Il Re della Città del bene.
***
O uomo, chiunque tu sia, niente e polvere; se tu consideri la tua nudità, la tua impotenza, la tua triplice nullità di spirito, di cuore e di corpo, quale amore irresistibile non dee destare in te questo titolo adorabile di dono, sotto il quale il Re della Città del bene si rappresenta al tuo pensiero 1 Quale energica volontà di vivere sotto le sue leggi! Tu non hai nulla e tu hai bisogno di tutto; lo Spirito Santo è il dono che racchiude tutti i doni: dono della fede che illumina; dono della speranza che consola, dono della carità che deifica; dono delFumiltà, della pazienza, della santità, dono della conversione e della perseveranza; dono di tutti i beni dell’anima e del corpo. In nome dei tuoi bisogni, dei tuoi pericoli, e delle tue pene; in nome dei bisogni, dei pericoli e delle pene dei tuoi parenti, de’tuoi amici, della società e della Chiesa, sii il suddito fedele del Renella* Città del bene. Invoca con tutta la vivacità della tua fede lo Spirito Dio, dono e donatore, che desidera Egli stesso ardentemente di comunicarsi a te. In lui solo tu troverai tutti i beni, unum bonum in quo sunt omnia bona. Fuori di lui tutti i mali: indigenza per il tuo cuore; vanità per il tuo spirito, malessere per la tua vita, terrori per la tua morte, supplizi per l’eternità. Egli si chiama u n z io n e, unctio. Fra un numero grande di mirabili significati, unzione vuol dire sapienza e luce. Siccome esso è l’amore per essenza, cosi il Re della Città del bene è la stessa sapienza, la luce senz’ombra, la luce eterna, il sole senza ecclisse. Egli partecipa la sua pienezza ai suoi sudditi, e inonda il suo impero. Partecipandone i suoi sudditi diventano tutto ciò clie vi ha di più grande tra gli uomini: come Re, Sacerdoti, Profeti. Come Re: invece d’essere dominati, dominano; invece d’essere servi della materia, delle creature, dei sensi, delle passioni degli angeli ribelli, essi gli tengono incatenati ai loro piedi. Nè le promesse, nè le minaccie, nè i rovesci, né le infermità, nè le tentazioni fanno cadere la corona dal loro capo, né lo scettro dalle loro mani. La loro autorità diretta dall’eterna sapienza, ha per carattere l’equità, la dolcezza, la forza.1 Come Sacerdoti: essi si servono del loro dominio sulle creature e sopra sè medesimi, per fare di tutto ciò che è creato, di tutto ciò che posseggono, di tutto quel che essi sono, un grande olocausto a Dio, da cui tutto è disceso e a cui tutto dee ritornare. Come Reai sacerdote, come popolo amato fra tutti i popoli, dovunque regnano i figli della città del bene, si fa la luce, r ordine si stabilisce, la civiltà si sviluppa, le nazioni prospere procedono tranquillamente nella loro via. Ne volete la prova? interrogate la storia, e date un’occhiata al mappamondo. Come Profeti; le loro parole e le opere loro, più eloquenti delle loro parole, fanno irradiare sulla terra la luce divina da cui sono inondati. Esse proclamano in-- cessantemente le eterne leggi dell'ordine, l’esistenza del mondo futuro, il gran giorno della giustizia e la duplice dimora di felicità o d’infelicità senza fine oltre la tomba. « Di più, esclama un Padre della Chiesa, ciò che l’occhio umano può appena scorgere attraverso folte nubi, ciò che tutti i sapienti pagani non fanno altro che intravedere, i cittadini ' della Città del bene lo vedono chiaramente. Il loro corpo è sulla terra, la loro anima legge nei cieli: essi vedono come Isaia, il Signore assiso sopra un trono eterno. Come Ezechielo, veggono colui che riposa sopra i Cherubini. Come Daniele, vedono i milioni di angeli che lo circondano. Un omiciattolo, eariguus homo, vede con un solo sguardo il principio e la fine del mondo, la metà dei tempi, la sucessione degli imperi. Egli sa ciò che non ha mai imparato; imperocché in esso è il principio di ogni luce. Con tutto che rimanga uomo, ei riceve dal Re della Città del bene una scienza potente che va sino a scuoprirgli le segrete azioni altrui. « Pietro in persona non era con Anania e Safira allorquando essi vendevano il loro campo: ma vi era per mezzo dello Spirito Santo. Perchè, dice egli, Satana ha tentato il vostro cuore sino al punto da farvi mentire allo Spirito Santo ? Non v’era nè accusatore, né testimonio. Come dunque lo sapeva egli ? Non eravate voi liberi, soggiunge, di tenere il vostro campo, e quel che avete venduto non vi appartenevaì Perchè dunque avete voi formato questo cattivo disegno ? Cosi quest’uomo ignorante possedeva per la .grazia dello Spirito Santo, una scienza che tutti i sapienti della Grecia non conobbero mai. Non trovate voi la stessa scienza in Eliseo? Assente, egli vede Giezi ricevere i doni di Naaman, ed al suo ritorno egli gli dice: Che forse il mio spirito viaggiava con tei poiché il mio corpo era qui; ma lo spirito che Iddio m i ha dato conosce ciò che accade lontano. Vedete come il Re della Città del bene illumina quando vuole, i suoi sudditi, toglie loro l’ignoranza e gli arricchisce di scienza.1 »
Egli si chiama: d it o d i d io , digitus Dei. Questo nome di una incomparabile ricchezza indica a un tempo la successione del Re della Città del bene, e la sua infinita potenza, come pure la diversità dei suoi doni e delle sue operazioni nell’eterna- unità dell’amore. Ogni volta che l’uomo, come immagine di Dio, studierà sopra sé medesimo, accerterà la giustizia di questo nome divino.
***
Monsignor GAUME
Nessun commento:
Posta un commento