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venerdì 11 settembre 2020

La concretezza della Parola di Dio



Inimica vis 

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5) Ecco i frutti che a noi italiani ha recato la setta massonica. E dopo ciò essa ardisce di venire innanzi magnificando le sue benemerenze verso l'Italia, e di dare a Noi e a tutti coloro che, ascoltando la Nostra parola, rimangono fedeli a Gesù Cristo, il calunnioso titolo di nemici della patria. Quali siano verso la nostra penisola i meriti della rea setta, ormai, giova ripeterlo, lo dicono i fatti. I fatti dicono che il patriottismo massonico non è che un egoismo settario, bramoso di tutto dominare, signoreggiando gli Stati moderni che nelle mani loro raccolgono ed accentrano tutto. I fatti dicono che, negl'intendimenti della massoneria, i nomi d'indipendenza politica, di uguaglianza, di civiltà, di progresso miravano ad agevolare nella patria nostra l'indipendenza dell'uomo da Dio, la licenza dell'errore e del vizio, la lega di una fazione a danno degli altri cittadini, l'arte dei fortunati del secolo di godersi più agiatamente e deliziosamente la vita, il ritorno di un popolo redento col divin sangue alle divisioni, alle corruttele, alle vergogne del paganesimo. 

6) E non accade meravigliarsi di ciò. Una setta che dopo diciannove secoli di cristiana civiltà si sforza di abbattere la Chiesa cattolica, e di reciderne le divine sorgenti; che, negatrice assoluta del soprannaturale, ripudia ogni rivelazione, e tutti i mezzi di salute che la rivelazione ci addita; che pei disegni e le opere sue fondasi unicamente e interamente sopra una natura inferma e corrotta come è la nostra; tale setta non può essere altro che il sommo dell'orgoglio, della cupidigia spoglia, la sensualità corrompe; e quando queste tre concupiscenze giungono al grado estremo, le oppressioni, gli spogliamenti, le corruttele seduttrici, via via allargandosi, prendono dimensioni smisurate, diventano oppressione, spogliamento, fomite corruttore di tutto un popolo.

7) Lasciate dunque che, rivolgendo a voi la Nostra parola, vi additiamo la massoneria come nemica ad un tempo di Dio, della Chiesa e della nostra patria. Riconoscetela come tale praticamente una volta; e con tutte le armi, che ragione, coscienza e fede vi pongono in mano, schermitevi da sì fiero nemico. Niuno si lasci illudere dalle sue belle apparenze, niuno allettare dalle sue promesse, sedurre dalle sue lusinghe, atterrire dalle sue minacce. Ricordatevi che essenzialmente inconciliabili tra loro sono cristianesimo e massoneria; sì che aggregarsi a questa è un far divorzio da quello. Tale incompatibilità tra le due professioni di cattolico e di massone ormai, diletti figli, non potete ignorarla: ve ne avvertirono apertamente i Nostri Predecessori, e Noi per ugual modo ve ne ripetemmo altamente l'avviso. 
Coloro pertanto che per somma disgrazia han dato il nome ad alcuna di queste società di perdizione, sappiano che sono strettamente tenuti a separarsene, se non vogliono restar divisi dalla comunione cristiana, e perdere l'anima loro nel tempo e nell'eternità. Sappiano altresì i genitori 21 , gli educatori, i padroni e quanti han cura di altri, che obbligo rigoroso li stringe d'impedire al possibile che entrino nella rea setta i loro soggetti, o che, entrati, vi rimangano. 

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Arrigo Muscio

venerdì 14 agosto 2020

La concretezza della Parola di Dio



Inimica vis 

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3) E pur di osteggiare la religione cattolica, quali parzialità e contraddizioni! Si chiusero monasteri e conventi; e si lasciano moltiplicare a lor grado logge massoniche e covi settari 9 . Si proclamò il diritto di associazione: e la personalità giuridica, di cui associazioni di ogni colore usano ed abusano, è negata ai religiosi sodalizi. Si bandì la libertà dei culti e intanto odiose intolleranze e vessazioni si riserbano proprio a quella che è la religione degli italiani, ed a cui perciò dovrebbe assicurarsi rispetto e patrocinio sociale 10 . A tutela della dignità e indipendenza del Papa si fecero proteste e promesse grandi; e voi vedete a quali vilipendi venga quotidianamente fatta segno la Nostra persona 11 . Qualsiasi specie di pubbliche manifestazioni trova libero il campo 12 ; solamente or l'una or l'altra delle dimostrazioni cattoliche o è vietata o disturbata 13 . S'incoraggiano nel seno della Chiesa scismi, apostasie, ribellioni ai legittimi superiori 14 ; i voti religiosi e segnatamente la religiosa ubbidienza si riprovano come cose contrarie alla libertà e dignità umana: e intanto vivono impunite empie congreghe, che legano con giuramenti nefandi i loro adepti, ed esigono anche nel delitto ubbidienza cieca ed assoluta 15 . 
Senza esagerare la potenza massonica attribuendo all'azione diretta e immediata di lei tutti i mali che nell'ordine religioso presentemente ci travagliano, nei fatti che abbiam ricordato e in molti altri che potremmo ricordare, si sente il suo spirito; quello spirito che, nemico implacabile di Cristo e della Chiesa, tenta tutte le vie, usa tutte le arti, si prevale di tutti i mezzi per rapire alla Chiesa la sua figlia primogenita, a Cristo la nazione prediletta, sede del suo Vicario in terra e centro della cattolica unità. L'influenza malefica ed efficacissima di questo spirito sulle cose nostre non occorre oggi congetturarla da pochi e fuggevoli indizi, né argomentarla dalla serie dei fatti che da trenta anni si succedono. Inorgoglita dai successi, la setta stessa ha parlato alto e ci ha detto ciò che fece in passato, ciò che si propone di fare in avvenire. Le pubbliche potestà, consapevoli o no, essa le riguarda in sostanza come propri strumenti: il che vuol dire che della persecuzione religiosa che ha tribolato e tribola l'Italia nostra, l'empia setta mena vanto come di opera principalmente sua, di opera eseguita spesso con altre mani, ma per modo immediato o mediato, diretto o indiretto, di lusinga o di minaccia, di seduzione o di rivoluzione, ispirata, promossa, incoraggiata, aiutata da lei. 

