IL PARADISO È VEDERE DIO COME È
Con quale strumento?
Ma con quale strumento o mezzo umano potremo vedere Dio?
Evidentemente, con lo strumento creato e donato da lui: il così detto "lumen gloriae".
Esso è l'elevazione soprannaturale dell'intelletto, per il quale le persone diventano capaci di cogliere intuitivamente l'essenza divina. Attraverso questa luce superiore, esse potranno vedere quello che naturalmente non potrebbero mai vedere.
Dice il Salmo 36: «alla tua luce vediamo la luce». Con il "lumen gloriae" Dio si impossessa delle facoltà umane, dando loro la capacità di vedere e di amare con quella conoscenza e con quell'amore con cui Egli conosce e ama se stesso.
Naturalmente questo lumen viene comunicato in maniera proporzionata alle possibilità del beato, perché se Dio irrompesse su di lui con tutto il suo calore e con tutta la sua luce, egli ne rimarrebbe fulminato e accecato.
Sarebbe come accade ai nostri occhi quando sono in contatto diretto con il sole.
Esclama S. Francesco di Sales: «quale dolcezza, mio Dio, per l'intelletto umano, essere unito per sempre al suo Oggetto sovrano, e non per riceverne solo la rappresentazione, ma la stessa Presenza; non alcuna immagine o specie, ma l'Essenza stessa della divina Verità e Maestà».
Don Novello Pederzini
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