Umiltà di Daniele.
1. Cerchiamo di penetrare il senso della prima lettura sul santo profeta Daniele lì dove lo abbiamo sentito pregare e lo abbiamo ammirato sentendolo confessare non solo i peccati del popolo ma anche i suoi propri. Le sue erano parole di preghiera ma anche di confessione. Diceva: Pregando e confessando i peccati miei e quelli del mio popolo al Signore Dio mio 1. Dopo questa preghiera chi potrebbe dichiararsi senza colpa dato che perfino Daniele fa confessione di propri peccati? A un orgoglioso una volta Ezechiele disse: Sei forse più sapiente di Daniele? 2 La Scrittura pose questo Daniele anche fra i santi uomini nei quali sono adombrate le tre categorie umane che il Signore fa capire che salverà quando si abbatterà una grande tribolazione sul genere umano. Ha detto che nessuno da quella tribolazione scamperà tranne Noè, Daniele e Giobbe 3. E` chiaro che in questi tre personaggi, come ho detto, Dio adombra tre categorie di uomini. Infatti quei tre grandi morirono e le loro anime sono presso Dio, mentre i loro corpi si sono dissolti nella terra. Essi sono ormai alla destra di Dio e non possono più temere alcuna tribolazione da cui abbiano a chiedere di essere liberati in questo mondo. Come si spiega dunque che Noè, Daniele e Giobbe saranno liberati da quella tribolazione? Quando Ezechiele diceva queste cose, solo Daniele forse era ancora vivo. Noè e Giobbe erano morti e affiancati ai Padri nel sonno della morte. Come poteva porsi per loro il problema di venir liberati da una imminente tribolazione, se erano già stati liberati dalla vita mortale? Ma in Noè sono raffigurate le autorità buone, coloro che guidano e governano la Chiesa, come Noè governava l'arca del diluvio. In Daniele sono adombrati tutti i santi che vivono nella continenza. In Giobbe tutti i coniugati che vivono onestamente. Dio infatti libera dalla tribolazione annunciata queste tre categorie di uomini. Tuttavia Daniele è posto sopra gli altri due e da ciò appare evidente che lui solo meritò di essere nominato. E, ciononostante, egli confessa i suoi peccati. Di fronte a Daniele che confessa i suoi peccati come possono non essere presi da timore i superbi, non sgonfiarsi i vanagloriosi, non trovare il freno dell'umiltà gli orgogliosi e i presuntuosi? Chi può vantarsi di avere il cuore puro o chi può vantarsi di essere esente da peccato? 4
2. 1. E poi gli uomini si meravigliano (e magari solo si meravigliassero e non giungessero alla bestemmia!) quando il Signore castiga il genere umano e lo colpisce con le punizioni di un pio emendamento, esercitando prima del giudizio finale il rimedio di una correzione. Spesso manda afflizioni, dettate da misericordia, senza fare una scelta di quelli che mette alla prova. Il fatto è che non vuol trovare nessuno da condannare. Colpisce indistintamente ingiusti e giusti 5, per quanto chi può considerarsi giusto, se anche Daniele fa confessione dei propri peccati?
Sant'Agostino
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