La Nuova Gerusalemme, i Nuovi Cieli e la Nuova Terra
Dopo che Dio avrà sconfitto Satana e lo avrà gettato nell’abisso infuocato dove vi rimarrà per sempre, avrà luogo la Resurrezione di tutti i morti ed il Giudizio Universale. Poi la Nuova Gerusalemme “verrà giù dal Cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.” (215) Le descrizioni della Riv. 1 e 22 presentano la Nuova Gerusalemme come una città luminosa e incontaminata i cui cancelli non vengono mai chiusi. Come Maria e gli Apostoli che vedono Dio faccia a faccia, quelli che entreranno in questa città celeste condivideranno la beatifica visione. E’ in questo eterno e perfetto regno che Cristo consegnerà a Suo Padre dopo aver distrutto ogni governante ed autorità che gli eletti di Dio regneranno con lui. A differenza della Nuova Gerusalemme, “I Nuovi Cieli e la Nuova Terra” non sono proprio il pianeta terra, ma l’intero cosmo con tutte i suoi sistemi galattici trasformati da Dio per l’umanità in un nuovo modo di esistere.
Il rinnovato universo rifletterà la fisionomia della Trinità nella sua onnipresenza ed onniscienzsa. San Tommaso d’Aquino, nella sua opera intitolata Quaestiones Disputatae, commenta sulla trasformazione finale della terra e sulla durata delle sue sostanze composite:
Il senso del passaggio quotato in (2 Pietro 3.10 : “ I cieli con fragore passeranno”; Luca 31.33 : “ I Cieli e la Terra passeranno”) non significa che la sostanza del mondo perirà, ma che la sua apparenza materiale svanirà secondo l’Apostolo. (I Cor. 7.31). (216)
Gli sbalorditivi riflessi di Dio nella natura diventeranno sublimi, perfetti e deificati in Dio per conformarsi ai suoi deificati figli. Le montagne, le valli, le pianure, i campi, i prati, i fiumi ed i mari assumeranno nuove forme per i figli e le figlie glorificate di Dio, tanto che il loro enigmatico “ passar via” è correttamente interpretato non come un annichilimento ma come una trasformazione. Poiché la dimora del Figlio di Dio Incarnato, del Redentore non solo dell’uomo ma dell’intero universo, la terra rimarrà nella sua sostanza e sarà ricevuta da lui in tutta la sua bellezza. Poiché Dio ha mandato il suo unico Figlio al mondo non per condannarlo ma per salvarlo, ne deriva che Lui veramente lo salverà.
Per quanto riguarda i figli e le figlie di Dio che possiederanno la terra, saranno le stesse persone che erano nel loro peregrinare eppure saranno differenti – con gli stessi corpi e le stesse anime che avevano precedentemente, eppure differenti. Come Gesù, essi possiederanno corpi materiali che sono stati “glorificati” per conformarsi al loro nuovo modo di esistere. Poiché essi mantengono la loro umanità, i loro sensi rimarranno. Essi saranno in grado di vedere, udire, gustare, odorare e sentire senza limiti di spazio e di tempo, ma in un “modo beatifico” di esistere “perché il regno di Dio non è una questione di cibo o di acqua, ma di giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo”. (217) I loro “corpi spirituali”, costituiti da corpi glorificati e glorificate anime, continueranno ad aumentare in potere. Questi poteri di anima e corpo potrebbero essere chiamati paranormali, telepatici, veggenti, cognitivi, retrocognitivi, psicocinetici, proiettivi e comunicativi. Essi saranno impertubabili ed immortali, risplendenti, belli e raggianti con la luce gloriosa delle loro anime che illumina i loro corpi. Essi impregneranno altri corpi come un problema a volontà ; ?ed essi saranno agili tanto da muoversi facilmente da un posto all’altro, forse da un pianeta all’altro con la velocità del pensiero.
