lunedì 2 ottobre 2023

Come un orefice purifica nel crogiuolo il prezioso metallo, così Iddio prova quest'oro incomparabile, cioè le anime sante che sono nella Chiesa.

 


CONTRADDIZIONI - TIMORI D' ILLUSIONE - DERELIZIONI - ASSALTO DEL DEMONIO


La vita di Suor M. Marta non poteva evidentemente svolgersi senza fastidi. E' facile comprenderlo: un insieme di fatti che uscivano dalla linea comune dovevano recar meraviglia.   

Il suo lungo digiuno di cinque anni, diversamente interpretato - differenti misure prese dall'autorità le quali talvolta urtavano contro il senso umano, - questa “pratica” delle due nuove invocazioni, il silenzio che serbavano le Superiore, come pure l'interessata stessa in rapporto alle sue grazie, - quel non so che d'enigmatico, d'indefinito, che avvolgeva come di un velo la nostra Sorella, - una impressione di soprannaturale unita ad una certa meraviglia davanti a imperfezioni persistenti... tutto ciò non permetteva di farsi un'opinione ben chiara. Tutte queste cose, avvicinandosi quasi inconsciamente negli spiriti, cagionarono nel 1875 un incidente assai penoso.  

La Visita canonica si avvicinava. Era la prima che stava per fare il nostro nuovo Arcivescovo. Suor M. Marta avvertì le sue confidenti: “Questa sarà terribile; ma poi, sarete consolate”. 

Infatti, alcune Sorelle ben intenzionate, senza dubbio, ma forse imprudenti, riportarono a Sua Eccellenza diverse cose che loro parevano inesplicabili in Suor M. Marta, inesplicabili e da non tollerarsi. Iddio permise che, senza pensare a chiarire i fatti presso la Superiora, il Prelato credesse di dover dare soddisfazione alle malcontente e dichiarasse, davanti a tutta la Comunità riunita, il suo modo di vedere in maniera assai rude.  

La prova era dura. Tuttavia le nostre Madri si sottomisero umilmente agli ordini ricevuti, e bevvero in silenzio l'amaro calice.   

Ci si può facilmente immaginare quali fossero allora le preghiere della nostra diletta Sorella, a cui Monsignore aveva interdetto le sue Comunioni quotidiane... Il risultato non si fece aspettare. Il Canonico Bouvier, nostro Confessore, seppe perorare così bene presso Sua Eccellenza la causa di quest'anima umile e mortificata, che il pio Prelato gli lasciò ogni latitudine... 

L'incidente fu chiuso.   

Ma altre prove attraversarono la vita della nostra Sorella, ed è di queste che noi vogliamo parlare.   

Come un orefice purifica nel crogiuolo il prezioso metallo, così Iddio prova quest'oro incomparabile, cioè le anime sante che sono nella Chiesa. 

Una delle loro prove frequenti - e non la meno dolorosa - si è il TIMORE DI ESSERE IL TRASTULLO DELL'ETERNO NEMICO DEL GENERE UMANO.   

Da un lato non ignorano che il demonio si trasforma talvolta in angelo di luce per condurre astutamente all'errore o all'orgoglio. Da un altro l'umiltà proibisce loro di credersi oggetto delle predilezioni dell'Altissimo.   

Per Suor M. Marta fu questa una pena, qualche volta acerbissima, di cui però Nostro Signore non volle mai interamente liberarla.   

Il domani dei più insigni favori, l'anima della nostra cara Sorella era ordinariamente sottoposta a qualche tortura morale. E' vero che quasi sempre Gesù veniva a confortarla con una dolce parola.  

Dopo una notte in cui l'angoscia, la lotta l'avevano completamente esaurita: “Io, Io sono la tua forza, - le disse - e te la comunicherò... Sono soddisfatto delle tue sofferenze”. Suor M. Marta si trovò subito fortificata e pronta alla fatica.   

Da quel giorno, assicura la nostra O. Madre, la pena sussiste ancora; ma non è più profonda come al primo anno; resta alla superfice dell'anima. Nel suo intimo non è più possibile alla nostra Sorella dubitare che Iddio la conduce.  

Una circostanza però venne ad immergere di nuovo la cara privilegiata nelle sue mortali inquietudini. Alle quattro tempora (1870) avendo dato qualche cenno del suo stato interiore a un Confessore Straordinario, questi le rispose brevemente che essa poteva benissimo trovarsi su una via d'illusione e d'inganno. Si può immaginare l'effetto di questa parola sull'anima di Suor M. Marta. Il nostro Santo Fondatore ebbe pietà della povera afflitta e venne a tranquillizzarla: “Figlia mia, se io potessi tornar sulla terra per fare delle Regole, conserverei quelle che ho date, e per te ne farei una particolare. Però, ancorché Io non sia più sulla terra, ti aiuterò a camminar per la tua via, e ti darò dei particolari consigli”.   

Innumerevoli quanto abili erano le astuzie adoperate dal demonio per turbare Suor M. Marta. Ora le insinuava che era fuori della Regola e di cattivo esempio alle Sorelle... e che andrebbe a soffrire nell'altro mondo se non cambiava via. Ora le rappresentava le sue pretese “grazie” come semplici immaginazioni: “Ipocrita! Fattucchiera! tu inganni e sei ingannata... le tue Superiore lo vedono bene; ma non te lo vogliono dire”, e mille cose simili che spaventavano molto la povera vittima.  

Talvolta il demonio l'accusa di prendersi troppa cura del suo corpo: “Tu sei troppo affezionata alla vita, tu la perderai... Ti piace troppo curarti e andrai a bruciare nell'Inferno”. (1)   

Ovvero le fa credere che ha peccato d'orgoglio: “Tu, ti credi santa, ma non vi è Paradiso per te”. - Ebbene! allora io me ne starò ai Piedi di Gesù e dei Santi , - replica la nostra umile Sorella. Poi si turba nel timore di aver mostrato veramente della superbia con questa risposta. “Sì, tu hai commesso il peccato degli Angioli, afferma subito il mentitore, tu andrai all'Inferno con loro”. 

