in onda da Telepace il  21 settembre 2007. La stampa fu invitata a partecipare a quella che era  stata spacciata come una “presentazione” de L’ultima veggente di Bertone  - mesi dopo che quel libro era già stato presentato al pubblico, tra l’altro  con gran dispendio di pubblicità. Anche questa volta si sarebbe trattato  di un’iniziativa ufficiosa del Cardinale, senza alcun supporto da parte  della Santa Sede, per screditare Socci e “salvare” la “versione ufficiale”.  Socci, infatti, si era presentato in veste di giornalista all’auditorium  dove sarebbe avvenuta la presentazione, con la speranza di porre delle  domande a Bertone, ma venne cacciato via dall’edificio dagli addetti alla  sicurezza.428

Parte di questo “Spettacolo del Cardinal Bertone” consistette nella  proiezione di un segmento dell’intervista all’Arcivescovo Capovilla,  pesantemente editata e condotta non dal Vaticano, bensì proprio da  Giuseppe de Carli, lo stesso servile “Vaticanista” che aveva collaborato  con Bertone alla stesura de L’ultima veggente. Malgrado quella parte  dell’intervista fosse stata concepita per contrastare la testimonianza  rilasciata da Capovilla a Solideo Paolini, che abbiamo già analizzato nei  capitoli precedenti, Capovilla non menzionò mai quella testimonianza e  nemmeno il nome di Paolini, neanche una volta. Al contrario, confermò  dinanzi alle telecamere i seguenti fatti: 

•  che il 27 giugno 1963 Papa Paolo VI lo aveva contattato, tramite  Monsignor Dell’Acqua, per determinare dove si trovasse “il plico  Capovilla” nell’appartamento del Papa, •  che il plico era stato ritrovato nell’appartamento del Papa all’interno  della scrivania “Barbarigo”, 

•  che Paolo VI lesse i suoi contenuti in quella data,

•  che Paolo VI ripose il testo nel “plico Capovilla” e lo sigillò nuovamente,  avendo lasciato ad altri il compito di decidere, come aveva fatto  Giovanni XXIII. 

Per non lasciare alcun dubbio in merito ai nostri lettori, ecco la  trascrizione letterale di ciò che Capovilla ha affermato in quell’occasione: 

Il 27 giugno 1963 ero, la sera, presso le suore delle Poverelle in via Casilina. Mi telefona monsignor Dell’Acqua. Non si trova il  plico di Fatima. Replico che probabilmente si trova nello scrittoio  denominato “Barbarigo”, perché appartenuto a San Gregorio  Barbarigo e regalato a Papa Giovanni dal Conte della Torre. Papa  Giovanni lo teneva caro, nella camera da letto, come una reliquia. 

Sia a destra che a sinistra c’erano cinque o sei cassetti. Più tardi  Dell’Acqua mi telefona e mi comunica che il plico è stato ritrovato.

 Il 28 giugno Papa Paolo mi chiama e mi chiede chi ha dettato le  righe sulla busta. Spiego che è stato il Papa stesso a voler segnalare le persone che hanno conosciuto il testo. “Papa Giovanni non le ha  detto altro?”, mi domanda Paolo VI. “No, Santo Padre, ha lasciato ad altri la decisione”. “Anche io farò altrettanto”, risponde Papa  Montini. Si richiude la busta e non se è più parlato.429

Bertone ha quindi ammesso tramite l’Arcivescovo Capovilla, da  lui reso proprio testimone, che esisteva davvero un “plico Capovilla”  localizzato nell’appartamento del papa e contenente un testo del Segreto  che fu letto dal Papa due anni prima rispetto alla data fornita dalla  “versione ufficiale” di Bertone. Eppure, per bocca del suo “surrogato”  De Carli, Bertone continuò imperterrito ad affermare davanti alle  telecamere, che il plico Capovilla - mai mostrato fino ad allora - era lo  stesso documento che aveva già fatto vedere a Porta a Porta. De Carli  disse infatti: 

Concludo, pertanto, che non c’è un plico Capovilla in  contrapposizione ad un plico Bertone. I due plichi sono la stessa  cosa. 

Ma si tratta di un’assurdità, perché sappiamo con certezza che il  plico Capovilla reca la scrittura dell’Arcivescovo Capovilla, che indica i  nomi di tutti coloro che ne avevano letto i contenuti, oltre al suo nome  e alle parole dettategli da Giovanni XXIII: “lascio ad altri commentare  o decidere”. Bertone non ha mai fatto vedere questa busta, né allora  né durante i sette anni precedenti; non l’ha mostrata durante la  trasmissione televisiva del 21 settembre 2007 e non l’ha fatto fino ad  oggi, al momento in cui va in stampa questa seconda edizione de La battaglia finale del diavolo (dicembre 2009). Sappiamo tuttavia che  Bertone ha mostrato al pubblico il “plico Bertone”, ma quel plico non  può essere assolutamente il plico Capovilla, che era stato descritto  dall’Arcivescovo in modo così preciso e minuzioso proprio durante la  trasmissione televisiva orchestrata dallo stesso Bertone! De Carli – e quindi  per estensione lo stesso Bertone – hanno avuto l’audacia di dichiarare  qualcosa che sapevano benissimo entrambi essere palesemente falsa. Ed  è degno di nota il fatto che sia stato proprio De Carli, e non Capovilla,  ad aver tratto la “conclusione” alla fine dell’intervista, proprio perché  non era riuscito a strappare una simile “testimonianza” all’Arcivescovo,  in quanto era ovviamente falsa. 

Vi sono altri passi falsi avvenuti durante questa trasmissione, ma  non possiamo attardarci troppo ad esaminarli nel dettaglio, per quanto  importanti possano essere430. Abbiamo infatti già avuto abbastanza  prove dalle tre “mosse” compiute da Bertone in risposta al libro di  Socci, ciascuna delle quali si è rivelata disastrosa per il Cardinale. Il  libro di Bertone e le sue due apparizioni televisive, infatti, sono riuscite  solamente a confermare ciò che era già palese e cioè che esistono  due buste (plichi) e due testi riguardanti il Terzo Segreto nella sua  integralità. Uno di questi è stato rivelato (il testo della visione), mentre  l’altro contenente le parole della Vergine, che spiegherebbero quella  visione e predirebbero una crisi della Chiesa e del mondo, rimane tuttora  nascosto, evidentemente proprio all’interno di quel “plico Capovilla”  che Bertone vorrebbe farci credere di aver già mostrato al pubblico, ma  che in realtà non ha mai fatto. 

Come dice la Bibbia “Chi scava una fossa ci casca dentro…”.431  Malgrado tutti i loro tentativi, invece di mettere a tacere la vicenda, il  Cardinale Bertone ed i suoi collaboratori del Vaticano sono riusciti a fare  esattamente l’opposto, fornendo ulteriori informazioni che confermano  ciò che Socci aveva riconosciuto con tanto coraggio. Cinque anni dopo la  prima edizione di questo libro, la Divina Provvidenza aveva raddrizzato  le “righe storte” di Bertone, facendo risplendere la luce stessa del Cielo  sul Segreto ancora nascosto. 

