Nel luglio 1885, il cardinale Alimonda, suo amico, lo andò a trovare a Mathi e gli chiese:
- Come vanno le sue finanze?
- Oggi stesso devo pagare 30.000 lire e non le ho.
- Come si aggiusterà?
- Spero nella provvidenza. Mi è appena arrivata una raccomandata, vediamo cosa contiene. Aperta la busta, apparve un assegno bancario di 30.000 lire. Al cardinale vennero le lacrime agli occhi(36).
Il 23 febbraio del 1887, il terremoto colpì la casa di Vallecrosia. Un ingegnere fece la valutazione delle riparazioni necessarie , e presentò un preventivo di 6.000 lire. Don Bosco confidò nella provvidenza. Dopo mangiato, entrò il conte Maistre, benefattore di lunga data di Don Bosco e gli disse: “Mia zia mi ha incaricato di darle 6.000 lire per le sue opere”.
Don Bosco commosso mostrò al conte il preventivo dell’ingegnere dicendo: “Vede come Maria Ausiliatrice ha ispirato sua zia. Le trasmetta la nostra gratitudine per la sua generosa provvidenza”.
La beata Rosa Gattorno (1831-1900) racconta il 17 giugno 1890: “Mentre pagavo i conti che erano molti, mi commuovevo, perché il denaro mi aumentava tra le mani; davo sempre e questo si moltiplicava... L’11 aprile 1892, al mattino, prima di uscire dalla Chiesa chiesi a Dio di aiutarmi con la sua provvidenza. Mi recai dove tenevo il denaro che mi serviva, sapendo che ne mancava molto per pagare una certa somma. Oh, sorpresa! Aprendo il cassettino, trovai il denaro duplicato, più di quello che mi serviva! Mi inginocchiai ai piedi dell’altare ,e lo ringraziai con tutta la forza della mia anima... Mi dovetti fare violenza perché le altre non si accorgessero di ciò che provavo”(37).
Santa Teresina del Bambin Gesù (1873-1897) ci parla di come la provvidenza di Dio si servì di lei per poter portare l’amore ed il perdono ad un criminale di nome Prazini (MA f. 46) o come le apparve la Vergine Maria per guarirla, mentre era gravemente malata e dice: “Ciò che mi arrivò fino al fondo dell’anima fu l’incantevole sorriso della Vergine Santissima” (MA f. 30). Ugualmente, ci racconta come Dio le dimostrava il suo amore e la sua provvidenza nei piccoli dettagli come far nevicare il giorno della sua vestizione. Dice: “Avevo sempre desiderato che il giorno della mia vestizione la natura fosse come me, vestita di bianco... Quale delicatezza da parte di Gesù! Soddisfacendo i desideri della sua piccola promessa sposa, le dava la neve. Quale essere mortale per potente che sia può far cadere la neve dal cielo per compiacere la sua amata?” (MA f. 73).
è famoso il miracolo, realizzato da Santa Teresina del Bambin Gesù nel convento delle carmelitane scalze di Gallipoli nel gennaio 1910. La Priora era triste ed angustiata, perché aveva molte novizie e non poteva pagare tutti i debiti che si accumulavano per il loro mantenimento. Una sera, le apparve santa Teresina e la tranquillizzò assicurandole che l’avrebbe aiutata in questa difficile situazione. Infatti, la Madre Priora trovò, miracolosamente, nella cassa della comunità una straordinaria quantità di denaro, sufficiente a cancellare tutti i debiti accumulati e a continuare a mantenere le sue novizie. Il vescovo decise di investigare su questo fatto e, partendo dalla numerazione delle banconote da 50 lire, scoprì che questa grande quantità di denaro, con la quale santa Teresina aveva aiutato il monastero, era stata ricuperata dalla santa dalle rovine del grande terremoto di Messina. Apparteneva al lotto delle banconote che il Banco di Napoli aveva rimesso al Banco di Messina, dove era sparito sotto le macerie del terribile sisma. Questo miracolo fu preso in considerazione per la sua beatificazione, che ebbe luogo il 29 aprile 1923.
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