La tattica del demonio tendeva al tempo stesso, ad allontanarla da chi poteva donarle lume e consiglio: “Tu sei una croce per le tue Superiore, a loro non devi dir nulla!”. Una volta le infiltrò pure nella mente dei pensieri di mormorazione contro l'autorità. La suggestione era così forte che alla nostra povera Sorella sembrava di acconsentire a queste tentazioni, ciò che le era di pena estrema. Sentendosi intanto ritenuta da una potenza invisibile che le impediva di ricorrere a Nostra Madre, andò a rifugiarsi, sciogliendosi in lacrime, presso Gesù Sacramentato. Gesù l'accolse con questo dolce rimprovero: “Figliuola, mi dimentichi forse?.. Se tu ricorressi a me con fiducia, Io ti farei da Madre... se tu ti volgessi verso di Me, Io ti libererei... Devi restare vicino a Me e pregare, allora Satana si allontanerà”.   

Come è commovente la bontà di Gesù per le anime! Egli le fa soffrire, poiché il patimento è loro utile e necessario. Ma si direbbe che soffre Egli stesso i dolori che permette, tanto ha fretta di consolare la sua creatura, appena può farlo senza sopprimere il merito. E' lo spettacolo che ci offre questo Sposo tutto amore nei suoi rapporti con la sua Sposa prediletta. Constatiamolo nel fatto seguente:   

Una sera, in cui l'angoscia era stata più cocente, Suor M. Marta si rivolse a Nostro Signore: “Ma è forse possibile, mio buon Maestro, che possa perire un cuore che Vi ama tanto, che Vi parla sì spesso, che si unisce a Voi ogni giorno nella Santa Comunione?”   

Appena ebbe essa formulato questo amoroso lamento la tentazione svanì. La dolce voce di Gesù si fece udire: “No, mia diletta, diceva Egli attirandola sul proprio Cuore, tu starai qui nel tempo e nell'eternità. Tutti coloro che mi hanno amato e sono vissuti della tua vita, sono ora in Paradiso con Me”.   

Il Divin Maestro non mancò di far passare la sua sposa per quest'altra prova terribile all'amore: l'Assenza. L'assenza di Gesù gettava Suor M. Marta in una vera agonia. La si poteva vedere allora errare come smarrita e interrogante come la Sposa dei Cantici: “Avete veduto il mio Diletto?”.   

Quest'assenza era, a volte, la punizione d'una leggera infedeltà. Gesù ritornando recava il perdono e la gioia con queste parole: “Io ho purificato tutto in te con questo ABBANDONO”. Altre volte l'amore solo ne era l'autore: “L'amore rende simili gli amanti”. “Figlia mia, Io ho pianto nel giardino degli ulivi e sulla croce, nella mia grande derelizione” le diceva, dopo essere stato diversi giorni senza rispondere ai suoi gemiti e alle sue lacrime. La stessa lezione le fu ripetuta dalla Madre Immacolata: “Io vengo ad annunziarti l'abbandono di Gesù, affinché tu partecipi alla sua divina derelizione sulla Croce, quando fu abbandonato dal Padre Suo”.   

Nell'agosto del 1869 dopo averla ammessa a contemplare in Cielo tra gli Spiriti Beati, il Padre e il Figlio nella gloria della loro onnipotenza, N. Signore si eclissò improvvisamente (per non farsi più vedere né sentire) durante un'intera settimana, lasciando Suor Maria-Marta in una pena indescrivibile. Quando Gesù ritornò le significò il motivo di quest'abbandono: “Sulla Croce, nel colmo delle mie sofferenze ero solo... Ecco perché ho voluto che tu soffrissi così”. 

E le diceva ancora: “L' amor si nasconde per farsi cercare... Io ritorno, ma non ti aspettare che sia per sempre: Io mi assenterò ancora e ciò sarà utile a te, poiché tu non mi ameresti tanto se ti fossi sempre presente”.  

Un'altra intenzione di Gesù, era di condurre la sua Serva al perfetto distacco interiore. Questo dolce Maestro la lasciò a tale scopo, quindici giorni consecutivi in un abbandono assoluto. Poco abituata a questa maniera di agire, Suor Maria-Marta era ridotta che faceva pietà... La parola che poco prima aveva detta alla sua Superiora: “Quando Dio vuol far soffrire un'anima, nulla può sollevarla” aveva allora in lei il suo pieno compimento.  

Infine Gesù imponeva ancora alla sua Sposa questo martirio dell'assenza per la salvezza di altre anime: “Figlia mia, con la cruda tentazione che hai sofferta, e col tuo abbandono interiore parecchi peccatori si sono convertiti e molte anime del Purgatorio sono state liberate... Occorrevano delle sofferenze per questo”. 

Non staremo a descrivere più a lungo queste scene commoventi, queste angosce alternate da estasi, ed i ritorni ineffabili di Gesù dopo i desolanti abbandoni. Ogni anima che ami d'amor vero, deve indovinarli e sentirli. Se ne parlerebbe inutilmente ad ogni altra.   

Un'altra prova comune a tutti i figli di Adamo, proviene dalle tentazioni e rivolte della nostra natura decaduta.   

Per Suor M. Marta l'importunità di queste tentazioni era raddoppiata dalla malizia di Lucifero che sperava così, se non farla cadere nel male, almeno turbarla nel suo “compito” e di paralizzare il suo slancio. Perciò - come abbiamo accennato - egli metteva in ridicolo le sue pratiche di pietà e specialmente l'offerta delle Sante Piaghe. Alle volte egli cercava impedirle il compimento del proprio dovere: “Non tornare più al tuo impiego perché in esso ti dannerai”. Tentava turbarla a riguardo della sua salute per impedirle di rendere servizio: “Non andar più in giardino, la tua salute ne sarebbe rovinata”. Ovvero erano dei pensieri di scoraggiamento, delle incitazioni all'insubordinazione: “Chiedi un po' di riposo. La tua Madre è troppo dura per te”. Ovvero erano ancora suggestioni contro la Fede: “A che ti servono le tue Comunioni?”. 

