venerdì 24 ottobre 2025

CROCIFISSO - IV

 


CAPITOLO IV

Una sorpresa aspettava Pedro Morei al suo arrivo a casa.  

La madre, buona borghese, che lo adorava, gli annunciò, non appena egli varcò la soglia della porta:  

- Abbiamo gente di fuori per cenare, questa sera... Un amico di tuo padre, che è di passaggio qui... con la figlia.  

L'ufficiale, troppo preoccupato per l'incontro avuto con Cecilia, rispose vagamente: - Molto bene. Salgo un attimo nella mia stanza e poi vado in sala.  

Poi, le parole di sua madre gli tornarono in mente: un amico di tuo padre con la figlia.  

- Ecco, pensò lui, sorridendo, ma questa è la vecchia formula degli incontri matrimoniali, e questo papà che, per caso..., si trova qui con la rispettiva figlia...  

E poiché la sua anima era piena di gioia, si divertì per alcuni minuti a considerare quanto fossero povere queste modalità di cui il mondo abusa, di mettere in presenza l'uno dell'altro due giovani che una astuta mammina pensa di far sposare, a volte anche a sconosciuti.  

- Non sanno che la piazza è già occupata, e bene, mormorò lui, scendendo le scale.  

Successivamente, evocò il ricordo della ragazza, il cui aspetto era così facile da trovare, poiché era sempre presente nel suo cuore.  

Scese in sala, fu presentato dalla madre al Signor Gantier, ex capitano di corazzieri, e alla signorina Odette, sua figlia, una bella bambola, molto amabile, per niente timida, e che, senza ulteriori indugi, come buona figlia di militare, gli tese la mano.  

Il giovane accolse con entusiasmo gli ospiti, offrì cortesemente il braccio alla signorina, mentre si dirigevano verso la sala da pranzo.  

La signora Morei fece un brillante elogio della famiglia del capitano.  

Il Signor Morei rinforzò i toni del quadro, fece allusioni trasparenti e sottintesi chiarissimi. Il buon ufficiale ritratto uscì in persona per l'assalto ai due galloni d'oro, fece un carico serrato contro gli ufficiali che rimangono celibi, dichiarando che la vita di celibato era il cancro dell'esercito nuovo.  

Odette assisteva a quella strategia con tutte le tappe che sanno che lavorano per esse, arrossendo a volte, lanciando sguardi retrospettivi. E tutto ciò che provava per il bello tenente.  

Questo ultimo, da parte sua, aveva tutto ciò che era necessario per attrarre le simpatie del mondo femminile: un fisico piacevole, la distinzione delle maniere, un comportamento al tempo stesso deciso e cortese, che incantava fin dal primo incontro.  

Il capitano, che era di un'esuberanza meridionale, parlò modestamente delle sue alte relazioni nel mondo militare, del supporto che aveva dato in diverse circostanze a giovani ufficiali.  

- Oggi, caro tenente, chi non ha protezione segna tempo nella vita intera; i suoi meriti sono sconosciuti, e altri che meritano meno passano sopra di lui.  

- Tuttavia, mio capitano, insinuò Pedro, ci sono caratteri che difficilmente si attaccano a questi mezzi. Per quanto mi riguarda, spero di arrivare da solo, grazie al mio lavoro; se dovessi chiedere promozioni, considererei questo come una prevaricazione dell'onore militare, e preferirei rompere la mia carriera.  

- Molto bene! rispose il capitano, che non era uomo da perdere le staffe per così poco. Molto bene! Senza dubbio. Ma quando si conta tra gli amici o parenti persone che ci mettano in evidenza, che esaltino i nostri meriti...  

- Anche in questo caso, caro signore, io mai consentirei che per me facessero tale cosa...  

Questa dichiarazione categorica spaventò il padre di Odette.  

- Ecco! dichiarò lui, lei non ha il diritto di ritardare la sua ascesa per una riserva esagerata. È un scrupolo eccessivo; creda che tornerà indietro a quanto ha detto.  

- Mai, disse Pedro, sorridendo.  

Preferisco nascondere i miei galloni e le campagne nelle colonie, piuttosto che doverli a protezioni di cui mi pentirei per tutta la vita.  

- Ma, osò la Signora Morei, hai passato più di un anno in Madagascar, e sei appena tornato dal Sudan; credo che non pensi di tornare alla fine del mondo.  

- Chi lo sa? disse il giovane.  

- E dire, aggiunse il Signor Morei, che io ho sempre disapprovato la tua scelta per l'infanteria di marina. Pensavo bene a cosa ne sarebbe derivato:  

Il tenente sorrise.  

- Mio buon papà, disse affettuosamente, non dicevi la stessa cosa il giorno in cui ho visto, sul giornale, la mia promozione a Cavaliere della Legione d'Onore...  

Il padre contemplò il piccolo nastro vermiglio che ornava la giacca del figlio.  

- Ah! è certo, mio buon Pedro, che mai nella mia vita ho avuto un giorno più felice di quello...  

Poi, guardando il suo vecchio amico:  

- Ehi, è bello questo... decorato a 32 anni: a che età hai ottenuto questo, Gantier?  

- Oh! a 46 anni.  

- Quarantasei! Ma con quell'età sarà già commendatore, se continua su questa strada! esclamò Morei, mentre la vanità paterna si trascurava fino alla cortesia dovuta, in presenza dei suoi ospiti.  

Pedro rettificò:

- Ora! Un colpo del caso, di quelli che si trovano nelle colonie.

- Un bel caso era tutto caso, notò il capitano. Il mio tenente è di quelli che si impongono, continuò lui con ammirazione, e vedi cosa farà il suo cammino a colpi di spada. Ce ne sono di quelli che formano la loro carriera nelle foreste e nelle acque dei paesi lontani. Il mio tenente è della scuola di Marchand.

- No! unicamente la scuola di quelli che hanno promesso di arrivare e che arrivano... quando non cadono in mezzo alla giornata.

- Ecco un diavolo di piccolo tenente che non è facile da prendere, pensò il padre Gantier. 

Nel salone, i genitori si sistemarono in modo da lasciare i due giovani faccia a faccia. 

Nonostante ciò, Odette era incantevole; aveva ricevuto una buona educazione, sapeva conversare bene, aveva modi piacevoli e, oltre ad essere bella, possedeva quella freschezza della giovinezza e tratti graziosi che sono una buona fortuna rara per le persone giovani che vogliono sposarsi. 

Ma, guardandola, non era lei che Pedro vedeva; era Cecilia, la cui bellezza semplice e toccante contrastava con tutta la sua grazia un po' severa, con quel volto da sogno e insignificante. 

Inoltre, Pedro non aveva nemmeno il desiderio di fare un confronto. Amava Cecilia, e le ragazze più belle della terra, adornate dai più ricchi doni, non avrebbero potuto toccare il suo cuore. 

Un po' stanco di quel ruolo di comico, che, ben contro la sua volontà, faceva recitare alla signorina Gantier, interruppe la conversazione in modo impeccabile e chiese il permesso di ritirarsi. 

- Come sei in fretta, gli disse la madre. 

- Ho una visita urgente promessa per questo pomeriggio. Sai bene che devo partire domani pomeriggio. Il signore e la signorina vogliano scusarmi; ma parola di militare... disse lui, guardando il vecchio capitano. 

Vale tutto l'oro della terra, disse questo, finendo il proverbio e tendendogli la mano. 

