ESERCIZI PREPARATORI
alla Consacrazione a Maria SS.
QUINTA BEATITUDINE:
Beati i misericordiosi
1. «Meglio dare che ricevere». 13. - Questa beatitudine continua il contrasto che domina tra lo spirito del mondo e lo spirito di Cristo.
Il mondo dice: Beato chi riceve ...; Gesù invece afferma: «È meglio dare che ricevere».
Come in ogni altra virtù, così nella generosità cristiana ben intesa il vero devoto di Maria ha da essere superiore a chiunque. Oso dire: nessuno ha da essere più generoso di lui.
Basterebbe un solo attacco alle ricchezze per impedire all'anima di entrare a parte del Segreto di Maria o per arrestarla subito, fin da principio, nella pratica di esso. Soltanto i poveri di spirito hanno diritto di cittadinanza nel regno di Dio e di Maria.
Chi non ha il cuore buono, largo, generoso come potrebbe intendere lo spirito della Consacrazione, che è tutto di generosità? Del resto, ci sono certe verità, nell'ordine spirituale soprattutto, che non basta sentirle o leggerle sui libri per intenderle e praticarle.
Ben altro ci vuole. Quella luce soprannaturale che l'anima non ha potuto ricevere mentre leggeva o ascoltava, più di una volta scende improvvisamente sopra di lei appena si sia decisa generosamente di passare dalla contemplazione all'azione.
I discepoli di Emmaus, ha lasciato detto S. Gregorio, non trovarono nemmeno nei discorsi di Nostro Signore tanta luce da poter riconoscere sotto le spoglie del pellegrino, che si era accompagnato con essi, il loro Maestro Risuscitato: ma l'esercizio pratico della carità cristiana che essi hanno compiuto invitandolo, anzi, sforzandolo ad accettare la loro ospitalità, li ha illuminati, facendoli degni di contemplare ancora per un istante nella sua gloria Colui che già aveva formato l'oggetto della loro speranza ed ora doveva incominciare ad essere tutta la loro vita.
Anche il Segreto di Maria è una di queste verità che noi arriviamo a conoscere pienamente e, meglio ancora a praticare non tanto meditando, quanto operando.
E' massima di S. Teresa, come del resto di tutti i Santi e potremmo dire del Maestro di tutti i Santi, che, a condurre l'anima all'unione con Dio e stabilirla in questo stato, nulla più vale che l'esercizio pratico della carità. Qui manet incaritate in Deo manet. Orbene, il Segreto di Maria si propone appunto di condurre l'anima all'unione divina, facendole fare la via più facile ... Opere buone ci vogliono adunque: opere di misericordia... Tale è la preziosa moneta con cui quel tesoro riposto vuole essere comperato ...
Nelle opere di misericordia corporali lo schiavo di Maria ha il dovere di esercitarsi; ma le opere di misericordia spirituali devono avere per il vero devoto di Maria il primo posto.
Nulla più egli deve desiderare che di fare parte ad altri del tesoro di cui la grazia di Dio ha fatto ricco lui per il primo, rivelandogli questo grande Segreto.
Questo desiderio lo deve rendere santamente industrioso e sollecito per trovare occasioni di comunicare alle anime ben disposte il Segreto che egli conosce, perché anch'esse siano così sollevate dalla loro miseria profonda.
Quali sante industrie non deve suggerirgli il suo zelo a questo scopo! Nessuna fatica, per quanto ardua e contraria ai suoi gusti, deve riuscirgli penosa pur di guadagnare anche solo un'anima a questa pratica santa. L'amore che egli porta alla sua Santa Madre ha da renderlo tutto morto a se stesso e ai suoi comodi.
2. Perché usare misericordia? - Il vero schiavo ha da studiarsi nella sua condotta pratica di ispirarsi in tutto alla misericordia infinita del Cuore di Gesù, che egli vede rispecchiata in Maria; perciò deve essere sempre pronto e generoso nel compatire, nello scusare, nel compassionare il prossimo, non solo nei rapporti cogli altri, ma soprattutto con se stesso.
La ragione di questa condotta sta nel fatto che egli sente il dovere di conformare se stesso all'Immagine perfetta che gli sta sempre dinnanzi. Inoltre in modo tutto speciale e profondo egli ha potuto conoscere l'impotenza, la debolezza, la corruzione della povera natura umana mediante quei lumi vivi ed abbondanti che la Madonna gli ha fatto piovere dall'alto, non solo, ma per mezzo ancora di quei rinnegamenti continui che Ella gli suggerisce ad ogni azione, dandogli a conoscere in pari tempo e spesse volte ancora facendo gli toccare con mano in se stesso questa impotenza e miseria. E allora come meravigliarsi, scandalizzarsi, adirarsi per la miseria altrui?
Egli sente di dover essere misericordioso con gli altri quanto più sperimenta il bisogno che ha della misericordia di Dio che è in Maria. Tutto dunque, nella Vera Devozione a Maria, ci porta ad una condotta fatta di carità dolce, misericordiosa, illuminata.
3. Per il bene delle anime. - Ma questa carità deve ancora spingere l'anima alla preghiera e al sacrificio.
È con le ginocchia che si ottengono le grazie.
È col sacrificio che si redimono le anime.
Senza spargimento di sangue non v'è remissione di colpa.
Chi ama Dio non può amare Lui solo, ma deve amare tutto ciò che Egli ama e in ogni cosa non deve amare se non ciò che a Lui piace. Ora, chi non sa quanto Egli ha amato e ama tuttora le anime? Quale cosa dunque potrà essergli più gradita che il cooperare alla loro salvezza?
In verità Dio ha spinto il suo amore alle anime fino agli estremi confini e non ha trascurato nessun mezzo per illuminarle, santificarle, unirle con sé. A questa Missione nobile, sublime è chiamato qui sulla terra anche lo schiavo d'amore, qualunque sia lo stato di vita in cui la Provvidenza l'ha posto e le doti stesse di cui può averlo favorito.
Egli, specialmente se è Sacerdote o religioso, ha da far vivere talmente Dio in sé, da esser lui stesso una nuova fonte di vita per le anime, sia per la continuazione dei meriti di Gesù che si riproducono nelle sue azioni, sia per la consacrazione della sua vita di apostolato, di preghiera, di azione.
Veda adunque chi ha miserie da farsi perdonare da Dio quale sia il mezzo più facile e più sicuro per ottenere misericordia da Lui e si impegni ad adoperare cogli altri la misura stessa di larghezza di cui sente di aver bisogno egli per il primo. Così la terra viene modellata sugli esempi del Cielo e la creatura è fatta conforme al Creatore.
Oh, lo spirito di Maria, che è lo spirito di Dio, quanto è largo e soave e portato sempre ad usare misericordia con tutti!
Servo di Dio B. SILVIO GALLOTTI
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