4) Dalle rovine religiose alle sociali brevissima è la via. Non più sollevato alle speranze e agli amori celesti il cuore dell'uomo, capace e bisognoso dell'infinito, gittasi con ardore insaziabile sui beni della terra: ed ecco necessariamente, inevitabilmente una lotta perpetua di passioni avide di godere, di arricchire, di salire e quindi una larga ed inesausta sorgente di rancori, di scissure, di corruttele, di delitti. Nella nostra Italia morali e sociali disordini non mancavano certo anche prima delle presenti vicende; ma che doloroso spettacolo non ci porge essa i nostri dì. Nelle famiglie è assai menomato quell'amoroso rispetto che forma le domestiche armonie; l'autorità paterna è troppo sovente sconosciuta e dai figli e dai genitori 16 ; i dissidi sono frequenti, i divorzi non rari 17 . Nelle città crescono ogni dì le discordie civili, le ire astiose tra i vari ordini della cittadinanza, lo sfrenamento delle generazioni novelle che cresciute all'aura di malintesa libertà non rispettano più nulla né in alto né in basso 18 , gl'incitamenti al vizio, i delitti precoci, i pubblici scandali 19 . Lo Stato invece di star pago all'alto e nobilissimo ufficio di riconoscere, tutelare, aiutare nella loro armoniosa universalità i divini e gli umani diritti, si crede quasi arbitro di essi, e li disconosce o li restringe a capriccio 20 . L'ordine sociale infine è generalmente scalzato nelle sue fondamenta. Libri e giornali, scuole e cattedre, circoli e teatri, monumenti e discorsi politici, fotografie e arti belle, tutto cospira a pervertire le menti e corrompere i cuori. Intanto i popoli oppressi e ammiseriti fremono; le sette anarchiche si agitano; le classi operaie levano il capo e vanno ad ingrossar le file del socialismo, dell'anarchia; i caratteri si fiaccano, e tante anime non sapendo più né degnamente patire, né virilmente redimersi dai patimenti, abbandonano da se stesse, col suicidio, codardamente la vita. 

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Arrigo Muscio

giovedì 18 giugno 2020

La concretezza della Parola di Dio



Inimica vis 

[13]Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo.  
[14]Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce.  
[15]Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere. 
2 Cor. 11,13 



Un buon cattolico non deve lasciarsi sedurre dal buonismo imperante, dall’idolo del dialogo che ha sostituito la predicazione, dall’accoglienza indiscriminata ecc. ma, applicando l’eterna parola di Dio, dev’essere vigilante per non cadere nelle trappole del demonio che si traveste da angelo della luce. Riporto per meglio chiarire il concetto l’enciclica “Inimica Vis” del grande papa Leone XIII (che difficilmente verrà  beatificato  in quanto papa scomodo per le teorie moderniste) che pare sia stata scritta recentemente tanto è attuale per aprire gli occhi ai ciechi. Nelle note a piè di pagina che corredano l’enciclica ho inserito delle segnalazioni bibliografiche per meglio comprendere l’attualità della medesima.  


Inimica vis 

1) Custodi di quella fede a cui le nazioni cristiane van debitrici del loro morale e civile riscatto, Noi mancheremmo ad uno dei Nostri supremi doveri, se non levassimo spesso e ben alto la voce contro l'empia guerra, onde si tenta, diletti figli, rapirvi sì prezioso tesoro. Di questa guerra, ammaestrati ormai da lunga e dolorosa esperienza, voi ben conoscete le terribili prove, e nel vostro cuore di cattolici e di italiani altamente la deplorate. E veramente si può essere italiani di nome e di affetto, e non risentirsi delle offese che si fanno tuttodì a quelle divine credenze, che sono la più bella delle nostre glorie, che dettero all'Italia il primato sulle altre nazioni ed a Roma lo scettro spirituale del mondo: che sulle rovine del paganesimo e delle barbarie fecero sorgere il mirabile edifizio della cristiana civiltà? Si può essere di mente e di cuore cattolici e mirare con occhio asciutto in quella terra medesima nel cui grembo l'adorabile nostro Redentore si degnò stabilire la sede del suo regno, impugnate le sue dottrine, oltraggiato il suo culto, combattuta la sua chiesa, osteggiato il suo Vicario, perdute tante anime redente col suo Sangue, la porzione più eletta del suo gregge, un popolo stato per ben diciannove secoli a lui sempre fedele, esposto ad un continuo e presentissimo pericolo di apostatar dalla fede, e sospinto in una via di errori e di vizi, di materiali miserie e di morale abiezione? 
Diretta ad un tempo contro la patria celeste e la terrena, contro la religione dei nostri padri e la civiltà trasmessaci con tanto splendore di scienze, lettere ed arti da loro, la guerra di cui parliamo, voi la capite, diletti figli, è doppiamente scellerata, e rea non meno di umanità offesa che di offesa divinità. Ma d'onde essa muove principalmente se non da quella setta massonica, della quale discorremmo a lungo nell'Enciclica Humanum genus del 20 aprile 1884 e nella più recente del 15 ottobre 1890 indirizzata ai Vescovi, al Clero e al popolo d'Italia? Con queste due Lettere strappammo dal viso della massoneria la maschera onde si velava agli occhi dei popoli, e la mostrammo nella cruda sua deformità, nella sua tenebrosa e funestissima azione. 

2) Ci restringiamo questa volta a considerarne i deplorevoli effetti rispetto all'Italia. Insinuatasi infatti già da gran tempo sotto le speciose sembianze di società filantropica e redentrice dei popoli 5 , nel nostro bel paese, e per via di congiure, corruttele e di violenze giunta finalmente a dominare l'Italia e questa medesima Roma, a quanti disordini, a quante sciagure non ha essa in poco più di sei lustri spalancata la via? 6 
Mali grandi in sì breve giro di tempo ha veduto e patito la patria nostra. La religione dei nostri padri è stata fatta segno a persecuzioni di ogni sorta, col satanico intento di sostituire al cristianesimo il naturalismo, al culto della fede il culto della ragione, la morale così detta indipendente alla morale cattolica, al progresso dello spirito quello della materia 7 . Alle sante massime e leggi del Vangelo si è osato contrapporre leggi e massime che possono chiamarsi il codice della rivoluzione, e un insegnamento ateo ed un verismo abbietto alla scuola, alla scienza, alle arti cristiane. Invaso il tempio del Signore, si è dissipata con la confisca dei beni ecclesiastici la massima parte del patrimonio necessario ai santi ministeri, assottigliato con la leva dei chierici oltre i limiti dell'estremo bisogno il numero dei sacri ministri. Se l'amministrazione dei sacramenti non fu potuta impedire, si cerca però in tutti i modi d'introdurre e promuovere matrimoni, e funerali civili. Se ancora non si riuscì a strappare affatto dalle mani della Chiesa l'educazione della gioventù 8 ed il governo degli istituti di carità, si mira sempre con sforzi perseveranti a tutto laicizzare, che val quanto dire a cancellare da tutto l'impronta cristiana. Se della stampa cattolica non si è potuto soffocare la voce, si fece di tutto per screditarla ed avvilirla.