Un giorno, tornò perfino cinque volte sotto forma corporea, e tenendosi a distanza ripeteva: “Non vi è Dio!... a cosa servono le preghiere se non vi è Dio?”. Suor Maria-Marta protestò con forza: “Io credo che vi è un Dio e che Egli è mio Sposo!... Sì, mio Sposo!... e mio nutrimento....”. A questa risposta il demonio svanì in fumo.   

Lo spirito maligno tentava pu re d'ispirarle dell'orgoglio con perfide insinuazioni: “La Comunità è ben fortunata di possederti!” - “Sì, - rispondeva Gesù preservando la sua Sposa con un correttivo - è felice a motivo della tua ignoranza”.  

Solo una volta il Signore permise degli assalti contro la limpidezza di quest'anima innocente: “In te tutto è menzogna. Tu hai commesso molti peccati contro il sesto comandamento”. Una tale accusa turbò quest'anima pura. Suor M. Marta corse dalla sua Superiora: “Quali sono questi peccati?.. io non li conosco”. 

Ma gli assalti del demonio non si limitavano a queste molteplici tentazioni. Ogni sorta di vessazioni fu messa in opera per torturarla nell'anima e nel corpo. Le Superiore, testimoni oculari di questi fatti noteranno dolorosamente le persecuzioni e i cattivi trattamenti che il nemico infernale, permettendolo Iddio, le infliggeva. Si constatava soprattutto questo accanimento nelle grandi necessità della Chiesa, o delle anime individualmente.   

Tra tanti combattimenti, Suor M. Marta resisteva con tutto il valore della sua fede e del suo amore. Se vi erano ore particolarmente penose, Gesù interveniva per sostenere la sua debolezza, la incoraggiava con la voce, le accordava il conforto della sua Divina Presenza: “Vieni figliuola, nasconditi nel mio Cuore. E' qui che la mia Madre ha attinto l'umiltà. Segui gli esempi di umiltà che ti offro nella mia santa Infanzia, e tu vincerai il demonio”.   

Ugualmente, nel colmo della diabolica persecuzione, Gesù le manteneva saldo nell'anima il sentimento del dovere: “Figlia mia, vai sempre ove il dovere ti chiama”. “Giunto il momento di fare il suo servizio presso le educande - notano le Superiore - la nostra Sorella riacquista forze sufficienti e presenza di spirito per potersene disimpegnare”.  

Gesù le ricorda ancora che è per le anime che essa soffre: “Mia diletta, se ti faccio soffrire senza tregua, si è che anche i cattivi non dormono”.  

Talora le fa pure conoscere il valore di queste atroci sofferenze. Una volta tra le altre, Suor M. Marta seppe in anticipo la malattia, e poi la morte, di un signore della parrocchia, che essa nominò alla sua Superiora e per la salvezza del quale, Gesù aveva permesso che essa soffrisse un vero martirio. Quest'anima venne a ringraziarla: “E' per me che avete tanto sofferto. Il demonio era arrabbiato di perdermi. Io vi debbo la mia salvezza: il mio posto doveva essere nell'inferno, e invece sono in Paradiso per i meriti delle Sante Piaghe di Gesù che voi avete invocato per me”. I particolari di questa morte poterono essere verificati dalla nostra O. Madre e si trovarono perfettamente esatti . ( Maggio Giugno 1869).   

Il 4 settembre dello stesso anno, riferisce il manoscritto, la nostra Figlia subì, da parte dello spirito delle tenebre, una lotta accanita e terribile. A l'una del mattino, esausta fisicamente e moralmente si lasciò cadere sul pavimento, per passarvi il rimanente della notte... Improvvisamente la modesta celletta fu ripiena di luce... Dio Padre comparve insieme a Gesù Crocefisso. Questi diceva: “Padre mio, guardatemi... Io sono in questo stato carico di tutti i peccati del mondo”. Poi, abbassando uno sguardo d'amore sull'umile innocente vittima, giacente ai suoi piedi, il dolce Redentore soggiunse: “Tu pure sei carica dei peccati degli uomini”.  

Allora Suor M. Marta stese le braccia per offrire il suo doloroso sacrifizio in unione a quello del Divin Crocefisso mentre dal suo cuore sfuggiva spontaneo questo grido: “Mio Dio, anch'io vi prego per tutte le vostre creature...” Ma l'ora del dolore era passata, un'intima consolazione discendeva nel suo cuore. Una fame estrema di Dio s'impossessò di lei: “Mio Dio. accorrete.. datemi di questo Pane, mediante il quale non si ha più fame... datemi di quest'acqua con la quale non si ha più sete!... Io vi offro il mio cuore e quello delle mie Madri... Mio Dio ricompensatele di ciò che esse fanno per me... Accendete i loro cuori del vostro santo Amore!... Oh! venite divin Gesù!..” Ad un tratto essa esclama: “Oh! eccolo il Divin Bambinello!” Si, egli era lì, rispondendo all'invito appassionato della Sua Sposa, e donandosi a lei. Sentendo gli effetti di questa Comunione meravigliosa, la felice Veggente si godeva il suo tesoro, e diceva di tanto in tanto: “Egli mi accende d'amore come un raggio che brucia”. L'estasi si prolungò fino a giorno. 