Il giovane ufficiale salutò Odette, ringraziò gli ospiti per aver fatto coincidere la sua visita con la sua presenza a R..., e si congedò, lasciando il padre e la figlia sotto l'incanto delle sue maniere e della sua delicata cordialità. 

Aveva fretta di trovarsi solo, di dedicarsi interamente al ricordo di colei che possedeva tutti i suoi pensieri e tutta la sua vita; che era, in quel pomeriggio e ora più che mai, la stella brillante e affettuosa che brillava nel cielo della sua vita. 

Salì la grande scala, si allontanò verso quella alea d'ombra, deliziosamente fresca in quel pomeriggio d'estate, e poi, avvicinandosi alla chiesa, si fermò davanti a una casa di semplicità modesta: era il presbiterio. 

- Ti aspettavo, Pedro, disse una buona voce proveniente dal giardino, mentre si apriva la porta. 

E il padre si affacciò, facendo tintinnare le perline del rosario. 

- Il mio tenente mi aveva promesso una visita e io confidavo nella promessa. 

- Hai ragione, Signor Padre. 

- E, aspettandolo, io pregavo per lui e per lei. 

- Per lei? chiese l'ufficiale, sorpreso. 

- Sì, mi hanno anticipato l'incontro di questo pomeriggio... L'avevo intuito. Sapevo molto bene quanto già fossero uno dell'altro per prevedere ciò che è accaduto. 

Il giovane chiese: 

- Abbiamo fatto bene? 

- E perché no? disse il padre. Un amore come questo, giurato davanti a Dio, alimentato dalla ragione, deve trionfare su tutto. Sono queste affezioni tenaci e vive come questa che fanno i matrimoni solidi e tali come la Provvidenza li esige. 

- Ma il rifiuto del Signor Riscai? 

- Non ho mai potuto sapere cosa l'abbia motivato. Il caro buon uomo non vive più: tutti e due sono, dunque, signori dei loro destini. Non c'è nessuna regola di coscienza, nessun giuramento d'onore che costituisca ostacolo ai loro sogni. Ciò che faranno sarà ben fatto. 

Ecco come io comprendo le cause; non è ammissibile che un falso sentimento di delicatezza faccia sì che due persone pregiudichino il loro futuro. 

Io dissi questo stesso, come glielo dico ora, a Cecilia. Lei di ciò è tanto consapevole quanto te... e nemmeno immagini fino a che punto sia entrato nella sua vita, e il raggio di felicità che il suo comportamento le ha lanciato nell'anima. 

Povera bambina! mormorò Pedro, con voce tremula. 

- Se l'avesse dimenticata, credo che ella sarebbe morta di dispiacere. 

La conversazione si prolungò fino a notte. 

Il padre parlò della sua opera ammirabile e delle meraviglie che essa aveva operato.

-- Ho una richiesta! disse l'ufficiale. 

Signor Padre, desidera associarmi alla sua opera secondo le mie possibilità, per attrarre nel futuro le benedizioni di Dio... Dato che il Signore sparge crocifissi ovunque, ecco la mia offerta, per aiutarlo nella meravigliosa campagna che ha intrapreso, affinché ogni focolare, ogni cuore di cristiano, abbia il suo crocifisso. 

Ha dato una nota di centomila franchi al padre, che l'ha ricevuta con un sorriso di gratitudine. 

-- V. semina la carità, caro Pedro. 

Chi sa quale frutto Dio le farà raccogliere? 

-- È così poco! disse il giovane. 

-- Ma, quando l'ideale che guida la mano è generoso e cristiano!... rispose il padre. 

-- Infine, concluse l'ufficiale, forse un giorno, anche i crocifissi che la mia offerta andrà a convertire in crocifissi; alcuni poveri, se reciteranno una preghiera, porteranno il mio nome fino a Dio. 

-- E forse, in questo momento, ha bisogno di un soccorso particolare. 

Ho visto tante cose straordinarie e miracolose da quando questa opera esiste. Veda, proprio l'Opera della Propagazione della Fede mi chiede un gran numero di oggetti pietosi per evangelizzare gli infedeli. Da domani la sua offerta si convertirà in crocifissi; essi andranno nei paesi lontani, accompagneranno i missionari, aiuteranno la fede cristiana. Così, lei sarà un po' missionario, anche lei... 

Non immaginavano, in quel momento, il destino che il buon Dio riservava a quella nota di cento franchi, a quella elemosina del cristiano, fatta con fede, per l'opera dei Crocifissi. Tutti gli uomini ignoravano le cose del futuro, e non pensavano allora che la Provvidenza stava per trarre da quell'azione così semplice eventi straordinari. 

Battendo le undici, Pedro si congedò dal venerabile padre. 

-- Prega per noi, Padre, disse; prega affinché i cuori separati siano uniti, per la nostra felicità. 

E la porta si chiuse, mentre Pedro pensava: 

-- Quando tornerò, tra un po' di tempo, a questo portone, per queste strade, forse... sarà per la realizzazione del sogno della mia vita... 

E, istintivamente, guardò, senza fermarsi, quella casa, bagnata dall'ombra, dove dormiva colei che amava, o dove qualcuno, chissà? pensava a lui.


Siete pellegrini dell'Assoluto

 


Il Padre Celeste dice: Io sono un Padre d'amore, di tenerezza e di misericordia, desideroso di darvi amore e incoraggiarvi con la mia presenza nel vostro cammino. Ognuno di voi è pellegrino dell'Assoluto che sono Io.  

Io sono l'armonia, venite a Me per darvi tranquillità. Io sono il Principe della pace, venite a Me per darvi riposo. Io sono il costruttore delle vostre vite, venite a Me per ricostruirvi pezzo a pezzo fino a farvi diventare edifici spirituali ben fondati sulla roccia ferma che sono Io. Non abbiate alcun timore di invocare la mia presenza, Io che sono il creatore di tutto ciò che esiste. Vi ho creati ognuno di voi con infinito amore. Chiedete con fede e tutto vi sarà concesso per gloria del mio Nome. Io, che sono il vostro Padre, vi accarezzo, vi amo e vi commuovo perché nel mio cuore c'è abbondanza d'amore. Io sono la penna celeste che desidera scrivere parole d'amore nei vostri cuori. Io sono il Re che desidera abitare la dimora interiore di ognuno di voi, miei piccoli. Vi cospargo con la dolce e colorata brina che sgorga dai miei raggi di luce tenui e percepibili per voi.  

Accumulate tesori per il cielo praticando la carità nell'esercizio delle opere di misericordia corporali e spirituali. Fate atti d'amore verso di Me come rinunce volontarie: digiuni con lo sguardo e a parole. Oggi vi riverso un abbondante amore, poiché il cielo è in festa perché vi si sta preparando una dimora, ma dovete lottare per guadagnarla, piacendomi con le vostre azioni e pensieri. Lasciatemi coabitare in voi, pregando incessantemente come faceva Gesù. Gesù pregava raramente per Se stesso, la maggior parte delle volte intercedeva presso di Me per voi. Venite con il legno della vostra preghiera e immergetelo nella fiamma del mio Cuore per ardere d'amore.  

Io che sono il vostro Padre, chiamatemi Padre pronunciando dal profondo del vostro cuore, quella parola. Oggi, vi do l'abbraccio che diedi al figlio prodigo. Oggi, vi cingo nuove sandali ai piedi, in modo che impariate a camminare nel deserto, senza sentire sete né fatica, perché Io cammino al vostro fianco. Oggi, vi do abbracci paterni e spirituali. Oggi, vi invito a partecipare al mio banchetto perché voi siete i miei invitati.