5 "...Il Gran maestro della Massoneria di palazzo Giustiniani si è rifatto alla storia della "fratellanza", allo spirito dei liberi "muratori" che, con il loro operare quotidiano, sono presenti nella collettività, come "alfieri della libertà". La massoneria - ha aggiunto Gaito - respinge ogni dittatura, è per le libertà e per l'impegno civile". E poi un elenco di nomi illustri: da Giuseppe Garibaldi (anche lui era massone - ha aggiunto Gaito) a Mameli, del quale ascoltiamo sempre l'inno; e ancora alle organizzazioni ed associazioni di ispirazione storico-massonica, come la CRI, i Boy-scout, alle organizzazioni di assistenza agli anziani, ai malati terminali, a tutti coloro che hanno bisogno degli altri..." - Giornale di Brescia - 4/1/1994 - pag. 23 

6 E' impossibile non riflettere, a tali parole, su quanto ad esempio dichiarato da Bettino Craxi nell'aula bunker di Rebibbia: "...Ricostruendo i fatti mi è sembrato di capire che il consolidamento di questa loggia (P2) irregolare avviene nel periodo dell'unità nazionale....Con quell'organizzazione, insomma, c'era un clima di collaborazione da parte di DC e PCI, ed in parte anche PSI....Il venerabile mi assicurò di avere relazioni con il mondo politico, di poter controllare la metà della stampa" - Avvenire - 18/1/1994 - pag. 9 - art. Pino Ciociola. 

7 Per meglio comprendere: 
"L'altra faccia di Carlo Marx" - Wurbrand - Ed. EUN - Marchirolo (Varese); 
"I mostri della ragione" - Rino Cammilleri - Ed. Ares - Milano 

8 Oggi tale scopo è stato pienamente raggiunto con l'utilizzo di certi "programmi spazzatura televisivi" ed i giovani, lasciati molte ore davanti al televisore dai genitori impegnati nel lavoro e quindi non in grado di selezionare tali programmi, assorbono "catechesi sataniche". Lo stesso demonio si è vantato di ciò in alcune risposte esorcistiche. 

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Arrigo Muscio

mercoledì 27 maggio 2020

La concretezza della Parola di Dio



La lettura quotidiana della Bibbia in famiglia 

Sono più saggio di tutti i miei maestri, perché medito i tuoi insegnamenti” 
Sal. 119,99 

“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” 
Mt. 4,4 

Catechismo della Chiesa Cattolica 

131 « Nella Parola di Dio è insita tanta efficacia e potenza da essere sostegno e vigore della Chiesa, e per i figli della Chiesa saldezza della fede, cibo dell'anima, sorgente pura e perenne della vita spirituale ».  « È necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla Sacra Scrittura ». 

132 « Lo studio della Sacra Scrittura sia dunque come l'anima della sacra teologia. Anche il ministero della parola, cioè la predicazione pastorale, la catechesi e tutta l'istruzione cristiana, nella quale l'omelia liturgica deve avere un posto privilegiato, si nutre con profitto e santamente vigoreggia con la parola della Scrittura ».  

133 La Chiesa « esorta con forza e insistenza tutti i fedeli [...] ad apprendere "la sublime scienza di Gesù Cristo" (Fil 3,8) con la frequente lettura delle divine Scritture. "L'ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo" ».  

Dei Verbum  

25 Parimenti il santo Concilio esorta con ardore e insistenza tutti i fedeli, soprattutto i religiosi, ad apprendere « la sublime scienza di Gesù Cristo » (Fil 3,8) con la frequente lettura delle divine Scritture. « L'ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo ». 

Marialis Cultis – Paolo VI  

30. La necessità di un’impronta biblica in ogni forma di culto è oggi avvertita come un postulato generale della pietà cristiana. Il progresso degli studi biblici, la crescente diffusione delle Sacre Scritture e, soprattutto, l’esempio della tradizione e l’intima mozione dello Spirito, orientano i cristiani del nostro tempo a servirsi sempre più della Bibbia come del libro fondamentale di preghiera, ed a trarre da essa genuina ispirazione e insuperabili modelli. 

Novo millennio ineunte - Giovanni Paolo II 

39. Occorre, carissimi Fratelli e Sorelle, consolidare e approfondire questa linea, anche mediante la diffusione nelle famiglie del libro della Bibbia. 

Tertio millennio adveniente - Giovanni Paolo II 

Per conoscere la vera identità di Cristo, occorre che i cristiani, soprattutto nel corso di questo anno, tornino con rinnovato interesse alla Bibbia, "sia per mezzo della sacra liturgia ricca di parole divine, sia mediante la pia lettura, sia per mezzo delle iniziative adatte a tale scopo e di altri sussidi". Nel testo rivelato, infatti, è lo stesso Padre celeste che ci si fa incontro amorevolmente e si intrattiene con noi manifestandoci la natura del Figlio unigenito e il suo disegno di salvezza per l'umanità. 

Discorso d i Giovanni Paolo II sull’interpretazione della Bibbia 

L’enciclica Providentissimus Deus ricordava, a questo proposito, il carattere particolare dei Libri Sacri e l’esigenza che ne risulta per la loro interpretazione: «I Libri Sacri – dichiarava – non possono essere assimilati agli scritti ordinari, ma, essendo stati dettati dallo stesso Spirito Santo e avendo un contenuto di estrema gravità, misterioso e difficile sotto molti aspetti, noi abbiamo sempre bisogno, per comprenderli e spiegarli, della venuta dello stesso Spirito Santo, ovvero della sua luce e della sua grazia, che bisogna certamente domandare in un’umile preghiera e preservare attraverso una vita santificata» (EB 89). In una formula più breve, presa in prestito da S. Agostino, la 
Divino afflante Spiritu esprimeva la stessa esigenza: « Orent ut intellegant!» (EB 569).

Sì, per arrivare ad un’interpretazione pienamente valida delle parole ispirate dallo Spirito Santo, dobbiamo noi stessi essere guidati dallo Spirito Santo, per questo, bisogna pregare, pregare molto, chiedere nella preghiera la luce interiore dello Spirito e accogliere docilmente questa luce, chiedere l’amore, che solo rende capaci di comprendere il linguaggio di Dio, che «è amore» (1Gv 4, 8.16). Durante lo stesso lavoro di interpretazione, occorre mantenersi il più possibile in presenza di Dio.  