Ma non è tutto. Prima che le guardie cacciassero Socci dall’edificio  da cui veniva trasmessa la presentazione del 21 settembre 2007, il  giornalista fu in grado di far ascoltare ai suoi colleghi attorno a lui  le affermazioni di Capovilla, che erano state registrate su cassetta da  Paolini durante un altro incontro avuto tra i due, il 21 giugno 2007.  Come riportò uno dei maggiori quotidiani italiani, Il Giornale, in  quell’audio cassetta Capovilla affermava che: “oltre alle quattro pagine  [della visione del vescovo vestito di bianco] c’era qualcos’altro, un  allegato, sì.” Il giornalista de Il Giornale concluse che quelle parole di  Capovilla “avvalorerebbero la tesi dell’esistenza di un secondo foglio  con l’interpretazione del segreto. Il mistero, e soprattutto le polemiche, continuano.”432

Grazie alle rivelazioni del 2006-2007, il mistero e le polemiche  continueranno sicuramente. Nel frattempo, tuttavia, non solo la  Chiesa ma l’umanità intera sta andando inesorabilmente incontro alle  conseguenze finali che sono sicuramente predette nella parte mancante  del Terzo Segreto, un testo che però contiene al tempo stesso anche gli  strumenti per evitare tali catastrofiche conseguenze. I prossimi capitoli  del nostro libro saranno dedicati all’analisi del gravissimo pericolo  causato dal deliberato occultamento di quel testo Celeste, che completa  e conclude il Terzo Segreto di Fatima.

Padre Paul Kramer

Io non vi abbandonerò mai

 


10 settembre 2021 

Dio Padre

“Figli, abbiate sempre la speranza nei vostri cuori per le grazie invisibili che vi attendono. Io non vi abbandonerò mai. Anche quando peccate, aspetto il vostro pentimento a braccia aperte. Ricordate che sono un Padre Amorevole. Come tale, posso punire, ma sempre con la speranza che il vostro pentimento sia dietro l’angolo e che imparerete dai vostri errori. La mia speranza è sempre per il vostro bene. La vostra speranza deve essere una risposta alla fede nel vostro cuore e una risposta alla saggezza e alla Verità.”

Leggi Romani 8:24-25+ Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.

 


domenica 12 settembre 2021

LA "RIMESSA A NUOVO" DELL'UMANITÀ

 


LA "RIMESSA A NUOVO" DELL'UMANITÀ  

(At 3, 21)   

Prof. Johannes De Parvulis  


Nel terzo capitolo degli Atti degli Apostoli, san Pietro parla di un Ripristino  totale promesso da Dio all’umanità fin dai tempi antichi.1  

Si tratta di una grandiosa trasformazione dell’umanità, un avvenimento  importantissimo al quale in questo momento nessuno pensa. Eppure il tempo  fissato per questa trasformazione coincide con quello odierno, questo perché la Settimana universale – struttura-base del Piano divino di salvezza – è formata da sette  periodi di mille anni, ed il settimo è quello che sta iniziando oggi.2  

La ragion d’essere di quest’ultimo millennio è di accogliere sulla terra il Regno di Cristo. Nella Bibbia, detto Regno è descritto da quel testo che in latino ha  per titolo: Millennium pacis.3  

Siccome nella Settimana universale il Millennium pacis occupa lo stesso posto di una domenica, esso merita di essere considerato Millennio domenicale, e  siccome la domenica è "giorno di santificazione", anche questo millennio lo  sarà a modo suo. Guarda caso, esso corrisponde alla "Nuova Creazione" descritta da Isaia nell’Antico Testamento (Is 65, 17-25), ed alla "Nuova Gerusalemme" descritta dall’apostolo Giovanni nel Nuovo Testamento (Ap 20, 1-6,  Ap 21, 2).  

San Giovanni, nel suo testo, descrive una visione che gli ha permesso di assistere al ritorno sulla terra di Gesù glorioso. L’apostolo dice che nella visione Gesù era accompagnato da una moltitudine di persone raggianti di felicità,  perché santificate (Ap 21, 4, 25-27). Per me la visione di san Giovanni è una  rivelazione fondamentale. Per esempio, il versetto di Ap 21, 2 descrive la nuova  Gerusalemme in questo modo: "Dal Cielo – dov’è il trono di Dio – ho visto scendere la Città santa, la nuova Gerusalemme, adorna come una sposa che attende lo sposo".  

Questa santa e nuova Gerusalemme è una città di sole pietre o anche di  persone vive? La lettura del testo indica che la vita che emana da essa ("Città  santa") proviene da una moltitudine di persone santificate, raggianti di felicità,  piene di vita. Anche il quadro materiale è splendido, ma la pienezza della vita è  nelle persone. Chi sono esse, e da dove provengono? Mi chiedo: si tratta forse  dei santi martiri decapitati e poi risorti alla Prima risurrezione? E che a seguito di detta Risurrezione sono stati sollevati nell’aria per incontrarsi con Cristo-Re?  Sembra di sì. Lo impone la logica del Sollevamento degli eletti.4  

Che faranno queste persone quando si ritroveranno di nuovo sulla terra?  Si accorgeranno che la terra non è più la stessa di prima? Che c’è stato un gran- dioso rinnovamento? E che detto rinnovamento ha trasformato anche le loro  persone, trasfigurandole? Come descrivere questo rinnovamento? Di che  natura sarà?  

Mi sia permesso di rispondere con una testimonianza personale.  

Con l'età della ragione avevo scoperto in me il germe di un sogno veramente bello, ma di cui non riuscivo a parlare con nessuno, nemmeno con i miei amici d’infanzia. Il motivo? Il mio sogno li faceva ridere. Se iniziavo a raccontarlo cominciavano subito a prendermi in giro. Dicevano che le mie idee erano  sciocche, stravaganti, e mi trattavano da scemo. Tutto questo mi feriva interiormente perché io percepivo il mio sogno come una cosa sensata: sognavo di  poter vivere un giorno la vita che Adamo ed Eva vivevano prima del Peccato  originale. 

La frustrazione che m’invadeva nel constatare che il mio sogno non inte- ressava nessuno mi spingeva alle volte a rimuginare in segreto dei pensieri lugubri, tipo: "Perché, Signore, fate venire soltanto a me codeste idee stravaganti?  Perché soltanto a me, e non agli altri ?" 

Nessuna risposta.  

Gli anni sono trascorsi, e recentemente ho scoperto che il famoso sogno  che mi accompagnava da bambino, non solo non è stravagante ma fa anzi parte  del Piano divino di salvezza. Ognuno sa che detto Piano è stato concepito da Dio per aiutare l’umanità a uscire dal disordine mortale provocato in essa dal Peccato d’Adamo. La prima parte di questo Piano è già stata realizzata due mila anni fa con la Redenzione; la seconda parte, che è quella attuale, permetterà a Dio di  offrire all'uomo un nuovo Paradiso terrestre. Lo affermano in maniera chiara e manifesta tutti i Profeti cristiani contemporanei. C’è cosa più bella?  

Il libro di Johannes De Parvulis5 contiene molti messaggi profetici che  parlano di questo Paradiso terrestre, ma fra tanti messaggi ce n’è uno, assai recente, che non abbiamo ancora ascoltato. Si tratta del  messaggio che il sig. Léandre Lachance6 ha ricevuto il 10  gennaio 1997 durante un dialogo che ha avuto con Gesù.  

Léandre Lachance a Gesù:  

« Gesù, grazie per il flusso d’amore che ho sentito ieri e che  riesco a sentire anche oggi, adesso. Ho l'impressione che in me si sta verificando una trasformazione. Mi sembra che sto già entrando nella Nuova Terra, quella di cui parla Isaia nell’Ufficio delle Letture di questa mattina.  

So che mi amate, Signore. So che l'Amore mi ama, e che divento l’Amore. [...] Grazie. 