Suor Maria Marta Chambon


Insegnaci a vivere con Gesù

 


Madre di Dio e Madre nostra, siamo qui per dirti che vogliamo essere completamente tuoi. Aiutaci a percorrere con te un cammino di piena fedeltà a Gesù, nella sua Chiesa. Tienici sempre amorosamente per mano. Vergine Santa, Madre dell'Amore, proteggi le nostre famiglie, perché restino sempre unite e sappiano educare i figli nella fede. Madre Santissima, ti supplichiamo: donaci un amore grande per tutti i sacramenti, segni che tuo Figlio ci ha lasciato per incontrarlo. Insegnaci a vivere con Gesù e per Gesù. Se cadiamo, aiutaci a ritornare a lui con il sacramento del perdono e della gioia. Così, Vergine Santa, con la pace di Dio nella coscienza, potremo portare a tutti la vera gioia e la vera pace. Amen.


MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 30 SETTEMBRE 2023

 


MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO
A LUZ DE MARIA

30 SETTEMBRE 2023


Amati figli del nostro Re e Signore Gesù Cristo,

 

IO VENGO DA VOI PER ORDINE DELLA TRINITÀ.

 

Vi invito a pregare in unità per l'umanità e per il Sinodo che si terrà prossimamente.
 
Vi invito a pregare per tutti i governanti delle nazioni.
 
Vi invito a pregare per ciascuno dei vostri fratelli, specialmente per quelli che vivono nella lontananza spirituale. (1)

 

FIGLI DEL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO,
VOLETE RIMANERE IN PACE?
OPERATE E AGITE NELLA VOLONTÀ DIVINA, LA PACE INTERIORE NON DOVETE SOLTANTO SENTIRLA, DOVETE VIVERLA.

 

È urgente differenziare i segni dei tempi da quello che verrà promosso dall'uomo a causa del cattivo uso della tecnologia. (2)
 
In questo momento le faglie tettoniche sono in movimento, la terra tremerà in diversi luoghi.  Il Sole emanerà eruzioni verso la Terra che si ripercuoteranno su di essa e forti terremoti scuoteranno il pianeta. (3)


FIGLI DEL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO, RAFFORZATE IL VOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO, una nuova malattia si presenterà in modo molto violento.  Come protezione usate l'Olio Buon Samaritano. (4)

Figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo: State attenti! Aiutatevi gli uni gli altri in presenza di segni di malattia! Il sistema respiratorio sarà molto attaccato in questi momenti e in quelli che verranno. (5)


Figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, sono state fabbricate armi più pericolose di quelle che già esistono per essere usate contro l’umanità, armi potenti e pericolose per l'uomo, armi mortali...

 

Le potenze useranno queste armi contro i loro fratelli, ignorando che una grande potenza ha un'arma che annienterà tutto quello con cui verrà in contratto e farà retrocedere i suoi nemici.


Il grande terrore giungerà nel mezzo della guerra e causerà migliaia di perdite di vite umane, sarà una polvere a causare la morte.

 

COME PROTEZIONE METTETE SULLA PORTA DI CASA LA MEDAGLIA DI SAN BENEDETTO, MA QUELLO CHE FERMERÀ IL NEMICO DELL'ANIMA E I SUOI SEGUACI SARÀ LA PUREZZA PRESENTE NELL'UOMO.  Lo stato di grazia è indispensabile, altrimenti vi sarà difficile ottenere la protezione del Nostro Re e Signore Gesù Cristo e della Nostra Regina e Madre. (Cfr. 2Cor. 9,8; 2Cor. 12,9).

 

Figli del Nostro Re e Signore Gesù Cristo, dovete stare in guardia riguardo agli eventi. Utilizzate i sacramentali, senza dimenticare l'uso dello Scapolare.

 

Pregate figli, pregate per New York, pregate con urgenza.

Pregate figli, pregate affinché il Grande Potere dell'Altissimo vi sostenga.

Pregate figli, pregate per l'Argentina, è in pericolo.

Pregate figli, pregate per l'America Centrale, ci sarà un terremoto. 

 

Vi benedico.

 

San Michele Arcangelo

 

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO

 

(1) Preghiamo in un solo cuore, scaricare…
(2) 
Tecnologia mal impiegata, leggere…
(3) 
Terremoti, leggere…
(4) 
Piante medicinali, scaricare…
(5) 
Malattie, leggere…

 

 

COM MENTO DI LUZ DE MARIA

 

Fratelli,
 
Dobbiamo sempre avere la certezza della Protezione Divina, pertanto è urgente avvicinarci di più al Nostro Re e Signore Gesù Cristo.
 
Dedichiamo ai nostri amati arcangeli:

 
Gli Arcangeli di Dio, sono protettori e messaggeri,
Luce e Medicina di Dio, sono il nostro aiuto e la nostra protezione in ogni momento.
Chiediamo loro che elevino le nostre suppliche al Trono Trinitario, cosicché gli uomini al potere non causino più danno a questa umanità, ma la nostra vita possa essere vissuta in pace e in fraternità.

 
Ognuno di noi, che siamo schiavi del Signore, conservi vive: la fede, la speranza e la carità.
 
Di fronte agli annunci sul futuro, la nostra risposta sia: Fede, Fede, Fede.
 
Amen.

 


domenica 1 ottobre 2023

Colui che è l'anti-Cristo sta aspettando di fare la sua apparizione e questa apparizione è molto vicina.

 


Messaggio all'ultimo dei miei servi


Colui che è l'anti-Cristo sta aspettando di fare la sua apparizione e questa apparizione è molto vicina. 

Sarà colui che Lucifero POSSIEDE COSÌ PERFETTAMENTE da sembrare Lucifero stesso. Ma non sarà Lucifero, bensì uno da lui PERFETTAMENTE POSSEDUTO. 


Il mondo non ha mai

conosciuto questo tipo di male

né lo conoscerà

mai più.

Il suo regno sarà

breve!