La docilità allo Spirito Santo produce e rafforza un’altra disposizione, necessaria per il giusto orientamento dell’esegesi: la fedeltà alla Chiesa. L’esegeta cattolico non nutre l’illusione individualista che porta a credere che, al di fuori della comunità dei credenti, si possa comprendere meglio i testi biblici. È vero invece il contrario, poiché questi testi non sono stati dati ai singoli ricercatori «per soddisfare la loro curiosità o per fornire loro degli argomenti di studio e di ricerca» (Divino afflante Spiritu, EB 566) essi sono stati affidati alla comunità dei credenti, alla Chiesa di Cristo, per alimentare la fede e guidare la vita di carità. Il rispetto di questa finalità condiziona la validità dell’interpretazione. La Providentissimus Deus ha ricordato questa verità fondamentale e ha osservato che, lungi dall’ostacolare la ricerca biblica, il rispetto di questo dato ne favorisce l’autentico progresso (cf. EB 108-109). È riconfortante constatare che dei recenti studi di filosofia ermeneutica hanno portato una conferma a questa visione delle cose, e che esegeti di diverse confessioni hanno lavorato in analoghe prospettive, sottolineando, per esempio, la necessità di interpretare ogni testo biblico come facente parte del Canone delle Scritture riconosciuto dalla Chiesa, o essendo più attenti agli apporti dell’esegesi patristica.  

Essere fedeli alla Chiesa, significa, infatti, situarsi risolutamente nella corrente della grande Tradizione che, sotto la guida del Magistero, assicurato di un’assistenza speciale dello Spirito Santo, ha riconosciuto gli scritti canonici come parola rivolta da Dio al suo popolo, e non ha mai cessato di meditarli e di scoprirne le inesauribili ricchezze. Il Concilio Vaticano II lo ha ribadito: «Tutto questo, infatti, che concerne il modo di interpretare la Scrittura, è sottoposto in ultima istanza al giudizio della Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di conservare e interpretare la parola di Dio» ( Dei Verbum, n. 12).  

Dio parla a ciascuno personalmente nella Bibbia, sostiene Benedetto XVI. CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 7 novembre 2007

Lo ha spiegato a circa 40.000 pellegrini riuniti in piazza San Pietro per partecipare all’udienza generale di questo mercoledì, nel corso della quale ha presentato la figura di San Girolamo (347- 419/420), uno dei più grandi esegeti della storia, cha tradusse la Bibbia dal greco e dall’ebraico in latino. Secondo il Papa, Girolamo insegna ai cristiani di oggi ad “amare la Parola di Dio nella Sacra Scrittura”. “Ignorare le Scritture è ignorare Cristo”, diceva il biblista. “Perciò è importante che ogni cristiano viva in contatto e in dialogo personale con la Parola di Dio, donataci nella Sacra Scrittura”.  Questo dialogo con essa deve avere sempre due dimensioni, ha spiegato il Vescovo di Roma. “Da una parte, dev'essere un dialogo realmente personale, perché Dio parla con ognuno di noi tramite la Sacra Scrittura e ha un messaggio ciascuno”. “Dobbiamo leggere la Sacra Scrittura non come parola del passato, ma come Parola di Dio che si rivolge anche a noi e cercare di capire che cosa il Signore voglia dire a noi”, ha raccomandato il Papa.  Per non cadere nell'individualismo, ha osservato, “dobbiamo tener presente che la Parola di Dio ci è data proprio per costruire comunione, per unirci nella verità nel nostro cammino verso Dio”.  

“Quindi essa, pur essendo sempre una Parola personale, è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa. Perciò dobbiamo leggerla in comunione con la Chiesa viva”, ha indicato.  Secondo il Santo Padre, “il luogo privilegiato della lettura e dell'ascolto della Parola di Dio è la liturgia, nella quale, celebrando la Parola e rendendo presente nel Sacramento il Corpo di Cristo, attualizziamo la Parola nella nostra vita e la rendiamo presente tra noi”.  “Non dobbiamo mai dimenticare che la Parola di Dio trascende i tempi. Le opinioni umane vengono e vanno. Quanto è oggi modernissimo, domani sarà vecchissimo”, ha spiegato Benedetto XVI.  “La Parola di Dio, invece, è Parola di vita eterna, porta in sé l'eternità, ciò che vale per sempre. Portando in noi la Parola di Dio, portiamo dunque in noi l'eterno, la vita eterna”. Per questo motivo, ha concluso con una frase di San Girolamo: “Cerchiamo di imparare sulla terra quelle verità la cui consistenza persisterà anche nel cielo”. 

Arrigo Muscio

venerdì 8 maggio 2020

La concretezza della Parola di Dio



La famiglia in preghiera 

[19]In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.  

[20]Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro. Mt. 18,19 

La Madonna ha raccomandato più volte di pregare in famiglia insegnando anche, mediante la veggente Vicka, che satana non può nulla contro una famiglia che prega giornalmente il Santo Rosario.

L'insistenza della Regina dei profeti riguardo alla preghiera familiare trova la sua giustificazione nei seguenti capisaldi.  
La famiglia: 

1) è una chiesa domestica, come più volte affermato da papa Giovanni Paolo II e dai documenti del Magistero della Chiesa; 

2) forma un gruppo di preghiera in quanto, come ci ha insegnato Gesù (Mt. 18,19), sono sufficienti due o tre persone accordate (coniugi o genitori più figli o figli accordati) per ottenere qualsiasi cosa; 

3) è radicata sul sacramento del matrimonio (quello cattolico, s'intende!); la preghiera comunitaria familiare gode quindi della potenza del sacramento stesso; 

4) si presta, grazie alla costante presenza dei familiari, all'esercizio della preghiera quotidiana comunitaria secondo gli insegnamenti biblici e non secondo le "libere interpretazioni" di alcuni leader, spesso in contrasto con gli insegnamenti della Bibbia (basti pensare al perdonismo, al buonismo, al dolorismo, all'assenza di richieste, alla sola preghiera per gli altri in contrasto con il Padre Nostro….liberaci…., alla lode congelante, all'assenza della preghiera del Rosario, dei salmi.htmlecc.); 

5) può utilizzare quotidianamente sia le preghiere di guarigione, sia quelle di liberazione, sia l'esorcismo minore di Leone XIII, in piena sintonia con la Sacra Scrittura e con il documento "Istruzioni circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione" della Congregazione per la Dottrina della Fede, senza che qualche prete o leader ne "impedisca o scoraggi" l’utilizzo con svariate scuse; 

