venerdì 24 settembre 2021

Oh! quanto è insopportabile, padre mio, il dolore sofferto lontano dalla croce;

 


EPISTOLARIO

Il timore filiale di Dio contemplato così da vicino e la paura di  offenderlo, di dispiacergli e di essergli infedele e ingrato, dopo aver gustato  deliziosamente l'incontro con lui, accendono vieppiù il desiderio di sciogliere  i lacci che legano l'anima all'esilio e le impediscono di spiccare il volo verso  la patria.  

Padre Pio, come si documenterà quando tratteremo della notte oscura dello  spirito, ha frasi scultoree ed indovinate per descrivere questo stato d'animo.  Qui si riportano soltanto due brani, a mo' d'esempio, per vedere l'effetto  doloroso di quei sentimenti, cioè del filiale timore e della paura di offendere  Iddio:  

"Cosa dirvi dello stato attuale del mio spirito? La terribile crisi accennatavi  nell'altra mia si va sempre più ingrandendo. Attualmente poi l'anima è posta in  un cerchio di ferro. Teme da una parte di offendere quasi in tutte le cose Iddio  e questo le cagiona tanto terrore che solo può essere paragonato alle pene dei  dannati. Padre, non crediate che in questa mia asserzione vi sia dell'esagerato,  la cosa la sta proprio così. Il Signore mi fece proprio provare tutte le pene  che soffrono laggiù i dannati. Ma ciò che da un'altra parte più mi tormenta si è  che in questo periodo sento ingigantirsi nell'anima mia il desiderio di amare  Iddio e di corrispondere ai suoi benefici" (11 3 1915)  

"Viva Gesù, che così vuole, contro ogni mio demerito, farmi entrare a parte dei  suoi dolori! Oh! quanto è insopportabile, padre mio, il dolore sofferto lontano  dalla croce; ma come addiviene soave e soffribile se si soffre non lontano dalla  croce di Gesù! Tutto per l'anima riesce facile, pur sentendosi oppressa ed  inebbriata da ogni sorta di patimenti; e se non vi fosse in fondo, in fondo a  quest'anima quel sacro timore di poter cadere e disgustare il divino sposo, ella  sentirebbe di stare in paradiso, tanta è la dolcezza che apporta a lei si fatto  modo di soffrire" (20 5 1915).

PADRE PIO DA PIETRELCINA 

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