[...] Vi voglio tanto bene, veramente! » 

Gesù a Léandre : 

« Mio piccolo, vieni tra le mie braccia. [...] L'amore che senti è quello del Padre Esso  circola liberamente nel mio Cuore, in quello della santa Madre mia, e in tutti i cuori che  hanno accettato di essere innestati in Noi. 

[...] Porto in me l’amore sovrabbondante del Padre. Ora la decisione sua è definitiva:  codesto suo Amore circolerà sulla terra come circola in Cielo. Per duemila anni ho insegnato  ai miei apostoli ciò che i credenti cristiani ripetono al Padre: ‘Venga il tuo regno sulla terra, e  vi si faccia la tua Volontà com’essa viene fatta in Cielo’. 

 Il momento è arrivato ! Beati voi, figli della terra, a cui è concesso ora il privilegio di entrare nell’Era nuova. È evidente che nulla di impuro può penetrare in essa, e la purificazione già in atto continuerà il suo corso: o si compie tramite l’Amore che si riversa nei cuori  che dicono "sì" all’invito di Dio, o avviene tramite sofferenze di ogni genere. Già una volta ti  ho interpellato con forza per mezzo di un piccolo che ti ha fatto questa riflessione: ‘Ciò che la  saggezza non riesce ad insegnarmi, me lo insegna la sofferenza’. »  

Questo è vero per l’individuo, ma si verifica anche a livello planetario. Se la saggezza non riesce a purificare i vostri cuori, ci penserà la sofferenza.  

Vi rimane tuttavia pochissimo tempo. [...] 

Rimani nel mio Amore, mio caro piccolo. Ti voglio bene."  

Eccoci al punto: nella civiltà dell'amore che inizierà subito dopo l’attuale Tribolazione (in alcune parti del mondo questa Tribolazione purificatrice è già iniziata) l’Uomo che vivrà sulla Terra rinnovata non darà più la precedenza alla sua  volontà umana, ma a quella divina, e questo gli permetterà di ritrovare la pienezza della vita, quella che possedeva prima del Peccato originale. Questo  ritorno verso la felicità che Adamo ed Eva vissero ai primordi della Creazione  non ha ancora un nome definitivo, ma volendo lo potremmo chiamare: "Ritorno dell’umanità all’Ordine primordiale". 

Coloro che oggi leggono i messaggi della mistica Luisa Piccarreta, sanno che Dio invita  gli uomini a rinunciare alla loro volontà  umana a vantaggio della Volontà divina.  Percorrendo le pagine scritte da Luisa si  capisce che tra poco questo grande miracolo 

Luisa Piccarreta di sostituzione sarà realizzato da Dio stesso in tutte le persone che fin d’ora si preoccupano di accettare questo suo invito.  

L’istante in cui ho scoperto che quest’atto di sostituzione è il dono su- premo (il dono dei doni, divino per eccellenza) dal mio cuore è sgorgata la  preghiera seguente : «Signor mio e Dio mio, io rinuncio alla mia volontà umana, ve l’offro  in sacrificio d’olocausto, e vi chiedo di sostituirla con la vostra, che è divina.  »  

Riflettendo al dialogo avvenuto tra Dio e Léandre, mi accorgo che la Vita  divina che ci attende sulla Terra restaurata non sarà concessa a tutti, ma soltanto a  coloro che sanno dire di "sì" agli inviti divini. Sono loro "I Prescelti di Gesù" (è  così che Léandre li chiama). Mi chiedo: Questi "Prescelti di Gesù", riceveranno  la vita divina in modo pieno ed istantaneo, oppure in modo graduale? La risposta è che la riceveranno in modo pieno ed istantaneo. La prova esiste: al capitolo 4 (sezione 7) di questo libro abbiamo incontrato dei messaggi celesti che  parlano del Sollevamento degli eletti nelle nubi e del cambiamento che provocherà in  essi la trasmissione della Vita divina. Nel messaggio di Lucie il cambiamento è qualificato di "trasfigurazione", e in quello dell’ODS7 è qualificato di "trasformazione grande, improvvisa e profonda". Ciò significa che il Ripristino dell’Uma- nità sarà istantaneo, e che si produrrà nel momento in cui Cristo-Re incontrerà  nelle nubi del cielo il "piccolo resto" rimastogli fedele.  

Che pensare della Pentecoste che Madre Carolina Venturella ha predetto a  Palestrina (provincia di Roma) dicendo che il fenomeno sarà mondiale ?8 È vero che in suddetta occasione lo Spirito Santificatore permetterà ai "Prescelti di  Gesù" di recu-perare con un certo anticipo alcuni dei doni che l’uomo ha perso col Peccato originale?9 Non è da escludere. A parer mio, questo non contraddirebbe i messaggi che parlano del Ripristino totale ed istantaneo già previsto  per il ritorno in gloria di Cristo-Re.   

Al di là dei dettagli riguardanti il modo esatto in cui si produrrà ogni evento predetto, mi accorgo che non è facile conciliare la rimessa a nuovo dell’Umanità con l’ultima ribellione, quella che le Scritture prevedono per la Fine del mondo. Com’è possibile che una parte di noi, esseri umani, possa ancora ribellarsi contro Dio dopo aver sperimentato la luce e la pace del Regno di Cristo per mille anni? È un mistero, Carolina Venturella forse legato a quello che spiegherebbe la rivolta stessa di Lucifero.  

Mentre rifletto sul caso, mi rendo conto che la risposta che sto cercando si trova (almeno in parte) nel messaggio che nel 1943  Gesù ha dettato a Maria Valtorta circa i tre filtri.10  

Il primo di questi filtri è entrato in funzione all’epoca del Diluvio universale, il secondo sta per  entrare in funzione oggi, e il terzo entrerebbe in funzione alla Fine del mondo. Tre filtri concernenti tre  successive versioni del Peccato originale? Sembra  proprio di sì.  

Vediamo insieme.  

Prima ribellione… A seguito del Peccato originale Adamo ed Eva perdono la pienezza della vita che li abita. Trascorrono due mila anni ed ecco il Diluvio universale: è il primo filtro.  Noè è salvato da Dio-Créatore, e l’umanità si riprende. 

Seconda ribellione... nei due mila anni che sepa-rano il Diluvio dalla venuta del Redentore, la pienezza della vita non è accessibile nell’immediato, ma lo diventa il giorno della Redenzione. Dopo la Redenzione, la pienezza della vita è accessibile, ma per altri due mila anni una parte dell’umanità continua a rifiutarla. Il male si moltiplica, e oggi sta arrivando al colmo.11 Si profila il secondo filtro: la Grande tribolazione. 

Terza ribellione… è la ribellione che i testi sacri prevedono per la Fine del mondo. Sarà essa improvvisa e voluta da Dio, o voluta dall’uomo e da lui pre- parata in anticipo come quella di oggi? Che cosa accadrà agli esseri umani che  alla fine della storia umana si ribelleranno contro Dio nonostante le conoscenze  e le grazie ricevute lungo i secoli? Dio vuole che la risposta a quest’ultima domanda sia concessa a tutti gli esseri umani nel medesimo istante, quando Lui  stesso applicherà il terzo filtro, il cui nome è Giudizio universale. 

