Primo quarto d'ora - Adorazione
«Avendo amato ... ha amato fino alla fine».
- Ecco la tua ora, o Gesù, l'ora dei tuoi desideri, l'ora del tuo amore; quell'ora che, per eccellenza, hai chiamato la tua ora : «hora ejus».
Lasciami entrare con i tuoi Apostoli nel Cenacolo e, preso da santo timore e amore, assistere alla realizzazione della grande opera del tuo amore per me. È il tuo grande atto, l'atto con cui vuoi manifestarti interamente, aprirci i profondi arcani del tuo Cuore e donarti a noi senza riserve; è l'ora in cui il tuo amore sta per raggiungere il limite estremo, per arrivare alla meta. O Gesù, tutta la tua vita non è stata altro che amore, ci dice il tuo Evangelista, con il linguaggio sublime di una sola parola: «avendo amato»; ma tutta questa vita d'amore, Tu stai per superarla con un solo atto, elevarla in un solo istante, molto più lontano che nel corso di trentatré anni: •cum clilexisset, in Finem clilexit ... A quest'ora avevate riservato il raggiungimento dell'estremo, il far risaltare in essa il vostro amore, così che, dopo di esso, non ci fosse altro se non l'amore beato della Patria celeste : - •in Finem• I ·
Così, per chi comprende bene l'Evangelista, l'istituzione dell'Eucaristia è il fine verso cui avete costantemente teso e finalmente raggiunto; il capolavoro che avete prodotto dopo averlo a lungo preparato; ciascuna delle vostre opere era stata un passo verso quella vetta sublime, ciascuna delle vostre meraviglie, uno schizzo di quel capolavoro; non avevate amato così tanto, se non per amare ancora di più, quando fosse giunta la vostra ora: •cum Jilexisset, in finem Jilexit-.
Oh! Certamente, ci avete amato teneramente, umilmente, generosamente, infinitamente, fino a questo momento. La vostra Incarnazione non era altro che amore: amore, la vostra nascita a Betlemme, la vostra adolescenza, trascorsa interamente nell' obbedienza e nel lavoro; amore, il sottomettersi a quella triplice tentazione che avrebbe dovuto annientare e santificare le nostre; armonia, camminate incessanti, per tre anni, attraverso la Giudea e la Galilea, tutte le parole che sgorgavano dalla tua bocca, come effusione di verità, di consolazione e di perdono, tutti quei miracoli che irradiavano santità.
Giudea e Galilea, tutte le parole che sgorgavano dalla tua bocca, come effusione di verità, di consolazione e di perdono, tutti quei miracoli che irradiavano santità e vita; erano amore tutti i tuoi pensieri, tutti i tuoi desideri, tutti i movimenti del tuo Cuore, in una parola, tutta la tua vita, sia nell'intimo della tua anima, sia in ciò che si traduceva nelle tue opere, non era altro che amore: amore infinito di un Dio, venuto sulla terra solo per affermare: ccum clilexisset.! E tuttavia, hai deciso di amare ancora di più: •in linen c/ilexitr> !
E certamente questo ultimo sforzo lo avresti compiuto solo nel giorno stesso della tua morte, quando sei stato tradito, incatenato senza opporre resistenza, quando sei stato flagellato senza lamentarti, quando sei morto pregando per i tuoi carnefici. Allora si vedrebbe il capolavoro del tuo amore, perché è possibile dimostrare amore più grande che dare la vita per coloro che si amano?
L'evangelista dice ancora di più, che Gesù «avendo amato i suoi, li amò fino alla fine», prima della sua passione, alla vigilia di Pasqua; quindi, Gesù raggiunge il massimo del suo amore quando istituisce l'Eucaristia.
Ma come può l'Eucaristia essere una prova d'amore più grande della vita e della morte di Gesù? Sì, perché in essa sono racchiusi in tutta la loro pienezza sia la sua vita che la sua morte; questi due fiumi d'amore porteranno, come in un immenso oceano, le onde luminose ed effervescenti di tutte le virtù, di tutte le opere, di tutte le sofferenze, di tutti i meriti della sua vita e della sua morte; nulla andrà perduto, dimenticato, omesso.
