lunedì 13 settembre 2021

Nuovi sviluppi su Fatima: le rivelazioni clamorose del 2006-2007

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Lo spettacolo del Cardinal Bertone

Di fronte al disastro, la mossa successiva di Bertone fu quella di  organizzarsi un proprio show televisivo, mandato in onda da Telepace il  21 settembre 2007. La stampa fu invitata a partecipare a quella che era  stata spacciata come una “presentazione” de L’ultima veggente di Bertone  - mesi dopo che quel libro era già stato presentato al pubblico, tra l’altro  con gran dispendio di pubblicità. Anche questa volta si sarebbe trattato  di un’iniziativa ufficiosa del Cardinale, senza alcun supporto da parte  della Santa Sede, per screditare Socci e “salvare” la “versione ufficiale”.  Socci, infatti, si era presentato in veste di giornalista all’auditorium  dove sarebbe avvenuta la presentazione, con la speranza di porre delle  domande a Bertone, ma venne cacciato via dall’edificio dagli addetti alla  sicurezza.428

Parte di questo “Spettacolo del Cardinal Bertone” consistette nella  proiezione di un segmento dell’intervista all’Arcivescovo Capovilla,  pesantemente editata e condotta non dal Vaticano, bensì proprio da  Giuseppe de Carli, lo stesso servile “Vaticanista” che aveva collaborato  con Bertone alla stesura de L’ultima veggente. Malgrado quella parte  dell’intervista fosse stata concepita per contrastare la testimonianza  rilasciata da Capovilla a Solideo Paolini, che abbiamo già analizzato nei  capitoli precedenti, Capovilla non menzionò mai quella testimonianza e  nemmeno il nome di Paolini, neanche una volta. Al contrario, confermò  dinanzi alle telecamere i seguenti fatti: 

•  che il 27 giugno 1963 Papa Paolo VI lo aveva contattato, tramite  Monsignor Dell’Acqua, per determinare dove si trovasse “il plico  Capovilla” nell’appartamento del Papa, •  che il plico era stato ritrovato nell’appartamento del Papa all’interno  della scrivania “Barbarigo”, 

•  che Paolo VI lesse i suoi contenuti in quella data,

•  che Paolo VI ripose il testo nel “plico Capovilla” e lo sigillò nuovamente,  avendo lasciato ad altri il compito di decidere, come aveva fatto  Giovanni XXIII. 

Per non lasciare alcun dubbio in merito ai nostri lettori, ecco la  trascrizione letterale di ciò che Capovilla ha affermato in quell’occasione: 

Il 27 giugno 1963 ero, la sera, presso le suore delle Poverelle in via Casilina. Mi telefona monsignor Dell’Acqua. Non si trova il  plico di Fatima. Replico che probabilmente si trova nello scrittoio  denominato “Barbarigo”, perché appartenuto a San Gregorio  Barbarigo e regalato a Papa Giovanni dal Conte della Torre. Papa  Giovanni lo teneva caro, nella camera da letto, come una reliquia. 

Sia a destra che a sinistra c’erano cinque o sei cassetti. Più tardi  Dell’Acqua mi telefona e mi comunica che il plico è stato ritrovato.

 Il 28 giugno Papa Paolo mi chiama e mi chiede chi ha dettato le  righe sulla busta. Spiego che è stato il Papa stesso a voler segnalare le persone che hanno conosciuto il testo. “Papa Giovanni non le ha  detto altro?”, mi domanda Paolo VI. “No, Santo Padre, ha lasciato ad altri la decisione”. “Anche io farò altrettanto”, risponde Papa  Montini. Si richiude la busta e non se è più parlato.429

Bertone ha quindi ammesso tramite l’Arcivescovo Capovilla, da  lui reso proprio testimone, che esisteva davvero un “plico Capovilla”  localizzato nell’appartamento del papa e contenente un testo del Segreto  che fu letto dal Papa due anni prima rispetto alla data fornita dalla  “versione ufficiale” di Bertone. Eppure, per bocca del suo “surrogato”  De Carli, Bertone continuò imperterrito ad affermare davanti alle  telecamere, che il plico Capovilla - mai mostrato fino ad allora - era lo  stesso documento che aveva già fatto vedere a Porta a Porta. De Carli  disse infatti: 

Concludo, pertanto, che non c’è un plico Capovilla in  contrapposizione ad un plico Bertone. I due plichi sono la stessa  cosa. 