6) i membri della famiglia possono servirsi dell'olio benedetto da un sacerdote secondo l'apposito rituale o acquistato presso i Santuari di Loreto, di Arenzano, di Trezzo d'Adda ecc. L'utilizzo di tale olio è spesso impossibile nei grandi gruppi di preghiera perché "Tizio non vuole, il reverendo Caio non è d'accordo, il mons. Sempronio non ci crede ecc."; 

7) i membri della famiglia possono imporre le mani in applicazione del mandato evangelico (Mc. 16,16 seg.) concesso a tutti i credenti. Anche questa è un'azione quasi impossibile da effettuare nei grandi gruppi di preghiera. Lo stesso Mons. Milingo che affermava di applicare il Vangelo non ha mai permesso, durante le preghiere di guarigione e di liberazione, che l'assemblea dei fedeli imponesse assieme a lui le mani secondo la Parola di Dio (Mc. 16,16 seg.); 

8) è svincolata dai pericoli di inquinamento che spesso ammorbano i grandi gruppi di preghiera in cui satana, come ci insegna la parabola della zizzania, cerca di insinuarsi e di seminare i suoi ostacoli e le sue eresie mediante gli strumenti delle tenebre travestiti da "angeli della luce"; 

9) l'insieme delle famiglie che nel mondo, dopo aver pregato, leggono la Sacra Scrittura e cercano di viverla (imparando anche ad utilizzare le intenzioni di preghiera suggerite dallo Spirito Santo, in particolare mediante i salmi) formano un gigantesco gruppo di preghiera accomunato dall'eterna Parola di Dio. Conviene pure rammentare che tali famiglie possono accordarsi con altre sparse in varie località per pregare secondo le comuni intenzioni bibliche o per esigenze particolari (internet, anche in questo caso, diventa un formidabile mezzo di comunicazione); 

10) le famiglie costituiscono il tessuto connettivo della Chiesa. Se pregano, anche l'intera Chiesa prega. Diversamente "campa cavallo che l'erba cresce!". Scatta di conseguenza il "Tocca a te, tocca a me, tocca a quell'altro…." E tutti preferiscono parlare anziché pregare in contrasto con la preghiera incessante raccomandata da Gesù e rammentata dalla Madonna nei suoi messaggi!

Quanto sopra esposto rappresenta la sintesi dei valori espressi da una famiglia che prega unita (genitori con figli oppure coniugi tra loro). Naturalmente è un'ottima cosa il momento in cui sia le famiglie sia i singoli cristiani si riuniscono per pregare insieme in particolari occasioni (in presenza ad esempio di personaggi carismatici) oppure con cadenza periodica. Le testimonianze dei fratelli, l'esercizio dei carismi costituiscono un arricchimento vicendevole ed uno stimolo per l'edificazione reciproca dei partecipanti. Ma nessun gruppo di preghiera a cadenza periodica, per quanto valido, potrà mai sostituire, per le ragioni sopra esposte, il gruppo di preghiera familiare. Ecco perché satana cerca in tutti i modi di ostacolare questo desiderio della Regina dell'Universo. Mentre è facile per lui inoculare i suoi "agenti segreti" nei grandi gruppi di preghiera, gli diventa impossibile manipolare o condizionare tutti i gruppi di preghiera familiari!  

Anche in questo caso l’applicazione degli insegnamenti biblici, rammentati dalla Madonna, assumono un’attuazione concreta nella vita delle persone. Sorge quindi una domanda spontanea. Quante famiglie pregano, soprattutto il Santo Rosario? Quante famiglie effettuano preghiere quotidiane di guarigione-protezione-liberazione? Quante famiglie leggono ogni giorno la Sacra Scrittura? Osservando l’andazzo che ci circonda la risposta è di estrema facilità! 

Arrigo Muscio

venerdì 24 aprile 2020

La concretezza della Parola di Dio



L’educazione e l’evangelizzazione dei figli 

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Questi gruppi "neocatecumenali" tradiscono continuamente la tradizione e la dottrina della Chiesa Cattolica, allorquando questa insegna che la "FEDE" deve essere unita alle "OPERE"; loro, non solo non operano mai in gruppo, (l'azione comunitaria è rigorosamente vietata da Kiko Arguello!) ma hanno ridotto molti (tra cui mia moglie) a "personaggi" che vagano inebetiti senza nulla operare, anche in famiglia! Hanno insegnato che, di fronte a qualsiasi problema, per quanto grave esso sia, bisogna restare indifferenti ed abulici, con le mani in mano perché, se Dio vuole, penserà Lui a fare ciò che serve! (Quale contrasto con la Sacra Scrittura e con i messaggi mariani!-NDA). 
Sono possessivi e gelosi: ogni 30-40 giorni esigono una domenica tutta di comunità, se non addirittura un intero lungo "fine settimana". I genitori devono abbandonare i figli, le mogli abbandonare i mariti (Gesù ha detto: "Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi" -Matteo 19,6-NDA), i parroci abbandonare le loro parrocchie. I miei impegni politici si sono, qualche volta, incontrati con gli impegni di comunità, ma era (secondo loro!) scandaloso che mi occupassi di politica! La politica è sporca (spesso è vero!) e non è bene che un neocatecumenale faccia politica. 
Queste "comunità neocatecumenali" hanno basato la loro esperienza su di una sorta di gemellaggio con l'Ebraismo. I loro canti, i loro balli attorno all'altare, i nomi dei loro esami periodici (per essere promossi alle fasi successive) hanno tutti nomi ebraici! Il risultato è sotto gli occhi di tutti! Si è creato, tra loro, un forte senso di appartenenza al "SIONISMO" con conseguente odio latente verso il popolo palestinese! 
Per tutti questi motivi e, in sincerità, anche per altri, lo scorso anno io e mia moglie ci separammo! 
Proprio il giorno della separazione, chiesi aiuto (ingenuamente!) ad uno dei loro capi, un seminarista adulto, un certo RINO, poi divenuto sacerdote. Promise un intervento che mai fece: era troppo occupato con i "Neocatecumenali" per occuparsi di un povero uomo che usciva dalla Setta! 
Dopo quattro mesi, per volontà del Signore, mi riappacificai con mia moglie. Andammo una settimana lontano da Roma. Notai subito qualcosa di strano: mia moglie non gradiva entrare in una chiesa "normale" per partecipare ad una Messa "normale"! 
Intanto, a Roma, i Capi della setta non ci perdonavano la rappacificazione, senza il loro intervento! Capii dopo che avrebbero voluto "esibirci" come una coppia che aveva, tramite i "neocatecumenali", riacquistato l'unità! 
Naturalmente, mi riferisco a quelle confessioni pubbliche, obbligatorie, (anche di natura intima!), che in questa setta si usano fare al microfono, davanti a centinaia di persone, nella chiesa di S. Tito, a Viale Marconi (ora S. Leonardo Murialdo). 
Ma, con lo scorrere del tempo, le cose peggiorarono nuovamente, soprattutto per la mia dichiarata ribellione all'isolamento dalla setta che mia moglie si ostinava a frequentare, sacrificando tutto e tutti agli interessi dei "neocatecumenali". 
Sono ormai 10 mesi che io e mia moglie viviamo separati, di fatto, e buona parte della colpa è addebitabile alla Setta che condiziona mia moglie. 
Lei non cerca più il marito, non cerca più la famiglia...La sua vera famiglia è la comunità neocatecumenale, i cui membri sanno che operano contro il matrimonio ma, per puntiglio, e per non perdere un'adepta, non vogliono rinunciare alle pressioni su di essa. 
Mi permetta una confidenza necessaria per capire fino a che punto questa setta condiziona gli adepti: mia moglie, a Natale, mi ha cercato e voleva stare con suo marito! Ero felice, perché pensavo che l'unità della famiglia era salva! Macché! mia moglie mi ha, poi, confessato che si trattava di un contatto nel periodo più fecondo, fatto appositamente per concepire e poter aver un altro figlio (il 4°), e così fare bella figura con i prolifici neocatecumenali!" (Il nome dell'autore di questa lettera compare con l'indirizzo, per sua espressa volontà, sulla rivista "Chiesa viva" - N. 243 - settembre '93 - pag.9, da cui ho riportato la lettera stessa). 

