La via della perfezione
«Sarete santi per me, poichè io, il Signore, sono santo e vi ho separati dagli altri popoli perchè siate miei». Lv. 20, 26
«Quando creo un'anima, faccio per quell'anima il disegno della perfezione a cui la chiamo, e poi le metto come da parte tutte le grazie di cui ha bisogno. Per compiere il lavoro occorrono colpi di pennello grandi e piccoli: anche il più piccolo è necessario.
La santità si compone di tanti piccoli atti; come per fare un quadro occorre una moltitudine di colpi di pennello e sovente uno copre l'altro, ma ci vogliono, e ce ne sono di quelli che non servono che a coprire la tela, così Dio, dal canto suo, dà una moltitudine di grazie e l'anima deve dare una moltitudine di atti di corrispondenza.
Tutto il segreto della santità sta in que-
ste due parole: «Diffidare e confidare». Diffidare di te sempre, e poi non fermarti lì, ma salire subito alla confidenza nel tuo Dio, perchè se Io sono buono con tutti, sono buonissimo con le anime che confidano in me.
Fa' tutto per l'amore, con l'amore, nell'amore di Dio. Prendimi con te in tutto ciò che fai.
Per giungere alla perfezione, devi fare solo queste cose: amarmi molto, dimenticarti sempre, fare ogni tua azione come se fosse l'ultima della tua vita, e poi confidare.
La tua vita deve essere come una Santa Messa; prima l'atto di umiltà, poi la lode a Dio, i buoni discorsi, il sacrificio.
La via più breve, più sicura, più facile per giungere alla perfezione, è l'amore. L'amore tende diritto al suo fine che è Dio; è una via sicura, perchè ha due mura che impediscono di cadere: la confidenza in Dio e la diffidenza di sè; è la più facile, perchè quando si ama tutto resta facile.
Il desiderio della perfezione sarà come una sete insaziabile che ti accompagnerà fino alla morte.
Più le anime si arrendono a me, più lo le santifico in fretta.
Se tu sapessi la gloria che mi dà un'anima fedele! Vi è una fedeltà materiale, che consiste nel fare tutto ciò che è dovere. Vi è un'altra fedeltà che consiste nel farlo con spirito interiore: questa è migliore. Vi è una terza fedeltà che consiste nel farlo tutto per puro amore e questa è ottima.
Tu vedi solo ciò che Io permetto che tu veda, ma se tu non vedi più in là, ciò non esclude che esista in te ciò che forma appunto la mia delizia, voglio dire il principio di quella santità alla quale devi sempre aspirare e alla quale giungerai felicemente e vittoriosamente, sostenuta dalla mia grazia.
Io ho la proprietà di santificare tutto ciò che tocco, quindi il tuo cuore resta santificato dalla mia presenza.
Quando tu sarai giunta a fare quello che Gesù vuole da te, sarai felice.
E' entrare nei miei disegni, il desiderare di farti santa.
Chiedimi pure la grazia della santità con tutti i mezzi necessari per conseguirla: te la concedo.
La perfezione è la riproduzione della vita di Gesù in te. Tutti sono tenuti alla perfezione, anche i semplici cristiani, perchè il nome di cristiano viene da Cristo. Tutti mi devono imitare, devono tendere ad essere perfetti come è perfetto il Padre Celeste.
M Io non posso farti santa se non mi dai la chiave della tua volontà, ma se tu me la dai, posso farti non solo santa, ma gran santa.
Io sono il tuo maestro, maestro di santità, di perfezione, di mortificazione: se ti insegno la mortificazione, devi anche praticarla.
Hai tutti i mezzi per farti santa: hai l'amore e hai il dolore, ma è necessario che tu acconsenta a tutti e due, perchè l'amore ti aumenterà il dolore e il dolore ti aumenterà l'amore.
Io sono infinitamente puro e voglio da te una purità angelica. Io sono infinitamente santo e voglio da te una santità consumata. Io sono infinitamente perfetto e voglio da te una perfezione molto fine.
Devi farti santa per la mia maggior gloria; la strada è l'amore. L'anima che entra con più ardore in questa via e anela a unirsi a me con tutte le sue forze, divora la strada e non sente il peso della fatica; ciò che costa, nell'amore, è quando si fanno le cose a metà.
La perfezione, anche per una persona qualunque, consiste nella carità, nell'amare Dio sopra ogni cosa e nell'operare conforme a questo.
Sii fedele e docile alle ispirazioni del Signore, non lasciar andar perduta l'ora della grazia: se il Signore oggi in particolar modo ti rischiara, esige da te corrispondenza. Egli vuole un cuore intero e non diviso, uno spirito pieghevole e non altero, una volontà ferma e stabile, non mutabile.
Precipitati nell'abisso del tuo niente e sarai atta a salire il monte della perfezione, come una palla di gomma che più si getta in terra con forza e più sale in alto.
Nella via si può camminare, si può correre e volare. Si cammina quando si fa quello che l'Amore domanda; si corre quando si procura di fare quello che può essere più gradito all'Amore; si vola quando si hanno desideri grandi, che si direbbero quasi irrealizzabili, nella disposizione di fare veramente, se appena fosse possibile, grandi cose per l'Amore.
Nella stessa guisa che il tuo corpo vive di alimenti, di aria e di sole, il tuo cuore vive d'amore e di grazia.
Se vuoi far progressi nella virtù, abbandonati a me, e come da una virtù comune ti ho portata a buon punto, così nell'avvenire ti porterò a un punto eminente.
