mercoledì 1 gennaio 2025

Vedrete grandi luci nei cieli.

 


Messaggio URGENTE E GRAVE.


Oggetto:

Grandi luci vedrete in alto nei cieli, vi inginocchierete davanti a loro ed esse scenderanno e abiteranno tra gli uomini, ma quelle luci, lungi dal condurvi a Me, vi condurranno con la loro menzogna.


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.

Riguardo a: Grandi luci vedrete nei cieli, vi inginocchierete davanti a loro ed esse scenderanno e abiteranno tra gli uomini, ma quelle luci, lungi dal condurvi a Me, vi condurranno con la loro menzogna.

(Lingue...) Figlioli, vi è stato dato un grande Tesoro, la Mia Presenza Divina in mezzo a voi, vi è stato dato il Cibo Divino e voi lo avete disprezzato, piccoli miei. La Mia Presenza Divina ha camminato tra gli uomini e voi Mi avete messo da parte, come se fosse successo qualcosa di vecchio nella vostra storia. Il vostro cuore si è indurito di nuovo come quello degli antichi popoli. Il vostro Dio ha camminato tra voi e vi ha lasciato un'eredità di santità, ma voi avete preferito la sporcizia del mondo e l'avete alimentata. Siete stati creati per essere i più belli della Creazione e avete preferito la sporcizia di satana e vi siete contaminati con essa. La santità è stata creata per voi, vi ho dato un esempio di santità e non avete voluto seguirlo.

Così, disprezzando i grandi tesori che vi sono stati dati, siete stati come nella Parabola, quelle perle preziose che vengono date ai porci. Vi ho dato la Mia Vita, vi ho dato la Mia Presenza, mi sono dato come Cibo Divino a voi e voi avete voluto tenervi come porci. Così, piccoli Miei, soffrirete ciò che avete scelto, avevate la Luce e avete preferito le tenebre.

Ascoltate dunque, Miei piccoli, (Lingue...) Grandi luci vedrete in alto nei cieli, vi inginocchierete davanti a loro ed esse scenderanno e abiteranno tra gli uomini, ma quelle luci, lungi dal condurvi a Me, vi condurranno con le loro menzogne alla morte, alla morte fisica e spirituale. Piangerete il vostro errore, Miei piccoli, perché avete cercato luci che non lo erano e quelle luci vi tradiranno. Quelle luci dimoreranno tra gli uomini e, ripeto, una menzogna è ciò che vi diranno, non avrete la Vera Luce, perché l'avete disprezzata e quando vi accorgerete di quelle luci che avete accettato nella vostra vita, vi pentirete ed è allora che acclamerete il Mio Santo Nome e potrete scacciarle dalla vostra vita e dal vostro mondo.

Condivido tutto questo con voi, Miei piccoli, perché anche nonostante il vostro peccato, la vostra malvagità, il vostro cuore putrefatto dal peccato, vi amo ancora, perché vi amo, perché mi sono dato per voi e continuo a darmi per voi. L'uomo in generale ha il collo duro, impara solo soffrendo per gli errori commessi, ma voi non volete imparare dalla storia passata dei vostri simili. Mi avete rifiutato come mi hanno rifiutato gli antichi, soffrirete allora come hanno sofferto anche loro. Avreste potuto risparmiarvi tanto dolore, Miei piccoli, se aveste capito in tempo, ma avete preferito il dolore all'avere la Gloria del Cielo in mezzo a voi.

La pace si allontanerà dalla Terra, guerre crudeli si susseguiranno, i mari copriranno vasti settori della Terra, terremoti indicibili muoveranno i vostri cuori duri al pentimento, perderete tutto ciò che è materiale e solo le stelle del Cielo vi copriranno. Sentirete fortemente nel vostro corpo i rigori dei climi alterati dal vostro peccato e colpiti dalle forze di satana. Soffrirete molto perché non avete apprezzato il bene che vi è stato dato.

Siete stati viziati ogni giorno e lo avete disprezzato e non lo avete nemmeno apprezzato. Vi ucciderete l'un l'altro, come se non vi foste mai incontrati, la crudeltà metterà da parte l'amore che dovrebbe vivere nei vostri cuori, l'inferno stesso camminerà sulla terra e voi soffrirete il male di satana che avete permesso di scatenare.

Tutto diventerà buio, la paura diventerà terrore, non ci sarà più pace nel vostro cuore, la malvagità dell'uomo commuoverà persino il Cielo, gli Angeli si copriranno il volto per non vedere il male che gli uomini si causeranno a vicenda. Avrete nostalgia dei giorni di pace che avevate, quando avevate cibo, casa, vestiti, ma ancora di più desidererete la Mia Presenza quando il vostro cuore si renderà conto del vostro errore. Subirete quella Purificazione come rimedio ai vostri peccati e alle vostre negligenze e certamente, così come sono Misericordioso, sono un Dio Geloso, che cerca da voi la totalità del suo amore.

Mi avete tolto dal vostro cuore e avete dato a satana il regno nel vostro cuore. Rendetevi conto della follia che avete commesso, un intero Dio di bontà, di misericordia infinita, di perdono, lo avete messo da parte. Avete avuto la mia Divina Provvidenza in ogni momento, mi sono preso cura di voi anche per voi stessi, tutto ciò che di buono avete avuto è venuto da Me, dal vostro Dio. Mi sono preso cura di voi da colui che mi ha tradito e che voleva togliervi la vita e voi, stoltamente, avete preferito il nemico nel vostro cuore e non l'Amore Infinito che si prendeva cura di voi e vi coccolava. Ve ne accorgerete tardi, ma vi renderete conto del vostro errore. Saprete cosa può sperimentare l'uomo quando si allontana totalmente dal suo Dio, quando tutto nella vostra vita potrebbe essere bello. Con le stesse menzogne di satana, che avete ascoltato e che avete incoraggiato nel vostro cuore, gli avete permesso di vivere pienamente nel vostro mondo e in voi stessi, non avete voluto incatenarvi al mio Amore, che avrebbe prodotto bellezze incommensurabili nella vostra vita e avete finito per incatenarvi al male, al terrore, alla depravazione a cui satana vi ha condotto.

Sì, ora siete incatenati alla sua malvagità ed egli vi mostrerà la sua malvagità in pieno, piangerete la vostra stoltezza, ma servirà che quelle lacrime arrivino a Me e, pentiti, riceverete il mio perdono e la mia vera luce tornerà su di voi e avrete il nuovo giorno dei Nuovi Cieli e delle Nuove Terre. Satana sarà sconfitto e voi avrete imparato la lezione come anche gli antichi popoli, dopo aver sofferto per i loro errori, hanno poi goduto della Mia Grazia. Quanto avreste potuto essere risparmiati, Miei piccoli, ma non avete voluto comprendere le Sagge Parole che venivano dal Mio Cuore.

Vi chiedo ancora una volta di attenuare i dolori della Purificazione, che non si può più fermare, ma potete attenuare il dolore, piccoli Miei, e il tempo che durerà.

Tornate a Me, tornate a Me, Miei piccoli e pregate per i vostri fratelli, quanto dolore, Miei piccoli, quanto dolore Mi causate con la vostra negligenza e i vostri errori, quanto tempo imparerete, Miei piccoli, quanto tempo imparerete?

Vi benedico, Miei piccoli, e tocco il vostro cuore con il Mio Amore Infinito, affinché possiate comprendere il dolore del Mio Cuore e pentirvi.

Grazie, Miei piccoli.


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Miei piccoli, come corollario, cercherò di spiegare qualcosa di ciò che vi ho appena detto. L'amore che si è prodotto nel mondo ha impedito alle forze di satana di scendere su di esso, ma man mano che l'amore si è affievolito, il male di satana ha potuto vincere il poco amore che già si produceva nel mondo ed è per questo che vi attaccherà con tutta la sua potenza.