Nel campo seminato da Gesù sono cresciute le erbe cattive e le spine, fino a soffocare le poche spighe rimaste e impedire che altre germoglino; perciò occorre la purificazione

 


LA PASSIONE DELLA CHIESA NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA

Nel campo seminato da Gesù sono cresciute le erbe cattive e le spine, fino  a soffocare le poche spighe rimaste e impedire che altre germoglino; perciò  occorre la purificazione: 

“Ah, Signore, come è stato che hai permesso questo?” E Lui: “È necessario,  assolutamente, per la purgazione in tutte le parti, perché nel campo seminato da Me  sono cresciute tanto le cattive erbe, le spine, che si son fatti alberi, e questi alberi  spinosi non fanno altro che inondare il mio campo di acque velenose e pestifere, che  se qualche spiga si mantiene intatta, non riceve altro che punture e fetore, tanto che  non possono germogliare altre spighe, perché, primo, manca loro il terreno, occupato  da tante piante nocive; secondo, per le continue punture che ricevono, che non  danno loro pace. Ecco la necessità della strage, per svellere tante piante cattive, e lo  spargimento del sangue per purgare il mio campo dalle acque velenose e pestifere.  Perciò, non volerti rattristare al principio, perché non solo là, ma in tutte le altre parti ci vuole la purgazione”. (Vol. 3°, 21.07.1900) 

Preparare la festa

 


O Trinità Santa,

Padre, Figlio e Spirito santo, la tua divina onnipotenza mi diriga e confermi, la tua divina sapienza mi istruisca e illumini, la tua divina bontà aiuti e perfezioni la mia fede, affinché possa riconsegnarla a te, nell'ora della morte, integra e senza macchia, arricchita dell'abbondante guadagno di tutte le virtù.

Padre celeste, Re dei re, degnati di preparare in me la festa nuziale al Re tuo Figlio.

Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, fa' che il mio amore si unisca a te, perché tu sei mio Re e mio Dio, al tempo stesso.

Spirito santo Paraclito, unisci per sempre il mio cuore a Gesù, con lo stesso vincolo d'amore

con il quale unisci il Padre e il Figlio.

santa Gertrude


MARIA SANTISSIMA VI MOSTRERÀ LA VIA, ELLA VI PRENDERÀ PER MANO E VI ELARGIRÀ I SANTI DONI DI DIO.

 


Carbonia 11.09.2021  –  ore 17.02

Maria Santissima vi mostrerà la via,
Ella vi prenderà per mano e vi elargirà i santi doni di Dio.

Oggi, viene a voi la Santissima Trinità, viene a donarvi amore dal Cielo, …viene a donarvi la forza per intraprendere la grande battaglia che si apre a voi nel maledetto disegno di Satana.

Maria Santissima, mostrerà la sua Grandezza nel condurvi, Ella vi mostrerà la via, vi prenderà per mano e vi elargirà i santi doni di Dio, affinché Dio stesso sia in voi e con voi.

Lucifero manifesta già la sua debolezza nei confronti dei figli di Dio, sa che mai potrà sconfiggerli perché Dio è con loro ma mostrerà la sua tenacia per impaurirli.

Popolo mio, popolo eletto, il tuo giorno è per essere glorioso in Me, Io provvederò a tutto ciò che ti serve, ti metterò alle porte del Cielo, sarete guardiani, coloro che osserveranno la crescita dei nuovi convertiti a Dio, coloro che Io stesso metterò in un campo nuovo dove mai avranno fame e sete perché il Padrone della Vigna mai li abbandonerà.

Chiedo la vostra conversione o uomini, chiedo di anelare alla vera libertà in Dio, in Colui che tutto può.

Governerò le Nazioni, metterò il mio sigillo di appartenenza
su tutte le cose che a Me appartengono.
Nessuno dei miei eletti prenderà decisioni che non siano dettate dall’Altissimo.

La notte sta per oscurarsi, il terribile temporale è in arrivo, i dolori per questa Umanità saranno insopportabili, tanto che, chi resterà sulla Terra supplicherà la morte.

Tuonate o cieli, tuonate con potenza,… questa è l’ora della Giustizia Divina! L’Angelo avvertirà l’inizio della Giustizia! Tutto sta per essere, figli miei, non rinunciate alla vostra salvezza, non siate stolti, provvedete alla confessione, chiedete il mio perdono affinché Io possa riconoscervi Miei ed elevarvi a Me.

La terra sta per tremare disastrosamente, molte terre stanno per essere travolte dalla furia della natura. Il Cielo urla la vostra conversione o uomini, tornate in fretta a Dio! Scegliete la vita alla morte.

Poserò il mio Sacro Cuore su di voi, vi segnerò con il mio Dito sulla fronte, vi imprimerò il segno della santa croce, simbolo di mia appartenenza. Sigillati in Me non avrete più timore di nulla e vi solleverete con forza e dimostrerete la vostra fedeltà all’unico e vero Dio, l’Unico Creatore, l’unico Dio che può dare la vita.
Pregate e allontanatevi dalle cose del mondo, preferite le Cose di Dio e ponetevi a Lui in obbedienza assoluta. Amen.

Vi benedice la Santissima Trinità.

LA ROVINA DELLA CITTÀ DI ROMA

 


Umiltà di Daniele. 

1. Cerchiamo di penetrare il senso della prima lettura sul santo  profeta Daniele lì dove lo abbiamo sentito pregare e lo abbiamo  ammirato sentendolo confessare non solo i peccati del popolo ma  anche i suoi propri. Le sue erano parole di preghiera ma anche di  confessione. Diceva: Pregando e confessando i peccati miei e quelli  del mio popolo al Signore Dio mio 1. Dopo questa preghiera chi  potrebbe dichiararsi senza colpa dato che perfino Daniele fa  confessione di propri peccati? A un orgoglioso una volta Ezechiele  disse: Sei forse più sapiente di Daniele? 2 La Scrittura pose questo  Daniele anche fra i santi uomini nei quali sono adombrate le tre  categorie umane che il Signore fa capire che salverà quando si  abbatterà una grande tribolazione sul genere umano. Ha detto che  nessuno da quella tribolazione scamperà tranne Noè, Daniele e  Giobbe 3. E` chiaro che in questi tre personaggi, come ho detto, Dio  adombra tre categorie di uomini. Infatti quei tre grandi morirono e  le loro anime sono presso Dio, mentre i loro corpi si sono dissolti  nella terra. Essi sono ormai alla destra di Dio e non possono più  temere alcuna tribolazione da cui abbiano a chiedere di essere  liberati in questo mondo. Come si spiega dunque che Noè, Daniele  e Giobbe saranno liberati da quella tribolazione? Quando Ezechiele  diceva queste cose, solo Daniele forse era ancora vivo. Noè e  Giobbe erano morti e affiancati ai Padri nel sonno della morte.  Come poteva porsi per loro il problema di venir liberati da una  imminente tribolazione, se erano già stati liberati dalla vita  mortale? Ma in Noè sono raffigurate le autorità buone, coloro che  guidano e governano la Chiesa, come Noè governava l'arca del  diluvio. In Daniele sono adombrati tutti i santi che vivono nella  continenza. In Giobbe tutti i coniugati che vivono onestamente. Dio infatti libera dalla tribolazione annunciata queste tre categorie di  uomini. Tuttavia Daniele è posto sopra gli altri due e da ciò appare  evidente che lui solo meritò di essere nominato. E, ciononostante,  egli confessa i suoi peccati. Di fronte a Daniele che confessa i suoi  peccati come possono non essere presi da timore i superbi, non  sgonfiarsi i vanagloriosi, non trovare il freno dell'umiltà gli  orgogliosi e i presuntuosi? Chi può vantarsi di avere il cuore puro o  chi può vantarsi di essere esente da peccato? 4 

2. 1. E poi gli uomini si meravigliano (e magari solo si  meravigliassero e non giungessero alla bestemmia!) quando il  Signore castiga il genere umano e lo colpisce con le punizioni di un  pio emendamento, esercitando prima del giudizio finale il rimedio di  una correzione. Spesso manda afflizioni, dettate da misericordia,  senza fare una scelta di quelli che mette alla prova. Il fatto è che  non vuol trovare nessuno da condannare. Colpisce indistintamente  ingiusti e giusti 5, per quanto chi può considerarsi giusto, se anche  Daniele fa confessione dei propri peccati? 

