La «Voce» alla Povera Anima
La Povera Anima si abbandona alla volontà di Dio che le chiede ancora di confidarsi con il suo Ministro.
— 9·6·1966 Mattina presto, ore 4. (Festa del Corpus Domini). Mentre l’anima, sveglia, adora (in ispirito) il suo Dio nel Sacramento dell’Eucaristia, viene investita e come rapita. «O Dio, di Maestà infinita! O Dio, di carità infinita!... O Dio, di amabilità infinita!... Io ti adoro... tutta a te mi dono e mi abbandono!... Santo, Santo, Santo è il tuo amore!...».
— Oh quanto è terribile cosa il profanare l’amore di un Dio d’Amore! A chi mi rivolgerò io per avere riparazione e ricambio se non a quelli che ho scelti per miei intimi e che conduco per le vie del mio amore?
— «O amore dolcissimo ed amabilissimo... e fosse pure che quelli stessi ti amassero per davvero! Ma!... è tanta la povertà umana... è tanto l’egoismo umano, che ben poco ne ricavi anche da questi... E tu buono, ineffabilmente buono, ti accontenti anche di questo... poco!».
— Sì, io mi accontento anche di questo, purché trovi dei cuori di buona volontà e disposti a seguirmi sempre e ovunque.
— «O Dio, o potenza, o grazia... o divina invasione... Ed ora che cosa volete da me?». Che momenti!
— Che tu mi dia il tuo cuore. Dammelo tutto... per sempre... ne farò un capolavoro della mia grazia...
— «O mio Signore, o dolcissimo Re del Cielo... o Figlio unigenito del divin Padre, eccovelo tutto, fatene quello che volete... io non voglio disporre più per nulla».
— Ebbene, oggi stesso, inviterai il mio Ministro (per iscritto) per manifestargli quanto ti ho confidato a Pentecoste! Ecco ciò che mi sta sommamente a Cuore; che, cioè lo Spirito Santo venga maggiormente onorato e glorificato... ciò è di suo pieno diritto d’amore fino da tutti i secoli eterni... Che la mia Chiesa voglia accettare questo mio desiderio e faccia sì che presto venga messo in esecuzione... ed io l’assicuro che ne avrà grandissimi beni. Oh, date questa soddisfazione al mio Cuore, tanto appassionato d’amore per gli uomini, e così poco e male corrisposto! Datemi questa soddisfazione!... Affinché le anime vivificate da questo nuovo soffio di grazia, rendano al mio Cuore quella soddisfazione e amore che tanto desidera ardentemente e ne ha pieno diritto, per la gloria del Padre... per la gloria dei Tre.
— «O Signore, Dio mio... così sia! O Cuore... O divin Cuore... Amen!». Carolina.
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