5 luglio 2007  

Agustín del Divino Corazón 


GESU’ SACRAMENTATO “Le mie vere Ostie…”

 


E come Tu, dolce Gesù, Ti sei nascosto nell’Ostia per dare vita a tutti e nel tuo nascondimento abbracci tutti i secoli e dai luce a tutti, così anch’io nascondendomi in Te, con le mie preghiere e riparazioni darò luce e vita a tutti. E’ per farmi simile a Te, che io nascondo tutto il mio essere in Te: ed in Te nascondo, o mio Gesù, i miei pensieri, i miei sguardi, le mie parole, i palpiti, gli affetti, i desideri, i passi, le opere e, le stesse mie preghiere le nascondo nelle tue preghiere. E come Tu, mio Amante divino, nell’Eucaristia abbracci tutti i secoli, così anch’io li abbraccio insieme a Te e, stretto a Te, con Te voglio essere pensiero di ogni mente, parola di ogni lingua, desiderio d’ogni cuore, passo d’ogni piede, opera d’ogni braccio. Così facendo posso stornare dal tuo Divin Cuore tutto il male che vogliono farti le creature, sostituendo a tutto questo male tutto il bene che mi è possibile fare. Solo così, o mio Redentore, posso ardire di chiederti per le anime tutte, salvezza, santità e amore. (Cfr. Le Ore della Passione di N.S.G.C. - Riflessioni alla 4a Ora)

RIFLESSIONE: La Comunione deve essere reciproca; perciò come il Signore entra nella creatura, così vuole che la creatura entri in Lui.

Come si entra? Con la fiducia di un bimbo che sa che il suo papà tanto lo ama e lo desidera, e con la semplicità propria di Dio e di tutto ciò che Dio fa, come è respirare o aprire gli occhi per vedere, una cosa così semplice e facile, così logica e spontanea. Dicendogli di cuore, per esempio: O Signore, come Tu sei in me, nella mia anima e nel mio corpo, così voglio anch’io essere in Te, nella tua Umanità e nella tua Divinità.

Perciò, Gesù, prendi possesso del mio essere e della mia vita, prendi possesso della mia anima e del mio corpo, del mio intelletto, memoria e volontà, dei miei occhi e del mio udito, della mia lingua e del mio cuore, delle mie mani e dei miei piedi, di ogni pensiero, battito e respiro, dei miei sentimenti, delle mie gioie e delle mie pene, delle mie azioni e dei miei gusti, del mio passato, presente e futuro, della mia vita intera, della mia morte e della mia eternità…

Allo stesso modo, anch’io prendo possesso, Signore, di tutto ciò che è tuo, di ciò che Tu sei: adesso, Gesù, mi appartiene la tua Incarnazione nel seno di tua Madre; mi appartiene la tua Nascita e tutto ciò che Tu facesti nella tua Infanzia e nella tua vita occulta a Nazareth; prendo possesso di tutta la tua vita pubblica, faccio io ogni tuo miracolo, ogni tuo insegnamento, ogni conversione, ogni chiamata a seguirti, ogni Sacramento che istituisti… Faccio mia tutta la tua preghiera al Padre, mia è la tua solitudine, mia è la tua stanchezza, mie sono le tue pene, mio è tutto il tuo Amore, il tuo Dolore e tutta la tua Passione… Mi appartengono le tue lacrime, i tuoi sudori, tutto il tuo Sangue e le tue piaghe, mia è la tua Croce e la tua agonia, la tua ubbidienza al Padre, la tua Morte e la tua stessa Resurrezione… Così come pure è per me la tua infinita umiltà, la tua purezza divina, la tua pazienza invitta, la tua fortezza e la tua sapienza, la tua Giustizia e Misericordia e il tuo eterno Amore… Cioè, Tu sei tutto mio, come io sono tutto tuo, nella misura che io mi dono a Te tu Ti dai a me… Grazie, Gesù, per questo cuore nuovo che mi dai: il Tuo! Per poter vivere Tu in me ed io in Te…

E adesso, Signore, andiamo fare un giro, perché voglio portarti a tutti i miei fratelli e darti a tutti, imitando la nostra Mamma Celeste nella sua Visitazione.

Così voglio portarti a tutti i miei fratelli in questo mondo: a tutti porto la tua Luce, il tuo Amore e la tua Vita. Ai bambini che vengono al mondo e agli agonizzanti che stanno sul punto di morire, agli infermi e ai tribolati, a quelli che sono oppressi dal peso della loro croce, a quelli che Ti conoscono e a tutti quelli che ancora non Ti conoscono, a quanti vivono in Grazia e a quelli che sono morti nel peccato. Ti porto a quelli che Ti amano e ai tiepidi e a quelli che non Ti amano, e se non Ti vogliono ricevere lo faccio io per essi.

Ti porto alle anime benedette del Purgatorio, per dare sollievo alle loro pene, per inondare con la tua Luce la loro oscurità, per spegnere con il Fuoco del tuo Amore le loro fiamme, per riempire con i tuoi meriti il vuoto dei loro debiti e così consolare il tuo Cuore, che tanto soffre per loro.

Ti porto a tutti i miei fratelli gloriosi del Cielo, agli Angeli e a tutti i Beati, per raddoppiare la loro felicità e la loro gloria, poiché stando in Cielo non possono fare nuove conquiste né guadagni, mentre lo può fare chi è ancora sulla terra… Voglio fare ad ognuno il regalo di “un altro” Gesù, e innanzi tutto alla nostra benedetta Mamma e Regina, perché Lei Ti diede a noi ed è giusto che noi (qualcuno almeno) Ti diamo a Lei. Quale maggior atto d’amore possiamo farle?

Ti porto fin da adesso a tutte quelle creature che ancora non sono venute al mondo, che ancora non esistono nel tempo, alle future generazioni, che il Padre tiene già presenti nell’Atto eterno della sua Volontà: a tutti i miei futuri fratelli, fino all’ultimo uomo che vivrà, a tutti voglio dare anticipatamente la tua conoscenza, la tua Grazia, il tuo Amore e la tua Vita.

E dopo che Ti ho dato a tutti, chiedo loro che mi diano tutto ciò che Ti devono di gratitudine, di adorazione, di benedizioni, di lodi e di amore, per dare tutto a Te e portarti tutti e tutte le opere delle tue mani, e mettere tutti attorno a Te, per darti il ricambio d’amore da parte di tutti. Per tanto, da parte di tutti Ti dico, o Gesù, che Ti lodiamo, Ti benediciamo, Ti adoriamo, Ti glorifichiamo, Ti rendiamo grazie e Ti amiamo.

E con la tua stessa Volontà infinita intendo farlo anche in riparazione per tutte le offese che ricevi ed in sostituzione per tutti gli ingrati e i malvagi che mai lo faranno, affinché il tuo Amore riceva la perfetta corrispondenza che per giustizia gli è dovuta. In questo modo, non voglio che nulla di quanto è uscito con tanto amore dalla tua Volontà non ritorni a Te con altrettanto amore.

Grazie, per avermi chiamato a compiere questo ufficio e per avermi dato la grazia di farlo. Grazie, o Gesù!


Pregate molto e chiedete allo Spirito Santo di riempire i vostri cuori di saggezza, affinché la conoscenza e la pace riempiano i vostri cuori.