Sant'Agostino

TRATTATO DELLO SPIRITO SANTO

 


Il Re della Città del bene.

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O uomo, chiunque tu sia, niente e polvere; se tu consideri la tua nudità, la tua impotenza, la tua triplice nullità di spirito, di cuore e di corpo, quale amore irresistibile non dee destare in te questo titolo adorabile di dono, sotto il quale il Re della Città del bene si rappresenta al tuo pensiero 1 Quale energica volontà di vivere sotto le sue leggi! Tu non hai nulla e tu hai bisogno di tutto; lo Spirito Santo è il dono che racchiude tutti i doni: dono della fede che illumina; dono della speranza che consola, dono della carità che deifica; dono delFumiltà, della pazienza, della santità, dono della conversione e della perseveranza; dono di tutti i beni dell’anima e del corpo. In nome dei tuoi bisogni, dei tuoi pericoli, e delle tue pene; in nome dei bisogni, dei pericoli e delle pene dei tuoi parenti, de’tuoi amici, della società e della Chiesa, sii il suddito fedele del Renella* Città del bene. Invoca con tutta la vivacità della tua fede lo Spirito Dio, dono e donatore, che desidera Egli stesso ardentemente di comunicarsi a te. In lui solo tu troverai tutti i beni, unum bonum in quo sunt omnia bona. Fuori di lui tutti i mali: indigenza per il tuo cuore; vanità per il tuo spirito, malessere per la tua vita, terrori per la tua morte, supplizi per l’eternità. Egli si chiama u n z io n e, unctio. Fra un numero grande di mirabili significati, unzione vuol dire sapienza e luce. Siccome esso è l’amore per essenza, cosi il Re della Città del bene è la stessa sapienza, la luce senz’ombra, la luce eterna, il sole senza ecclisse. Egli partecipa la sua pienezza ai suoi sudditi, e inonda il suo impero. Partecipandone i suoi sudditi diventano tutto ciò clie vi ha di più grande tra gli uomini: come Re, Sacerdoti, Profeti. Come Re: invece d’essere dominati, dominano; invece d’essere servi della materia, delle creature, dei sensi, delle passioni degli angeli ribelli, essi gli tengono incatenati ai loro piedi. Nè le promesse, nè le minaccie, nè i rovesci, né le infermità, nè le tentazioni fanno cadere la corona dal loro capo, né lo scettro dalle loro mani. La loro autorità diretta dall’eterna sapienza, ha per carattere l’equità, la dolcezza, la forza.1 Come Sacerdoti: essi si servono del loro dominio sulle creature e sopra sè medesimi, per fare di tutto ciò che è creato, di tutto ciò che posseggono, di tutto quel che essi sono, un grande olocausto a Dio, da cui tutto è disceso e a cui tutto dee ritornare. Come Reai sacerdote, come popolo amato fra tutti i popoli, dovunque regnano i figli della città del bene, si fa la luce, r ordine si stabilisce, la civiltà si sviluppa, le nazioni prospere procedono tranquillamente nella loro via. Ne volete la prova? interrogate la storia, e date un’occhiata al mappamondo. Come Profeti; le loro parole e le opere loro, più eloquenti delle loro parole, fanno irradiare sulla terra la luce divina da cui sono inondati. Esse proclamano in-- cessantemente le eterne leggi dell'ordine, l’esistenza del mondo futuro, il gran giorno della giustizia e la duplice dimora di felicità o d’infelicità senza fine oltre la tomba. « Di più, esclama un Padre della Chiesa, ciò che l’occhio umano può appena scorgere attraverso folte nubi, ciò che tutti i sapienti pagani non fanno altro che intravedere, i cittadini ' della Città del bene lo vedono chiaramente. Il loro corpo è sulla terra, la loro anima legge nei cieli: essi vedono come Isaia, il Signore assiso sopra un trono eterno. Come Ezechielo, veggono colui che riposa sopra i Cherubini. Come Daniele, vedono i milioni di angeli che lo circondano. Un omiciattolo, eariguus homo, vede con un solo sguardo il principio e la fine del mondo, la metà dei tempi, la sucessione degli imperi. Egli sa ciò che non ha mai imparato; imperocché in esso è il principio di ogni luce. Con tutto che rimanga uomo, ei riceve dal Re della Città del bene una scienza potente che va sino a scuoprirgli le segrete azioni altrui. « Pietro in persona non era con Anania e Safira allorquando essi vendevano il loro campo: ma vi era per mezzo dello Spirito Santo. Perchè, dice egli, Satana ha tentato il vostro cuore sino al punto da farvi mentire allo Spirito Santo ? Non v’era nè accusatore, né testimonio. Come dunque lo sapeva egli ? Non eravate voi liberi, soggiunge, di tenere il vostro campo, e quel che avete venduto non vi appartenevaì Perchè dunque avete voi formato questo cattivo disegno ? Cosi quest’uomo ignorante possedeva per la .grazia dello Spirito Santo, una scienza che tutti i sapienti della Grecia non conobbero mai. Non trovate voi la stessa scienza in Eliseo? Assente, egli vede Giezi ricevere i doni di Naaman, ed al suo ritorno egli gli dice: Che forse il mio spirito viaggiava con tei poiché il mio corpo era qui; ma lo spirito che Iddio m i ha dato conosce ciò che accade lontano. Vedete come il Re della Città del bene illumina quando vuole, i suoi sudditi, toglie loro l’ignoranza e gli arricchisce di scienza.1 »

Egli si chiama: d it o d i d io , digitus Dei. Questo nome di una incomparabile ricchezza indica a un tempo la successione del Re della Città del bene, e la sua infinita potenza, come pure la diversità dei suoi doni e delle sue operazioni nell’eterna- unità dell’amore. Ogni volta che l’uomo, come immagine di Dio, studierà sopra sé medesimo, accerterà la giustizia di questo nome divino.

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Monsignor GAUME

Chi è vicino al Signore non può farsi scalfire il cuore da tutto quello che sta per arrivare, perché Lui provvederà ai vostri bisogni, qualunque essi siano.

 


Trevignano Romano 11 settembre 2021

Cari figli, grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Figli diletti, quante sono le mie lacrime che scendono su questa umanità che si è data al peccato. Pregate per la mia Chiesa che ormai e nel buio delle tenebre, le stesse che scenderanno su di voi, ma chi avrà fede non dovrà temere. Io, vostra Madre, sto mettendo ognuno di voi nel posto giusto, dovete combattere come veri soldati, la vostra arma principale è la preghiera e il Santo Rosario, arma più forte contro satana, che adesso è molto più infuriato perché sa che il suo tempo svolge alla fine. Figli cari, siate sempre vicini alla preghiera, non allontanatevi mai da essa perché sarà l’unica cosa che avrete nei tempi che stanno arrivando. Figli miei, fate scorte di cibo perché la carestia è alle porte. Siate uniti come fratelli e andate avanti senza alcuna paura, chi è vicino al Signore non può farsi scalfire il cuore da tutto quello che sta per arrivare, perché Lui provvederà ai vostri bisogni, qualunque essi siano. Ora vi benedico nel nome della Santissima Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo, amen.

