lunedì 11 agosto 2025

Ammirate e benedite la misericordia di Dio

 


C'È UN LIBRO ... MOLTO PREZIOSO ... — UNA MISTICA CANADESE
LA VITA STRAORDINARIA DELLA SIGNORA DE BRAULT

LETTERA 45

Padre, ho trascorso la notte come mi avete permesso: una notte di riposo. Ho soddisfatto, nella misura in cui Dio ha voluto, il desiderio violento che Egli si degna di concedermi, di liberare le nostre care anime dal Purgatorio con la preghiera, la penitenza e l'espiazione. Ah! Povere anime abbandonate, sommerse negli abissi oscuri, consegnate al rigore del loro castigo! Chi pensa di aiutarle? Oh, come sono pietose nella loro angoscia, e come sono riconoscenti ai loro fratelli sulla terra che si ricordano del loro abbandono! Che cosa, allora, ci vorrebbe per commuovere i cuori, per attirare la pietà cristiana al Purgatorio?

Quando vedo queste povere anime sante circondarmi con le loro suppliche strazianti, mi sento costretto a gridare con tutta la forza che la mia voce mi permette: "Amici miei, vi prego, gettate via da voi questo velo di ingratitudine che vi nasconde la vista dei vostri parenti e amici defunti. Come potete godere dei loro beni senza ricordare il loro affetto per voi, le lacrime che avete versato quando li avete salutati e avete promesso di pregare per loro? Oh, se solo conosceste i lamenti di coloro che abbandonate così vigliaccamente! Se solo conosceste l'oblio che vi attende quando la vostra anima compare davanti al suo giudice e poi va a soddisfare la giustizia che l'attende, per avvolgerla, a sua volta, nel pesante e nero mantello dell'abbandono!"

Ah, se solo sapessi, Padre, che le mie ripetute grida avrebbero attirato un'anima sola alla devozione, alla vera devozione alle anime del Purgatorio, quella che dilata i cuori per dare loro l'amore del sacrificio e il desiderio di salvare le anime sofferenti soffrendo al loro posto!... Mi sembra, nella mia ignoranza, che un sacrificio volontario, una violenza fatta alla natura sensuale, la privazione di qualche ora di sonno, il digiuno, infine tutte quelle cose che sono contro natura, che la fanno soffrire, quando l'anima che si presta a tali cose lo fa per Dio, per soddisfare il grande precetto della carità cristiana, mi sembra, dico, che tutto ciò dia all'anima più merito e attiri più grazie che se trascorresse ore in dolce preghiera. Certo: che quest'anima, in tutti i suoi sacrifici, si lasci guidare dall'obbedienza.

Padre, per tutta la notte, i miei cari amici sofferenti hanno pregato con me; li ho sentiti come inni alla giustizia di Dio. Il mio Angelo Custode mi ha condotto attraverso varie segrete; ovunque si udivano lamenti e gemiti; ma una rassegnazione di sublime amore infiammava i santi prigionieri. Nelle profondità dell'abisso, c'è una caverna così oscura che lo stesso fuoco che ne consuma gli abitanti è nero e senza luce. Ho sentito le chiamate più urgenti, ma non sono riuscito a scendervi. Il mio Angelo mi ha fatto sapere che lì sono imprigionate anime che hanno vissuto in un corpo macchiato dal vizio e che, per orgoglio o debolezza, hanno resistito alla grazia. Sono state trattenute alle porte dell'Inferno dalla misericordia di Dio, le cui risorse ci sono sconosciute e che tiene conto di una sola buona azione, di un solo buon desiderio. Queste anime sono le più abbandonate, insieme a quelle che, mentre erano sulla terra, non hanno mai pregato per le anime.

Vidi subito una lunga processione di anime salire, guidate dalla Beata Vergine, loro regina e benefattrice per eccellenza, come su una scala di perle preziose. Più avanzavano, più la luce diventava brillante; e presto scomparvero dietro una porta dorata di indescrivibile ricchezza. Tra le anime che erano appena scomparse dietro la porta dorata, riconobbi anime che avevo conosciuto e per le quali avevo pregato e fatto pregare.

Era giunto il momento per me di togliermi la cintura; mentre lo facevo, offrii alla Beata Vergine il mio desiderio di far soffrire il mio corpo e il mio desiderio di obbedire senza rimpianti quando il mio confessore avesse ritenuto opportuno privarmi di qualche penitenza. Mentre facevo questa offerta alla Beata Vergine, le sue dita benedette afferrarono ciascuna delle mie parole, che si trasformarono in perle, e con esse formò una scala simile a quella che avevo visto pochi minuti prima. La Vergine scomparve. Ritornò immediatamente, seguita da un gran numero di anime che, come la prima, salirono sulla preziosa scala e scomparvero nella luce.

Il mio Angelo mi disse allora: «Ammira e benedici la misericordia di Dio che attribuisce un valore così grande alla conformità e alla sottomissione di un'anima alla sua santa volontà.

Dio ha visto e udito il tuo desiderio di gravare il tuo corpo di penitenza per soddisfare la Sua giustizia in favore delle anime sofferenti che cercano il tuo aiuto caritatevole.

Per ricompensare la vostra obbedienza e infiammare il vostro zelo per le sue spose, le anime sante del Purgatorio, Egli mi invia a guidarvi attraverso i segreti del suo amore misericordioso. Questa scala è il vostro desiderio sempre crescente di donare anime a Dio affinché Egli sia glorificato da esse; le perle che la ornano sono le pene e le penitenze che offrite alla Vergine Immacolata; le anime che avete visto salire sono le anime che Dio ha liberato dalle loro pene applicando loro il merito delle vostre sofferenze e preghiere; la porta d'oro è la porta del Paradiso dove riceveranno, insieme alla corona di gloria, la felicità senza fine dell'eternità beata.

Padre, non posso esprimere, né concepire con giustizia,
la dolcezza e la dolcezza riversate nella mia anima dalle parole che ho udito; e, poiché i miei sensi esterni, né il mio intelletto, hanno avuto alcuna parte in queste gioie della mia anima, le mie facoltà di vedere e sentire non hanno avuto bisogno di partecipare a queste operazioni di una forza invisibile ma irresistibile. Posso solo dire molto imperfettamente ciò che il mio Amato mi permette di dire. Possano le mie povere parole glorificare il mio Amato e attrarre i cuori verso le care anime del Purgatorio, che la Santissima Vergine copre con tanto amore e protezione!

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