L'amore stesso che era stato dato e che avrebbe dovuto essere ravvivato, anche dalla Chiesa stessa e dai suoi fedeli, è scemato. Immaginate il vostro mondo, che quando si produceva molto amore, era come una luce intensa che usciva da tutta la sua superficie, e questo impediva l'attacco delle forze oscure di satana.

Avete sempre avuto attacchi da parte di satana e l'ho permesso perché la vostra fede e il vostro amore per Me crescessero, ma poi siete caduti nella sua menzogna e quella Luce, che prima era potente e luminosa, si è affievolita e così satana può entrare facilmente, perché non c'è più la Luce dell'Amore che esce dalla Terra che può sconfiggerlo.

La Luce principale che vi proteggeva era quella delle Messe in tutto il mondo, dove, nel Sacramento dell'Eucaristia, mi rendo presente, ma satana stesso, entrando nella Mia Chiesa, sta togliendo il valore della Chiesa e la Mia Presenza non ci sarà più. Pertanto, quella tremenda Luce che c'era prima per la vostra protezione, diminuirà, non sarà eliminata, perché ci saranno ancora uomini buoni e santi della Mia Chiesa che la proteggeranno, fedeli donati a Me, il vostro Dio, che la proteggeranno anche loro.

Ma capite, state guadagnando tutto questo perché non producete più amore. L'amore vince fortemente le capacità malvagie di satana. Senza amore nel vostro cuore e nella vostra vita, date via libera agli attacchi di satana.

Comprendete questo, Miei piccoli, meditatelo, perché è a causa della vostra mancanza d'amore che avverrà la Purificazione e questa Purificazione vi porterà ad apprezzare il Mio Amore tra gli uomini. Amore che vi è stato dato gratuitamente e che mi è costato tanto, ma che non avete apprezzato abbastanza e che avete perso perché non lo avete ravvivato o curato nel vostro cuore.
Grazie, Miei piccoli.

18 Agosto 2008

AVVERTIMENTO



Io non vi abbandonerò, figli. È per questo che vengo. 

Mia amata figlia prediletta, parlo con te oggi della necessità di capire che cosa è l‟Avvertimento, e per dissipare ogni confusione che lo circonda. Molte persone hanno paura e credono che questo sia il Giorno del Giudizio. Ma non lo è. Questo deve essere un giorno Glorioso della Divina Misericordia che avvolgerà il mondo intero. I Miei raggi di Misericordia saranno effusi su ogni singola anima, uomo, donna e bambino. Nessuno sarà escluso. Nessuno. 

Questo è il Mio ritorno per salvarvi ancora una volta. Non sapevate che ero sempre misericordioso? Che non avrei mai atteso il giudizio finale per provare ancora una volta a salvare tutti voi? Questa è la purificazione di cui ho parlato. In seguito a questo grande evento il mondo avrà subìto una purificazione per l‟ultimo paio di anni. Ho permesso all‟umanità di subire delle perdite e guadagnare umiltà attraverso il collasso globale dei mercati finanziari, anche se non l‟ho causato Io. E‟ stato ideato da gruppi globali in luoghi di potere, tra i corridoi dei governi di tutto il mondo, per la loro avidità malvagia. 

Tuttavia, a causa di questa sofferenza milioni di persone sono pronte ad ascoltare la Mia Parola e ad accettare la Mia Misericordia. In caso contrario non sarebbero stati pronti. Non c‟è niente da temere se Mi amate e vivete secondo i Comandamenti dati al mondo da Mosè dietro istruzioni del Padre Eterno. 

Attendete il Mio arrivo con anticipazione di amore e di gioia e siate grati di vivere nel mondo di oggi per accogliere il Mio grande dono della salvezza. Io non vi abbandonerò, figli. È per questo che vengo. E‟ perché vi amo tanto che lo faccio. E‟ perché volevo prepararvi e portarvi vicino al Mio Cuore che ho dato al mondo I Miei messaggi attraverso la Mia amata figlia. 

Questi messaggi continueranno anche dopo l‟Avvertimento per guidarvi quanto più è possibile attraverso i Miei insegnamenti. La Mia Parola, contenuta in questi volumi, cui Mi riferisco come Il Libro della Verità, creerà un nuovo esercito cristiano che difenderà il Mio Nome fino all‟ inizio della Nuova Era di Pace. 

Siate lieti ora, figli Miei. Lasciate che vi conforti poiché questa sarà la prima volta che sarete faccia a faccia con Me. Sarà, per i Miei seguaci, un momento di grande amore, pace e felicità. Alzatevi e siate forti. E‟ un privilegio per voi, perciò dovete offrire lode a Dio Padre Onnipotente che ha permesso che ciò accadesse. 

Il tuo amato Salvatore Gesù Cristo. 

3 Ottobre 2011

martedì 31 dicembre 2024

“Io Sono la Luce del mondo.... ” La Luce è Verità

 


Camminate nella Luce !


Io Sono la Luce del mondo, e soltanto dove Sono Io, può splendere la Luce, ma dove Io non Sono, là c’è l’oscurità. Chi lascia penetrare profondamente queste Parole nel cuore, verrà anche presto toccato da un Raggio di Luce, perché riconoscerà che deve prendere la via verso di Me per giungere alla Luce. Ma la Luce è Verità, e la Verità procede da Me. Così nessuno che si trova lontano da Dio, che non ha accolto Me Stesso, affinché Io accenda in lui una Luce, cammina nella Verità. Ma accogliere Me significa appropriarsi dell’amore, perché chi vive nell’amore, vive in Me ed Io in lui. Io Sono quindi l’Amore, la Verità, la Luce, la Vita. Senza di Me vivete al margine, nell’oscurità. Ovunque voi cerchiate la Luce, non la troverete, se non l’accendete in voi stessi attraverso l’amore, se non Mi attirate a voi mediante l’agire d’amore, Che Sono l’Amore Stesso. Nei vostri pensieri può esserci il disordine, ma allora vi è anche disordine nel vostro cuore, allora in voi non vi è l’amore, che tutto ordina secondo l’eterna Legge, che guida anche bene il vostro pensare e non fa sorgere in voi nessuna non-chiarezza, nessuna domanda e nessun dubbio. Così in voi c’è soltanto amore quando Io Stesso ho trovato l’accoglienza nel cuore, perché Io Stesso Sono la Luce sin dall’Eternità. Ma siete liberi di scegliere la Luce o la tenebra. Credete in Me, attraverso il Quale è venuta la Luce nel mondo, credete in Gesù Cristo e la Sua Opera di Redenzione, allora cercherete anche di conquistare Me, attraverso Me vi lascerete chiamare dall’oscurità, ascolterete la Mia Voce, riconoscerete i Miei Comandamenti dell’amore come la Mia Volontà ed entrerete nella Mia Volontà per via della Luce, avrete il desiderio di Me, del Mio Amore, della Vita che vi ho promesso, riconoscerete che senza di Me non esiste Vita, e quindi entrerete liberamente nel Raggio di Luce che Io Stesso irradio, cercherete la Luce e la troverete pure. Vi muoverete nella Verità, appena vi muovete nell’amore. Non esiste nessun’altra via per arrivare alla Verità che attraverso l’amore. Questo vi spiegherà anche l’errore diffuso in tutto il mondo, che dev’esser infallibilmente là dove non esiste nessun amore. L’amore si è raffreddato fra gli uomini. Dove dev’ancor’esser trovato la Verità che non può essere là dove Io Stesso non Sono, che non è al di fuori di Me e che veniva respinta dal disamore degli uomini stessi. Dove non esiste nessun amore, c’è oscurità, per quanto sia altamente sviluppato l’intelletto degli uomini. Io Sono la Luce del mondo, ma Sono anche l’eterno Amore, ma dove viene spenta la Luce, dove non si trova l’amore, là c’è anche l’oscurità dello spirito, là vi è l’errore, ignoranza, abbaglio ed arroganza spirituale, perché là regna il principe dell’oscurità, che vuole respingere la Verità e con ciò anche Colui Che E’ l’Eterna Verità, Che E’ la Luce dall’Eternità.