 

Our Lady of the Sierras


 (Maria)

Miei cari figli,

siamo con voi per infondere pace nei vostri cuori e nelle vostre menti. Senza la nostra pace, vi sentirete persi e sarete facilmente fuorviati mentre il tempo volge rapidamente all'ora finale della decisione.

Figli miei, non permettete che le preoccupazioni di questo mondo si infiltrino nella pace e nella tranquillità dei campi futili della vostra anima. Rendetevi conto, miei cari, che i nostri messaggi devono essere ascoltati anche se è nel silenzio dei vostri cuori. Siate cauti e prudenti, ma risolvete fedelmente di perseverare fino alla fine. Tutto ciò che è stato rivelato deve avvenire e avverrà. Siete voi, miei preziosi figli, che sceglierete come diffondere le informazioni fornite. Pregate molto e chiedete allo Spirito Santo di riempire i vostri cuori di saggezza, affinché la conoscenza e la pace riempiano i vostri cuori. Allontanate ogni paura, poiché molto resta ancora da fare. Lasciate che l'amore sia la vostra guida mentre il vostro viaggio continua.

Vi amiamo, cari figli, e vi concediamo grazia su grazia per alleggerire i vostri fardelli mentre procedete nel vostro cammino verso la santità.

Pace e amore!

1 novembre 1997

La negazione dello scandalo e gli Ultimi Tempi


Mons. Straubinger, nell'esegesi delle lettere alle sette Chiese del libro dell'Apocalisse, ci dice che il numero 7, come è stato considerato fin dall'antichità, essendo un simbolo del perfetto, rappresenterebbe una totalità. Così, corrispondendo alla storia stessa della Chiesa, San Alberto Magno affermava che le Chiese a cui erano destinate le lettere potrebbero corrispondere: quella di Efeso al periodo degli Apostoli e alla persecuzione da parte degli ebrei; quella di Smirne al periodo dei martiri e alla persecuzione da parte dei pagani; quella di Pergamo al periodo degli eretici; quella di Tiatira al periodo dei confessori e dottori e alle eresie nascoste; quella di Sardes a quella dei santi semplici e allo scandalo dei cattivi cristiani che sembrano pietosi; quella di Filadelfia alla malvagità aperta dei cristiani; e quella di Laodicea al periodo dell'Anticristo. 

Il padre Castellani si opponeva a coloro che rifiutano il carattere profetico delle Sette Epistole e sottolineava che le profezie si chiariscono al momento del loro compimento, essendo prima oscure. 

Riguardo alla lettera alla Chiesa di Filadelfia, essa dice: “Guarda che vengo presto. Mantieni ciò che hai…” (Ap. 3, 11). A questo proposito Castellani sottolinea, innanzitutto, che il “vengo presto” si riferisce all'imminenza della Parusía, e il “mantieni ciò che hai” si riferisce a conservare la dottrina tradizionale della Chiesa, a non cadere in progressismi o evoluzionismi in questa materia. 

Oggi constatiamo in modo innegabile il tentativo sfacciato da parte delle più alte gerarchie ecclesiastiche di deformare la dottrina per adeguarla ai tempi, negando le esplicite parole di Nostro Signore: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Mat. 24, 35). I conservatori (del status quo e non dell'ortodossia) ripetono da sempre che questi cambiamenti non si realizzeranno e che è la stampa a esagerare queste situazioni. Ma nella loro cecità consapevole, man mano che effettivamente si verificano questi perniciosi cambiamenti, li accettano dicendo che non andranno oltre, e così via all'infinito. Così, con tutta ragione, diceva San Agostino: 


A forza di vedere tutto, si finisce per sopportare tutto. 

A forza di sopportare tutto, si finisce per tollerare tutto. 

A forza di tollerare tutto, si finisce per accettare tutto. 

A forza di accettare tutto, si finisce per approvare tutto! 


E ormai nessuno si scandalizza perché sia lo stesso vescovo di Roma a promuovere il cambiamento radicale nella dottrina rivelata divinamente. E sebbene lo faccia fin dall'inizio del suo mandato, si può constatare più palesemente nel nefasto Sinodo (contro) della Famiglia, dove sono i cardinali che ha scelto come collaboratori più stretti a proporre questi cambiamenti. 

E di fronte al silenzio di coloro che dovrebbero essere i nostri pastori, quando cerchiamo di avvertire su questi attacchi alle verità rivelate divinamente, ci si accusa di generare scandalo; quando il vero scandalo è coprire “Lo Scandalo”, cercare di nascondere la grande apostasia. Invece di avvertire i fedeli sul pericolo per le loro anime che implica seguire dottrine errate, ci si accusa di “generare paura” e così si pretende di ignorare la gravità dei tempi che ci tocca vivere. Allora questi che si dicono “prudenti”, promuovono il credere in Dio ma “senza credere a Dio”, perlomeno nelle verità scomode. 

Così difficilmente potrà mantenersi l'osservanza della sana dottrina che ci richiede Nostro Signore nella lettera alla Chiesa di Sardi sostenendo: “Ricorda dunque ciò che hai ricevuto e appreso, e osservalo, e ravvediti. Perché se non veglierai, verrò a te come un ladro, e non saprai a che ora verrò a te.” (Ap. 3, 2-3). 

E in questo vero scandalo che implica l'ufficialità ecclesiastica che agisce contro il Magistero della Chiesa stessa, i colpevoli di quei “silenzio che si autodefiniscono prudenza” sono perfettamente caratterizzati nella lettera all'ultima delle Chiese, quella di Laodicea, quando Nostro Signore ci dice: “Conosco bene le tue opere, che né sei freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap. 3, 16). E dice Castellani a questo proposito che: “la tiepidezza andrà invadendo quella Chiesa prospera, che realmente si crederà ricca; e arriverà un tempo in cui non avrà né la freddezza del paganesimo -che è suscettibile di essere riscaldato- né il calore pristino della carità cristiana che l'ha inaugurata; e questo è qualcosa che dà nausea.”

Di fronte all'aborto promosso e praticato in tutto il mondo, il genocidio più grande della storia commesso dai genitori contro i propri figli nel massimo stato di indifesa; di fronte alla proposta della sodomia come opzione valida, fino al punto di considerare che coloro che vivono in questo modo "hanno doni e qualità da offrire alla comunità cristiana", come direbbero i nostri cardinali che hanno anche sostenuto che nelle convivenze al di fuori del matrimonio "si possono trovare valori positivi" (Relatio post disceptationem); di fronte alla persecuzione e decapitazione di massa di cristiani per mano di musulmani, inclusa la crocifissione e la sepoltura viva di bambini; di fronte alla desacralizzazione assoluta del culto dovuto a Dio; e di fronte a un mondo avvolto in guerre e terribili convulsioni interne; la risposta della neo-chiesa non è tornare a Dio, non è "tenere a mente ciò che abbiamo ricevuto e appreso, osservarlo e pentirci"; ma è concentrarci nel dare risposta ai problemi sociali. Allora la gerarchia ecclesiastica mostra solo interesse per la disoccupazione, per l'insicurezza, per la corruzione (secondo Bergoglio peggiore del peccato), per eliminare la fame e educare (secondo lo stesso Bergoglio senza preoccuparsi che non sia educazione nella fede), e per la pace come bene assoluto al di sopra della giustizia (qui).