Se questo povero uomo avesse, ascoltando i messaggi mariani, letto in famiglia la Bibbia, accompagnandola con la preghiera, avrebbe imparato che: 
  
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, 
che pone nella carne il suo sostegno 
e il cui cuore si allontana dal Signore. 
Egli sarà come un tamerisco nella steppa, quando viene il bene non lo vede; 
dimorerà in luoghi aridi nel deserto, 
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. 
Benedetto l'uomo che confida nel Signore 
e il Signore è sua fiducia.." 
(Geremia 17,5 seg.) 

L'amore verso la preghiera è quanto di più essenziale i genitori devono stimolare nei figli. La Madonna (diversamente da molti educatori: non importa se genitori, docenti di religione, catechisti, sacerdoti), specialmente a Medjugorje, insiste sul valore della preghiera prima di ogni attività umana : per capire i disegni di Dio su ciascuno di noi, per comprendere la Scrittura, per essere difesi da ogni assalto di satana, per chiedere la conversione dei "fratelli", per convertire noi stessi ecc. 
Di estrema importanza è cercare di infondere l'amore verso il Rosario (la preghiera dei miracoli, come l'ha definita la Madonna stessa -"Cari figli! Oggi, come non mai, vi invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera per la pace. Satana è forte e vuole distruggere non solo la vita umana, ma anche la natura e il pianeta su cui vivete, perciò cari figli, pregate per poter essere protetti, mediante la preghiera, con la benedizione della pace di Dio. 
Dio mi ha mandata tra voi per aiutarvi. 
Se volete, aggrappatevi al Rosario, giacché solamente il Rosario può ottenere il miracolo nel mondo e nella vostra vita...." (Medjugorje-25 gennaio 1991) 
Occorre pure che i genitori educhino i figli alla frequenza ai Sacramenti (Eucarestia e Confessione), spiegando loro l'importanza dei medesimi come fonte di grazie spirituali e fisiche. 
Quello che conta è infondere nei figli l'idea che la preghiera, la frequenza ai Sacramenti e la lettura della Bibbia sono atti da compiere non in quanto semplicemente "richiesti", ma perché indispensabili per risolvere ogni situazione terrena (molto utile è la lettura dei Salmi che, per ispirazione dello Spirito Santo, c'insegnano a chiedere, a ringraziare, a lodare e, soprattutto, ad aver fede in Dio) e per ottenere la santificazione personale "Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione" (Matteo 26,41). 
La preghiera del cuore è il numero di telefono di Dio Padre (non di un potente "terreno" qualunque, soggetto pure lui al giudizio del Signore, bensì del Re dell'Universo)! Chi di noi se possedesse il numero di telefono dell’uomo più potente del mondo, disposto ad accogliere le richieste di chi gliele domanda, esiterebbe nell’utilizzarlo? Nessuno! L’utenza telefonica del potente sarebbe sempre occupato! 