Amen

CRISTO PARLA INTERIORMENTE ALL'ANIMA FEDELE

 


"Darò ascolto a quello che stia per dire dentro di me il Signore" (Sal 84,9). Beata l'anima che ascolta il Signore che le parla dentro, e accoglie dalla sua bocca la parola di consolazione. Beate le orecchie che colgono la preziosa e discreta voce di Dio, e non tengono alcun conto dei discorsi di questo mondo. Veramente beate le orecchie che danno retta, non alla voce che risuona dal di fuori, ma alla verità, che ammaestra dal di dentro. Beati gli occhi, che, chiusi alle cose esteriori, sono attenti alle interiori. Beati coloro che sanno penetrare ciò che è interiore e si preoccupano di prepararsi sempre più, con sforzo quotidiano, a comprendere le cose arcane del cielo. Beati coloro che bramano di dedicarsi a Dio, sciogliendosi da ogni impaccio temporale.   

Comprendi tutto ciò, anima mia, e chiudi la porta dei sensi, affinché tu possa udire quello che ti dice interiormente Iddio, tuo signore. Questo dice il tuo diletto: "Io sono la tua salvezza" (Sal 34,3), la tua pace, la tua vita; stai accanto a me e troverai la pace; lascia tutte le cose che passano, cerca le cose eterne. Che altro sono le cose corporali, se non illusioni? E a che gioveranno tutte le creature, se sarai abbandonata dal Creatore? Oh, anima mia, rinuncia a tutto e fatti cara e fedele al tuo Creatore, così da poter raggiungere la vera beatitudine. 

Chi è abituato alle comodità che gli dà la sua casa, si organizzi, si stacchi da tutto, e sappia che dovrà camminare quello che non ha camminato, e correre quello che non ha corso

 


L'AMARO VIENE RIFIUTATO, IL DOLCE VIENE ACCETTATO, PERCHÉ IL GUSTO DI CHI ASSAGGIA IL BUONO SI RICORDA E SI CONSERVA NEL CUORE, È QUELLO CHE DOVREBBERO FARE OGGI, ASSAGGIARE IL MIO CORPO E BERE IL MIO SANGUE È SAPER NUTRIRE L'ANIMA IN MODO SANO, MA CHI MANGIA E BEVE IN PECCATO MORTALE DOVREBBE SAPERE CHE SAREBBE STATO MEGLIO PER LUI PRENDERE IL CIANURO E SPARIRE PRIMA, PERCHÉ NON SOLO RIMARRANNO CON L'AMAREZZA DEL SUO SAPORE, MA ANCHE IL DOLORE DI UNA CONDANNA, GESÙ


Gesù: Chi è abituato alle comodità che gli dà la sua casa, si organizzi, si stacchi da tutto, e sappia che dovrà camminare quello che non ha camminato, e correre quello che non ha corso, io dico questo; Perché bisognerà mobilitarsi e cercare il nuovo, perché dove c'era non ci sarà più, e dove l'abbondanza era grande, arriverà la scarsità che ti riempirà di miseria, quella che chiamavi ad alta voce, quando volevi essere quello che non avresti mai potuto essere, perché hai perso il senso che la vita ti dà disobbedendo e passando per il mondo facendo la tua volontà, Dimenticando completamente il Mio, il tempo non passa invano, l'espiazione dei peccati renderà propizia la liberazione delle loro anime, liberarle dai vostri peccati, porta la salvezza e non la perdizione, non voglio né desidero che siano condannate, voglio che possano come bambini, vedere il Mio volto, per poterli poi abbracciare per quello che sono, e dirglielo chiaramente con il modo in cui devono presentarsi davanti a Me, senza alcun dito accusatore, perché sapevano come arrivare e riparare in tempo tutto ciò che avevano fatto male sulla terra.

Gesù: So quanto sia difficile lasciare ciò che si aggrappa all'anima, perché la malvagità acceca e assorda il cuore che, indurito dalle colpe che commettono, ti allontana da ogni consiglio che dovrebbe essere preso al più presto, che le scuse ti saranno utili quando le manipolazioni finiranno, perché saprai che la verità che presentata e ricevuta ti libererà da ogni colpa, è con Me che andrete nel profondo dei vostri cuori, e solo con Me cercherete tutto ciò che dovete rimuovere nel tempo, perché ciò che pesa sprofonda nell'abisso, e ciò che è luce sale, e vi trattiene per sempre, nella stessa libertà concessa dovete venire a Me, comprendendo che senza luce c'è solo oscurità, e in essa ci sono le pietre d'inciampo che vi impediscono di passare per quei luoghi, che ti portano non solo alla terra promessa, ma ad un incontro grande e glorioso, perché sarò io che ti andrò incontro, capisci che sono rivestito di luce, ed è per illuminare la strada, quella che è stata oscurata e che è rarefatta da tanta arroganza mostrata, è ciò che ti impedisce di vedere con la chiarezza di chi ama, Siate grati per questa chiamata che arriva in tempo per sollevarvi e condurvi a ritrovare ciò che avete perso. Gesù

Ecco quel che teme il demonio

 


Dovete temere che i vostri peccati v'impediscano di diportarvi con rettitudine quando vi si dia qualche distinzione molto onorifica o si cerchi dal demonio d'indurvi a una vita più comoda, ed altre cose del genere. Ma non abbiate paura dei vostri peccati quando si tratta di soffrire qualche cosa per amore di Dio e del prossimo, potendo pur darsi che nel fare una di queste opere vi apportiate tanta carità da meritarvi un perdono generale. Ecco quel che teme il demonio. E per questo cerca di richiamarvi in mente i vostri peccati. Persuadetevi invece che il Signore non abbandona mai chi lo ama, quando questi si espone al sacrificio unicamente per Lui. Però, consideri se nell'esporsi al sacrificio si proponga qualche personale interesse, perché io parlo solo di coloro che vogliono contentare il Signore nel modo più perfetto. 

Ho conosciuto ai nostri giorni un certo uomo che avete visto pur voi quando venne a trovarmi, religioso degli Scalzi di fr. Pietro d'Alcantara. Iddio gli aveva infuso tanta carità che piangeva a calde lacrime perché gli impedivano di andare a sostituirsi a uno schiavo. E ne parlò anche con me. Finalmente, dopo molte insistenze, ottenne che il suo Generale gliene rilasciasse la licenza. Era già a quattro leghe da Algeri, dove intendeva recarsi per soddisfare al suo santo desiderio, quando il Signore lo chiamò a sé, sicuramente per dargli un gran premio.4 Eppure quanti prudenti lo tacciavan da pazzo, giacché tale egli pareva a chi, come noi, non ama tanto il Signore! Ma vi è forse maggior pazzia che terminare con tanta discrezione il sogno di questa vita? Oh, piaccia a Dio che meritiamo, non solo di entrare in cielo, ma di esser nel numero di coloro che molto si sono avanzati nel suo amore! 

So benissimo che per compiere tali opere è necessario un grande aiuto di Dio, per cui vi consiglio, figliuole mie, di domandar sempre come la sposa la dolcissima pace di cui parlo: dominerete tutte le paure del mondo, a cui fareste guerra in tutta calma e tranquillità. Se Dio concede a un'anima la grazia di unirsi a Lui in una così stretta amicizia, non è forse evidente che ella debba rimaner ricca dei suoi stessi beni? Si tratta di grazie che non sono in nostro potere. Quello che noi possiamo è di chiedere e desiderare che Dio ce le accordi, e anche questo con il suo aiuto, Quanto al resto, che può mai fare un verme come noi? Il peccato ci ha resi così miserabili e vili che, pensando alle virtù, le concepiamo alla stessa stregua della nostra bassa natura. Che fare, dunque, figliuole mie? – Chiedere quel che chiede la sposa. 

Se una contadinella divenisse sposa di un re ed avesse figliuoli, non sarebbero questi di sangue reale? Orbene, se nostro Signore fa a un'anima l'immensa grazia di unirsi a Lui strettamente, quali desideri, quali figli di opere eroiche non ne devono nascere se essa non vi pone ostacolo? 