Come ripeteva il nostro caro padre Parrado, oggi si cerca "il signore dei miracoli" più che il Miracolo del Signore. E in questa ricerca quasi assoluta delle aggiunte prima del Regno e della sua Giustizia, si pretende di giustificare lo scandalo, si cerca di contemporizzarlo e persino di negarlo categoricamente. La fede dei falsi prudenti, dei sedicenti evitatori di scandali; oggi è condizionata alla non perdita delle porzioni democratiche di conforto che gli spettano. Per questo considerano che se le masse sono felici con la neo-chiesa, rappresentata nella sua massima espressione da Bergoglio; miliardi di persone non possono sbagliarsi. Il popolo sovrano, quello che decide ciò che è giusto e ciò che è sbagliato per consenso, deve avere ragione. Così è stata soppressa nei fatti la necessità dei precetti di andare a messa e confessarsi, poiché nonostante l'idolatria mondiale verso il vescovo di Roma, le parrocchie e i confessionali continuano a essere vuoti. E di fronte all'immenso pericolo della perdita di anime, la maggior parte dei sacerdoti continua a raccomandare "quella prudenza" nel momento di evangelizzare contraddicendo l'esortazione di San Paolo: "...predica la Parola, insisti con occasione e senza di essa; riprendi, prega ed esorta con tutta pazienza e dottrina" (II Tim. 4, 2), e profeticamente continua l'apostolo con quelli che sembrano essere questi tempi: "Perché verrà il tempo in cui non potranno sopportare la sana dottrina, ma avendo una brama estrema di udire, ricorreranno a una caterva di maestri seguendo le proprie concupiscenze" (II Tim. 4, 3).

Per segnalare la prossimità del Suo ritorno, Nostro Signore ci ha lasciato segni. Come direbbe Castellani, come pre-segno, le guerre e i rumori di guerra, ma questo solo come principio. E come segni propriamente detti il primo sarebbe che il Vangelo sia stato predicato in tutto il mondo; il secondo l'apparizione di falsi profeti e falsi cristi (eretici) che inganneranno molti; e terzo e ultimo, la grande persecuzione a coloro che rimarranno fedeli. Oggi si può considerare che questo ultimo presupposto stia iniziando.

E queste cose necessariamente devono accadere, perché così ha detto Nostro Signore. "Quando cominceranno a succedere queste cose, aprite gli occhi e alzate la testa, perché la vostra redenzione si avvicina" (Lc. 21, 28). Ed è per questo che il libro dell'Apocalisse è un libro di speranza, annuncia la redenzione di coloro che rimarranno fedeli. E dice Castellani: "...qui Cristo ci comanda di rallegrarci; e affinché possiamo farlo, dice una sola cosa, ma che ha una grande forza: "Quei giorni saranno abbreviati; perché se durassero, gli stessi fedeli perirebbero - se fosse possibile". Quella condizionale "se fosse possibile" è estremamente consolante: suppone che NON È POSSIBILE che periscano i fedeli. Dio non lo permetterà".

Termina la lettera alla Chiesa di Laodicea dicendo: "Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, entrerò da lui e cenerò con lui, ed egli con me. A chi vincerà, farò sedere con me sul mio trono; così come io fui vincitore e mi sedetti con il Padre mio sul suo trono".

Se è il caso di chiarire, non si intende qui fissare una data per alcun evento futuro e tanto meno per la Parusia, ma si intende essere un'osservazione dei fatti attuali alla luce dei segni e delle profezie della Sacra Scrittura che possono coincidere con i tempi ultimi della Chiesa e del mondo. Credendo che per evitare lo scandalo si debba continuare a tacere l'apostasia, continuare a consentire la distorsione della vera fede, continuare a tollerare i vizi più terribili; coloro che si intende "proteggere", non esortandoli a vegliare, avranno tempo? 

Augusto Torchson


Preghiera

 


Maria, speranza mia, ecco ai tuoi piedi un povero peccatore, che tante volte per colpa sua è stato schiavo dell'inferno. 

Riconosco che mi sono fatto vincere dai demoni per non essere ricorso a te, mio rifugio. Se a te fossi sempre ricorso, se ti avessi invocato, non sarei mai caduto. Io spero, mia amabile regina, di essere già stato liberato per mezzo tuo dalle mani dei demoni e che Dio mi abbia già perdonato. Ma temo che in avvenire io cada di nuovo nelle loro catene. So che i miei nemici non hanno perduto la speranza di tornare a vincermi e che già preparano contro di me nuovi assalti e tentazioni. Mia regina e mio rifugio, aiutami tu. Mettimi sotto il tuo manto; non permettere che io ridivenga loro schiavo. So che mi aiuterai e mi darai la vittoria, purché io ti invochi. Ma questo io temo, temo che nelle tentazioni io non pensi a te e non ti invochi. Questa è dunque la grazia che ti chiedo e bramo da te. Vergine santa, che io mi ricordi sempre di te, specialmente nei combattimenti che devo sostenere; concedimi che io non cessi d'invocarti spesso dicendo: « Maria aiutami, aiutami Maria ». E quando finalmente sarà giunto il giorno della mia ultima battaglia contro l'inferno al momento della mia morte, regina mia, assistimi allora più che mai e tu stessa ricordami d'invocarti allora più spesso, con le labbra o con il cuore, affinché, spirando con il dolce nome tuo e del tuo Figlio Gesù sulle labbra, io possa venire a benedirti e lodarti in paradiso e non allontanarmi più dai tuoi piedi per tutta l'eternità. Amen. 

S. Alfonso M. de Liguori 


Premessa del Padre -05 - Il libro di Giovanni parte 1

 


Il libro di Giovanni parte 1 


Il 06.02.2023 nel luogo santo:

Gesù:

Figlia Mia. Mio Padre, Dio l’Altissimo ti vorrebbe istruire.

Dio Padre:

Il Libro di Giovanni contiene molte, tutte le verità sui vostri tempi della fine. Tu lo devi svelare, figlia Mia, bambina Mia.


Ora mi viene detto, mostrato e spiegato quanto segue:

Mi viene mostrata una grande cartina del mondo. La mia attenzione viene indirizzata su paesi che mi vengono mostrati zoomati (ingrandite). Lo stesso accade con regioni, monumenti, persone che mi vengono mostrate. Viaggio per così dire su questa cartina geografica e mi viene mostrato e spiegato quanto segue:

Vedo come la guerra in Europa si diffonde. Poi vedo come il presidente russo ha influenza anche su altri governi ed egli può decidere anche su questi. Vedo come si allea con il cinese

Il Padre dice: Nel libro sono scritte le vostre guerre. Sta’ scritto che la guerra in Ucraina si diffonderà. A causa delle azioni malvagie, di colui che è già fra voi, le azioni governative del presidente russo che si alleerà con i cinesi, vengono sfruttate. Da solo è impotente.

Il Mio sguardo ora si rivolge all’Italia. Vedo come l’Italia viene attaccata da terra e dal mare per distruggere “il simbolo “di Gesù (così fu definito) (e così la Sua santa Chiesa, la fede cattolica) L’obiettivo principale sembra essere il Vaticano. Questo lo vedo in fiamme. (=fede cattolica).

Il Padre dice: Devono essere distrutti: il Vaticano! “Il Simbolo” di Gesù deve essere messo a ferro e fuoco ma mai si abbatterà “la chiesa“. Si attacca da terra e dal mare. Per questo l’Italia diverrà un obbiettivo principale. Si ritiene che con la distruzione del Mio tempio avverrà anche la distruzione del Mio Cristianesimo- l’insegnamento cattolico-ma questo non sarà mai.