1 marzo 2010

"Sprofonderà con il male col quale ha vissuto" "Vedo che i vostri cuori non si piegano alle Mie parole" "Voi stessi vi darete questo castigo"

 


Avola, domenica 31 Luglio 2011 – Messaggio privato della Madonna Addolorata


"Cari figli, sono venuta per ricordarvi ancora: pregate, perche tanti saranno i lamenti di questa generazione perversa.
Ogni cuore ha ecceduto e si è indurito, si è reso irremovibile nella sua condotta.
Tremate, pensate, svegliatevi, perché poco è il tempo della Misericordia. Non piangete per le inezie ma affrettatevi perché il tempo scade.
Il tempo di Dio non è lontano.
Non servirà che l'uomo si colpisca il petto, perché al settimo colpo egli vedrà il Volto del Padre e sotto tale volto, e sprofonderà con il male col quale ha vissuto in questo tempo di Grazia.
La terra tremerà in tutto il mondo fino a quando ignorate le Mie lacrime, che sono, già un preavviso della Giustizia divina.
L'ora della purificazione è già iniziata.
La sua azione sarà al culmine quando la frana interamente distaccata, darà inizio alla sua inarrestabile discesa in cui travolgerà tutto, distruggendo, annientando il prodotto dell'orgoglio umano. La terra trema per il travaglio e l'ora è vicina, pur se tutto sembra assopito in un sonno di pace.
Questo è l'inganno del demonio per farvi vedere pace dove invece tutto è in fermento, quando guardate l'ora vicina.
Non molto tempo passerà che nel vostro Paese, l'Italia, ci sarà un capovolgimento politico che sconvolgerà ogni cosa e molto sangue sarà versato nelle lotte tra i fratelli che sono assetati di potere.
Tutto ciò sarà l'inizio di quanto il Signore vi ha predetto.
Io vedo che i vostri cuori non si piegano alle Mie parole.
Io vedo la superbia di cui i vostri cuori sono ricolmi.
Vedo che essi saranno piegati soltanto con un castigo crudele, e voi stessi vi darete questo castigo.
Il Mio cuore di Madre ha un limite e Io piango per voi che siete crudeli. Io, la Mamma celeste, vi voglio salvare. Pregate, ascoltate le Mie parole e fate ciò che vi dico sempre, perché il Padre celeste non trattiene più il Suo sdegno. Tutto il cosmo, più che mai è sconvolto. Pregate figli Miei. Fate atti di adorazione e chiedete perdono alla Misericordia di Dio. Benedicendovi, Io la Madre dei dolori”


Solo i santi godranno della felicità di possedere il Nuovo Cielo e la Nuova Terra! E non ci vorrà molto! Il tempo è arrivato!

 


San Paolo, 26 giugno 1998 - ore 19.00 - Casa di Maria  


"Pace! Figlioli. Fate vostre le parole pronunciate un tempo da mio figlio, il Santo di Ars: 

"Quando incontrerò contemporaneamente un Sacerdote e un Angelo, bacerò prima il Sacerdote e poi l'Angelo, perché l'Angelo è amico di Dio e il Sacerdote è talvolta Dio stesso". 

In effetti, figlioli, i sacerdoti sono coloro che sono stati consacrati dal Padre per la pastorizia sulla terra e per questo meritano tutto l'amore e il rispetto dei loro figli. Non maltrattate mai nessuno di loro, non criticateli mai, ma state accanto a loro e fatevi pecorelle gentili e amorevoli. Pecore piene d'amore. Il Padre conosce le incertezze dei sacerdoti, le loro debolezze, i loro imbarazzi e persino le loro iniquità, ma solo lui può fare giustizia. Amate i vostri sacerdoti e curateli come gioielli preziosi. Il Padre ha bisogno di loro, nonostante le loro debolezze... le pecore hanno bisogno di loro... Pregate, pregate, pregate. E non permettete a Satana di sterminare questi pastori e queste guide del popolo di Dio. 

È tempo di combattere! La spada è già fuori dal fodero e Satana la sta dirigendo verso di voi. Combattete, difendetevi con la spada: difendetevi con il rosario. Sterminate il male con il rosario!  

 Vi ringrazio per aver ascoltato la mia richiesta di venire qui a cercare l'amore... Sì, figli, c'è l'amore! Quindi vivete questo amore d'ora in poi. In questa casa il Padre ha trovato il rifugio necessario! 

Anche voi troverete rifugio in questa casa... Ma prima di tutto, siate il vero rifugio di Dio nei vostri cuori. Che i vostri cuori siano il chiaro puro e santo di questo bellissimo Tabernacolo! Che i vostri cuori siano il riflesso limpido, puro e fedele di questo figlio che celebra con voi le nozze del Regno. 

Siate figli santi, perché solo i santi godranno della felicità di possedere il Nuovo Cielo e la Nuova Terra!   E non ci vorrà molto! Il tempo è arrivato! Amen? 


( + ) Maria, Madre dell'Universo. 

"Figli: voi siete l'esercito della fede! Perciò, continuate a combattere. Verranno giorni peggiori e voi combatterete con le schiere celesti... alla fine trionferete... Noi trionferemo alla fine. Amen? 

(La Massoneria è lì [in Vaticano])

 


Messaggio ricevuto da Maria de Jesus Coelho


28 agosto 2023

Figlia mia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore di Padre per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto per darti tutto, perché sei stata scelta da Me. Tutti sono chiamati, ma pochi sono scelti. Ma ho bisogno di anime che trasmettano i miei insegnamenti per il futuro della mia Chiesa Reminiscente, che è quello che dovete seguire ora, perché tutto è in disordine. Con quello che seguirete d'ora in poi, non dovete fare nulla di quello che avete fatto, perché tutto è stato cambiato dopo il Concilio Vaticano II, e nulla è più come ai tempi di mio figlio Pietro I (Apostolo).