I sentieri della vita spirituale non sono sempre piani, all'ombra, non si cammina sempre sull'erba, al canto degli uccelli, ma per salire bisogna camminare sui ciottoli. A volte ti sembra di cadere, ma non cadi perchè sei sostenuta da me.
M Se il tuo cuore è mondo, quivi è il mio regno tutto d'amore, e dove regna l'amore, regna la pace, regna la gioia.
Impara a non più pensare, non più volere, non più sospirare che il regno del puro amore in te.
Fra due beni, bisogna sempre scegliere il migliore.
Vivi del momento presente e nel momento presente e vivrai d'amore e per amore.
Io ti voglio portare a una santità molto elevata. Non ho bisogno, per fare santa un'anima, che essa abbia già molte virtù. Tante volte lo posso portare a una più grande santità un'anima che ha meno virtù, ma più umiltà, che non un'altra che abbia più virtù, ma meno umiltà; come è più facile fare una bella casa quando non c'è niente addirittura, che non aggiustarne una che abbia già qualche cosa. Ciò che Io cerco in un'anima è solo: purità, fedeltà d'amore, umiltà di cuore, pieghevolezza alla grazia, e che si lasci amare come lo voglio.
Sai che mi piacciono le offerte; non avendo altro da offrirmi, mi hai offerto le tue miserie e lo le cambiai in gemme preziose. Non è difficile essere buoni. Eleva sempre il tuo spirito in alto, molto in alto: è là il tuo posto .
Non sono le mancanze che impediscono a un'anima di farsi santa. Le mancanze, quando portano l'anima alla contrizione e all'umiltà, le servono di scala per salire.
Sai che cos'è che impedisce a un'anima di farsi santa? E' quando si fida di sè, crede di poter fare; Io, allora, le lascio toccare con mano che cosa può fare: cadute sopra cadute.
La tua vita è un tessuto di' grazie, è un lavoro meraviglioso.
Voglio specchiarmi in te, voglio che tu riproduca la mia dolcezza; la mia mansuetudine, la mia bontà, il mio immenso amore. Voglio che tu, al par di me, non conosca limiti nel sacrificio.
Andare avanti nella santità, è andare avanti nella carità, perchè chi va avanti nella carità, va avanti nella perfezione; chi va avanti nella perfezione va avanti nella santità.
La vita è breve, molto breve, e l'eternità durerà sempre. Con un po' di mortificazione, puoi guadagnare un possesso più completo, più intimo, più unitivo con Dio per un'eternità.
Se non puoi fare grandi cose per mio amore, fa' le piccole con grande amore.
La fervente carità c'è quando l'anima fa tutto per amore, ma non con un amore comune, ordinario, come si direbbe, dozzinale, ma con un amore di scelta. Che cosa è l'amore di scelta? Un amore puro, scevro da ogni proprio interesse.
Devi rendere tutte le tue azioni come un'essenza di carità, farle tutte con intensa carità; a me piace di più anche un solo «Pater» detto con ardore, che non cinque o sei detti languidamente, e mi piace di più anche il solo dire «Gesù», ma dirlo con ardore di carità.
Chi mi ama, mi serve; chi mi ama, fa la mia volontà; non vi è cosa più dolce per l'anima a me fedele che lo studiare i miei minimi desideri per poterli con somma cura adempire.
Non si è mai abbastanza puri, non si è mai abbastanza santi per potersi fermare, il che sarebbe a grande discapito dell'anima. Chi veramente mi ama, procura di rendersi simile a me; per conseguire questa rassomiglianza e per mantenersi in essa, occorre un lavoro costante e assiduo. E' temerario colui che dice «basta» in un lavoro così importante: spetta a me stabilire il termine di questo faticoso lavoro, e lo faccio mediante la morte.
La virtù consiste nel togliere ciò che dispiace a Dio e nel metter ciò che gli piace.
Quando l'Amore trova un'anima che non gli nega i sacrifici che le chiede, non l'abbandona più, stabilisce in lei la sua dimora. lo mi sono proposto di farti una gran santa, ma è necessario che tu non mi interrompa; la santità richiede la morte a tutto ciò che la natura corrotta esige.
La santità, la perfezione, è un'imitazione più perfetta di Dio, è un rendersi più simile a Lui. Con la mia incarnazione, ho reso più facile la santità. E' più facile copiare da un quadro che ritrarre dal vero. Così lo, facendomi uomo, ho reso più facile la santità, incarnandola in me.
Tieniti sempre nell'abisso del tuo niente: ricordati che una cosa che è in un abisso, non si vede e non si sente più.
Quando il niente sta nel suo niente, Dio lo santifica; ecco l'opera dello Spirito di amore.
Bisogna vincere il male col bene, col maggior bene, con tutto il bene che si può fare».
PREGHIERA
«Gesù, ti offro il mio passato con le sue amarezze, il mio presente con le sue debolezze, il mio avvenire con i suoi desideri di santità; consola il mio passato con il pensiero della tua misericordia, conforta il mio presente con il pensiero della tua onnipotenza e assicura il mio avvenire con la tua grazia.
O mio Gesù, fammi forte, rendimi generosa e costante nel tuo divino amore.
Aiuta la mia miseria, o Gesù, colma le mie lacune, raddrizza e perfeziona tutto ciò che è difettoso e fa' che io sia veramente nelle tue mani uno strumento flessibile che si presta a tutti i tuoi disegni d'amore».
Suor Benigna Consolato Ferrero
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