Ora vedo la Spagna. Vedo molte minacce: da una parte per l’avvicinarsi della guerra, dall’altra per l’islam proveniente dal continente africano. La mia attenzione viene pilotata sulla necessità di preghiere esistenti per questo paese.

Il Padre dice: la Spagna è nel mirino di coloro che hanno sempre tenuto d’ occhio questo paese: i mussulmani. Una seconda invasione non vi sarà perché la Mia profondamente -amorevole mano paternità -è su questo paese. Parlo dell’entroterra europeo. Figlia Mia. Il Mio amore paterno per questo meraviglioso paese è grande. I suoi frutti spirituali sono e furono grandi per questo il paese non è designato alla rovina.

Ora vedo la Francia e come il governo non agisce in modo conforme all’insegnamento cattolico cioè per motivi governativi lo ha “abolito”. Questo paese deve soffrire molto e vedo molta distruzione, devastazioni e disordini sociali.

Il Padre dice: La Francia si spaventerà! La guerra divamperà perché le infedeltà e l ‘abolizione della religione cattolica da parte dello stato è grande e tremendi effetti colpiranno questo paese.

Ora vedo la Germania. Questo paese viene messo molto alle strette Mi viene mostrato come l’alta élite lo vuole sottomettere già da secoli perché ha e ebbe abitanti forti e lavoratori. Vedo come parti del paese sono in guerra ma vedo anche parti che vengono preservate e che esso viene usato come paese di passaggio per raggiungere altri obiettivi strategici.

Il Padre dice: La Germania, figli Miei, la Mia amata Germania è divisa in due. I politici obbediscono ma il popolo si difende. La fede cresce in questo meraviglioso paese che da sempre era nelle grinfie dell’élite. Voi siete troppo forti, troppo ambiziosi, troppo perseveranti, la lista è lunga ed è ricca di buoni, ammirevoli, lodevoli attributi. Germania, Mia Germania tu sei il Mio figlio caduto che viene schiaffeggiato. La guerra verrà e si diffonderà non tutte le parti del paese vivranno la guerra. Gli obiettivi sono l’Italia, la Francia e la Spagna (per mezzo dei Mussulmani).

Vedo ancora altri paesi in guerra:

Il Padre dice: L’Europa soffrirà perché la guerra si diffonde. L’ucraina è solo il trampolino di lancio per il raggiungimento degli obiettivi dell’anticristo e della sua élite.

Vedo come il presidente russo viene ingannato da quello cinese nonostante prima abbiano stretto un’alleanza.

Il Padre dice: Il presidente russo soffrirà perché il cinese non è onesto.

Vedo come il comunismo continua a diffondersi molto e anche sempre più verso l’Europa.

Il Padre dice: Il comunismo si diffonde a macchia d’olio sull’Europa l’Asia e altri paesi del così detto terzo mondo.

Vedo come dal Messico in giù (sud America) scoppiano una specie di guerriglie, i cui combattenti vengono però pagati dai governi stessi per sottomettere il popolo all’unica religione e governo mondiale. In modo molto sanguinoso e brutale. Ciò sembrava accadere anche in parti dell’Asia del sud-est. Vedo moltissima sofferenza e miseria.

Il Padre dice: L’America del Sud (poi sento l’Asia del sud est) soffrirà. Scoppieranno una specie di guerriglie. Sono combattenti pagati dai governi. Essi sottomettono popoli, paesi, tribù in modo possa essere imposto l’unico governo e religione mondiale. Molto sanguinosamente. Chi non obbedisce, chi si oppone, muore sanguinosamente.

Vedo come ancora le persone vengono usate come cavie, la mia attenzione viene indirizzata sull’Africa, poi sull’India e viene nominata sempre anche l’Asia sud-est (= moltissima sofferenza).

Il Padre dice: Africa-ampie parti- e l’India continuano a servire da laboratori di sperimentazione e l’Asia del sud est vivrà grandissimo dolore.

Vedo ancora tante cose tremende.

Il Padre dice: vogliono provocare la guerra nucleare ma il personale che decide e mette in atto conoscendo le tremende conseguenze ancora si oppone.

In tutta questa sofferenza il Padre mi mostra quanto sia forte la preghiera e ferma i piani del maligno. EGLI mi mostra sempre nuovamente la sua mano protettiva e quanto sia importante pregare e supplicarLO.

Il Padre dice: Continuate a pregare, perché la conversione impedisce il peggio!

EGLI indica ora la preghiera del messaggio nr. 1393: le 7 Ave Maria. Questa preghiera è così potente un atto di riparazione, che sposta le montagne.

Ora vedo come viene l’acqua, immensità d’acqua che trascina tutto con sé trasportando tutto via. Vedo anche grandi fuochi.

Il Padre dice: Figlia MiaL’acqua giunge. Città costiere, paesi, abitanti devono temere, le isole saranno sommerse.

Verrà il fuoco, figlia Mia. Molto fuoco, più di quello che potete immaginare.

Durante tutto questo mi viene mostrato il grande inganno dell’anticristo, l’immensa menzogna, e la grande sofferenza che porterà all’umanità. Come egli corrompe, astutamente per raggiungere i suoi obiettivi, le alleanze che stipula con molti della politica, economia, finanza, chiesa per attuare i suoi obiettivi, la sua astuzia e mancanza di scrupoli.

Vedo l’inganno, la sofferenza dell’umanità, ma anche la sofferenza degli ingannati che non riescono più a liberarsi dalle sue grinfie.

Poi vedo come il grande ingannatore l’anticristo si propone e si fa celebrare come il grande” risolutore di tutto”.

Il Padre dice; Abbiate sempre coraggio. L’anticristo regnerà solo un breve periodo. Poi viene Mio Figlio, Gesù, e questo tempo è vicino. È molto vicino.

Poi EGLI continua e dice: Il vostro denaro lo vogliono svalutare ma anche in questo ambito, voi e molti opponete resistenza.

La fine viene mitigata e più persone pregano, più essa si svolgerà in modo mitigato.

Resistete. Amen. Io, tuo Padre, ti amo molto. Amen. 


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Giovanni è qui e dice:

Il Libretto aveva un sapore dolce che divenne amaro: l’inganno dell’anticristo il quale è già fra di voi. Amen.

Il tuo Giovanni. Apostolo e “prediletto “di Gesù. Amen.

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Interpretazioni

Molte, tutte le verità: significa che con la nostra preghiera possiamo mitigare, cambiare e addirittura impedire molte cose.

Vaticano in fiamme: immagine per la distruzione, abolizione della vera fede cattolica apostolica.

Il “Simbolo” di Mio Figlio in fuoco e fiamme: simbolo per l’interramento e abolizione del vero insegnamento di Cristo.

Atto di riparazione che sposta le montagne: simbolo per ciò che sembra impossibile, ma che diventa possibile grazie all’espiazione e alla preghiera perché il Padre ci esaudisce.

Italia: apostasia e persecuzione dei cristiani.

Da una parte viene chiaramente mostrato ciò che accade quando la fede viene falsificata dall’altra parte quanto “ci si” impegni per cancellare il credo cristiano.

Spagna: molta preghiera.

Simbolo per insistente preghiera e supplica e della protezione divina da questa risultante.

Mostra però anche quanto ci si impegni a cancellare il credo cattolico.

Francia: vita senza fede.