Quando, dopo il flagello, verrà sulla terra il trionfo nella mia Chiesa, allora quelli che resteranno ameranno Me e mio Figlio

 


“ Il diario mistico di Camilla Bravi” 


Avvento 1950. 

Trascrivo oggi il mio canto d'amore che ho messo in rima, non potendo dormire spinta da un forte desiderio e da ispirazione di Gesù, in una notte che precedeva il Natale, mentre l'offerta l'avevo fatta il 1° giugno 1950. 


Novembre 1950. 

Gesù mi attrasse nello splendore che usciva dal suo Corpo e, stringendomi a Sé con tenerezza infinita, mi disse: «Mi piace tanto il tuo canto di amore. Per te bastava la formula dell'atto d'amore, perché l'amore comprende la fede, la speranza, tutto. Ma siccome tu desideri viverlo e continuarlo in tutti i cuori, specialmente in coloro che non mi conoscono, non mi amano o mi odiano, mi piace la formula che hai scritto. Così tu canti l'amore in tutti e mi preghi per tutti: fede, speranza, abbandono, amore, luce, forza, dolcezza, perdono, clemenza, salvezza». 

«Hai fatto bene a scrivere "abbandono" perché l'abbandono è speranza e confidenza spinte all'eroismo. L'anima giunta alla prova deve sperare contro ogni speranza anche se, per un'ipotesi, si vedesse da Me abbandonata e respinta. L'anima che ha il vero abbandono si fida di Me; sa che Io l'amo e non permetterei una prova che lei non possa sopportare e le fosse dannosa. Ella crede al mio Amore per lei, e spera in Me, s'abbandona al mio Amore contro ogni speranza, anche nei casi più disperati». 

«Il tuo canto nei cuori, che mi prega per tutti e mi ama per tutti, consola il mio Cuore e mi porta tante anime. E il tuo desiderio di amarmi per tutti e pregarmi per tutti, è come un'eco che dal tuo cuore si ripercuote nei cuori. Io sento l'eco della tua preghiera e del tuo amore in tutti i cuori, e l'ascolto, e tu mi salvi le anime. Attraverso le tue pene e il dolore fisico, morale e spirituale, continuo in te la mia passione dolorosa, continuo a vivere in te il mio Sitio (ho sete) d'amore, la mia sete di anime che mi ha fatto esclamare sulla croce: Sitio. Io purificherò il tuo canto d'amore e lo porterò alla perfezione ch'Io voglio da te e lo immergerò continuamente nella fiamma unica del mio Amore vivente in Maria Santissima». 

«Non temere per la tua debolezza. Tu credi al mio Amore infinito e onnipotente e Io ti farò santa malgrado la tua miseria. Ricordati che il tuo canto d'amore continua in te, anche nelle tenebre e nelle aridità, sempre, anche se non l'avverti. Esso ti purifica continuamente e supplisce a tutto. Non caricarti di tante preghiere. Esso continua sempre, molto più quando preghi con la tua formula breve che racchiude tutti i tuoi desideri: "Gesù, Maria, vi amo. Io continuo il mio canto d'amore in tutti i cuori; accrescete il mio amore e salvate le anime"». 

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Nell'imminenza della dichiarazione del dogma dell’Assunzione troviamo nel diario di Camilla la profezia di un flagello che cambierà la situazione del mondo e apporterà un éra di pace e di amore. Questa profezia sarà confermata dagli «ammonimenti» di Garabandal, di Medjugorje e di altre voci profetiche (v. Ammonimento e grande tribolazione? in «Medjugorje» 65, febbraio 1992, pp. 40s, 56s). 

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La Madonna, stringendomi a Sé, mi disse: «Quando, dopo il flagello, verrà sulla terra il trionfo nella mia Chiesa, allora quelli che resteranno ameranno Me e mio Figlio veramente, perché allora regnerà la pace, l'amore di Dio nei cuori e nella società, e si ameranno anche tra di loro come i primi cristiani». 

Le chiesi: «Ma verrà proprio il flagello universale?». Ed Ella: «Sì, ma sarà mitigato, per Me e per le anime buone, e per Gesù Eucaristia; e anche nel castigo si perderanno i figli di Satana, quelli che hanno il cuore indurito, perché Dio non dimentica, neppure nel castigo, di essere Padre, e si perderanno quelli che lo vogliono». 

Orio Nardi

PREGHIERA A MARIA

 


Ricordati, o pietosissima Vergine Maria, che non si è mai inteso dire al mondo che alcuno, ricorrendo alla tua protezione, implorando il tuo patrocinio e chiedendo il tuo aiuto, sia stato da Te abbandonato.

lo, animato da tale confidenza, a Te ricorro, o Madre Vergine delle vergini, a Te vengo, e con le lacrime agli occhi, reo di mille peccati, mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà.

Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare la mia voce, ma benigna ascoltala ed esaudiscimi. Amen.

di S. Bernardo


Chi ha fiducia non si scoraggia mai

 


9 settembre 2021 

Dio Padre

“Conosco le intenzioni custodite in ogni cuore. Prediligo i giusti oltre la loro comprensione. Porto con loro ogni croce e gioisco di ogni vittoria che hanno sul male. Le anime che soffrono da lungo tempo ma confidano ancora nella mia Divina Volontà godranno di una grande ricompensa in Cielo. Coloro che persevereranno nella fede in mezzo ad ogni avversità riceveranno una giusta ricompensa. Coloro che non crederanno vedranno la loro posizione davanti a Me con sorpresa e dolore. Nel giorno della Mia Grande Vittoria, ogni male sarà esposto dalla luce. Nulla rimarrà nascosto davanti a Me.”

“La profondità dell’amore in ogni cuore è misurata dalla profondità della fiducia in Me. L’anima cha ha fiducia sa che non ci sono limiti alla Mia Provvidenza o ai modi in cui provvedo. Chi ha fiducia non si scoraggia mai.”

Leggi Romani 8:28+ Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Leggi Salmo 5:11-12+ Gioiscano quanti in te si rifugiano, esultino senza fine. Tu li proteggi e in te si allieteranno quanti amano il tuo nome. Signore, tu benedici il giusto: come scudo lo copre la tua benevolenza.

Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d’argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l’altra fragile.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

36 Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. 

Il re ora conosce il sogno, ma non sa ancora quale sarà il suo significato. Era questa la parte della storia riservata al Signore, e non a maghi e indovini. 

Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re . Già però il re sa che anche nella sua vita vi è una parte che non appartiene a lui. 

Il re può anche governare la terra e ogni suo abitante, c’è qualcosa che lui mai potrà governare: la storia e il Dio che governa la storia. 

Lui per conoscere il suo sogno ha avuto bisogno di un intervento diretto del vero Dio. Nessuno dei suoi idoli è riuscito a colmare questo vuoto umano. 

Ora Daniele, sempre ricolmo di saggezza divina e intelligenza soprannaturale, spiega il significato di quanto il re ha sognato. La sua è storia non dalla storia. 

Nabucodònosor è storia non dalla storia, ma anche Daniele deve confessare che è storia non dalla storia. Sopra la storia vi è il Signore della storia. 

37 Tu, o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. 

Ora Daniele rivela al re la sua verità. Il Signore lo ha posto sopra ogni altro re. Il Signore gli ha dato la potenza, la forza e la gloria. Tutto in lui non viene da lui. 

