E' di Dio la Chiesa, perché acquistata col suo Sangue! (Pred. pag. 423). Se nella legge antica una goccia di quel sangue che volevasi offerire non poteva cadere se non in una terra vergine... non sarà più sacro il santo Tempio di Dio? Non sacri quei vasi che racchiudono tutto il Corpo, il Sangue, l'Anima di Gesù Cristo? (Pred. pag. 70).
Ecco le glorie del Sacerdozio, instituito per applicare alle anime il Prezzo di redenzione, affinché il Divin Sangue non sia, per nostra colpa, invano sparso. (Cr. pag. 311).
(Ad un sacerdote vessato dal demonio). Non abbiamo ancora resistito fino allo spargìmento di sangue. Coraggio nello stare con Gesù Cristo sulla croce a difendere la santità, la virtù e vincendo il dragone infernale col Divin Sangue... Si comincia con coraggio a patire si prosiegue con ilarità d'amore e se ne gustano i pregi. Si trova la nostra gloria finalmente nei patimenti per la nostra tenerissima divozione. (Pred. pag. 441).
E questo il linguaggio della verità, essendo ben noto che l'inferno freme a questa parola: Divin Sangue. (Scritti).
Andate, date fuoco, infiammate ogni cosa! (Esortazione agli apostoli del divin Sangue).
Il demonio farà di tutto per impedire un tanto bene, essendo scritto: Essi vinsero il dragone per il Sangue dell'Agnello! (Pred. f. 2 pag. 13). Gesù l'ha redenta col suo Sangue, di che teme? (Lett. X f. 189).
NEGLI SCRITTI DI SAN GASPARE
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