Perciò torno a ripetervi che se il Signore vi fa la grazia di compiere per amor suo atti come quelli che ho detto, non dovete preoccuparvi d'aver commesso dei peccati. Occorre che la fede predomini sulla vostra miseria, e non abbiate a spaventarvi, se prima o dopo che vi siete determinate, vi accada di aver paura o debolezza. Non fatene conto se non per stimolarvi di più. Lasciate che la carne faccia il suo ufficio. Rammentatevi di quel che disse il buon Gesù nell'orazione dell'orto: La carne è inferma,6 e ricordatevi di quel suo sorprendente e doloroso sudore. 

Se era pure inferma la sua carne divina che non aveva peccati, come vorremmo che la nostra sia così forte da non sentir paura per le persecuzioni e i travagli che la minacciano? Però, quando vi è in mezzo, si assoggetta allo spirito: quando la volontà è unita a Dio, la carne non si lagna più.

SANTA TERESA DI GESÙ

Preparatevi per i Tre Giorni di Buio che si avvicinano, tutta la Terra sarà purificata

 


25 dicembre,
(Maria SS.ma): “Cari figli, oggi, mentre celebrate la nascita di mio Figlio Gesù, vengo di nuovo con il Re della Pace tra le mie braccia per benedire il mondo e ciascuno di voi.
Il Secondo Natale di mio Figlio si avvicina, quello che ho detto tante volte in passato presto si realizzerà. E come alla prima Venuta di mio Figlio l'umanità non lo ricevette, così ora questa umanità ostinata nel male e nei vizi non vuole ricevere mio Figlio Gesù né nelle sue famiglie, né nella sua vita.
Ma come nonostante la durezza del cuore degli uomini e la loro ostinazione nella disobbedienza al Signore per millenni, il Signore è venuto, così sarà per la seconda volta.
Sebbene questa umanità sia tutta ostinata nel male, il Signore verrà, e poi con Lui verranno i Nuovi Cieli e la Nuova Terra, ma chi si ostina nel male non entrerà in questo Nuovo Cielo, in questa Nuova Terra.
Perciò sono venuta prima di mio Figlio per preparargli la strada, e così, come fece la prima volta Giovanni Battista, anch'io chiedo a tutti: Convertitevi e preparatevi alla venuta del Signore, perché il Regno dell'Amore, il Regno di Dio è alla porta!
Tutti si pentano e si convertano dalle loro vie malvagie e cambino completamente la propria vita. In questo modo mio Figlio Gesù regnerà veramente in voi e il suo Regno d'Amore diventerà realtà in questo mondo.
Figlio mio Marco, oggi è anche il tuo compleanno, è un altro anno dal tuo sì che mi hai dato la vigilia di Natale del 1991. Sì, come il mio sì ha salvato milioni e milioni nel corso dei secoli, così è il sì che tu mi hai dato in questi 33 anni, ha salvato milioni e milioni di anime in tutto il mondo. 
E questo sì continuerà a salvare fino alla fine della tua vita e anche dopo la tua dipartita da questo mondo, perché tutto quello che hai fatto dopo quel sì: i filmati delle mie apparizioni, le vite dei Santi, i Rosari meditati, le Ore della Preghiera, i Cenacoli, le tue Meditazioni e insegnamenti.  Infine, l'esempio della tua vita totalmente dedicata a me per tutti questi anni, tutto questo continuerà ad essere vita, luce per le anime e continuerà a salvare. E i meriti di questo sì, come di tutte le opere che hai compiuto in tutti questi anni, continueranno a convertire i peccatori e ad attirarli a mio Figlio Gesù e al mio Cuore Immacolato.
Rallegrati di questo figlio mio, perché quel sì che hai dato quella notte ha cambiato il destino eterno di tante anime così come il mio ha cambiato il destino dell'umanità. Per questo ti ho chiesto ieri sera di rinnovare questo sì, affinché la tua vita unita alla fiamma dell'amore nel mio Cuore continui ad essere luce e grazia per tanti milioni di anime bisognose.
Sì, in quell'apparizione di 33 anni fa, quando mi hai detto di sì, ci siamo fusi entrambi in un'unica fiamma d'amore quando ho toccato il tuo corpo. Sì, continueremo ad essere così, una fiamma d'amore, e chiunque si avvicinerà a te riceverà da me questa fiamma d'amore. 
Come mio Figlio Gesù ti ha detto ieri sera, anche lui continuerà ad essere presente in te, vivo in te fino alla fine della tua vita, da quella comunione mistica del 1993, quando si donò completamente a te.
E chiunque si avvicinerà a te riceverà attraverso di te l'amore di mio Figlio e la sua grazia. Chiunque si avvicinerà a te con fede riceverà la benedizione del mio Figlio Gesù vivo e regnante fino alla fine della tua vita nella tua anima.
Attaccate il mio nemico con il Rosario. La pace del mondo è in pericolo e solo una grande forza di preghiera potrà salvarla.
...Sono con voi e vi dico: preparatevi per i Tre Giorni di Buio che si avvicinano, tutta la Terra sarà purificata e poi, dopo quei tre giorni, spunteranno per l'umanità il Nuovo Cielo e la Nuova Terra, come Io ho già detto: giovedì, venerdì, sabato meno una notte. Allora la Terra smetterà di tremare, i gas velenosi saranno dissipati, i demoni verranno nuovamente gettati da Me negli abissi infernali e all'alba di domenica emergerà una nuova, rinnovata umanità.
Felici gli obbedienti ai miei messaggi, perché in quella domenica tutte le loro lacrime saranno asciugate e loro sarà data la grande ricompensa.
Felici coloro che hanno dedicato il loro tempo solo alla preghiera, solo alle cose celesti, solo a me ora che è tempo di preparazione, perché in quei giorni saranno incoronati con la corona della mia vittoria.
Vi benedico tutti con affetto da Belém, Nazaré, Lourdes e Jacareí


CRISTO, VITA DELL'ANIMA

 


Ora, è vero, Cristo non merita più (poiché il merito non era possibile che fino all’istante della morte); ma i suoi meriti restano per noi e le sue soddisfazioni ci rimangono. Poiché «questo Pontefice, che è eterno, possiede un sacerdozio che non ha fine; così egli può salvare per sempre coloro che, per mezzo suo, si avvicinano a Dio» (1).

S. Paolo insiste particolarmente nel mostrare che Cristo, in cielo, intercede ora per noi, nella sua qualità di Pontefice supremo, «Gesù è salito al cielo come nostro precursore» (2). Se egli si è seduto alla destra di suo Padre, è «per intercedervi ormai per noi» (3), «sempre vivente, egli intercede continuamente per noi» (4). Cristo, poiché è il nostro capo, mostra continuamente a suo padre le cicatrici, che ha conservato, delle sue. piaghe. Fa valere per noi i suoi meriti; e, poiché è sempre degno di essere ascoltato da suo Padre, la sua preghiera è sempre esaudita (5). Che confidenza dobbiamo avere in un tal Pontefice, che è il Figlio beneamato da suo Padre, ed è costituito da lui nostro capo e nostra testa, che ci fa parte di tutti i suoi meriti e di tutte le soddisfazioni (6)!  

Ci succede talvolta, quando gemiamo sotto il peso delle nostre debolezze, delle nostre miserie e delle nostre colpe, di dire con l'Apostolo: «Che uomo disgraziato sono io!  

   Sento in me una doppia legge, la legge della concupiscenza che mi attira verso il male, la legge di Dio che mi spinge verso il bene; chi mi libererà da questa lotta, chi mi darà la vittoria?». Ascoltate la risposta di S. Paolo (7), «la grazia di Dio che ci è meritata e data da Gesù Cristo Nostro Signore». Noi troviamo in Gesù Cristo tutto quanto ci abbisogna per essere vittoriosi quaggiù aspettando il trionfo finale nella gloria.  

   Se potessimo avere la convinzione profonda che non possiamo niente senza Cristo e che abbiamo tutto da lui! (1).  