Pertanto, non avete nulla da fare ora nella Mia Chiesa, dove seguireste tutto ciò che è cattivo in questo momento, è diventato diverso da ciò che vi è stato dato nella Mia Santa Cena, e vi dico queste cose molte volte affinché non cadiate. D'ora in poi dovete stare attenti, perché la Massoneria è lì (in Vaticano) e tutto ciò che viene fatto è una farsa, che non è ciò che siete stati chiamati a fare all'inizio, alla Mia Cena. Perché Dio vi parla ancora di più di questo? Perché ora che tutto è compiuto, dovrò porre fine a tutto e rifare tutto da capo, perché non c'è nulla che si possa fare dopo l'ingresso dell'anticristo.

Quindi, figli miei, non guardate altrove, ma fate come vi sto dando, perché il tempo della mia vigna è finito. Dovrò rifare quello che vi è stato dato, perché vediate che tutto quello che avete fatto in quel tempo non c'è più, perché ora il Mio nemico vuole impadronirsene e fare tutto come comanda. E per questo, sarà per portarvi con sé, per andare con lui (il nemico) nel luogo che gli appartiene. Guai a voi, figli miei, non avrete più parte di Me nella Mia Chiesa. Fate attenzione ora, perché non vi porterò via dalla Mia Chiesa che non c'è più, subirete le conseguenze che molti porteranno, perché non Mi prestano attenzione.

Così ora farò tutto nuovo e voi dovrete ascoltare prima che vi colga di sorpresa, perché è lui che seguirete. Io sono il Buon Pastore, proteggo le mie pecore e loro mi seguono solo per amore.

Amen.

Il segreto di Padre Pio rivelato: la guida per sbloccare il potere del tuo angelo custode

 

Gli insegnamenti sistematizzati di Padre Pio su come fare un uso più potente del servizio dell'Angelo Custode.

Quando leggiamo le vite dei santi, confermiamo che gli angeli hanno svolto un ruolo importante nella loro formazione spirituale, nella loro missione e nella loro vita quotidiana.

Innumerevoli santi hanno dimostrato che gli Angeli Custodi sono al nostro fianco, attenti ad aiutarci in tutte le nostre necessità, siano esse materiali o spirituali.

E Padre Pio potrebbe essere stato il santo angelico che ci ha insegnato di più su come trattare e utilizzare il nostro Angelo Custode, e ci ha lasciato i suoi preziosi consigli.

Qui parleremo di ciò che i santi hanno insegnato su come relazionarsi con il nostro Angelo Custode e soprattutto daremo la guida che Padre Pio ci ha lasciato, su come utilizzare il servizio del nostro Angelo Custode.

Grandi mistiche come Teresa d'Avila, Veronica Giuliani o Ana Catalina Emmerich hanno rivelato le meraviglie del mondo angelico.

Si riferivano agli angeli come messaggeri delle verità di Dio, maestri spirituali e assistenti nel nostro pellegrinaggio sulla terra.

Forse il più angelico di tutti i santi fu San Francesco d'Assisi, che è conosciuto come il "Santo Serafico".

Infatti, come i serafini bruciano dell'amore di Dio e infiammano gli altri con quell'amore, così San Francesco ha fatto ardere i suoi seguaci dell'amore di Dio.

Il grande teologo san Bonaventura continuò la devozione di san Francesco agli angeli, e nei suoi scritti mistici e teologici rifletteva sui doni angelici e sui loro modi di conoscere.

E compilò un elenco devozionale delle sue attività a favore delle anime, tratto dalle Scritture.

Un altro santo del Medioevo, noto per il suo rapporto con gli angeli, fu San Tommaso d'Aquino, noto come il "Dottore Angelico", per la sua meravigliosa intelligenza e la sua capacità di vedere la verità da tutti gli aspetti, quasi come angeli.

Tommaso sperimentò una straordinaria grazia di cresima nella castità quando due angeli apparvero al suo fianco e gli avvolsero una cintura intorno alla vita come simbolo di questo dono divino.

La grande santa benedettina Ildegarda di Bingen comprese la sua vocazione come imitazione della vita di lode e gloria degli angeli, offerta al Signore.

Vide i nove cori angelici disposti in nove cerchi concentrici attorno a Dio.

Ed è stata assistita con un'enorme quantità di conoscenza.

Sant'Isidoro il Labrador divenne famoso per ricevere assistenza dagli angeli nelle sue fatiche nei campi.

Si dice che rimase in preghiera mentre gli angeli continuavano ad arare e svolgere altri compiti per lui.

Anna Maria Taigi usava frequentemente il suo Angelo Custode, inviandolo a portare conforto ai malati e protezione a coloro che erano tentati.

Santa Gemma Galgani godeva della compagnia del suo Angelo Protettore e pregava insieme.

Era suo amico e gli rese innumerevoli servizi, portando anche lettere al suo confessore a Roma, come è stato dimostrato senza dubbio.

Quando si preparava per la confessione e aveva bisogno di aiuto, il suo Angelo veniva rapidamente e portava idee alla sua mente, e gli dettava anche qualche parola.

Da tutti loro abbiamo consigli molto preziosi, che dobbiamo ricordare.

Ma il santo angelico che ci ha insegnato di più su come possiamo utilizzare i servizi del nostro Angelo Custode è stato Padre Pio, che ci ha lasciato una guida per farlo.

Si fidava così tanto del suo Angelo Custode che predicava costantemente a tutti come otteneva il suo aiuto.

E usava quello che chiamava Angelino, per molteplici attività.

Qui vi offriamo la guida che Padre Pio ha lasciato.

Primo. Padre Pio ci ha avvertito che il nostro Angelo è molto sensibile e affettuoso.

Il nostro Angelo è sempre al nostro fianco dalla mattina, non appena ti svegli, e per tutto il giorno fino alla notte, aiutandoti sempre, ha detto.

Dobbiamo trattarlo con dolcezza, affetto e attenzione, parlargli, pregarlo, salutarlo quando ci svegliamo e salutarlo quando dormiamo.

