sabato 31 ottobre 2020

Antonio Caponnetto “C'è un Bergoglio filo-omosessuale”

 


Caro amico:

Mi suggerisci di inviarti qualche riflessione sugli ultimi episodi bergogliani già noti a tutti. A calamo currente e con una certa riluttanza - che non è colpa tua - fammi pensare ad alta voce:

La sostanza di ciò che è diventato pubblico mercoledì 21 ottobre, sulla legittimità dell'unione degli omosessuali, e la sua politica generale favorevole alla giustificazione benevola della sodomia, Bergoglio già pensava ed espresse pubblicamente quando era in Argentina. L'ho scritto nel capitolo 11 de "La Chiesa tradita", quasi quattro anni prima che fosse nominato alla presidenza petrina. Al termine di questo paragrafo, le reti riferiscono che Tucho Fernández ha scritto una nota che ha definito, appunto, "Bergoglio ha sempre avuto questa opinione". A proposito, il prelato è diverso da me in quanto questo "sempre" lo condanna all'ignominia degli alti supponenti e di se stesso, che la sua piena acquiescenza gli concede. Ma nessuno di loro è al loro posto per avere reazioni decenti e ortodosse. Sono l'uno e l'altro, ciascuno nelle loro pianure, cupe incarnazioni dell'Anti-Testimonianza. Volti parodici di Lex Credendi e Lex Vivendi.

D'altronde, negli anni alla guida del Pontificato, sono innumerevoli le volte in cui Bergoglio ha avuto parole e gesti, atteggiamenti e comportamenti, di inammissibile contemporaneità e di approvazione dell'omosessualità; Senza, parallelamente, si conosce alcun rimprovero del vizio nefasto e del peccato contro natura. Tutto questo è registrato fino alla minuzia. E fa schifo; non c'è altro modo "soave" per dirlo.

È un fatto concreto, insomma, che c'è un Bergoglio pro-omosessuale (e anche pro-insegnamento nei seminari di “queer theory”); come non c'è Bergoglio che, in una questione così delicata, ricordi e ratifichi la dottrina cattolica al riguardo. Secondo me, questo punto è già fuori discussione. Insisto: proprio per la minuziosa registrazione che si tiene del numero di volte in cui Bergoglio è incline a convalidare, se non a celebrare, ciò che è ripugnante alla morale cristiana e anche alla mera morale naturale.

Quindi capisco che se qualsiasi sforzo analitico può essere fatto qui e ora, sarebbe lo stesso cercare di chiarire due cose. La prima, la causa in virtù della quale Bergoglio attua inesorabilmente un piano sistematico di demolizione della Chiesa cattolica. Non lascia nulla al caso o all'improvvisazione. Non si ferma per un solo giorno. È instancabile per il male. C'è un "design intelligente", come direbbero i gringos. Solo che questo disegno intelligente non sembra rispondere adeguatamente alla Divina Volontà; ma l'opposto. Perché lo fa? Qual è la causa?

La risposta mi supera, comunque. Ma ho scritto un altro lavoro per provare una risposta, intitolato "Non lo conosco". Vi sostengo, in sintesi, che questo soggetto ha percorso la sua carriera ecclesiastica come un itinerario disastroso che lo porta "Dall'Iscariotismo all'Apostasia". E che la spiegazione ultima di quanto fa deve essere trovata in quel tragico passaggio del Vangelo, in cui Nostro Signore dice a Pietro: "Va 'retrò Satana" (Mc 8, 33). È il Pietro del triplice rinnegamento ispirato dal diavolo, che oggi governa la Chiesa. Senza la presenza e la pervietà del diavolo, è impossibile chiarire la causa principale della perversione sempre più pubblica, insolente e provocatoria di Bergoglio.

Non nego il concorso di altre cause; da quelle che ci portano a verificare l'esistenza di un vecchio e rinnovato complotto, a quelle che indicano il compimento delle rivelazioni contenute nel Libro dell'Apocalisse. Ma ciò che mostra il comportamento scandaloso di questo oscurissimo personaggio obbliga necessariamente, a mio avviso, a tener conto di un fattore soprannaturale. Fateci sapere, in breve, cosa stiamo affrontando. Non così pelato o con due parrucche, oserei sintetizzare di cuore. Né la causa è solo che è un "peronista di Buenos Aires" (e questo conta, ho scritto un libro dal titolo "Da Perón a Bergoglio"!); Né che abbia eseguito un rituale di sangue top-secret in qualche sinagoga (e quel ragazzo contava!). Ma che il diavolo sia coinvolto in questa danza, secondo me, è un dato di fatto.

Di conseguenza, dovrebbe essere un altro fatto che i fedeli cattolici hanno una reazione dignitosa e proporzionata. Di minimale denunciarlo, senza panni freddi o eufemismi o puntini di sospensione. Basta con "dubbi", "correzioni filiali" o simulazioni diplomatiche. In alto, supplica che gli esorcisti in piedi sembrino svolgere il loro mestiere senza paura di fronte al principale sospettato e al quartier generale in cui abitano. Smascherare e ripudiare Bergoglio oggi, come capo della Chiesa Traditrice, è il minimo che ci viene richiesto. Pregate anche per la sua conversione. E per lui essere liberato dai legami demoniaci che chiaramente lo stringono, molto di più.