Per noi stessi siamo deboli, molto deboli. Nel mondo delle anime ci sono delle debolezze di ogni specie; ma questa non è una ragione per scoraggiarci. Queste miserie, quando non sono volute, sono piuttosto un titolo alla misericordia di Cristo. Guardate i disgraziati che vogliono eccitare la pietà di coloro ai quali domandano la carità; invece di nascondere la loro povertà, essi spiegano i loro stracci, mostrano le loro piaghe; questo è il titolo alla compassione ed alla pietà dei passanti. Per noi pure, come per i malati che gli conducevano quando viveva in Giudea, la nostra miseria, riconosciuta, confessata, spiegata agli occhi di Cristo, ci attira la sua misericordia. S. Paolo ci dice che Gesù Cristo ha voluto provare le nostre infermità - tranne il peccato - a fine di imparare a compatire: e, infatti, leggiamo parecchie volte nel Vangelo che Gesù era «tocco da pietà» alla vista delle sofferenze di cui era testimonio (2); S. Paolo soggiunge espressamente che Cristo conserva nella sua gloria questo sentimento di compassione, e ne conclude subito: «Avviciniamoci dunque con sicurezza, con fiducia, al trono» di colui che è la sorgente «della grazia»; poiché, se lo faremo in queste disposizioni «noi otterremo misericordia» (3).    

   Del resto, agire così è glorificare Dio, rendergli un omaggio piacevole. Perché dunque? Perché è pensiero divino che noi troviamo tutto in Cristo; e quando noi riconosciamo umilmente la nostra debolezza e l'appoggiamo sulla forza di Cristo, il Padre ci guarda con benevolenza, con gioia, perché noi proclamiamo così che suo Figlio è l'unico mediatore che egli ha voluto dare alla terra.  

 Osservate come il grande Apostolo era convinto di questa verità. In una delle sue lettere, dopo di aver pubblicato quanto egli sia miserabile, quali lotte debba sostenere nella sua anima, egli (1), invece di lamentarsi delle proprie infermità, delle proprie debolezze, delle proprie: lotte, egli se ne «glorifica». Ciò sembra strano, non è vero? Ma egli ne dà una ragione profonda. Qual è questa ragione? (2), «affinché non sia la mia forza, ma sia la forza di Cristo, che abita in me, che mi faccia trionfare» e che ogni gloria sia resa a lui solo.  

Beato Dom COLUMBA MARMION 


Anno Santo 2025

 


Lettera di Nostro Signore Gesù tramite Suor Berghe - 30 dicembre 2024



Miei carissimi figli,

           Tu sei Mia, lo sai davvero? Ti amo come solo un Dio sa amare, va ben oltre la follia di amare, ma non è follia, è un'eternità d'Amore.

           Vi voglio tutti per me, dandoMi ogni priorità in tutto, come fate per l'essere più caro del vostro cuore; significa darmi tutti i tuoi momenti, tutte le tue azioni perché siano fatte per piacerMi, anche le più banali. È così che vi preparerete per ciò che verrà, voglio che siate tenuti stretti al Mio Cuore in ogni momento, e Io, Dio, sostengo ciascuno di voi in modo molto particolare, molto individuale contro il Mio Cuore Santissimo, il Mio Sacro Cuore, Colui che vi ha creati per Amore e per avervi sempre vicini a Me.

             Io sono tuo, sii mio, tale è l'Amore che ho per te.

           E ora, parliamo di te. Io vi ho creati così come siete, ognuno diverso dagli altri, da tutti gli altri, ognuno con le vostre qualità; E se purtroppo anche tu hai dei difetti, sono stati causati molto purtroppo dalle conseguenze del peccato originale. Questo peccato originale, tanto rimpianto dai vostri progenitori, ha tolto all'umanità la grazia santificante permanente che le avevo concesso, perché questa grazia santificante scompare con il peccato. Avevano ricevuto doni così grandi perché la terra doveva essere la via per venire al mondo e poi entrare nell'Eternità benedetta.

            Ogni santificazione avviene sulla terra, luogo privilegiato per crescere nella santità, per conoscere Dio e poi per goderne perfettamente nell'immensità dell'Eternità Benedetta.

            Dio vuole che tu sia santo, non hai alternativa alla santità. Senza santità, non sarete in grado, a causa della vostra stessa mancanza, di entrare in Cielo. La terra è il luogo della santificazione, non c'è altro luogo per realizzarla. Il Purgatorio è un luogo di soddisfazione, di riparazione, ma è la terra che fa i santi. Siate dunque santi, amatemi come io vi amo, rendetemi felici amandoci gli uni gli altri come vi ho amato sulla terra e vi amerò per l'eternità. Ho passato facendo del bene sulla terra; come Me, fate del bene intorno a voi. Non mi risparmiavo sulla terra, mi capitava spesso di essere stanco per la mia instancabile devozione, le mie veglie, i miei digiuni, perché spesso io e i miei discepoli non mangiavamo a sazietà. Accettavamo i pasti che ci venivano offerti, ma spesso eravamo indigenti e continuavamo la nostra missione.

           È così che vi voglio, Miei carissimi Amici, Miei Figli, Miei discepoli, sempre pronti a prestare servizio nei limiti dei vostri mezzi, perché non si può dare ciò che non si ha. Ma quello che abbiamo, se ci viene chiesto, se è desiderato, se è necessario, dallo come io ho sempre dato. Dio è generoso, vi chiedo di essere come Lui, generoso anche voi.

           Voglio che anche tu sia fervente, pregando Dio per ogni tua azione, come Io ho sempre voluto fare Io Stesso la Volontà del Mio Padre Celeste. Pregavo spesso di notte per essere perfettamente in simbiosi con Lui durante il giorno, e qualsiasi cosa mi presentasse, la realizzavo. Lascia che la Mia Volontà sia la Tua Volontà, mi disse, e io accettai la Mia umanità senza tenere nulla per Me.

           Ero totalmente devoto a Lui, e così io, Dio, avevo creato Adamo ed Eva: le loro anime comandavano i loro corpi senza alcuna ostruzione, e i loro corpi si piegavano alle necessità delle loro anime. Perciò non ebbero opposizione fisica, lodarono Dio che era a loro accessibile e per tutto ciò che avevano ricevuto infuso conoscenza, sapendo cosa fare, come fare e perché. Erano completamente sottomessi alla Volontà divina, si compiacevano di Lui e erano benedetti in tutto ciò che Egli aveva progettato per loro. Il cibo non era una preoccupazione per loro, avevano ciò di cui avevano bisogno e di più non li agitava. Amavano Dio, Gli parlavano e Gli erano soggetti in ogni cosa.

           Questa è la santità e voglio che lo siate voi. Siate in Me e Io sarò in voi. Amami perché ti amo e l'Amore è un Magnete reciproco. Aprimi il tuo cuore perché io possa metterci dentro il mio e tu mi ami con l'amore che ti do per amarmi. In Cielo è così, il Mio Amore infiamma tutti i Miei santi ed essi Mi amano con il Mio Amore per loro.

           Voglio incendiare la terra in questo particolare nuovo anno, voglio che sia santa non solo in nome dell'"Anno Santo", ma in realtà, per il vostro amore per Me e per il Mio inesauribile Amore per voi.

           Amare è servire, amare è obbedire, amare è donarsi, amare è dimenticare se stessi. Vi ho dato l'esempio dell'Amore perfetto, dell'Amore sublime che ho per il Mio Padre Celeste e per voi, Mie creature, ma non più Mie creature, ma i Miei Figli, i Miei Amici, i Miei cari.

           Vi ho stabiliti nel Mio Amore attraverso la Mia Croce e attraverso i Sacramenti che ho lasciato alla Mia Chiesa dopo di Me. Usala, abusarne, ma sempre con dignità, obbedienza alle Mie leggi e grande amore.

Questo è il Mio messaggio alla vigilia di questo Anno Santo 2025, affinché sia veramente santo nelle vostre anime e nei vostri cuori, affinché vi renda santi come Io vi voglio e come vi darò la grazia di diventarlo.