Ma si tratta di un’assurdità, perché sappiamo con certezza che il  plico Capovilla reca la scrittura dell’Arcivescovo Capovilla, che indica i  nomi di tutti coloro che ne avevano letto i contenuti, oltre al suo nome  e alle parole dettategli da Giovanni XXIII: “lascio ad altri commentare  o decidere”. Bertone non ha mai fatto vedere questa busta, né allora  né durante i sette anni precedenti; non l’ha mostrata durante la  trasmissione televisiva del 21 settembre 2007 e non l’ha fatto fino ad  oggi, al momento in cui va in stampa questa seconda edizione de La battaglia finale del diavolo (dicembre 2009). Sappiamo tuttavia che  Bertone ha mostrato al pubblico il “plico Bertone”, ma quel plico non  può essere assolutamente il plico Capovilla, che era stato descritto  dall’Arcivescovo in modo così preciso e minuzioso proprio durante la  trasmissione televisiva orchestrata dallo stesso Bertone! De Carli – e quindi  per estensione lo stesso Bertone – hanno avuto l’audacia di dichiarare  qualcosa che sapevano benissimo entrambi essere palesemente falsa. Ed  è degno di nota il fatto che sia stato proprio De Carli, e non Capovilla,  ad aver tratto la “conclusione” alla fine dell’intervista, proprio perché  non era riuscito a strappare una simile “testimonianza” all’Arcivescovo,  in quanto era ovviamente falsa. 

Vi sono altri passi falsi avvenuti durante questa trasmissione, ma  non possiamo attardarci troppo ad esaminarli nel dettaglio, per quanto  importanti possano essere430. Abbiamo infatti già avuto abbastanza  prove dalle tre “mosse” compiute da Bertone in risposta al libro di  Socci, ciascuna delle quali si è rivelata disastrosa per il Cardinale. Il  libro di Bertone e le sue due apparizioni televisive, infatti, sono riuscite  solamente a confermare ciò che era già palese e cioè che esistono  due buste (plichi) e due testi riguardanti il Terzo Segreto nella sua  integralità. Uno di questi è stato rivelato (il testo della visione), mentre  l’altro contenente le parole della Vergine, che spiegherebbero quella  visione e predirebbero una crisi della Chiesa e del mondo, rimane tuttora  nascosto, evidentemente proprio all’interno di quel “plico Capovilla”  che Bertone vorrebbe farci credere di aver già mostrato al pubblico, ma  che in realtà non ha mai fatto. 

Come dice la Bibbia “Chi scava una fossa ci casca dentro…”.431  Malgrado tutti i loro tentativi, invece di mettere a tacere la vicenda, il  Cardinale Bertone ed i suoi collaboratori del Vaticano sono riusciti a fare  esattamente l’opposto, fornendo ulteriori informazioni che confermano  ciò che Socci aveva riconosciuto con tanto coraggio. Cinque anni dopo la  prima edizione di questo libro, la Divina Provvidenza aveva raddrizzato  le “righe storte” di Bertone, facendo risplendere la luce stessa del Cielo  sul Segreto ancora nascosto. 

Ma non è tutto. Prima che le guardie cacciassero Socci dall’edificio  da cui veniva trasmessa la presentazione del 21 settembre 2007, il  giornalista fu in grado di far ascoltare ai suoi colleghi attorno a lui  le affermazioni di Capovilla, che erano state registrate su cassetta da  Paolini durante un altro incontro avuto tra i due, il 21 giugno 2007.  Come riportò uno dei maggiori quotidiani italiani, Il Giornale, in  quell’audio cassetta Capovilla affermava che: “oltre alle quattro pagine  [della visione del vescovo vestito di bianco] c’era qualcos’altro, un  allegato, sì.” Il giornalista de Il Giornale concluse che quelle parole di  Capovilla “avvalorerebbero la tesi dell’esistenza di un secondo foglio  con l’interpretazione del segreto. Il mistero, e soprattutto le polemiche, continuano.”432

Grazie alle rivelazioni del 2006-2007, il mistero e le polemiche  continueranno sicuramente. Nel frattempo, tuttavia, non solo la  Chiesa ma l’umanità intera sta andando inesorabilmente incontro alle  conseguenze finali che sono sicuramente predette nella parte mancante  del Terzo Segreto, un testo che però contiene al tempo stesso anche gli  strumenti per evitare tali catastrofiche conseguenze. I prossimi capitoli  del nostro libro saranno dedicati all’analisi del gravissimo pericolo  causato dal deliberato occultamento di quel testo Celeste, che completa  e conclude il Terzo Segreto di Fatima.

Padre Paul Kramer

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