Francesco e la lobby gay vaticana hanno di fatto approvato lo pseudo-matrimonio gay, ha scritto l'arcivescovo Viganò il 22 ottobre.
Ora spera che la Sala Stampa vaticana affermi che Bergoglio è stato "frainteso" e che la dichiarazione di Francesco è stata presa da una vecchia intervista, "ma il danno è già stato fatto".
Secondo Viganò, c'è una "cricca omosessuale nel posto di comando [del Vaticano]" che spinge Francesco a difendere "il vizio che condividono e praticano".
Francesco, "volutamente bifronte e gesuita", gioca con equivoci e provocazioni, spiega Viganò. Pertanto, non contraddice apertamente la dottrina cattolica, ma piuttosto consente ai vescovi di farlo per approvare le sue opinioni in seguito.
La ragione di ciò è indurre i cardinali cattolici ad accusarlo di eresia. Francisco potrebbe usare questo come pretesto per espellerli e consolidare il suo potere, spiega Viganó.
Crede che Francesco voglia ridurre tutte le religioni a un minimo comune denominatore, espresso come "solidarietà", "ambientalismo" e "pacifismo", per presentarsi come "pontefice di una nuova religione". Quindi, i cattolici saranno ostracizzati dalla società e dalla nuova "chiesa" di Francesco.
Viganó sottolinea che il recente incontro interreligioso di Francesco è coinciso con l'annuncio che la messa di mezzanotte di Natale del 2020 è stata annullata.
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