Dichiarazione del dott. Maurizio Checa, presidente responsabile del Movimento della Vita dell’Armata Bianca in Mexico che ha realizzato unitamente al Dott. Armando Ruiz Galindo il monumento ai Bimbi non Nati a Metepec, sull’origine della straordinaria immagine.
“Cari amici dell’Armata Bianca,
Durante i giorni di preparazione alla festa della Vergine di Guadalupe del 2003 Padre Andrea D’Ascanio celebrò varie volte nella Basilica del Tepeyac in Città del Messico perché la Vergine della Vita lo aiutasse nella battaglia contro l’aborto che conduce da anni.
Dopo la Celebrazione Eucaristica, offerta per i bambini vittime dell’aborto, chiesi alla Vergine cosa volesse da noi dell’Armata Bianca e in che cosa potevamo servirla. Istintivamente mi sentii spinto a scattare una foto alla Sua immagine, rinnovandole la richiesta.
Quando poi fu sviluppata quella fotografia vedemmo una luce bianca nel grembo della Vergine. Si scoprì che la luce non proveniva da alcun riflesso e oltre ad essere una luce bianca, pura e intensa, presentava la forma di un embrione con un alone intorno
Era Cristo “non nato” che si era reso presente: la Vergine aveva voluto mostrarci il Suo Figlioletto Gesù perché in Lei Lo adorassimo vero uomo e vero Dio fin nel suo grembo e testimoniare così che l’uomo è uomo dal momento del concepimento.
Presentandosi come tabernacolo di Cristo, voleva ricordarci che suo Figlio sta con lei nel silenzio, come quei bambini che nel grembo delle loro madri saranno assassinati nel silenzio.
Gesù ci dice: “Qualunque cosa avete fatto a uno di questi piccoli lo avete fatto a Me”. Dobbiamo difendere la vita del nostro prossimo dal concepimento fino alla morte così come Maria ha custodito il Bimbo Gesù ed è stata unita a Lui dal concepimento al Calvario, alla resurrezione, alla vita eterna.
L’ing. Luis Girault di México ha confermato che il negativo della foto non è stato modificato e la luce non proviene da alcun riflesso, ma scaturisce dall’interno dall’immagine della Vergine di Guadalupe.
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