Questa vita e questa morte rimarranno lì, in tutta la loro realtà, e, cosa ancora più importante, l'Eucaristia comunicherà loro una nuova sovrabbondanza, fornendo loro, - e in questo li supera - tempo e spazio senza altri limiti se non quelli del mondo e della durata: così sarà l'opera maestra di questo grande Artigiano di tutte le opere d'amore - •in finem clil~xit•l./n finem•! Per sempre! «Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo che è dato per voi, in questo giorno, nel giorno di domani e in tutti i giorni, fino alla fine dei secoli. Voi morirete, ma Lei non morirà con voi, e voi la trasmetterete alle generazioni future; i secoli passeranno, uno dopo l'altro, ma Lei sarà sempre lì, per confortare coloro che si avvicinano alla fine e per rinvigorire la giovinezza di coloro che iniziano. Il mondo invecchierà e cadrà, un giorno, sotto il peso dei suoi crimini e in quel giorno ancora, l'Eucaristia verrà, per confortare l'agonia dell'ultimo cristiano che morirà: viatico dell'umanità, che si trasformerà per essa, al termine della sua corsa, in pane di gloria: per sempre! Sempre la stessa, sempre giovane, sempre presente, sempre benigna, viva, vivificante, racchiude in sé il passato: Gesù, Verbo Eterno e figlio di Maria; il presente, che è la grazia e la vita soprannaturale della Chiesa; - il futuro, che è la gloria di Gesù Cristo regnante, il germe della resurrezione e il prezzo dell'eternità felice: per sempre!
Per sempre! Dal nostro ingresso nella vita fino al nostro ultimo respiro; pane quotidiano, manna depositata ogni mattina sulla tavola domestica prima che ci alziamo; amico costante e instancabile che continuerà a vegliare su di noi quando la notte andremo a riposare: per sempre! •In finem•!.In finem• I Ovunque! «Tornate, mangiate e fate questo in memoria di Me». Ovunque andiate, in tutti i luoghi dove vi porteranno i vostri passi. Non ho preferenze, né per la Giudea, né per Gerusalemme: andate, diffondete ampiamente questa Eucaristia, dall'estremità dell'orizzonte dove sorge il sole, fino a dove tramonta, ovunque: •in omni loco•. (Malach., I, 2).
«Diffondetevi nel mondo, perché, anche se separati dalle montagne e dai mari, ovunque avrete con voi la stessa Eucaristia, senza divisione, senza diminuzione della sua sostanza, della sua vita, delle sue virtù e della sua dolcezza. Le montagne e le valli, le città e i paesi, i paesi civilizzati e le vaste regioni barbare, nella piena luce della libertà e nell'oscurità delle catacombe e delle prigioni, tutti vedranno la mia Eucaristia che li santificherà, portando ovunque gli esempi e le grazie della vita, innalzando su tutta la superficie della terra il Calvario, al quale tutti i popoli devono rivolgere lo sguardo per essere salvati: ovunque, •in finem•! In finem• I Per tutti! ... - «Tornate e mangiatene tutti». Come mai, o divino Salvatore, volete dare la vostra Eucaristia a tutti e a ciascuno? Quel dono ineffabile che avete offerto agli uomini dopo quattromila anni di attesa e di preparazione, nel giorno dell'Incarnazione; - quel dono che allora non vollei affidare se non a una Vergine Immacolata, essendo unico intermediario il tuo Spirito Santo, vuoi ora che tutti coloro che si presenteranno fino alla fine del mondo lo ricevano, così vero, così reale e sostanziale come lo ricevette la tua Santissima Madre?
Saranno mille, centomila, sarà una moltitudine innumerevole: Tu, o Gesù, ti moltiplicherai all'infinito attraverso il ministero dei tuoi sacerdoti e ti sentirai soddisfatto solo quando avrai trovato e stretto nell'amore della Sacra Ostia l'ultimo dei tuoi eletti, il più piccolo e il più debole, il più ingrato e il più colpevole!
E amerai ciascuno di loro con un amore infinito, come se fosse l'unico oggetto delle tue preferenze, darai a ciascuno senza diminuire il dono che fai a tutti, e a tutti senza ridurre la parte di ciascuno. A ciascuno tutti i vostri pensieri, tutte le vostre sollecitudini, le vostre tenerezza, le vostre liberalità - il vostro Corpo, il vostro Sangue, il Cuore e l'Anima, la santa Umanità e la Divinità, e la sua tremenda Maestà: a tutti e a ciascuno, - •in finem•!
Oh! Quanto bene riconosco qui, in questo eccesso d'amore, in questo mare che supera tutti gli altri, il Verbo del Padre, il Figlio di Dio, Onnipotente, infinitamente Buono, Misericordia infinita, Liberalità inesauribile!
L'evangelista nota, a ragione, che per amare fino a questo punto, per compiere questo atto così pieno di grandezza e di così vasta portata, Voi vi siete ricordato che venivate da Dio e che a Dio sareste tornato: .Sciensquia a De~ exívit et acl Deum vaclit..
L'Eucaristia è la dimostrazione della tua divinità, il segno più profondo che hai impresso sulla terra: in essa ti riconosco e ti adoro, o Dio di Dio, Signore sovrano, Amore infinito, che, per donarti finalmente pienamente, sei ricorso a questo estremo ultimo dell'Eucaristia e hai accumulato in questo capolavoro tante meraviglie!
Avendo già amato tanto, hai amato fino alla fine.
Beato* Pedro Julião Eymard
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