Il secondo sforzo analitico che si potrebbe fare (dopo quello precedentemente affermato sulla delucidazione della causa di tale crimine) è relativo alla domanda ricorrente sulla nostra possibile, tempestiva e prudente azione. Ed è qui che la mia risposta è necessariamente più debole rispetto alla proposta precedente. Perché in quanto semplice laico a piedi, parrocchiano senza parrocchia e parrocchiano errante, non mi conosco nella posizione di tracciare una linea di condotta, tanto meno di considerarla fattibile. Sono tra gli orfani non tra i patriarchi; tra i naufraghi prima tra i timonieri.

Ma mi sembra di poter sinceramente credere (e sottopongo la mia mera opinione alla correzione o emendamento del dotto) che, in tali circostanze, si applicherebbe, anche per estensione o in senso figurato ma legittimo, la figura giuridica di "Sede Impedida", nel canone 412. Una Sede è considerata impedita dalla “prigionia, retrocessione, esilio o incapacità” del suo titolare. Dalle note fornite nel canone è evidente l'incapacità di Bergoglio. Parlo di una incapacità di essere cattolico radicata, profonda e insormontabile. È anche evidente che è volontariamente prigioniero delle strutture giudaico-massoniche mondiali, a cui ha appena donato "Fratelli tutti", giusto per raccontare il dono recente. Del suo altrettanto volontario esilio, ci sono anche prove dolorose e atroci. Si è bandito dalla Barca,

È anche per la nostra eventuale considerazione ciò che è stipulato nel canone 194, & 1-2: "È giustamente rimosso dall'ufficio ecclesiastico che si è discostato pubblicamente dalla Fede Cattolica o dalla comunione della Chiesa". Che non è che un'eco di quella di san Paolo: "Sia allontanato di mezzo a voi colui che ha fatto tanto male" (Cor 5, 1-2). sulla liceità dei sudditi a ribellarsi all'autorità ingiusta, dannosa e corruttrice; tanto più se il suo esercizio è tirannico e la sua origine non ha una legittimità trasparente. Ricordiamo la loggia mafiosa di San Galo, manovra dopo l'abdicazione di Benedetto XVI.

Da tutto emerge che a braccia conserte non si può proseguire. Aspettarsi una briciola di ortodossia da quest'uomo senza fede cattolica è una vana illusione; ed è accontentarsi sempre di meno, il principio della tiepidezza. Né possiamo affrettarci ad una conclusione affrettata, sotto la protezione di apparizioni private o il libero esame di certi testi venerabili. Ma ignorare che esiste il Libro dell'Apocalisse, e in esso la figura dell'esercito dell'Anticristo, non sarebbe neppure sensato.

Fin qui la mia opinione, caro amico. Per volare piuma, come ti ho detto; e con la speranza che coloro che sanno saranno emanati e ci stabiliranno una rotta tanto certa quanto concreta e perentoria.

Non riesco a togliermi dalla testa le parole veritiere curiose e perfino inspiegabili che un uomo ha scritto agli antipodi della nostra ideologia: “Cadde un muro dopo l'altro [della Chiesa]. E la distruzione non fu molto difficile una volta infranta l'autorità della Chiesa […]. Un pezzo è crollato dopo l'altro […]. Abbiamo lasciato crollare la casa costruita dai nostri genitori […]. Il paradiso è diventato per noi uno spazio fisico e l'empireo divino non è che un bel ricordo. Il nostro cuore, invece, brucia e un'agitazione segreta divora le radici del nostro essere.

È stato scritto da Gustav Jung, in "Archetypes and the Collective Inconscious" (Buenos Aires, Paidos, 1977, p. 17-18; 20-21). Sembra una bugia; Ma succede la cosa dell'asino di Balaam. Le immagini sataniche dei templi cileni di mansalva in fiamme e altri incendi simili nella vecchia Europa ci hanno sicuramente fatto ricordare queste parole scioccanti menzionate sopra. Ma il fuoco materiale in cui sono state gettate le nostre amate chiese (senza la minima reazione virile da parte delle cupole ecclesiastiche) è nulla in confronto alla paura e al tremore provocati dal vedere quel crollo spirituale, morale e dottrinale intenzionalmente causato dalle fiamme di chi dovrebbe essere il vicario dell'acqua di salvezza.

Amico, ti chiedo di unirti a me in questa semplice ma sincera supplica: Signore! Non permetteteci di demolire la vostra casa impunemente. Non lasciarci rinunciare a conquistare il paradiso dalla tempesta. Non lasciare che i nostri cuori smettano di bruciare per amore tuo. Non lasciare che la bella battaglia sia solo un bel ricordo.

Buenos Aires, 22 ottobre 2020

Radicato in Cristo

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