mercoledì 1 aprile 2020

La concretezza della Parola di Dio



L’educazione e l’evangelizzazione dei figli 

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La famiglia quindi, che legge unita la Sacra Scrittura dopo aver pregato comunitariamente (genitori con figli, come desidera la Madonna) e che vive i messaggi mariani, non ha bisogno che alcuno l'ammaestri "E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna" (1 Giovanni 3,27). Naturalmente tali parole vanno considerate non come atteggiamento superbo verso chicchessia, bensì nei confronti di coloro che "predicano un vangelo diverso da quello ricevuto" (Galati 1,8 seg.). 
Di fondamentale importanza per i genitori è, inoltre, l'insegnamento sull'Inferno, sul Purgatorio e sul Paradiso. Senza tale conoscenza il cristianesimo non ha più senso: diventa una semplice filosofia. "Tremate e non peccate.." (Salmo 4,5) c'insegna la Scrittura; Gesù nomina l'Inferno numerose volte nel Vangelo (Matteo 25,41-Luca 16,19- ecc.) per metterci in guardia da tale pericolo. San Giovanni Bosco parlava spesso ai suoi ragazzi di Valdocco sia dell'Inferno, sia del Paradiso: non aveva paura, lui! La Madonna mostrò (senza neanche consultare i "pedagogisti moderni", sic!) l'inferno ai "bambini" di Fatima; adesso invece si tende, anche durante le lezioni di catechismo, a "spostare" ... sine die tale insegnamento. Inoltre Maria Santissima, scandalizzando certi "cosiddetti" cristiani, parla spesso dell'attività demoniaca, ovviamente per insegnarci a temerla e a combatterla, indicandoci che il vero nemico è satana: colui che tenta al male l'umanità, come nel Paradiso Terrestre. Satana sulla cui esistenza ed attività molti "cristiani" nutrono, purtroppo, dei dubbi, agisce "poco disturbato" dalle scarse preghiere di coloro che credono ai teologi eretici anziché alla Sacra Bibbia ed ai messaggi mariani. 
Q uindi, sull'esempio di Gesù (unico e vero Maestro- "E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro maestro, il Cristo"- Matteo 23,10) e di Maria, i genitori devono insegnare ai figli, come ripeto, queste tre realtà alla luce della Sacra Scrittura e dei messaggi mariani, senza lasciarsi convincere del contrario da nessuno! E senza delegare ad "altri" questo compito! L'inosservanza infatti di tale impegno ha comportato che... quasi più nessuno ne parla e satana serpeggia come non mai!.  
La sana educazione familiare è assai utile anche per non cadere vittima di certi movimenti e di certe catechesi come risulta dalla seguente lettera altamente illuminante. 
"...Sono un povero uomo qualunque, ho 44 anni, sono sposato, ho 3 figli studenti, mia moglie è casalinga, lavoro come modesto funzionario amministrativo in una pubblica azienda, ho un diploma di scuola media superiore, svolgo (nel piccolo) attività politica nel Partito che si vanta ufficialmente di seguire i dettami della Chiesa; nel passato ho goduto di esperienze di fede che mi avevano arricchito interiormente, incoraggiandomi ad interessarmi degli altri, per rendermi loro utile, senza chiudermi in me stesso. Ho fatto Azione Cattolica, Catechismo, l'esperienza dei "Cursillos di Cristianità"; poi, approdato alla politica e diventato Consigliere circoscrizionale, ho cercato di portare la testimonianza nel Partito e nelle istituzioni pubbliche, sapendo che era mio dovere. 
Tutto quanto detto è stato da me portato avanti, con l'aiuto di Dio, unitamente al lavoro ordinario e ad una mole enorme di lavoro straordinario che necessita, per far vivere una famiglia numerosa, con un solo stipendio, e conservando l'onestà nelle tentazioni che si presentano spessissimo a chi svolge, sia pure nell'ultimo gradino, attività politica. 
Già, dopo quasi vent'anni di matrimonio, l'unione familiare scricchiolava in modo preoccupante, quando incontrammo "i neocatecumenali". Andammo alle loro prime conferenze (perché così bisogna chiamare gli incontri nei quali parla solo colui che spiega). Ero tranquillo perché la parrocchia, dando loro una sede, garantiva quella esperienza. 
Non sapevamo, e nessuno degli invitati sapeva che, aderendo a quegli incontri, avremmo dovuto impegnare, per circa 20 anni, le nostre serate, le nostre nottate, in un numero variabile da due a quattro, a settimana, e spesso anche le domeniche ed i fine-settimana! 
Non sapevamo, e nessuno sapeva che, una volta entrati in quel gruppo, ci sarebbe stato una sorta di "lavaggio del cervello"; pressioni psicologiche tali da rendere difficile, se non impossibile, la fuga da questa strana associazione! 
Sì, anche se i responsabili proibiscono categoricamente di pronunciare le parole: Gruppo, Associazione, ecc., ed impongono quelle che nulla significano, come: "Cammino, Esperienza...essi costituiscono un'Associazione, o per meglio dire, una "Setta segreta", dal momento che vengono manovrati dall'alto, attraverso una gerarchia piramidale che viene rigorosamente tenuta segreta, e che giunge fino a "Lui": Kiko Arguello! Lui ha stabilito come si sta, come si siede, come si canta, come cosa si suona, come si prega, come ci si confessa, come ci si comunica, come si leggono le Sacre Scritture!...lasciando intendere che chi non fa tutto ciò è perduto o è nell'errore! E' lui che ci impone di dormire pochissimo, spesso anche 4 volte a settimana: due per gli incontri comunitari e due per le preparazioni! (Si va a letto non prima delle 24, spesso all'una, dovendomi poi svegliare alle 6 del mattino per andare a fare 12 ore di lavoro!). 
E' lui che ci impone di abbandonare i figli, a casa, per correre alla liturgia della parola del Mercoledì e alla celebrazione dell'Eucarestia del Sabato. E' lui che ha stabilito che la Messa del sabato notte deve essere celebrata non in Chiesa, ma in una stanza, e che deve durare almeno 4 ore! E' lui che, sempre tramite la gerarchia piramidale senza volto, ci impedisce, di fatto, di comunicare con gli altri cristiani, di avere altri interessi, di entrare (nella pratica, perché non lo diranno mai esplicitamente!) in una chiesa cattolica qualsiasi, di assistere ad una Messa "qualsiasi"!. 
Con sottili giochi psicologici e con pressioni, hanno ridotto decine di persone a non riconoscere eguale valore alla consacrazione "normale", in una chiesa "normale", rispetto alla celebrazione della loro "comunità"! - (E' talmente vero questo che ricordo il caso di un neocatecumenale che, dovendo far battezzare la figlioletta malata in una data fissata per la "cerimonia neocatecumenale", non si decideva, contro la Parola di Dio (Siracide 38,1 seg.), a spostare il battesimo in data diversa, in una "messa qualsiasi". Nonostante gli spiegassi che ogni messa ha il medesimo valore, decise ugualmente di far battezzare la figlia ancora convalescente durante la lunga celebrazione serale neocatecumenale-NDA). 
La stessa parola "comunità" non ha più il significato di accomunarci agli altri fratelli in Cristo, ma solo quello di stringere, fino a soffocarli, gli adepti della Setta tra loro, separandoli sempre più da tutto il Corpo Mistico!

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mercoledì 11 marzo 2020

La concretezza della Parola di Dio



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La lettura, accompagnata dalla preghiera familiare, della Sacra Scrittura permette alla Parola di Dio di operare "Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore" (Ebrei 4,12 seg.)- "Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata" (Isaia 55,10-11). 
Abituando i figli ad assimilarla ancora da giovani li si vaccina contro le eresie di certi teologi ispirati da satana. La loro eresia è diventata talmente inquinante ("Il fumo di satana entrerà nel tempio di Dio" - messaggio dato dalla Madonna a Fatima) che papa Giovanni Paolo II si è visto costretto a redigere l'enciclica "Veritatis splendor", che non è altro che un richiamo ai comandamenti (punto focale dell'evangelizzazione- Matteo 19,17 seg.-22,36 seg.) ed alla loro eterna validità. A proposito di quest'enciclica, Andrè Frossard ne tesse l'elogio con le seguenti parole: "La libertà, la morale, la giusta concezione del bene e del male, la luce della coscienza, la legge naturale, infine i beni spirituali e fisici della creatura che tutti siamo, partono dallo splendore della verità che solo, in conformità alla promessa del Vangelo, può liberarci...Tutti questi valori, senza eccezione, provengono dalla verità oggettiva che ci è trasmessa dalla Rivelazione e che non è scindibile dalla persona stessa di Dio. E' dall'obbedienza a questa verità che può nascere la nostra libertà e rinascere la nostra gioia. Perché se siamo davvero a immagine e somiglianza di Dio, come la fede crede, a rischio di piombare nel nulla, ogni dissomiglianza abusiva non può che gettarci nell'illusione, nella menzogna, nelle tenebre". Cari Figli! Anche oggi desidero dirvi: Io sono con voi anche in questi giorni inquieti, nei quali satana vuole distruggere tutto quello che Io e Mio Figlio Gesù stiamo costruendo. Egli vuol rovinare specialmente le vostre anime e condurvi il più lontano possibile dalla vita cristiana e dai Comandamenti che la Chiesa vi invita a vivere. 
Satana vuole distruggere tutto quello che è santo in voi e attorno a voi. 
Perciò figlioli, pregate, pregate, pregate, per poter comprendere tutto quello che Dio vi dà attraverso le mie venute. 
Grazie per aver risposto alla mia chiamata" (Medjugorje-25 settembre 1992). 
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venerdì 28 febbraio 2020