Qui viene mostrato chiaramente cosa accade quando la fede viene “abolita”.

Germania: sta per la crescita nella fede.

Mostra come il Padre mitiga, se le persone ritrovano la fede e la preghiera.

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Messaggio nr. 1393

18 gennaio 2023

 

 

Un piccolo atto di riparazione, potente e di grande efficacia!

 

Figlia Mia. Cominciano tempi terribili e i Nostri figli devono restare saldi.

La vostra preghiera, amati figli, evita il peggio del peggio!

Il Padre interviene quindi pregate, pregate e supplicate per l’accorciamento del tempo e per la MITIGAZIONE, perché se non lo fate, molti figli andranno perduti per la sofferenza e le avversità a cui ORA dovreste venire sottoposti!

Figli, restate preservati in Me, nel vostro Gesù e non dormite!

Non cedete, perché ogni pagliuzza che il maligno vi proporrà, si romperà. Andrà distrutta e beato chi non l’ha accettata!

Solo chi Mi resta veramente fedele non andrà perduto nelle grinfie del Mio avversario! Rendetevene conto!

Il tempo che resta è breve. Non aspettate che accada questo o quello, perché la vostra preghiera ferma, impedisce molte delle malvagità e atrocità che sono state pianificate! NON riusciranno ad imporsi se voi pregate, pregate e supplicate, figli Miei! Rendetevene conto!

La vostra preghiera è e resta l’arma più potente, che avete QUINDI SFRUTTATELA!

Potete espiare per la conversione dei figli smarriti e infedeli. A questo proposito Io vi do una guida, che voi facilmente potete seguire quotidianamente. Essa è efficacia quindi sfruttatela perché: più figli si convertono più la fine avverrà in modo mitigato. Il diavolo non potrà realizzare i suoi fini e così non potrà MAI raggiungere il suo obiettivo finale!

Pregate dunque , supplicate ed espiate. Ecco, a tal fine, la guida per la conversione delle anime:

Carissimo Padre. Io ti offro questo atto di riparazione per la conversione dei peccatori nella/ nel

Politica: 1 ave Maria

Economia: 1 Ave Maria

Finanza: 1 ave Maria

Scienza: 1 Ave Maria

Sistema sanitario: 1 Ave Maria

Scuola( ministeri della cultura e dell’istruzione etc.) 1 Ave Maria.

Chiesa: 1 Ave Maria.

(Ave Maria: Ave Maria piena di grazia il Signore è con Te tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del seno tuo Gesù, santa Maria, Madre di Dio prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte.Amen.)

Inoltre, prego per la conversione di tutti i peccatori nel mondo. Accetta la Mia preghiera di riparazione, amatissimo Padre, per la conversione di tutta la famiglia umana. Amen.

Figli Miei. Questo è un breve atto di riparazione, potente e di grande efficacia, se lo fate dal profondo del cuore e con sincerità. Amen

Figli Miei. 7 Ave Maria per la conversione dell’umanità peccaminosa. Accogliete questa preghiera e fate questo atto di riparazione con cuore amorevole, devoto e supplichevole. Più figli si convertono più mitigata sarà il tempo della fine.

Riparate, amati figli. Il Padre, si compiace moltissimo di chi con amore compie questo atto di riparazione . Potete ripeterlo ogni giorno. Più riparate, più riparazioni offrite a Gesù e al Padre più l’effetto sarà grande. Amen.

La vostra Mamma Celeste

Madre di tutti i figli di Dio e Madre della Salvezza. Amen.

 

Figlia Mia. È necessaria molto riparazione quindi fate piccoli e grandi atti di riparazione. Grazie alla vostra riparazione( dedizione nelle riparazioni) farete molto bene. Molti figli si convertiranno, grazie a questo  piccolo atto di riparazione che vi costa poco tempo. Tuttavia, è efficace quindi sfruttatelo perché ne va del benessere di tutti voi. Amen.

Io, un Angelo del Signore, ve lo dico. Amen.

Le profezie si realizzano, ma non aspettate che ciò accada; invece, pregate, mitigate e cambiate le cose con la vostra preghiera. Amen.

Il vostro Bonaventura. Amen.

LA GUERRA EUROPEA E LE PROFEZIE



Profezia di un anonimo ritrovata nel 1776.

« ... Insorgerà frattanto una seconda pianta venefica, membro della setta infernale, il quale sarà un uomo vilissimo, e non avrà il titolo nè l’onore di re. Verrà costui di nascosto, farà alleanza con un generalissimo ed otterrà il regno con fraudolenza, e le forze dei combattenti saranno espugnate dalla presenza sua e saranno rovinate e disperse, e di più anche l’alleato, poiché dopo l’amicizia contratta, esso lo ingannerà, gli andrà addosso e lo supererà con poca gente. « Stabilitosi nel regno questo mostro infernale, entrerà nelle città ricche ed abbondanti, e farà ciò che non fecero i suoi antecessori, cioè furti e rapine, e dissiperà le loro ricchezze... « Sarà stimolata la forza di costui e penserà di andare con un grosso esercito contro l’imperatore alemanno, il quale avrà degli aiuti molti e forti ; ma non resisterà, perchè sarà malamente consigliato. Verranno ambedue i re ad un abboccamento, e nel pranzo medesimo l’imperatore alemanno sarà ucciso ed il suo esercito, con mortalità di molti, sbaragliato... « In questi tempi, oh Dio, che confusione sarà per tutto il mondo! Guerre, sollevazioni di popoli, ruine e saccheggi, carestie, imposizioni, miserie e crudeltà! Turchi, eretici, cattolici, scismatici, idolatri ed estere nazioni, con rabbia e con furore anderanno gli uni contro gli altri, e sembrerà che dagli uomini sia partito l’uso della ragione. L’istesso re tiranno andrà contro la Chiesa di Gesù Cristo... « Dopo tante calamità muoverassi a pietà 1’eterno Iddio, ispirando nel cuore di alcuni suoi servi a tale effetto riservati, di eleggere per Vicario di Gesù Cristo in terra un soggetto di gran bontà e santità. Questo santo uomo coronerà colle proprie mani un gran personaggio, e lo dichiarerà imperatore dei Romani. Questo formerà un esercito, col quale distruggerà l’empietà e metterà la pace per tutto il mondo... ». 

giovedì 23 ottobre 2025

L’adempimento delle Previsioni

 