Santo Anno Nuovo 2025!

           Che Dio vi aiuti, che vi dia tutte le Sue grazie come dovete accettarle tutte, grazie di santità, dedizione, bontà, a Mia Immagine e Somiglianza.

           Vi benedico, figli Miei, nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Così sia


Il tuo Salvatore, il tuo Redentore,

Il tuo Dio

Le Profezie di Teresa Neumann

 


LA MADRE DI GESÙ DOPO L'ASCENSIONE DEL REDENTORE 


Teresa Neumann ebbe molte visioni relative alla madre di Gesù dopo che questi era salito al cielo. Ella dunque trascorse alcuni anni a Gerusalemme con Giovanni, che operava in questa città e negli immediati dintorni. Poi entrambi si trasferirono ad Efeso. Dopo alcuni anni, durante i quali si cominciò a diffondere la Chiesa primitiva, ricevettero in dono una bella casa poco distante dalla città, a sud, dove vissero a lungo. Maria un giorno seppe per rivelazione che non le restava più molto da vivere, ed espresse a Giovanni il desiderio di tornare a Gerusalemme per visitare ancora una volta i luoghi dove Gesù era vissuto ed era morto. Giovanni fu subito d'accordo e i due si misero in viaggio. A Gerusalemme incontrarono gli altri apostoli, che vi erano convenuti proprio in quei giorni. A giudizio del pastore Naber (Teresa evidentemente non ebbe rivelazioni su questo punto), essi erano venuti a Gerusalemme per il concilio degli apostoli (avvenuto verso il 50 d.C.); oppure il Salvatore nella sua bontà aveva voluto dare agli apostoli ancora una volta la possibilità di incontrare la madre per assistere alla sua morte e agli eventi straordinari che poi avvennero. 


LA MORTE DI MARIA 

Nella prima visione relativa a questo evento Teresa vede Maria e gli apostoli riuniti in una sala: è la stessa sala che ha già visto in altre visioni, quella adiacente alla grande sala dell'ultima cena, nella quale quella sera stavano le donne. Tutti sono molto invecchiati, ma Teresa non fatica a riconoscerli uno per uno. Manca Giacomo (fatto decapitare da Erode anni prima) e manca anche Tommaso. C'è invece Paolo, che Teresa conosce per averlo visto in altre visioni, e un altro uomo che gli apostoli trattano come un loro pari ma che Teresa non riconosce. Il pastore Naber ritiene che potrebbe essersi trattato di san Barnaba. Gli apostoli sono tutti intorno a Maria, riposano e fanno piccoli lavori. Più lontano Teresa vede riunite anche persone, uomini e donne, che non conosce. Mentre parlano tutti insieme di Gesù, Maria viene colta da un desiderio ardente di lui, dalla nostalgia di vederlo. All'improvviso si sente stanca, diviene pallida e si accascia. Giovanni la sostiene e lei muore tra le sue braccia, il capo reclinato sul petto di quello che considerava il suo secondo figlio. Appena Maria è spirata, Teresa vede la sua anima uscire dal corpo come figura luminosa incorporea; appare anche il Salvatore sorridente, che accoglie l'anima di sua madre; poi scompaiono insieme. Gli apostoli restano tristemente accanto al corpo senza vita di Maria; Giovanni le chiude gli occhi e la bacia sulla fronte, sulla guancia destra e sulla bocca, cosa che fanno anche gli apostoli. Tutti piangono, Teresa ha le lacrime che le scorrono sulle guance. 


Sepoltura. 

Il corpo di Maria viene preparato per la sepoltura dalle donne: viene cosparso di unguenti aromatici e avvolto in lini. Teresa avverte il profumo degli aromi. Pietro e un altro apostolo vanno nella valle del fiume Cedron a cercare una tomba in cui deporre il corpo di Maria. Viene scelta una tomba contro una collina, simile alla tomba di Lazzaro. Per entrare nel sepolcro bisogna scendere alcuni scalini; non c'è vestibolo. Maria viene posta nella tomba lo stesso giorno della morte, un sabato; la morte era avvenuta la mattina di buon'ora, la sepoltura la sera. 

La vita di oggi vi insegnerà presto cosa fa la purificazione quando vi tocca dentro e fa sì che il pentimento vi faccia risalire dal luogo dove i morti soffrono, e risalire dove i santi lodano

 


TI PORTO SCARABOCCHIATO NEL MIO CUORE, OGNI GIORNO TI ASPETTO IN QUELLO STESSO LUOGO, SO CHE INSIEME RIUSCIREMO A RENDERE MANIFESTA LA GRAZIA E QUESTA TI PORTERÀ A CONOSCERE E A VESTIRTI DELLA MIA SANTITÀ, CHE TOCCANDOTI NON SOLO TI RISTORA MA TI GUARISCE ANCHE DA TUTTI QUEI DOLORI CHE TENEVANO DENTRO DI TE PER NON FARTI MUOVERE VERSO IL LUOGO DOVE IO SONO SEMPRE, IO SONO COLUI CHE VIENE A TE PERCHÉ QUANDO MI TROVI TU POSSA DARE UN SENSO ALLA VITA DISPREZZATA, ALLA MANIFESTAZIONE DIMENTICATA, TI AMO E TI ASPETTO, GESÙ.

Gesù: Come vedete finire un anno, vedrete finire la malvagità imposta alla terra, gli uomini di verità riconosceranno di aver sbagliato e cominceranno a riparare tutti i danni che sono stati fatti, sarà il modo in cui i limiti tornano alla normalità e non vengono oltrepassati, è così che il pericolo si allontana e l'uomo vive nella sicurezza di colui che lo protegge e lo custodisce, Io sono Colui che viene a prendere ciò che avete sprecato, la vita non è un gioco e non può essere abbandonata in mezzo a tanti affronti come vedo da voi, che preferite vivere senza pensare al domani, che preferite sentire oggi tutto ciò che domani vi peserà e vi affonderà senza potervi sollevare.

Gesù; Vedo quella madre che piange per suo figlio, o quel padre che vede come sua figlia consuma senza controllo tutto ciò che nel suo dolore conserva, evade i suoi giorni, causando dolore a quel padre che cerca disperatamente senza trovare l'antidoto a tanto male vissuto, ci sono anche quelli che sentono con la loro carne ciò che dovrebbero sperimentare con il loro cuore, confondono una natura che fin dal suo concepimento è stata perfetta, non permettete allora che quella confusione vi faccia degradare quello spirito che perde ogni vicinanza quando vi travestite per offendere, sapendo quello che fate, vi porterà sanzioni che a volte non siete nemmeno disposti a pagare, la vita di oggi vi insegnerà presto cosa fa la purificazione quando vi tocca dentro e fa sì che il pentimento vi faccia risalire dal luogo dove i morti soffrono, e risalire dove i santi lodano, Gesù.

Il messaggero del capitano di Cafarnao - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE

(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)


Il messaggero del capitano di Cafarnao


Da Nairn Gesù passò per il Tabor, lasciando Nazareth sulla sinistra, e andò a Cana, dove si fermò in casa di uno scriba vicino alla sinagoga.

La sala era subito piena, perché avevano incontrato il suo legato da Engannim e lo stavano aspettando. Egli insegnò per tutta la mattina, quando all'improvviso arrivò il servo del centurione di Cafarnao con alcuni compagni su muli. Arrivò in gran fretta, con grande ansia e paura, cercando di avvicinarsi a Gesù, senza riuscirci. Mentre cercava più volte invano di penetrare tra la folla, alla fine alzò la voce, gridando: “Signore, reverendo Maestro, fa' che il tuo servo venga alla tua presenza. Sono mandato dal mio signore di Cafarnao e, come se fossi il padre del figlio e il padre del bambino, ti prego di venire subito con me, perché il figlio è molto malato e sta per morire”. Gesù non presta attenzione al suo grido e il servo cerca di attirare l'attenzione su di sé e di penetrare nella folla, ma senza successo. Di nuovo gridò: “Vieni subito con me, perché mio figlio è pronto a morire”.