In contrasto con le precedenti nozioni del cielo rappresentato come un posto statico di eterno riposo ed immobilità, alcuni telogoci contemporanei ammettono la crescita ed il progresso nella perfezione, nella felicità e bellezza attraverso l’eternità. Nel cielo la mobilità è ammessa al più umano livello, per la crescente perfezione dell’uomo glorificato. Sicuramente un Dio che ha accuratamente plasmato i tratti umani nel suo Unigenito, perchè venisse assunto e santificato per la Redenzione del mondo, adotterebbe questo standard per l’umanità che lui ha redento. Per questa ragione tutti i corpi riuniti alle loro anime continueranno a crescere nella perfezione, anche nei loro stati già perfezionati.
Al centro dei Nuovi Cieli e della Nuova Terra sarà la Nuova Gerusalemme, un luogo che possiamo immagginare pieno della luce eterna dei Dio, di canti, di allegria, in perfetta comunione con i santi in cielo,che potrebbero visitare o dimorare lì. Uno dei più affascinanti passaggi nelle Scritture è la descrizione che San Giovanni fa della Nuova Gerusalemme:
Dalla sua presenza erano scomparsi la terra e il cielo senza lasciar traccia di sé…. “poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi ed il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
“ Ecco la dimora di Dio con gli uomini…” Non vidi alcun tempio in essa, perché il Signore Dio, l’Onnipotente e l’Agnello sono il suo tempio… un fiume d’acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello in mezzo alla piazza della città… E non vi sarà più maledizione.
Il trono di Dio e dell’Agnello sarà in mezzo a lei, e i suoi servi lo adoreranno. Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole. (218)
Gli interpreti sono rimasti impressionati da questa immagine della Nuova Gerusalemme- W.M. Smith ha dichiarato che poiché la Nuova Gerusalenme viene vista scendere dal cielo “ non deve essere identificata con il cielo… piuttosto come una parte dei nuovi cieli e della nuova terra”.(219) Stranamente, la Vecchia Gerusalemme era il centro religioso di Israele, la città su cui il Redentore aveva pianto e al centro dell’area del tempio dove lui pregò ed insegnò. Se la Nuova Gerusalemme merita il nome che porta, vorrà significare in un certo modo che sarà il centro religioso dove Dio sarà con il suo popolo in un modo veramente speciale ed eterno; dove non ci saranno più tempi dell’uomo ma un tempio che è “ il Signore Dio, l’Onnipotente e l’Agnello”. (220)
Diversamente da una stanza statica dove i morti restano immobili, il cielo emerge nella luce di una nuova dottrina come una dimensione dinamica con due estensioni : La Nuova Gerusalemme che stà al centro dell’intero cosmo, e i Nuovi Cieli e la Nuova Terra. Queste due estensioni della dimora di Dio- dove la sua suprema gloria e la sua presenza saranno manifeste – sono create da Dio per la gloria e lo splendore della creazione. Le separazioni della terra e del cielo, materia e spirito si coalizzano per dare forma ai Nuovi Cieli e alla Nuova Terra, con Cristo Gesù al suo centro. La sublime fusione degli ordini materiali e spirituali danno il benvenuto ai figli di Dio entro le sue infinite regioni di ininterrotta ed eterna comunione con gli angeli ed il loro Creatore.
Per quanto riguarda l’entrata dell’umanità nel terzo millennio Cristiano, il messaggio dei profeti di Dio ci ricorda la gloria che ci aspetta. I loro messaggi ci dispongono e ci preparano per i prossimi giorni dell’Anticristo e, ancora più importante, essi richiamano la nostra attenzione alle glorie dei Nuovi Cieli e della Nuova Terra che ci aspettano. Molti Padri, Dottori e mistici della Chiesa primitiva hanno previsto i tempi in cui noi stiamo vivendo, e ci hanno fortemente invitato ad andargli incontro con illimitata fede nella misericordia di Dio. Io mi unisco a loro nell’invitarvi ad avere fede dove non c’è speranza, a credere dove non c’è fede, ed a pregare quando tutti gli altri hanno cessato di pregare. Possa questa opera aumentare la vostra conoscenza delle Ultime Cose, e possa la conoscenza che ne deriva disporvi ad una più intima ed amorevole unione con Dio.
Rev. Joseph L. Iannuzzi
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