Tu, o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. Anche Nabucodònosor è storia che non è dalla storia. 

Il re è fatto da Dio, da Lui innalzato, posto sopra ogni altro re. Da Dio lui è stato rivestito di forza e potenza, di onore e gloria. Dio è il suo Creatore. 

Questa verità mai dovrà essere dimenticata. La storia è frutto di Dio, perché il frutto di Dio manifesti Dio attraverso la storia da Lui creata. 

38 Dovunque si trovino figli dell’uomo, animali selvatici e uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani; tu li domini tutti: tu sei la testa d’oro. 

Non solo il re è stato posto sopra ogni altro re, il Signore ha dato a lui il governo degli uomini, degli animali selvatici e degli uccelli del cielo.  

Dovunque si trovino figli dell’uomo, animali selvatici e uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani; tu li domini tutti: tu sei la testa d’oro. 

Nulla che è sulla terra e nei cieli è estraneo al governo di Nabucodònosor. Tutto è stato posto nelle sue mani. Questa potenza il Signore gli ha concesso. 

Lui è la testa d’oro. È verità. Il re non si è fatto. Il re è stato fatto. Anche lui è della storia, ma non dalla storia. Lui è storia non fatto dalla storia. 

La storia è come la materia grezza. Poi per assumere una forma dovrà essere presa e trasformata. Dio prende la materia grezza e la trasforma. 

39 Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. 

Dopo Nabucodònosor verrà un altro regno, ma inferiore al suo. Poi ancora un altro. Anche se è di bronzo e governerà la terra, non sarà mai d’oro. 

Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. Non vi è uguaglianza tra i regni.  

Anche se tutti vengono dopo di Nabucodònosor, ogni regno avrà le sue caratteristiche. Ognuno lascerà la sua impronta. Ognuno sarà particolare. 

Nessuno però eguaglierà la bellezza, la grandezza, la potenza, lo splendore di Nabucodònosor. Solo lui è stato innalzato a Dio a una così alta dignità.  

40 Ci sarà poi un quarto regno, duro come il ferro: come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. 

Il quarto regno sarà quello con i piedi di ferro. Questo regno sarà come il ferro. Spezzerà e frantumerà ogni cosa. Non viene però specificato cosa e chi. 

Ci sarà poi un quarto regno, duro come il ferro: come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. 

Viene rivelato che sarà un regno “di ferro”. Non viene rivelato in quali regioni si espanderà, cosa conquisterà, cosa distruggerà. Il mistero resta.  

Sarà compito degli storici identificare i tre regni che seguiranno o verranno dopo Nabucodònosor. Il testo non li identifica e neanche noi possiamo. 

Il testo rivela però che ad un re succede un altro re, ad un regno un altro regno, ad una dinastia un’altra dinastia. Solo uno è il regno eterno: quello del Messia. 

I regni della terra passano da un uomo ad un altro, da una famiglia ad un’altra, da un popolo ad un altro, da una nazione ad un’altra.  

41 Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte d’argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma ci sarà in esso la durezza del ferro, poiché hai veduto il ferro unito all’argilla fangosa. 

Il quarto regno non ha consistenza. È un regno che si sbriciola in molti regni, molte parti. Il ferro si amalgama. L’argilla si frantuma, si rompe.  

Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte d’argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma ci sarà in esso la durezza del ferro, poiché hai veduto il ferro unito all’argilla fangosa. Non c’è coesione. 

Il quarto è regno forte e fragile allo stesso tempo. È un regno che si frantuma, si spezza, alla fine si disperde come pula al vento. Questa sarà la sua sorte. 

Se come è vero, il Libro di Daniele è stato composto, nel 200 circa a.C., dobbiamo dire che il sogno non è vera profezia della storia che verrà. 

È profezia della storia che è già avvenuta. In cosa consiste questa profezia sulla storia avvenuta? Sulla proclamazione che è il Signore il Dio della storia. 

Non importa se la profezia riguarda il futuro o il passato. Essa è sempre lettura secondo lo Spirito Santo di ogni evento che si compie nella storia. 

È anche questa la vera profezia: comprendere secondo purezza di verità quanto è accaduto. Chi non è nello Spirito di Dio, sarà muto come i maghi. 

Nessuno potrà leggere secondo verità la storia presente, passata, futura secondo verità piena, se non è nello Spirito del Signore. 

Chi è nello spirito del male, del peccato, del vizio, della stoltezza mai sarà in grado di leggere secondo Dio, quanto viene da Dio. 

Se la storia è frutto anche di quanto non è dalla storia, è chiaro che per comprenderla è necessario conoscere cosa non è dalla storia. 

Dalla storia non è questa pietra che si muove e frantuma la statua. La pietra è nella storia ma è mossa non dalla storia. Questa verità fa la differenza. 

42 Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d’argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l’altra fragile.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

DELLE CAUSE DEI MALI PRESENTI E DEL TIMORE DE' MALI FUTURI E SUOI RIMEDI AVVISO AL POPOLO CRISTIANO

 


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Nulla, o quasi nulla, in una parola, si è voluto fare per edificare la città di Dio; e qual cosa mai non si è fatta per la città caduca del mondo? Quante ricerche, quante combinazioni e sistemi, quanti scritti, quanti saggi sull'agricoltura, sul commercio, o interno, o esterno, sulle manifatture e le arti, sulla legislazione, sui mezzi di assicurare ciò, che appellasi la felicità del cittadini, coll'assicurare, e coll'accrescere le loro comodità, sui mezzi altresi di aumentare le ricchezze dello stato, sul suo credito, e sulle sue risorse, sulle sue relazioni, e i suoi interessi, sulla sua popolazione, sul suo governo, sulla sua forza militare, sulle sue alleanze ! Se v'è stato su tutto ciò molta sagacità ne disegni, molta connessione, e destrezza nelle discussioni e nelle operazioni, non domandate ad un vescovo: ma ciò, che ei non potrebbe abbastanza ripetervisi è, che uomini cristiani non doveano tutto riferire a sollecitudini profane ». Quantunque sono forse anche più quelli, i quali danno quasi tutto al riposo, e nulla, o quasi nulla alla fatica. Vedrete un cristiano impigrir sulle piume sino al tardo mattino; crederete, che il giorno innanzi abbia travagliato, come un fabbro, o come un agricoltore, e pure non ha alzata una mano, non ha dato un passo. Vedrete una donna, che ha sempre aperta l'anticamera a visite, e crederete che si prenda un onesto trattenimento dopo i continui pensieri della famiglia, della educazion delle figlie, o dopo il lavoro delle mani. Niente di questo; ma la conversazione è la sua sola occupazione, e l'unica sua fatica. Vedrete un uomo passeggiar su e giù la piazza, o assidersi immobile in un caffè: penserete forse, che aspetti compagni e dipendenti per trattar di affari, ma v'ingannate; l'unico suo affare è passeggiare, sedere, e parlar di novelle, e mormorare d'altrui. Ora do mando io: v'è segno in questi, che pur son tanti, v'è segno nessuno di creature di Dio, che amano il Dio lor Creatore; v'è in questi indizio nessuno, ovver principio di veri cattolici? - º È poi ordinato in secondo luogo il tempo dell'uomo e il tempo di Dio. Tempo dell'uomo sono i sei giorni della settimana; tempo di Dio è il giorno della domenica. Tempo dell'uomo è il carnevale, tempo di Dio è la quaresima. E pure anche questi due tempi s'invertono oggidi dai cristiani. Anche del giorno di festa si vuol fare un giorno dell'uomo, anzi dirò piuttosto un giorno del demonio. Il difestivo è appunto quello, che più degli altri, è dedicato al letto, al divertimento, alla crapula e al peccato. Non basta correre alla messa più spedita e più tarda; si va ad udirla in quella chiesa, dove capita quel l'amico, quella persona, quel corrispondente: vi si va nel tempo di quella musica, in cui le risa, le ciarle, e la scompostezza delle persone sono la minor irriverenza, che si commetta in faccia agli altari. Si corre a ricevere in fretta una benedizione di Gesù Sacramentato, e poi si parte a comprare la sua maledizione per una contrada, dove si procura di adescare gli occhi della gioventù più debole, e più incauta. Il difestivo è il giorno del banchetto, è il giorno del teatro, è il giorno della danza. E non è un rossore de cristiani l'aver trovato per sin le sottigliezze delle scuole a fine di accorciare il giorno di Dio? Imperocchè il difestivo dovrebbe aver principio da una mezzanotte all'altra secondo lo stile ecclesiastico e ragionevole; ma se n'è fatto un giorno mezzo naturale, e mezzo ecclesiastico: si sono tolte alla domenica almeno sei ore di tempo, e si fa terminare il difestivo al tramonto del sole, per aver campo di andare al teatro, e per coonestare la libertà delle danze e degli spettacoli. Del tempo poi della quaresima, che dovrebbe esser tempo di penitenza, si è procurato di fare un ecclesiastico carnevale. Si assiste alla predica come al teatro per partito e per curiosità; e un gran predicatore è divenuto al di d'oggi simile ad " parassito, che ha i suoi partigiani, ei suoi antagonisti. Si rinnovano in certi di festivi della quaresima i banchetti e le crapule del carnevale. L'opera si traveste sotto il titolo di accademia; per altro vi sono gli stessi divertimenti della musica, e quasi gli stessi scandali delle persone. I disordini del carnevale servono a far dispensare dal digiuno della quaresima, e in questo modo tutti i disegni di Dio, e della Chiesa si pervertono, disordinando il tempo assegnato alla penitenza. Ora domando io: in questi cristiani, che così pervertono il tempo, v'è luogo all'osservanza del primo precetto di Dio? V'è pensiero di Dio? v'è anore di Dio? v'è culto di Dio?