Gesù voltò il capo verso di lui e disse: “Se non vedrete prodigi e segni, non finirete per morire. Conosco il tuo bisogno.

Tu vuoi metterti in mostra e irritare i farisei, e hai bisogno quanto loro. Non è mia missione fare miracoli per i vostri scopi. Non ho bisogno della vostra testimonianza. Lavorerò dove il Padre mio vuole, e farò miracoli dove la mia missione lo richiede”. In questo modo parlò a lungo, mettendolo in imbarazzo davanti al gregge. L'uomo ascoltò tutto questo senza battere ciglio: senza darsi per scontato, si sforzò di avvicinarsi, gridando di nuovo: “A che mi serve tutto questo? Maestro? Mio figlio sta per morire, vieni subito con me: forse è già morto”. Allora Gesù gli disse: “Vai, tuo figlio è vivo”. L'uomo chiese: “È vero?” Gesù gli disse: “Da questo momento sta bene; ti do la mia parola”.

Così l'uomo credette e non insistette perché Gesù andasse con lui, salì sul suo cavallo e partì in direzione di Caperamaum. Gesù disse alla gente: “Questa volta lo farò; in un altro caso simile non lo farò. Ho visto quest'uomo non come un semplice servo del capitano reale, ma come il vero padre del bambino. Questo messaggero era il primo servo di quel capitano di Caperamaum, che era senza figli, anche se li desiderava, e alla fine aveva adottato un figlio di questo suo servo che aveva avuto con sua moglie. Il bambino aveva ormai quattordici anni. Il messaggero venne come inviato e come vero padre del bambino. Ho visto tutto e mi è stato chiarito; per questo Gesù lo lasciò gridare e gli disse queste cose. Inoltre, nessuno sapeva nulla della paternità del bambino, che da tempo chiedeva la presenza di Gesù. All'inizio si trattava di una malattia lieve e avevano già chiesto la presenza di Gesù a causa dei farisei. Per quattordici giorni la malattia divenne grave e il malato disse, a proposito dei rimedi che gli erano stati dati: “Molte bevande non mi servono a nulla; solo Gesù, il Profeta di Nazareth, può aiutarmi”. Poiché il pericolo era ormai aumentato, erano stati inviati dei messaggeri in Samaria con le sante donne, poi attraverso Andrea e Natanaele a Engannim; infine il messaggero e il padre del bambino andarono da Gesù. Gesù aveva rimandato la guarigione per punire le sue intenzioni disoneste. Aveva fatto un giorno di viaggio da Cana a Cafarnao, ma il messaggero aveva così fretta che arrivò la sera stessa. Poche ore dopo, alcuni servi lo incontrarono e gli dissero che il bambino stava bene. Gli andarono incontro per dirgli di non disturbarsi più, nel caso non avesse trovato Gesù: poteva risparmiarsi la fatica, perché il bambino era guarito improvvisamente alle sette di quel giorno. Allora il messaggero Gesù pronunciò la parola di Gesù, ed essi si stupirono e andarono con lui alla casa. Vidi Serobabel, il centurione, incontrare il bambino alla porta della casa. Il bambino lo abbracciò e gli riferì le parole di Gesù, e i servi che lo accompagnavano testimoniarono la stessa cosa. Poi ci fu un'esultanza generale. Vidi che avevano preparato un grande pranzo. Il bambino era seduto tra il padre putativo e il padre reale. C'era anche la madre. Il bambino amava il suo vero padre come amava il suo padre putativo e anche lui aveva una grande autorità nella casa.

Dopo aver mandato via l'inviato da Caperamaum, Gesù guarì molti malati che erano riuniti in un cortile della casa. Tra loro c'erano alcuni posseduti da demoni, ma non erano i peggiori. Per questo motivo erano stati portati più volte a offrire gli insegnamenti di Gesù. Solo alla sua presenza diventavano furiosi e terribilmente agitati. Appena Gesù ordinava loro di fare silenzio, si calmavano; ma dopo un po' sembrava che non potessero più sopportarlo e ricominciavano ad agitarsi. Allora Gesù fece loro un cenno con la mano e si calmarono di nuovo. Infine Gesù ordinò a Satana di uscire da loro. Caddero come svenuti; poi si ripresero; resero grazie con gioia e non si ricordarono più di ciò che era loro accaduto. Vidi che tra loro c'erano alcuni che erano posseduti senza colpa e che erano buoni. Non so spiegarlo chiaramente, ma ho visto qui e in altre occasioni il legame che c'è in questo: come un uomo cattivo sia talvolta perdonato e liberato dalla grazia e dalla misericordia, mentre il diavolo si impossessa di un altro innocente e debole, parente dell'uomo cattivo. Sembra che l'uomo buono prenda su di sé parte della punizione dell'altro. Non posso spiegarlo più chiaramente. Una cosa del genere accade perché siamo tutti membra di un unico corpo, e accade allora come se un membro sano si ammalasse anche per colpa di un altro peccatore a forza di una correlazione completa dell'uno e dell'altro. Di questi due ce ne sono pochi. Quelli malvagi e peccatori sono sempre più malvagi e lavorano in cooperazione con il diavolo stesso. D'altra parte, i posseduti senza colpa soffrono solo della possessione e sono, nonostante questo, buoni e pii.

Gesù insegnava nella sinagoga a cui lo avevano invitato alcuni scribi e farisei di Nazareth. Gli dissero che la fama dei grandi prodigi compiuti in Giudea, Samaria ed Engadina li aveva raggiunti. Aggiunsero che egli sapeva cosa pensavano a Nazaret: che chi non era stato alla scuola dei farisei non poteva sapere molto; che era loro desiderio che egli andasse a Nazaret e vi insegnasse qualcosa di meglio. Pensavano di adulare Gesù. Gesù rispose che non aveva intenzione di andarci per il momento e che quando ci sarebbe andato non avrebbero ottenuto da lui quello che pensavano. Dopo la sinagoga, Gesù andò a una grande cena nella casa del padre dello sposo di Cana. Questo sposo di Cana, Natanaele, era un seguace di Gesù e aiutava a mantenere l'ordine nell'insegnamento di Gesù e nella guarigione dei malati. Questi sposi vivono da soli e ricevono il cibo dalla casa dei genitori. Il padre zoppica un po': sono brave persone. La città di Cana è bella, pulita, su un'alta pianura. Qui passano diverse strade e una in direzione di Cafamaum. Dopo cena Gesù torna a casa e guarisce diversi malati che lo aspettavano. Nelle guarigioni non precede sempre allo stesso modo: a volte comanda soltanto; a volte impone le mani sul malato; a volte si china su di lui; a volte gli ordina di purificarsi e di battezzarsi, oppure mescola la saliva con la polvere del terreno e la passa sugli occhi dei ciechi. A volte li esorta, a volte dice loro i loro peccati, e a volte li manda via, rimandando a un altro momento.


Quando questa umanità vorrà riconoscerlo, sarà troppo tardi, perché mio Figlio la visiterà con Giustizia.

 


24 dicembre,
(Marco): “Sì, sì, ricordo esattamente quella notte di 33 anni fa. Sì, la mia notte del sì.
Sì, mia Signora, rinnovo il mio sì dato nella stessa notte di oggi 33 anni fa, ancora alla Signora e al suo Divin Figlio. Prometto di essere tutto tuo, di vivere unicamente per te, per te e in te e attraverso te per Dio, mio Signore. 
Prometto di essere interamente tuo, corpo, anima e mente, ogni minuto e momento. E ogni ora, giorno della mia vita di vivere esclusivamente per servirti, lodare, amare e servire e amare  il tuo divin Figlio.
O vivere per Maria o morire! Totus Tuus Maria, ora e sempre!
Sì, ricordo mio Dio e Signore”.