La concretezza della Parola di Dio



L’educazione e l’evangelizzazione dei figli 

"Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai". 
Deuteronomio 6,6 

 Il primario compito di ogni famiglia è l'educazione cristiana dei figli "In modo particolare i genitori partecipano all'ufficio di santificazione conducendo la vita coniugale secondo lo spirito cristiano e attendendo all'educazione cristiana dei figli" 1 - "I laici compiono la loro missione profetica anche mediante l'evangelizzazione, cioè con l'annunzio di Cristo fatto con la testimonianza della vita e con la parola. Questa azione evangelizzatrice ad opera dei laici acquista una certa nota specifica e una particolare efficacia, dal fatto che viene compiuta nelle comuni condizioni del secolo. Tale apostolato non consiste nella sola testimonianza della vita: il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola, sia ai credenti...sia agli infedeli" 2 - "Così ogni laico, in ragione degli stessi doni ricevuti, è un testimone e insieme uno strumento vivo della missione della Chiesa stessa secondo la misura del dono di Cristo (Ef.4,7) 3 .  
Molti genitori dimenticano questo compito fondamentale e, nella migliore delle ipotesi, delegano tale dovere ad altri (catechisti, scuola, movimenti vari di preghiera); istituzioni che devono invece rimanere complementari. Ma la Sacra Scrittura è chiara (Matteo 25,14)! Con la parabola dei talenti ciascuno deve produrre in proporzione ad essi; ed i genitori debbono evangelizzare primariamente i figli. Il mancato assolvimento di questo compito costituisce un peccato di omissione a cui rispondere davanti al tribunale di Dio. La Madonna, nei suoi messaggi, ci ricorda il dovere di leggere la Bibbia in famiglia. E tutto ciò è indispensabile per ottenere e diffondere una "sana" evangelizzazione che contrasta con quanto il "mondo" comunemente intende per valori evangelici. A mo’ d'esempio riporto uno stralcio della seguente intervista 4 : 
Rosa: "...Mi spiegavano che ciò che conta è la ragione, la materia, che ciò che conta sono solo gli ideali dell'uomo, gli ideali figli della ragione. Mi facevano capire che non è il caso, che è di cattivo gusto parlare di religione. Allora ho sentito questa pressione come un tentativo di annientare la mia identità e ho provato, fortissimo, il bisogno di testimoniare nel modo più chiaro la mia fede...". 
E su quanto sopra riportato siamo tutti d'accordo; su quel che segue invece ci troviamo in aperto contrasto sia con tutto il contenuto Scritturale, sia con quanto la Madonna desidera si faccia e quindi in aperta eresia (Matteo 6,33- Matteo 19,16 seg. - Galati 1,8 seg.-Veritatis Splendor, Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica ecc.). 
Rosa: "...Ma non è questo l'essenziale. Non dobbiamo confondere la religione, la fede in Dio, la moralità come ce la insegna il Vangelo con la dottrina ufficiale della Chiesa. La dottrina evolve con l'insegnamento dei pontefici, con i concili. L'essenza del cristianesimo non è di proibire questo o quello, ma il senso di fratellanza universale, l'onestà, la rettitudine. L'essenziale è avere un cuore buono, il resto è secondario. E' secondario anche essere praticanti, osservanti..." 
Molti genitori quindi si domanderanno come e con quali mezzi educare religiosamente i figli. La Madonna, come ripeto, con un preciso messaggio ci indica quale "strumento" utilizzare: la Parola di Dio.  
"Cari figli! Oggi vi invito a leggere ogni giorno la Bibbia nelle vostre case: collocatela in luogo ben visibile, in modo che sempre vi stimoli a leggerla e a pregare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (Medjugorje-18.10.1984) 

"[25]In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.  
[26]Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te". 
(Matteo 11,25) 

"[10]E non fatevi chiamare "maestri, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.  
[11]Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato". 
(Matteo 23,10-11) 

"[27]E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna".
1 Giovanni 2,27) 

"[9]L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema!  
[10]Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!" 
(Galati 1,19-10) 

"[14]Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso  
[15]e che fin dall'infanzia conosci le Sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù.  
[16]Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona". 
(2 Timoteo 3,14 seg.) 

"[13]Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!» 
(Luca 11,13) 

"[6]Gesù disse loro: «Fate bene attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei»." 
(Matteo 16,6) 

[99]Sono più saggio di tutti i miei maestri, 
perché medito i tuoi insegnamenti.  
[100]Ho più senno degli anziani, 
perché osservo i tuoi precetti. 
[101]Tengo lontano i miei passi da ogni via di male, 
per custodire la tua parola. 
[102]Non mi allontano dai tuoi giudizi, 
perché sei tu ad istruirmi. 
[103]Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: 
più del miele per la mia bocca. 
[104]Dai tuoi decreti ricevo intelligenza, 
per questo odio ogni via di menzogna. 
[105]Lampada per i miei passi è la tua parola, 
luce sul mio cammino. 
[106]Ho giurato, e lo confermo, 
di custodire i tuoi precetti di giustizia. 
[107]Sono stanco di soffrire, Signore, 
dammi vita secondo la tua parola. 
[108]Signore, gradisci le offerte delle mie labbra, 
insegnami i tuoi giudizi. 
[109]La mia vita è sempre in pericolo, 
ma non dimentico la tua legge. 
[110]Gli empi mi hanno teso i loro lacci, 
ma non ho deviato dai tuoi precetti. 
[111]Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, 
sono essi la gioia del mio cuore. 
[112]Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, 
in essi è la mia ricompensa per sempre". 
(Salmo 119,99 seg.)
***