Previsioni – Catastrofi ed Incidenti


Io lascio venire l’Annuncio della fine in arrivo a tutti gli uomini, perché lo faccio notare anche ai Miei avversari, affinché un giorno non possano dire che sia rimasta nascosta a loro. Ma se chiudono le loro orecchie, se si burlano o deridono ciò che tocca il loro orecchio in forma di Profezie, i Miei Avvertimenti ed Ammonimenti sono inutili, perché non costringo nessun uomo alla fede. Ma questi verranno scossi, quando si avvicina la fede, dato che riconoscono il loro pensare sbagliato ed anche la loro situazione senza speranza. L’umanità non vuole più accettare niente di ciò che viene loro offerto dal Regno spirituale; è di mentalità così terrena che perde ogni sensazione per un bene spirituale, ma non posso offrire di più agli uomini che ciò che sono disposti ad accettare. Io non posso costringerli alla fede con evidenti Miracoli, perché sono le Mie creature che erano principalmente attive nella pienissima libertà della volontà e che mediante una costrizione di fede perderebbero totalmente la loro libertà e perciò rimarrebbero imperfetti per tutte le Eternità. Io posso esprimerMi soltanto attraverso la bocca d’uomo e devo lasciare a loro se vogliono riconoscere la Mia Parola con assoluto desiderio per la Verità ed attività d’amore disinteressata. Perché ora risuonerà a loro la Mia Parola, e loro riconoscono il Donatore della Parola in ogni Ammonimento ed Avvertimento e così la considerano anche. Ma quale assenza di volontà domina gli uomini proprio verso queste Comunicazioni spirituali! Non prendono nulla sul serio e credono che Dio guiderà gli avvenimenti nel modo come corrisponde alla loro volontà ed al loro calcolo. E quanto poco fanno per la formazione del loro essere! E verrà l’ora senza che siano preparati alla vicina fine. Loro seguono soltanto l’avvenimento mondano e ne traggono le loro conclusioni. Ma Io li spaventerò e mostrerò loro che Io governo il mondo e che Io decido davvero come serve a voi uomini. E tutto si svolgerà secondo il Mio Piano dall’Eternità, come lo annuncio a voi uomini mediante i Miei servi sulla Terra. Ed ora gli uomini dovranno riconoscere che a Me interessa solamente il loro benessere, che Io li volevo salvare e che ho trovato da loro solo ribellione. Perché solo la volontà per Dio unisce la loro anima con Me. Ma la volontà per Me dà loro anche la comprensione per la Mia Parola, per il Mio Agire ed Operare nell’ultimo tempo prima della fine. E solo allora la Mia Parola verrà seguita, per quanto ci sia ancora tempo, perché ciò che Io annuncio, si adempie letteralmente, perché attraverso lo spirito Io invio un sapere alla Terra che corrisponde pienamente alla Verità. E perciò si deve adempiere tutto ciò che Io ho annunciato a voi uomini tanto tempo fa, affinché lo riconosciate, quando la fine si avvicina.

Amen

25. agosto 1944

Io sono il conforto degli afflitti, invocatemi.

 


Maria Santissima

Figli miei, Io sono il conforto degli afflitti, invocatemi.

Consolare il triste è una grande opera di misericordia. Dove passavamo noi, mio Figlio Gesù, mio marito Giuseppe e Io, non c'erano persone tristi, perché le consolavamo.

Chiedetemi la grazia di trasmettere agli afflitti gioia, pace e felicità, agli afflitti della vostra famiglia e a tutti quelli che la Provvidenza metterà davanti a voi.

Pace a voi, gioia e felicità nelle vostre anime, qui tutto è passeggero, pensate al Cielo, lì non c'è ombra di tristezza alcuna, la Vita eterna nella casa del vostro Padre è la cosa più meravigliosa che esista e deve incoraggiarvi e stimolarvi nella vostra vita. Riferite tutto a questa Vita.

Per poterlo fare, per poter consolare e affinché i vostri pensieri e atti siano soprannaturali, è indispensabile un'unione stretta con Mio Figlio e Con Me.

Pregate! Pregate anche per gli afflitti, affinché si convertano! Hanno una sofferenza aggiuntiva che può purificarli se ascoltano il mio appello alla conversione, le loro lacrime curerebbero le loro anime.

Io, Maria, vostra Madre, l'umilissima, la piccola di Nazaret, vi dico che voglio accogliervi e abbracciarvi come il pastore alle sue pecore, o la gallina ai pulcini sotto le sue ali, darvi riparo e proteggervi contro le tentazioni e i cattivi esempi affinché non li imitiate, affinché non reagiate con ira ma con pace, benedicendo Mio Figlio perché ciò che vi accade, vi rende simili a Lui.

Rimanete in pace, figli miei, e lodate sempre Dio, in ogni momento.

21/01/2012

LA SAGGEZZA - La vera saggezza è preferire l'eterno al mortale e alla vanità che scompare! Che follia quella dell'uomo che vive in questa valle di lacrime solo per preferire l'oro di questo mondo che svanisce con la morte!

 


1.º DONO DELLO SPIRITO SANTO:  

LA SAGGEZZA  


Il primo dono dello Spirito Santo è quello della Saggezza, grazie al quale preferiamo le cose celesti a quelle terrene!  

Care figlie, questo è un dono specialissimo per rendervi sante! La vera saggezza è preferire l'eterno al mortale e alla vanità che scompare! Che follia quella dell'uomo che vive in questa valle di lacrime solo per preferire l'oro di questo mondo che svanisce con la morte!  

Poveri e infelici coloro che agiscono così, poiché non possiedono la saggezza, ma, anzi, l'ignoranza! Sono i veri ignoranti! Non vi compiacete di questi infelici?  

Ora a voi che mi leggete chiedo: non procedete così? Chi sa quante di voi, invece di preferire stare ai miei piedi o ai piedi di Gesù, preferite una conversazione banale e senza frutto per le vostre anime! Meditate bene e vedete se molte volte, invece di preferire l'eterno, preferite il fumo di questo mondo, un benessere, una parola inutile! Una mancanza di mortificazione, per insignificante che vi sembri, ah! se essa è preferire il benessere, la dissipazione, in verità vi dico che siete ignoranti, non possedete il dono della saggezza, che fa sì che siate diligenti, preferendo l'eterno al mortale.  

Praticate opere di vita eterna, quando preferite gli atti di virtù al comodismo e al benessere di questa miserabile vita.  

Amate figlie, vedete quanto avete bisogno del dono della Saggezza. Tutti i santi erano saggi e tutti i saggi erano santi, non saggi delle cose di questo mondo, ma, sì, della vera saggezza, che consiste nel preferire la patria celeste alla conquista del fumo di questo mondo corrotto, che scompare con la morte!  

Esaminatevi bene e vedete se possedete un così ricco tesoro, la vera saggezza; e, se non la possedete, state in tempo; non lasciate per domani un affare così importante. Chiedete al Divino Paraclito che vi infonda nell'anima la vera saggezza. Ah! figlie amate, se così farete sarete ricche! Vi vedrò ai piedi del Tabernacolo, preferendo un momento di secchezza, di abbandono alle conversazioni più piacevoli di questo mondo ingannatore! Sì, vi vedrò, preferendo una mortificazione a un momento di piacere!  

Sì, i santi, che possedevano la vera saggezza, li troverete preferendo il disprezzo alla lode, l'umiliazione al benessere; li troverete allegri al Calvario e non nei palazzi dei re!  

Guardate a Luigi di Gonzaga che preferì le umiliazioni della santa congregazione al benessere della corte, fu un santo, egli possedeva il dono della saggezza!  

Fate voi lo stesso, chiedete e non smettete di chiedere, finché non avrete acquisito la vera saggezza, che consiste nel disprezzare il caduco e abbracciare con gioia tutto ciò che vi porta alla Patria eterna.  

Se desiderate essere contente seguite il mio esempio e l'esempio che i santi vi hanno dato.  

Siate santi e possederete il dono della saggezza, poiché, sarete santi solo se possederete la vera saggezza, che consiste nel preferire la patria amata a tutte le lodi di questo mondo.  

Per questo ritiratevi nel santuario delle vostre anime e chiedete con insistenza al Divino Consolatore; Egli vi colmerà dei suoi doni se coopererete con la sua divina grazia, e io, vostra Madre, vi aiuterò a chiedere così prezioso dono se a me ricorrerete.  

Maria. Del regno della vera saggezza.

MISSIONARIAS DE JESUS CRUCIFICACO CAMPINAS