Secondo. Padre Pio predicò ai suoi figli spirituali di non dimenticare questo compagno invisibile, perché poteva essere la grande guida sulla strada accidentata della vita, ma agiva sottilmente.

Dobbiamo essere attenti a ciò che ci accade, perché molte idee che ci vengono e cose che ci accadono, vengono dal nostro angelo.

Terzo. Ha insistito affinché i suoi figli spirituali gli mandassero i loro Angeli Custodi, di fronte a qualsiasi necessità.

Disse: "Non muoverti se hai qualcosa da dirmi, mandami il tuo angelo! Non paga nessun biglietto del treno".

Ed era frequente che il santo non dormisse la notte per soddisfare le richieste dei suoi figli spirituali, che gli presentavano i loro Angeli.

Anche una volta il suo Angelo aiutò alcuni pellegrini che viaggiavano in autobus ad incontrare Padre Pio e furono sorpresi da una tempesta.

Possiamo aiutare gli altri con il nostro Angelo Custode, ovunque si trovi, e chiedere agli altri di comunicare attraverso il loro Angelo.

Camera. Disse ai suoi figli spirituali di chiedere all'Angelo di aiutarli nei loro compiti, ad esempio in modo che il cibo andasse bene, di prendere rapidamente un taxi quando uscivano o di metterlo nel parcheggio, ecc.

Quando ti trovi di fronte a un lavoro difficile, chiedigli di aiutarti a capirlo, ha detto.

L'Angelo di Padre Pio traduceva lettere e faceva da interprete quando arrivavano persone che non conoscevano l'italiano.

Quando era malato e non c'era nessuno che potesse aiutarlo, era il suo Angelo che gli faceva quei servizi.

Chiedi l'aiuto del tuo Angel in ogni compito di cui hai bisogno, è meglio di un servo e dell'Intelligenza Artificiale.

Quinto. Quando sei nervoso e stressato, chiedi al tuo Angelo di darti pace cantando canzoni celesti e cose che sollevano il tuo spirito.

ChiediGli protezione se ti trovi in una situazione inquietante o pericolosa, pregaLo di proteggerti.

Chiedigli anche di difendere te e i tuoi cari, anche dai brutti sogni.

Chiedete al vostro Angelo protezione e pace in modo permanente, per voi stessi come per i vostri cari.

Sesto. Puoi inviare il tuo Angel quando hai qualche difficoltà con una persona, per parlare con il tuo Angel per risolvere il problema.

Anche se due persone sono in disaccordo, puoi inviare il tuo Angel per aiutarti a risolvere il problema.

Il tuo Angel può aiutarti a risolvere i tuoi problemi con altre persone e aiutare altre persone con i loro problemi reciproci.

Settimo. Se vuoi ricordare qualcosa, ma non hai un telefono o una penna a portata di mano, dì al tuo angelo: "Per favore, aiutami a ricordare questo".

E puoi anche chiedergli di aiutarti a trovare qualche oggetto smarrito.

Il tuo Angelo è il tuo aiuto alla memoria.

Ottavo. Quando stai recitando una preghiera e hai paura di addormentarti, o quando sei a metà strada a causa di un evento imprevisto, chiedi al tuo Angelo di finire le tue preghiere.

E mentre il tuo Angelo prega incessantemente, chiediGli di pregare con te per migliorare la portata della tua preghiera.

Egli vi aiuta nella preghiera se lo chiedete, e anche a capire il significato delle Scritture.

Nono. L'Angelo Custode di Padre Pio gli diede consigli spirituali e piccoli sermoni per rafforzarlo nella fede, ed egli accettò.

Spesso andava in suo favore a visitare i malati o a convertire i peccatori.

E l'ho accompagnato quando era a Messa, curando tutti i dettagli.

Il tuo Angelo può aiutarti nella tua missione nella vita e comprendere meglio il piano di Dio per te.

Bene, tanto per quello che volevamo raccontarvi sulla guida di Padre Pio all'utilizzo dei servizi del vostro Angelo Custode; Lo vedi a malapena, ma puoi percepirlo dalle cose che ti accadono e dai pensieri che ti vengono in mente.

Fori della Vergine Maria

La mia ora è giunta! Bisogna che Io sia conosciuto, amato ed onorato dagli uomini, perché dopo averli creati Io possa essere loro Padre, poi il loro Salvatore ed infine l’oggetto delle loro eterne delizie.

 


Messaggio di Dio Padre a Madre Eugenia E. Ravasio - Primo quaderno (9) Luglio 1932

Credete che se aveste cominciato fin dalla Chiesa primitiva ad onorarmi e a farmi onorare con un culto speciale, dopo venti secoli sarebbero rimasti pochi uomini viventi nell’idolatria, nel paganesimo e in tante false e cattive sette, nelle quali l’uomo corre ad occhi chiusi a gettarsi negli abissi del fuoco eterno! Vedete quanto lavoro resta da fare! 

La mia ora è giunta! Bisogna che Io sia conosciuto, amato ed onorato dagli uomini, perché dopo averli creati Io possa essere loro Padre, poi il loro Salvatore ed infine l’oggetto delle loro eterne delizie. Fin qui vi ho parlato di cose che sapevate già; ho voluto ricordarvele perché siate sempre più convinti che sono un Padre buonissimo e non terribile, come voi credete; e ancora che sono il Padre di tutti gli uomini attualmente viventi e di quelli che creerò fino alla fine del mondo. 

Sappiate anche che voglio essere conosciuto, amato e soprattutto onorato. Che tutti riconoscano le mie bontà infinite verso tutti e soprattutto verso i peccatori, i malati, i moribondi e tutti coloro che soffrono. Che sappiano che non ho che un solo desiderio: amarli tutti, donare loro le mie grazie, perdonarli quando si pentono, e soprattutto non giudicarli secondo la mia Giustizia, ma con la mia Misericordia, perché tutti siano salvi e annoverati nel numero dei miei eletti. Per concludere questo piccolo esposto, vi faccio una promessa, il cui effetto sarà eterno, ed eccola: chiamatemi col nome di Padre, con confidenza e amore, e riceverete tutto da questo Padre, con Amore e Misericordia.