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DEL CONTE CANONICO ALFONSO MUZZARELLI

 


Vi chiedo di pregare perché il flagello del comunismo venga fermato. Vi assicuro che dopo ci sarà la fedeltà alla Casa Paterna, quella che non avete mai vissuto.

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

10 SETTEMBRE 2021

Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


Quale Madre dell’Umanità, Vi benedico.


VI CHIEDO DI RINUNCIARE AL PECCATO E DI AFFIDARVI
A MIO FIGLIO.


L’umanità si è pervertita al punto di giungere a consegnarsi al male, quel male al quale l’umanità non vuole rinunciare.  


Il demonio vi ha sedotto, portandovi a disprezzare i Comandamenti, i Sacramenti e le Opere di Misericordia.


IL MIO CUORE SANGUINA DAVANTI ALLA CONDIZIONE DI QUESTA GENERAZIONE: DEDITA AI VIZI DELLA CARNE, HA RAGGIUNTO LE ABOMINAZIONI E LE ABERRAZIONI CHE LACERANO IL CUORE DI MIO FIGLIO E IL MIO CUORE.


Amato Popolo di Mio Figlio:


Piango a causa dell’indifferenza verso Mio figlio…
Piango a causa dell’indifferenza verso i Suoi Appelli…
Piango a causa della sofferenza di questa umanità senza Fede …
Piango a causa del conflitto tra le Nazioni…
Piango a causa del conflitto spirituale nel quale si trovano gran parte dei Miei figli…


A voi che rispondete alla Parola di questa Madre:


CHIEDO DI CONTINUARE AD ESSERE FEDELI, DI VIVERE LA FEDE IN TUTTO IL SUO SPLENDORE, VEDENDO NEL MARTIRIO IL TRIONFO CHE VI RENDE SIMILI A MIO FIGLIO.


Il grande apparato del male si sta appropriando di quello che è di Mio Figlio: l’essere umano, e lo sta mantenendo nella degradazione allo scopo di rendervi dipendenti.
Questo apparato è il comunismo (1) che, tutelando la violenza, la divisione e l’opposizione, ha degradato l’uomo in ogni aspetto della vita.
È nato per opprimere l’umanità.


Il dolore si farà più intenso per i Miei figli, giungeranno ad obbligarvi a negare il Miracolo Eucaristico e voi sarete duramente provati.


Non venite meno figli, non vacillate, continuate ad essere saldi nella Fede.
Voi sapete che il dolore è espiazione e che quello che viene offerto non va perduto.  


L’umanità è passata da quello che c’era prima al presente!
È adesso che il male sta ferendo il Mio Cuore, perché si sta scagliando contro i Miei figli.

Gli elementi stanno scatenando la loro furia, che aumenterà al punto che gli esseri umani si sentiranno con le spalle al muro e vacilleranno nella Fede.
È l’essere umano che ha offeso il Mio Divin figlio, adorando falsi dei.  


Il figlio del male arriverà a massacrare l’uomo, a pronunciare bestemmie su Mio Figlio e sulla Sua Chiesa, a calunniare, ad adorare sé stesso e a imporre idoli che porterà nelle chiese di Mio Figlio.


Gli eventi continueranno, la luna ed il sole interferiranno, causando grandi cambiamenti geografici e gli elementi agiranno con maggior forza, cambiando il clima della terra.


VOI NON DOVETE TEMERE, IL CIELO, SÌ, IL CIELO È CON VOI!


Osservate i Comandamenti, non venite meno lungo la via, voi non siete soli. Mio Figlio darà ad alcuni dei Miei figli prediletti la forza spirituale e la Fede per mantenervi sulla via di Mio Figlio, non dimenticando che dall’Alto verrà inviato l’Angelo di Pace, (2) che vi conforterà quando necessario e manterrà fedele il Popolo.


DOVETE AVERE LA CERTEZZA DI NON ESSERE SOLI, I FLAGELLI SI AVVICINANO, GIORNO DOPO GIORNO, E SARANNO PIÙ DURI.


Vi chiedo di pregare perché il flagello del comunismo venga fermato.
Vi assicuro che dopo ci sarà la fedeltà alla Casa Paterna, quella che non
avete mai vissuto.


VI BENEDICO FIGLI, CON LA MIA MATERNA PROTEZIONE.
CON IL MIO CUORE IMMACOLATO, VI BENEDICO E VI PROTEGGO.


Mamma Maria


AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


(1) Comunismo...

(2) l’Angelo di Pace...


COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Considerando il futuro panorama mondiale e l’insistenza della Madonna nel ragguagliarci sull’Anticristo, possiamo dedurre che l’Avvertimento non è lontano.


Fratelli, il comunismo è risorto, non è stato vinto, ma in questo momento è parte essenziale della strategia dell’Anticristo.


Vigiliamo e preghiamo, perché noi crediamo in Dio. Noi abbiamo la protezione di nostra Madre e non siamo soli.


Questo è molto importante al fine di avere la certezza che, ovunque ci troviamo, lo sguardo di Dio è su di noi. Qui e in ogni luogo, gli occhi del Padre Eterno ci stanno guardando.


Per questo dobbiamo accrescere la fede assieme all’amore per la Trinità Sacrosanta e per la Madonna che continuamente ci allerta. 


Amen.