(Maria SSma): “Cari figli, oggi vi invito nuovamente a prepararvi alla venuta di mio Figlio Gesù, che porto tra le mie braccia.
Presto ritornerà sulle nuvole del Cielo per rinnovare il Cielo e la Terra e tutti coloro che adesso gli hanno chiuso la porta del loro cuore, che è tempo di grazia, e in cui vi sta chiamando, non entreranno in questo Nuovo Cielo e su questa Nuova Terra.
Aprite dunque i vostri cuori a mio Figlio Gesù affinché possa entrare e regnare in voi.
Così come è venuto la prima volta e l'umanità non lo ha accolto, né ha riconosciuto la sua venuta. Allo stesso modo, l’umanità ora non lo riceve nelle nostre apparizioni e non riconosce il tempo della visita di mio Figlio Gesù con amore e misericordia.
Quando questa umanità vorrà riconoscerlo, sarà troppo tardi, perché mio Figlio la visiterà con Giustizia.
Per questo vi chiedo di accogliere mio Figlio Gesù nella vostra vita e nei vostri cuori e di lasciare che avvenga dentro di voi il Miracolo del Natale, che è la nascita di mio Figlio Gesù nei vostri cuori. Decidetevi per lui, donatevi interamente a lui, solo allora per voi il Natale sarà vero.
Possa mio Figlio nascere adesso nei vostri cuori e possiate iniziare con lui una nuova vita d'amore. Cercate la mia fiamma d'amore, solo quando avrete la mia fiamma d'amore riconoscerete mio Figlio Gesù ed egli nascerà in voi.
Perché Giuseppe è stato scelto per essere il Padre adottivo di Gesù e anche il mio Castissimo Sposo, perché aveva un'immensa fiamma d'amore per il Signore e per me. Abbiate questa fiamma d'amore e il Signore sceglierà anche voi per grandi missioni e grandi opere.
Solo con la fiamma dell'amore potrete sentire mio Figlio Gesù ed accoglierlo nei vostri cuori.
Pregate il Rosario ogni giorno finché mio Figlio Gesù nasca e cresca in pienezza nelle vostre anime.
Sono con voi e continuerò ad accompagnarvi nel cammino verso il Cielo.
Meno rumore, meno divertimenti, meno giochi, sport e sciocchezze. Più preghiera per la salvezza e la pace dell'umanità. Tutto ora è a rischio, solo la preghiera può salvare il mondo.
Benedico tutti con amore: da Pontmain, da Lourdes, da Belém e da Jacarei

Vivere la gioia di Dio

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

È indirizzandovi verso i buoni pensieri che tutta la tristezza, l'angoscia o l'odio che il mondo in cui il denaro la fa da padrone svanirà o, meglio ancora, scomparirà.
Siate certi che, come cristiani, siete in una posizione migliore di chiunque altro per avere buoni pensieri, perché sapete bene che tutto ciò che è buono e buono viene dalla mano di Dio, del quale un giorno, alla Sua mensa, avrete la grazia e la meravigliosa felicità di vedere il Suo Volto.
 Rallegratevi di tutta la Creazione, come la vista di un fiore, il canto di un uccello, un tramonto o un paesaggio... mentre li contempli, sarai portato a rendere grazie al Signore: tutto ciò che viene da LuiSapere che siete figli di Dio, che meraviglioso motivo di gioia quotidiana per il fatto che il Padre nei cieli vi ama, si prende cura di voi e vi guida sul sentiero della felicità!

È il Signore che viene sempre da te, molto prima che tu possa dire di sì. Non pensare, come fanno alcuni, che il Signore Dio sia alla fine di una strada e che ti stia aspettando, ma al contrario sii convinto che per esteriorizzare il tuo sì, ti sta correndo incontro...

 La gioia cristiana è vivere tanto nella gioia quanto nella sollecitazione, tanto nell'entusiasmo quanto nel consenso, tanto nella felicità quanto nella sofferenza. La gioia cristiana così vissuta porta molti frutti: sono la serenità e la pace che mantengono il cuore e la mente in Cristo Gesù!

C'è una differenza tra la volontà di Dio e la gioia di Dio. Questa è una prova pratica con la quale il Signore Dio ti chiede se stai vivendo per Lui mediante la fede o se stai vivendo per te stesso in base ai tuoi sentimenti. Vivere per il Signore è vivere per la Sua volontà, per il Suo interesse, per il Suo Regno. Accetta con gioia tutto ciò che viene dalla mano del Signore, essendo totalmente disinteressato a te stesso, e così vivrai per il Signore.

Dovete pregare in atteggiamento di sottomissione al Signore Dio, aspettando ed essendo pronti a ricevere ciò che Egli vi dà. La preghiera non è semplicemente una richiesta, ma è elevare la propria anima a Dio, è un dialogo e in qualsiasi momento, in questo atteggiamento, si può chiedere aiuto a Lui...

Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù e di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Giovanni, tuo messaggero di speranza"

22.07.2013

IN TE VOGLIO DARMI IN BALIA DELLA VOLONTÀ DEL PADRE E CON TE VOGLIO VIVERE, OPERARE ED AMARE

 


INSEGNAMENTI (E PREGHIERE) DI GESÙ SUL PREGARE NELLA DV


Mio amato Gesù, con Te io voglio darmi, in ogni mio atto, sempre in balia della Volontà del Padre. Con Te, voglio pensare nella Mente del Padre tuo; quando parlo, voglio parlare nella bocca e con la lingua del Celeste Padre; se opero, voglio operare nelle mani del Padre Divino. Anche il mio respiro, voglio in Lui respirare, e tutto ciò che faccio voglio ordinarlo come Lui vuole. Così, io svolgerò con Te, Gesù, la mia vita nel Padre e, con Te il portatore del Padre io sarò; perché niente farò da me, ma, con Te, tutto chiuso nel suo Volere io solo vivrò. (Cfr. Vol 12 - 14.8.1917) E se Tu, Gesù, vieni in me ad operare, con Te io tutto saprò far bene. Gesù, io voglio amare: vieni Tu insieme con me ad amare; Gesù, io voglio pregare: vieni Tu a pregare con me; Gesù, un sacrificio io debbo fare: vieni Tu a darmi la tua forza, perché troppo debole io sono. (Cfr. Vol. 11 - 20.8.1912) Vita mia, vieni Tu in me, perché nulla io sono e Tu sai che nulla io ho; tutto ciò che faccio lo prendo da Te e poi lo lascio di nuovo a Te, perché le cose mie, stando in Te, abbiano continuo atto e vita in Te, ed io rimango sempre nulla. Perciò, prendo il tuo Amore e lo faccio mio e Ti dico: “Ti amo con un Amore eterno, immenso, con un Amore che non ha limiti né fine e che è uguale al tuo, Gesù!” (Cfr Vol. 11 - 1.11.1915) Voglio perciò far vita nel tuo Voler Divino, mio amato Bene: voglio dare la forma della tua Mente alla mia mente, voglio dare al mio sguardo la forma del tuo Sguardo e la forma della tua Parola alla mia parola e del tuo moto al mio moto; perché la vera vita della mia anima fatta nel tuo Volere non è altro che la formazione della mia vita nella tua Vita, dando la tua stessa forma a tutto ciò che io faccio. Perdo, così, la mia forma ed acquisto la tua, dando continue morti all'essere umano e continua vita alla Volontà tua Divina.

Con Te io voglio mettere in volo tutti i miei atti - interni ed esterni - nel Santo tuo Volere; ogni pensiero della mia mente, in ogni tuo Pensiero, con Te vola nel tuo Volere, per sorvolare con Te su ogni pensiero di creatura - della quale tutto esiste nel tuo Divino Volere - per farsi quasi corona di ciascuna intelligenza umana per portare alla Maestà del Celeste Padre l'omaggio, l'adorazione, la gloria e l'amore e la riparazione di ogni pensiero creato; e così, nel tuo Volere vola, con Te, il mio sguardo, la mia parola, il mio moto ed il passo. Voglio, della tua Volontà, la Vita divina nell’anima mia completare. (Cfr. Vol. 12 - 5.1.1921)