Che il figlio mio, tuo padre spirituale, sappia occuparsi della mia gloria e mettere frase per frase ciò che ti ho fatto scrivere ed anche quello che ti farò ancora scrivere, perché gli uomini trovino facile e piacevole da leggere l’esposto di ciò che voglio che sappiano, senza aggiungere nulla. 14 

Un po’ per giorno ti parlerò dei miei desideri sugli uomini, delle mie gioie, delle mie pene e, soprattutto, mostrerò agli uomini le mie infinite bontà e la tenerezza del mio amore compassionevole. 

Vorrei anche che le tue superiore ti permettessero di impiegare i tuoi momenti liberi per intrattenerti con me, e che tu possa una mezz’ora al giorno consolarmi e amarmi. Così otterrai che i cuori degli uomini, miei figli, siano ben disposti a lavorare per l’estensione di questo culto, di cui vi sto indicando la forma, perché arriviate ad una grande confidenza verso questo Padre che vuole essere amato dai suoi figli. 

Affinché quest’Opera, che vorrei fare tra gli uomini, possa estendersi in seno a tutte le nazioni il più rapidamente possibile, senza che commettano la minima imprudenza quelli che saranno incaricati di diffonderla, ti domando di passare le tue giornate in un grande raccoglimento. Sarai felice di parlare poco con le creature e nel segreto del tuo cuore, anche quando tu sarai in mezzo a loro, parlerai con me e mi ascolterai”.

“Ecco, d’altra parte, quello che voglio che tu faccia: quando talvolta ti parlerò per te, scriverai le mie confidenze in un piccolo quaderno speciale. Ma qui intendo parlare agli uomini.


Il Dogma dell'Inferno.

 


San Pier Damiano parla di un cotale che vivea solo per godere e sollazzarsi, né per quanto  l'avvisassero di pensare all'anima, in pericolo di finire come il ricco malvagio, volle mai ravvedersi.  Dopo morto fu visto da un santo anacoreta, sommerso in uno stagno di fuoco, somigliante a  immenso mare, ove: andavan travolti innumerevoli dannati, che mandavano disperate grida, sempre  in isforzi per guadagnare la riva, e sempre da orribili demonii impediti di approssimarsi e risospinti  in quell'oceano di fiamme. 

   Nicolò di Nizza, parlando del fuoco dell’Inferno, attesta che se di tutti gli alberi delle foreste si  formasse una immensa pira e si accendesse, tanto incendio non varrebbe una scintilla di quello, e  però niuna cosa della terra ce ne può fornire una conveniente idea. 

   Vincenzo di Beauvais, al ventesimoquinto libro della sua Storia, racconta il fatto seguente,  avvenuto egli dice nel 1090. Due giovani libertini si erano, o davvero o da burla, insieme accordati  che chi di loro morisse il primo, venisse a dar notizia del suo stato al superstite. Morì dunque l'uno,  e Dio permise che apparisse al compagno: era in orribile stato, tormentato come da una febbre  divampante. che ne spremea copiosi sudori. Asciugandosi egli con una mano la fronte, lasciò cadere una goccia sul braccio dell'amico, dicendo: Ecco il sudor dell'Inferno; tu ne porterai il marchio fino  alla morte. Quella goccia bruciò il braccio del vivo e ne penetrò le carni con ispasimo inaudito. Ma  buon per lui, che approfittò del terribile avvertimento, raccogliendosi in un monastero. 

   Pietro il Venerabile, abbate di Cluny, racconta un caso del medesimo genere. Un moribondo  ostinato nella colpa era per finire impenitente. Bruciava di febbre, ed a refrigerio della sete chiedea  dell'acqua fresca; e grazie alle preghiere fatte per lui, il Signore permise che due spiriti dannati gli si  presentassero in forma visibile, con una tazza contenente un liquido, di cui gittarono una goccia  sulla mano dell'infermo, dicendo: Ecco l'acqua fresca, onde ci refrigeriamo nell'Inferno! La stilla  trapassò la mano da parte a parte, bruciandone carni ed ossa. Gli astanti videro sbalorditi l'orribile  effetto e le violenti convulsioni, nelle quali per indicibil tormento il misero si contorceva. Ma se  l'acqua fresca di laggiù cuoce a tal segno, che farà l'acqua bollente ed i solfi divampanti? 

    Nel 1875 la città di New-York vide un incendio, di cui le circostanze rappresentano una imagine  dell'Inferno. Il serraglio Baunum, pieno di lioni, di tigri e di altre belve feroci, andò in fiamme, onde  tutte quelle perirono bruciate vive tra le roventi sbarre dei loro gabbioni. A misura che crescea la  vampa, le fiere maggiormente si irritavano; sopra tutte gli orsi e le tigri erano agitati da rabbioso  furore Si lanciavano con violenza spaventosa contro le ferree pareti di loro prigioni, ricadendo come  masse di piombo, per balzar su di nuovo contro l'invincibile ostacolo che li ritenea cattivi. I  disperati ruggiti dei leoni, i fremiti delle tigri, le urla di tutte le altre belve faceano un formidabil  tumulto, che potea in alcun modo adombrare quello dei dannati nell'Inferno. Ma l'orribil frastuono  andavasi di mano in mano illanguidendo; fino a che succedette il silenzio della morte. Ora  figuratevi di vedere chiusi tra quelle gabbie arroventate. non più animali selvaggi, ma uomini; ed  uomini, che in luogo di morir tra le fiamme, vi continuano a vivere, come se le loro persone fossero  di gran lunga più dure del ferro; questo sarebbe una imagine dell’Inferno, ma molto languida ancora  ed imperfetta. 

del R. P. SCHOUPPES S.J.