martedì 3 gennaio 2023

Più imito la Madre di Dio, più profondamente conosco Dio.

 


LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA 

24.XII.1936. Oggi durante la santa Messa sono stata particolarmente  unita a Dio ed alla Sua Madre Immacolata. L'umiltà e l'amor della  Vergine Immacolata sono penetrati nella mia anima. Più imito la Madre  di Dio, più profondamente conosco Dio. Oh, quale inconcepibile  nostalgia pervade la mia anima! Gesù, come puoi lasciarmi ancora in  quest'esilio? Muoio di desiderio per te. Ogni volta che Tu tocchi la mia  anima, mi procuri una ferita enorme. L'amore e la sofferenza vanno  assieme. Tuttavia non cambierei la sofferenza, che Tu mi procuri, con  nessun tesoro al mondo, poiché questa è una sofferenza di un'indicibile  delizia ed è una mano amorevole che procura queste ferite alla mia  anima. Nel pomeriggio è venuta Suor Gaetana e mi ha accompagnato a  casa per le feste. Ero contenta di poter stare assieme alla comunità.  Attraversando la città, immaginavo che fosse Betlemme. Vedevo che tutta  la gente si affrettava e pensavo: « Chi medita oggi su questo Mistero  ineffabile nel raccoglimento e nel silenzio? ». O Vergine Purissima, Tu  oggi sei in viaggio ed anch'io sono in viaggio. Sento che il viaggio odierno  ha un significato. O Vergine Radiosa, pura come il cristallo, tutta  immersa in Dio, affido a Te la mia vita interiore. Organizza tutto in modo  che sia gradito a Tuo Figli, o Madre mia, ed io desidero tanto che Tu mi  dia il Piccolo Gesù durante la Messa di Mezzanotte. E sentii in fondo  all'anima talmente viva la presenza di Dio, che dovetti trattenere la gioia  con la forza della volontà, per non far capire all'esterno quello che  avveniva nella mia anima. Prima di cena sono entrata un momento in  cappella, per scambiare spiritualmente l'oplatek con le persone care al  mio cuore. Ho presentato tutti per nome a Gesù ed ho chiesto delle grazie  per loro. Ma questo non è tutto; ho raccomandato al Signore i  perseguitati, i sofferenti e coloro che non conoscono il Tuo Nome e  specialmente i poveri peccatori. O Piccolo Gesù, Ti prego ardentemente,  chiudi tutti nel mare della Tua inimmaginabile Misericordia. O dolce,  Piccolo Gesù, hai il mio cuore; sia per Te una gradita e comoda dimora. O  infinita Maestà, con quanta dolcezza Ti sei avvicinata a noi! Qui non c'è il  terrore dei fulmini del grande Jahvé; qui c'è il dolce, Piccolo Gesù. Qui  nessun'anima ha paura, benché non sia diminuita la Tua Maestà, ma si  sia semplicemente celata. Dopo cena ero molto stanca e sofferente; ho  dovuto andare a coricarmi, ma ho vegliato assieme alla Madonna in  attesa della venuta del Bambinello. 

Diario di Santa Sr. Faustina Kowalska 


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